October 2003





Belle scommesse!
A fine challenge indeed!

Il rumore del lusso
The sound of luxury

Cosa bolle in pentola
Food: what’s cooking?

M&D News







Carta e trasformazione: un bilancio
Paper and converting: a balance

Al centro, il contenitore
At the heart, the container

Contenitori di acciaio per la chimica
Steel containers for chemicals

F&F News







Doppia bolla, esperienza e rinnovamento
Double bubble, experience and renewal

I&M News






Nuova disciplina per l'etichettatura dei prodotti alimentari
New discipline for labeling food products

E&L News

IE&L News







Lavorare sulle molecole
Working with molecules

Il PVC e l’imballaggio del "fresco"
PVC and fresh food packaging

Carni lavorate: pack e mercati
Processed meat: packs and markets

Laser per la flexo
Lasers for flexo

Speciali per il converting
Converting specials

M&M News







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Le notizie .


A Rimini un Atomium di lattine

Tin Atomium at Rimini



Arte d’acciaio in mostra
Steel art on show



Vetro: rottami garantiti
Glass: guaranteed scrap



Formazione sull’ambiente
Training on the environment



Gli shopper sono imballaggi
Carrier bags are packaging



Tu raccogli, Corepla recupera
You collect, Corepla recovers



Nuove specifiche VDMA per i blister
New VDMA specifications for blister packs



Nuove plastiche “bio”
New “bio” plastics



Raccolta differenziata: bene per carta e cartone
Segregated collection: paper
and cardboard OK



Il Cial al Giffoni Film Festival
Cial at the Giffoni Film Festival



Il polo europeo della carta da giornale
The European centre for newsprint



Accoppiati a basso impatto ambientale
Low environmental impact laminates



News

A Rimini un Atomium di lattine
Simbolo europeo della razionalità e della ricerca scientifica, progettato da André Waterkeyn per l’Expo universale di Bruxelles del 1958, l’Atomium rappresenta la struttura atomica della materia, è alto 102 metri ed è formato da un reticolo di strutture tubolari che reggono nove sfere d’alluminio. Dal 22 al 25 ottobre 2003 sarà visibile a Rimini per tutta la durata di Ecomondo (Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile): naturalmente si parla di una riproduzione, realizzata dal CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio) in scala 1/10 con lattine di alluminio riciclato, così come in passato è stato fatto per molti altri famosi monumenti.
L’Atomium in miniatura impiegherà circa 2.000 kg di materiale, su una struttura portante di 11/hx8x9 m, ricoperta da 200.000 lattine e relativi tappi. Al termine della manifestazione, a beneficiare dell’alluminio utilizzato sarà l’Associazione di volontariato AIDO di San Bonifacio (VR), nell’ambito del progetto Raccolta Solidale voluto dal CiAl.
Secondo il Cial, con la raccolta di almeno la metà delle lattine circolanti nel nostro Paese (circa 12.800 t), le organizzazioni del terzo settore potrebbero ricavare più di 7 milioni di euro l'anno.
A questo proposito Cial si impegna nei confronti del Terzo Settore contribuendo con 0,57 euro ogni kg di alluminio recuperato dalle associazioni (il 22% in più rispetto al contributo corrisposto agli altri soggetti attivi nella raccolta differenziata).


Tin Atomium at Rimini
European symbol of rationality and scientific research, designed by André Waterkeyn for the universal Expo in Brussels in 1958, the Atomium represents the atomic structure of material, it is 102 metres high and is formed by a reticule of tubular structures that hold up nine aluminium spheres. From 22 to 25 October 2003 it can be seen at Rimini for the entire duration of Ecomondo (International fair for recovering material and energy and of sustainable development): naturally we are speaking of a reproduction, created by the CiAl (Aluminium Packaging Consortium) in scale 1/10 with recycled aluminium cans, as has occurred in the past for many other famous monuments.
The miniature Atomium will take up around 2,000 kg of material, over a supporting structure of 11/hx8x9 m, covered by 200,000 cans and relative tops. At the end of the show, the aluminium used will go to the AIDO voluntary association of San Bonifacio (VR), in the field of the project Solidarity Collection set up by the CiAl.
According to the CiAl, with the collection of at least half the cans circulating in Italy (around 12,800 t), the third sector (non-profit) organizations could make more than 7 million Euros a year. To this purpose CiAl is committed to the Third Sector with 0.57 Euros for each kg of aluminium recovered by the association (22% more compared to the contribution paid by other subjects active in segregated collection).



