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(Ri)entrare in gioco, con latout
Allindomani dellacquisizione da parte di un gruppo privato israeliano, Moplefan torna a Interpack da protagonista, con prodotti e strategie allavanguardia e con un patrimonio di conoscenze da rivalutare, proponendo una gamma completa di film per imballaggio. L.G
Lottimismo e la fiducia sono state alla base delloperazione che ha visto coinvolte Moplefan e Dankner Group, potente holding israeliana controllata da 6 famiglie e quotata in Borsa, le cui public companies esprimono competenze diversificate nei settori finanziario, petrolchimico, immobiliare, delle comunicazioni e della produzione di materiali plastici.
Al di là dei tatticismi, lobiettivo dichiarato è il consolidamento di un marchio italiano, che ha fatto la storia nella produzione dei film di polipropilene.
Spiega a proposito Zvi Mor, attuale Presidente del Moplefan Group e che, per la holding, dirige da tempo la divisione plastica e petrolchimica: «Lacquisizione di Moplefan è relativamente recente ma quel che più conta, è stata formalizzata in breve tempo. Nel corso delle trattative che hanno preceduto loperazione, di questa realtà abbiamo potuto apprezzare alcuni tratti specifici, che ci hanno confortato e spinto a fare il passo decisivo. Abbiamo innanzi tutto potuto constatare la solida competenza tecnica dei manager e la loro sofisticata professionalità: un fattore umano da cui non potevamo prescindere, dato che un team affiatato e preparato è ragione forte di successo. E poi ancora, i traguardi già raggiunti in fatto di tecnologia, grazie ai massicci sforzi messi in campo dalla proprietà precedente, che aveva investito molto in nuove linee e nella formulazione di prodotti allo stato dellarte, dai più semplici ai più complessi. Nel bagaglio culturale acquisito con Moplefan abbiamo quindi ravvisato tutti i presupposti che ci consentiranno non solo di rilanciarne il nome a livello mondiale, ma soprattutto di proporci come fornitore unico di film per imballaggio, spaziando dalle commodities ai prodotti speciali più tecnici».
Una squadra allopera
Il lavoro di consolidamento dellimpresa è ormai ben avviato. Invertita in breve tempo la tendenza negativa che aveva comportato la chiusura temporanea di alcune linee di produzione, il management Moplefan conta anzitutto di potenziare le strutture italiane, puntando in particolare alle specialità e ai film metallizzati, per migliorare la propria presenza a livello internazionale.
«Gli stabilimenti di Terni, Battipaglia e Liegi (B) - interviene Mike Oshrat, direttore commerciale - sono concentrati sul BOPP, e ci permettono di raggiungere una disponibilità complessiva di 80 mila t/anno di film. Il film cast, nonché le lastre, vengono invece prodotti sulle undici linee attive a S. Gimignano e a Lamezia, toccando le 30 mila t/anno. Nel 2001 abbiamo generato un fatturato superiore ai 170 milioni di Euro». A tutti gli effetti si tratta di unofferta completa, che colloca Moplefan in una posizione di privilegio, dato che può rispondere a un range ampio di necessità e che trova riscontro nelle previsioni a medio e lungo termine relative allimpiego di film flessibile.
«Anzitutto abbiamo deciso di continuare a investire nel cast - spiega Mor - perché studi autorevoli ne indicano unulteriore crescita in volume (pari al 7%) nel prossimo quinquennio.
Al contempo, abbiamo però intrapreso azioni mirate a guadagnare quote di mercato nella fornitura di BOPP, di cui lItalia è un grande consumatore (il secondo, a livello europeo, Ndr) avvalendoci anche delle competenze e dei quantitativi espressi da una linea in funzione presso un nostro stabilimento in Israele, a Carmiel. In fatto di BOPP, sommando le capacità, arriviamo quindi a toccare le 130.000 t/anno»: esempio calzante di integrazione di prodotto e di strategia industriale, se si pensa che, in questo modo, Moplefan potrà ampiamente sfruttare i canali allexport (verso gli States e lest Europa) aperti in precedenza dallimpianto israeliano.
«Siamo contenti di lavorare con gli Italiani - conclude sinceramente Mor - perché esprimono eccellenza in molti settori... Bastava solo modificarne lapproccio, così da rendere lazienda più snella e meno verticistica, sempre più capace di prendere le decisioni giuste al momento opportuno... semplicemente ascoltando la voce del mercato».
(Back) in the game with a trump card
On the morrow of its purchase by a private Israeli group, Moplefan was back at Interpack as a leading light, with cutting edge products and strategies and with a wealth of knowhow, proposing a complete range of packaging film. L.G.
Optimism and trust were at the basis of the operation that saw the involvement of Moplefan and the Dankner Group, powerful Israeli holding controlled by 6 families and quoted on the stock exchange, whose public companies proffer diversified skills in the financial, petrochemical, real estate, communications sectors as well as in the production of plastics. Going beyond pure tactics, the declared objective was the consolidation of an Italian brand, that has made the history of the production of polypropylene film.
As explained by current President of the Moplefan Group Zvi Mor, who for the holding has for some time now headed the plastics and petrochemical division: "Our buy-up of Moplefan is a relatively recent affair but what counts most is that it was formulated in a brief period of time. During the negotiations that preceded the operation, we were able to appreciate some specific features of this concern, that convinced us into taking the decisive step. We aboveall were able to recognise the solid technical capacities of its managers and their sophisticated professionalism: a human factor that was a key matter for us, given that a well-trained close-knit team is a guarantee for success. And then again, the goals attained in terms of technology thanks to the massive efforts fielded by the preceding owners, that invested a lot in new lines and in the formulation of state-of-the-art projects - from the simplest to the most complex. In the cultural heritage we bought up along with Moplefan we hence found all the conditions that will not only allow us to relaunch the name worldwide, but aboveall to offer ourselves as sole supplier of packaging film, ranging from commodities to more special technical products".
A team at work
The work to consolidate the concern is already underway. Having in a short period of time reversed the negative trends that led to the temporary closure of some production lines, Moplefans management aboveall counts on strengthening the Italian structure, aiming in particular at specialities and at metalised film, in order to improve its presence at international level.
"The works at Terni, Battipaglia and Liegi (B) - commercial director Mike Oshrat tells us - are concentrated on BOPP, and allow us to attain an overall availability of 80 thousand t/year of film. Cast film as well as sheet are in turn produced on eleven lines active at S. Gimignano and Lamezia, touching on 30 thousand t/year. In 2001 we generated a turnover of over 170 million Euros".
In all effects a complete offer that places Moplefan in a privileged position, given that it can respond to a broad range of needs marking up to mid- to longterm forecasts as to the use of flexible films.
"Aboveall we have decided to go on investing in cast - Mor explains - because authoritative studies indicate a further growth in volume (of around 7%) in the coming five year period. At the same time though we have undertaken action aimed at gaining shares of the market for supplying BOPP, Italy being a largescale consumer (second at European level, E.n.), also availing ourselves of the knowhow and quantities produced by a line functioning at our works in Israel at Carmiel. In terms of BOPP, summing our capacities, we can attain 130,000 t/year": fitting example of integration of product and industrial strategy if one thinks that thus Moplefan will be able to broadly exploit the channels (towards the US and eastern Europe) previously opened by the Israeli works.
"We are really happy to work with Italians - Mor concludes sincerely - because they express excellence in many sectors... All that was needed was a modification of the approach, so as to make the company a lot slimmer and a little less top heavy, evermore capable of taking the right decision at the right time... by simply listening to the voice of the market".
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Particolari che contano
Il gruppo Bericap sta vivendo un progressivo consolidamento sulla scena mondiale e a livello di gruppo.
Acquisizioni e partnership messe in campo in nove Paesi ne sottolineano la forte specializzazione nella produzione di tappi e chiusure di plastica, destinata a soddisfare esigenze molto diversificate, in fatto di quantità e caratteristiche: nel pieno rispetto dei criteri di qualità e sicurezza, Bericap è infatti in grado di servire sia le piccole/medie imprese sia i grandi utilizzatori, garantendo un servizio worldwide improntato alla massima efficienza. Con le soluzioni di chiusura proposte, Bericap presidia con successo numerosi comparti, da quello industriale (motor oil, agrochimico, farmaceutico) all'alimentare (olio, acque minerali e bevande), ma si stanno prendendo in esame possibili sviluppi nella detergenza e nella cosmesi.
Un range completo, dunque, che ha sostenuto lo sviluppo dell'attività commerciale degli ultimi anni, durante i quali sono stati raddoppiati fatturato e quantità vendute.
Antonio De Rocchis, general manager Bericap Italia, oltre ai numeri, guarda all'essenza della proposta tecnologica in grado, a suo parere, di stimolare il mercato a un impiego più consapevole di questi complementi di imballaggio. «Le nostre chiusure prevengono spesso le esigenze dei clienti; addirittura possono in un certo senso influenzare lo sviluppo di un prodotto e, più a monte, la progettazione di un packaging. Si pensi per esempio ai tappi con liner messi a punto per le bottiglie in PET barriera. Denominati Tapsid BO2S offrono una protezione attiva e intelligente contro il deperimento dei prodotti causato dall'ingresso di ossigeno nel contenitore. Un passo importante, soprattutto se pensiamo alle problematiche di confezionamento di prodotti come birra e succhi di frutta, molto sensibili allossidazione... D'altronde il gruppo ha un punto di forza nei due centri di ricerca europei localizzati a Digione (F) e a Budenheim (D), che - precisa ancora De Rocchis - esprimono ormai competenze di altissimo livello. Il primo è focalizzato in particolare sulle applicazioni per il comparto food & beverage; il secondo, oltre alle chiusure per bevande, studia nuove soluzioni per il comparto industriale».
Dal suo "osservatorio italiano" (Bericap Italia è una società commerciale) De Rocchis si esprime con un certo ottimismo nei confronti dell'andamento futuro.
«Partiamo da una posizione di primato nella fornitura di chiusure per l'olio alimentare e il motor oil, abbiamo conquistato posizioni importanti nel comparto chimico e dei soft drinks, e ora stiamo concentrandoci sul mercato dell'acqua minerale dove, grazie a un'organizzazione logistica equilibrata ed efficiente oltre a una politica di prezzi adeguata, potremo superare le innegabili difficoltà correlate alla mancanza di produzione locale» una mancanza che, peraltro, dovrebbe essere colmata a breve.
Particulars that count
The Bericap group is living through a time of progressive consolidation both on the world scene and within the group.
Acquisitions and partnerships put into play in nine countries underline sound specialisation in the production of plastic caps and closing devices, destined to satisfy a great variety of requirements, in terms of quantity and characteristics; respecting completely quality and safety criteria. Bericap is in fact able to serve both small-to-medium-sized enterprises as well as large users, guaranteeing a worldwide service featuring maximum efficiency.
With the closing device solutions it offers, Bericap successfully presides over numerous divisions, including industrial (motor oil, agrochemical, pharmaceutical) and food (oil, mineral water, and beverages) but is also examining the possibility of expanding into detergents and cosmetics. A complete range therefore, that has backed up the development of the commercial activity over the last years, during which turnover and the quantity sold have been doubled.
Antonio De Rocchis, General Manager of Bericap Italia, apart from the figures, looks towards the essence of the technological proposal which is able, in his opinion, to stimulate the market to greater awareness of the use of these packaging accessories.
Our closing devices often anticipate our customers needs; they can even in a certain sense influence the development of a product and, further upstream, the packaging project. Think, for example, of the caps with liner designed for PET barrier bottles. Known as Tapsid BO2S, they offer active and intelligent protection against the deterioration of the product caused by oxygen entering into the container. An important step, especially if we think of the problems there are in packaging products like beer and fruit juices, very sensitive to oxidation. On the other hand the group has a point of strength in two European research centres in Dijon (F) and in Budenheim (G), which De Rocchis points out already show high level competence. The former focusing in particular on applications in the food & beverage sector; the latter, as well as closures for beverages, devises new solutions for the industrial segment.
From his Italian observatory (Bericap Italia is a commercial company) De Rocchis expresses a certain optimism in the face of how things will go in the future.
We are starting from top position as suppliers of closing devises for edible and motor oil, we have gained an important position in the chemical and soft drinks sectors, and now we are concentrating on mineral waters where, thanks to an efficient and balanced logistical organisation as well a policy of adequate pricing, we can overcome the undeniable difficulty connected to the lack of local production, a shortcoming that should also be soon seen to.
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Chi cerca trova
Ovvero: come raccogliere suggerimenti in fatto di packaging in giro per il mondo e realizzarli in proprio, con il sostegno di un parco tecnologico, designer e una rete di produttori-partner.
La soluzione trovata da Idealpack, giovane realtà specializzata in imballaggio creativo, ma non solo.
Idealpack si è data una mission: sviluppare imballaggi e/o complementi originali di ogni genere a partire dal concept, impiegando tutti i tipi di materiali possibili. Dalla provincia di Alessandria (nel Parco Tecnologico Scientifico Valle Scrivia PST, già sede di altre aziende attive nel settore dellimballaggio come il gruppo M&G ) oltre a possedere un carattere di vivace originalità, vanta un punto di forza nelle competenze espresse dagli imprenditori e dagli esperti di lungo corso coinvolti (produttori e fornitori di materie prime, converter e costruttori di macchine).
«La nostra creatività - spiega lamministratore unico, Giulio Ghisolfi - si esprime nel rendere pratici e, soprattutto praticabili, i progetti commissionati da utilizzatori e converter. Giriamo il mondo alla ricerca di idee brillanti, di oggetti e imballaggi innovativi da trasferire tout court o con le dovute modifiche sul nostro mercato: una volta colta la suggestione, che ci consente magari di intuire alternative interessanti allimpiego di questo o quel packaging, passiamo alla fase pratica dellindustrializzazione. E per farlo, mettiamo in campo un insieme di conoscenze, vario e complesso, che ci consente di spaziare dalle analisi preliminari di fattibilità, con i dovuti approfondimenti su materiali e strutture, fino allo sviluppo di prototipi e successiva produzione in serie, passando dagli studi di marketing per un corretto posizionamento sul mercato e offrendo a latere leventuale assistenza legale necessaria alla registrazione di brevetti». Idealpack è dunque impegnata a realizzare soluzioni innovative strutturali da zero o su richieste del cliente, proponendo ovviamente la soluzione più vantaggiosa in termini di fattibilità e costi, affidandosi a un network affidabile di ricercatori, esperti consulenti e fornitori. Nata ieri Idealpack può già vantare referenze e realizzazioni di spicco. Ecco di seguito una piccola rassegna di nuovi packaging di successo.
Ideal Dose - È un contenitore di plastica dallalto valore promozionale che, grazie alloriginale beccuccio versatore che si apre e chiude a scatto e al sistema di versamento brevettato, permette di dosare facilmente e con precisione prodotti granulari (riso, pasta, cereali, zucchero, caffè in grani, noccioline e detersivi). Al primo acquisto, il consumatore entra dunque in possesso di un oggetto utile e riutilizzabile nel tempo, che inoltre consente unelevata fidelizzazione del prodotto alla marca e al brand che lo promuove.
Ideal Jet pump - Si tratta di un erogatore alternativo alle soluzioni sul mercato che, senza lutilizzo di gas come propellente o limpiego di trigger, consente lemissione in continuo di liquidi o prodotti di qualunque densità, come per esempio soft drink, miele, salse, detergenti liquidi, schiume da barba, lacche e creme. Può essere impiegato su qualsiasi tipo di contenitore e la novità consiste nel flusso continuo e costante, erogato senza lausilio di pompe.
Ideal Flex-box, da flessibile a rigido - Sistema innovativo per il confezionamento di prodotti freschi sul punto vendita (bar, autogrill, supermercati e gastronomie) che consente di creare, con minimo ingombro e massimo rispetto per ligiene, imballaggi di varie dimensioni partendo da film plain fustellati (in fiera la proposta riguardava limballaggio di tramezzini, ma è concessa massima libertà di azione, in fatto di forme). Adottando i concetti della cartotecnica tradizionale, vengono infatti creati contenitori da asporto sicuri, facili da aprire e da maneggiare, ben stampati e in grado di dimezzare i costi rispetto ai termoformati.
Search and youll find
In other words: how to accept suggestions as to packaging from around the world and then create them oneself, with the back-up of technological plant, designers and a network of producer-partners. The solution found by Idealpack, a young company specialising in creative packaging, and thats not all.
Idealpack has set itself a mission: to develop packaging and/or original complements of all descriptions, starting from the concept, using all possible types of materials.
Situated in the province of Alessandria (within the Valle Scrivia Technology and Science Park PST, which is already home to other companies in the field of packaging, such as the M&G Group), this company has an extra strong point in the ability of the business figures and experts involved over time in its activities (producers and suppliers of raw materials, converters and machine constructors), as well as a dynamic character, full of new ideas. «Our creativity - explains the Sole Director, Giulio Ghisolfi - is seen in our ability to turn the projects commissioned by users and converters into actual, practical products. We travel around the world looking for brilliant ideas, objects and innovative packaging to reproduce these entirely or modify them to suit our market: once we get an idea that lets us envisage some interesting alternatives for the use of this or that packaging, we then go on to the industrialisation stage. And to do this, we provide a wide range of great expertise so we can carry out a whole series of activities, from feasibility studies, with the necessary in-depth looks at materials and structures, right up to the development of prototypes and then standard production, not to mention marketing studies to get the right positioning on the market and the provision of legal advice for patent applications, when needed».
Idealpack is, therefore, highly involved in creating innovative structures from scratch or to custom, proposing whats obviously the most advantageous solution in terms of feasibility and cost, drawing on the services of a reliable network of researchers, experts, consultants and suppliers. Although born yesterday, Idealpack can already boast some important, high profile customers and achievements. Heres a brief summary of their new successful packaging.
Ideal Dose - A plastic container of great promotional worth that, thanks to its original spout that snaps open and closed and a patented pouring system, lets one dose granular products (rice, pasta, cereals, sugar, grains of coffee, nuts and detergents) easily and precisely. On buying this, therefore, the consumer gets a useful object that can be reused again and again and which also makes for significant loyalty of the product to the trademark and brand that promotes it.
