italiaimballaggio
January/February 2003





Da sprinter a fondisti
From sprinter to long-distance runner

Cosmesi: esportare in Usa
Cosmetics: exporting to the USA

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Luxury travels

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Love & perfume

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Materials: results and forecasts

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Il comparto italiano dei prodotti di bellezza continua a crescere, soprattutto grazie all’export, anche se a ritmi rallentati. Questo emerge dal preconsuntivo di Unipro, reso pubblico a fine anno, basato sui dati relativi all’ultimo trimestre del 2002. Elena Piccinelli

Sensibile rallentamento della crescita, in linea con il trend generale dell’economia, ma pur sempre in sviluppo di un buon 6%. E’ l’andamento del comparto cosmetico e profumiero italiano nel secondo semestre 2002, secondo il preconsuntivo elaborato dal Centro Studi e Cultura d’Impresa di Unipro, prima della stagione degli acquisti natalizi. L’export risulta ancora il fattore trainante, nonostante la contrazione della domanda in Nord America, mentre il mercato nazionale mostra una scarsa vivacità, con alcuni canali addirittura in calo (per esempio la profumeria tradizionale). Anche gli indicatori industriali confermano questo ritmo, destinato secondo gli estensori dello studio a perdurare ancora per qualche mese (le previsioni non si spingono oltre). Si rileva, fra l’altro, dalle risposte dei soci Unipro all’indagine del Centro Studi, una chiara tendenza alla stabilità nei livelli occupazionali e alla riduzione degli investimenti, in genere indirizzati più alle attività di R&S che all’ampliamento della capacità produttiva.
Le prospettive restano, pertanto, incerte, segnate dall’instabilità di un contesto dove il trade fatica a sviluppare iniziative di crescita e dove i nuovi prodotti incontrano difficoltà di collocazione. Di più, le imprese, soprattutto quelle di dimensione medio-piccola, abituate a un maggior dinamismo, soffrono le tensioni sui prezzi delle materie prime e dei semilavorati, oltre alle difficoltà generate dal sistema creditizio.
Infine, rimarca lo studio, si avverte la necessità di sviluppare alleanze e accordi fra imprese, per potersi dotare degli strumenti adeguati a seguire l’evoluzione di un mercato sempre più attento alla qualità, alla sicurezza e al corretto rapporto fra qualità e prezzo dei prodotti.
Ecco gli approfondimenti elaborati dall’unione profumieri con l’intendo di evidenziare i trend positivi e negativi dei diversi ambiti operativi.

I dati generali
Rispetto all’anno precedente, nel 2002 l’industria italiana della bellezza ha espresso i seguenti dati (si tratta, lo ricordiamo, di previsioni): nel primo trimestre il mercato interno è cresciuto del 5,5% e quello estero del 13,5 (in totale si dà un +6,1%), mentre il secondo trimestre mostra una lieve flessione, con le due voci rispettivamente al +5,4% e al +12,9% (+5,9% in tutto). Il terzo trimestre scende ancora, al +4,5% e al +14,1% (totale 5,2%), mentre nel quarto si torna alla più consistente crescita del +5,5% e del +14,8% (+6%).
Per quanto riguarda il commercio con l’estero, a metà anno (gennaio-luglio 2002) l’import si è attestato sui 709,3 milioni di Euro (+6,3%) e l’export sui 1.070,5 milioni di Euro (+9%), ma la media prevista per la chiusura 2002 è rispettivamente di un +2,5% e di un +15,1%, con un saldo attivo della bilancia commerciale di 610 milioni, contro i 581 dell’esercizio precedente.
Il fatturato complessivo del settore cosmetico italiano dovrebbe chiudere con una crescita del +6,6% sui 6.784,6 milioni di Euro del 2001 (che chiuse con un +7,5%), più marcata nei canali professionali (+5.5%) che in quelli tradizionali (+3,5%), a fronte di una produzione al +4,1% e di prezzi al +2,5%.

