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Alla fine di un anno faticoso, a Impatec 2002 si è respirata una boccata di (cauto) ottimismo. Buoni contatti, quasi per tutti, da unexpo regionale che presenta una formula interessante e differenti possibilità di sviluppo. Qualche anticipazione dagli organizzatori e un primo rapporto sui prodotti visti in fiera. Elena Piccinelli
Giunta alla quarta edizione, Impatec presenta i tratti riconoscibili dellevento consolidato. Ritroviamo il tipico crescendo - qui più evidente che altrove - di affluenza: contenuta il primo giorno, si sviluppa progressivamente fino allimmancabile boom del sabato, quando i titolari dimpresa possono staccare dalla produzione per dedicarsi allaggiornamento (a fine fiera si sono registrate 6.000 presenze). Si riconferma, poi, di anno in anno, la qualità dei visitatori, testimoniata dagli espositori e raggiunta anche grazie a un grande sforzo di promozione.
Infine, risulta abbastanza stabile il numero di espositori - 210 tra aziende e ditte rappresentate, contro i 240 del 2001 - con una flessione valutata con tranquillità, come fisiologica "in parte - dichiara al riguardo Raul Barbieri, responsabile della mostra - si tratta di un calo naturale, e in parte è stato causato dallo storno di risorse dedicate alle grandi fiere internazionali del 2002". In compenso, aggiunge il manager "abbiamo riequilibrato lassortimento delle merceologie in mostra e, in generale, abbiamo riscontrato la soddisfazione dei presenti, tanto che un gruppo di espositori ci ha ufficialmente richiesto, per la prossima edizione, più giorni di apertura".
Bella formula! Da ritoccare
Impatec è stata progettata seguendo un progetto ben preciso: è breve (si svolge su 3 giorni, da giovedì a sabato), specializzata (espongono in prevalenza produttori di macchine - i materiali, come sempre, sono in minoranza - esclusi gli imbottigliatori che, notoriamente, fanno segmento a sé) e propone anche momenti di aggiornamento teorico. Si tratta di una formula che trova estimatori convinti e, di fatto, non si è imposta come alternativa alle grandi manifestazioni orizzontali, rispetto a cui peraltro gli organizzatori sono stati ben attenti a non creare sovrapposizioni, giungendo a stabilire loriginale cadenza ogni anno e mezzo.
Tuttavia, la formula di Impatec potrebbe essere ritoccata per incontrare due tipi di esigenze fondamentali. Innanzitutto, visto il boom di visite durante lultimo giorno di fiera, è stato chiesto a Fiera di Vicenza di prolungare lapertura.
In secondo luogo la fiera vicentina del packaging ha preceduto di poche settimane lo svolgimento di AmmTech (assemblaggio, manipolazione, movimentazione), con cui si è creato overlap. "Per il futuro - afferma Barbieri - faremo in modo che questo non accada.
Le strade che abbiamo ipotizzato sono essenzialmente due: accorpare le manifestazioni, valorizzandone la prossimità merceologica e concettuale, oppure prevederne lo svolgimento in anni diversi. Considereremo con la massima attenzione il parere e i suggerimenti di tutti gli espositori che si sono espressi nel merito".
Per ora, una cosa è certa: il prossimo Impatec si svolgerà nella primavera del 2004, in un momento intermedio fra Ipack-Ima 2003 e Interpack 2005.
Di seguito riportiamo alcune informazioni sulle aziende e sui prodotti che abbiamo visto in fiera.
Lintento è di riferire non solo quanto di nuovo o comunque interessante ad altro titolo, scoperto girando fra gli stand, ma anche le notizie e le valutazioni dei manager e degli imprenditori incontrati a Vicenza, che sostengono limpressione di un, seppur cauto, miglioramento del clima generale del comparto. Molte altre notizie si trovano, infine, nella sezione Memo di questo fascicolo, dove rimandiamo per gli ultimi aggiornamenti.
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Impatec: recovery on the way?
At the end of a hard year, Impatec 2002 has taken a deep breath of (cautious) optimism. Good contacts have been made, by nearly everyone, at this regional exhibition with its interesting formula and different development possibilities. Here are some anticipations from the organisers (on whats coming up) and first reports on the products seen at the fair. Elena Piccinelli
Now into its fourth edition, Impatec shows all the signs of being a well established event. As with other successful fairs, attendance - here more evident than elsewhere - is on the increase: limited on the first day, growing steadily up to the inevitable boom on Saturday, when company owners can leave production and dedicate themselves to getting up-to-date (by the end of the fair 6,000 visitors had been registered). Each year the exhibitors reconfirm the high quality of the visitors, an achievement also reached thanks to a great promotional drive.
Finally, the number of exhibitors remained reasonably stable - 210 companies and representative firms, in contrast to 240 in 2001 - with the drop being coolly rated as physiological: as Raul Barbieri, exhibition head explained - it is a partially natural decrease, and partially caused by a diversion of resources dedicated to the big international fairs of 2002. To compensate for this - the manager adds - "we have rebalanced the assortment of merchandise exhibited, and in general we have found those present to be satisfied, so much so that a group of exhibitors has officially requested more opening days for the next edition".
Great formula!
Needs touching-up
Impatec was designed following a specific project: it is short (it lasts 3 days from Thursday to Saturday), it is specialized (the main exhibitors are machinery producers - materials, as always, are in a minority - except for the bottlers who are renowned for making up a segment all to themselves) and it also offers opportunities for theoretical updating. It amounts to a formula that is decisively appreciated and in fact it has not set itself up as an alternative to the big horizontal exhibitions, on the contrary the organisers have been careful not to clash with these, to the point of establishing the original year-and-a-half interlude between editions.
Nonetheless, the Impatec formula could well be touched up to meet two types of fundamental needs. First of all, given the boom of visitors during the last day of the fair, Fiera di Vicenza has been asked to prolong the opening. Secondly the packaging fair at Vicenza took place a few weeks before that of AmmTech (assembly, manipulating, and handling), with which an overlap was created . In the future - Barbieri affirms - we will make sure this does not happen. We have hypothetically come up with two possible solutions: combine the events, emphasising the conceptual and merchandising links, or see that they take place in different years. We will consider with the utmost care the opinions and suggestions of all the exhibitors who have expressed their ideas on the subject. For now one thing is certain: the next Impatec will take place in the spring of 2004, at some point between Ipack-Ima 2003 and Interpack 2005.
Below we print some information on the companies and their products that we saw at the fair. The intent is to not only relate all that was new or at any rate interesting on other grounds, discovered while touring the stands, but also the news and the ratings of the managers and entrepreneurs we met at Vicenza, that support the impression of an albeit cautious improvement in the general climate of the segment. Finally, many other news items can be found in the Memo section of this issue, which we invite you to consult for further updates.
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Marcatura e codifica nellalimentare
Tecno Srl (Torino) opera da oltre dieci anni nel settore della codifica e della marcatura di prodotti industriali, come distributore per lItalia delle macchine della tedesca Wiedenbach.
Le stampanti Wiedenbach vantano unelevata affidabilità nel tempo, unita a costi di gestione contenuti tanto nei consumi di inchiostro e solvente quanto nella manutenzione. A Impatec è stato presentato lultimo modello della casa, denominato TSSG 107, come particolarmente indicato per le applicazioni dellimballaggio e confezionamento. Questa stampante, che può operare con diversi tipi di inchiostro nero e colorato, oltre che con i vari tipi di prodotti specializzati per la codifica di alimenti, presenta una gestione estremamente semplice. Tecno fornisce questa e altre soluzioni chiavi in mano, complete di eventuali interfacce e automazioni, e assicura la loro integrazione nei sistemi e linee esistenti.
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Marking and coding concerning foodstuffs
Tecno Srl (Turin) has been operating for over ten years in the industrial coding and marking of foodstuffs, as distributor for Italy of the German concern Wiedenbach.
Wiedenbach printers can boast longstanding, reliable performance, combined with limited running costs in both consumption of ink as well as maintenance. The latest model was presented at Impatec, called TSSG 107, and is particularly recommended for applications concerning packaging and wrapping. This printer, that can operate with different types of black and colored ink, as well as with various types of products specialised for the coding of foodstuffs, is very simple to run. Tecno provides these and other turnkey solutions, complete with any required interfaces and automations, and ensures their integration in existing systems and lines.
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Innovazione Continua
Si chiama Continua lultima imbustatrice orizzontale per il confezionamento di riviste, CD e molto altro ancora, messa a punto da Minipack-Torre per aggredire il segmento delle automatiche. È un brevetto internazionale, che conferma la vocazione a innovare dellazienda bergamasca, in fase espansiva su vari piani.
Vista la buona accoglienza riservatale a Interpack, la nuova imbustatrice a marchio Continua della Minipack-Torre è stata esposta anche in Giappone (Tokyo Pack), Australia (Food & Packaging), Stati Uniti (Pack Expo di Chicago), Italia (a questultimo Impatec di Vicenza, dove Minipack era ospite al grande stand di Tutto per lImballo) e, infine, allEmballage di Parigi. I risultati - afferma il management della dinamica azienda bergamasca - sono alquanto incoraggianti, sostenuti tanto dalle caratteristiche strutturali e di prestazione della macchina, quanto dal suo valore di novità.
Semplici e veloci
La Continua, infatti, è costituita da un sistema, brevettato a livello internazionale, che automatizza movimenti fino ad ora svolti manualmente, permettendo di raggiungere unelevata velocità operativa (fino a 60 pezzi/min) e una grande flessibilità.
Ma non solo: come spiega il general sales manager della Minipack-Torre, Maurizio Barbanti, "questa imbustatrice interpreta in maniera efficace la filosofia dellazienda, decisamente orientata a realizzare macchine easy-to-use. Si tratta, infatti, di unorizzontale completamente automatica per riviste - ma anche CD, videocassette, dolci, gadget
e più in generale prodotti inscatolati - che necessita di poche e semplici regolazioni per funzionare. Lintervento umano è richiesto solo in fase di caricamento, ma anche per questo può essere sostituito dallapposito caricatore automatico, indispensabile per le produzioni che sfruttano al massimo le capacità produttive della macchina".
Il brevetto interessa il sistema di saldatura che, con lausilio di due pinze, salda e trascina contemporaneamente il prodotto. "Minipack-Torre - dichiara al riguardo Barbanti - investe ogni anno in Ricerca e Sviluppo il 5% del proprio utile. Grazie a questo sforzo, negli ultimi 30 anni abbiamo registrato oltre 20 brevetti, e continuiamo su questa strada, incoraggiati dalla buona accoglienza che il mercato ha fino ad ora riservato alle nostre innovazioni".
Obiettivo: il mercato delle automatiche
Che si tratti di una strategia pagante lo sottolineano i molteplici elementi che collocano lazienda in piena fase espansiva, nonostante il quadro economico impegnativo: dal nuovo impianto produttivo in fase di ultimazione (sempre a Dalmine, lungo la Milano-Venezia), alla chiusura di fine anno in crescita ulteriore, allancor più espressivo piano marketing. "Nellultimo anno i nostri sforzi si sono concentrati nel settore delle macchine automatiche. Abbiamo così creato la nuova Jet Line, cui appartiene anche la Continua, dove stiamo indirizzando gli sforzi e le risorse necessarie ad acquisire la stessa credibilità che ci sostiene oggi nellentry level. E dove, nel rispondere ad una richiesta sempre più spinta di velocità e prestazioni, intendiamo far valere un plus ulteriore delle nostre macchine: la semplicità".Anche a Impatec la redemption è stata incoraggiante.