Arte d’acciaio in mostra
Dopo i successi della campagna “Acciaio Amico…scuola e creatività” nelle elementari e medie di Genova, Parma e Reggio Emilia, il Consorzio Nazionale Acciaio ha indirizzato i propri sforzi di education ai licei e agli istituti d’arte della Liguria. Il CNA ha tenuto nelle scuole coinvolte delle lezioni sull’importanza del riciclo degli imballaggi in acciaio, stimolando gli studenti a ideare opere d’arte da realizzare con barattoli, tappi, aerosol e quant’altro, sulle orme di grandi precessori: da Ben Abdallah Ridha (“Monumento alla scatola”) a Eugenio Carmi (“72 tondi+4”), da Lele Luzzati e Flavio Costantini (le maxi carte) a Pablo Picasso (la “Sylvette” realizzata con latta e lamierino ritagliati e dipinti). All’iniziativa hanno aderito 200 allievi dell’Istituto d’Arte di Chiavari e dei Licei Artistici Barabino di Genova, Cardarelli di La Spezia e Mazzini-Pancaldo-Martini di Savona, che durante l’estate hanno esposto, presso la Biblioteca Internazionale per ragazzi De Amicis di Genova, 60 modelli in scala di opere da comporre con gli imballaggi d’acciaio riciclati. Visionati e selezionati da una giuria specializzata presieduta da Lele Luzzati, i 13 migliori verranno effettivamente realizzati con il contributo del CNA e daranno vita a una mostra prevista per il 2004. “Acciaio Amico… l’Arte del riciclo” è promossa dal Consorzio Nazionale Acciaio con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Genova, il gradimento dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria e la collaborazione attiva degli Assessorati allo Sviluppo Compatibile e alla Città Policentrica ed Educativa del Comune di Genova, della Biblioteca Internazionale per ragazzi E. De Amicis, oltre che di Anfima, Assofermet, Ilva, Italgraf e Tre Effe.


Steel art on show
After the successes of the campaign “Steel as a Friend… school and creativity” in the primary and middle schools of Genoa, Parma and Reggio Emilia, the Italian National Steel Consortium (CNA) has aimed its efforts at the secondary schools and art institutes of Liguria. The CNA held lessons on the importance of the recycling of steel packaging, stimulating the students to create works of art to be made with cans, tops, aerosols and whatever else came to hand, in the wake of great predecessors: from Ben Abdallah Ridha (Monument to the box”) to Eugenio Carmi (“72 round+4), Lele Luzzati and Flavio Costantini (maxi cards) to Pablo Picasso (la “Sylvette” created in cut and painted tin and sheet metal).
Two hundred students of the Chiavari Istituto D’Arte and the Artistic Lyceums Barbino of Genoa, Cardarelli of La Spezia and Mazzini-Marini of Savona during the summer exhibited 60 scale models to be made with the recycled steel packaging at the De Amicis International Library for children. Viewed and selected by a specialised jury presided over by Lele Luzzati, the best 13 will actually be made with the contribution of the CNA and will give rise to a show scheduled for 2004. “Steel as a Friend… the Art of recycling” has been promoted by the National Steel Consortium with the Patronage of the Comune and the Province of Genoa, with the approval of the regional school authorities for Liguria and the active cooperation of the Councils for Compatible Development and the Polycentrical and Educative Centre of the Comune of Genoa, the International children’s library E.De Amicis, as well as Anfima, Assofermet, Ilva, Italgraf and Tre Effe.



