April 2004





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401 Chiusure a difesa del brand
La chiusura sta scoprendo la propria nuova identità: non più accessorio per impreziosire il packaging ma anche strumento di comunicazione. E non dimentica il ruolo nella protezione dei marchi dalle contraffazioni. D.B.

Più di 40 anni spesi all’insegna dell’innovazione e della creatività. Così si propone al mercato il gruppo Guala Closures, fondato in Italia negli anni ’60 e in grado di offrire una gamma completa di chiusure: dalle soluzioni più semplici a quelle più complesse, con dispositivi di sicurezza tamper evident o non ririempibili.
«Questa flessibilità - precisa Anne Seznec, marketing department Guala Closures - ci consente di proporre soluzioni mirate in funzione del tipo di prodotto e del livello di protezione richiesto. Il fenomeno della contraffazione, che ha raggiunto proporzioni significative toccando il 9% annuo nella sola industria delle bevande, è infatti avvertito con sfumature differenti nei vari paesi. Ogni anno milioni di bottiglie di marca vengono ririempite con bevande adulterate che, oltre a compromettere l’immagine del brand, potrebbero risultare pericolose per la salute del consumatore».
A questo proposito, vale la pena ricordare che Guala Closures (che ha costruito nella sede di Alessandria un importante centro R&D focalizzato sulle chiusure di sicurezza) può vantare più di 180 brevetti registrati a livello mondiale.

Una presenza mondiale
L’azienda piemontese si propone al mercato con una struttura capillare: in Europa, alla sede italiana, si aggiungono filiali produttive in Spagna, Regno Unito e Polonia; in Asia sono stati aperti stabilimenti in Cina, Russia, India; in America è attiva in Messico, Brasile, Colombia e Argentina. In particolare, il gruppo opera con tre business units, due dedicate alle chiusure e una ai contenitori di PET. La divisione Safety Closures produce capsule di sicurezza, in alluminio e plastica, prevalentemente per gli alcolici; la divisione Aluminium Closures, che lo scorso anno è stata potenziata con l’acquisizione della GlobalCap, realizza capsule di alluminio per bevande alcoliche, oli edibili e prodotti farmaceutici. La divisione PET Containers è specializzata invece nella produzione di preforme di PET e bottiglie per bevande gasate. Tra le realizzazioni più recenti messe a punto da Guala Closures va ricordata Alusnap (chiusura di sicurezza con decorazioni laterali), un nuovo tappo tamper evident (sviluppato per importanti produttori di acque minerali), Polka (una chiusura snap on particolarmente versatile, sempre di sicurezza), il tappo a vite Divinum, multo diffuso per i vini Californiani e del “Nuovo Mondo” (Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Cile).
«Tutte queste realizzazioni - aggiunge Anne Seznec - che possono essere personalizzate con decorazioni hot foil, laser, stampe in quadricromia e in rilievo, consentono di vivacizzare il packaging, fornendo al contempo un elevato valore aggiunto. La chiusura, infatti, non viene più considerata esclusivamente un elemento di decorazione ma un sempre più efficace strumento di comunicazione».


Closures and defence of the brand
The closure is discovering its own new identity: no longer an accessory for embellishing packaging but also tool for communication. And one should not forget its role in brand protection against counterfeiting. D.B.

More than 40 years characterised by innovation and creativity. This is how Guala Closures offers itself to the market, founded in Italy in the sixties and capable of offering a complete range of closures, from the simplest to the most complex solutions, with tamper evident or non refillable safety devices.
As Anne Seznec, of Guala Closures marketing department states “it allows us to offer solutions targeted to the type of product and the level of protection demanded.
The phenomenon of counterfeiting, that has reached considerable proportions, touching on 9% a year of the beverages industry alone, is in fact felt at different degrees in the various countries. Each year millions of branded bottles are filled with adulterated beverages that as well as compromising the brand image, could be dangerous for the consumer’s health”.
On this count it is worth remembering that Guala Closures (that has built an important R&D centre in its Alessandria headquarters focussed on safety closures) can boast over 180 patents registered at world level.