Allo stand Tutto per lImballo sono passati parecchi nomi importanti dellindustria regionale e non - testimoniano in Minipack - di settori diversi. "Perché - commenta Barbanti - la nostra fortuna è quella di poter servire praticamente tutti i tipi di mercato, dallalimentare alla cosmetica, passando per i giocattoli, il trade e quantaltro richieda una confezione.
Noi cerchiamo di sfruttarla mantenendo un atteggiamento propositivo, che vada incontro al cliente con proposte adatte al suo mondo e modo di lavorare".
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Continuous innovation
The latest horizontal bagging machine for packing magazines, CDs and many other items is called Continua, devised by Minipack-Torre to attack the automatic segment. An international patent that confirms the vocation to innovate of the Bergamo-based company that is expanding on various levels.
Given the warm welcome reserved at Interpack, the new Continua (in english continuous) brand bagging machine made by Minipack-Torre was also on show in Japan (Tokyo Pack), Australia (Food & Packaging), in the US (Chicago Pack Expo), Italy (in the last Vicenza Impatec , where Minipack was hosted on the huge stand under the title Tutto per lImballo [Everything for Packaging]) and, finally, at Paris Emballage. The results - the management of the dynamic Bergamo company state - are equally encouraging, sustained both by the structural characteristics and by the performance of the machines, as they are by the value of the new features.
Simple and speedy
The Continua in fact is made up of a system that has been patented at international level, that automates operations up to now carried out by hand, enabling the achievement of a high work speed (up to 60 pcs/min) and a great flexibility. And not only that: as general sales manager of Minipack-Torre Maurizio Barbanti explains, this bagging machine is an effective interpretation of the company philosophy, decidedly oriented towards the creation of user-friendly machines. The device is a completely automatic horizontal for magazines - but also for CDs, videocassettes, confectionery, gadgets
and more in general for packed goods - that need a few simple settings in order to function. Human intervention is only required in the loading phase, but this too can be carried out by a special automatic loader, indispensable for runs that exploit the production capacity of the machine to its maximum. The patent covers the seal system that, with the aid of two grippers, seals and draws the products at the same time. As Barbanti states - Minipack invests 5% of its profits in R&D each year. Thanks to this efforts, over the last 30 years we have registered over 20 patents, and we are continuing in this direction, encouraged by the welcome the market has up to now reserved for our inventions.
Objective: the automatic market
The fact we are fielding a strategy that pays is underlined by the multiple elements that position the company in a fully expansive phase, despite the tough economic situation: from the new production plant that is now being completed (at Dalmine, along the Milan-Venice highway), to the closure of the year showing further growth, to the even more expressive marketing plan. In the last few years our efforts concentrated on the sector of the automatic machines. We thus created the new Jet Line, to which the Continua also belongs, to which we are aiming the efforts and the resources needed to acquire the same credibility that today sustains us in the entry level. And where, in responding to an even more pressing demand for speed and performance, we intend making a further plus-point of our machines stand out: their simplicity. At Impatec too the redemption was encouraging.
Many important names of the regional industry from different sectors visited the Tutto per lImballo stand - as Minipack bears witness to - from food to cosmetics, going by way of toys, the trade and whatever needs to be packed. We try to exploit the same by keeping up an approach that meets the customer along the way offering proposals suited to their world and way of working.
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La Continua step by step
Il caricamento dei prodotti da imbustare può avvenire manualmente o tramite appositi alimentatori, sincronizzati con la macchina.
I prodotti, disposti allinterno di guide laterali opportunamente regolate, vengono introdotti da una coppia di spintori dentro un conformatore di film (colletto), mentre un dispositivo effettua la saldatura longitudinale. È possibile utilizzare un ciclo di riscaldamento veloce. I colletti sono disponibili da 8, 12, 20, 27 o 34 mm.
Il film contenente i prodotti avanza su un tappeto folle siliconato, trascinato da 2 pinze che, con movimento alternato, eseguono la saldatura trasversale e il taglio delle buste.
Le funzioni Start/Stop, la velocità, le regolazioni di temperatura delle pinze di saldatura trasversale e del dispositivo di saldatura centrale, nonché il ciclo di riscaldamento veloce si effettuano dal quadro comandi centrale.
La lunghezza della busta (da 120 a 420 mm) si regola invece, con macchina in movimento, ruotando lapposito volantino.
La macchina confeziona prodotti con dimensioni fino a 420x300 mm. Altezza massima 33 mm (formato A4).
Film utilizzabili (foglia): PE, LDPE, PP, poliolefine, con spessori da 15 a 40 micron.
Fra i principali vantaggi conferiti allutilizzatore si citano la elevata resa estetica della confezione grazie alla nuova saldatura a impulsi elettrostatici (optional); minimo consumo di film; compattezza; cambio bobina semplice e veloce.
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The Continua step by step
The loading of the products to be bagged can be manual or by way of special feeders, synchronized with the machine.
The products, set out inside the especially regulated lateral slides, are introduced by a couple of thrusters into a film conformer (collar), while a device carries out the longitudinal sealing. A speedy heat cycle can be used. The collars come in 8, 12, 20, 27 or 34 mm sizes.
The film containing the products is forwarded on an idle siliconated belt, drawn by two pincers that alternately carry out the cross seal and the cutting of the bags.
The Start/Stop functions, the speed , the temperature regulation of the seal pincers and the central seal devices, as well as the speed heating cycle are carried out from the central command control.
The length of the bags (from 120 to 420 mm) is in turn set with the machines in movement, rotating the special wheel.
The machine packs products with sizes up to 430x300 mm. Max height 33 mm (format A4).
Film that can be used (sheets): PE, LDPE,PP, polyolefin, with thickness from 15 to 40 microns.
Among the main advantages conferred to the uses one cites the high aesthetic yield of the pack thanks to the new electrostatic impulse seal (optional), min. film consumption; compactness, simple and speedy reel change.
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"Aperture" nel print&apply
A Impatec Etipack ha messo in mostra il print&apply per nastro adesivo SA2000 della 3M, che lha coinvolta nel progetto come partner esperto nella tecnologia di stampa e applicazione. Per la prima volta in fiera anche la nuova generazione di etichettatrici Blue.
Etipack conferma il proprio dinamismo firmando insieme a 3M il nuovo print&apply SA2000, specifico per nastro adesivo. Una collaborazione prestigiosa, dunque, nata per integrare le competenze sul materiale e i relativi applicatori, con quelle dellazienda milanese esperta in print&apply. Ne è risultato un sistema inedito, destinato al finelinea, per la stampa e applicazione di etichette con codici a barre, su cui i due partner puntano molto.
Oltre ad aver fornito il proprio contributo in fase di progettazione e industrializzazione della macchina, Etipack partecipa alla sua commercializzazione in Italia e in Europa (e fornisce la relativa assistenza tecnica), scommettendo sul suo plusvalore di servizio in numerose applicazioni.
Formati just-in-time - "Una macchina per nastro adesivo - spiega il direttore marketing di Etipack, Davide De Ferrari - riveste unimportanza strategica laddove alla normale etichetta sia preferibile un supporto sintetico (il nastro, appunto), parti- colarmente resistente allabrasione, al tempo e agli agenti atmosferici". Un esempio eloquente riguarda la logistica dei prodotti, quando le merci palettizzate restano a lungo nei magazzini, magari con più soste allaperto, prima di giungere al punto vendita. "In tutti questi casi il nastro, che qui consideriamo con funzioni di identificazione (non di chiusura) vince sulla carta. Inoltre, è un materiale semplice, ovvero privo del liner di supporto, e dunque più economico da gestire. Infine, può essere applicato su diversi tipi di supporto, su scatole, pallet o fardelli". Ma i vantaggi del SA2000 riguardano anche la flessibilità di impiego, assicurata dal fatto che il nastro è disponibile in alcune altezze standard ma la lunghezza (il passo) si può definire di volta in volta, a seconda delle esigenze.
In altre parole, se letichetta nasce con un formato definito, il nastro è quanto di più adattabile allimballo da codificare, da tagliare nella misura preferita evitando così di dover tenere più formati in magazzino.
La macchina è una stampante automatica del tipo transfer foil, con applicatore a tampone, con passo fra 51 e 202 mm. Stampa codici a barre, testi variabili e immagini, con una risoluzione di 8 dot per mm, e applica con velocità fino a 15 pz/min.
Blue in mostra - Questa linea di macchine per letichettatura industriale ripropone in versione standardizzata le migliorie e i particolari dello speciale realizzato nel corso del tempo da Etipack in più di trenta settori merceologici. I modelli sono 4, tutti compatti e semplici da inserire in linea: i primi due rientrano nella fascia cosiddetta economica, il terzo copre esigenze speciali e il quarto è studiato per le applicazioni top di nicchia. Eccoli, in breve.
Clear - Compatta e ideale per il fine linea, viaggia a 20 m/min e applica etichette larghe fino a 130 mm.
Surprise - Veloce e versatile, soddisfa unampia fascia di esigenze in diversi settori industriali, e applica etichette fino a 130 x 250 mm. Caratteristiche salienti: motore passo passo, svolgitore con rullo oscillante, switching per stabilizzare la tensione, Manual Speed Regulator per rapidi cambi manuali della velocità, che può anche essere rilevata in automatico al passaggio del prodotto.
Original - Costruita per durare, viaggia a 50 m/min, è facile e veloce da pulire, offre prestazioni superiori.
Super - Lavora a 80 m/min (nella versione HS raggiunge i 120 m/min) con bobine di etichette fino a 400 mm di diametro, assicurando ampia autonomia di produzione, con la possibilità di scambio automatico tra due etichette senza fermi macchina. È studiata per soddisfare le esigenze di produzione più spinte.
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"Openings" for print&apply
At Impatec Etipack exhibited 3M SA2000 print&apply for adhesive tape. 3M had them working on the project as a partner expert in print and apply technology. For the first time at the trade fair we also saw the new generation of Blue labelers.
Etipack once more proves it deserves its dynamic reputation putting its name, along with 3M, to the new SA2000 print&apply, specific for adhesive tape. The multinational insisted on forming this prestigious working partnership in order to integrate their expertise regarding materials and relative applicators, with that of the Milanese company expert in print&apply.
The result was a whole new type of system on which the two partners have staked a great deal, destined for end of line printing and application of labels with bar codes. In addition to contributing to the design and industrialisation phases, Etipack has a part in its commercialisation in Italy and Europe (and provides relative technical assistance), wagering on its surplus value in numerous applications.
Just-in-time formats - A adhesive tape machine - explains the marketing director of Etipack, Davide De Ferrari - assumes strategic importance where a synthetic support (the tape), especially resistant to abrasion, time and atmospheric agents, is preferable to the more usual label. A telltale example concerns product logistics, when the palletised goods remain for a long time in the warehouses, perhaps parked outside for various lengths of time, before reaching the salespoint. In all these cases the tape, which here we consider to have a function of identifying (not sealing), wins over paper. Moreover, it is a simple material, or rather it lacks support liners and is therefore cheaper to handle. Finally, it can be applied on various types of support, on boxes, pallets or loads.
But the advantages of the SA2000 are also its flexibility of use, guaranteed by the fact that the tape is available in some standard widths while the length (the pitch) can be redefined each time, according to ones needs. In other words, while the label has a defined format, the tape is more adaptable to the pack to be coded and can be cut into whatever measure one wishes avoiding the need to keep several different formats in the warehouse.
The machine is an automatic foil transfer type printer, with a plug applicator and a pitch ranging from 51 to 202 mm.
It prints bar codes, variable texts and images, with an 8 dot per mm resolution, and applies them at speeds of up to 15 pieces/minute.
Blue exhibited - This line of machines for industrial labeling proposes once again in a standardised version the improvements and peculiarities of the top quality produced over the years by Etipack in more than thirty product sectors.