Ideal Jet pump - This is an alternative dispenser to the other solutions already on the market that, without the use of gas as a propeller or a trigger, makes it possible to deliver a constant stream of fluids or liquid products of any density, such as soft drinks, honey, sauces, liquid detergents, shaving foam, hairspray and creams. It can be used on any type of container and its novelty consists in the constant, continuous flow delivered without the need for pumps.
Ideal Flex-box, flexible to stiff - An innovative system for packing fresh produce at the sales outlet (bars, motorway services, supermarkets and delicatessen stores) that lets one create packs of varying sizes, taking up the minimum of space and with maximum respect for hygiene standards, starting from plain die-cut film (the proposal on show was for sandwiches, but there are no limits to size and shape). Safe take-away containers are created, adopting the concepts of conventional paper converting, that are easy to open and handle and fully capable of cutting costs by half compared to thermoformed packs.
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Un riempimento flessibile
COMAS ha affrontato il fenomeno della concentrazione e della globalizzazione del mercato decidendo di specializzarsi nella costruzione di macchine riempitrici e tappatrici per prodotti liquidi e densi in flaconi. Ma è soprattutto lestrema flessibilità che le ha consentito di competere con i grossi gruppi e di guadagnare la fiducia dei clienti, arrivando a esportare il 95% della produzione. D.B.
Come può unazienda di piccole-medie dimensioni competere in un mercato globale, caratterizzato da una concentrazione sempre maggiore, non solo tra le aziende utilizzatrici ma anche tra quelle fornitrici di macchine?
Ce lo ha spiegato Maurizio Calonaci, general manager e responsabile del Sistema Qualità della COMAS, azienda di San Casciano Val di Pesa (FI). Impegnata da oltre trentanni nella progettazione e costruzione di riempitrici e tappatrici per il settore farmaceutico, cosmetico, chimico e alimentare, ha saputo ampliare le proprie competenze in campo meccanico ed elettronico, tanto da proporre anche linee complete chiavi in mano, integrando e sincronizzando a monte e a valle le macchine COMAS con impianti di altri produttori.
«Abbiamo scelto di puntare sulla costruzione di macchine speciali - spiega Calonaci - perché siamo convinti che molte piccole-medie aziende abbiano la necessità di confrontarsi con realtà molto flessibili e in grado di eseguire anche commesse particolari, che spesso i grossi gruppi non sono disposti ad assumere. Credo che il nostro punto di forza sia proprio questo: la flessibilità, associata al know how e alla lunga esperienza maturata nel corso degli anni».
COMAS, infatti, costruisce diversi modelli base di riempitrici e tappatrici, ma la macchina che viene poi consegnata al cliente è unica, perché si adatta, di volta in volta, alle varie esigenze produttive, potendo scegliere tra numerosi optional disponibili.
«La nostra personalizzazione - precisa Calonaci - copre alcuni aspetti cruciali. Possiamo offrire varie possibilità di riempimento che, in funzione del prodotto da trattare, lavorano con diverse tecnologie fra cui pompe peristaltiche e pompe-siringhe realizzabili in vetro, acciaio inox AISI 316L, senza guarnizioni dinamiche, ceramica o altro. Ma la differenziazione interessa anche i sistemi di alimentazione e raccolta del flacone, il numero e tipo di chiusure, nonché la velocità».
In ogni caso alla tecnologia è stato fondamentale abbinare un servizio e unassistenza impeccabili.
Affidabilità e servizio
«Per essere competitivi, la flessibilità, da sola, non basta. In un mercato estremamente esigente - continua Calonaci - è stato determinante assicurare anche la rapidità di risposta, sia nella realizzazione degli impianti sia nella fornitura dei pezzi di ricambio. Tra laltro il servizio post vendita e assistenza - che abbiamo ulteriormente potenziato - può essere seguito sia dai distributori e dagli agenti locali, sia direttamente da COMAS. In ogni caso, prima della consegna, effettuiamo test di verifica delle macchine presso il nostro stabilimento, anche in presenza del cliente. Inoltre possiamo offrire lavviamento presso lutilizzatore e il servizio di addestramento del personale tecnico.
A questo proposito va ricordato che - poiché esportiamo il 95% dei nostri sistemi di riempimento e tappatura (in particolare in Germania, Stati Uniti, Francia, Sud America, ma anche Paesi Arabi e Asia) - tutte le nostre macchine, che sono conformi alle norme GMP-FDA, montano componenti facilmente reperibili sul mercato in tutto il mondo e, vista lestrema personalizzazione, ogni impianto viene fornito completo di manuale ad hoc. Lutilizzatore quindi, sebbene disponga di un impianto speciale, può fare affidamento su un manuale specifico, contenente informazioni effettivamente rispondenti a quanto installato. Ma cè di più. Su richiesta possiamo preparare il protocollo per la validazione IQ OQ PQ (installation qualification, operational qualification, performance qualification) ed, eventualmente, effettuare direttamente la validazione, necessaria per soddisfare gli standard dellindustria farmaceutica».
Nonostante i livelli qualitativi raggiunti dalle tecnologie di riempimento e tappatura, i buoni risultati conseguiti nel 2001 e le prospettive di crescita per lanno in corso, questa realtà da oltre 30 dipendenti ha voluto compiere un ulteriore passo nella direzione della Qualità, ottenendo lo scorso anno la certificazione ISO 9001.
«Non abbiamo preso questa decisione solo per accontentare i nostri clienti (anche se il riscontro è stato molto positivo), ma abbiamo colto questa occasione per migliorare ulteriormente la struttura e la gestione di tutti i flussi in azienda, rendendo ancora più efficace ed efficiente la comunicazione con i nostri interlocutori».
Flexible filling
COMAS has confronted the phenomena of market concentration and globalisation by deciding to specialise in the construction of filling and capping machines for liquid and dense products in flacons. Extreme flexibility has above all else enabled it to compete with the large groups and gain the customers confidence, reaching export figures of 95% of production. D.B.
How can a small to medium sized company compete on the global market, characterized by ever increasing concentration not only among user companies but also among the suppliers of machinery?
Maurizio Calonaci, General Manager and in charge of the Quality System of COMAS, a company in San Casciano Val di Pesa (FI), explained it to us. With more than thirty years experience in projecting and constructing filler and capping machines for the pharmaceutical, cosmetics, chemical and food sector, they were able to broaden their own knowhow and capabilities in the field of mechanics and electronics so well that they were also able to offer complete operational lines, integrating and synchronising COMAS machines with installations from other producers upstream and downstream of the production process.
«We have chosen to direct our attention to the construction of special machines - Calonaci explains - because we are convinced that many small-to-medium-sized companies have to confront very flexible situations and also be able to carry out very particular orders, which the large groups are often not willing to take on. I believe that our strength is just that: flexibility, together with knowhow and longstanding experience matured over the years».
COMAS in fact builds different basic models of filling and capping machines, but the machine that is finally delivered to the customer is unique, because it is adapted each time to the differing production requirements, chosen from among the numerous options available.
«Our personalisation - Calonaci stipulates - covers some crucial aspects. We can offer various possibilities for filling which, depending on the product to be dealt with, work with different technologies such as peristaltic pumps and syringe pumps which can be made in glass, stainless steel AISI 316L, without dynamic, ceramic or other gaskets. But the diversification also applies to the feeding and pick-up system of the flacons, the number and type of closure, as well as the speed».
In every case it has proved fundamental that the technology be combined with impeccable service and assistance.
Reliability and service
«To be competitive, flexibility by itself is not enough. In an extremely demanding market sector - Calonaci continues - it has also proved indispensable to be able to provide a rapid response, not only in producing the plant but also in supplying spare parts. Among other things after sales service and assistance - which we have developed further still - can be carried out by the distributor and the local agent, or directly by COMAS. In either case, before delivery, we carry out control tests of the machines in our plant, with the customer present. Furthermore we can offer starting up on site of the user and training of the technical staff. As regards this, it must be remembered that as we export 95% of our filling and capping systems (in particular to Germany, the United States, France, South America, but also to Arab and Asian countries) - all our machines, which conform to GMP-FDA standards, work with parts which are easily found on the market all over the world and, given the extreme personalisation, each plant is supplied complete with an ad hoc manual. The user therefore, even though he had a special plant, can rely on a specific manual, which has information which corresponds directly to the plant that has been installed. But there is yet more. On request we can prepare the protocol for IQ OQ PQ (installation qualification, operational qualification, performance qualification) validation and, if required, also carry out directly the valuation, which is necessary to satisfy the standards of the pharmaceutical industry».
Despite the quality levels reached by filling and capping machine technology, the good results achieved in 2001 and the prospective growth for this current year, this enterprise with over 30 employees has chosen to take a further step in the direction of Quality, gaining last year ISO 9001 certification.
«We have not made this decision simply to please our customers (even though the feedback has been very positive), but we have used this opportunity to improve even more the structure and management of all company procedures, making for more efficient and effective communications with our interlocutors».
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Proposte per il fresco
Questanno Cryovac non ha esposto a Interpack, ma era presente in spirito e prodotti. In una conferenza stampa organizzata durante la fiera allHilton di Düsseldorf, la multinazionale ha presentato gli ultimi sviluppi per il confezionamento di alimenti porzionati
e per linsacco con tecnologia OSB. E.P.
Cryovac, come noto, è la divisione food packaging di Sealed Air Corporation, uno dei grandi protagonisti globali del confezionamento flessibile e rigido di alimenti. Non esporre a Düsseldorf, quindi, è stata una scelta per alcuni versi coraggiosa, peraltro coerente con la rifocalizzazione del gruppo sulle esposizioni verticali dedicate al processo alimentare.
Tuttavia, anche in questottica Interpack resta unoccasione da non perdere, tanto che a metà fiera Cryovac ha organizzato allHilton della città tedesca una conferenza dove il top management europeo del gruppo ha presentato alla stampa gli ultimi nuovi prodotti. In questoccasione lExecutive Vicepresident Europe, Stuart Prosser, ha evocato lenorme crescita delle unità consumatore nellultimo quinquennio, e confermato lattenzione dellazienda per i vari segmenti del fresh food, soprattutto in atmosfera protettiva e porzionato. Che è stato servito su un vassoio di polistirolo (e un nuovo sistema di insacco).
Ultrapiatto e comunicativo
Oltre a investire importanti risorse finanziarie in R&S - ha sottolineato a margine della conferenza lExecutive Director Sales & Marketing Europe Jean Marie Demeautis - Cryovac è sensibile alle possibilità di collaborazione con i clienti e con le imprese complementari allavanguardia per idee e tecnologia. Questo atteggiamento ha aiutato la multinazionale a tenere il passo dello sviluppo tecnologico e dellevoluzione del mercato, come ha di recente mostrato - per esempio - linnovativo vassoio Concept Thermipack&Mac226; lanciato allo scorso Emballage in collaborazione con la francese Guilin, per la cottura al vapore di alimenti in forno a microonde.
Lultimo partner, in ordine di tempo, è italiano - si tratta della G. Mondini, produttore di dosatrici e confezionatrici automatiche - coinvolto in veste di esperto in termoformatura e sealing nella realizzazione di una nuova vaschetta esay open per alimenti affettati (tipicamente carni lavorate e formaggi).
Composta di un vassoio ultrapiatto di polistirolo espanso e da un film termoretraibile coestruso poliolefinico con strato barriera di EVOH, è stata presentata dal Project Leader Leo J. Docherty come alternativa al termoformato classico: meno ingombrante, più economica e macchinabile ad alta velocità (60-80 pezzi/min). Ma soprattutto, ha aggiunto Docherty, la confezione Cryovac Slicepak garantisce unottima barriera, una visibilità superiore del contenuto consentita dalla trasparenza del lid (easy open) e può essere stoccata sia in orizzontale sia in verticale grazie alla speciale tenuta dello shrink film di copertura. Infine, Slicepak è nuova e offre più possibilità di differenziare il marchio e i prodotti, grazie alla perfetta stampabilità del lid su tutta la superficie, e alla disponibilità di vassoi di molti diversi colori. Quanto al rapporto qualità-prezzo, definito ottimale, è sostenuto dallarticolata gamma di sistemi di confezionamento, messi a punto ad hoc. Slicepak, ha affermato Docherty, è stata testata con successo in diversi paesi europei, accolta con particolare interesse dalla grandi catene della distribuzione moderna, che ne hanno apprezzato soprattutto lappeal e la praticità.
Il valore di una saldatura
Laltro sviluppo rilevante presentato a Düsseldorf riguarda la nuova gamma di sacchi termoretraibili barriera Cryovac OSB® per il confezionamento - in unità industriali o consumatore - di formaggi, salumi e carni (ma in Italia vengo usati anche per il pesce congelato). Realizzati con film coestrusi multistrato a base poliolefinica, costituiscono una famiglia in progress che comprende imballi ad alta permeabiilità al CO2 (per prodotti caseari) e prevede la messa a punto di sacchi esenti da cloro oltre a versioni Cryovac TBG® per il confezionamento di carne in osso.
La loro caratteristica peculiare - ha illustrato il responsabile vendite per il Nord Europa Udo Holtz - consiste in una saldabilità eccezionale su pieghe, lembi sovrapposti e zone contaminate, che si somma alla resistenza alle sollecitazioni che permette di ridurre gli spessori del materiale. Queste qualità abbinate al sistema automatico di insacco progettato ad hoc fanno dellOSB un sistema ad altissima produttività (rispetto a una linea tradizionale a doppio caricatore, precisano in Cryovac, si ottengono incrementi fino al 90%). Le macchine, infatti, non richiedono la presenza di operatori per il caricamento dei sacchi, che avviene in automatico come il posizionamento nella campana del vuoto, migliorando anche la sicurezza dellimpianto e una notevole riduzione dei costi.
Proposals for fresh items
This year Cryovac decided not to show at Interpack, but its spirit and products were still felt. In a press conference organised during the exhibition at the Düsseldorf Hilton, the multinational presented its latest developments for packaging portioned food and for bagging using OSB technology. E.P.
Cryovac, as everyone knows, is the food packaging division of the Sealed Air Corporation, one of the worlds biggest names in flexible and rigid food packaging. The decision not to show at Düsseldorf, therefore, was in some ways a very courageous choice, in step with the Groups focussing on vertical shows dedicated to the food process. Having said this, Interpack is still a good occasion in this sense and one not to missed, to extent that, halfway through the exhibition, Cryovac organised a conference in the Hilton of this German city where the top European management of the Group presented the latest new products to the press. On this occasion, the Executive Vice-President Europe, Stuart Prosser, outlined the enormous growth of consumer units over the last five-year period, confirming the companys attention on the various segments of fresh food, especially those involving modified atmosphere and portion packs. Served on a polystyrene tray (and a new bagging system).
Ultra-flat and communicative
As well as investing considerable financial resources in R&D - stressed the Executive Director Sales & Marketing Europe, Jean Marie Demeautis, at the start of the conference - Cryovac is highly sensitive to the potential of working alongside its customers and complementary businesses at the cutting edge when it comes to ideas and technology. This attitude has helped the multinational stay in step with technological developments and market evolution, as it has recently shown - for example - with the innovative tray Concept Thermipack&Mac226; launched during the last edition of Emballage, a joint project with Guilin of France for steaming of food in the microwave.
Its most recent partner, chronologically, is an Italian one - G. Mondini, producer of automatic metering and packing machines - involved as an expert in thermoforming and sealing in the creation of a new easy-open tray for sliced food (typically processed meat and cheese).
Consisting of an ultra-flat tray made from foamed polystyrene and a polyolefin heatshrink film coextruded with a EVOH barrier layer, this was presented by the Project Leader, Leo J. Docherty, as an alternative to the classic thermoformed pack: it takes up less space, is more cost effective and is macchinable at high speeds (60-80 items/min). But, added Docherty, most importantly, the Cryovac Slicepak pack also guarantees an excellent barrier, superior visibility of the contents due to the transparency of the (easy open) lid and can be stacked horizontally and vertically thanks to the special adherence of the shrink film covering it. Finally, Slicepak is new and offers several new possibilities to differentiate the brand and the product, thanks to the perfect printability of the lid right across the surface and the availability of trays in a variety of different colors. As for its value for money, claimed to be optimal, this is supported by a wide range of packaging systems developed ad hoc.
Slicepak, said Docherty, has been tested successfully in various European countries and has met with great interest from the major supermarket chains, who have particularly appreciated its appeal and practicality.
The value of sealing
The other important development presented in Düsseldorf concerns the new range of Cryovac OSB® heatshrink barrier bags designed to pack - in industrial or consumer units - cheese, processed pork and meat (also used for frozen fish in Italy). Made from polyolefin coextruded multilayer film, these bags form a family in progress including packaging offering high CO2 permeability (for cheese products) and includes the finalising of chlorine-free bags, as well as Cryovac TBG® versions for packing meat on the bone.
Their special features - pointed out the Sales Manager for North Europe, Udo Holtz - consists in exceptional sealability on folds, overlapping flaps and contaminated areas, which add to great stress resistance that helps reduce the thickness of the material. These qualities, combined with the automatic bag-packing system developed ad hoc, make the OSB an ultra-high throughput system (compared to a conventional line with double feeder, Cryovac claim they can get up to 90% more output). In fact, these machines do not require operators to feed the bags since this happens automatically, as does the positioning of the vacuum bell, thus also improving the safety of plant and making for substantial cost savings.
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Pallet di plastica: il mercato conferma
Il buon bilancio di Nordcontenitori, sul piano della visibilità e delle prospettive di crescita. Anche allestero. E.P.
Uno stand di classe, prodotti che si distinguono, un importante afflusso di visitatori da tutte le aree geografiche (salvo che dalla Francia, forse per limminente Emballage) hanno sostenuto il primo bilancio redatto sul finire della manifestazione da Nordcontenitori.
