Analisi sintetica di un settore maturo - quello degli imballaggi di legno - ma con caratteristiche peculiari che ne fanno un punto di riferimento per il mercato. Plinio Iascone
Le principali tipologie di imballaggi in legno attualmente sul mercato sono:
- imballaggi industriali (strutture per il trasporto macchinari, bin, grosse casse in genere, casse per il trasporto dei cavi);
- cassette per prodotti ortofrutticoli;
- pallet.
Gli imballaggi di legno rappresentano una soluzione di confezionamento e trasporto delle merci tra le più antiche: botti, casse, cesti hanno costituito per anni una delle forme di imballaggio a maggiore diffusione e, con il passare degli anni, il settore ha registrato sensibili innovazioni.
Il settore attraversa attualmente una fase di profonda riconversione e riassetto, legata a molteplici fattori. Primo fra tutti il ruolo di rilievo rivestito dalla pressione concorrenziale dei materiali sostitutivi (come nel caso delle cassette per ortofrutta) e da nuove esigenze del mercato in termini di logistica (pallet a rendere e loro standardizzazione).
Le principali aree di destinazione degli imballaggi in legno sono i settori manifatturieri, lindustria alimentare e la grande distribuzione moderna.
I pallet rappresentano la tipologia di imballaggio a maggior diffusione, coprendo le esigenze di stoccaggio e movimentazione di tutti i settori industriali, mentre l'impiego degli imballaggi industriali si ripartisce tra i settori della meccanica e dellimpiantistica.
Lunico manufatto legato essenzialmente a una sola area di utilizzo, lortofrutta fresca, è la cassetta in legno.
Le cifre del settore
Nel 2002 la filiera del legno ha prodotto 3.040.000 t di imballaggi esprimendo un fatturato di 1.600 milioni di euro circa. Questo significa una diminuzione del 4% rispetto al 2001 della produzione in peso e un aumento del 2% circa del fatturato. L'intero comparto industriale annovera oltre 2.000 aziende che occupano circa 11.450 addetti. Scarso è il contributo del commercio estero. Il riferimento associativo è Assolegno (Federlegno-Arredo), che rappresenta non solo i produttori di manufatti di legno, ma anche le aziende che lavorano le materie prime legnose. Vediamo ora in dettaglio l'andamento dei tre principali comparti della filiera.
Gli imballaggi industriali
Nel 2002 sono state prodotte 710.000 tonnellate di imballaggi industriali in legno, con un valore pressoché simile a quello del 2001. La stasi deriva dal rallentamento generalizzato dellindustria manifatturiera italiana.
Il 75% circa dellofferta è riconducibile ad aziende specializzate, che lavorano per più clienti; il restante 25% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente.
Pallet
Si tratta di uno strumento indispensabile nella moderna logistica distributiva, poiché permette una movimentazione veloce e razionale delle merci. Di recente il segmento è stato oggetto di una forte azione di rinnovo da parte di Federlegno-Arredo, tesa a introdurre sul mercato pallet a rendere standardizzati e certificati a marchio Epal. Questi pallet soddisfano rigide caratteristiche di tenuta e sicurezza e godono della caratteristica di essere riutilizzabili. È importante però sottolineare che, nel panorama italiano, esiste anche una quota di pallet a perdere, con quote in diminuzione, che vengono in realtà riutilizzati, pur presentando comunque un ciclo di vita mediamente più breve.
Nel 2002 questo settore ha immesso sul mercato circa 1.828.000 t di pallet (nuovi + riparati). Il comparto ha segnato, rispetto al 2001, una diminuzione in quantità pari al 5% e, in questo caso, la contrazione è stata determinata dal rinnovo generalizzato del parco (con lintroduzione degli Epal) negli anni 2000 e 2001.
Cassette
Il settore delle cassette conosce, ormai da diverso tempo, una crisi che sta notevolmente ridimensionandone produzione e fatturato.
La diminuzione della presenza delle cassette di legno, impiegate per il 98% circa nel settore dellortofrutta, sconta lavanzata progressiva delle cassette di cartone ondulato e, in particolare, delle cassette di plastica a rendere. Nel 2002 la produzione (502.000 tonnellate) è diminuita del 4% rispetto al 2001.
Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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Wood for packaging
An analytical summary of a mature sector - wooden packaging - but with special features which are a point of reference for the market.
Plinio Iascone
The main types of wooden packaging at present on the market are:
- industrial packaging (designed for the transport of machinery, bins, large crates in general, reels for transporting cables, etc.);
- boxes for fruit and vegetable products;
- pallets.
Wooden packaging is one of the oldest solutions for the packaging and transport of goods: barrels, crates and boxes have been one of the most widespread forms of packaging for years and, over the years, the sector has seen notable innovations. At the moment, the sector is going through a stage of radical reconversion and reorganisation, linked to a large number of factors. First of all, its prominent position is under pressure from competition from substitute materials (as in the case of boxes for fruit and vegetable products) and from the new requirements of the market in terms of logistics (returnable pallets and their standardisation). The main areas of use for wooden packaging are the manufacturing sector, the food industry and modern widespread distribution. Pallets are a very widespread type of packaging, meeting the requirements for storage and handling of all the industrial sectors, while the use of industrial packaging is shared among the mechanical engineering and equipment manufacturing sectors.
The only item essentially linked to just one area of use, namely fresh fruit and vegetables, is the wooden box.
