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Il laser cresce in termini di prestazioni e qualità della marcatura, diventando sempre più competitivo anche dal punto di vista economico. La testimonianza di Ciesse* che, in Italia, promuove ora i sistemi laser Xymark di Linx.
l.g. |
Linx ha affidato a Ciesse Rappresentanze Industriali il compito di commercializzare i sistemi di marcatura laser Xymark, basati sulla tecnologia GSI Lumonics, acquisita di recente. Peraltro, sul territorio nazionale prosegue la collaborazione della Linx con Tradex per la vendita e lassistenza di sistemi di codifica ink jet.
«Questa divisione dei ruoli non deve stupire - afferma lamministratore unico di Ciesse, Sergio Citti - e loperazione che ci ha legato a Linx segue una prassi acquisita da tempo. Si tratta a tutti gli effetti di una scelta di politica commerciale ben precisa: separare ink jet e laser, che sempre più spesso si trovano in concorrenza fra loro, sviluppando in contemporanea strutture di vendita differenti, mirate ed efficienti, in grado di far emergere i plus delle singole tecnologie».
Note a margine - Per loro natura i marcatori laser non implicano luso di materiali di consumo e, una volta installati, si recide quel cordone ombelicale che unisce di fatto clienti e fornitori. Di contro, nellink jet, le differenze stanno proprio nelle politiche commerciali e di vendita, che ruotano spesso intorno alla fornitura di materiali di consumo e di assistenza.
«Allo stato dellarte, a fronte di un investimento superiore rispetto allink jet, il laser offre costi di esercizio competitivi, che permettono un ammortamento anche in tempi brevissimi delle differenze del costo del capitale» spiega Davide Favorido, direttore commerciale di Ciesse. «A prescindere dalla potenza, il laser è una macchina industriale in grado quindi di sopportare un livello di operatività elevato, è affidabile, è di facile gestione e non necessita fondamentalmente di manutenzione. E se di un limite dobbiamo parlare, questo sta essenzialmente nella possibilità di marcare alcuni supporti. Sfruttando il principio della vaporizzazione del substrato della superficie verniciata, il laser infatti marca bene fondamentalmente su supporti trattati superficialmente, inchiostri o vernici, sui quali si amplificano le zone di contrasto. Presenta invece qualche problema la marcatura dei metalli (alluminio e acciaio inox rifrangono la luce) e qualche superficie plastica (PP e PE con basso assorbimento non creano il necessario contrasto con il calore generato dal laser).
Ma è laffidabilità complessiva del sistema a dover essere sottolineata: a fronte delle ridotte necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, il rendimento generale si incrementa (soprattutto in relazione alle velocità operative tipiche delle linee di imbottigliamento), per non parlar dellassenza di solventi, a tutto vantaggio dellambiente di lavoro».
Sviluppo tecnologico - Il mercato dei sistemi laser sta di fatto crescendo. Prova ne è, come non manca di sottolineare Favorido, che Heineken, dopo tre anni di test, condotti sul campo nel proprio stabilimento olandese, ha scelto di utilizzare questa tecnologia a livello mondiale.
«Fra tutti i sistemi valutati - continua il direttore commerciale - la scelta è caduta sullo Xymark BB2 della Linx e, dopo linstallazione di 12 macchine in Olanda e altre 4 in un suo stabilimento in Africa, questo modello sostituirà a breve gli altri sistemi di marcatura impiegati sulle linee del grande produttore olandese. Le ragioni della scelta sono molteplici. È stato ritenuto lunico in grado di soddisfare le esigenze in termini di quantità di informazioni da riportare sulletichetta e le velocità di produzione (70.000 pezzi/h marcando su due righe 13 caratteri per riga, in una finestra di 17 mm). Grazie alla potenza del BB2, che si traduce anche in alta velocità di stampa, si è riusciti a stampare allinterno di vincoli spaziali ridotti e ben determinati». Il laser è del tipo a CO2, con un tubo generatore che stampa a matrice di punti su più righe. Le operazioni sono programmabili da tastiera e i dati possono essere facilmente memorizzabili, per una facile ripetibilità.
E in Italia? - Una referenza di questo tenore potrà in qualche modo orientare le scelte degli imbottigliatori italiani, o, per lo meno, farli riflettere sugli eventuali vantaggi del laser?
«Per quanto riguarda nello specifico il codificatore Xymark BB2 presentato al Simei, ovviamente intendiamo proporlo a tutte le società che operano nellimbottigliamento ad alta velocità. Disponiamo peraltro di una gamma piuttosto completa di sistemi, in grado di fornire risposte proporzionali alle esigenze operative e disponibili con investimenti più contenuti. Il laser minimo è lo Xymark 2, che stampa dati variabili a velocità inferiori (adattabile a linee di 10.000 pezzi/h). Abbiamo comunque al nostro attivo molti clienti che, a prescindere dalle reali esigenze produttive, si sono schierati con il laser, in funzione di una riduzione degli inquinanti nellambiente di lavoro, o di maggiore pulizia o, ancora, di una qualità diversa della marcatura, di costi di manutenzione ridotti e maggiore efficienza».