Sono innanzitutto conferme quelle che il produttore italiano di pallet e contenitori industriali di plastica ha tratto dalla grande fiera internazionale. «Ci siamo presentati in primo luogo per promuovere gli ultimi modelli di pallet, ora effettivamente in produzione», ha dichiarato a Düsseldorf il direttore generale Edoardo Bertoli, «ed è confortante verificare che il mercato ormai ci riconosce e risponde positivamente alle nostre proposte. Inoltre, la fiera tedesca ha confermato loriginalità dellattuale impostazione di business, tesa a massimizzare i vantaggi offerti dalla nostra dimensione, relativamente piccola rispetto alla maggior parte dei competitor stranieri».
Pallet multifunzione (e non solo) - I due prodotti più gettonati sono stati il pallet Modulare lIridium Pal. Questultimo, grazie al processo produttivo tutelato da brevetto, è disponibile nelle tre classiche dimensioni standard (è composto di elementi standard assemblati secondo necessità) ed è contraddistinto da diversi possibili accostamenti di colore che ne fanno un prodotto fortemente connotato, utilizzabile anche per distinguere i vari tipi di merce palettizzata.
Modulare, invece, rappresenta il modello tailor made della gamma Nordcontenitori. Può infatti essere realizzato nelle misure desiderate - in tempi contenuti e con costi di fabbricazione ridotti - con barre estruse di R-PET composte a piacere, che non comportano quindi né la realizzazione di uno stampo né limpiego di una pressa.
Ma a Interpack ha suscitato interesse anche lultimo prodotto per la protezione di elettrodomestici, sviluppato in stretta collaborazione con Whirlpool e vincitore di un Oscar dellImballaggio 2002. Si chiama Leonardo ed è un profilo essenziale a forma di parallelepipedo, che non presenta misure standard ed è costituito di barre estruse di PET riciclato, raccordi di PP stampati a iniezione ed elementi di polistirolo espanso, di cui vengono garantite robustezza e resistenza a pressioni e urti. Leonardo permette di riutilizzare materiali riciclati, aggiunge valore estetico e di sicurezza al prodotto e, infine, grazie alla separabilità delle singole parti e alla loro ricomponibilità, può essere riutilizzato.
Una congiuntura positiva - Singole soluzioni a parte, sono state più in generale la fantasia e la capacità innovativa di Nordcontenitori a colpire il pubblico. Se infatti - constata il management - la domanda di pallet di plastica sta crescendo di pari passo con la consapevolezza della loro praticità e con il rispetto delle normative sullHACCP, «lofferta sembra invece, in generale, piuttosto uniformata su soluzioni standard». Ma la varietà di proposte dellazienda bergamasca si deve anche a un altro ordine di motivi: mentre i grandi produttori si orientano di preferenza verso i mega comparti di sbocco, Nordcontenitori fa di necessità (la taglia relativamente piccola) virtù», rivolgendo la propria offerta a una miriade di mercati diversi. «Questo - constata Bertoli - comporta il saper dare riscontro a esigenze diversificate, sia di prodotti sofisticati sia di soluzioni industriali. In parallelo, bisogna quindi mettere a punto una struttura produttiva e organizzativa in grado di fornire, anche in tempi molto brevi, lotti piccoli e grandi di prodotti. È questa la strada che abbiamo imboccato e ne stiamo verificando le grandi potenzialità in Italia e allestero, dove intendiamo rivolgerci soprattutto ai mercati più evoluti, con le linee a maggior valore aggiunto».
I settori più vivaci? «Lalimentare, naturalmente, e il farmaceutico. Ma anche, più in generale, i vari settori industriali attenti alla logistica, in grado quindi di apprezzare i vantaggi pratici e di immagine offerti da una soluzione mirata».
Plastic pallets: market confirmation
Plastic pallets: market confirmation
Nordcontenitoris good results in terms of visibility and future prospects for growth. Also abroad. E.P.
A first-class stand, with distinguished products and a considerable flow of visitors from all geographical areas (apart from France, perhaps due to the forthcoming Emballage) support the initial balance drawn up by Nordcontenitori at the end of the show.
First of all, theres all that confirmation that this Italian constructor of plastic pallets and industrial containers received during this great international trade exhibition. «We decided to take part primarily to promote our latest pallet models, now in full production», said the Managing Director, Edoardo Bertoli, in Düsseldorf «and its comforting to find that the market now recognises us and responds positively to our proposals. Moreover, the German fair has confirmed the originality of our current business set-up, aimed at maximising the advantages offered by our size - still relatively small compared to most of our foreign competitors».
Multi-function pallets (and thats not all) - The two most successful products have been the Modulare and the Iridium Pal pallets. The latter, thanks to the patented production process, comes in the three classic standard sizes (it consists of standard elements assembled to suit ones needs) and is distinguished by different colour ways making it a strongly recognised product, and thus letting one distinguish the different types of palletised goods.
The Modulare, on the other hand, is the tailor-made model in the Nordcontenitori range. In fact, this can be built to measure - quickly and with low manufacturing costs - using extruded R-PET bars arranged at will that do not, therefore, lead to the need to create a specific mould or use a press.
But great interest was aroused at Interpack by the latest Nordcontenitori product designed to protect household appliances, developed in close collaboration with Whirlpool and winner of a Packaging Oscar 2002. Called the Leonardo, this is an essential parallelepiped profile with non standard sizes, consisting of extruded recycled PET bars, injection moulded PP joints and foamed polystyrene elements, guaranteeing strength and resistance to pressure and knocks. The Leonardo lets one reuse recycled materials, adds extra aesthetic value and safety to the product and, finally, can even be reused thanks to the fact that its various parts can be separated and recomposed at will.
A positive situation - Single solutions apart, Nordcontenitoris general imagination and innovative capacity really struck the public. In fact - as the Management point out - while demand for plastic pallets is rising in line with growing awareness of their practicality and respect for HACCP standards, the supply appears somewhat uniform, with mostly standard solutions being proposed.
But the variety of proposals coming from this Bergamo-based company is also due to another type of reason: while the trend is for major producers to go for the mega outlet segments, Nordcontenitori makes a virtue of necessity (relatively small quantities), offering its products to scores of different markets. «This - says Bertoli - means having to be able to meet diversified needs, both for sophisticated products and industrial solutions. At the same time, one also needs to develop a production and organisational structure thats capable of supplying small and big lots, even with very short time-to-market requirements. This is the route weve taken and were now discovering its great potential in Italy and abroad, which we intend to address with greater added value lines, especially the more evolved markets».
The most lively sectors? «Food, of course, and pharmaceuticals. But also, on a more general level, the various industrial sectors with a close eye on logistics and so capable of appreciating the practical and image-boosting advantages offered by a targeted solution».
Innovazione per il mercato
Una coppa gelato con regalo che raddoppia le vendite, un bicchiere di carta con una doppia parete per bevande calde che evita di scottarsi, tanti nuovi imballaggi nel cassetto e molta flessibilità... E.P.
Questi, insieme ai nuovi prodotti esposti a Interpack e ai molti progetti ancora in cantiere, sono i punti salienti dellintervista che ci ha rilasciato in fiera Diego Rubino, area manager Commercial Dept.della Finseda (il gruppo europeo con quartier generale a Napoli presieduto da Antonio DAmato: 14 aziende, 12 stabilimenti, certificazione ISO e stringenti capitolati a tutela dellambiente). Specializzato nella progettazione e produzione di packaging rigido e flessibile di plastica e cartoncino per prodotti food, non food e speciali (pasta fresca, carne, caffè, bevande). Alla fiera tedesca si è presentato con il consueto dinamismo e parecchie carte vincenti.
Barriere per vincere
«Metti una barriera tecnologica a un prodotto innovativo, che però può essere facilmente accettato dal mercato... e vinci». È la lezione di marketing che Rubino dice di aver imparato da un cliente che se ne intende, ma limpressione - ingannevole semplicità della formulazione a parte - è che in Finseda il concetto fosse già noto e praticato. La tecnologia messa in campo dal gruppo, infatti, è sempre più sofisticata, in vista della realizzazione di packaging che devono uscire dallo scaffale, distinguendosi dagli altri.
Seguendo questa filosofia, per esempio, Finseda ha realizzato la confezione della già citata Coppa con Sorpresa, prodotto brevettato in tutto il mondo, che di sorprese in effetti ne ha riservate diverse. «La parte superiore - spiega Rubino - viene riempita col gelato, e quella inferiore con un gioco da staccare. Lidea sembra scontata ma la sua realizzazione ha comportato il superamento di diversi problemi tecnici e produttivi. Che ne valesse la pena, poi, è confermato non solo dai brillanti risultati conseguiti sui canali della distribuzione moderna come con la Nestlè Italiana, ma anche dallinaspettato boom nelle gelaterie artigianali: in genere piuttosto conservatrici in materia di confezione, in questo caso hanno risposto più che positivamente. Da ultimo, è arrivato il successo a livello europeo e il merito è di Unilever, che per il 2002 ha puntato sui personaggi del mondo sottomarino (SeaWorld) con gadget propri.
Ma la verve propositiva del gruppo non si è esaurita e - annunciano in Finseda - in autunno compariranno diversi prodotti interessanti del confectionary sostenuti da packaging innovativi. «Fra questi la prima coppa-astuccio, sorta di quadratura del cerchio, che promette molte soddisfazioni. Daltronde, le coppe rappresentano una quota consistente degli oltre 70 progetti che abbiamo in cantiere, lavorando sullaspetto della confezione (nuove forme) ma anche per ottenere superiori proprietà barriera a fronte di costi più contenuti, e su nuove idee per la promozione».
Questione di visibilità
La ricerca, si sa, costa cara. Che ne valga la pena, però, nessuno lo mette in discussione, tanto più quando il mercato ha bisogno di nuove idee. «Anche se ormai le grandi società comprendono al proprio interno le diverse funzioni creative e tecniche - considera Rubino - hanno ancora bisogno di partner attivi e propositivi, ovvero aggiornati su materiali e tecnologie, oltre che in grado di industrializzare i progetti. Sommando le competenze si riesce infatti a mettere a punto di volta in volta il packaging particolare e difficile da copiare, utile barriera tecnologica alla concorrenza me too».
Come esempio, Rubino cita una proposta per il beverage, ovvero un bicchiere a doppia parete per bibite calde come il tè caffè e zuppe, ideale fra laltro per i fast food e la ristorazione collettiva.
«In questo caso siamo partiti da una considerazione di base: le dita a contatto con un bicchiere contenente un liquido caldo, si scottano. La doppia parete evita anche di dover attendere il raffreddamento del contenuto, chiaramente non dimenticando che essendo il bicchiere tutto di carta, conserva la cultura dellattenzione per lambiente».
In fatto di ricerca, la Finseda si muove a tutto campo, sia sul fronte del packaging tecnico sia delle commodities. Si lavora, per esempio - accenna il manager - agli sviluppi del bicchierino usa e getta per il caffè espresso, dove limpiego della carta in alternativa alla plastica offre plus interessanti in fatto di immagine. Parimenti, vengono prese in esame le prospettive aperte dalla plastica biodegradabile «che però ha ancora costi molto elevati, considerato che i prodotti biologici restano per ora una nicchia fatta di piccoli numeri».
Flessibilità e idee
Il gruppo Finseda si articola in divisioni specializzate: Fast food, Ice cream, Food, Dairy e non food «oltre alla nascente Divisione Confectionary». Ciascuna è responsabile dei propri budget e ha un management dedicato, coordinato da una direzione commerciale a livello corporate.
I clienti sono spesso gruppi multinazionali («ma serviamo di fatto anche piccole imprese, in Italia e allestero», precisa Rubino), che operano su più mercati. «Nonostante le grandi capacità organizzative, questo tipo di utilizzatore - afferma il manager - ha comunque bisogno di fornitori disponibili e flessibili, su cui contare nella gestione delle campagne locali e nella soluzione di problemi ed emergenze. Anche per questo abbiamo fatto dellagilità di reazione e della fantasia creativa il nostro punto di forza».
Innovation for the market
An ice cream tub with a gift which doubles sales, a double-walled paper cup for hot drinks that avoids the risk of scalding, a lot of new packaging in the bag, with a lot of flexibility... E.P.
These, together with new products exhibited at Interpack and many projects still in the pipeline, are the main points covered in an interview we had at the exhibition with Diego Rubino, area manager Commercial Dept. of Finseda (the European group based in Naples headed by Antonio DAmato - 14 companies, 12 plants, ISO certification and stringent specifications in the interests of the environment). Specialised in the design and production of rigid and flexible packaging in plastic and card for food, non-food and special products (fresh pasta, meat, coffee and soft drinks), it was present at the German exhibition with its usual dynamism and several winning cards in its pack.
A barrier to win
Put up a technological barrier to an innovative product which could be easily accepted by the market... and win. This is the marketing lesson which Rubino says he learned from a customer who knows a lot about the subject, but the impression - deceptive simplicity in formulation aside - is that at Finseda the concept was already wellknown and carried out. In fact, the technology used by the manufacturer is becoming more and more sophisticated, with the aim of designing packaging which leaps from the shelf setting itself apart from the others.
In line with this philosophy, for example, Finseda created the Tub with a Surprise mentioned above, which actually had more surprises than expected. The upper part - explains Rubino - is filled with ice cream, and the lower part has a game which can be detached. The idea seems straightforward, but creating it meant overcoming several technical and production problems. It was worth the effort, though, as is demonstrated not only by the excellent results in modern distribution channels and with Nestlè Italiana but also by the unexpected boom with craftsmen ice cream makers: generally speaking, they are rather more conservative regarding packaging, but in this case they responded very positively. Recently, it has achieved success at a European level, and this is mainly due to Unilever, which created its own brand name (Seaworld) and gift, and is launching the tub in test areas of several markets.
But the groups innovative enthusiasm does not end there. As announced by Finseda, in autumn several interesting confectionary products will appear, all based on innovative packaging. In a squaring of the circle, these include the first packet-tub, which is expected to be very successful. On the other hand, tubs play a large part in the more than 70 projects we have in the pipeline, working on this aspect of packaging (new shapes) but also on obtaining better barrier properties while reducing costs, and on new promotional ideas.
The question of visibility
It is a well-known fact that research is an expensive business. However, no-one would argue that it is not worth the effort, especially when the market needs new ideas. Even though the creative aspects and functions are by now included within the large companies explains Rubino they still need active, imaginative partners who are au fait with the latest materials and technologies, as well as able to convert plans into industrial production. Taking all this expertise together, they can from time to time come up with special packaging which is difficult to copy, a useful defence against the me too type of competition.
Rubino gives as an example an idea for drinks, a double-walled cup for hot drinks such as tea, coffee and soup, ideal for use by restaurant and fast food chains, among others. Here we started from a basic consideration: fingers can burn when they come into contact with a cup containing a hot liquid. The double wall avoids this, as well as the need to cool the contents, while obviously not forgetting that since the cups made from paper, its in tune with the environment friendly culture. With regard to research, Finseda is advancing on all fronts, both technical packaging and commodities. For example, as the manager explains, it is working on the development of a small disposable cup for coffee, where the use of paper as an alternative to plastic offers interesting advantages in terms of image. Similarly, it is looking into the prospects offered by biodegradable plastic which, however, is still very expensive, considering that for the moment organic products are a niche market of interest to only a small number.
Flexibility and ideas
The Finseda group is divided into specialised sections: Fast food, Ice cream, Food, Diary and Non Food as well as the newly-formed Confectionery Division. Each one is responsible for its own budget and has a dedicated management, co-ordinated by marketing direction at corporate level.
The customers are often multinational groups (although we also serve small companies, both in Italy and abroad points out Rubino), which operate in several markets. Despite great organisational ability - the director explains - this type of user needs reliable and flexible suppliers on whom it can depend in the managing of local campaigns and in the solution of problems and emergencies. In this area, too, we have made speed of reaction and creative imagination our strong points.
La precisione della fantasia
Uneredità gestita con grande consapevolezza
e un intenso lavoro di aggiornamento delle macchine - in fiera il primo modello del nuovo corso - sono alla base della brillante Interpack di Nuova Fima. Che, ripartendo dai sistemi di incarto per prodotti dolciari, guarda a nuove mete. E.P.
«A Interpack non mi aspettavo unaffluenza così intensa», commenta Enrico Bargagli Petrucci, titolare della Nuova Fima (macchine per lincarto di cioccolatini, barrette, caramelle, gelati e simili). «Anche se la ripresa dopo l11 settembre era ormai evidente, non speravo di chiudere dei contratti in fiera, né tantomeno dopo trattative-lampo di pochi giorni».
Da questo punto di vista il bilancio dellazienda emiliana è simile a quello di altri espositori italiani, salvo poi differire - naturalmente - nelle considerazioni sullandamento proprio e dello specifico mercato di sbocco.
«In questo momento - continua infatti limprenditore - il confectionary è molto vivace un po ovunque, salvo che negli Stati Uniti da dove, peraltro, abbiamo ricevuto diverse visite importanti, il che rappresenta una novità per unazienda piccola come la nostra. Se guardo alla provenienza dei visitatori, le aree più vivaci sono il Sud-Est asiatico, dove Singapore, Malaysia, India e Cina mostrano interesse anche per il cioccolato, nonostante di solito i mercati emergenti si orientino su prodotti più semplici come le caramelle. In fermento appaiono anche Russia e zone limitrofe, così come Grecia e Turchia dove il consumo di dolciumi confezionati è recente e il relativo know how ancora agli inizi, e dove si richiedono dunque macchine di concezione semplice».
Si tratta di mercati, commenta Bargagli, che vanno aiutati a crescere dal punto di vista tecnologico e richiedono dunque al fornitore più impegno e dedizione di altri, «ma che in prospettiva possono dare molte soddisfazioni».
Nuovi spazi per i piccoli
Enrico Bargagli ha raccolto uneredità impegnativa. Dal padre, mancato allimprovviso, ha ricevuto unazienda che si presentava al contempo molto ben avviata e da riformare. «Sono alla guida di Nuova Fima da tre anni e, in questo periodo, di cambiamenti ne abbiamo fatti tanti. Razionalizzate le risorse e riorganizzata la struttura, ho creato un livello di responsabilità intermedio fra quello esecutivo e la direzione, articolato per funzioni. Abbiamo quindi ridefinito quali lavorazioni effettuare direttamente e cosa invece affidare allesterno, e ora stiamo finalmente affrontando anche il delicato nodo della comunicazione. Dopo il logo, che è diventato più tecnologico e più facile da ricordare, vorremmo cambiare anche il nome perché, dopo tanti anni di attività, forse, la parola Nuova non ha più molto senso
».