Vetro: rottami garantiti
Suomen Uusioaines Ltd. (Forssa, Finlandia) certifica che i propri rottami di vetro contengono meno di 10 g/t di ceramica (ma normalmente il contenuto è addirittura inferiore ai 1-2 g/t), meno di 5 g/t di alluminio o ferro e meno di 5 g/t di piombo. L’azienda nordica garantisce inoltre che le impurità organiche non superano i 500 g/t e l’umidità il 2%. Questi parametri qualitativi derivano dall’impiego di nuove macchine di frantumazione e cernita, e dalle più avanzate tecnologie di purificazione. L’azienda ricicla ogni anno oltre 60 000 t di vetro, proveniente dalla raccolta differenziata urbana, dagli ospedali, oltre che dai settori edilizio e automobilistico, trasformato in rottami di vetro flint, misto (trasparente e verde) o marrone, oltre che del tipo float. Il materiale ottenuto viene fornito, in granuli di diametro fino a 50 mm, alle grandi vetrerie - in particolare ai produttori di bottiglie e altri contenitori di vetro - oltre che a imprese che operano a vario titolo nell’edilizia. Infine, il processo messo in campo da Suomen soddisfa i requisiti ambientali stabiliti dalle norme ISO 14001.


Glass: guaranteed scrap
Suomen Uusioaines Ltd. (Forssa, Finlandia) certifies that its glass scrap contain less than 10 g/t of ceramics (but normally this content is less than 1-2 g/t), less than 5 g/t of aluminium or iron and less than 5 g/t of lead. The Scandinavian concern also guarantees that the organic impurities do not exceed 500 g/t and humidity 2%. These quality parameters derive from the use of new crushing and sorting machines, and by more advanced purification technologies. Each year the company recycles 60,000 of glass deriving from segregated municipal collection, from hospitals, as well as from the building and automobile sectors, converted into flint, mixed (transparent and green) or brown glass scrap as well as the float type scrap. The material obtained is supplied, in granules 50 mm in size, to the large glassworks - in particular to the producers of bottles and other glass containers - as well as to companies that operate in various ways in the building trade. Finally, the process fielded by Suomen satisfies the environmental requisites established by ISO standard 14001.



Formazione sull’ambiente
Fa scuola l’impegno congiunto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia (ARPA) e di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) per la gestione dei rifiuti da imballaggio. Dopo il successo dell’edizione passata, anche quest’anno viene infatti riproposto il corso di formazione dedicato all’approfondimento degli aspetti normativi legati agli imballaggi e ai loro scarti (ma si parla anche di innovazione e prevenzione applicate agli imballaggi cellulosici). Avviati a maggio presso la sede Comieco e destinati a operatori e studenti, gli appuntamenti vengono riproposti in autunno (l’ultimo è previsto a novembre).
Anche dalla rinnovata cooperazione fra Stazione Sperimentale Carta, Cartoni e Paste per Carta (SSCCP) e Comieco ha preso vita un nuovo ciclo di formazione avanzata per produttori, utilizzatori e distributori di imballaggi cellulosici. Dedicato in particolare alle norme sui requisiti essenziali degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio (Direttiva Europea 94/62) e alle caratteristiche necessarie per gli imballaggi a contatto con gli alimenti, gli incontri si svolgono circa una volta al mese fino a gennaio prossimo, presso la sede della SSCCP (P.zza Leonardo da Vinci 26, Milano).
In entrambi i casi la partecipazione è gratuita ma a numero chiuso, e il programma è disponibile sul sito www.comieco.org.


Training on the environment
The joint commitment of the Regional Agency for Environmental Protection for Lombardy (ARPA) and Comieco (National Consortium for the Recovery of Cellulose Based Packaging) for the management of packaging waste now has a didactic side. After the success of the past editions, this year too the training course featuring the standards governing packaging and packaging waste (the subject of innovation and prevention applied to cellulose packaging will also be broached) is once again being offered.
Having started up in May at the Comieco site, meant for operators and students, the encounters are programmed for Autumn (the last session is set for November).
A new advanced training cycle for producers, users and cellulose packaging distributors has also been born out of the renewed cooperation between the Paper Experimental Station, Paste per Carta (SSCCP) and Comieco. Dedicated in particular to the standards on the essential requisites of packaging and packaging waste (European Directive 94/62) and for the necessary characteristics for packaging in contact with foodstuffs, the encounters will be held around once a month up to January next, at the SSCCP (P.zza Leonardo da Vinci 26, Milano). In both cases participation is free but numbers are limited, the program is available on the site www.comieco.org.



Gli shopper sono imballaggi
Su richiesta del Consorzio Nazionale Imballaggi, l’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente ha espresso il proprio parere riguardo al campo di applicazione del Contributo Ambientale Conai, entrando così nel merito di una polemica suscitata dal Consorzio Polieco sull’effettiva natura di “imballaggio” di una serie di manufatti.