A world presence
The Piedmontese concern offers itself to the market with a capillary structure: in Europe, as well as the Italian headquarters, the concern has production works in Spain, the UK and Poland; in Asia works have been opened in China, Russia, India; in America it is active in Mexico, Brazil, Colombia and Argentina. In particular the group operates with three business units, two dedicated to closures and one to PET containers.
The Safety Closures division produces safety capsules in aluminium and plastic, mainly for spirits; the Aluminium Closures division, that last year was bolstered with the purchase of GlobalCap, creates aluminium capsules for alcoholic beverages, edible oils and pharmaceutical products. The PET Containers division is in turn specialised in the production of PET preforms and bottles for fizzy drinks.
Among Guala Closures latest creations we cite Alusnap (safety closure with lateral decorations), a new tamper evident cap (developed for important mineral water producers), Polka (a particularly versatile snap on safety closure) the Divinum screw cap, a great success with Californian and “New World” (Australia, New Zealand, South Africa and Chile) wine producers.
“All these creations – Anne Seznec adds – can be personalised with hot foil, laser, four color printing and relief decorations, allowing one to liven up the packaging, at the same time giving a high added value.
The closure in fact cannot exclusively be considered as an element of decoration but an evermore effective communication tool”.

402 Le ragioni del vetro
Comunicare i vantaggi ambientali, estetici e igienici del vetro: queste le priorità di Saint Gobain Vetri, impegnata a esplorare nuove strade per riaffermare il ruolo di uno dei materiali d’imballaggio più blasonati, affrontando una congiuntura che rende ogni sfida più avvincente. A.S.

«Credo che il modo migliore per affrontare e risolvere i problemi sia quello di non negarli. Il vetro ha perso la sua battaglia in alcuni settori, succhi di frutta e acqua minerale nel canale supermercati in primis - ammette Roberto Calibri, direttore commerciale e marketing di Saint Gobain Vetri Spa - ed è anche vero che altri materiali, come la plastica e il cartone poliaccoppiato, sono preferiti dalla GDO per le loro caratteristiche di infrangibilità e leggerezza. Ci sono però tanti altri punti a favore del vetro, ed è su questi che bisogna agire».
Non ama usare mezzi termini, Calibri: al contrario, con lucidità e compostezza, il dirigente dell’azienda di Dego (SV) traccia un percorso per riaffermare e rilanciare con orgoglio il ruolo del vetro, dove è protagonista la corretta comunicazione con i consumatori e gli addetti ai lavori.
«Non a caso - aggiunge il nostro interlocutore - nell’allestimento dello stand al Simei non ci siamo limitati a esporre i nostri prodotti come meglio potevamo. Abbiamo invece cercato di porre al centro dell’attenzione il dialogo fra uomo e materiale, la condivisione dello spazio fra persona e contenitore, il rafforzamento del loro rapporto quotidiano. L’ambizione, in altri termini, è quella di rammentare a chi entra nel nostro stand (dove forme, volumi e luci giocano a ricreare spazi sempre differenti, a seconda del punto d’osservazione) che la realtà è mutevole, il vetro anche, e perciò è riduttivo percepirlo come un materiale “vecchio”».

Vetro è bello
Per comprendere quali siano i vantaggi del vetro, occorre ragionare al contempo su tre fattori. «Il primo - spiega Calibri - è legato alla compatibilità ambientale del vetro, alle reali possibilità di recupero e riciclo, che sono infinite. Un tema certo importante, che da solo non è però in grado di modificare le abitudini di milioni di consumatori».
Ecco che urge, allora, una seconda e diversa considerazione.
«Bello, algido e perfetto - prosegue Calibri - il vetro è stile, distinzione, piacere dei sensi, scelta emozionale. E non temo di esagerare, quando affermo che il vetro ci aiuta a scegliere la qualità, a marcare l’eccezionalità di un momento o di un’occasione, a suggerire l’idea di un regalo che facciamo a noi stessi o alle persone che amiamo.
Il vetro, insomma, impreziosisce il contenuto che custodisce: un buon vino, l’acqua in una cena da ricordare, una birra rinfrescante, un succo di frutta (o un cocktail) consumato ascoltando musica gradevole in compagnia… piacere quotidiano oppure insolito, il vetro è qualcosa di più di un semplice materiale. Tuttavia anche questa considerazione, se isolata, non è vincente. Del resto, non possiamo accontentarci soltanto dei settori di nicchia, specchio di gusti elitari: un’industria ha infatti bisogno dei grandi volumi garantiti dal consumo di massa».
Si deve allora sviluppare un altro ragionamento, su basi differenti.
«Il vetro è sicurezza assoluta - dichiara Calibri - e senza compromessi. Non si possono certo negare i progressi compiuti dagli altri materiali nel garantire la salute del consumatore, ma al contempo non si può dimenticare che il vetro, per sua natura, non altera i cibi, ne protegge le proprietà organolettiche, non rilascia odori o peggio sostanze nocive per il nostro organismo. Insomma, la consapevolezza dei vantaggi di tipo ecologico/ambientale, emozionale/estetico e di sicurezza/igienicità può garantire una seconda giovinezza a questa materia nobile, adoperata e apprezzata sin dal tempo dei Fenici».