I trend dei vari canali
Ecco, in estrema sintesi, l’andamento dei vari canali in Italia, secondo la testimonianza delle imprese del panel Unipro.
Acconciatori - Canale in difficoltà soprattutto, afferma l’industria, per una scarsa capacità sia della distribuzione sia del pubblico a recepire gli stimoli della produzione. Si richiede uno sforzo costante di qualificazione delle professionalità specifiche.
Erboristeria - Segmento “fenomeno” con tassi di crescita ancora molto importanti, sostenuti dall’attenzione dei consumatori per i cosmetici naturali. Attesa, con trepidazione, la legge che regolamenterà il settore.
Estetica - Perdura una certa difficoltà di affermazione. Per alcuni prodotti viene denunciata anche la sovrapposizione con altri canali, con le relative difficoltà di posizionamento. Le (probabili) opportunità di crescita sono legate alla qualificazione professionale e alla maggiore attenzione dedicata alla clientela.
Farmacia - Le aperture dipendono dalla capacità di proporre prodotti specializzati, assecondando tanto una richiesta del consumatore quanto una maggiore attenzione dei farmacisti. Anche qui si attende una nuova legislazione che regolamenti la materia.
Profumeria - A fronte di un mercato saturo, si evidenziano difficoltà a sviluppare nuove iniziative, così come a lanciare nuove linee.
Le opportunità ulteriori sono subordinate alla capacità del canale di rinnovarsi e di modificare il concetto di profumeria selettiva.
Terzisti - L’area della subfornitura non costituisce, in realtà, un canale, tuttavia esprime una componente industriale omogenea del settore cosmetico, con trend anticipatori dell’andamento complessivo del comparto. Per questo è interessante prendere nota del fatto che in questo contesto si rilevano difficoltà legate al calo del mercato e al minor lancio di nuovi prodotti, lasciando presagire un 2003 condizionato dal rallentamento dei consumi interni. All’estero l’offerta di prodotti italiani dovrebbe invece ancora beneficiare di condizioni migliori.

Buoni auspici
Riallacciandosi alle aspettative di un possibile miglioramento delle condizioni economiche generali, durante la presentazione della nota congiunturale, il presidente Unipro, Alberto Donati, ha sottolineato un fatto importante: ormai l’industria italiana della bellezza siede accanto a quella della moda e del design ai tavoli istituzionali dedicati alla promozione del Made in Italy, riconosciuta dunque a tutti gli effetti e in tutte le sedi come prim’attore del Rinascimento italiano nel mondo.
Un rinascimento che interessa, prima che i singoli prodotti, un sistema culturale, così come è stato recentemente espresso nel concetto di “Total Living”, in cui le forme dello stile interagiscono nell’abbigliamento, nell’architettura, nel design, nell’arte e nella comunicazione e in cui gli italiani sono guardati come maestri.



From sprinter to long-distance runner
The Italian share of the beauty products market, particularly thanks to exports, continues to grow, albeit at a slower pace. This emerges from Unipro’s preliminary balance sheet, to be made public at the end of the year, based on data relating to the last quarter of 2002.
Elena Piccinelli

A noticeable slowdown in growth, in line with the general trend of the economy, but still showing an increase of 6%. And the progress of the Italian cosmetics and perfumery sector, according to a preliminary balance drawn up by Unipro’s Centre for the Study and Culture of Enterprise before the period of Christmas buying. Exports are again the driving factor, despite a contraction in demand in North America, while the domestic market shows scant activity, with some lines are actually in decline (for example traditional perfumery).
Industrial indicators also confirm this tempo of the market, which according to the compilers of the study is set to continue for several more months (the forecasts do not go any further than that). Unipro members’ replies to the Study Centre’s survey reveal, among other things, a clear trend towards stability in the level of employment and a reduction in investment, which in general is directed more towards R & D than to an increase in production capacity. However, prospects remain uncertain, marked by the instability of a situation in which the trade is struggling to develop initiatives for growth and in which new products come up against difficulties of placement. Furthermore companies, particularly those of small and medium size, accustomed to greater dynamism, are suffering the strain of the prices of raw materials and partly-finished goods, as well as the difficulties generated by the credit system. Finally, the study notes, there is a perception of the need to forge alliances and agreements between companies, in order to have tools capable of coping with the development of a market which is more and more concerned with quality, safety and the correct balance between quality and the price of the product.
Below are the detailed data produced by the union of perfume manufacturers intended to highlight the positive and negative trends within the various areas of operation.

General data
Compared with the previous year, in 2002 the Italian beauty industry recorded the following figures (remember, we are talking about forecasts): in the first quarter the domestic market grew by 5.5% and the foreign market by 13.5 (for a total gain of +6.1%), while the second quarter showed a slight decline, with the two figures respectively at +5.4% and +12.9% (+5.9% in total). The third quarter saw a further fall, at +4.5% and +14.1% (total 5.2%), while the fourth quarter returned to more consistent growth of +5.5% and +14.8% (+6%).
Where trade with other countries was concerned, in the half-year (January-July 2002) imports were 709.3 million Euro (+6.3%) and exports 1,070.5 million Euro (+9%), but the averages predicted for the close of 2002 are respectively +2.5% and +15.1%, with active cash in the commercial balance of 610 million, against the 581 of the previous trading year. The total turnover of the Italian cosmetics sector should close with an increase of +6.6% over the 6,784.6 million Euro of 2001 (which closed with an increase of +7.5%), more marked in professional channels (+5.5%) than traditional one (+3.5%), compared with production of +4.1% and prices +2.5%.

