Vino: produzione in calo ma di qualità

Un’indagine Ismea - Unione Italiana Vini stima un calo dell’8% nella vendemmia 2012, con volumi al di sotto dei 40 milioni di hl ma - e questa è la notizia positiva - di buona qualità.

Causa principale della scarsità di vino non è stata quest’anno di natura strutturale (legata cioè alle estirpazioni con premio, ad abbandoni o ad altre misure dell’Ocm come la vendemmia verde), bensì la siccità. Archiviate le perdite sulle uve precoci, le stime potrebbero tuttavia essere riviste al rialzo, grazie alle piogge di settembre che hanno influito sulle uve più tardive, soprattutto rosse. Intanto, grazie alla ridotta presenza di fitopatie, si prospetta una qualità delle uve oscillante tra buono e ottimo, con un grado zuccherino superiore alla media.
In Italia, le riduzioni sono accentuate nelle regioni del Nord–Est; al Centro la situazione è alternante mentre al Sud, al deciso ridimensionamento della Puglia (-15%), si affianca la ripresa produttiva della Campania e soprattutto della Sicilia.
È necessario a questo punto attendere la reazione del mercato, dato che la vendemmia non si presenta scarsa solo in Italia. Dopo la flessione produttiva registrata nella primavera nell’Emisfero Sud, infatti, anche le cantine del Vecchio Continente potrebbero essere tutt’altro che piene.
 

Il nostro network