There are four models, all compact and easy to install: the first two fall into the so-called economical bracket, the third covers special needs and the fourth is studied for top niche applications. Here they are, in brief.
Clear - Compact and ideal for end of line, it moves at 20 m/min and applies labels measuring up to 130 mm in width.
Surprise - Fast and versatile, satisfies a broad range of needs in various industrial sectors, and applies labels up to 130x250 mm. Salient features: step motor, unwinder with dancing roll, switching to stabilise tension, Manual Speed Regulator for rapid manual speed changes, which can also be automatically displayed as the product goes through.
Original- Built to last, it moves at 50 m/min and is easy to clean, offering superior performances.
Super- Works at 80 m/min (in the HS version it reaches 120 m/min) with label reels up to 400 mm in diameter, ensuring ample production autonomy, providing the opportunity to switch automatically between two labels without stopping the machine. It is studied to satisfy the demands of tougher production.
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Panettoni: una nicchia in crescita
Nata come rappresentante di macchine per la lavorazione della carne, Food Technology si è successivamente affermata anche sul mercato dei prodotti da forno, con impianti di cadenza medio-alta e unassistenza pronta e attenta. E dei riscontri tanto positivi da prospettare unulteriore crescita di fatturato e la riorganizzazione dellimpresa per divisioni dedicate.
Il nome - Food Technology - è inglese, come parte delle aziende rappresentate (le altre sono tedesche), ma la pronuncia è olandese e la sede tutta italiana (a Desenzano sul Garda, BS), così come lapproccio al mercato, dinamico e vocato al servizio. Merito del titolare Herman H. Wooning, originario dei Paesi Bassi, che ha scelto lItalia come patria dadozione e mercato di riferimento, pur proponendosi alla comunità economica con un nome buono per tutti i Paesi. In Veneto, patria dei pandori - da cui è lievitata unassai più ampia offerta di dolci e prodotti da forno - Food Technology realizza una fetta di fatturato importante e in continua crescita, a cui è stata dedicata la presenza a Impatec.
Robustezza, flessibilità e servizio
A Impatec Food Technology ha presentato la propria, amplissima, gamma di soluzioni fra cui - emblematica dellofferta per i prodotti da forno - una linea completa per imbustare e clippare panettoni e affini, con cadenze comprese fra i 40 e i 60 pz/minuto. Destinata a una grande multinazionale del food, dove lavorerà su 3 turni, garantisce innanzitutto la robustezza e laffidabilità necessarie; inoltre può essere combinata in linea con una tagliapane, permettendo di automatizzare lintero ciclo di logistica, taglio e imbustamento, e riducendo, di conseguenza, costi e personale. "Food Technology - afferma Herman H. Wooning - fornisce macchine standard, che vengono poi adeguate alle specifiche esigenze dei clienti con interventi diretti o dei tecnici della casamadre, con cui intratteniamo un rapporto molto stretto di comunicazione e collaborazione. In questo modo, siamo in grado di garantire la necessaria assistenza pre- e post-vendita, anche in fase di progetto e definizione dei lay-out, oltre naturalmente a fornire leventuale logistica, i ricambi e quantaltro garantisca la messa in opera e lefficienza degli impianti. Con un punto di forza sopra tutti: la flessibilità che deriva dal gestire una struttura snella, che vanta al proprio interno le necessarie competenze e che è in grado di effettuare interventi immediati via modem, o di persona entro le 24 ore dalla chiamata.
Gli impianti in mostra
Food Technology rappresenta in esclusiva in Italia Barbecue King (friggitrici a pressione, scaldavivande, forni/girarrosto), Treif (cubettatrici, tagliafettine, tagliacotolette), Maja (spellatrici, scotennatrici, produttori di ghiaccio) e Hartmann (tagliapani, clippatrici e imbustatrici industriali, prevalentemente dedicate allindustria dolciaria e della panificazione).
Igiene totale, qualità dellimballaggio e riduzione degli addetti sono i principali plus di questa offerta dove figura, fra le altre, una GBK 220 per imbustare prodotti di grandi dimensioni (panettoni e affini, appunto) in sacchetti di carta, PE o PP, a una velocità fino a 55 pz/minuto. Disponibile in versione destrorsa e sinistrorsa, questa macchina si avvale di un sistema di clippaggio particolarmente affidabile e può essere collegata in linea con altre macchine della catena produttiva.
Accanto ad essa, Food Technology propone la VS 320, caratterizzata da un sistema di guide che permettono di aprire, imbustare, distendere e clippare i sacchetti, per confezionare a oltre 60 pz/min pane, panini, cornetti, panettoni, colombe e prodotti di formato medio-piccolo. Ma il miglior esempio di automazione integrale proposto dalla ditta bresciana viene dallabbinamento di una contapezzi (o pesatrice) con limbustatrice verticale VBA 40, a sua volta completata con una clippatrice, adatta al confezionamento di panini, biscotti, ecc. oltre che pandori e panettoni, prodotti ricoperti di cioccolato e altri dolci delicati, grazie dallimbustamento verticale che ne preserva la copertura.
Fra le caratteristiche che la distinguono figurano lapertura meccanica dei sacchetti e il magazzino a 3 stazioni per i sacchetti imbustati, che permettono di raggiungere i 40 pz/min.
Grazie a questultimo dispositivo, la macchina può contenere circa 800 sacchetti di PP e PE e circa 300 di carta alimentare, e realizza il cambio automatico in circa 5 secondi.
Inoltre, la VBA 40 è dotata di un nastro trasportatore in uscita, che rimuove automaticamente i sacchetti già confezionati, e può essere completata con i codificatori per stampare la data di produzione sulla clip, e con un sistema di chiusura ad ago a caldo con funzioni antieffrazione.
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Panettone: a growing niche
Founded as an agent of meat processing machines, Food Technology subsequently consolidated its position in the baked goods market too, with medium-high rate plants and prompt and attentive assistance. And such positive endorsements as bode well for a further increase in turnover and the reorganisation of the company into specialised divisions.
The name - Food Technology - is English as are a part of the companies represented (the others are German) but the pronunciation is Dutch and the headquarters a hundred percent Italian (at Desenzano sul Garda, BS) like the marketing approach which is dynamic and dedicated to service. The credit goes to the owner Herman H. Wooning, born in the Netherlands, who has chosen Italy as his second home and market of reference, though presenting his company with a name which works in every country.
In Veneto, the land of cake specialities including Pandori - out of which a rather larger offer of sweets and baked goods has arisen - Food Technology has achieved a large and continuously growing slice of its turnover, which was the object of its presence at Impatec.
Vigour, flexibility and service
At Impatec Food Technology presented its own, extensive range of solutions among which- emblematic of the baked goods offer- we find a complete line for bagging and clipping spicy Panettone with sultanas and the like, at a rate of between 40 and 60 pcs/minute. Destined for a large food multinational, where it will work 3 shifts, it above all guarantees the required level of vigour and reliability; moreover, it can be combined in line with a bread cutter, enabling the entire cycle of logistics, cutting and bagging to be automated and consequently reducing costs and staff.
Food Technology - says Herman H. Wooning - supplies standard machines which are then adapted to the specific needs of the customers by direct intervention or technicians from the head office with whom we have a very close communicative and working relationship.
In this way we are able to guarantee the necessary pre and post-sales assistance, also in the phase of layout design and definition, naturally in addition to providing eventual logistics, spare parts and whatever else will safeguard the installation and efficiency of the plants. With a strength that nobody else has: the flexibility which derives from managing a streamlined operation which boasts internally all the necessary expertise and which is able to carry out immediate interventions via modem or in person within 24 hours of a call.
The plants exhibited
In Italy Food Technology represents exclusively Barbecue King (pressure deep- fryers, hotplates, ovens/roasting jacks), Treif (dicers, slicers, cutlet slicers), Maja (peelers, skinners, icemakers) and Hartmann (bread cutters, clippers and industrial bagging machines, mainly for the confectionery and bread industries).
Total hygiene, packaging quality and staff reduction are the principal advantages of this offer where among others we find a GBK 220 for bagging large sized products (Panettone and the like) in paper bags, PE or PP, at a speed of up to 55 pcs/minute. Available in left-handed or right-handed versions, this machine uses a system of clipping which is particularly reliable and can be connected in line with other machines in the production chain.
Along with this Food Technology proposes the VS 320, characterised by a system of guides which enables the opening, filling, stretching and clipping of bags, for wrapping over 60 pcs/minute of bread, rolls, croissants, Panettone, Easter cake and medium-small sized products. But the best example of total automation proposed by the company in Brescia comes from the combination of a counter (or weighing machine) with a VBA 40 vertical bagging machine, in its turn complete with a clipper, suitable for the packaging of rolls, biscuits etc., in addition to Panettone and Pandori, chocolate covered products and other delicate confectionery, thanks to the vertical bagging which preserves its topping.
Among the characteristics which distinguish it are the mechanical bag opening and the 3 phase deposit for filled bags which enable it to reach rates of up to 40 pcs/minute. Thanks to this latter device the machine can contain about 800 PP and PE bags and approximately 300 paper for food ones, and shifts automatically in approximately 5 seconds. Moreover, the VBA 40 is equipped with an exit conveyor belt which automatically removes the full bags and can be completed with a coding machine to print the date of production on the clip and with a hot needle sealing system impossible to pry open.
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Etichettatura: integrare lofferta
Label Engineering ha integrato la propria offerta di sistemi di etichettatura con la commercializzazione di stampanti barcode, a trasferimento termico o termico diretto, della giapponese Sato.
La gamma di soluzioni per letichettatura autoadesiva proposte da Label Engineerig si arricchisce delle macchine Sato per la stampa di codici a barre con tecnologia a trasferimento termico o termico diretto. È la novità annunciata allo scorso Impatec dalla società di Garbagnate Milanese (MI), che si ripresenta così sul mercato con una superiore capacità di servizio, a marchio DOC. "Si tratta - spiega il direttore commerciale della società, Salvatore Roccaforte - di macchine progettate per rispondere alle diverse esigenze di stampa di etichette nei vari ambienti di lavoro (produzione, magazzino, punto vendita, ecc.). La loro elevata produttività è garantita dalla velocità di stampa e dalle CPU RISC a 32 bit, che riducono i tempi di elaborazione dati. Nel complesso si tratta di macchine contraddistinte da un interessante rapporto qualità/prezzo/prestazioni, articolate in una gamma di modelli differenziati per produzioni grandi o piccole e per dimensione delletichetta". Accanto alla serie entry-level a marchio CX da due a quattro pollici, con risoluzione di stampa 200 o 300 dpi, la gamma Sato comprende: la serie CT dal rapporto prezzo/prestazioni particolarmente favorevole; la robusta serie CL con case metallico; il modello M10e, con una larghezza di stampa di 10,5, che permette la stampa di etichette in formato A3.
Una professionalità completa - Label Engineering è nata nel 1998 per iniziativa di un team di persone dalla storia professionale variegata, che - anche grazie alla collaborazione con le imprese partner - hanno fatto crescere il patrimonio di competenze tecniche della società, ponendola nelle condizioni di affrontare il mercato con efficienza e professionalità.
Oltre alle stampanti della Sato, oggi lofferta di Label Engineering comprende diverse linee di prodotti a marchio proprio, articolate in sistemi di etichettatura, print&apply in tempo reale, macchine speciali, sistemi di gestione magazzino con lutilizzo di bar-code, fine linea completi per limballaggio. "Label Engineering - dichiara Roccaforte - si propone come principale obiettivo la soddisfazione del cliente, a stretto contatto del quale segue tutte le fasi di definizione della soluzione di volta in volta necessaria, studio del progetto e, infine, realizzazione del sistema. Di cui ci facciamo carico anche della razionalità economica, cercando il rapporto ottimale fra costo e qualità".