Con questo bagaglio di strumenti e di idee, lazienda di Zola Predosa (BO) affronta i mercati che cambiano sia sul fronte della domanda (sempre più internazionale) che dellofferta (sempre più concentrata).
«Daltronde - considera limprenditore - anche se può sembrare paradossale, il processo di concentrazione apre nuovi spazi ad aziende con le nostre dimensioni e caratteristiche. Innanzitutto perché gli utilizzatori hanno bisogno di alternative reali - come, appunto, fra fornitore grande e piccolo - e poi perché le idee, lentusiasmo e la fantasia che sa esprimere la piccola-media impresa rappresentano un differenziale importante. Ovviamente, a patto di saper tradurre le idee in proposte e servizi reali, senza perdere colpi sul fronte dellinnovazione, il che è senzaltro agevolato dalla condivisione di quello straordinario know how diffuso, maturato nellEmilia delle macchine automatiche».
Lincartatrice del nuovo corso
In Nuova Fima leccellenza si manifesta nella capacità di personalizzare i prodotti seguendo le mille varianti delloperare concreto, ma anche nella cura dei dettagli costruttivi e, più in generale, nella capacità di proporre soluzioni originali. Limpresa emiliana ha infatti presentato a Interpack con successo unincartatrice automatica di nuova generazione, che costituisce a un tempo un saggio di precisione e di competenza tecnologica.
«Si chiama Sweet Magic, è modulare e, soprattutto - precisa Bargagli - permette di cambiare stile di incarto in soli 30 minuti, dopo la sostituzione di pochissimi pezzi. Infatti, integrata con moduli appositi (uno per incarto) realizza sino a otto fogge diverse; inoltre effettua il settaggio automatico e raggiunge la velocità di 450 ppm (è la media per prodotti da 10 g, Ndr), incontrando così anche le esigenze di chi effettua un solo tipo di prodotto ma prefigura la possibilità di ampliare la gamma».
Oltre a queste caratteristiche Sweet Magic presenta diversi dettagli di pregio anche sul piano meccanico. «Per esempio - afferma Bargagli con lentusiasmo che deriva dalla sua formazione tecnica - la concezione dei vari componenti, che sono stati progettati, costruiti e montati in modo da assicurare lassenza di giochi anche dopo anni di funzionamento a pieno ritmo.
Laffidabilità complessiva dellimpianto ne ha guadagnato e i vantaggi per il clienti in termini di economicità e facilità duso sono evidenti.
Ma ne abbiamo beneficiato anche noi, dato che il nostro ciclo produttivo si è fatto man mano più efficiente e i tempi di consegna si sono dimezzati».
E per il futuro...
La corsa è ormai avviata, e labbrivio potente. Fra i progetti di Nuova Fima figurano nuove macchine («che contiamo di presentare a Ipack-Ima 2003») e specializzazioni, innanzitutto sui sistemi di alimentazione e allineamento («per rispondere alla crescente richiesta di sistemi completi»).
Ma non è tutto: «Oggi il nostro mondo è lincarto ma, in futuro, potremmo affiancare a quella delle origini altri tipi di specializzazione. Il buon andamento del 2001 e le prospettive sono infatti incoraggianti. E ora possiamo contare anche su una struttura che ci consente maggiore libertà, magari per dar corso a nuove idee».
The precision of imagination
A heritage managed with great awareness and intense machine upgrading - the first model of the trailblazing machine on show - form the basis of Nuova Fimas brilliant success at Interpack. Starting with the wrapping systems for confectionery, the company has new goals in its sights. E.P.
«I honestly didnt expect so many people at Interpack», comments Enrico Bargagli Petrucci, owner of Nuova Fima (machines for wrapping chocolates, bars, sweets, ice-creams and the like). «Even if there were clear signs of a pick-up since September 11, I didnt expect to strike any deals during the exhibition, let alone just fast negotiations of just a few days».
From this point of view, the success of this company from Emilia Romagna is much like that of other Italian exhibitors, apart from different considerations concerning its specific outlet market and standing, needless to say.
«The confectionery sector is currently experiencing a general dynamic period - continues the businessman - apart from in the US. Here I should add that many important visitors from the US came to our stand, representing a novelty for a small company such as ours. If I look at where the many visitors come from, the most lively areas are South-East Asia, with Singapore, Malaysia, India and China showing great interest in chocolate too, despite the fact that emerging markets normally go for simpler products, such as sweets. Theres also a lot of movement in Russia and surrounding areas, not to mention Greece and Turkey where consumption of wrapped sweets is a recent novelty and so the relevant know how is still in the early stages, meaning that machine of simple design are needed».
These are markets, says Bargagli, that need to be helped to grow technologically and so the supplier is expected to be more involved and dedicated, «but the future promises great satisfaction».
New areas for small concerns
Enrico Bargagli has taken on a demanding inheritance. He received a company from his father, who died suddenly, that was both well-established and in need of reform. «Ive been at the helm of Nuova Fima some three years now and, during this period, weve made a lot of changes. Having rationalised the resources and reorganised the structure, Ive created an intermediate level of responsibility between management and executives, split by function. Weve thus been able to get a better idea of which jobs should be done in-house and those for out-sourcing, and now were finally facing that delicate question of communication. After the logo, which has become a lot more technological and easier to remember, we now want to change the name too because, after so many years in business, the word Nuova perhaps doesnt make sense any more
».
With this wealth of tools and ideas, the company based in Zola Predosa (Bologna) is now capable of facing the changing markets in terms of both demand (more and more international) and supply (more and more concentrated).
«Then again - adds the entrepreneur - even if it may seem paradoxical, the process of concentration actually opens up new areas for companies of our size and characteristics. Firstly, because the user need real alternatives - such as between a big and small supplier - and then because the ideas, enthusiasm and imagination typical of a medium/small enterprise are important distinguishing factors. Obviously, provided one knows how to translate the ideas into practical proposals and real services, without losing anything in terms of innovation, which is definitely aided by the sharing of that extraordinary know-how developed and found through-out Emilia Romagna in the field of automatic machines».
The trailblazing wrapping machine
Excellence, at Nuova Fima, is seen in its ability to personalise products to suit a myriad of different applications. But also in the care taken over construction details and, on a more general note, in its ability to propose original solutions. This firm successfully presented a new generation, automatic wrapping machine at Interpack, representing both the epitome of precision and technological competence.
«Called Sweet Magic, the machines modular and, most importantly, lets one change the wrapping style in just 30 minute - points out Bargagli - after replacing just a very few parts. In fact, when integrated with special modules (one per wrapping), the machine can produce up to eight different styles. Whats more, its capable of automatic setting and a top speed of 450 ppm (Ed.: average rate for 10 g products), thus satisfying even the needs for those who produce just one type of product, but want the chance to extend their range».
As well as these characteristics, the Sweet Magic also offers some important details in terms of mechanics too. «For instance - says Bargagli with a certain enthusiasm that reveals his technical background - theres the conception of the many components designed, built and fitted to guarantee an absence of play even after years of work at full output. The overall reliability of the machine benefits as a results and the advantages for customers in terms of economic viability and ease of use are clear to see. But we benefit too, given that our production cycle has become ever more efficient and delivery times have been halved».
And the future...
The path has now been opened up and the impetus is strong. The many Nuova Fima projects include new machines (which we hope to present at Ipack-Ima 2003) and specialisation, especially when it comes to feeding and aligning systems («to meet the growing demand for complete systems»).
And thats not all: «Today, our world is that of wrappings, but tomorrow we could well add other areas of specialisation to our original activity. Our good results in 2001 and future prospects are very encouraging. And now we can also count on a structure that allows us greater freedom, maybe also to develop new ideas».
Prove dorchestra
A Interpack cè stata la prova generale, ed è andata bene. La prima arriverà con il consuntivo di fine esercizio e poi tutti sperano nelle repliche. Parliamo di PackaginGroup, ovvero di un originale esperimento di libera aggregazione fra piccole imprese, senza vincoli istituzionali ma con tante cose da dire (e da dare) sulle linee di imballaggio per il cosmo-pharma. E.P.
Tutti ne parlano, ma le difficoltà sembrano, alla fine, insormontabili. Sul mercato globale la dimensione e lorganizzazione tipica della PMI può essere ancora competitiva (gli esempi abbondano!), a patto di trovare un antidoto ai limiti impliciti, soprattutto sul piano commerciale e dellassistenza. E lalternativa alla ricetta più scontata, ovvero alla concentrazione sotto ununica proprietà - insomma a vendere, o acquisire, a seconda del punto di vista - può essere cercata in nuove modalità di alleanza fra pari. A quanto sembra, lindividualismo degli italiani continua però a rappresentare un ostacolo. Italiani dunque più coraggiosi che organizzati? Più tattici da sfondamento che strateghi della gestione coordinata? Noi non ci crediamo più tanto (nonostante gli infelici esiti agli ultimi Mondiali di calcio) anche se resta pur vero che, su questo terreno specifico, pochi ancora sono passati dal dire al fare. È per ciò che lesperimento promosso da Atlantico & Pacifico ci sembra degno di nota, e la buona accoglienza che il mercato ha riservato al neonato PackaginGroup, avvallata a Interpack, costituisce un sicuro incoraggiamento.
Tutti in linea per il cosmo-pharma
Lobiettivo era offrire ai settori farmaceutico e cosmetico linee e soluzioni complete di confezionamento: macchine, movimentazione, engineering, fine linea. Per questo allinizio dellanno Atlantico & Pacifico, società commerciale bolognese radicata nel settore, ha proposto ad alcuni produttori di macchine unalleanza per affrontare il mercato con unofferta integrata, e in maniera coordinata e solidale. Di ufficiale esiste solo il nome registrato - PackaginGroup - sotto il cui ombrello operano Cariba (astucciatrici), As.Co (riempitrici di liquidi), Tecnotrend (dosatrici per polveri), Famar Tecnoformati (blisteratrici), Packaging&Design (riempimento e chiusura di tubetti), Laborall (turbo emulsionatori sottovuoto, mescolatori, ecc.), LP Packaging (macchine per finelinea, fardellatrici, avvolgitrici), Boato Pack (strip e sacchetti per polveri, liquidi e semiliquidi). Altre aziende, a titolo privato, contribuiscono di volta in volta a completare lofferta; inoltre è imminente ladesione di un costruttore di macchinari in conto terzi che, seguendo i vari capitolati, garantirà la propria collaborazione durante i picchi di domanda.
Alla A&P spettano, naturalmente, compiti commerciali e di marketing che svolge in primo luogo con funzioni di account - precisa il managing director Aurelio Carenzi - nel pieno rispetto dellautonomia delle singole imprese del gruppo. «Uno dei nostri compiti prioritari è di promuovere il commercio con lestero, dove le aziende partner non dispongono di strutture proprie, e dove è imperativo potersi proporre in maniera coerente, offrendo tutte le garanzie di qualità e di servizio. E se la nostra forza poggia in ultima analisi sulla correttezza degli imprenditori che fanno capo a PackaginGroup, le gambe per correre sono date innanzitutto dalla qualità e completezza dellofferta».
Offerta completa, rapporto diretto
Packaging Group è in grado di servire utilizzatori di tutte le dimensioni, ma si rivolge in particolare ai produttori medio-piccoli «che, seconde le nostre stime rappresentano un buon 60% del mercato mondiale». A loro, la realtà bolognese si propone come fornitore di fiducia, a cui chiedere informazioni, consigli e soprattutto garanzie di affidabilità. «Infatti - considera Carenzi - a volte lutilizzatore opta per la soluzione più blasonata e costosa, sperando così di risparmiarsi complicazioni e brutte sorprese, ma esistono alternative di qualità ai grandi marchi e noi lo vogliamo dimostrare».
La gamma del neonato gruppo spazia dalle macchine semiautomatiche («dove siamo gli unici a offrire una gamma completa di soluzioni») alle linee ad alta velocità e risponde alle esigenze di imballaggio di tutti i tipi di prodotto (in polvere, granulo, solido, liquido...) nelle diverse tipologie di confezione primaria, secondaria e terziaria. Ma oltre alla bontà intrinseca delle varie soluzioni, dimensionate su misura delle varie esigenze, gli imprenditori coinvolti nel gruppo offrono un rapporto e un servizio che finiscono per assumere connotazioni particolari.
«La snellezza della nostra organizzazione influisce sul costo finale delle macchine e dei servizi, sensibilmente inferiore alla media delle soluzioni sul mercato e costituisce uno dei plus tangibili dellofferta targata PackaginGroup». Ad esso si aggiungono le garanzie di assistenza tecnica, svolta dai singoli produttori e assicurata a contratto dalla A&P per 3 anni dalla consegna (un anno per le parti elettriche). E, soprattutto, Carenzi insiste sulla qualità del rapporto instaurato con i clienti, che lo staff di Atlantico & Pacifico coltiva con cura, consapevole di quanto delicato e prezioso sia il contatto con il mercato. Con la convinzione che «se continuiamo a condividere queste premesse e proseguiamo in maniera coerente potremo crescere tutti bene».
Alleanze
Le aziende che fanno capo al neonato gruppo commerciale sono imprese padronali, gestite da persone giovani e preparate, che hanno compreso il vantaggio di allearsi per conquistare nuove aree di sbocco e per fronteggiare i cicli congiunturali.
Ora che si è concretizzata lidea di un nuovo tipo di società fra pari, dove si persegue un ambizioso obiettivo di equilibrio dinamico fra interesse particolare e visione dinsieme, la sfida è di riuscire a proseguire nel tempo.
E intanto, nel PackaginGroup, inizia a manifestarsi lesigenza di unimmagine comune. Buon segno.
Orchestral rehearsals
The dress rehearsal was held at Interpack, and it went well. The first night will be the final balance at the end of the year, and everyone is hoping for a repeat performance. We are talking about PackaginGroup, an original experiment in free association among small businesses, with no institutional fetters but with many things to say (and do) about packaging lines for cosmetics and pharmaceuticals. E.P.
Everybody talks about it, but in the end the difficulties seem insurmountable. In the global market the typical size and organisation of SMEs may still be competitive (examples abound!), on condition that an antidote is found to the implicit limits, especially at the marketing and assistance levels. And the alternative to the recipe most often taken for granted, concentration under a single ownership for sales or purchasing, according to the point of view may be found in a new way of partnerships of equals. It seems though, that Italian individualism presents an obstacle. Are Italians therefore more courageous than organised? We do not believe so (despite Italys sad exit from the last World Cup) even though it remains true that, in this particular area, few have managed to move from talk to action. It is for this reason that the experiment promoted by Atlantico & Pacifico seems worthy of note, and the warm welcome given by the market to the newly-formed PackaginGroup, unveiled at Interpack, is a great encouragement.
Everything in line for the cosmo-pharma sector
The aim was to offer the cosmetics and pharmaceutical sectors complete lines and solutions for packaging: machinery, transportation, engineering and end-of-line. This is why, at the beginning of the year, Atlantico & Pacifico, a Bologna marketing company with its roots in the sector, proposed to several machine producers that they should form a partnership to present the market with an integrated package, in a co-ordinated and agreed way. The only official thing is the registered name PackaginGroup. Operating under this umbrella are Cariba (packet-makers), As.Co (filling machines for liquids), Tecnotrend (filling machines for powders), Famar Tecnoformati (blister pack machines), Packaging&Design (filling and closure of tubes), Laborall (turbo vacuum turbo emulsifying machines, mixers, etc.), LP Packaging (end-of-line machines, baling machines, wrapping machines), Boato Pack (strips and sachets for powders, liquids and semi-liquids). Other private companies make a contribution from time to time to complete an offer; moreover, a machine manufacturer is imminently expected to join, who will work as a third party and follow various specifications and guarantee collaboration at times of peak demand.
A&P will naturally look after commercial and marketing affairs and in the first instance will carry out an accounting function explains managing director Aurelio Carenzi while fully respecting the independence of the groups individual companies. «One of our priority tasks is to promote marketing abroad, where the partner companies do not have their own structures, and where it is imperative to be able to make offers in a coherent way, providing all necessary guarantees of quality and service. And while in the final analysis our strength lies in the propriety of the entrepreneurs who are members of PackaginGroup, the legs to enable them to run are provided above all by the quality and completeness of the offer».
A complete offer, direct rapport
Packaging Group is in a position to serve users of all sizes, but is aimed particularly at medium to small producers «who, according to our estimates, form a good 60% of the world market». The Bologna organisation looks to them as their trusted supplier, who they can ask for information, advice and above all a guarantee of reliability. «In fact - believes Carenzi sometimes the user opts for a more famous and expensive product, hoping in this way to avoid complications and nasty surprises, but there are quality alternatives to the big names, and we want to show this».
The range of the newly-formed group goes from semi-automatic machines (where we are the only ones to offer a complete range of products) to high-speed lines, and meets the packaging requirements of all types of products (in powder, granule, solid or liquid form) in every type of primary, secondary and tertiary packaging. But as well as the intrinsic excellence of the various solutions, produced to measure for different requirements, the entrepreneurs who form part of the group provide a rapport and a service which have special significance.
«The streamlined nature of our organisation has an influence on the final cost of machines and service, significantly lower than the average for products on the market, and is one of the tangible advantages of the PackaginGroup product». To this must be added the guarantee of technical assistance, provided by the individual producers and assured through contract by A&P for 3 years from delivery (one year for electrical components). And above all, Carenzi emphasises the quality of relationships with customers, carefully cultivated by A&Ps staff, who are aware how delicate and valuable contacts with the market are. With the conviction that «if we continue to share these beliefs and go ahead in a coherent way, we will be able to grow very satisfactorily».