Il riferimento è alla normativa italiana sulla gestione degli imballaggi e sulla disciplina di altre categorie di rifiuti con particolare impatto sull’ambiente (fra cui figurano anche i beni in polietilene), riguardo alle quali il Ministero non ravvisa alcuna possibile sovrapposizione di competenze tra i sistemi esistenti. Nella fattispecie, la competenza del sistema Conai è ricondotta alla nozione di imballaggio, incentrata sulle funzioni di contenimento, protezione e movimentazione delle merci (materie prime, semilavorati o prodotti finiti), per consentirne la presentazione e il trasporto da un produttore a un utilizzatore industriale o commerciale, da un produttore a un consumatore, da un utilizzatore al consumatore.
In tal senso si pone l’art. 34, comma 2, DL 22/1997 che individua l’ambito di applicazione del Titolo II nella “gestione di tutti gli imballaggi immessi sul mercato nazionale e di tutti i rifiuti di imballaggio derivanti dal loro impiego, utilizzati o prodotti da industrie, esercizi commerciali, uffici, negozi, servizi, nuclei domestici”. Il chiaro riferimento alle materie prime e ai prodotti finiti, contenuto nella definizione dell’imballaggio di cui all’art. 35, comma 1, lett. a), e i chiari significati attribuiti dal legislatore ai termini produttore, utilizzatore e consumatore, rendono del tutto evidente che è imballaggio non solo l’articolo che accompagna un prodotto finito nel trasferimento dal produttore al consumatore finale, ma anche tutti gli articoli destinati appunto a contenere, proteggere, consentire la manipolazione, la consegna e la presentazione di merci nel passaggio tra produttori e utilizzatori secondo le rispettive definizioni di cui alle lettere q) e r) del citato art. 35.
Ai fini dell’identificazione di un articolo come “imballaggio” costituiscono poi valido supporto ermeneutico i tre criteri supplementari indicati nella Posizione Comune definita dal Consiglio CE il 6 marzo 2003 (G.U. C107 E/17 del 6/5/03), sulla revisione della direttiva 94/62/CE, nonché i relativi esempi illustrativi posti in Allegato al citato documento, ripresi e confermati - per quel che qui rileva - nella successiva Comunicazione della Commissione al P.E. del 7 marzo 2003 in applicazione dell’art. 251, par. 2, secondo comma, del Trattato CE, riguardante la predetta Posizione Comune. E proprio l’inclusione testuale dei “sacchetti o borse di carta o di plastica” tra gli esempi illustrativi dei criteri su cui si basa la definizione di imballaggio, conferma l’obbligo dell’applicazione del contributo ambientale Conai sugli shopper.
L’applicazione o le richieste di applicazione di contributi diversi dal contributo ambientale Conai risultano pertanto illegittime, così come illegittime sono da considerarsi eventuali richieste di rimborso del contributo ambientale Conai applicato su tali prodotti. Fonte: www.conai.org


Carrier bags are packaging
At the behest of the National Packaging Consortium, the Legislative Office of the Ministry of the Environment has expressed its own opinion concerning the field of application of the Conai Environmental Contribution, thus entering into the controversy caused by the Polieco Consortium on the effective nature as “packaging” of a series of articles.

The reference is to the Italian standard on the management of packaging and on the discipline of other categories of waste that have a particular impact on the environment (that also includes goods in polyethylene), these to enable the presentation and the transport from a producer to an industrial or commercial user, from a producer to a consumer, from a user to the consumer.
These items are governed by art.34, comma 2, DL 22/1997 that lays down the area of application of Title II in “management of all packaging placed on the Italian market and all packaging waste deriving from their use, used or produced by factories and industrial concerns, businesses, offices, shops, services, homes”. The clear reference to raw materials and finished products, contained in the definition of packaging as under art. 35, comma 1 lett. A), and the clear meaning attributed by the legislators to the terms producer, user and consumer, make it clear that the term packaging not only refers to the articles that accompany a finished product in its journey from the producer to the end consumer, but also to all the articles that are made for containing, protecting, to enable handling, delivery and the presentation of goods in their journey from the producer to the user, according to the respective definitions as under letter q) and r) of the cited art. 35.
In order to identify an article as “packaging” the three supplementary criteria indicated in the Common Position defined by the EC Council March 6th 2003 (G.U. C107 E/17 dated 6/5/03), on the revision of directive 94/62/EC, offer a valid hermeneutical support, as well as the relative illustrative examples in attachment of the said document, repeated and confirmed - as seen here - in the following Communication of the Commission to the P.E. 7th March 2003 in application of art. 251, par. 2, second comma, of the EC Treaty, regarding the aforementioned Common Position. And it is the very inclusion in writing of “paper or plastic bags” among the illustrative examples of the criteria on which to base the definition of packaging, that confirms the obligatory application of the Conai environmental contribution on carrier bags. Applications or demands for application of contribution other than the Conai environmental contribution are thus seen to be illegitimate, as illegitimate are any demands for reimbursement of the Conai environmental contribution applied to the said products. Source: www.conai.org