Etichettatura a marchio Apply - Fra i prodotti presentati alla fiera vicentina figurano i vari modelli della linea Apply.
Gli Apply Label sono dei sistemi automatici di etichettatura in autoadesivo - compatti, semplici e con ridotte esigenze di manutenzione - disponibili in svariate esecuzioni e con passaggio carta fino a 200 mm. Dispongono di una vasta gamma di accessori che comprende dispositivi di applicazione sia per contatto che a getto daria, con prodotto in movimento o fermo.
Il cuore delle linee automatiche di etichettatura in autoadesivo della Label Engineering è costituito dalle testate Apply Label. Il design e la costruzione sono particolarmente curati, così come la scelta dei materiali dove domina lacciaio inox che assicura linalterabilità nel tempo e la sanificabilità delle macchine, rendendole particolarmente indicate per le linee di produzione dellalimentare, farmaceutico e cosmetico. Una completa serie di dispositivi che si integrano fra loro consentono di comporre sistemi per lapplicazione di una o più etichette, su contenitori o flaconi di diversa forma e dimensione.
I sistemi Apply Code sono stati studiati per la stampa-applicazione in tempo reale di etichette autoadesive e possono essere abbinati a qualsiasi tipo di stampante a trasferimento termico. Sono disponibili in diverse versioni: con applicatori a getto daria con o senza cilindro di avvicinamento, con attuatori rotanti per letichettatura frontale o posteriore e con rullo basculante per le alte velocità.
Nati per soddisfare le diverse esigenze di etichettatura logistica secondo gli standard internazionali (UCC/EAN 128, Odette, ecc.) gli Apply Code 128 possono applicare etichette su una o due facce adiacenti dellimballo. Questo è reso possibile dallutilizzo di stampanti fino a 8 di larghezza utile, per i grandi formati come A5 e A4.
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Labeling: integrating the offer
Label Engineering has integrated its offer of labeling systems thanks to the commercialisation of Japanese Sato thermal transfer or direct thermal bar code printers.
The range of solutions for self-adhesive labeling proposed by Label Engineering is extended by the Sato machines for printing barcodes using thermal transfer or direct thermal technology. This was the scoop announced at the latest Impatec by the company based in Garbagnate Milanese (MI). Which once more approaches the market with a superior, first-class service.
As company commercial director, Salvatore Roccaforte explains Its about machines designed to respond to the various demands of label printing in various workplaces (production, warehouse, salespoints, etc.). Elevated productivity is guaranteed by their printing speed and the 32 bit CPU RISC which reduces data elaboration times. On the whole these machines are distinguished by an interesting quality/price/performance ratio, spread over a range of models differentiated by large or small production and by the size of the labels.
Alongside the entry-level two to four inch CX series, with a 200 or 300 dpi printing resolution, the Sato range includes: the CT series which has a particularly favorable price/performance ratio; the robust CL series with a metal case; the M10e model with a printing width of 10.5 which allows labels to be printed in A3 format.
Total professionalism - Label Engineering was founded in 1998 on the initiative of a team of people with various professional backgrounds who, in tandem with other business partners, added to the companys wealth of technical skills, placing it in a position to compete efficiently and professionally in the market.
In addition to Sato printers the Label Engineering offer now includes various own brand product lines, divided into labeling systems, immediate print and apply, special machines, warehouse management systems using bar codes, complete end of line for packaging.
Label Engineerings principal aim- declares Roccaforte - is customer satisfaction. Working closely with the customer we follow every phase-defining the best solution, studying the project and, finally, creating the system. We also take care of the economic aspect, seeking the best cost quality ratio.
Apply brand labeling - Among products presented at the Vicenza trade fair there were the various Apply models.
The Apply labels are automatic self-adhesive labeling systems - compact, simple and low maintenance - available in various formats with paper entry of up to 200 mm.
They have a wide range of accessories including both contact and air jet application devices for mobile or static products.
The core of the Label Engineering automatic self-adhesive labeling lines is made up of the Apply Label heads. Design and construction are closely supervised as is the choice of materials dominated by stainless steel ensuring the machine is robust and hygienic, making it particularly suitable for food, pharmaceutical and cosmetic production lines. A complete series of devices, which can be integrated with one other, allow the composition of systems for the application of one or more labels, on containers or bottles of various shapes and sizes.
The Apply Code systems have been studied for the printing and application of self-adhesive labels in real time and can be combined with any type of thermal transfer printer. They are available in different versions: with air jet stickers with or without closing cylinders, with rotating actuators for front or back labeling and with a balancing roller for high speeds.
Created to satisfy the various demands of logistical labeling according to international standards (UCC/EAN 128, Odette, etc.) the Apply Codes 128 can apply labels on one or more adjacent sides of the packaging. This is made possible by the use of printers up to 8 working width, for large formats such as A5 and A4.
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Materiali inediti
Imballaggi Protettivi è nata per iniziativa
di alcuni manager esperti in packaging flessibile e del Gruppo Colines, produttore di impianti per la lavorazione di materie plastiche. La sua missione è fare innovazione sui materiali e a Vicenza ha esposto gli ultimi risultati di rilievo.
Ha esordito con una produzione di film a bolle e oggi, coerentemente con la missione delineata dai fondatori, fa innovazione. Così Imballaggi Protettivi si presenta sul mercato con due nuovi prodotti brevettati, dalle interessanti applicazioni in vari segmenti del packaging (ma non solo). Sono stati proposti con successo allultimo Impatec, dove abbiamo incontrato il direttore generale della società, Alessandro Aledi.
Creare per il cliente
La specialità di Imballaggi Protettivi è saper creare ciò che il mercato chiede, raccogliendo le esigenze dei vari ambiti applicativi e studiando le soluzioni che permettono di produrre i nuovi materiali. "È il lavoro per cui siamo più preparati - dichiara Aledi - e che distingue la nostra azienda da altre presenti sul mercato. Inoltre, è un lavoro agevolato dallappartenenza a un network di imprese, collegate al gruppo Colines di Novara*, comprendente altri due produttori di imballaggi rispettivamente specializzati in PP orientato e packaging farmaceutico, con è proficuo lo scambio di informazioni e know how".
La formula è stata ben accolta, tanto che in sette anni Imballaggi Protettivi è diventata un'impresa da 6 milioni di Euro con 26 dipendenti nonché clienti come Fiat, Whirlopool e pari grado in diversi comparti.
Oggi è in procinto di traslocare in un sito più ampio "non lontano da SantAngelo Logidiano, dove siamo ora, in modo da non perdere i bravi collaboratori che qualificano lazienda".
I principali settori di sbocco dei prodotti di Imballaggi Protettivi sono il packaging nellautomotive, mobiliero o cosmetica
dove i diversi materiali vengono valorizzati secondo le esigenze di impiego.
Gli alevoli che fanno la differenza
"Il Bubble Guard® - esemplifica Aledi considerando il più tecnico dei due prodotti in mostra - presenta una particolare struttura alveolare che conferisce una grande resistenza sia longitudinale sia trasversale.
Per questo può reggere senza cedimenti prodotti di forma irregolare e carichi sui bordi, e viene dunque impiegato come complemento di imballaggio in numerosi processi. Fra laltro, viene efficacemente utilizzato fra gli strati impilati di bottiglie di vetro, come alternativa riutilizzabile, sanificabile e più resistente ai separatori di cartone o masonite. La sua leggerezza è apprezzata soprattutto nei cicli di lavoro in cui si movimentano molti pannelli al giorno, dove contribuisce in maniera determinante a ridurre il carico di fatica.
Inoltre, essendo di plastica, resiste allacqua e agli agenti atmosferici, senza alterare le caratteristiche estetiche e prestazionali".
Bubble Guard viene impiegato anche nella realizzazione delle pareti dei pallet-box, dove compete con i materiali tradizionali perché più leggero, pur mantenendo le necessarie caratteristiche meccaniche e di resistenza ("classico esempio - commenta Aledi - di come mettendo a punto il giusto blend di polimeri si arrivi a ottenere una lastra in grado di tenere la piega senza spezzarsi").
Analogamente, viene utilizzato per produrre casse abbattibili, e anche in questo caso può essere accoppiato con altri materiali per ottenere, a seconda delle necessità, maggiore isolamento termico, proprietà antigraffio o migliori possibilità di presentazione-personalizzazione.
Il "canettato" dai mille usi
Il secondo materiale presentato a Impatec è stato brevettato con il nome di Ondubol, ed è un PP canettato messo a punto, per approssimazioni successive, in numerosi anni di lavoro. Vista la sua natura di commodity (in ciò affine al cartone ondulato), Imballaggi Protettivi sta allestendo una rete di distributori di zona che ne garantisca la disponibilità capillare sul territorio.
"Ondubol - spiega Aledi - è adattissimo allimballaggio, anche perché può essere fustellato e trasformato in scatole.
Qui in fiera abbiamo portato, a mo di esempio, dei contenitori ottenuti accoppiandolo con del tessuto-non-tessuto (anchesso in PP, per garantirne la riciclabilità) che conferisce al prodotto unimmagine distintiva e più alta rispetto alla classica scatola di plastica. In questo modo, rappresenta unalternativa a tutto campo al cartone, rispetto a cui garantisce anche una durata e resistenza maggiori".
Altri accoppiamenti nobilitanti sono stati ottenuti con materiali capaci, per esempio, di conferire un effetto antigraffio: "ultimamente sono stati utilizzati per realizzare dei cofanetti-espositore da cosmetici, dove i complementi metallici del packaging rischiavano di rovinare la superficie della confezione e compromettere limmagine di marca". Viceversa, Ondubol si fa esso stesso rivestimento protettivo, per esempio delle gabbie di ferro impiegate per lo stoccaggio allaperto, garantendo lisolamento del contenuto dalla durezza del metallo e, al tempo stesso, dagli agenti atmosferici. Le molteplici possibilità di combinazione, favorite dalla disponibilità dei fogli o dei rotoli in spessori che variano fra i 150 e i 1.000 g/m2, permette di impiegare Ondubol come alternativa a più complicate sovrapposizioni di materiali differenti, liberando spazio prezioso nel magazzino e facilitando lhandling e la manipolazione. Ma consente anche di mettere a punto inedite soluzioni a problemi apparentemente impossibili.
"In versione metallizzata - esemplifica Aledi - è stato impiegato con successo nellimballaggio di vernici comprendenti componenti sensibili agli sbalzi di temperatura, di cui garantisce il mantenimento di condizioni costanti anche dietro sollecitazioni estreme".
Ma non basta ancora. La versatilità del materiale è ancora testimoniata dal suo impiego nellimballaggio di manufatti metallici, come interfalda antischiacciamento o, nel senso della canna, per avvolgere coil e in genere oggetti di forma cilindrica (anche le bobine di film plastici).
Esaurire lelencazione degli impieghi possibili è effettivamente impensabile, tanto da suggerire un consiglio: vedere per credere e, soprattutto, per immaginare.
* Gruppo Colines produce impianti per la lavorazione di materie plastiche e negli anni 90 ha iniziato a investire anche nel campo dei materiali, con lintento di migliorare la propria capacità di relazione con il mercato, sia in fase di monitoraggio che di risposta.
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Unprecedented materials
Imballaggi Protettivi has been set up under the initiative of some managers that are experts in flexible packaging and the Colines Group, producer of systems for processing plastic materials. The company mission is to produce innovation in materials. It presented its latest crucial results at Vicenza.
At the beginning it debuted with production of bubble-wrap film. Now, in line with the mission identified by the founders, it creates innovation. Thus Imballaggi Protettivi returns to the market with two new patented products with interesting applications in the various segments of the packaging industry (and not only). These were successfully proposed at the recent Impatec, where we met the Managing Director of the company, Alessandro Aledi.
