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Polifilms traccia un bilancio lusinghiero dei suoi 25 anni di attività, proponendosi al mercato del film termoretraibile coestruso in doppia bolla con una struttura commerciale e logistica potenziata, e un ampio catalogo di soluzioni speciali per le diverse esigenze del food e del non-food.
Ado Sattanino
Sono almeno tre le date che hanno caratterizzato la storia di Polifilms. In primo luogo il 1978, anno di nascita dellimpresa di Nerviano (MI), allora orientata allimballaggio flessibile e alla stampa di materiale plastico. Quindi il 1988, con la scelta - rivelatasi felice - di puntare con forza sulla progettazione e la realizzazione di film termoretraibile coestruso in doppia bolla, valorizzando al contempo il know-how acquisito in precedenza nella stampa di film in flessografia, anche a quattro colori, e nella produzione di film microforati. Infine il 1998, segnato dallingresso in azienda, a fianco del fondatore, della seconda generazione, che ha promosso un processo di riorganizzazione globale.
Ed è proprio la dialettica fra la valorizzazione del passato e il coraggio di rinnovarsi (anche in modo radicale) la forza di Polifilms, il cui operato è sempre stato contraddistinto dalla vocazione alla qualità. «Non si tratta di un semplice slogan - afferma Nicola Giudici, responsabile marketing e vendite nonché consigliere di amministrazione - ma della sostanza del nostro lavoro: lo dimostrano, sul fronte commerciale, lapprezzamento del mercato nonostante lattuale congiuntura difficile e, su quello produttivo, la ricchezza della gamma (si veda il box) e la severità dei controlli cui è sottoposto lintero processo. Nellattrezzato laboratorio interno, infatti, effettuiamo analisi allo stato dellarte sullindice di fluidità, prove spettrometriche, calorimetriche e di resistenza alla lacerazione, test meccanici sui film e sulle saldature». Elementi che consentono a Polifilms di confrontarsi a testa alta con competitor multinazionali, operando nelle diverse aree del mondo, dallEuropa al Nord America, dallAsia allAfrica e allOceania, con una quota sempre più importante sul mercato italiano.
Sfide esterne e interne
«Lestrusione in doppia bolla è un processo difficile - afferma Giudici - e lo dimostrano le molte aziende che vi si sono dedicate senza riuscire a sopravvivere e ad affermarsi sul mercato.
Noi, al contrario, possiamo contare su uninvidiabile miscela di esperienza, collaboratori motivati, flessibilità e continua inventiva, fattori che costituiscono un notevole vantaggio competitivo anche nei confronti dei colossi multinazionali del settore. Il nostro dinamismo e la competenza maturata, per esempio, ci hanno consentito di vincere importanti commesse, sin dagli anni 90, anche nel mercato più difficile ed esigente al mondo, quello statunitense». Polifilms ha inoltre superato un momento assai delicato, quello del passaggio generazionale. «Abbiamo gestito il cambio della guardia con molta cautela» spiega al riguardo Nicola Giudici.
«Non a caso, la mortalità delle imprese familiari in Italia, nellavvicendamento fra prima e seconda generazione, si attesta al 50%, mentre fra seconda e terza balza addirittura al 70%. Per garantire una transizione il più possibile indolore e preparare un contesto favorevole al passaggio delle consegne, nel 1998 abbiamo rinnovato lorganizzazione, ridefinendo i vari livelli di responsabilità e assegnando a ogni dirigente un proprio budget.
Questo processo è stato però graduale, e non ha generato fratture con il passato: oggi possiamo pertanto presentarci sul mercato come una società giovane e dinamica, con profili professionali medi molto elevati. Il 30% dei colletti bianchi e dei tecnici di categoria superiore è infatti laureto, mentre in produzione impieghiamo diplomati specializzati, con buone basi in informatica, meccanica ed elettronica. Né per questo si è accantonato il patrimonio di conoscenze conquistate nel tempo dagli operai e dai dirigenti più anziani, mio padre in primis».
Al ritmo dellinnovazione
Grazie a un piano di investimenti a medio-lungo termine, studiato per mantenere aggiornati sia limpiantistica sia il grado di automazione dei processi, Polifilms ha potuto consolidare la propria presenza in un numero crescente di settori di sbocco, dai giocattoli ai cioccolatini, dalla pizza surgelata ai calendari.
«Un significativo passo in avanti, da questo punto di vista, è stato compiuto nel 1999 - ricorda il nostro interlocutore - con la messa a punto di due nuovi film speciali, il PKP e il PKF, che ci hanno aperto le porte dellimballaggio alimentare.