Distribuzione e congiuntura
I vertici di Saint Gobain Vetri hanno ben presente che convincere i consumatori a scegliere i prodotti confezionati nel vetro non è, di per sé, sufficiente a mettere in moto un circolo virtuoso: occorre infatti dare alle persone la possibilità concreta di trovare sullo scaffale quei prodotti, trasportarli comodamente a casa, consumarli e poi recuperarne i contenitori, per avviarli al riciclo con relativa facilità.
«Come abbiamo anticipato - ricorda Calibri - le esigenze della Grande Distribuzione tendono a lasciare al vetro (in alcuni settori) un ruolo marginale. Ecco che allora uno dei nostri compiti, oltre a cercare un dialogo migliore con le diverse catene di supermercati, è anche quello di esplorare strade alternative di distribuzione.
Tra le altre cose, guardiamo con interesse a una nuova iniziativa: quella di un consorzio che distribuisce acqua minerale porta a porta su richiesta del cliente, dopo che quest’ultimo ha potuto confrontare le caratteristiche delle varie sorgenti e scegliere la marca preferita.
Il consorzio non solo consegna l’acqua in casa, ma si preoccupa anche di recuperare la bottiglia dopo il consumo e avviarla al riciclo, garantendo fra l’altro una raccolta più efficiente con materiale senza impurità.
Il progetto, almeno a medio termine, è da seguire con attenzione, anche se la lunga fase d’incertezza e la perdurante stagnazione economica non aiutano certo lo sviluppo di simili iniziative».
La congiuntura, infatti, rimane un argomento delicato.
«Nonostante una partenza incoraggiante, il 2003 si è chiuso con una crescita minima rispetto al 2002. Al lieve calo fisiologico di alcuni settori (i “ready to drink”) e al moderato incremento di altri (il succo di frutta canale HoReCa), gli altri comparti si sono rivelati sostanzialmente stabili: è il caso della birra (in recupero nella seconda parte dell’anno), delle conserve (in leggera crescita) e del nostro mercato principale, il vino.
In questo caso le preoccupazioni riguardano il tasso di cambio Euro/dollaro, che penalizza le esportazioni e rischia di indebolire uno dei settori di eccellenza del Made in Italy».

The justifications for glass
Conveying the environmental, aesthetic and hygienic advantages of glass: these are the priorities of Saint Gobain Vetri, committed to exploring new avenues so as to reassert the role of one of the most aristocratic packaging materials, defying an economic trend which makes every challenge more compelling. A.S.

“I believe the best way to deal with and solve problems is by facing them head on. Glass has lost the battle in some sectors, first and foremost fruit juice and mineral water in supermarket channels - admits Roberto Calibri, commercial and marketing director of Saint Gobain Vetri Spa - and it is also true that other materials, such as plastic and polylaminated cardboard, are favored by large scale retailers due to their shatterproof and lightweight characteristics. There are, however, many other points in favor of glass, and we must act on these”.
Calibri doesn’t care for half measures. On the contrary, with clarity and aplomb, the director of the company based in Dego (SV) is blazing a trail to reassert and relaunch with pride the role of glass, where a fair rapport with consumers and pundits comes first.
“It is no coincidence - adds our interlocutor - that in setting up the stand at Simei we didn’t confine ourselves to showcasing our products as best we could. Instead we tried to focus on the rapport between man and packaging, the common ground between man and container, strengthening their daily relationship. In other words our ambition is to remind whoever comes to our stand (where there is a play of shapes, volumes and lights constantly recreating different spaces, depending on the vantage point) that reality is volatile, and so is glass, and therefore it is disparaging to call it an “old” material”.