To create for the customer
Imballaggi Protettivi's speciality is the ability to create what the market wants, by reading the needs of the various fields of application and then studying the best solutions to come up with new materials. "This is the work we're most specialised in - says Aledi - and it's what makes our company stand out from all the others on the market. Moreover, it's a job made easier by the fact that we belong to a network of companies, connected to the Colines Group* of Novara, which includes two other leading manufacturers of packaging specialised in oriented PP and pharmaceutical packaging respectively, making for great, beneficial exchange of information and know how".
This formula has met with success, given that in just seven years Imballaggi Protettivi has become a concern valued at just over 6 million Euro with 26 employees and customers such as Fiat, Whirlpool and others of a similar standing in other areas. Today, the company's about to move to a bigger "not far from SantAngelo Logidiano, our present site, so we won't risk losing our brilliant workers who make the company what it is".
The main outlet markets for Imballaggi Protettivi's products are the automotive, furniture making and cosmetics sectors
where the various materials are turned to account to meet specific needs.
Honeycombs that make all the difference
"Bubble Guard® - explains Aledi, considering the most technical of the two products on show - has a special honeycomb structure that gives it great strength, both longitudinally and transversely. This means it can hold even irregularly shaped products and loads on the edge without yielding and so is used as a packaging complement in numerous processes. For instance, it's used to great effect between stacked layers of glass bottles, as a reusable, easily sanitised and stronger alternative to cardboard or masonite separators. Being lightweight, it's especially appreciated in work cycles where lots of panels are moved each day, where it contributes significantly to reducing fatigue loads. Moreover, being plastic, it's waterproof and weatherproof, without any changes to its look or performance".
Bubble Guard is also used to create walls in pallet-boxes, where it competes with conventional materials as it's lighter, while still having the necessary mechanical characteristics and strengths ("a classic example - comments Aledi - of how, by refining the right blend of polymers, one gets a sheet that can be folded as required, and stay folded, without snapping"). Similarly, it's used to produce knock-down crates and, again, can be laminated with other materials to get better heat insulation, non-scratch properties or improved presentation/personalisation opportunities to suit each situation.
"Corrugated" with a thousand uses
The second material presented at Impatec has been patented with the name of Ondubol and is a "corrugated" PP developed step by step over many years of hard work. Given its nature as a commodity (similar to corrugated cardboard), Imballaggi Protettivi is currently building up a network of area distributors capable of guaranteeing its availability throughout the country.
"Ondubol - explains Aledi - is highly suited to packaging, also because it can be die-cut and converted into boxes. Here at the fair we've brought some sample containers obtained by laminating them with a non-woven fabric (also made from PP, to guarantee perfect recycling) that gives the product a distinctive and more refined image than the classic plastic box. That way, it's an alternative to cardboard right across the board, since it guarantees far longer life and greater strength than cardboard". Other faced laminates are obtained by using materials that offer non-scratch properties, for instance: "just recently these have been used to create display stands/cases for cosmetics, where the metallic complements of the packaging risked ruining the surface of the pack, so compromising the brand image". Vice-versa, Ondubol can itself be used as a protective coating. For example, it can protect the iron cages used for outdoor storage, guaranteeing protection for the contents from the hardness of the metal and, at the same time, from the weather. The innumerable combinations possible, thanks to the availability of sheets or rolls in thicknesses ranging from 150 to 1,000 g/m2, mean Ondubol can be used as an alternative to more complicated layering of different materials, thus freeing up precious space in the warehouse and making handling so much easier. What's more, it also lets one come up with unprecedented solutions for apparently impossible problems. "In the metallised version - points out Aledi - it's been used successfully to pack paints containing components sensitive to jumps in temperature, guaranteeing constant conditions even under extreme stress". And as if that's not enough. The versatility of this material is proven by its use for the packaging of metal objects, as a crushproof intermediate layer or, following the direction of the fluting, to wrap coils and other cylindrical objects (including reels of plastic film). To give a full account of all the possible uses is practically impossible. Here's our advice: seeing is believing and, especially, imagining.
* Gruppo Colines produces plastics processing plant and in the 1990s started to invest also in the field of materials with the intention to improve its own capacity to relate to the market, both by monitoring this and meeting its demands.
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Etichettare lotti variabili
A.L.Tech. apre al mercato delle semiautomatiche per letichettatura di piccoli lotti, con una prima proposta per prodotti cilindrici. Contemporaneamente, sul versante hi-tech, rivisita i print&apply ALcode e mette a punto lultima versione P per pallet.
Accanto alle già affermate proposte per la stampa e applicazione di etichette autoadesive, A.L.Tech. ha presentato a Impatec un paio di novità degne di nota, significative del suo orientamento sul mercato.
Tutto con una levetta - La prima inaugura la presenza dellazienda di Bareggio (MI) - finora posizionata nella fascia alta del mercato - nel segmento delle semiautomatiche. Si tratta di un applicatore di etichette su prodotti cilindrici, che prevede lintervento delloperatore solo per posizionare il contenitore sulla macchina. "La tecnologia di base - spiega Paolo Salvini, responsabile commerciale della società - è quella di una testa etichettatrice, di cui infatti utilizziamo la maggior parte dei componenti (standard e testati). La parte originale riguarda linserimento delloggetto e lazionamento della leva che attiva letichettatura. Il suo plus più evidente consiste nella semplicità e velocità con cui si effettua il cambio formato e si stabilisce la posizione delletichetta sul contenitore. La macchina è inoltre predisposta per essere integrata da un marcatore a caldo per la sovrastampa di dati variabili".
Questa macchina è utile a chi confeziona prodotti alimentari, farmaceutici, cosmetici e quantaltro, in flaconi di forma cilindrica. A.L.Tech. lha progettata per le produzioni di piccoli lotti di prodotti differenti, dunque con frequenti cambi di formato e senza lausilio di sofisticati automatismi. "Inizialmente - afferma Salvini - pensavamo soprattutto alle esigenze dei mercati emergenti (A.L.Tech. realizza allestero oltre il 70% del proprio fatturato, Ndr) e dunque ai Paesi dellEst Europa piuttosto che allAfrica, Medio Oriente, Far East. Abbiamo però verificato un buon interesse anche da parte dei Paesi più evoluti, tanto che le prime due semiautomatiche sono state vendute in Gran Bretagna. Il nostro target, in questo caso, sono soprattutto i terzisti e le piccole imprese che inaugurano nuove linee di prodotto senza fare grandi investimenti".
La gamma ALcode e la versione P - Sul versante dei prodotti ad alta tecnologia, A.L.Tech. sta portando avanti un programma di aggiornamento continuo e di completamento dellofferta. Questo approccio è evidente, per esempio, nel caso dei print&apply a marchio ALcode, in grado di etichettare prodotti fermi o in movimento e dotati di unelettronica, una meccanica e una pneumatica in grado di rispondere alle varie esigenze che nascono in ambiente industriale. Per la stampa delletichetta possono essere montate le diverse unità di trasferimento della ditta giapponese Sato, mentre per lapplicazione è stata sviluppata una gamma di dispositivi standard, differenziati per velocità e altre prestazioni.
Questa gamma di prodotti è stata di recente rivisitata, come sottolinea il nuovo nome commerciale AL(new)code, ottenendo macchine più compatte, modulari e adattabili alle varie configurazioni, in modo da soddisfare meglio qualsiasi problema di identificazione di scatole, fardelli o pallet mediante etichettatura autoadesiva. Gli ALcode sono attualmente disponibili nelle due configurazioni ALcode S, per letichettatura di scatole, e ALcode P per letichettatura di pallet su due lati adiacenti. Questultimo, lanciato questanno alle grandi fiere internazionali, è stato perfezionato e industrializzato, con grande soddisfazione del produttore e dei clienti. "ALcode P - sottolinea Paolo Salvini - è in grado di applicare etichette A5 sui due lati, con un solo arresto, a cadenze di oltre 100 pallet/h. L'applicazione avviene tramite un tampone pneumatico dotato di movimenti a 3 assi, e le varie fasi operative sono sottoposte a controlli automatici".
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Variable lot labeling
A.L.Tech. opens to the market for semiautomatic machines for labeling small lots, with a first proposal for cylindrical products. At the same time, on the hi-tech side, it is revamping its range of ALcode print&apply while devising its latest P version for pallets.
Aside the already successful proposals for print & apply of selfadhesive labels, at Impatech A.L.Tech. (self-adhesive labelling and identification systems) presented a couple of new features worthy of note, significant in terms of the companys market orientation.
Everything with the pull of a lever - Thus the Bareggio(MI)-based company - up to now placed in the high range of the market - announces its entry into the semiautomatic machine segment. The new machine is a label applicator for cylindrical products, that only requires operator intervention in placing the container in the machine.
As Paolo Salvini, commercial head of the company explains, the basic technology is that of a labeling head, in which most of the standard and tested components are used. The original part concerns the insertion of the product and the pulling of the labeling operation lever. Its most evident plus point consists in the speed and simplicity of format change and the positioning of the label on the container. The machine is also ready to be integrated with a hot marker for the overprinting of variable data. This machine is useful for packing foodstuffs, pharmaceuticals, cosmetics and other products, in cylindrical shaped flacons. A.L.Tech. designed it for the production of small lots of different products, hence for frequent format changes without the aid of sophisticated automatisms. As Salvini stated initially we aboveall thought of the needs of the emerging markets (A.L.Tech. makes over 70% of its turnover abroad, E.n.) and hence eastern Europe as well as Africa, the Middle East, the Far East. We have though also witnessed a considerable interest in evolved countries, seeing that the first two semiautomatics were sold in the UK. Our target in this case is aboveall service companies and small enterprises that start-up new production lines without making sizeable investments.
The ALcode range and the P version - In terms of hi-tech products, A.L.Tech. is proceeding with a program of ongoing updating and completion of its offer. This approach for example is clear in the case of ALcode print&apply, capable of labeling products at a standstill or moving and equipped with electronics, mechanics and pneumatics capable or responding to the various needs that arise in industry. For label printing the various transfer units of the Japanese concern Sato can be assembled, while for application a range of standard devices has been developed, in different speeds and performance. This range of products has been recently revamped, as highlighted in the new tradename AL(new)code, obtaining more compact, modular machines suitable to the various configurations, this so as to better satisfy any problem of identifying cases, bundles or pallets using selfadhesive labeling. The ALcode are currently available in two configurations ALcode S for labeling cases and ALcode P for labeling pallets on two adjacent sides. The latter, launched this year at the great international fair, has been perfected and industrialised, with great satisfaction of the producer and the customers. As Paolo Salvini goes on to say - ALcode P is capable of applying A5 labels on two sides, with one stop, at rates of over 100 pallets/h. Application is by way of a pneumatic tampon with triaxial movement, and the various operation phases are automatically controlled.
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Imballaggio e fantasia
Il leit motiv è more than packaging (più che imballaggio) e la missione dichiarata è produrre idee che, nella fattispecie, si sono tradotte in due macchine semplici e interessanti per lavvolgimento con film estensibile.
Si parla della Packmore di San Marino, del suo entusiasmo e dei primi, buoni, risultati, confermati dal battesimo del fuoco allo scorso Interpack. Creata meno di due anni fa da quattro soci che non difettano per dinamismo, Packmore, in effetti, si fa notare sia per limmagine fantasiosa - a partire dai nomi dellazienda e delle macchine, fino alla grafica dimpatto e al design dei prodotti - sia per le proposte, in mostra anche a Vicenza in versione automatica e semiautomatica. Leo Santi, uno dei soci allo stand, ci ha spiegato perché sono speciali.