Trends in the various channels
Below, drastically summarised, is the progress of the various channels in Italy, according to the evidence of the companies on the Unipro panel.
Hair products - A channel in difficulty, the industry confirms, especially because of the poor ability both of distribution and the public to accept the stimuli of production. Constant effort to evaluate the specific professionalities is required.
Herbalism - This segment is a ‘phenomenon’, with further significant growth figures, sustained by the consumers’ interest in natural products. Laws to regulate the sector are awaited with trepidation.
Beauty products - Progress is rather difficult to ascertain. Some products are reported to have been superimposed with other channels, resulting in difficulties of placement. The (probable) opportunities for growth are linked to professional expertise and greater attention devoted to customers.
Pharmacy - Openings depend on the ability to offer specialised products, as much in response to consumer requests as to greater attention from pharmacists. Here, too, new legislation is awaited to regulate the sector.
Perfumery - In a saturated market, there is evidence of difficulties in developing new initiatives, such as the launch of new lines. Further opportunities are subordinated to the channel’s ability to renew and modify the concept of selective perfumery.
Outside contractors - In reality, the area of sub-suppliers does not constitute a channel.
Nevertheless, it is a homogeneous industrial component of the cosmetics sector, with trends which anticipate the overall progress of the sector. For this reason it is interesting to note that in this context it reveals difficulties linked to the fall in the market and fewer new product launches, making it necessary to forecast a 2003 conditioned by a slowdown in domestic consumption. Abroad, however, the range of Italian products should again benefit from improved conditions.

Good omens
Drawing on the possible improvements in general economic conditions, during the presentation of the note on the economic situation, the chairman of Unipro, Alberto Donati, emphasised an important fact: the Italian beauty industry now sits alongside the fashion and design industries at institutional tables devoted to the promotion of ‘Made in Italy’, and is therefore recognised to all intents and in all forums as a main player in Italy’s world renaissance.
A renaissance which, rather than individual products, affects a cultural system, as recently expressed in the concept of "Total Living", in which the forms of style interact with clothing, architecture, design, art and communication and in which Italians are seen as the masters.



Cosmoprof in tutto il mondo
Le fiere restano uno dei canali promozionali più efficaci, in Italia e all’estero. Lo riconfermano studi e rilevazioni recenti (buon ultimo quello ICE-Usa di cui si parla in questo fascicolo), e sicuramente ci crede IFI: la società costituita da Unipro, Bolognafiere e Sogecos sta “esportando” il Cosmoprof in tutto il mondo. Ecco le tappe di questo viaggio.

• Cosmoprof Bologna - È la fiera della bellezza più importante del mondo. Quest’anno, dal 7 al 10 marzo, espongono circa 1.750 aziende su oltre 72.000 m2 netti. Gli stranieri sono 970, provenienti da 42 paesi di tutto il mondo. Quanto ai visitatori, si attendono più di 130.000 persone (opportunamente contenuta l’affluenza di curiosi con il divieto d’ingresso ai minori di 14 anni), di cui un buon 28.000 dall’estero.
Queste le categorie merceologiche rappresentate: prodotti cosmetici (612 aziende in mostra), prodotti per capelli (145), articoli da regalo (142), bigiotteria (45), attrezzature e arredi per acconicatori e profumerie (95), articoli e novità per acconciatori (154), prodotti e apparecchiature per l’estetica (256), stampa specializzata (58), Cosmopack (267), associazioni (8). Spicca l’importanza del Cosmopack, secondo segmento per numero di espositori, dedicato alle soluzioni per il packaging (materiali, prodotti, macchine, servizi) e alle materie prime, e dove sarà presente come sempre anche lo stand di ItaliaImballaggio.
Importante, come sempre, il calendario di incontro ed eventi collaterali, fra cui si figurano: l’Information Day della European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association (Colipa) il 5 marzo; il convegno scientifico organizzato dall’Università di Bologna per il 6 marzo; il convegno della Federazione Europea dei Profumieri Dettaglianti e il galà di assegnazione dei premi 2003 Accademia del Profumo il 7 marzo; gli incontri organizzati l’8 marzo dal NACDS (The National Association Chain Drugstores) e dal BBSI (The Beauty and Barber Supply Institute) - NCA (The National Cosmetology Association), qui in missione commerciale.
Si segnala, infine, il servizio di ticketing online (dal 4/11/02 al 16/2/03) all’indirizzo www.cosmoprof.it.
• Cosmoprof North America - Si terrà a Las Vegas dal 27 al 30 luglio 2003 e costituisce l’ultimo (in ordine di tempo) tassello dell’ambizioso mosaico disegnato da IFI per promuovere la bellezza nel mondo. Per questa prima edizione è stata predisposta un’area espositiva netta di 20.000 m2, che gli organizzatori ritengono verrà occupata per un buon 40% da aziende non statunitensi. Di questo 40% una quota significativa dovrebbe andare agli italiani, e non solo ai produttori di cosmetici e profumi. Fra le altre merceologie in mostra spicca l’imballaggio, che darà vita a una sorta di Cosmopack d’oltre oceano.
• Cosmoprof Cosmetica - Nel disegno di espansione all’estero dell’IFI non poteva mancare il Sud America. Alla sua quinta edizione, nel 2002 il Cosmoprof di San Paolo del Brasile ha ospitato 615 espositori (+19% rispetto all’anno precedente) e 82.000 visitatori da 33 Paesi, in crescita del 37%. La prossima edizione è in calendario per il 12-15 settembre 2003.
• Cosmoprof Asia - È la finestra sull’Oriente. Ha sede a Hong Kong e alla scorsa (settima) edizione 2002 hanno partecipato una cinquantina di aziende italiane, alimentando quella che si conferma come una delle presenze nazionali più significative. In totale gli espositori erano 720, da 33 Paesi; il prossimo appuntamento è previsto per il 12-14 novembre 2003.