Glass is beautiful
To understand the advantages of glass, three factors must be considered simultaneously. “The first - explains Calibri - is linked to the compatibility of glass with the environment, to the real possibilities of recovery and recycling, which are infinite. It is certainly an important thread, unable however to modify the habits of millions of consumers by itself”.
And so a second and different consideration is urgently required.
“Beautiful, cool and perfect - continues Calibri - glass is style, distinction, sensual pleasure, emotional choice. And I am not afraid of exaggerating, when I say that glass helps us to select quality, to stress the exceptional nature of a moment or an occasion, to suggest the idea of a treat for ourselves or the people we love. In short, glass makes the content it protects precious: a fine wine, water at a memorable dinner, a refreshing beer, a fruit juice (or a cocktail) indulged in while listening to agreeable music with friends… daily or rare pleasures, glass is something more than just a simple material. However, this consideration is not persuasive enough on its own. On the other hand we cannot merely settle for niche sectors, the mirror of elite tastes: an industry in fact needs the large volumes guaranteed by mass consumption”.
Another line of reasoning is required, based on different criteria. “Glass means total safety - declares Calibri - without compromising. One cannot deny the progress made by other materials in guaranteeing consumer health, but at the same time it mustn’t be forgotten that glass, by its very nature, does not alter food, it protects its organoleptic qualities, it doesn’t release odors or, worse, substances which might harm our organism.
In short, an awareness of its ecological/environmental, emotional/aesthetic and safety/hygiene benefits may mean
a new lease of life for this noble material, employed and admired since the time of the Phoenicians”.

Distribution and trend
The management of Saint Gobain Vetri are well aware that convincing consumers to choose products packaged in glass is not, in itself, sufficient to set in motion a virtuous circle: people need to be given the concrete opportunity to find those products on the shelf, take them home comfortably, consume them and reclaim their containers for recycling with relative ease.
“As we mentioned before - recalls Calibri - the demands of largescale retail tend to leave glass (in some sectors) a marginal role. So, one of our tasks, in addition to seeking a better rapport with the various supermarket chains, is to explore alternative avenues of distribution.
Among other things, we are keenly evaluating a new initiative: a consortium which distributes mineral water door to door upon request, after the customer has had the chance to compare the characteristics of various springs and to choose their preferred brand. Not only does the consortium deliver water to your home but it also sees to collecting the empty bottles and sending them for recycling, ensuring, among other things, more efficient recycling of materials with no impurities. The project, at least in the medium term, has to be monitored carefully, even though the long phase of instability and persistent economic stagnation certainly doesn’t contribute to the development of similar initiatives”.
The economic trend remains in fact a delicate matter. “Despite an encouraging start, 2003 closed with minimum growth compared to 2002. Compared to the slight physiological drop in some sectors (the “ready to drink”) and the moderate increase in others (fruit juice channel HoReCa), other sectors proved to be substantially stable: this is the case of beer (recovering in the second part of the year), preserves (slight growth) and our main market, wine. In this case the worries regard the exchange rate Euro/dollar, which penalizes exports and risks weakening one of the sectors of Made in Italy excellence”.

403 Visibilità a scaffale e igiene
Molte le novità presentate da Krones, uno dei principali produttori di macchine e linee complete d’imbottigliamento e confezionamento. Alla ribalta, in particolare, le accattivanti soluzioni di etichettatura consentite da Contiroll e la linea PET Asept per l’imbottigliamento in asettico.