Il PKP, ideale per il confezionamento della pizza surgelata, aggiunge alle migliori prestazioni di un tradizionale film poliolefinico una maggiore sensibilità alla temperatura, mentre il PKF (concepito per i prodotti ortofrutticoli, cibi freschi e surgelati, carni) vanta alta resistenza meccanica, buona planarità abbinata a saldature resistenti ad alte e basse temperature, elevata resa e macchinabilità».
Da quel momento lazienda lombarda ha marciato a un ritmo sempre più veloce, proponendo ogni anno soluzioni altamente specializzate, di nicchia.
«Sono diversi i motivi per cui riusciamo a realizzare innovazioni con un tasso paragonabile a quello delle principali gruppi multinazionali. Oltre al proficuo confronto fra i tecnici del laboratorio di R&S e gli uomini della produzione, vorrei rilevare il contatto quotidiano con i nostri clienti finali: se allestero ci affidiamo a diversi distributori, in Italia vendiamo direttamente agli utilizzatori, e questa prossimità ci consente di tastare il polso del mercato. Conosciamo perciò molto bene le aspettative dei clienti, le problematiche che si trovano ad affrontare, le migliorie da apportare ai prodotti esistenti e i film di nuova concezione di cui cè davvero bisogno».
Servizio e concretezza
Il rinnovamento che ha caratterizzato, in particolare, gli ultimi anni di Polifilms ha interessato anche la struttura logistica e quella commerciale.
«Abbiamo reso operativo un magazzino di grandi dimensioni e riorganizzato la rete distributiva - afferma limprenditore - per cui siamo ora in grado di consegnare in meno di 48 ore, in tutta Italia, qualunque film standard presente in catalogo. La forza vendita, intanto, è stata rafforzata, e tutti i nostri agenti documentano caratteristiche e prestazioni dei prodotti che propongono, fornendo anche i risultati delle prove di laboratorio. Il tutto con lintelligenza e lonesto pragmatismo di chi comprende le reali esigenze degli utilizzatori, aiutandoli a risolvere i problemi in modo efficace, in tempi ridotti e a costi ragionevoli, presentando i pro e i contro delle diverse opzioni disponibili». Nicola Giudici, al proposito, racconta un aneddoto molto eloquente: negli anni 60 (allepoca dei primi lanci nello spazio) gli astronauti americani si erano accorti che, a causa della gravità zero, non era possibile scrivere sul foglio con la penna a sfera. Per risolvere il problema, la Nasa investì parecchi milioni di dollari; e così, dopo alcuni anni, venne finalmente sviluppata una penna capace di funzionare anche in assenza di gravità. Peccato che, nel frattempo, gli astronauti russi avevano risolto il problema, scegliendo di usare la matita
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Double bubble, experience and renewal
Polifilms traces out a flattering balance of its 25 years of activity, offering itself to the coextruded double bubble heatshrink film market with a reinforced commercial and logistics structure, and a broad range of special solutions for different food and non-food demands.
Ado Sattanino
At least three dates feature in Polifilms history. In first place 1978, year in which the Nerviano based (MI) concern came into being, at the time oriented towards flexible packaging and the press-moulding of plastic materials. Following that 1988, with the choice - proven to be a winning one - of concentrating on the design and creation of coextruded double bubble heatshrink films, at the same time exploiting the knowhow built up prior to that in the flexographic print of film, also in four colors, and in the production of microholed film. Finally 1998, marking the entry into the company, alongside the founder, of the second generation, that promoted a process of global reorganisation.
And it is in this very dialectic between exploiting their past and the courage to renew (also radically) where Polifilms strength lies, their actions having always stood out for their vocation to quality.
It is not simply a slogan, states Nicola Giudici - marketing and sales head as well as member of the board of directors - but the substance of our work: this is shown by the appreciation of the market despite the current difficult market situation and, on the production side, our broad range (see box) and the severity of the controls to which the entire process is subjected to. In our well-equipped inhouse laboratories, we carry out state-of-the-art analysis on fluidity, spectrometric and heat rates as well as performing tear resistance and mechanical tests on the film and the seals.
Points that enable Polifilms to bravely stand up to multinational competitors, while operating in the different areas of the world, from Europe to North America, from Asia to Africa to Oceania with an ever greater share of the Italian market.
Internal and external challenges
The double bubble extrusion process is a difficult one - Giudici states - and this is demonstrated by the many concerns who have dedicated themselves to the same and have gone to the wall, not having been able to stake a place for themselves on the market. Against that we can count on an enviable mix of experience, motivated co-workers, flexibility and ongoing inventiveness, factors that also constitute a considerable competitive advantage when pitted against the big names of the sector. Our dynamism and the skills we have built up, have for example allowed us to win important orders from the nineties on, and this too in the most difficult and demanding market in the world, the US.