Tu raccogli, Corepla recupera
Lo scorso luglio è stata lanciata la nuova campagna di comunicazione Corepla. Da una recente ricerca, realizzata da Astra/Demoskopea, emerge che il 64% degli italiani effettua la raccolta differenziata della plastica in casa propria. Ma il dato più incoraggiante di questo studio, commissionato da Corepla, riguarda la conoscenza delle possibilità di riciclo degli imballaggi di plastica. Infatti, la plastica può avere altre infinite vite e gli italiani ne sono consapevoli. Esiste tuttavia un 18% della popolazione che non effettua mai la raccolta differenziata in casa propria, mentre un altro 18% si dedica saltuariamente alla differenziazione dei rifiuti. La nuova campagna per il 2003, oltre a ringraziare gli italiani per il loro senso civico, li invita a continuare ad effettuare la raccolta differenziata.
«Questa prima fase (1997/2002) - afferma Cesare Spreafico, direttore generale di Corepla - deve essere letta come un passaggio intermedio, servito a calibrare il Sistema, utile per iniziare oggi una fase in cui il Consorzio si caratterizzerà sempre più come leva strategica per le imprese».


You collect, Corepla recovers
Last July the new Corepla campaign for communication was launched. From a recent study made by Astra/Demoskopea, it emerges that 64% of Italians carry out segregated collection of plastic in their homes. But the most encouraging piece of information of this study, commissioned by Corepla, concerns knowledge as to the possibility of recycling plastic packaging. In fact plastic can have an infinite amount of lives and the Italians are aware of this. However 18% of the population does not carry out segregated collection in their own homes, while another 18% only periodically carries out waste segregation. The new campaign for 2003, as well as thanking the Italians for their public sense of duty, invites them to carry on with segregated collection. “This first phase (1997/2002) - Cesare Spreafico, general head of Corepla, states - has to be seen as an intermediate stage that was needed to calibrate the system, useful for starting a phase in which the Consortium still features as a strategic lever for companies”.



Nuove specifiche VDMA per i blister
La federazione tedesca delle imprese di engineering VDMA ha rivisto le proprie specifiche n. 8747 intitolate “Criteri per assicurare la qualità di film e foil impiegati nella fabbricazione di confezioni blister per farmaci (requisiti minimi)”.
Tali standard riguardano la produzione di blister su macchine che effettuano la termoformatura, riempimento e saldatura, e mirano a definire i criteri minimi di qualità rispettando i quali le macchine possono funzionare con un elevato grado di affidabilità operativa.
Altro obiettivo del lavoro di revisione è stato quello di definire per questi materiali un livello di qualità costante e riproducibile, che possa dunque essere preso a riferimento nello stabilire le prestazioni delle macchine blisteratrici. Infine, nell’edizione rivisitata delle VDMA 8747 sono compresi per la prima volta anche dei criteri inerenti film e lid in PP, con un’appendice dove si elencano le categorie di materiali considerati.
Il testo della nuova norma si può scaricare dal sito www.vdma.org.