Ma la frontiera di questa tecnologia è rappresentata dal laser di tipo vettoriale, come il modello Xymark VW50, che scrive con un tratto continuo. Statico o in movimento, consente di intervenire ad esempio sui prodotti farmaceutici, a una velocità di 250 m/minuto (500 caratteri al secondo). La qualità della grafica è innegabile e, in più, può essere facilmente controllata da sistemi di visione remoti (le telecamere non riescono a controllare in egual misura le marcature a matrice di punti).
Larea di stampa è, infine, più ampia (90 mm di larghezza x 50 mm di altezza), consentendo una libertà di azione maggiore. Il software di controllo è user friendly e consente di ricevere immagini e informazioni da ogni tipo di software esterno.
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New for lasers
Lasers are growing in terms of performance and quality of marking, becoming increasingly competitive even from an economic point of view. Ciesse* who, in Italy, now promote the laser system Xymark from Linx show evidence of this. l.g.
Linx has given Ciesse Rappresentanze Industriali the task of marketing the laser marking system Xymark, based on GSI Lumonics technology, recently acquired. Furthermore, within national boundaries Linx continues to collaborate with Tradex for the sale and servicing of the ink jet coding system.
This division of roles should not surprise us Sergio Citti, sole administrator of Ciesse affirms. The operation that has joined us to Linx has been acquisition practice for some time. It amounts in every way to a specific choice in marketing policy: to separate ink jet and laser, which are, more and more frequently in competition with each other, developing at the same time different, targeted and efficient sales structures able to bring out the best in each technology.
Notes in the margin - By their very nature laser markers do not entail the use of consumables and once installed the umbilical cord which attaches the customer and the supplier is cut off. On the other hand, with the inkjet, the differences are exactly there, in the marketing and sales policies, which so often depend on the supplier of consumer materials and sales services.
Given the state of the art, faced with a higher investment than for ink jet, the laser offers competitive running costs, which enable capital cost differences to be absorbed in a very short time, Davide Favorido, Marketing Director of Ciesse explains. Even without taking into consideration its power, lasers remain industrial machines that hold up high level of operational capacity; they are reliable and easy to run and fundamentally need no maintenance. One limitation that might be considered is the capacity to mark some supports. Making use of the principle of vaporization of the sub-strata of painted surfaces, laser, in fact, fundamentally marks well on supports that have been treated superficially, inks and paints, on which contrast areas are greater. Some problems however are presented when marking metals (aluminium, and stainless steel refract light) and some plastic surfaces (PP and PE with low absorption do not create the necessary contrast with the heat generated by the laser.) But it is the overall reliability of the system that must be underlined; faced with reduced maintenance needs, both ordinary and extraordinary, the rise in general output (above all in relation to the running speed typical of bottling lines), not to mention the absence of solvents, are all to the advantage of the work place environment.
Technological development - The market for laser systems is in fact growing. A case in example as Favorido does not fail to point out, is with Heineken, who after three years of testing, carried out in the field in their own plant in Holland, has chosen to use this technology at a worldwide level.
«The choice fell, from among all the systems evaluated - continues the Marketing Director - on Xymark BB2 from Linx, and after installing 12 machines in Holland, and another 4 in a plant in Africa, this model will substitute in a short time the other marking systems on the lines of the big Dutch producer. There are several reasons for this choice. It was considered the only one able to fulfil the need to reproduce on the label a sufficient quantity of information and the production speed (70,000 pieces/hr. marking on two lines 13 characters per line, in a 17 mm window). Thanks to the power of the BB2, which is also reflected in the high speed printing, they are able to print inside reduced, well defined, space constraints».
The laser is of the CO2 type with a generator tube that dot matrix prints on several lines. The operations are programmable from the keyboard and the data can be easily memorized, to facilitate repetition.
And in Italy? - Could a reference of this import in some way guide the choice of Italian bottlers, or at least, make them reflect on the eventual advantages of lasers?
As far as the specific case of the codifier Xymark BB2 presented to Simei is concerned, we obviously intend to propose it to all the companies that work with high speed bottling. We have furthermore at our disposal a rather complete range of systems, able to come up with answers proportionate to the operational needs and making less substantial investments. The minimum laser is the Xymark 2, which prints variable data at lower speeds (adaptable to lines of 10,000 pieces/hr.) We have however on file many interested clients, who putting aside real production needs, have come out in favour of laser, because of the reduction of pollution in the work atmosphere, or because of the greater cleanliness, or once again, because of the different quality of the marking, reduced maintenance costs and greater efficiency. The frontier of this technology is however represented by the vector laser, such as the model Xymark VW50, that writes with a continuous line. Whether static or moving it is possible to work on, for example, pharmaceutical products at a speed of 250 m/min. (500 characters a second). The quality of the graphics is undeniable, and furthermore can be easily controlled by remote vision systems (cameras cannot control to the same degree marking with dot matrix.). Finally, the printing area is wider (90 mm wide and 50 mm high), allowing for greater freedom of movement. The control software is user friendly and will receive pictures and information of all kinds from external software.
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