Alliances
The companies which are members of the newly-formed commercial group are all privately-owned companies, with young well-trained managers, who have understood the advantages of joining together in order to conquer new outlet markets and to cope with economic cycles. Now that the idea of a new type of partnership of equals has taken on a concrete form, following an ambitious objective of a dynamic balance between special interests and a united vision, the challenge is to keep up the momentum over time.
Meanwhile, PackaginGroup is beginning to see the need for a common image.
A good sign.
In gran forza (di macchine)
Grossa sorpresa per Acma che, nonostante la situazione congiunturale, nei primi tre mesi del 2002 ha fatto registrare i migliori risultati della sua storia. Un successo che probabilmente trova spiegazione nellampia gamma di macchine dedicate, completamente rinnovate secondo nuove logiche di mercato. D.B.
«Difficile a credersi ma, tutti gli impianti presentati a Düsseldorf sono delle novità». Ce lo ha confessato Andrea Zecchini, direttore commerciale e marketing Acma GD, presentandoci questa realtà bolognese con più di 80 anni di esperienza nella costruzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti alimentari, dolciari, bevande, detergenti e cosmetici. Si tratta di una industria storica che ha imboccato la via del rinnovamento, sia dellorganizzazione che della gamma di prodotto. Lo confermano anche le numerose acquisizioni, tra cui ricordiamo la Volpak (macchine orizzontali e verticali per la realizzazione di buste stand up) e la Enflex (imbustatrici verticali).
«Stiamo puntando al food - precisa Zecchini - ma è nostra intenzione specializzarci ulteriormente formando apposite divisioni per ogni tipologia di prodotto. La recente joint-venture con la MC Automations di Bologna, ad esempio, è stata conclusa per creare una nuova divisione macchine incartatrici per cioccolato. E in vista di una maggiore focalizzazione sul mercato, creeremo anche una divisione per le caramelle e potenzieremo quella già esistente per i saponi e i detersivi».
Riprogettazione mirata
«Nel progetto di revisione delle macchine per il settore caramelle e cioccolata - precisa Zecchini - abbiamo puntato lattenzione sulla semplicità di utilizzo, anche da parte di personale non specializzato, e sulla flessibilità. Sempre più spesso, infatti, i clienti hanno la necessità di lavorare con piccoli lotti, cambiando frequentemente la tipologia di materiale dincarto. Unesigenza, tra laltro, che ci ha indotto a concepire macchine meccaniche, non velocissime, ma semplici da utilizzare e soprattutto in grado di trattare materiali diversi, sollevando loperatore dal compiere difficili set up.
Di contro, proprio la semplicità abbinata alla velocità ha determinato il successo dellincartatrice 1100 per caramelle dure in stile doppio fiocco. Un requisito fondamentale che siamo riusciti a soddisfare puntando comunque sulla meccanica (campo in cui Acma vanta una lunga tradizione), abbinata a una giusta componente di elettronica».
Naturalmente tutte le macchine sono state ideate seguendo criteri di modularità.
Produzione in mostra
Delle ventidue macchine in funzione esposte ad Interpack, undici rappresentavano la produzione propriamente Acma-GD, di queste, sei erano novità assolute.
Caramelle
«In primo luogo sottolinea Zecchini - va ricordata la FT600, macchina destinata al confezionamento di caramelle dure in astucci preformati flip-top e shacker-box, costruita in collaborazione con Senzani. Nonostante la complessità della confezione (a bocca stretta), raggiunge 600 astucci/min, ma è disponibile anche il modello FT300, a media velocità, richiesto prevalentemente dal mercato europeo». Per questa macchina, Acma-GD può fornire la linea completamente automatizzata e comprensiva di buffer, cellofanatrice e formatrice-riempitrice per cartoni espositori (con o senza coperchio). Sempre per il dolciario, è stata presentata la nuova incartatrice-impacchettatrice automatica 5500, che può gestire prodotti di piano o di costa allinterno dello stick, confezionato con materiale tradizionale o con una sigillatura Fin Seal, che permette di ottenere un incarto ermetico.
Cioccolato e snacks
Tra le nuove macchine dedicate al cioccolato, il modello 880 è unincartatrice per ovetti in stile doppio fiocco o rullato (velocità di 800 pezzi/min). «La particolarità di questa macchina - ci ha fatto notare Zecchini - è la facilità e la rapidità di sostituzione dei gruppi destinati a realizzare le varie fogge dincarto». Esposta anche lavvolgitrice automatica orizzontale a movimento continuo SP2, idonea a confezionare prodotti a velocità superiori ai 1200 incarti/min nello stile flowpack.«Questa Flow Wrapper è il nostro cavallo di battaglia. Totalmente elettronica, viene fornita con funzione no product no paper e con collegamento in remoto alla nostra sede».
Non alimentare
Per il settore non dolciario Acma ha esposto lavvolgitrice automatica 771, a moto continuo, per sapone da toilette di forma rettangolare ed ovale. Questa macchina, che utilizza cartoncino interno e carta esterna termosaldabile, entrambi prelevati da bobina, raggiunge una velocità superiore ai 600 incarti/min. Per il settore cosmetico e della detergenza è stato invece annunciato limminente lancio, a Pack Expo (novembre, Chicago), della nuova incartatrice per saponi 7350. E che dire poi delletichettatrice Ocea per cosmetici in grado di trattare tre prodotti contemporaneamente!
Dotata di sei stazioni di etichettatura, è una macchina intelligente: riconosce il colore e la forma della bottiglia e aziona la stazione di etichettatura destinata ad applicare letichetta fronte/retro sul flacone corrispondente. Il prodotto viene poi convogliato su un canale specifico mediante un divisore.
Alimentare
Proseguendo questa rassegna, altre macchine del gruppo hanno suscitato linteresse del pubblico. Tra queste ricordiamo la linea SG420 della Volpak, che realizza buste stand up per succhi di frutta a una velocità di 240 pezzi/min, con formati da 250-350 ml; esiste anche una versione che consente di raddoppiare la velocità, entrando in competizione con gli impianti per lattine o per il riempimento di contenitori di PET. Interessante anche la macchina orizzontale (doppia) per buste stand up, dotata di selettore elettronico per scegliere tra due tipologie di confezione (con cannuccia oppure con tappo).
Volpak costruisce anche riempitrici per buste di grande formato, applicandovi lo zip partendo da bobina, nonché incartonatrici wrap-around che utilizzano sistemi alternativi al pick & place. Infine, nello spazio dedicato a Corniani (Liquid Division) i riflettori erano puntati su una riempitrice ponderale, a flusso laminare, destinata al confezionamento di latte. Si tratta di una macchina, non asettica ma ultra-clean. Le novità, comunque, non finiscono qui. Lo staff tecnico è già al lavoro su progetti innovativi che verranno presentati alla prossima Ipack-Ima.
Per conoscerli, basta darsi appuntamento a Milano, il prossimo marzo.
In great shape (with machines!)
A big surprise for Acma, who despite the current critical economic situation, in the first three months of 2002 has recorded the best results in its history. Success that can probably be explained by the wide range of special machines which have been completely renovated following the new rationale of the market. D.B.
«It is difficult to believe but, all the systems presented at Düsseldorf are innovations». Andrea Zecchini, Commercial and Marketing Director at Acma GD, confessed to us, as he presented to us this Bolognese enterprise which has more than 80 years experience constructing automatic machines to package food products, confectionery, beverages, detergents and cosmetics. It is an industry of historical import that has taken up the path of renovation, both in its organization and in its range of products. This is confirmed by the numerous acquisitions, among which we will recall Volpak (horizontal and vertical machines for making stand up pouches) and Enflex (vertical enveloper). «We are aiming at food - Zecchini points out - but it is our intention to specialize even more creating specific divisions for each type of product. The recent joint venture with MC Automations of Bologna, for example, was finalized to create a new division for machines for wrapping chocolate. And in view of an even greater focalisation on the market, we will also create a division for sweets and we will strengthen the already existing one for soaps and detergents».
Re-projecting with clear objectives
«In the project to overhaul the machines for the sweets and chocolate sector - Zecchini points out - we have focused our attention on making them simple to use, even by non-specialised personnel, and on their flexibility. Increasingly often, in fact, customers need to work with small lots, changing frequently the type of packaging material. This requirement, among other things, has led us to design mechanical machines, that are not extremely fast, but simple to use and above all able to deal with different materials, saving the operator from having to carry out difficult set up procedures. It is this very simplicity combined with speed that has determined the success of the packager 1100 for hard sweets in double bow style. A fundamental requirement that we have been able to satisfy again focusing on the mechanical aspect (a field in which Acma boast a long tradition), combined with just the right electronic component». Naturally all the machines have been designed following criteria for modular use.
Production on show
Of the twenty-two working machines on show at Interpack, eleven were representations of Acma-GDs own production, and six of these were absolute novelties.
Candies
«First of all Zecchini underlines we must remember the FT600, a machine designed to package hard candies in flip-top and shaker-box preformed packs, build in collaboration with Senzani. Despite the complexity of the package (with its narrow mouth), it reaches speeds of 600 packs/min; but there is also model FT300, with medium speed, mostly requested by the European market». For this machine Acma-GD can supply the line completely automated and inclusive of buffer, cellophane wrapper, and shaper-filler for display cartons (with or without covers).
Again for confectionery the new automatic wrapper-packer 5500 was presented which can arrange the products horizontally or vertically inside the stick, made with traditional material or with a Fin Seal sealing, that enable the pack to be made air-tight.
Chocolate and snacks
Among the new machines dedicated to chocolate model 880 is a wrapper for little egg shaped products in double end twist or rolled point end fold (speed of 800 pieces/min)
«The particular thing about this machine Zecchini pointed out to us is the ease and speed with which the groups designed to wrap in the various styles can be substituted».
On show also was the automatic, horizontal, continuous-motion wrapper SP2, suitable for wrapping products at speeds over 1200 wraps/min in the flowpack style. «This Flow Wrapper is our piece de resistance. Completely electronic, it comes supplied with the no product no paper function and with remote connection to our site».
Non food products
For the non-confectionery sector Acma showed the continuous motion, automatic wrapper 771 for rectangular and oval toilette soaps. This machine, that uses internal card and external paper that can be heatsealed, both withdrawn from a reel, reaches a speed of more than 600 wraps/min.
Furthermore, for the cosmetics and detergent sector the imminent launch at Pack Expo (November, Chicago) of the new soap wrapper 7350 was announced.
And then what about the Ocea labeler for cosmetics, able to treat three products at the same time! Supplied with six labeling stations, it is an intelligent machine: it recognises the color and shape of the bottle and sets into action the labeling station designated to apply the label front/back on the corresponding flacon. The product is then sent down a specific channel by means of a divider.
Food
Continuing this review there were other machines that captured the interest of the public.
Among these let us remember the line SG420 from Volpak, which makes stand up envelopes for fruit juices at a speed of 240 pieces/min, with sizes from 250-350 ml; there is also a version that enable one to double the speed, thereby coming into competition with plants for cans or for filling PET containers.
Also of interest was the horizontal machine (double) for stand-up envelopes, complete with an electronic selector to choose between two types of package (with a straw or with a cap).
Volpak also builds filling machines for large sized envelopes, applying to them a zip from off a reel, as well as card wrap-around machines which use alternative systems to pick & place.
Finally in the space dedicated to Corniani (Liquid Division) the spot light was on a checkweigher-filler, with laminar flow, designed for packaging milk. It is not an aseptic, but an ultra-clean, machine.
The novelties however dont end here. The technical staff is already working on innovatory projects which will be presented at the next Ipack-Ima. To find out about them all that you need is a date in Milan next March.
Prodotti multistrato
Accanto agli attuali prodotti, che li hanno attestati fra i grandi produttori di film plastici per limballaggio, Vibac lancia dei nuovi prodotti ad alta barriera per la metallizzazione e una linea di film speciali di BOPP multistrato.
Con caratteristiche prestazionali e di costo calibrate sulle esigenze del prodotto da confezionare.
A Interpack Vibac SpA ha presentato una nuova famiglia, in progress, di film dalla struttura particolare, ottenuti su una linea di coestrusione ad alta tecnologia, progettata ad hoc. Si tratta di prodotti multistrato ad alta specializzazione, che affiancano gli altrettanto nuovi metallizzati bi-trattati ad alta barriera, proposti come alternativa più economica e mirata ad altre soluzioni di confezionamento in diversi ambiti applicativi.
Interessanti di per sé, per concezione e prestazioni, i nuovi prodotti costituiscono un tassello significativo della più generale logica di sviluppo del gruppo piemontese (circa 1.000 addetti, un fatturato superiore ai 400 milioni di Euro, stabilimenti produttivi in Italia, Usa e Canada). Ecco, in sintesi, caratteristiche, prospettive e strategie della società, dalle parole di Gianni Ferraris, direttore commerciale, e Fulvio Buffa, direttore marketing.
Efficacia mirata
Determinata, come impone la razionalità economica, a diversificare lofferta affiancando alle commodities delle origini nuove linee di prodotti più tecnici, Vibac ha individuato alcune aree di crescita privilegiate, dove si è mossa con tempestività. «Una decina danni fa - dichiara Ferraris - abbiamo iniziato, per primi, a investire nella metallizzazione. La stessa cosa ora sta accadendo con i film multistrato, che siamo oggi nella condizione di realizzare in termini innovativi ed efficaci».
Il più recente risultato di questo impegno è lo sviluppo di una famiglia di BOPP multistrato con spessori e prestazioni diversificate, che lazienda sta integrando con ulteriori versioni messe a punto sulla base delle richieste dei clienti.
«Il vantaggio principale delle strutture multistrato - spiega Ferraris - è che permettono di lavorare separatamente sui singoli componenti ottenendo risultati alquanto perfezionati. Se, insomma, in un film di precedente concezione, due strati vengono impiegati per la stampa e la saldatura, sullunico rimasto è difficile ottenere il grado di brillantezza desiderato. Viceversa, i nostri prodotti offrono possibilità di intervento assai più ampie, lavorando sugli strati interni in modo da ottenere su ciascuno il più elevato grado possibile di coprenza, gloss, rigidità, ecc... In altre parole, la tecnologia che abbiamo messo a punto modifica lapproccio stesso al prodotto: il film migliore non è il più performante in assoluto, ma il più conforme alle esigenze e alle necessità del cliente. Per questo i nuovi film Vibac spesso rappresentano unalternativa tecnicamente valida ed economicamente competitiva a film più complessi, come i laccati acrilici o il PVDC».
Per una giusta barriera
Grazie alla nuova tecnologia, Vibac è in grado di realizzare soluzioni differenziate che soddisfano particolari esigenze applicative. «Di recente - spiega Buffa - abbiamo proposto per il confezionamento di biscotti uno dei nostri laminati, in alternativa ai film laccati usati in precedenza. Sebbene il nostro film presentasse una barriera allossigeno inferiore, è risultato perfettamente adeguato agli obiettivi di protezione del prodotto, e quindi è stato adottato in quanto più vantaggioso sul piano economico».
«Molte volte, infatti - continua Buffa - si considera la barriera del singolo film, senza valutare che essa non ha una relazione diretta con la conservazione effettiva del prodotto. La barriera finale, infatti, dipende molto anche da come è stato trattato, stampato e saldato il materiale, e se noi stiamo acquisendo quote in nuove nicchie prima precluse al PP, è perché i prodotti Vibac offrono, nel complesso, prestazioni adeguate alle esigenze reali degli utilizzatori finali, ad esempio nel confezionamento di biscotti e di wafer».
Metallizzazione e ambiente
Un altro sviluppo molto interessante riguarda la produzione di film per metallizzazione bi-trattati ad alta barriera, che rappresentano unalternativa concreta ai poliesteri metallizzati o al foil dalluminio, con vantaggi in termini ambientali ed economici. «Un accoppiato a più strati composto da PP, PP metallizzato e PE per la saldatura - spiega Ferraris - forma una struttura omogenea a base poliolefinica, che non presenta problemi in fase di smaltimento. Naturalmente vanno di volta in volta individuate le applicazioni, oltre che attivata una comunicazione adeguata con il converter e con lutilizzatore per il miglior impiego del prodotto».
La tecnologia Vibac permette inoltre di ottenere film ultra-bassosaldanti che aprono ulteriori spazi applicativi al nostro materiale, e altre cose interessanti ancora (ci riferiamo, in particolare, alla nuova gamma di film per etichette roll-up, bianchi, metallizzati e trasparenti).
Si sono aperti e si apriranno sempre nuovi spazi e nuove nicchie di mercato dove Vibac, grazie allalta tecnologia raggiunta, intende giocare in futuro un ruolo di player primario e sempre più importante.
Multilayer products
Alongside their current products that have rated them among the largescale producers of plastic films for packaging, Vibac is launching its new high barrier products for metallization along with a line of special BOPP multilayer films. All this with performance characteristics and cost calibrated to the needs of the product to be packed.
At Interpack Vibac SpA presented a new family, still in progress, of films with special structures, obtained on a hi-tech coextrusion line especially designed for the occasion. For the most these are highly specialised multilayer products, that go to join the equally new high barrier bi-treated metallised products, proposed as a more economic alternative and aimed at other packaging solutions in a whole range of applicative areas. Interesting in themselves in terms of conception and performances, the new products constitute an important piece in the more general logic of the development of the Piedmontese group (around 1,000 employed, a turnover of over 400 million Euro, production works in the US and Canada). Companys characteristics and perspectives for both products and strategies in the words of company sales head Gianni Ferraris and Fulvio Buffa, marketing director.
Aimed effectiveness
Determined - as imposed by the economic rationale - to diversify their product range by offering new lines of more technical products alongside their original commodities, Vibac has located some areas of privileged growth, where it was moved with great speed. A decision made ten years back - Ferraris declares - when we began first out to invest in metallization. The same is happening today with multilayer films now being innovatory and efficient in the production of the same. The most recent result of this commitment has been the development of the BOPP multilayer range with diversified thickness and performance, that the company is integrating with other versions devised on the basis of the customers requests. The main advantage of the multilayer structures - Ferraris explains - is that they enable one to work separately on single components obtaining perfect results. If that is in a film of previous conception, two layers are used for printing on and sealing, one is hard put in attaining the degree of shininess desired on the remaining layer. Viceversa our products offer broader possibilities of intervention, working on the internal layers so as to obtain on each the highest possible grade of coverage, gloss, stiffness, etc... In other words, the technology that we have devised modifies the selfsame approach to the product: the best film is not the one with the best performance all told but the one most conforming to the demands and necessities of the customer. For this our latest films often stand as an alternative that is technically valid and economically competitive to more complex films, like lacquered acrylic or PVDC.