New VDMA specifications for blister packs
VDMA - the German Engineering Federation - revises its specification VDMA 8747 titled 'Criteria for Assessing the Quality of Films and Foils Intended for Manufacture of Blister Packs for Drugs (Minimum Requirements)'. This VDMA specification is concerned with films and foils intended for the manufacture of blister packs for drugs on thermoforming, filling and sealing machines ("blister packaging machines"). Criteria are drawn up for assessing the quality of these films/foils and minimum requirements are established for these criteria. If these minimum requirements are met, this will as a rule guarantee that blister packaging machines will enjoy a high degree of operating reliability. A further objective of these VDMA specifications is to establish a reproducable level of quality for these films/foils, which can be taken as a reference when stating performance specifications for blister packaging machines. In this revised edition of VDMA 8747 criteria for COC-films and lidding films made of PP are specified the first time. An appendix with categories of COC films is complementing this VDMA specification. VDMA 8747 is offered free of charge as downloadable file at the VDMA website www.vdma.org.



Nuove plastiche “bio”
Margaretha Söderqvist Lindblad, ricercatrice al Royal Institute of Technology di Stoccolma (S), ha presentato i risultati di un lavoro mirato a sviluppare nuove materie plastiche da fonti rinnovabili, e sfociato nella messa a punto di un prepolimero derivato dal trattamento del legno e di un monomero ottenibile per fermentazione di prodotti agricoli. In entrambi i casi, si tratta di materiali utili alla costruzione di nuove strutture polimeriche dotate di differenti proprietà fisiche e meccaniche. Il testo della ricerca in svedese e l’abstract di presentazione in inglese sono disponibili su Internet all’indirizzo www.innovationsreport.de /html/berichte/materialwissenschaften/bericht-19157.html.


New “bio” plastics
Margaretha Söderqvist Lindblad, research worker at the Royal Institute of Technology Stockholm (S), presented the results of an operation aimed at developing new plastic materials from renewable sources, that has ended with creation of a prepolymer derived from treating wood and a monomer that can be obtained by fermenting agricultural products. In both cases, these are materials useful for building new polymeric structures with various physical and mechanical properties. The research paper in Swedish and the presentation abstract in English are available on the Internet at the address www.innovationsreport.de / html / berichte / materialwissenschaften/bericht-19157.html.



Raccolta differenziata: bene per carta e cartone
La raccolta differenziata non produce solo un beneficio per l'ambiente, ma rappresenta un buon affare per le comunità locali. Nel 2002, infatti, i Comuni “convenzionati” con Comieco hanno ricevuto per la raccolta differenziata di carta e cartone circa 64 milioni di euro. Sommando le risorse incassate da Comieco al mancato esborso per l'avvio a discarica dei materiali cellulosici, i Comuni italiani hanno ottenuto, grazie alla raccolta differenziata di carta e cartone, un beneficio netto di oltre 200 milioni di euro.
Questi dati (per la prima volta certificati) sono stati comunicati lo scorso 25 luglio da Piero Capodieci, Presidente di Comieco, nel corso dell'Assemblea annuale dei Consorziati.
Nel 2002 Comieco ha raggiunto il 56% di riciclo e il 59% di recupero, superando largamente gli obiettivi fissati dalla legge, e consentendo al sistema Conai di raggiungere complessivamente l'obiettivo di riciclo del 50%. Particolarmente significativa la crescita della raccolta differenziata nelle regioni del Centro-Sud: la quota gestita da Comieco è passata in 3 anni da 51.200 a 194.600 t (+280%).
Il primato in termini assoluti nella raccolta di carta e cartone resta a Milano (quasi 75.000 t), seguita da Roma (57.600 t) e da Torino (42.400 t). Il capoluogo in cui si è registrato l'incremento più spettacolare è però Napoli, che ha realizzato un balzo del 27,7%.
Nel Rapporto presentato a Firenze sono riportati anche i risultati di uno studio, realizzato per conto di Comieco da Ambiente Italia, sull'impatto ambientale dei sistemi di raccolta differenziata. Il riciclo di una tonnellata di carta e di cartone determina un "risparmio" di circa 210 kg CO2 eq. Anche il mancato smaltimento in discarica produce un sensibile "risparmio" delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, pari a ben 1.098 kg CO2 eq. In altre parole, per ogni tonnellata di prodotti cellulosici avviati a riciclo si realizza un taglio di ben 1.308 kg CO2 eq.