«L’effetto è quello della sleeve termoretratta, ma in realtà è un’etichetta da bobina in grado di avvolgere le superfici più complesse e aderire con precisione alle bottiglie dalle forme davvero insolite, garantendo così un forte impatto visivo sullo scaffale». Franco Tomba, amministratore delegato di Krones Srl (Garda VR), mostra una bottiglia di “Powerade”, la bevanda energetica lanciata da Coca Cola Company, per illustrare con un felice esempio i risultati raggiunti dalla continua evoluzione delle soluzioni Krones.
Nell’accogliente (e affollato) stand allestito a Simei 2003, la filiale italiana di Krones AG ha infatti presentato l’ultimo, speciale modello dell’etichettatrice Contiroll, una macchina versatile il cui successo è confermato dalle oltre mille unità vendute in tutto il mondo.
«Si tratta - ricorda Tomba con soddisfazione - di un’etichettatrice che applica etichette wrap-around (da quelle di carta a film di ogni varietà, trasparenti e stampati in reverse oppure colorati) su qualsiasi tipo di contenitore, tondo, ovale, squadrato o irregolare che sia, potendo inoltre scegliere fra colla a freddo oppure hot melt. Insomma, Contiroll si caratterizza non solo per la pulizia e la precisione delle applicazioni, ma anche per la massima flessibilità d’uso, come dimostra tra l’altro l’ampia gamma di soluzioni messe a punto per soddisfare ogni esigenza produttiva, da 3.000 a 72.000 bottiglie/h».

Evoluzione nell’asettico
Un altro protagonista delle recenti evoluzioni Krones è stato di sicuro il sistema PET-Asept con isolatore. Franco Tomba ha posto l’accento sui vantaggi della soluzione proposta dall’azienda, in termini di produttività, sterilità e contenimento dei costi.
«Come è noto, il riempimento in camera bianca garantisce un buon livello di sterilità e alte prestazioni; tuttavia gli elevati costi di gestione e il bagaglio tecnico richiesto agli operatori stanno orientando molti utilizzatori finali alla ricerca di soluzioni alternative. I nostri clienti - spiega Tomba - chiedono in primo luogo soluzioni flessibili: diverse produzioni hanno, ad esempio, andamenti stagionali e la camera bianca non rappresenta certo la risposta più vantaggiosa.
Altre richieste riguardano la riduzione degli agenti chimici impiegati nella sterilizzazione di macchine e bottiglie, la semplicità di cambio formato e la rapidità di ripristino delle condizioni di asetticità. Il cliente, inoltre, ha bisogno di soluzioni chiavi in mano e, nel tempo, vuole poter contare su un supporto tecnico, tecnologico e di competenze microbiologiche di alto livello».
Per rispondere a queste esigenze, il mercato offre parecchie soluzioni di riempimento asettico, raggruppabili in due famiglie distinte. La prima è quella delle riempitrici lineari che, a fronte di cadenze produttive non elevate e di un cambio formato talvolta laborioso, garantiscono semplicità d’uso e un veloce ripristino delle condizioni di asetticità. Il secondo gruppo è costituito dalle riempitrici rotative, in genere utilizzate da aziende che devono sostenere ritmi di produzione elevati e rapidi cambi formato, anche se il ripristino dell’asetticità e il controllo complessivo risultano più difficili.
«Krones - afferma Tomba - è riuscita a riunire in un’unica soluzione i vantaggi di entrambi i sistemi, mettendo a punto una macchina veloce, compatta, facilmente utilizzabile».
Nel progettare PET Asept, Krones ha messo a fuoco gli elementi critici su cui intervenire: l’asetticità del processo nel circuito interno e la protezione delle zone di dosaggio e riempimento.
Di conseguenza, le dimensioni della camera asettica sono state drasticamente ridotte, il che ne agevola ulteriormente il controllo, abbassando al contempo i costi operativi. Cuore del sistema è l'Isolator Technology, un sistema di tenuta dinamica tra le parti rotanti e fisse della macchina, costituito da una doppia camera a due differenti pressioni, rispettivamente in sovra-pressione (30 Pascal) e depressione
(-5 Pascal) - ma i valori sono regolabili - in grado dunque di governare i flussi d’aria. In questo modo è possibile garantire la sterilità del processo e impedire, al contempo, la fuoriuscita degli agenti chimici.
Dal punto di vista strutturale, questa soluzione ha consentito di tenere separate dall'ambiente sterile le parti pneumatiche, elettriche e motrici, riducendo al minimo le possibilità di contaminazione del prodotto e facilitando l'accessibilità alle parti critiche del sistema.