For a right barrier
Thanks to the new technology, Vibac is capable of creating differentiated solutions that satisfy special applicative demands. As Buffa explains Recently we proposed one of our laminates for packing biscuits, in alternative to lacquered films used precedingly. Even though our film presented a lower oxygen barrier, it was proven to be perfectly suited to the objectives of product protection, and hence it was adopted in that it offered advantages in being more economical. Many times in fact - Buffa goes on to say - one considers the barrier properties of the single film, without rating whether this has a direct relation with the actual preservation of the product. The final barrier in fact depends a lot also on how the material has been treated, printed and sealed, and if we are winning over shares of new niches, formerly precluded to PP, it is because our products overall offer performances suited to the real needs of the users, for example in the packaging of biscuits and wafers.
Metallization and environment
Another very interesting development is the production of bi-treated high barrier film for metallization, that stands as a concrete alternative to metallized polyesters or aluminium foil, with advantages in environmental and economic terms. A multilayer laminate made up of PP, metallised PP and PE for sealing - Ferraris explains - forms a polyolefinic based homogeneous structure, that does not present problems in the disposal stage. Naturally the applications are to be rated as each case has it, as well as activating a suitable communication with the converter and with the users in order to improve the use of the product. The Vibac technology also enables the creation of ultra low seal films that open up further applicative possibilities for our material, and still other interesting features. We allude in particular to the new range of films for roll-up, white, metallised and transparent labels. We have seen and will see the continuous opening of new market spaces and new niches where Vibac, thanks to the high technology reached, intends in the future playing an evermore important role as primary player.
Da dove arriva e dove va
Ricavato da risorse rinnovabili, con costi e prestazioni che possono competere con i materiali per confezioni e fibre tradizionali, il PLA NatureWorks è una resina fatta con il carbonio contenuto in vegetali, come il mais.
Una volta assorbito dallaria mediante la fotosintesi, il carbonio è fissato nellamido e quindi scomposto negli zuccheri che vengono successivamente fatti fermentare e distillati. È questo il processo di produzione del PLA, che utilizza dal 20 al 50% di petrolio in meno rispetto alle resine plastiche convenzionali.
Al termine dellutilizzo, il polilattide può essere completamente trasformato in compost negli appositi impianti municipali e industriali di compostaggio.
Le applicazioni - Per le sue caratteristiche, il polilattide è un materiale interessante sia per i trasformatori di materie plastiche sia per gli utilizzatori di imballaggi.
Per quanto riguarda i film, la caratteristica più interessante è la barriera agli aromi. Il film può anche essere termosaldante. Il PLA può essere impiegato anche per gli elementi rigidi. Trasparente e lucido, facile da termoformare, NatureWorks trova spazio sia nelle applicazioni convenzionali sia nella formatura a riempimento; inoltre, la particolare rigidità consente una riduzione dello spessore rispetto ad altri materiali. Infine è adatto al processo di formatura a iniezione ISBM per la realizzazione di bottiglie, ideali per il latte fresco e gli oli alimentari.
Alcune caratteristiche
Trasparenza e lucentezza: haze 2,1%. Piegatura permanente: qualità superiore al cellophane del 25%. Proprietà barriera: buona resistenza alla maggior parte degli oli e grassi usati nei prodotti alimentari. Chiusura a caldo: saldatura a 80° C con valori di chiusura a caldo superiori a 36 g/cm. Facilità di stampa: superficie adatta alla stampa con diversi tipi di inchiostro. Rigidità: materiale adatto alle confezioni rigide e alle applicazioni per soffiaggio iniezione. Conservazione torsione: pari al cellophane e superiore del 20% rispetto alle altre pellicole di plastica.
Where its from and where its going
Made from renewable resources, with cost and performance levels that can easily compete with conventional packing materials and fibres, NatureWorks PLA is a resin obtained from the carbon contained in a few plants, such as maize.
Once absorbed from the air via photosynthesis, the carbon is stored in the starch and then reduced into natural sugars that are then fermented and distilled.
This is the PLA production process, which uses between 20 and 50% less oil than conventional plastic resins. After use, polylactide can be 100% converted into compost in city and industrial composting plants.
The applications - Thanks to its special characteristics, polylactide is an interesting material for both plastics converters and packaging users.
In terms of film, PLA most interesting characteristic is the aroma barrier. The film can also be thermosealing.
PLA can be used to get stiff elements too. Transparent and shiny, NatureWorks is easy to thermoform and so is used in both conventional and form-fill applications; its special stiffness also makes it suitable for even thinner walls compared to other materials.
Finally, its suitable for ISBM injection forming to create bottles, ideal for fresh milk and cooking oils.
A few characteristics
Transparency and shine: 2.1% haze. Permanent folding: 25% better quality than cellophane. Barrier properties: good resistance to most oils and fats used in foods. Hot sealing: sealing at 80° C with hot sealing values above 36 g/cm. Printability: surfaces suitable for printing with various types of ink. Stiffness: material suitable for stiff containers and injection blowing applications. Twist strength: equal to cellophane and some 20% better than other plastic films.
"Fare" mercato con le idee
Film bianchi per etichette; film a cinque strati ad alte prestazioni; film metallizzati; film laccati basso saldanti. La ricerca Moplefan è orientata a sviluppare tipologie di prodotti specializzati, a base polipropilenica, così da servire il mercato dell'imballaggio flessibile con soluzione adeguate alle esigenze espresse dall'industria utilizzatrice.
A Interpack, in particolare, l'attenzione è stata puntata su nuove varianti dei BOPP (dalle elevate proprietà barriera ma economici) e su un PP twist (in grado di competere, per rese e prestazioni, con il PVC).
BCF, ultima frontiera - Sono stati denominati BCF (Barrier Chlorine Free) i più recenti film laccati di BOPP. Completamente privi di cloro, consentono di ottenere un elevato effetto barriera, coniugando istanze ambientali con l'elevata versatilità, effetto fino ad oggi impossibile da ottenere se non ricorrendo all'accoppiamento con altri materiali.
Cuore della famiglia BCF è la resina a base di un copolimero dell'alcool polivinilico che, applicata in uno strato sottilissimo durante il processo di laccatura, garantisce elevatissimi valori barriera ai gas pur mantenendo massima trasparenza e brillantezza (garantendone al contempo la possibilità di impiego come base per successive operazioni di stampa, accoppiamento e metallizzazione). La famiglia si suddivide in quattro tipologie essenziali: trasparenti, metallizzati, bianchi e bianchi metallizzati, declinati in versioni differenziate per numero di strati, caratteristiche di lavorazione, materiali impiegati e peso. I prodotti della famiglia BCF possono essere utilizzati sia da soli sia accoppiati con altri film e sono indicati nel confezionamento di caffè, zuppe, formaggi, salumi, pet food. Nelle versioni metallizzate, risentono poco delle condizioni di umidità ambientale, rappresentando dunque una soluzione ideale per l'imballaggio in atmosfera modificata e con una shelf life prolungata. A ciò va aggiunto che, così concepito, il BCF metallizzato rende inutile l'adozione di uno strato ulteriore di alluminio, riducendo il peso dei film, a tutto vantaggio del rapporto costi/benefici.
Caramelle col twist - Con la messa a punto del CPP twist (un film cast polipropilenico) Moplefan offre all'industria dolciaria (in particolare ai produttori di caramelle) un'alternativa affidabile e, al contempo, economica rispetto ai tradizionali PVC e Cellophane. È disponibile nelle versioni bianco, trasparente, metallizzato e bianco metallizzato. Scarsa proprietà di memoria, elevata capacità di mantenimento della piega, buona stampabilità, alto grado di torcibilità, barriera al vapore acqueo, tenuta della saldatura e brillantezza, facile stampabilità: sono queste le caratteristiche che, sostengono convinti in Moplefan, ne sosterrano l'introduzione sulle linee di avvolgimento ad alta velocità. Un'altra idea "made in Italy" in grado di conquistare i produttori europei di caramelle.
"Creating" market using ideas
White film for labels; five layer and high performance film; metallized film; low seal coated film. Moplefans research is aimed at developing types of specialised polypropylene-based products, so as to serve the packaging market with solutions suited to the needs of the user industry. In particular at Interpack attention was aimed at the new BOPP variants (having high barrier properties while all the same being economic) and on PP twist (in terms of yield and performance capable of competing with PVC).
BCF, the latest frontier - Denominated BCF (Barrier Chlorine Free) the most recent BOPP lacquered film are completely chlorine free, enabling the attainment of high barrier effect, combining environmental qualities with high versatility, effect up to now impossible to obtain if not by resorting to bonding with other materials.
At the heart of the BCF family one has a polyvinyl alcohol copolymer based resin that applied in an extremely thin coating during the lacquering process, guarantees extremely high barrier ratings against gas, while maintaining transparency and shininess (at the same time guaranteeing the possibility of use as a base for subsequent print, bonding and metalization operations).
The family is subdivided into four essential types: transparent, metalised, white and metalised white, divided up into versions in relation to number of layers, processing characteristics, material used and weight. The products of the BCF family can be used both alone and bonded with other films and are recommended for packing coffee, soups, cheeses, cold cut meats, pet food.
In the metalised versions they are not all that affected by environmental humidity, hence standing as an ideal solution for packaging in modified atmosphere and with an extended shelf-life. To be added that conceived as such metalised BCF makes the adoption of a further layer of aluminium unnecessary, reducing the film weight, all to the advantage of the cost/benefit ratio.
Candies with twist - With the devising of CPP (a polypropylene-based cast film) Moplefan offers the confectionery industry (and particularly candy producers) a reliable and at the same time economical alternative compared to traditional PVC and Cellophane. The film is available in the white, transparent, metalised and white metalized version. Low memory properties, a high capacity to keep the fold, good for printing on, high twist rating, barrier to aqueous vapours, seal resistance and shinyness and easy print: these are the characteristics that Moplefan are convinced will support the introduction of the same on the high speed wrapping lines. Another Italian idea capable of conquering European candy producers.
Nuove per il mercato da Etipack
Etipack progetta, costruisce e commercializza sistemi di etichettatura e codifica per etichette autoadesive. Lazienda, flessibile e customer oriented, studia soluzioni mirate a soddisfare le diverse necessità di applicazione, politica che lha portata a creare più di cento soluzioni standard. Ricordiamo, tra le altre, l'etichettatrice Surprise, uno dei 4 modelli di nuova generazione (le Blue di Etipack, Cfr. ItaliaImballaggio n. 6/02), progettate per rispondere alle molteplici esigenze di confezionamento, con unofferta modulata in funzione delle diverse esigenze produttive. Veloce, precisa e versatile, applica etichette larghe fino a 130 e 250 mm a una velocità massima di 30 m/min, per soddisfare unampia fascia di esigenze di etichettatura nei più diversi settori industriali.
I punti di forza sono costituiti dal motore passo passo (garantisce precisione e affidabilità nellapplicazione), dallo svolgitore con rullo oscillante per il controllo dellansa (assicura una tensione ottimale nello svolgimento della bobina) e dalla tecnologia switching (che trasforma la tensione, stabilizzandola).
Come in tutte le etichettatrici prodotte da Etipack, Surprise ha corpo macchina in fusione di alluminio per garantirne funzionalità nel tempo, anche negli ambienti industriali più esigenti.
E poi, accanto all'applicatore di nastro adesivo linerless SA 2000, sviluppato da Etipack insieme a 3M, ricordiamo il print & apply Drinedge, ideato per rispondere allesigenza di visibilità delletichetta sul prodotto. È in grado infatti di applicare unetichetta sullangolo di un imballo, così da attivare con la massima facilità la lettura degli scanner che guideranno automaticamente il collo lungo il percorso del magazzino sino alla destinazione finale.
Il software DG 10 consente di dialogare con la macchina in maniera molto semplice, per impostare letichetta. La stampante e la struttura di sostegno hanno dimensioni contenute, per facilitarne l'inserimento alla fine delle linee di confezionamento. Drinedge può stampare e applicare etichette alte fino a 120 mm e lunghe 200 mm.
News for the market by Etipack
Etipack designs, manufactures and sells labeling and coding systems for self-adhesive labels. The company, ever flexible and customer oriented, develops solutions with the aim of satisfying the various different application needs: a policy that has led the company to create more than a hundred standard solutions. Among the others, we cite Surprise, one of the four models of a new generation of labeling machines (see ItaliaImballaggio n. 6/02), designed to respond to varied packaging requirements, with a range adapted to meet several production needs. Fast, accurate and versatile, it applies wide labels up to 130 and 250 mm at a maximum speed of 30 metres/min, to satisfy a wide range of labeling requirements in several industrial sectors.
Its strong points are the step by step motor (which ensures accuracy and reliability of application), the unwinding mechanism with oscillating roller for control of the loop (ensuring perfect tensioning of the unwinding of the reel) and switching technology (which changes the tension to stabilise it). As with all labeling machines produced by Etipack, the Surprise has a cast aluminium machine body which guarantees long life, even in the most demanding industrial situations.
And then, beside the linerless tape applicator SA 2000, developed together with 3M, we remember the Drinedge print &apply, created by Etipack to respond to the demand for visibility of the label on the product. It can apply a label to the corner of a pack, so that it can be read very easily by the scanners which guide the pack on its route through the warehouse to its final destination. DG 10 software allows dialogue with the machine to be carried out very simply, to set the label.
The printing machine and its support structure are compact in size, making it easy to be inserted into a packaging line. Drinedge can print and apply labels up to 120 mm high and 200 mm long.
Una partecipazione di gruppo
Il Gruppo Sympak si è presentato con lofferta delle proprie aziende.
BC (produzione e imbottigliamento bevande) ha esposto il Triblocco Magic RC\RS-LV-V-A 24\24\6, composto da: una sciacquatrice bottiglie con sistema no bottle no spray; una riempitrice a gravità no oxygene pick-up e un tappatore sughero raso. Corazza ha sviluppato una nuova dosatriceincartatrice per porzioni di formaggio fuso (Mod. FFX) che, a differenza dei modelli tradizionali, funziona a moto continuo. OPM ha proposto unisola robotizzata con due alimentazioni, per la gestione di piccole buste di snacks da inscatolare in vassoi aperti e/o in casse americane e due robot (uno Scara, dai 100 cicli /min, e uno di tipo Ragno dai 160 cicli /min) controllati dallesclusivo sistema OPM di visione a camera lineare. RC (revisione macchine e impianti di confezionamento) si è presentata con una linea per il confezionamento di dado da brodo pressato (pressa tipo PDP/18 e incartatrice IDP). Sima ha lanciato un gruppo costituito da colmatrice sottovuoto e aggraffatrice (mod. VFG/40 + 2000/6), ideale per prodotti alimentari liquidi, viscosi o densi. Tra le numerose soluzioni proposte da Stephan, ricordiamo il sistema modulare UHT, per la sterilizzazione in continuo dei cibi, la Universal Machine, per la produzione a batch di formaggio processato fino a 35 kg/batch e il miscelatore ad elevata velocità TK-300, ideato per la produzione industriale di pasta fino a 180 kg/batch.
A group showing
Sympak Group introduced the product offer of its member companies.
BC (beverage processing and bottling machinery) exhibited its Triblock Magic RC\RS-LV-V-A 24\24\6, composed of: a bottle rinser with no bottle-no spray system; a no oxygen pick-up gravity filler; a mono and bi-directional flushed cork capper.
Corazza has developed a new dosing wrapping machine for processed cheese portions (Mod. FFX), that in comparison to the traditional machines runs continuously. OPM displayed a robot island with double infeed system for loading small snack bags on to open trays and/or American boxes and two different robots driven by the specific OPM vision system (a Scara 100 cycles/min robot and a 160 cycles/min Spider robot).RC (re-engineering and overhauling of packaging machines) has proposed a rotary press machine type PDP/18 and wrapping machine type IDP for the packaging of pressed stock cubes. Sima launched a vacuum filling and seaming unit (mod. VFG/40 + 2000/6), designed for working with liquid, viscous or dense products. Among the numerous solutions proposed by Stephan we cite the UHT module system for continuous sterilisation of food products, the Universal Machine, designed for batch size production of processed cheese up to 35 kg/batch, and the TK-300 high speed-mixer, designed for industrial dough production up to 180 kg/batch.
Rilevatori di metallo
Lock Inspection Systems (Oldham, UK), specializzata da più di 50 anni nella produzione di metal detector e selezionatrici ponderali, ha puntato sullalto livello tecnologico e sullaffidabilità delle proprie attrezzature che sono state dotate, ad esempio, di processori a 32 bit e di assistenza remota.
Lazienda ha recentemente messo a punto una nuova gamma di metal detector (MET 30+) che assicura ottime prestazioni sia in condizioni di umidità che a secco, può lavorare con film metallizzati ed è semplice da gestire.
Queste macchine sono particolarmente robuste e sono in grado di lavorare in ambienti aggressivi come quelli dellindustria di processo.
Ad Interpack Lock ha lanciato il modello MET 30+ 3f, a tripla frequenza (bassa, media, alta), che automaticamente seleziona la frequenza ottimale a seconda del prodotto o confezione da controllare.
Metal detectors
For over fifty years now Lock Inspection Systems (Oldham, UK) has been offering a wide range of metal detection and checkweighing machinery. The company places the onus on high technology levels and the reliability of its own equipment, for example fitted out with 32 bit processors and remote assistance.
Lock has introduced an entirely updated metal detector range (the MET 30+) which provides the user with enhanced performance in both wet and dry applications, automatic metallised film operations and simplified service support. It also features improved ruggedness for operating in the aggressive cleaning environments prevalent throughout the processing industry.