Segregated collection: paper and cardboard OK
Segregated collection not only produces a benefit for the environment, but is also a notable source of income for local communities. In actual fact in 2002, municipalities under contract with Comieco received 64 million Euros for the segregated collection of paper and cardboard. Totalling the resources received by Comieco with lack of expenditure for sending cellulose material to dumps, thanks to the segregated collection of paper and cardboard, the said Italian municipalities obtain a net benefit of 200 million Euros. These figures (certified for the first time) were communicated July 25th by Piero Capodieci, President of Comieco, during the Associates’ annual assembly.
In 2002 Comieco attained 56% of recycling and 59% of recovery, broadly exceeding the objectives laid down by law, and enabling the Conai system to attain the overall recycling objective of 50%.
Particularly striking the growth in segregated collection in the central and southern Italian regions: the quota handled by Comieco has gone from 51,200 to 194,600 t (+280%).
The record in absolute terms for paper and cardboard collection is still held by Milan (close on 75,000 t), followed by Rome (57,600) and Turin (42,400 t). Naples though is the regional capital with the most striking increase, showing a leap forward of 27.7%.
The report presented at Florence also shows the results of a study made for Comieco by Ambiente Italia, on the environmental impact of the segregated collection systems.
The recycling of a ton of paper and cardboard leads to a “saving” of around 210 kg CO2 eq. Non disposal in dumps also produces a considerable saving in carbon dioxide emissions into the atmosphere, standing at 1,098 kg CO2 eq. In other words for each ton of cellulose product sent for recycling emissions have been cut by as much as 1,308 kg CO2 eq.



Il Cial al Giffoni Film Festival
Anche quest'anno, il Giffoni Film Festival ha deciso di dedicare grande spazio all'ambiente, promuovendo una raccolta fondi per l'Associazione Amref attraverso la raccolta differenziata dell'alluminio. Lo scorso luglio, tremila lattine di alluminio sono state utilizzate per riprodurre il logo del Giffoni Film Festival, raffigurante il volto di un bambino, e posto all'ingresso della Cittadella del Cinema. Appositi raccoglitori sono stati destinati alla raccolta delle lattine, contribuendo così ai progetti dell’Amref, associazione specialista in medicina, sanità e sviluppo in Africa Orientale. Con questa idea “ecologica” si è inteso sensibilizzare le giovani generazioni scegliendo il modo più semplice: incuriosire i ragazzi tramite un logo realizzato con lattine di alluminio.
L’iniziativa fa parte del progetto Raccolta Solidale, che offre a tutte le Onlus, le associazioni e le cooperative sociali impegnate sul territorio italiano la possibilità di farsi promotrici della raccolta differenziata dell’alluminio per aumentare la propria capacità di autofinanziamento. Secondo il Cial, con la raccolta di almeno la metà delle lattine circolanti nel nostro Paese (circa 12.800 t), le organizzazioni del terzo settore potrebbero ricavare più di 7 milioni di euro l'anno.
A questo proposito Cial si impegna nei confronti del Terzo Settore contribuendo con 0,57 euro ogni kg di alluminio recuperato dalle associazioni (il 22% in più rispetto al contributo corrisposto agli altri soggetti attivi nella raccolta differenziata).


Cial at the Giffoni Film Festival
This year too the Giffoni Film Festival has decided to dedicate a lot of space to the environment, promoting fundraising for the Amref Association through the segregated collection of aluminium. Last July three thousand aluminium cans were used to reproduce the Giffoni Film Festival logo, showing the face of a child, and placed at the entrance of the Cinema complex. Special containers are being used to collect the cans, thus contributing to the Amref project, the association specialising in medicine, health and development in eastern Africa. With this “ecological” approach the idea is to create greater awareness among the younger generations through the simplest of means: arouse their curiosity using a logo made out of recycled aluminium cans. The undertaking is part of a solidarity fundraising project, that offers all non profitmaking organizations and social and cooperative associations throughout Italy the possibility of promoting the segregated collection of aluminium in order to increase their self financing capacity.
On this count Cial commits itself to contributing to the Third Sector with 0.57 Euros for each kg of aluminium recovered by the association (22% more compared to the contribution paid by other subjects active in segregated collection).