Shelf visibility and hygiene
Krones, one of the main producers of complete lines for bottling and packaging, presents many new products. Particularly notable are the labeling solutions offered by Contiroll and the PET Asept line for bottling in aseptic conditions.

“The effect is that of a heatshrink sleeve, but in fact it is a reel-fed label which can be wrapped around the most complex surfaces and adhere accurately even to bottles with very unusual shapes, thus ensuring great visual impact on the shelf”. Franco Tomba, managing director of Krones Srl (Garda, VR), shows a bottle of ‘Powerade’, the energy drink launched by the Coca Cola Company, to illustrate clearly the results achieved through the continual development of Krones products.
On the welcoming (and crowded) stand at Simei 2003, the Italian subsidiary of Krones AG presented the latest, special model of its Contiroll labeling machine, a versatile piece of equipment whose success is affirmed by more than a thousand units sold worldwide.
As Tomba emphasises with satisfaction, “This is a labeling machine which applies wraparound labels (from paper to film of all types, transparent and reverse printed or colored) onto any type of container: round, oval, cuboid or irregular, also permitting a choice of cold glue or hot melt. All in all, the Contiroll is characterised not only by cleanliness and accuracy of application, but also by maximum flexibility in use, as is shown, among other things, by the wide range of solutions developed to satisfy any production requirement, from 3,000 to 72,000 bottles per hour”.

Development of asepsis
Another notable product recently developed by Krones is without doubt the PET-Asept system with insulator.
Franco Tomba emphasised the advantages of the solution offered by the company in terms of productivity, sterility and cost containment.
“As is well known, filling in aseptic conditions ensures a good level of sterility and high performance; however, the high cost of management and the technical knowhow required of the operators are pushing many end users to seek alternative solutions. “First and foremost”, explains Tomba, “our customers demand flexible solutions: several types of production, for example, are seasonal and the clean room certainly is not the best answer.
Other requirements are the reduction of chemical agents used in the sterilisation of machines and bottles, simplicity of format change and speed of return to aseptic conditions. The client also needs turnkey solutions and, over time, wants to be able to count on technical and technological support and a high level of microbiological expertise”.
To meet these needs, the market provides several solutions for aseptic filling, which can be divided into two distinct families. The first is the linear filler which, despite low production runs and sometimes laborious format change, ensures simplicity of use and a quick return to aseptic conditions. The second group comprises the rotary fillers, generally used by companies which must maintain high production levels and rapid format change, even if return to asepsis and overall control are more difficult. “Krones” Tomba affirms, “has managed to combine the advantages of both systems in a single solution, developing a machine which is fast, compact and easy to use”.
In designing PET Asept, Krones has focussed on the critical elements to be tackled: asepsis of the process in the internal circuit and protection of the dosing and filling areas.
Consequently, the size of the aseptic chamber has been drastically reduced, which in its turn aids checking, at the same time reducing operating costs.
At the heart of the system is Isolator Technology, a dynamic system of sealing between the rotating and fixed parts of the machine, consisting of a double chamber at two different pressures, respectively high pressure (30 Pascal) and low pressure (-5 Pascal) - although these values can be adjusted - which thus control the airflow. In this way it is possible to guarantee the sterility of the process and at the same time prevent the escape of chemical agents. From a structural point of view, this solution has allowed to keep the pneumatic, electrical and motor assemblies separate from the sterile environment, reducing to a minimum the possibility of contamination of the product and making for easy access to the critical parts of the system.