At Interpack Lock launched its model MET 30+ 3f which can operate at three different frequencies (low, medium, high); the machine automatically selects the optimum frequency according to the product or packaging to be checked.
Investire nel flessibile
Uno dei principali protagonisti nel campo dellimballaggio flessibile, Amcor Flexibles Europe è in grado di eseguire, su impianti allo stato dellarte, stampe in rotocalco e flessografia, coating e accoppiamento, coestrusione, metallizzazione e micro perforazione, nonché di realizzare sacchetti e buste. In un panorama sempre più complesso (design più colorati, packaging più leggeri e con una shelf life prolungata) e allo stesso tempo esigente (imballaggi attivi, più sicuri e facilmente apribili e richiudibili), per crescere ed ampliare il proprio business Amcor ha scelto la strada degli investimenti e delle acquisizioni. A questo proposito segnaliamo il recente annuncio dellaccordo per lacquisizione della spagnola Tobepal (divisione imballaggi flessibili ed estrusione del gruppo spagnolo Tobepal), che opera con tre stabilimenti. Il grado di innovazione raggiunto da questo converter si misura anche con i numerosi premi EFTA ricevuti questanno - dieci in tutto - dove per la terza volta consecutiva Amcor Flexible Venus (Ilkeston, Derbyshire) ha vinto il Best in Show Gold Award grazie al design originale e alla cura dei dettagli della confezione di gamberetti realizzata per Marks & Spencer e stampata in flessografica. Il PE utilizzato - prodotto da Amcor Flexibles Extrusion - è ottenuto con un particolare insieme di polimeri, che consentono di alleggerire le strutture senza compromettere le prestazioni delle confezioni e allo stesso tempo di migliorare la macchinabilità riducendo sensibilmente le perdite e i difetti di saldatura.
Investing in flexible
One of the main protagonists in the field of flexible packaging, Amcor Flexibles Europe, is capable of rotogravure and flexo printing, coating and laminating, coextrusion, metallizing and micro-perforation on state-of-the-art plant, as well as producing bags and pouches. In a world thats ever more complex (more highly colored designs, lighter packaging and longer shelf life), while at the same time more demanding (active, safer and easy to open and close packaging), Amcor has chosen the route of investments and acquisitions to grow and extend its business. Here we should mention the recent announcement of the agreement to buy Tobepal of Spain (flexible packaging and extrusion division of the Spanish group, Tobepal) with its three factories. The degree of innovation reached by this converter can also be seen in the numerous EFTA awards received this year - ten in all - where, for the third time running, Amcor Flexible Venus (Ilkeston, Derbyshire) has won the Best in Show Gold Award thanks to the original design and care taken over details in the prawn pack produced for Marks & Spencer and flexo printed. The polyethylene used by Amcor Flexible Venus is produced by sister company Amcor Flexibles Extrusion. It utilises unique blends of polymer combined to give significant lightweighting opportunities without the loss of performance and enhanced packing machinery speeds combined with reductions in seal failures and leakers.
Le novità di prodotto
La gamma produttiva di COMAS, già molto ampia (varie configurazioni di macchine riempitrici e/o tappatrici per flaconi da 0,02 ml sino a 1 litro e velocità da 8.000 a 20.000 flaconi/ora, a moto intermittente o continuo), si è di recente ulteriormente arricchita.
Presentato ad Interpack come novità nel settore delle riempitrici - grazie alla sua costruzione a balcone - il monoblocco speciale MB2000, ha un funzionamento lineare ed è dotato fino a sei siringhe di riempimento con alimentazione automatica dei sottotappi e dei tappi.
«Il design particolare, con la zona flaconi a sbalzo rispetto al telaio principale - spiega Maurizio Calonaci - rende la macchina facilmente accessibile e sanitizzabile, ma soprattutto consente alloperatore di tenere perfettamente sotto controllo tutte le fasi di riempimento e tappatura. Per agevolare inoltre le operazioni di manutenzione e pulizia, abbiamo accuratamente separato la zona motori da quella di lavoro. Inoltre, tutte le parti a contatto con il prodotto, oltre ad essere in acciaio inox 316L, sono facilmente smontabili e sterilizzabili. Tali macchine, infatti, sono dotate di sistemi di smontaggio delle siringhe talmente semplici e rapidi da non necessitare di processi di cleaning in place, anche se tutti i nostri impianti, nel caso il cliente lo richieda, possono essere dotati di sistemi CIP e SIP.
Ma abbiamo anche cercato di soddisfare le attuali esigenze velocizzando e semplificando il cambio formato. Per quanto riguarda gli elementi di chiusura avviene tramite lutilizzo di indicatori contagiri ed innesti rapidi. Per il cambio formato dei flaconi, grazie allimpiego di navette (dette anche godet o pucks) facilmente rimuovibili e gestendo il dosaggio elettronicamente, da pannello di comando, loperatore, per regolare il volume di riempimento, non deve né impiegare attrezzi, né fermare la produzione».
Product news
The productive range of COMAS, already very wide (various layouts for filling and capping machines for flacons of from 0.02 ml to 1 litre and speeds from 8,000 to 20,000 flacon/hour, and continuous or intermittent motion), has recently been further enriched.
The special monoblock MB2000, presented at Interpack, thanks to its balcony construction - a novelty in the sector of filling machines - works in a line and is provided with up to six filling syringes with automatic feed of under-caps and caps. «This special design, with the flacon area overhanging the main chassis - Maurizio Calonaci explains - makes the machine easily accessible and easy to sanitise, but above all enables the operator to maintain perfect control of all the phases of filling and capping. Furthermore to facilitate maintenance and cleaning operations, we have carefully separated the motor area from that of the work area. Also all the parts that come into contact with the product, apart from being made of stainless steel 316L, can easily be dismounted and sterilised. These machines, in fact, have such simple and quick systems for dissembling the syringes that cleaning in place processes are not necessary, though all our plants, should the customer require it, can be fitted with CIP and SIP systems. But we have also tried to satisfy present needs speeding up and simplifying the format change. As regards the capping parts, this happens through the use of revolution counter indicators and quick insertion. When changing the shape of the flacons used, the operator, thanks to the use of easily removable shuttles (called godet or pucks) and by managing the dosages electronically from a control panel to regulate the volume to fill, neither needs to use any tools nor to stop production».
Nuova tecnologia per etichettatrici cut and stack
AET Films (Delaware, USA) ha sviluppato una nuovissima tecnologia di etichettatura che amplia notevolmente le possibilità di decorazione delle macchine di tipo cut and stack.
Con TOppCure, qualsiasi prodotto può sfruttare a pieno le possibilità di decorazione offerte dalle etichette di plastica trasparenti, metallizzate e/o opache, avvantaggiandosi della flessibilità e dellaffidabilità delle etichettatrici cut and stack. Fino ad ora, gli operatori sono stati infatti costretti ad utilizzare supporti a base cartacea applicandoli con colla a freddo, soluzione incompatibile e in genere non adatta allimpiego con supporti di plastica.
TOppCure è invece un sistema completo per etichettatrici cut and stack in cui uno speciale adesivo viene applicato, attraverso un sistema di dosaggio e applicazione molto preciso, servendosi di un dispositivo che, individualmente, rimuove le etichette da un magazzino speciale. Le etichette vengono poi trasmesse ad unapposita ruota consentendo loro di passare in una zona di irradiazione per il trattamento UV delladesivo. Queste vengono poi applicate sui contenitori aderendo perfettamente ai prodotti, che sembrano decorati con le normali etichette autoadesive.
New labelling technology for cut and stack labellers
A radical new labelling technology that dramatically expands the decorative possibilities with Cut and Stack style labelling machinery has been launched by AET Films, of Delaware, USA. TOppCure makes it possible for any product to enjoy the enhanced design opportunities afforded by clear labels, as well as metallised/and or white opaque plastic labels with Cut and Stack labelling flexibility and efficiencies.
Until the emergence of TOppCure, marketers have been limited to using paper-based substrates applied using cold glue systems. This meant that adhesive systems were incompatible and in general unsuitable for use with existing plastic substrates.
TOppCure is a complete system for Cut and Stack labellers in which a specially formulated adhesive is applied, through an accurately metered adhesive application system, to label pallets that individually remove labels from a modified magazine. The pallets transmit the labels to a transfer wheel during which process the label adhesive passes through an irradiation zone where it is UV cured. The label is then located precisely on the container where it adheres strongly, resulting in a final labelled product with the appearance similar to a typical pressure-sensitive label.
Semplificare il dialogo
Seguendo la propria filosofia dellIntelligent Coding, incentrata sul miglioramento dellefficienza delle operazioni di codifica dei propri clienti, Markem ha sviluppato linterfaccia operatore SmartTouch, che consente agli utilizzatori di dialogare in modo semplice con i codificatori, programmando, disegnando e memorizzando le legende. Sia che venga utilizzato su dispositivi operanti in linea sia fuori linea, è possibile verificare i risultati delle modifiche apportate tramite il display a colori. La nuova interfaccia è anche perfettamente compatibile con le linee guida Pack ML (Packaging Machinery Language, il linguaggio di comunicazione per macchine confezionatrici in fase di sviluppo congiuntamente al gruppo di lavoro OMAC OPG). La nuova interfaccia SmartTouch sarà integrata nei codificatori SmartLase - che utilizzano un sistema brevettato di controllo del fascio laser per stampare ad alta velocità e a bassa potenza - e nei codificatori a trasferimento termico SmartDate. Le novità di prodotto riguardano anche la gamma di codificatori per macrocaratteri e codici a barre per la stampa diretta su cartoni della serie 5000, che è stata ampliata con due modelli. La versione 5200 è in grado di controllare fino a due teste di stampa e la 5400 fino a quattro teste di stampa. Entrambe possono stampare in contemporanea su due lati di una scatola e sono ideali per lavorare in ambienti industriali.
Simplify the dialogue
Following their specific philosophy of Intelligent Coding, centred on improving the efficiency of their own customers coding operation, Markem has developed its SmartTouch operator interface, that enables a user-friendly dialoguing with the coders through programming, designing and memorising of legends. The new interface allows the user to check the results of the modifications made using the color display on devices operating both in and out of line. It is also perfectly compatible with Pack ML (Packaging Machinery Language) guidelines, the communication language for packaging machines currently under joint development by the OMAC OPG work group. The new SmartTouch interface will be integrated into the SmartLase coders - that use a patented laser beam control system for high speed low power printing - and into the SmartDate heat transfer coders. The 5000 series range of macrocharacters and barcodes coding machines for direct printing onto cartons also feature in the new product offer with two new models. The 5200 version is capable of controlling up to two print heads, the 5400 up to four heads. Both can print on two sides of a box at the same time and are ideal for working in industrial environments.
Per un pharma di alta gamma
Dopo i cambiamenti significativi occorsi nellultimo decennio, che hanno influito su dinamiche e struttura, il comparto farmaceutico vive sempre più di grandi concentrazioni. Tuttavia, nel mondo, stanno emergendo piccole e medie realtà, in grado di investire molto in tecnologia o, sul coté produttivo/commerciale, di operare in modo aggressivo. Ne è consapevole MAR, noto produttore italiano di macchine per la ripartizione di sostanze farmaceutiche in forma liquida e in polvere con sistemi installati per il controllo del peso, che risponde così alla crescente competizione con prodotti altamente qualificati.
Spiega al riguardo Nicola Di Biase, direttore generale di MAR: «La nostra azienda è fortemente votata allexport, che incide per il 95% sul fatturato e dove gli USA contano per il 40% circa». Merito dellexpertise maturata nel tempo, che permette a MAR di «continuare a puntare alla specializzazione, che ci consente di personalizzare le singole soluzioni studiate per il cliente, accomunate comunque da alcuni parametri, come le velocità operative alte e medio/alte, lestrema flessibilità, i cambi formato rapidi, maggiori automatismi nelle regolazioni da effettuare tramite pannello operatore allesterno della macchina».
Sul fronte del servizio al cliente, punto di forza della MAR continua a essere lesperienza nellinstallazione di sistemi isolatori, che evitano ogni possibile contaminazione dei farmaci e degli operatori coinvolti alla manipolazione degli stessi. «Si tratta per noi di un plus importante - aggiunge Di Biase - perché ci permette di rinsaldare il rapporto con il cliente, attraverso la comprensione dei problemi, anche dei più complessi, fino alla loro soluzione».
For high range pharmaceuticals
After the significant changes that occurred in the last decade, that influenced both the run of things and the structure, the pharmaceutical segment now evermore features large concentrations. All the same, small-to-medium-sized concerns are emerging around the world, capable of investing a lot in technology and operating aggressively on the production/commercial side of things. MAR, the well-known Italian producer of machines for dosing pharmaceutical substances in liquid and powder form with installed systems for weight control has shown itself to be aware of this. Thus the companys machines respond to the growing competition with highly qualified products. As MAR general manager Nicola Di Biase explains: «Our company is heavily export-oriented, exports accounting for 95% of our turnover where the US alone accounts for a share of around 40%». This is merit of expertise built up in time, that allows MAR to continue to aim at specialisation, that enables the personalisation of the single solutions devised for the customer, while all the same offering given common parameters like high or medium-to-high workspeeds, extreme flexibility, rapid format change, greater automation in the settings to be carried out on the operator panel external to the machine.
On the customer service front, MARs strongpoint continues to be the experience in the installation of insulating systems, that avoid all possible contamination of the pharmaceuticals and the workers involved in the manipulation of the same. «This for us is an important plus point - Di Biase adds - because it allows us to further strengthen our relationship with the customer, this by way of the understanding the problems involved, even extremely complex ones, right up to their solution».
Etichette antitaccheggio
La protezione alla fonte, un metodo per lapplicazione delle etichette di protezione delle merci in fase di produzione o durante il confezionamento, rappresenta la risposta più adeguata per ridurre i furti e le differenze inventariali (che, secondo ricerche condotte da Checkpoint, costano alla grande distribuzione europea 28,9 miliardi di Euro), aumentando le opportunità commerciali con lesposizione a libero servizio di prodotti normalmente ad alto rischio di taccheggio.
Le etichette ideate per la nuova tecnologia a Radio Frequenza Digitale hanno uno spessore estremamente ridotto (pari a quello di un foglio di carta), sono flessibili, praticamente invisibili e virtualmente resistenti e vengono disattivate nel momento in cui viene letto il prezzo tramite lo scanner alle casse. A questo proposito Checkpoint sta realizzando le nuove etichette attivabili Gen3, specifiche per la protezione alla fonte, e le Express Trak, etichette RFID senza chip, nonché le etichette RFID Performa®, con un circuito integrato al loro interno.
Antipilfer labeling
Protection at source, a method for the application of labels for protecting goods in production or during the packaging phase, stands as the most suited answer to reducing pilfering and stocktaking imbalances (that according to studies carried out by Checkpoint, cost broadscale European distribution around 28.9 billion Euro), increasing commercial opportunities by enabling the exposure of normally high pilfer risk products in self service sections. The new labels for the new Digital Radio Frequency technology are super thin (like a sheet of paper), flexible, practically invisible, resistant and are disactivated the moment the price is scanned at the check-out. On this count Checkpoint is creating its new activatable Gen3 label, specifically created for protection at source, and its Express Trak chipless RFID label as
well as its RFID Performa®
label containing an
integrated circuit.
Nuove funzioni per servo motori
Il terminal box e la custiodia dei servo motori SM-070, 100 e 140 del sistema PacDrive di Elau, sono ora prodotti con classe di protezione standard IP 65. Lalbero del motore rimane con lo standard IP 64, ma con un anello opzionale si può raggiungere lIP 65. A scelta, questi motori possono anche essere forniti con alberi dacciaio inossidabile del tipo 1,4057. Questi alberi offrono alta rigidità e sono idonei per limpiego nellindustria alimentare. I servo motori SM-070, 100 e 140 possono ora essere forniti, in via opzionale, per le applicazioni EExp. La classe di protezione dalle esplosioni si ottiene tramite pressurizzazione. Il sistema PacDrive è impiegato esclusivamente nelle macchine di confezionamento e imballaggio e per il settore alimentare. Ad Interpack, 111 costruttori di macchine di tutti i comparti del packaging, adottavano il sistema PacDrive di Elau.
New functions for servo motors
The terminal box and the casing of the SM-070, 100 and 140 servo motors of ELAUs PacDrive system now has the standard protection class IP 65. The motor shaft remains with IP 64 standard, but an optional sealing ring raises the protection class of the shaft to IP 65 as well. If required, these motors can also be equipped with type 1.4057 stainless steel shafts. These shafts offer high rigidity and are approved for use in the food industry. The SM-070, 100 and 140 servo motors can now be supplied for EExp applications as an option. The explosion protection class is achieved by means of pressurising.
The PacDrive system is used exclusively in food and packaging machines. At Interpack, 111 machine manufacturers from all parts of the packaging sector had adopted ELAUs PacDrive system.
Palettizzazione delicata
Da quarantanni attiva nella costruzione di impianti di imballaggio per lindustria alimentare, Mariani ha ampliato le proprie competenze con lapplicazione di stazioni robotizzate per il confezionamento e la palettizzazione. Con il motto we pack your goods gently, lazienda ha presentato a Interpack un impianto estremamente compatto, per la palettizzazione di scatole di cartone, di plastica o fardelli termoretratti su mezzi europallet. Con ciclo completamente automatico gestito da PC, limpianto raggiunge una capacità di 1.800 colli/h. La depalettizzazione avviene con lausilio di una stazione robotizzata. La configurazione dellimpianto esposto in fiera comprendeva un palettizzatore automatico per strato della serie PMT e il modello RP 474 funzionante ad un ritmo di 6 cicli/minuto.
Delicate palletising
With forty years in the construction of packaging plant for the food industry, Mariani has extended its field of expertise to include the application of automated stations for packing and palletising. With its we pack your goods gently, the company presented an extremely compact system at Interpack, for palletising cardboard and plastic boxes or heatshrink wrapped bundles on europallets. With a fully automatic cycle controlled by PC, the system can reach speeds of 1,800 packs/h. Depalletising is by means of a robotic station. The configuration of the system shown at the exhibition included an automatic layer palletising device belonging to the PMT series and the RP 474 model running at a rate of 6 cycles/minute.