Lavvolgipallet - Girotondo è un robot avvolgitore caratterizzato da una struttura essenziale dalle dimensioni ridotte, e da un innovativo sistema ergonomico di trasferimento. La macchina gira autonomamente intorno al pallet, alla distanza di un metro, e nonostante la semplicità raggiunge i 2,40 m in altezza a una velocità di traslazione massima di 1 m/s.
Inoltre, è dotata di prestiro motorizzato di serie (con allungamento del film pari al 100%) e di un quadro comandi con infinite possibilità di regolazione, per le diverse esigenze d'imballo.
"Girotondo è speciale perché studiato per essere usato in maniera diversa e più semplice rispetto alla norma. Lo spostamento da un bancale allaltro richiede meno tempo, così come linizializzazione del ciclo, che si effettua senza complicati giri intorno alla macchina, subito dopo lallacciamento del film".
Girotondo può inoltre operare anche in semiautomatico, escludendo il tasteggio periferico del bancale. Questa modalità si rende necessaria nei casi in cui la tipologia del pallet da avvolgere presenti delle irregolarità periferiche molto pronunciate.
La struttura apparentemente scarna di questo avvolgipallet deriva dal fatto che gli organi meccanici sono collocati al centro della struttura principale. "Questa scelta ha permesso di ottimizzare la posizione del baricentro, e di contere le dimensioni longitudinali della macchina, traducendosi in una superiore stabilità con minimo ingombro".
Il cambio della bobina di film avviene in pochi secondi, così come lalternanza di batterie aggiuntive (opzionale) per ottenere una illimitata autonomia di funzionamento.
Semplicità e risparmio - Wrapman è un avvolgitore semiautomatico di pallet con film estensibile, ideale per le aziende che necessitano di una macchina pratica ed economica, anche per imballare pochi pallet al giorno.
Oltre a presentare un ingombro molto contenuto, richiede uno spazio limitato (60 cm dal pallet), non comporta sforzi fisici delloperatore grazie al prestiro motorizzato di serie, che permette inoltre di ridurre i consumi di film del 40% e più rispetto al tradizionale imballo manuale.
Wrapman non necessita di installazioni fisse e avvolge bancali di qualsiasi dimensione e profilo, anche i più difficili e instabili. Fra le altre caratteristiche da menzionare: la manovra semplificata grazie a poche funzioni attivabili dal timone di guida; il cambio rapido del film; il sistema di taglio del film a fine imballo; lautonomia di oltre 70 cicli di avvolgimento per ogni ciclo di ricarica delle batterie. Altezza utile di avvolgimento fino a 2,4 metri.
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Packaging and imagination
Their leitmotiv is more than packaging and their declared mission is to produce ideas which, in the case in point, have resulted in two simple and interesting machines for wrapping in stretch film.
The subject in question is Packmore (San Marino), armed with enthusiasm and buoyed up by their first, excellent results, seen at their baptism of fire at the latest Interpack. Set up less than two years ago by four partners who are by no means lacking in drive, Packmore is in fact conspicuous due both to its imaginative image - starting with the name of the company and the machines, and finishing with its impressive graphics and product design- and its products, exhibited at Vicenza in automatic and semiautomatic versions. Leo Santi, one of the partners manning the stand, explained to us why they are special.
The pallet wrapper - Girotondo is a wrapping robot characterised by an essential and small structure, and by an innovative ergonomic transfer system. The machine revolves automatically around the pallet, at a distance of a metre and, notwithstanding its simplicity, can reach a height of 2.40 metres at a maximum transfer speed of 1 m/s. Moreover, it is equipped with a serial motorised prestretch (the film can be 100% stretched) and a control panel with an infinite choice of settings, for various packaging requirements. Girotondo is special because it is studied to be used in a different and more simple way compared to other machines. Moving from one pallet to another requires less time as does the cycle start-up, which is achieved without complicated manoeuvring around the machine immediately after the film is attached.
Girotondo can moreover operate semi-automatically excluding the peripheral keying of the pallet. This modality is necessary in cases where the type of pallet to be wrapped has very pronounced peripheral irregularities.
The apparently stark structure of this pallet wrapper derives from the fact that the mechanical organs are positioned at the centre of the main structure. This decision enabled us to optimise the position of its centre of gravity, and to contain the longitudinal dimensions of the machine, leading to improved stability but less bulk.
Simplicity and savings - Wrapman is a semiautomatic stretch film pallet wrapper, ideal for those companies which require a practical and economic machine, even for wrapping just a few pallets a day. In addition to taking up less room, it requires less space in which to manoeuvre (60cm from the pallet) and little physical effort from the operator thanks to the serial motorised prestretch which, moreover, leads to a minimum 40% reduction in the consumption of film compared to the traditional manual method of packaging. Wrapman does not have to be installed fixedly and wraps pallets of any size and shape, even those which are most awkward and unstable.
Among other characteristics which deserve a mention: ease of manoeuvre thanks to its few functions operated from the steering rudder; rapid film switching; a system of film splicing once packaging is complete; an operating range of over 70 wrapping cycles every time the battery is recharged. A working depth of up to 2.4 metres.
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Nuova etichettatrice, nuova immagine
Un lancio (la nuova etichettatrice ETX/1000) e uno stand dimpatto hanno caratterizzato la presenza a Impatec di Labelpack, che ha fatto la prova generale della nuova immagine coordinata.
La vivace azienda di Cinisello Balsamo (MI) - dieci anni di vita festeggiati lo scorso aprile, 10 dipendenti, fatturato in costante crescita - ha infatti rivisitato i vari elementi della comunicazione, dalla carta da lettera allallestimento degli spazi espositivi, passando per i dépliant e il sito web, per adeguare la propria presentazione allimmagine di qualità e solidità conquistata sul campo. Così, il vasto fronte dello stand vicentino era dominato dallarancio vivo e dallazzurro intenso del marchio, proiettato accanto a una mega immagine del globo terrestre sullo schermo concavo di sfondo.
Su questa scena, le macchine: accanto alla ETX 1000, che affianca la già affermata ETX 2000 ad alte prestazioni, erano in mostra i Print&Apply serie PRX100 con motori industriali e applicatori pneumatici; i compatti ed economici PRX10 per linee a bassa e media velocità; le stampanti da tavolo a trasferimento termico serie E-Class, I-Class e W-Class di Datamax.
Automatica, compatta, economica
Lanciato in anteprima a Impatec, ETX 1000 è un applicatore automatico e compatto per etichette autoadesive. Labelpack lo ha dotato di una robusta struttura di dimensioni contenute, con terminale dispensatore regolabile, e di unaffidabile elettronica di controllo. "Inoltre - sottolinea il responsabile commerciale Giuseppe Mosca - è estremamente semplice da usare e può essere facilmente gestito sulle linee automatiche".
Realizzato in due versioni - per etichette con larghezza massima di 80 e di 140 mm - è equipaggiato con motore passo passo, elettronica compatta a bordo macchina e una gamma completa di accessori comprendente sensori per etichette trasparenti, terminali basculanti, applicatori pneumatici, posizionatori per applicazioni semiautomatiche, strutture di sostegno per linserimento su linee automatiche. La velocità massima varia fra i 20 e i 40 m/min a seconda del modello e della relativa elettronica.
Struttura piccola, grande sviluppo
Lo sforzo di presentazione vale il mercato - in Veneto Labelpack ha numerosi clienti di riguardo - e, soprattutto, gli obiettivi di sviluppo ulteriore dellazienda lombarda. "Attualmente - dichiara Mosca - con leccezione della Francia, dove abbiamo un distributore focalizzato sul mercato alimentare, siamo presenti solo sul territorio nazionale, che serviamo tramite una rete di funzionari, agenti, distributori e, buon ultimo, solidi contatti con gli OEM. Ora stiamo però iniziando a valutare le possibilità di espansione allestero, esaminando le fiere più interessanti e prendendo contatti con i potenziali distributori".
Prossima tappa, Ipack-Ima: ulteriore occasione per valorizzare i plus derivati dallagilità di una struttura piccola e piena di energia, e perciò stesso "capace di tenere la rotta anche quando il mare è agitato". E, in realtà, se per fortuna non stiamo attraversando momenti di tempesta, è innegabile che lattuale congiuntura economica sia faticosa.
Appare a maggior ragione confortante, dunque, il buon riscontro di Lablepack: "nel mese di ottobre - sottolinea Mosca con soddisfazione - abbiamo registrato una chiara inversione di tendenza rispetto al rallentamento di fine estate e il nostro portafoglio ordini ha ripreso consistenza".
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New labeling machine, new image
A launch (the new ETX/1000 labeling machine) and a stand with great impact characterised Labelpacks presence at Impatec, where the company tried out its new co-ordinated image.
The energetic company from Cinisello Balsamo (MI) - which celebrated ten years of trading last April, with ten employees and a constantly growing turnover - has revised all its communications materials, from letterheads to the layout of its exhibition space, including leaflets and website, to bring its presentation into line with an image of the quality and soundness it has won in the field.
So the vast front of the stand was dominated by the bright orange and deep blue of the logo, projected next to a huge image of a globe of the world on a concave background screen.
Against this background, the machines: next to the ETX 1000, which flanked the already renowned high performance ETX 2000, were displayed the Print&Apply PRX100 series with industrial motors and pneumatic applicators; the compact and economical PRX10 for low- and medium-speed lines; the series of heat transfer table printers of the Datamax E-Class, I-Class and W-Class.
Automatic, compact
and economical
Previewed at Impatec, the ETX 1000 is a compact automatic applicator for self-adhesive labels. Labelpack has equipped it with a robust framework of moderate size, with adjustable dispenser terminal and reliable control electronics.
Moreover, emphasises the marketing manager Giuseppe Mosca, it is extremely simple to use and can easily be managed on automatic lines. Produced in two versions - for labels with maximum widths 80 and 140 mm - it is equipped with step-by-step motor, compact electronics at the edge of the machine and a full range of accessories including sensors for transparent labels, self-stabilising terminals, pneumatic applicators, positioning devices for automatic applications and support structures for insertion into automatic lines.
Maximum speed ranges from 20 to 40 m/min depending on the model and the respective electronics.
Small company, big developments
The market justifies the effort of presentation - in Veneto Labelpack has many important customers - and especially the further development aims of the Lombardy company.
At present - as Mr. Mosca says - with the exception of France, where we have a distributor who concentrates on the food industry, we only have a presence in the home market, which we serve through a network of officials, agents distributors and, last but by no means least, sound contacts with OEMs. However, we are now beginning to evaluate the possibilities of expansion abroad, looking carefully at the most interesting exhibitions and making contact with potential distributors.
The next step is Ipack-Ima: the last opportunity to raise awareness of the advantages which derive from the flexibility of a small company full of energy, and thus able to stay on course even when the sea is rough. And, in reality, if luckily we are not passing through stormy times, it is undeniable that the present economic circumstances are laborious.
All the more comforting, then, is the good reception of Labelpack: in the month of October, Mr. Mosca points out with satisfaction, we recorded a clear turnaround of trends compared with the slowdown at the end of summer, and our order book has picked up considerably.
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Pneumatica allitaliana
È un gruppo di 21 società, dislocate in tutta Europa, specializzato nella produzione di componentistica pneumatica. Si chiama Pneumax, e si fa notare perché ha puntato senza esitazioni sulla tecnologia e sulla capacità di servizio. E perché è tutto italiano.
Pneumax è stata fondata nel 76 su unarea di 1.000 m2. Oggi il sito si sviluppa su 34.000 m2 coperti e la società è diventata una costellazione di 21 imprese, produttive e dedicate alla commercializzazione e allassistenza.