404 Soluzioni di azionamento
Sew-Eurodrive (Solaro, MI) è specializzata nella produzione di soluzioni di azionamento per i più svariati settori industriali. L’affidabilità e la versatilità dei suoi prodotti è stata apprezzata anche da Krones, che ha utilizzato i convertitori di frequenza digitali Movidrive® nei propri impianti di etichettatura con sleeve termoretraibili. I Movidrive, con gamma di potenza da 0,55 a 160 kW, consentono di usare azionamenti AC in qualsiasi applicazione, offrendo una protezione dai sovraccarichi, surriscaldamenti e guasti.
In particolare, gli impianti di etichettatura Krones utilizzano sei servoazionamenti sincronizzati in modo diverso con l’ausilio delle opzioni di sincronizzazione e del comando di posizionamento sequenziale IPOSplus® di cui è dotato Movidrive.
In queste sleeveratrici, funzionanti a velocità di 22.000 etichette/ora, viene quindi garantita una precisione di taglio di +/- 0,2 mm.

Drive solution
Sew-Eurodrive (Solaro, MI) is specialised in the production of drive solutions for the most varied industrial sectors. The reliability and versatility of its products has also been appreciated by Krones, that has used the Movidrive® digital frequency converter in its own heatshrink sleeve labeling systems.
The Movidrive, with a power range from 0.55 to 160 kW, enables the use of AC drives in any application, offering protection from overloads, overheating and malfunctions.
In particular the Krones labeling systems use six servodrives synchronised differently with the help of the synchronisation options and IPOSplus® sequential position commands that are a feature of Movidrive. In the said sleeving machines, that operate at speeds of 22,000 labels/hour, a cutting accuracy of +/- 0.2 mm is guaranteed.

405 Etichettatrice rotativa per spumanti
Festeggiando con i propri clienti i 20 anni di attività, Nuova BRB di Porto Mantovano (MN) ha esposto a Simei una versione della Mega Combo specifica per le bottiglie di spumante.

Si tratta di un’etichettatrice rotativa con giostra di diametro 1000 mm, dotata di dieci piattelli con due stazioni a colla a freddo e due in autoadesivo. «Una delle particolarità di questa macchina - spiega il responsabile commerciale Alessandro Marchini - è l’orientamento opto-elettronico e i motori passo-passo per ogni singolo piattello: un plus importante, se si pensa che ogni collarino deve essere applicato sulla bottiglia con la parte centrale esattamente sotto la scritta marcata sulla capsula.
Altra caratteristica di rilievo della nostra proposta è la possibilità di variare i movimenti dei piattelli direttamente da tastiera senza collegarsi con un PC e senza sostituire alcuna scheda elettronica all’interno della macchina». Mega Combo è inoltre versatile, «dal momento che il cliente, a seconda del prodotto più o meno “di pregio” - puntualizza Marchini - è libero di scegliere se applicare etichette autoadesive oppure carta-colla.
Il cambio formato è immediato e semplice: se non si accendono i due gruppi autoadesivi, la macchina funziona con colla a freddo; in caso contrario, i gruppi colla a freddo si scollegano e lasciano lavorare solo gli autoadesivi«.
Il modello presentato in fiera, in particolare, può arrivare fino a circa 6.000 bottiglie/h, ma altre versioni di Mega Combo raggiungono i 12.000 pezzi/h.

Rotary labeler for Spumante
Celebrating its 20 years of activity with its customers, at Simei Nuova BRB of Porto Mantovano (MN) displayed a version of the Mega Combo specifically made for Spumante bottles.

It is a rotary labeler with 1000 mm turntable, fitted with ten pans with two cold gluing and two pressure sensitive stations. “Two of the particular features of this machine - commercial head Alessandro Marchini explains - are the opto-electronic orientation and the step motors for each single pan: an important plus point if one thinks that each collar needs to be applied to the bottle with the central part exactly under the writing marked on the capsule. Another key feature of our offer is the possibility of varying the movements of the pans directly from the keyboard without connecting up to a PC and without substituting any electronic boards inside the machine”. Mega Combo is also versatile, “in that the customer, depending on to what degree the product is “quality” - Marchini points out - is free to choose whether to apply pressure sensitive labels or paper-glue ones. The format change is immediate and simple: if the two pressure sensitive units are not turned on, the machine works with cold glue; oppositely the cold glue units disconnect and only the pressure sensitive units are able to work”.
In particular the model shown at the fair can work at a rate of around 6,000 bottles/h, but other versions of Mega Combo reach 12,000 pieces/h.

Focus on bottling & labeling