Dall’inizio degli anni ’90 l’industria manifatturiera cilena ha avviato un profondo processo di ristrutturazione, volto a recuperare competitività rispetto ai produttori esteri, e favorito dal ciclo di crescita sostenuta dei consumi interni (alimentari, detergenti, farmaci e cosmetici) e delle esportazioni “non tradizionali” (vino, salmone, congelati, ecc).