La produzione viene effettuata negli stabilimenti di Lurano (BG) affidata a Pneumax SpA che opera con circa 240 dipendenti, sviluppando un fatturato di circa 42 milioni di Euro, il 30% destinato all'estero con consociate in Argentina, Regno Unito, Francia, Germania, Russia e Spagna, e con unestesa rete di concessionari e distributori nel resto del mondo. Il fatturato totale della holding si aggira intorno ai 60 milioni di Euro.
A Vicenza (a Impatec ma anche, poco dopo, allAmmTech), è stato rappresentato da Pneumax Veneto, realtà tecnico-commerciale dedicata alle Tre Venezie, di cui ci ha parlato lamministratore delegato Sergio Cogo.
Il valore della Qualità
"Il grande salto di qualità labbiamo fatto nel 90, quando abbiamo ottenuto la certificazione ISO 9001 in produzione, e lISO 9002 poi, per tutte le altre fasi dellattività commerciale e di servizio. Oggi siamo già in regime Vision 2000 che, prese sul serio, come insieme di procedure agevolanti, producono benefici immediatamente apprezzabili, per esempio in termini di tracciabilità delle informazioni, automazione delle procedure, certezza dei passaggi burocratici, ecc. Che, a mio modo di vedere, significa godere ma anche offrire un servizio di qualità superiore, visto che oggi il mio cliente non controlla più neppure le fatture, perché si è reso conto che non si dà margine di errore e, in generale, sa di potersi fidare di noi".
La crescita strutturale ed economica dellimpresa va di pari passo con la crescita culturale che fa perno sulla formazione di personale qualificato, con funzioni di consulenza, una solida preparazione tecnica e la spiccata attitudine a tenere vivo il rapporto con il mercato. "Il nostro obiettivo è di conquistare e poi di fidelizzare il cliente aiutandolo a individuare il prodotto - standard o speciale - che risolva meglio e con il miglior rapporto costo-prestazione il singolo problema. Si tratta di un approccio impegnativo, che comporta la capacità di comprendere, di analizzare, di consigliare e di comunicare; ma è anche premiante, perché oggi al fornitore si chiede un atteggiamento da partner e competenze specifiche. Inoltre, il contatto costante con il mercato procura quel prezioso feed-back di informazione che, nel nostro caso, in pochi anni si è tradotto in un raddoppio dei prodotti a catalogo, frutto di investimenti costanti e mirati in Ricerca & Sviluppo".
Pneumax sta incrementando le proprie quote in vari mercati di sbocco, fra cui acquista progressiva rilevanza il packaging, anche grazie al fatto che lofferta del gruppo si è arricchita dei prodotti più adatti alle macchine del settore. "In questo mercato, in particolare, ci stiamo affermando come competitivi anche rispetto ai colossi stranieri, con delle tecnologie che non temono confronto e con una capacità tutta italiana di risolvere i problemi che ancora ci distinguono".
Prodotti: unofferta in fieri
Pneumax produce componenti per lautomazione pneumatica con applicazione nei più vari settori merceologici. Non è semplice dunque rendere giustizia a una gamma di proposte che spazia dai gruppi di trattamento aria alle valvole ed elettrovalvole, dai cilindri ai sensori, fino alla raccorderia e accessori. Va però sottolineato che il gruppo ha integrato lofferta con soluzioni aggiornate anche sotto il profilo elettronico, con linee di ProfiBus, InterBus e similari; sensori magnetici; elettronica proporzionale e numerosi altri componenti elettrici nonché di rilevazione e collaudo.
A Impatec è stata presentata lintera gamma, compresi i bus di campo della serie 5000 e i cilindri delle serie 1380 ÷ 1382 profilo pulito.
I primi comprendono InterBus, ProfiBus, DeviceNet e CanOpen, progettati per poter gestire un numero massimo di partecipanti rispettivamente di 256, 64, 64 e 128, con velocità di trasmissione fino ai 500 kb/s. Variano, a seconda del prodotto, il tipo di collegamento (ad anello chiuso e aperto), il numero massimo di I/O (da 16 a 48). Gli InterBus e i ProfiBus della Pneumax presentano un grado di protezione IP40, mentre gli altri due tipi di prodotto, oltre al ProfiBus più potente, sono certificati IP65.
A loro volta, i cilindri profilo pulito sono conformi alle norme ISO 6431 e VDMA 24562, e costituiscono laggiornamento delle serie precedenti. Sono realizzati in tecnopolimero e si distinguono per la camicia dal profilo quadro, con spigoli ben raggiati, 3 lati con cava a T porta sensore. Presentano un profilo costante su tutta la lunghezza e sono stati rivisitati in tutti i dettagli per poter rispondere con successo alle esigenze più severe di scorrevolezza, precisione, durata, assenza di lubrificazione e resistenza in ambienti critici.
Si segnalano, infine, i regolatori di pressione proporzionali a controllo elettronico, che affiancano le linee di prodotto più tradizionali. Sono disponibili in 3 taglie con portate da 1.000 fino a 4.000 Nl/min e diverse soluzioni costruttive per la parte elettronica.
In particolare, sono disponibili in versione base con segnale di controllo in tensione (0-10 Volt) o in corrente (4-20 mA), con display, con uscita analogica e con porta seriale RS 232.
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Pneumatics Italian-style
A group of 21 companies scattered throughout Europe and specialising in the production of pneumatic components: this is Pneumax. A concern that's made a name for itself by going for technology and capability of service without any sign of hesitation. And also because it's 100% Italian.
Pneumax was set up in 1976 on a site covering 1,000 m2. Today that site has grown to 34,000 m2 (covered premises) and the company has become a constellation of 21 businesses: production, marketing and customer service.
Production takes place in the factories in Lurano (Bergamo) at Pneumax SpA that has approximately 240 employees and annual turnover of about 42 million Euro, with some 30% in exports (partner companies in Argentina, the UK, France, Germany, Russia and Spain) and with an extensive network of dealers and distributors in the rest of the world.
Overall turnover of this holding comes to roughly 60 million Euro.
In Vicenza (at Impatec, but also at AmmTech shortly afterwards), the Group was represented by Pneumax Veneto, a technical/commercial concern dedicated to serving the North-East regions of Italy. Its Managing Director, Sergio Cogo, spoke to us.
The value of Quality
We made a great leap in quality in 1990 when we obtained ISO 9001 certification for our production activities and then ISO 9002 for all the other stages in the commercial and service side of our business. Today, we're already Vision 2000 compliant and take this seriously. We see it as a set of helpful procedures that produce immediately appreciable benefits, for instance in terms of information traceability, automated procedures, certainty in bureaucratic matters, etc. This, to my way of thinking, means enjoying and offering a service of superior quality, given that my customer today doesn't even need to check invoices as he knows there's no room for error and, more generally, he knows he can trust us.
The structural and economic growth of the business has progressed in step with its cultural growth, which pivots on the training of qualified personnel with advisory functions, a sound technical preparation and a definite attitude to keep relations with the market alive. Our goal is to win customers over and then make them loyal to us, helping them identify the product- standard or special - that best solves the specific problem, and with the best cost-performance ratio. This is an approach that calls for commitment, involving the abilities to understand, analyse, advise and communicate. But it's also very rewarding, since suppliers are today expected to act like partners, offering specific skills. Moreover, constant contact with the market results in that precious feed-back that, at least in our case, has led to a doubling of the products in our catalogue, the fruit of constant, well-aimed investments in Research & Development.
Pneumax is increasing its share in various outlet markets, with the packaging market becoming more and more important, thanks also to the fact that the Group's offer has been enriched with machines better suited to this sector. In this particular market we're establishing ourselves as a competitive company, even with regard to the foreign giants, with technologies that stand up well to comparison and with our capacity for problem-solving that remains one of our strong points.
Products: an offer in progress
Pneumax produces components for pneumatic automation with applications in a whole range of different goods sectors. It's not easy, therefore, to give a full picture here of such a range of proposals: from air treatment plant to valves and solenoid valves, from cylinders to sensors, not to mention all the fittings and accessories. However, it should be stressed that the Group has integrated its offer with cutting-edge solutions even with regard to the electronics, using ProfiBus, InterBus and similar lines; magnetic sensors; proportional electronics and numerous other electrical components, as well as detection and final testing components.
The entire range was presented at Impatec, including the series 5000 field buses and the series 1380÷1382 clean profile cylinders.
The former include InterBus, ProfiBus, DeviceNet and CanOpen, designed to manage a max number of participants of 256, 64, 64 and 128 respectively, with transmission speeds of up to 500 kb/s. The type of connection varies with each product (closed or open loop), as do the max number of I/O (from 16 to 48). The Pneumax InterBus and the ProfiBus products offer a safety factor of IP40, while the other two types of product, as well as the more powerful version of the ProfiBus, are IP65 certified.
In turn, the clean profile cylinders are ISO 6431 and VDMA 24562 compliant and are upgrades of the previous series. Built using techno-polymer, they feature a square-profile sleeve with well-spaced corners and 3 sides with a T recess to hold the sensor. They have a constant profile along their full length and all details have been restyled to successfully meet even the most extreme needs for smooth operation, precision, long-life, lubrication-free operation and resistance in critical environments.
Finally, special mention must be made of the electronically controlled, proportional pressure regulators that flank the more conventional product lines. These come in 3 sizes with capacities ranging from 1,000 to 4,000 Nl/min and various different constructive solutions for the electronics. More specifically, there are basic versions with the control signal in voltage (0-10 Volt) or in current (4-20 mA), with display, anaolg output and RS 232 serial port.
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Sistemi antistatici per limballaggio
R.P.O. è stata fondata una decina danni fa a Lainate, nel milanese, con lobiettivo di produrre spazzole antistatiche di carbonio. Nel tempo lazienda ha integrato la gamma originaria con sistemi ionizzanti di varia natura (barre, ventilatori, ugelli), per poter affrontare tutti i tipi di problema generato dalla presenza di cariche elettrostatiche sui vari tipi di materiale.
I settori di riferimento, infatti, comprendono quelli che a vario titolo trasformano materiali dielettrici - tessuti, plastica, carta
- fra cui spiccano la realizzazione e la stampa (sia flexo sia roto) di imballaggi.
Oggi lazienda si è ulteriormente sviluppata grazie allesperienza maturata nei vari campi di applicazione, e viene riconosciuta come interlocutore da molte aziende di spicco dellintera catena produttiva di imballaggi. "Nel packaging sono numerosissime le situazioni in cui ci si imbatte in problemi generati da elettricità statica. Nellimballaggio flessibile, ad esempio, è richiesta la nostra assistenza già in fase di estrusione dei film, tanto in bolla quanto in testa piana, ma i sistemi RPO sono adottati anche da primari costruttori di macchine confezionatrici e, in larga misura, dagli utilizzatori che confezionano il prodotto.
Lo stesso avviene nelle cartiere, che necessitano di interventi sui grandi rotoli, e nelle attività di stampa, trasformazione e accoppiamento di materiale cellulosico, tipicamente con tessuto o nei trattamenti di impregnazione.
Novità per le confezionatrici verticali
R.P.O. produce sistemi antistatici sia di tipo passivo (spazzole di carbonio, collegate alla terra della macchina e che non richiedono quindi alimentazione) sia di tipo attivo (ionizzanti con alimentatore). Dal punto di vista pratico, la differenza fra le due soluzioni consiste nel fatto che le spazzole sono efficaci quasi a contatto con il materiale, mentre le barre funzionano a distanze maggiori e, inoltre, possono essere potenziate con limpiego di aria.
In questo secondo ambito, R.P.O. ha messo a punto una nuova linea di anelli e rettangoli antistatici, specificamente studiati per essere integrati sulle confezionatrici verticali. Infatti, mentre i prodotti granulari o in polvere (dal formaggio, al cemento, la casistica è amplissima) scendono nel tubo formatore, il film si carica di corrente elettrostatica e il granulato vi aderisce. Ne derivano dei problemi di ermeticità delle chiusure in fase di termosaldatura, che si risolvono scaricando la carica di elettricità dal film.