Cosmoprof all over the world
Trade fairs are still one of the most effective channels for promotion, this both inside and outside Italy. This has been confirmed by recent studies and research (last but not least that of ICE-USA mentioned in this issue), and surely IFI believes in the same: the company made up of Unipro, Bolognafiere and Sogecos is “exporting” Cosmoprof throughout the world. Here are the various “stopping-off-points” along the way.

• Cosmoprof Bologna - This year, from 7 to the 10 March, around 1,750 companies will be exhibiting over 72,000 m2 net of exhibition space. Exhibitors from outside Italy will be 970, from 42 countries from all around the world. As far as the visitors are concerned, more than 130,000 people are expected (the access of the curious will be curbed by the ban on entrance of the under fourteen-year-olds), a good 28,000 coming from abroad.
These the product categories represented: cosmetics (612 countries on show), haircare products (145), gift products (142), bijouterie (45), coiffeur and perfumery equipment and furnishings(95), articles and new features for coiffeurs (154), beautycare products and services (256), trade press (58), Cosmopack (267), associations (8). Outstanding the importance of Cosmopack, second segment in terms of numbers, dedicated to packaging solutions (materials, products, machines, services) and to raw material, and where as ever ItaliaImballaggio’s stand will be present.
Important as ever the calendar of encounters and collateral events, among which feature: Information day of the European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association (Colipa) 5 March; the Scientific convention organized by Bologna University for 6 March; the convention of the European Federation of Retail Perfumers and the gala event with the 2003 Accademia del Profumo awards on 7 March; the NACDS (The National Association Chain Drugstores) and the BBSI (The Beauty and Barber Supply Institute) NCA (The National Cosmetology Association), here on a commercial mission, will be organizing encounters on 8 March. Finally, we highlight the ticket online service (4/11/02 al 16/2/03) at www.cosmoprof.it.
• Cosmoprof North America - It will be held at Las Vegas 27 - 30 July 2003 and stands as the last (in order of time) link in the ambitious mosaic that IFI has built up to promote beauty the world over. For the first issue of this show a net exhibition area of 20,000 000 m2, has been allocated, that the organizers reckon will be covered 40% by companies from outside the US. Of these an important share will be made up of Italian companies, and not only cosmetics and perfume producers. Packaging stands out among the other products on show, that will give life to a sort of overseas Cosmopack.
• Cosmoprof Cosmetics - in the IFI’s plan to expand abroad South America could not be lacking. In its fifth edition, in 2002 Cosmoprof of Sao Paolo of Brazil hosted 615 exhibitors (+19% compared to the year previous) and 82,000 visitors from 33 countries, growing 37%. The coming edition is scheduled 12-15 September 2003.
• Cosmoprof Asia - is the window onto the East. It is held in Hong Kong and the last (seventh) edition 2002 some fifty Italian concerns took part, contributing to what has been confirmed to as one of the most important national groupings. Totally exhibitors were 720 from 33 Countries; the coming encounter is scheduled for 12-14 November 2003.