Polifilms has also got over a delicate moment, that of a generational change. We managed the changeover with extreme caution - Nicola Giudici explains on this count - it is no chance that the mortality of family concerns in Italy, this in the changeover between the first and the second generation, stands at 50%, while between the second and the third generation the figure leaps to 70%.
To guarantee a transition that is as painless as possible and prepare a context favourable to changing the guard, in 1998 we renewed the organization, redefining the various levels of responsibility and assigning each director his own budget. This process was though gradual, and has not generated fractures with the past: thus today we can present ourselves on the market as a young and dynamic concern, with very high average professional profiles. Thirty percent or our white collar and higher category technicians in fact have a degree, while in production we use people with special training diplomas, with a good knowledge of computing, mechanics and electronics. At the same time we have not jettisoned our wealth of knowledge built up in time by our older workers and company heads, and indeed by my father.
At the rhythm of innovation
Thanks to a mid to longterm investment plan, devised to keep both the systems and the degree of process automation up to date, Polifilms has been able to consolidate its own presence in a growing number of outlet sectors, from toys to chocolates, from frozen pizza to calendars.
A considerable step forward from this point of view was made in 1999 -Nicola Giudice states - with the devising of two special new films, PKP and PKF, that opened the doors of food packaging to us.
The PKP, ideal for packaging frozen pizza, adds a greater temperature sensitivity to the best performances of a traditional polyolefinic film, while the PKF (conceived for fruit & vegetables, fresh and frozen food, meat) can boast high mechanical resistance, good flatness combined with sealing that stands up to high and low temperatures, high performance and machineability.
From this moment on the Lombard firm has marched evermore speedily, each year proposing highly specialised niche solutions.
There are several reasons why we manage to innovate at a rate comparable to the main multinational groups. As well as a profitable exchange between our R&D laboratory technicians and production, I wish to mention our continuous contact with our end customers: if abroad we use several distributors, in Italy we sell direct to the users, and this closeness allows us to feel the pulse of the market. Hence we know our customers expectations very well, the problems they have to tackle, the improvements that need to be made to existing products and the new concept films that are really needed.
Service and concreteness
The renewal that has in particular featured in these latter years at Polifilms, has also involved the logistical and commercial structure.
We have made a largescale warehouse operational and reorganised our distribution network - Giudice states - which means that we are now capable of delivering any standard film to be found in our catalogue throughout Italy in less than 48 hours. Meanwhile, the sales force has been reinforced, and all our agents can document the characteristics and the performance of the products they are offering, also supplying the results of the laboratory tests. All this with intelligence and the honest pragmatism of those that understand the real needs of the users, helping to solve the problems in an effective manner, in limited times and at reasonable costs, presenting the pros and cons of the different operations available. Nicola Giudice on this count tells a very eloquent anecdote: in the sixties (era of the first space missions) the US astronauts noticed that, due to the lack of gravity, they couldnt write on paper using the ballpoint pen. To solve the problem the Nasa invested many millions of dollars; and thus, after some years, finally a pen was produced that could also work in lack of gravity. Pity though that in the meantime the Russian astronauts had solved the problem choosing to use the pencil
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Film ad alte prestazioni
Polifilms ha messo a punto numerose famiglie di film biorientato termoretraibile per le diverse applicazioni del confezionamento, su macchine angolari e orizzontali, a funzionamento manuale, semiautomatico o automatico. Disponibili in diversi spessori, in versione piana o monopiega, con o senza microforatura, i prodotti Polifilms possono essere trattati per la stampa fino a quattro colori. Eccone le caratteristiche principali.
PK5 - Un versatile coestruso multistrato PP-PE, lavorabile su ogni tipo di confezionatrice, manuale o automatica, particolarmente indicato per imballaggi multipli e per saldature ad alta velocità che richiedano buona planarità e rigidità. Rendimento e aspetto visivo superiori ne permettono luso nelle confezioni da esposizione. Disponibile in spessori da 12.5, 15, 19 e 25 micron.
PKL - Multistrato a base HDPE con buon grado di resistenza meccanica, saldabilità e impatto visivo (basso grado di opacità). Morbido e flessibile, è particolarmente indicato per i prodotti dagli spigoli vivi e forma irregolare. Spessori da 12.5, 15, 19 e 25 micron.
BTR - Coestruso multistrato propilene-PE a bassa temperatura di retrazione e ottima saldabilità. Progettato per garantire le migliori performance produttive con una riduzione dei costi energetici, può confezionare ad alte temperature prodotti delicati ed è adatto per le piccole macchine a cupola, dove coincidono forno e corpo saldante. Spessori da 12.5, 15, 19 e 25 micron.