"Abbiamo creato questi anelli in varie misure, in modo che si adattino al diametro del tubo formatore, da applicare subito prima delle ganasce di termosaldatura. In questo modo riusciamo a servire sia i costruttori sia gli utilizzatori di un vastissimo parco macchine, con immediati benefici in termini di garanzia dellintegrità del prodotto confezionato.
E riteniamo che la crescente attenzione alla qualità da parte di tutti gli attori della filiera alimentare, fino al trade e al consumatore, favorirà lulteriore diffusione di questi sistemi".
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Antistatic systems for packaging
R.P.O. was founded some ten years ago at Lainate, near Milan, with the objective of producing antistatic carbon brushes. In time the company has integrated its original range with ionised systems of various natures (bars, ventilators, nozzles), to be able to face up to all types of problems generated by the presence of electrostatic charges on various types of materials. Their sectors of reference in fact include those that in various ways convert dielectric materials - fabric, plastic, paper etc. - including the creation and the print of packaging (both flexo and roto) stand out.
Today the company has developed even further thanks to the experience built up in various fields of application, and is recognized as a partner by many leading companies throughout the packaging industry.
As the company states - the situations where you come up against problems generated by static electricity are numerous. For example in flexible packaging, our help is already sought after in the film extrusion phases, both bubble and flat head, but R.P.O. systems have also been adopted by the main builders of packaging machines and broadly speaking by the users that pack the products.
The same goes for the papermills, that need to work with huge rolls, and in printing, converting and laminating cellulose materials, typically with fabric or in soaking techniques.
New features for vertical packaging machines
R.P.O. produces both passive (carbon brushes, connected to the machine earth and that do not require power) as well as active (ionizing with power supply) antistatic systems. The practical point of view, the difference between the two solutions consists in the fact that the brushes work when they are virtually in contact with the material, while the bars operate at greater distances and as well as that can be reinforced by the use of air.
In this second instance, R.P.O. has devised a new line of antistatic rings and rectangles, specifically devised for being integrated onto the vertical packaging machine. In actual fact, while granular or powdery products (from cheese to cement, involving a broad range of items) flow down the forming tube, the film is charged with electrostatic current and the granulated product adheres to it.
This though leads to problems as to the airtightness of the closure when it is being heatsealed, that is solved by de-electrifying the film.
We have created these rings in various measures, so that they adapt to the diameter of the forming tube, to be applied immediately prior to the heatsealing grippers.
Thus we manage to serve both the constructors and the users of a broad range of machines, with immediate benefits in terms of the guaranteed integrity of the product packed.
And we are of the opinion that the growing attention to the quality on the part of the main actors of the food chain, up to the trade and consumer, will favor the further spread of these systems.
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Più design per le cassette
A Impatec Plastic Nord (Padova) ha presentato una nuova linea di cassette di plastica per lortofrutta, contraddistinta dal design originale e gradevole, e dai colori vivaci. Denominata Linea Natura, in virtù del fatto che il progetto riprende la forma di una foglia, comprende contenitori con misure di 500x300x135, 500x300x160 e 600x400x150 mm, che vengono proposti innanzitutto per limpatto e la capacità di conferire distintività e immagine al contenuto. Oltre a mantenere inalterate le fondamentali caratteristiche di ordine strutturale (robustezza, tenuta, portata), queste cassette presentano fondo liscio, rifiniture arrotondate e angoli rinforzati. Di più, consentono di essere impilate non solo fra di loro, ma anche con gli altri tipi di cassetta presenti sul mercato, e presentano maniglie e un fondo più robusti, uno spazio rilevante per la tampografia. Il logo, presente sui quattro lati, è stato iscritto in un ovale che ne aumenta la visibilità. Su richiesta, le cassette della Linea Natura vengono fornite con un coperchio di plastica, anchesso personalizzabile. Plastic Nord integra la propria attività con la società Imball Nord, che garantisce il ritiro degli imballaggi usati e il loro riciclo per macinazione.
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More design for crates
At Impatec, Plastic Nord (Padova) has presented a new line of plastic crates for market garden produce, featuring an original pleasant design, in lively colors. Called Linea Natura, in virtue of the fact that the design is in the shape of a leaf, including container measuring 500x300x135, 500x300x160 e 600x400x150 mm, that are offered aboveall for their impact and the capacity to confer distinctiveness and image to the content. As well as keeping up the main structural characteristics (sturdiness, loadbearing, tightness), the crates have a smooth base, rounded fittings and reinforced corners. As well as that they can not only be stacked together, but also with other cassettes present on the market, and they have sturdier handles and base, a considerable space for tampography. The logo, present on four sides, has been inscribed in an oval to increase its visibility. On demand the creates of Linea Natura are supplied with plastic covers, these too customizable. Plastic Nord integrates its activities with Imball Nord, that guarantees the collection of used packaging and recycling by crushing.
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Pick and Place a un solo asse
EL.CA.T. (Sanfrè, CN) ha brevettato e presentato a Impatec un nuovo robot pick and place leggero, in grado di effettuare con un solo asse i movimenti di prelievo e deposito su più strati. "Questa macchina - spiega il responsabile dellUfficio tecnico, Marco Perlo - è stata progettata per poter offrire allutilizzatore un prodotto finito, che non richiede interventi di programmazione e di messa a punto.
Ma, soprattutto, si tratta di un sistema a un solo asse, che effettua dunque in maniera particolarmente semplice ed economica le varie operazioni di pick and place, a una velocità che varia fra i 28 e i 35 cicli/min a seconda del modello. Infine, vale la pena di sottolineare altre due caratteristiche con delle rilevanti conseguenze in termini di vantaggio allutilizzatore. Innanzitutto è possibile modificare, da pannello operatore, traiettorie e variabili di programma, nonché scambiare i segnali con ununità esterna (interfaccia tramite connettore o morsettiera). Inoltre, il sistema è stato concepito in modo da assicurare unassistenza post vendita veloce e senza sbavature, oltre che adattare il robot alle singole applicazioni, sotto il profilo meccanico, elettrico e della programmazione".
Sviluppato nelle due versioni ARM-800 e ARM-500 (la cifra indica la distanza fissa tra prelievo e deposito), il robot della EL.CA.T. è stato brevettato allinizio del 2002 e da un punto di vista concettuale si distingue soprattutto per un particolare sistema di leveraggi che guida i movimenti. È fornito completo di manuale.
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Pick and Place on a single axis
EL.CA.T. (Sanfrè, CN) has patented a new light pick & place robot presented at Impatec, capable of carrying out the pick and place of several layers along a single axis. As technical office head Marco Perlo explained - this machine has been designed to be able to offer the user a finished product that does not require programming or tooling up operations. But aboveall it is a system running on a single axis, that hence performs the various pick & place operations at a speed that varies from 28 and 35 cycles/min depending on the model, the operation being simple and economical. Finally, it is worthwhile noting another two features offering considerable advantages to the user. Aboveall the trajectories and program variables can be modified from the operating panel, as well as exchanging signals with the external units (interface by way of connector or terminal board). As well as that, the system has been conceived to ensure a speedy, efficient post sales service, as well as suit the robot to the single applications on the mechanical, electrical and programming side.
Developed in the two versions ARM-800 and ARM-500 (the figure indicates the set distance between pick and place), the EL.CA.T. robot was patented at the beginning of 2002 and from a conceptual point of view stands out aboveall for its special system of leverages that guide the movements. It comes complete with manual.
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Non solo shopper
GPS Packaging è una veterana dellImpatec; labbiamo ritrovata nello stesso padiglione di sempre, anche se dirimpetto allo spazio occupato abitualmente. La società di Schio (VI) realizza e stampa borse realizzate con materiali cellulosici o plastici, per le grandi griffe della moda come per gli altri comparti e mercati di destinazione. Lazienda - che ha festeggiato da poco di 25 anni, fattura ca 33,5 milioni di Euro (chiusura 2001) e occupa unarea produttiva di 24.000 m2 coperti - vanta una capacità di un milione e mezzo di shopper al giorno e un parco macchine allavanguardia, che comprende le grandi stampatrici offset, roto-offset e flexo. Il suo staff comprende creativi e tecnici che permettono di offrire ai clienti un servizio completo, oltre a unorganizzazione commerciale che serve oltre 20 paesi di tutto il mondo.
Innovazione continua - Arredato con gli shopper, lo stand GPS è di grande impatto. Meno appariscente, ma altrettanto importante, è invece il secondo filone di attività, cresciuto nel corso di 13 anni di sviluppo, e riguardante la stampa di etichette di plastica. "In Italia - spiega il responsabile commerciale del settore etichette, Alessandro Capano - siamo stati i primi a realizzare questo tipo di prodotto, destinato alle bottiglie di PET. Oggi sulle etichette in bobina - come nel cut and stack e nellin mould labelling realizzati dalla divisione Rotomet - siamo cresciuti tantissimo, anche grazie al fatto che i nostri prodotti non richiedono applicatori dedicati e che - su bottiglie realizzate con lo stesso tipo di materia plastica - agevolano il riciclo dei contenitori".
Lo sviluppo più interessante, di cui si sta mettendo a punto lultimissima generazione, riguarda le etichette di PP retraibile ossia prodotti concettualmente affini alla sleeve, ma che si possono applicare su normali macchine a bobina e non richiedono forno di retrazione (basta un semplice tunnel ad aria calda). Si tratta, dunque, in generale di un tipo di etichetta particolarmente più economico da gestire, estremamente più veloce da applicare (si raggiungono le 40.000 bott/h), che presenta - ovviamente - un grado di retrazione inferiore alla sleeve. "La sua ultima evoluzione è realizzata con un materiale dal tasso di retrazione superiore, che la avvicina ulteriormente alla sleeve tradizionale, da cui ci aspettiamo un grandissimo successo".
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Not just carrier bags
GPS Packaging is an Impatec veteran; we found them in their traditional pavilion, even if backing onto the space they usually occupy.
The Schio (VI) -based concern creates and prints bags made in cellulose materials or plastic for the big names in fashion as well as for other segments and markets.
The company - that has just celebrated its 25 years of existence, has a turnover of around 33.5 million Euros (end of 2001) and can count a covered production area of 24,000 m2 with a capacity for producing a million and a half shoppers a day.
The company can also boast a leading edge machine yard, that includes the great offset, offset-rotary and flexo printers. Its staff includes designers and technicians that enable the company to offer its customers a complete service, as well as a trade organization that serves over 20 countries around the world.
Continuous innovation - Decorated with their carrier bags, the GPS stand was really eye-catching. Less sensational but equally important the companys second line of activity, plastic label printing, developed over a period of 13 years
As the company label sector trading-head Alessandro Capano explained in Italy we were the first to create this type of product destined for PET bottles.
We have now grown greatly regarding labels on reels, cut & stack and in the in-mould labeling carried out by the Rotomet division, this also thanks to the fact that our products do not require dedicated applicators and that they facilitate container recycling when placed on bottles created with the same type of plastic.
The most interesting development, where we are currently perfecting the latest generation, regards PP shrink labels or that is products that are conceptually similar to sleeves, but that can be applied on normal reel machines and that do not require shrink ovens (all that is needed is a simple hot air tunnel).
Hence we are speaking in general of a type of label that is a lot more economical to handle, a lot faster to apply (40,000 bott/h can be achieved), that obviously has a lower shrink rate compared to the sleeve. the latest evolution is made with a material with a higher shrink rate, even closer to the traditional sleeve, and we expect it to be very successful.
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