Statistics for the sector
In 2002 the timber sector produced 3,040,000 tonnes of packaging, resulting in a turnover of approximately 1,600 million Euros. This signifies a reduction of 4% in production by weight compared with 2001, and an increase in turnover of 2%. The whole industrial sector numbers 2000 companies with about 11,450 employees. There is only a small contribution to foreign trade. The trade association is Assolegno (Federlegno-Arredo), which represents not only the producers of items in wood but also the companies which process the raw material.
Let us now look in detail at the progress of the three main segments of the sector.
Industrial packaging
In 2002, 710,000 tonnes of wooden industrial packaging were produced, with a value more or less similar to that for 2001. This stagnation results from a general slowdown in the Italian manufacturing industry.
About 75% of the supply is accounted for by specialist companies which work for several customers; the remaining 25% is covered by in-house production or companies which work exclusively for a single customer.
Pallets
These are an indispensable tool in the logistics of modern distribution, as they allow the fast and rational handling of goods. Recently, this segment has been the subject of radical actions for renewal on the part of Federlegno-Arredo, aimed at introducing onto the market returnable pallets which are standardised and certified under the Epal brand. These pallets satisfy strict requirements for integrity and safety, and enjoy the characteristic of being re-usable. However, it is important to emphasise that, on the Italian scene, there is still a number of disposable pallets, which are becoming fewer in number, which are in fact re-used, although their average life cycle is shorter. In 2002, this sector put onto the market around 1,828,000 tonnes of pallets (new and repaired). Compared with 2001, the segment saw a reduction in quantity of 5% and, in this case, the contraction was caused by a generalised renewal of stock (with the introduction of the Epal pallets) in the years 2000 and 2001.
Boxes
The box sector has for some time been experiencing a crisis which is substantially reorganising production and turnover. The reduction in the number of wooden boxes, used for about 98% of the fruit and vegetable sector, is due to the progressive use of corrugated cardboard boxes, and especially returnable plastic boxes.
In 2002 production (502,000 tonnes) was down by 4% compared with 2001.
Plinio Iascone
Italian Packaging Institute
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Una finestra sul mercato
Da pallet a sistema - Epal (European Pallet Association) nasce nel 1991 con lo scopo primario di garantire lo standard di qualità (UIC 435/2-435/4) del pallet EUR 800 x 1200, certificato da importanti società di controllo che ne garantiscono l'affidabilità. In secondo luogo l'associazione deve promuovere la diffusione in ambito europeo di questo importante strumento di movimentazione, consentendo al contempo agli utilizzatori di effettuare "scambi alla pari". D'altronde, il cambiamento dei sistemi distributivi e la necessità di utilizzare uno strumento logistico economico e affidabile, reperibile in un libero mercato, con 20 nazioni produttrici e con più di 1.200 aziende associate, sono state le chiavi di volta del successo del pallet Epal, ormai in circuito con più di 300 milioni di esemplari.
In un mercato globale in costante evoluzione, però, la catena logistica richiede nuove modalità di gestione, nuovi strumenti di movimentazione e una più elevata qualità/quantità di servizi. Così Epal, in linea con queste tendenze, ha elaborato nuove strategie di mercato, rinnovando la propria organizzazione interna e mettendo a punto nuovi prodotti di prossima uscita sul mercato. Con una rinnovata mentalità manageriale, l'associazione verrà "guidata" come un'azienda focalizzata sulla gestione dei pallet. Precisa al riguardo Maurizio Ciani, nominato CEO di Epal e acceso fautore del cambiamento: "Severi controlli qualità, sponsorizzazioni, pubblicità, convegni, studio e creazione di nuove misure di pallet (1200 x 1000 - 1000 x 1200 - 600 x 800 - 600 x 1000 ), assistenza alla clientela e una capillare rete di produttori/riparatori omologati offriranno agli utilizzatori lopportunità di avere a disposizione prodotti di facile interscambio, di qualità garantita e, soprattutto, di ottenere notevoli risparmi rispetto ad altri sistemi di gestione. Inoltre, scegliere oggi il nostro sistema di interscambio significa gestire in modo chiaro, semplice ed economico il proprio parco pallet".
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A window on the market
From pallet to system - Epal (European Pallet Association) was set up in 1991 with the main purpose of guaranteeing the quality standard (UIC 435/2-435/4) of the EUR 800 x 1200 pallets, certified by important control companies that guarantee their reliability. In second place the association has the task of promoting the spread in Europe of these important handling tools, at the same time enabling the user to exchange on a par.
Indeed the change in the distribution system and the need to use an economical and reliable logistics tool, that can be obtained on the free market, with 20 producer nations and with 1,200 associated companies, were the keystone to the success of Epal pallets, by now in the circuit with more than 300 million items.
In a global market in constant evolution though, the logistics chain requires new modes of management, new handling tools and a higher quality/quantity of services. Thus Epal, in line with these trends, has devised new market strategies, renewing its own internal organization and devising new products that will soon be on the market. As Maurizio Ciani, nominated CEO of Epal and very much a supporter of the change tells us on this count. Severe quality controls, sponsoring, advertising, conventions, the study and the creation of new measures of pallets (1200 x 1000 - 1000 x 1200 - 600 x 800 - 600 x 1000 ), customer assistance and a broad network of type registered producers/repairers offer the user the opportunity of having easily interchangeable products of a guaranteed quality available, and aboveall enable the attainment of considerabl savings compared to other handling systems. As well as that choosing our system of interchange today means running ones own pallet yard in a clear, simple and economical manner.
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