I prodotti speciali - Grazie alle competenze espresse dal reparto di ricerca, Polifilms ha messo a punto una serie di film termoretraibili di alto contenuto tecnologico. Ricordiamo, fra gli altri:
PKS - Versione hot-slip del film PK5, per il confezionamento di prodotti da inscatolare a caldo. Alle riconosciute proprietà estetiche, si aggiunge lelevata produttività in macchina. Disponibile in spessori da 15, 19 e 25 micron.
PKN - Multistrato brevettato, con speciali caratteristiche ottiche e meccaniche. Presenta i punti di forza dei film polietilenici lineari a ottene (resistenza meccanica e saldabilità) e dei coestrusi etilene-propilene (alto modulo elastico e ampio intervallo di lavorabilità sulle confezionatrici). Spessori da 12.5, 15, 19 e 25 micron.
BFR - Coestruso multistrato a bassa forza di retrazione. I suoi plus si misurano in termini di proprietà ottiche e comportamento alle basse temperature, a cui si unisce la garanzia di trattamento soft di prodotti delicati. Disponibile nello spessore da 15 micron.
PKF - Versione anti-fog del PKL, offre le prestazioni dei coestrusi termoretraibili a base PE: resistenza meccanica, planarità abbinata a saldature resistenti alle alte e alle basse temperature, rendimento, macchinabilità. Sbocco naturale: il confezionamento di prodotti ortofrutticoli, carni, alimenti freschi e surgelati. Spessori da 15, 19 e 25 micron.
PKP - Sviluppato di recente su richiesta di un cliente del settore alimentare/surgelati (liniziale del suo nome figura nellacronimo del film come terza lettera), è in grado di sostituire perfettamente materiali come il BOPP non termoretraibile sulle flowpack. Si tratta di uno dei prodotti più nuovi, disponibile in spessori da 19, 15 e 12,5 micron, che vanta, accanto alle migliori prestazioni di un tradizionale film poliolefinico una maggiore sensibilità alla temperatura, presentando una finestra di lavoro superiore ai tradizionali ±11 gradi. Spessori da 12,5, 15 e 19 micron.
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High performance films
Polifilms has devised numerous biorientated heatshrink films for various packaging applications on L shaped and horizontal manual, semiautomatic or automatic machines.
Available in various thicknesses, in flat or single fold versions, with or without microholing, the Polifilm products can be treated for printing up to four colors. Here are the main characteristics.
PK5 - A versatile coextruded PP-PE multilayer, workable on all types of manual or automatic packaging machines, particularly suited for multiple packaging or for high speed sealing that requires good flatness and stiffness. High performance and visuals enable their use in display packs. Available in thicknesses of from 12.5, 15, 19 and 25 microns.
PKL - HDPE based multilayer with a good degree of wear resistance, sealability and visuals (low matt rating). Soft and flexible, it is particularly suited for products with sharp edges and irregular shapes. Thicknesses from 12.5, 15, 19 and 25 microns.
BTR - Coextruded multilayer PE propylene with low shrink temperature and excellent sealability. Designed to guarantee the best production performance with a reduction in energy costs, can pack delicate products and high temperatures and is suited to small bell-shaped machines, that combine oven and heating element. Thicknesses from 12.5, 15, 19 and 25 microns.
Special products - Thanks to the skills and knowhow of the research department, Polifilms has devised a series of heatshrink films with high technological content. Among others we cite:
PKS - Hot slip version of PK5 film, for packaging products when they are hot. Good visuals and high machine productivity. Available from 15, 19 and 25 microns.
PKN - Patented multilayer, with special optical and mechanical features. Presents the strongpoints of the linear octene based polyethylene films (mechanical resistance and sealability) and ethylene-propylene coextrusion (high elasticity modulus and broad range of workability on packaging machines). Thicknesses 12.5, 15, 19 and 25 microns.
BFR - Multilayer coextruded low shrink film. Its plus points are measured in terms of optical properties and performance at low temperatures, added to the guarantee of gentle treatment of delicate products. Available in the thickness of 15 microns.
PKF - Antifog version of PKL, offers the performance of E based coextruded heatshrink: mechanical resistance, flatness combined to resistant seals at high and low temperature, performance, machineability. Natural outlet; packaging of fruit & vegetables, meat, fresh and frozen foods. Thicknesses from 15, 19 and 25 microns.
PKP - Recently developed on the request of a customer of the food/frozen sector (the initial of its name is the third letter of the acronym), this material is capable of perfectly substituting materials such as non heatshrink BOPP such as flowpack. It is one of the newest products, available in 19, 15 and 12.5 micron thicknesses, that boasts, alongside the best performance of traditional polyolefinic film a greater temperature sensitivity, presenting a work window above that of ±11 degrees. Thicknesses 12,5, 15 and 19 microns.
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