Il polo europeo della carta da giornale
Stora Enso ha completato la ristrutturazione dello stabilimento di Langerbrugge (Belgio), dedicato alla produzione di carta da giornale utilizzando come materia prima esclusivamente carta riciclata. Lo scorso maggio è entrata in funzione la macchina continua PM4: denominata anche “News line”, produce carta per giornale da 45g/m2 e, al momento, ha una capacità produttiva di 400.000 t/anno. La carta è raccolta in un raggio di 300 km, in un’area abitata da quasi 80 milioni di persone e che comprende Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Germania e Francia. La cartiera di Langerbrugge impiega circa 450 dipendenti.
A Langerbrugge sono stati anche costruiti un impianto di de-inchiostrazione e una centrale elettrica a combustibile biologico da 75 MW. I fanghi provenienti dai processi di lavorazione del nuovo impianto, così come del vecchio, vengono bruciati nella centrale elettrica a combustibile biologico. Grazie all’utilizzo dei fanghi e del gas naturale, la centrale potrà generare un decimo della capacità elettrica e un terzo del vapore necessario al funzionamento della cartiera.


The European centre for newsprint
Stora Enso has completed the restructuring of its plant at Langerbrugge (Belgium), dedicated to the production of newsprint using recycled paper exclusively as its raw material. Last May the continuous PM4 machine went into operation: also known as ‘News line’, it produces 45g/m2 newsprint and, at the moment, has a production capacity of 400,000 tonnes per annum. The paper is collected within a radius of 300 km, in an area with almost 80 million inhabitants, taking in Belgium, the Netherlands, the United Kingdom, Germany and France. The Langerbrugge paper mill has 450 employees.
A plant has also been built at Langerbrugge for ink removal, as well as a 75 MW power station which burns organic matter. The waste matter from processing in the new plant, as with the old one, is burnt in the power station. Thanks to the use of this waste matter and natural gas, the power station will be able to generate one-tenth of the electrical capacity and one-third of the steam needed for the paper mill to function.



Accoppiati a basso impatto ambientale
Il Centro Studi Qualità Ambiente dell’Università di Padova ha effettuato una valutazione di LCA (Life Cycle Assessment), intitolata “Analisi comparativa del ciclo di vita tra contenitori per latte fresco e latte UHT: Tetra Rex-PET e Tetra Brik Aseptic-HDPE”. Secondo la ricerca, gli imballaggi di cartone poliaccoppiato risultano essere di gran lunga i “migliori” quanto a impatto ambientale complessivo. Su tale caratteristica - sottolinea al riguardo il direttore Ambiente e Relazioni Esterne di Tetra Pak Italiana, Michele Mastrobuono – si basa, fra l’altro, la decisione del Ministero dell’Ambiente tedesco di escludere i cartoni per bevande dall’obbligo di cauzione recentemente stabilito per incentivare il recupero degli imballaggi monouso.
Ecco alcuni dati significativi, riportati nelle conclusioni dello studio: al ciclo di vita della bottiglia di PET sono associati un bisogno energetico e un fabbisogno idrico rispettivamente 3,3 e 1,5 volte superiori a quelli del Tetra Rex; l’indicatore che misura il potenziale effetto serra è 2,3 volte più elevato per la bottiglia che per il cartone, e lo stesso accade per il potenziale di acidificazione (4,8 volte più alto) e di eutrofizzazione (3 volte); la bottiglia, infine, forma 7,1 volte più ossidanti per via fotochimica e consuma 5,4 volte più risorse non rinnovabili.


Low environmental impact laminates
The Centre of Study for Environmental Quality of the University of Padua has made an LCA (Life Cycle Assessment) called “Comparative analysis of the life cycle between fresh milk and UHT milk containers: Tetra Rex PET and Tetra Brik Aseptic-HDPE”. According to the study, the polylaminate cardboard packaging is a lot “better” in terms of overall environmental impact. This feature is one of the reasons – as Michele Mastrobuono, head of Environmental and External Relations at Tetra Pak Italiana states – at the basis of the decision of the German Ministry of the Environment to exclude beverage cartons from the obligatory deposit recently applied to incentivate the recovery of one-trip, disposable packaging. Here are some important data, from the results of the study: PET bottle lifecycle includes a need for energy and water standing at 3.3 and 1.5 times higher that that of Tetra Rex; the indicator measuring the potential greenhouse effect puts this at 2.3 times higher for bottles than for cartons, and the same goes for the acidification (4.8 times higher) and eutrophication (3 times) potential; the bottle, lastly, forms 7.1 times more oxidants photochemically and consumes 5.4 times more non renewable resources.