Etichette sleeve e sigilli antimanomissione
DallInterpack edizione 99 Decorative Sleeves è entrata a far parte del gruppo ITW (Illinois Tool Works), operando grossi investimenti sui siti produttivi per offrire le ultime novità in tema di etichettatura sleeve.
Decorative Sleeves realizza etichette tubolari e sigilli tamper evident per unampia gamma di alimenti, bevande, prodotti da toeletta, liquidi detergenti e prodotti farmaceutici, utilizzando PVC, PET e OPS per rivestire contenitori di svariate forme e dimensioni.
Rispetto a tre anni fa, sono state sviluppate nuove tecniche di stampa e di etichettatura, che hanno reso possibile lapplicazione di etichette su confezioni più grandi, come ad esempio le bottiglie da 70 cl per alcolici, i contenitori da 2 l per soft drink e le confezioni famiglia.
Accanto alle etichette, lazienda ha presentato numerosi inchiostri. Non solo i fluorescenti e quelli con effetto metallico o perlescente, ma anche inchiostri opachi e quelli dalla piacevole sensazione tattile.
Sleeve labels and tamper-evident seals
Since its attendance at Interpack 99, Decorative Sleeves has become a part of the ITW Group (Illinois Tool Works) and has extended its operations to offer the latest in shrink sleeve technology to its customers.
Decorative Sleeves produces sleeve labels and tamper-evident seals supplied for a wide selection of foods, beverages, toiletries, cleaning fluids and pharmaceutical products using PVC, PET and OPS to cover containers of almost all sizes and contours.
Since the last Interpack three years ago, new printing and application technology has made it possible for sleeve labels to be used on larger packs than before, including 70cl spirits bottles, 2 litre soft drink containers and large family-size packs. In addition to pearlescent, metallic effect and fluorescent inks, Decorative Sleeves also showed examples of tactile and matt lacquers.
Confezionatrici per prodotti alimentari
Stiavelli (gruppo Pavan) ha presentato la nuova serie di confezionatrici Electronic e una innovativa incartonatrice automatica. Questultima, denominata CPF1/HN, grazie a un sistema di alimentazione a nastrino retrattile, permette la composizione dello strato, a singola e doppia fila di confezioni (sacchetti a cuscino o scatole di cartone) per pasta corta o prodotti similari.
Le Electronic comprendono diversi modelli. SO è ideale per il confezionamento di pasta lunga nel formato a cuscino; SVM, macchina orizzontale a soffio daria calda o a cinghiolo saldante, è indicata per il confezionamento di diversi tipi di prodotto in imballaggi a cuscino e con soffietti laterali. Da segnalare poi la nuova confezionatrice verticale SVK-Electronic progettata per il confezionamento di grossi volumi di pasta lunga (versione PL) o di pasta corta, riso, snacks, frutta secca, caramelle e prodotti granulari in genere (versione PC).
Packing machines for food products
Stiavelli (Pavan Group) has presented its new Electronic series of packing machines and an innovative automatic case packer. The latter, called the CPF1/HN, lets one compose the layer in single or double rows of packs (pillow packs or cardboard boxes) for short pasta and similar products thanks to a retracting belt infeed system.
The Electronic series includes various models. The SO is ideal for packing long pasta in pillow packs; the SVM, a horizontal hot air blast machine or with sealing belt, is recommended for packing various types of product in pillow packs and those with side gussets. Then theres the new SVK-Electronic vertical packing machine designed to pack large volumes of long pasta (PL version) or short pasta, rice, snacks, dried fruit, sweets and granular products in general (PC version).
Buste e sacchetti per tutti i gusti
La Fiorini International di Senigallia (AN) produce sacchetti, buste, risme di carta o polietilene. In particolare, l'unità produttiva Polypack soddisfa le esigenze delle griffe, con le sue tre linee: manuale per moda, caratterizzata da stampa offset, serigrafia e impressioni a caldo (Ferragamo, Calvin Klein, Armani); automatica, in carta, con risvolto e stampa offset (Lancôme, Rocco Barocco e Tissot); in plastica a bassa e media densità con stampa flexo (Lacoste, Calvin Klein, Armani e Zegna). Le altre unità sono ICI, per prodotti alimentari (Barilla, De Cecco e Divella) e Gamma, per sacchetti a uno o due fogli (Benetton, Upim, Oviesse).
Bags and pouches for all tastes
Fiorini International of Senigallia (Ancona) produces bags, pouches, paper and polyethylene rismas. More specifically, the Polypack production unit satisfies the needs for designer labels with its three lines: manual for fashion, with offset, silk-screen and hot impression printing (Ferragamo, Calvin Klein and Armani); automatic, in paper, with flaps and offset printing (Lancôme, Rocco Barocco and Tissot); low and medium density plastic with flexo printing (Lacoste, Calvin Klein, Armani and Zegna). The other units are unità ICI for food products (Barilla, De Cecco and Divella) and Gamma for one or two-sheet bags (Benetton, Upim and Oviesse).
Tecnologia in primo piano
«A prescindere dai servizi virtuali, quello che più conta per noi sostiene Robert Willett - è laffidabilità e il livello tecnologico delle soluzioni proposte. Su input dei clienti, ad esempio, abbiamo recentemente potenziato il software Connector per proporre un sistema di stampa totalmente integrato».
Oggi, infatti, sempre più clienti necessitano di conoscere cosa succede in tutte le postazioni da un unico server. Connector, che fornisce in tempo reale lo stato di funzionamento delle macchine e il numero degli articoli stampati. consente di collegare a un unico PC fino a 99 stampanti a getto continuo di inchiostro della serie 400.
Ma entriamo nel vivo della tecnologia, partendo dalla nuova stampante 610 ad elevatissima risoluzione, progettata per la stampa diretta di codici a barre, grafici e testi su cartoni e imballaggi secondari. Innovativa sia la tecnologia di inchiostrazione sia il sistema di pulizia della testa che elimina gli sprechi e riduce i tempi morti. (Ne parliamo più dettagliatamente nella sezione Memo, Ndr). Per la stampa a microcaratteri Willett ha lanciato 460Pi, stampante a getto continuo dinchiostro pigmentato, progettata per stampare sulle superfici dove il contrasto visivo deve essere ottimale.
La completa revisione della tecnologia ink jet ha portato allo sviluppo di una nuova pompa a lunga durata, garantita un anno.
Nuovo anche il sistema di inchiostrazione, che consente di eliminare la formazione di schiuma causata da sostanze chimiche utilizzate in genere per mantenere in sospensione i pigmenti. Si può scegliere tra un'ampia gamma di colori, in funzione delle diverse applicazioni: bianco, giallo, blu e inchiostri UV. Willett ha anche lanciato una nuova serie di stampanti (overprinter) pensate per personalizzare imballaggi generici sul punto vendita, disponibili a moto continuo o intermittente e facilmente integrabili in linea. Stampano con unelevata risoluzione direttamente su superfici piane in materiale plastico, carta e cartone. La velocità è di 1000 mm/s e numerosi dispositivi consentono di ottimizzare il consumo del nastro. Le stampanti 470 a getto continuo dinchiostro sono invece progettate e testate IP66 per lavorare in ambienti difficili. Dotate di un sistema di pulizia automatica dellugello, in grado di assicurare un avvio pulito e di ridurre i costi di manutenzione, dispongono di un sistema di recupero solvente (ma possono utilizzare anche gli inchiostri Willett a base di etil acetato). Questi inchiostri costituiscono unalternativa valida ai tradizionali CIJ, ma a pari prestazioni offrono numerosi vantaggi dal punto di vista dellimpatto ambientale. In particolare, linchiostro nero ad alto contrasto a base di etil acetato, recentemente lanciato da Willett, assicura unottima adesione a unampia gamma di materie plastiche, ABS, polistirene, PVC, gomma, acciaio inossidabile, film trattati di PE, vetro e PET. Letilacetato, da notare, è una sostanza naturale, che si ricava dagli agrumi e dalla fermentazione del lievito, e che non è assolutamente nociva per luomo.
Technology first and foremost
Leaving aside the virtual services, what most counts for us - Robert Willett states - is the technological reliability of the solutions put forward. Following customer input for example we have recently launched a new version of Connector software in order to offer a totally integrated print system. More and more customers want to see what is happening to all their printers from one server. Connector software allows up to 99 Willett 400 Series CIJ printers to be connected to one PC and will give real time information on the printer status, including a count of the items printed. But lets take a closer look at technology, starting off from the new 610 ultra high resolution printer, designed for direct printing of barcodes, graphics and texts on cartons and secondary packaging. Innovative both the inking technology as well as the head cleaning system that eliminates waste and reduces downtime. (See a more detailed review in the Memo section, E.n.).
Willett has recently launched the new 460Pi pigmented continuous inkjet (CIJ) printer, designed for printing onto surfaces where visual contrast must be optimised and maintained.
The complete revision of inkjet technology has led to the development of a new longlife pump, guaranteed for a year. The 460Pi also features a new design of ink system. This eliminates the foaming caused by the use of surfactants within pigmented inks. These are used to keep the pigment in suspension and can cause foaming problems.
A range of Willett inks are available to suit most applications including white, black, yellow, blue and UV Curable black ink.
Willett has also launched a new series of overprinters devised for personalising general packaging at salespoints, available continuously and intermittently and easily integrateable in line. They print with high resolution directly onto flat surfaces in plastic, paper and cardboard. Speed is at 1000 mm/s and numerous ribbon save mechanisms enable the optimisation of tape consumption. The 470 continuous inkjet printers have in turn been IP66 designed and tested for working in difficult environments.
The new 470 incorporates an automatic nozzle cleaning routine. This ensures optimum conditions for clean jet starts and reduces maintenance costs.
As environmentally responsible as it is powerful, the 470 is equipped with advanced solvent recovery technology to enable cost of ownership to be minimised. Furthermore, the 470 is compatible with Willett's range of ethyl acetate based inks. These are real alternatives to traditional CIJ inks and provide similar end user properties but with the added environmental advantages. The new high contrast black Ethyl Acetate (EA) based ink provides exceptional contrast and adhesion on a wide variety of surfaces including acrylic plastics, ABS, polystyrene, PVC, nitrile rubber, stainless steel, treated polyethylene film, glass and PET. Ethyl Acetate occurs naturally in citrus fruits and the fermentation of yeast and is not alien to the human body.
Linee di packaging per bottiglie di PET
Sidel ha messo a punto due nuovi sistemi che rendono più flessibili le linee di confezionamento per bottiglie di PET. Combi è in grado di produrre, riempire e tappare bottiglie di PET in una singola macchina. Si tratta di uninnovazione che risponde a precise esigenze del mercato e che si distingue per elevata produttività, semplicità di gestione e igienicità. Con il sistema Combi, le bottiglie vengono sciacquate con acqua subito dopo il loro soffiaggio, impedendo così la loro deformazione durante il riempimento con bevande gasate (inconveniente dovuto alla pressurizzazione a cui le bottiglie erano sottoposte, dopo il soffiaggio, nei sistemi tradizionali). Il modello SRS-G 20/90/120/20 (esposto a Interpack) è dotato di 20 stazioni, 90 teste sciacquatrici, 120 ugelli di riempimento e 20 stazioni di tappatura. Eliminando il trasportatore ad aria tra la stazione di soffiaggio e quella di riempimento le dimensioni della macchina sono state ridotte del 30-40%. Sidel ha inoltre progettato un trasportatore in grado di gestire sia laccumulo sia il flusso dei prodotti prima dellingresso nella macchina. Utilizzando un sistema meccanico, la pressione esercitata sulle bottiglie è dieci volte inferiore rispetto ai dispositivi tradizionali e quindi si elimina il rischio di danneggiamento dei contenitori o delle etichette.
Packaging lines for PET bottles
Sidel has developed two new systems that make PET bottle packaging lines more flexible.
The Combi can produce, fill and cap PET bottles on a single machine. This is an innovation that meets precise market needs and stands out for its superior throughput, simple control and level of hygiene. With this Combi system, the bottles are rinsing with water immediately after being blown, thus preventing them from becoming deformed during filling with fizzy drinks (a problem caused by the pressurising of the bottles after blowing in conventional systems).
The SRS-G 20/90/120/20 model (shown at Interpack) has 20 stations, 90 rinsing heads, 120 filling nozzles and 20 capping stations. By eliminating the air conveyor between the blowing station and the filling station, the size of the machine has been reduced by some 30-40%. Sidel has also designed a conveyor capable managing both the collection and the flow of products before entry in the machine. Using a mechanical system, the pressure applied on the bottles is ten times less than corresponding conventional systems and so the risk of damaging the containers or the labels has been eliminated.
Componenti per siringhe e cartucce
Seal Line è nota nel settore farmaceutico per la produzione di copriaghi, chiusure e pistoni per siringhe preriempite nonché di dischi a singolo e doppio strato per carpule. Lazienda offre unampia gamma di materiali elastomerici (componente fondamentale per tali sistemi) particolarmente adatti alla produzione di componenti per siringhe e cartucce: mescole in cloro e bromo butile a basso rilascio; mescole esenti da proteine che possono causare reazioni allergiche; nonché un accoppiato gomma butile alogenata/gomma isoprenica ottenuto tramite co-vulcanizzazione. Seal Line realizza anche prodotti in gomma siliconica liquida - LSR - in numerose varianti di durezza. La velocità di reticolazione e la facilità di lavorazione permettono di ottenere particolari tecnici stampati ad iniezione con costi ridotti, anche di geometria complicata grazie alla tecnologia Liquid Injection Moulding (LIM). La gomma siliconica presenta una serie di vantaggi nel confezionamento farmaceutico primario e per lindustria del medical device: eccellente stabilità termica; ripetuti cicli di sterilizzazione a secco; nessun fenomeno di ossidazione; resistenza allossigeno e allozono; assenza sia di rischi di interazione con i farmaci sia dei rischi biologici, grazie alla struttura chimica lineare e allinerzia biologica; assenza di sostanze volatili, fenomeni di efflorescenza o perdita di particelle chimiche durante lo stoccaggio. Dopo lincenerimento si riconverte in biossido di silicio.
Components for syringe and for cartridges
Seal Line is well-known in the pharmaceutical sector for the production of needle shields, tip caps and plungers for prefilled syringe systems and for double- and single-layer discs for cartridges in carpules.
The company offers a broad range of standard and sophisticated elastomeric materials (essential components of the above mentioned systems) to be used in the manufacture of functional components for syringes and cartridges: modern low-leaching Chlorobutyl and Bromobutyl rubbers; up-to-date Isoprene rubber free from protein contamination, avoiding the occurrence of allergic reactions; a combination of Halobutyl and Isoprene rubber in the form of a sandwich part obtained by co-vulcanisation. Seal Line also offers liquid silicone rubber -LSR- in a wide range of degrees of hardness. The matrix-forming speed, together with the Liquid Injection Moulding (LIM) technology permits easy processing of the material and economic production of precisely moulded rubber parts; even parts with a difficult shape can be perfectly manufactured by means of the LIM technology. Silicone rubber offers a series of advantages for primary pharmaceutical packaging and for the medical device industry: excellent thermal stability; multiple hot air sterilisation cycles; no oxidising degradation; resistance to oxygen and ozone exposure; perfect chemical cleanliness and biological inertness eliminate the risk of adverse interactions with pharmaceuticals and the occurrence of biological hazards; no permeation of volatile gases, no blooming and no shedding of chemical particles upon storage; upon ignition, the rubber is converted into silicon dioxide.
Linee complete di pesatura e confezionamento
Simionato ha presentato due linee complete (pesatura e confezionamento) assolutamente innovative dal punto di vista tecnico e funzionale.
A Interpack viene proposta in anteprima una nuova serie di macchine nelle quali è evidente il lavoro di profonda revisione operato dallazienda su tutta la serie dei propri modelli, in sintonia con i nuovi criteri progettuali e costruttivi recentemente adottati. Il know-how acquisito dalla Simionato in più di 30 anni di attività sui mercati internazionali ha ispirato le scelte e il lavoro compiuto dal nuovo management aziendale e dallo staff tecnico, anchesso ampiamente rinnovato nei quadri e nella struttura. La nuove unità Simionato sono caratterizzate da alta produttività, flessibilità, modularità e semplicità di gestione. La produttività è assicurata da ridottissime esigenze di manutenzione, da alti livelli di affidabilità nella componentistica meccanica, pneumatica, elettrica ed elettronica.
Quanto a flessibilità e modularità le nuove unità della serie sono predisposte per un numero molto elevato di opzioni, e risulta determinante ladozione di una elettronica modulare, configurabile a misura utente, sviluppata e progettata da Simionato appositamente per il packaging, assemblata con componentistica proveniente dai settori automotive e telefonia e testata secondo gli standard più severi. Limmunità ai disturbi è superiore di due classi alle normative CE previste per luso industriale. Ma le nuove macchine Simionato sono anche facilmente gestibili: il rapporto uomo-macchina è estremamente semplificato, grazie alla notevole riduzione dei punti di regolazione e al nuovo design dellinterfaccia utente, immediato, essenziale e funzionale, collocabile a distanza (fino a 25 metri) per una ottimale accessibilità da parte dellutente stesso.
Le linee complete presentate ad Interpack sono composte da: pesatrice multiteste MTS 16 T Edy, asservita a due confezionatrici della nuova serie Simpack, Logic 22 e Logic 35 affiancate; pesatrice multiteste inclinata MTS HFP, asservita a una confezionatrice inclinabile per prodotti fragili della serie Simpack, Flex 25-55.
Complete weighing and packing lines
Simionato presented two new complete lines (weighing and packing), with revolutionary technical and functional characteristics.
A preview of a new series of machines is proposed at Interpack, clearly showing the efforts put into a thorough overhaul of the companys operations, right across the board, in tune with its new recently-adopted design and construction criteria. The know-how Simionato has built up during more than 30 years on international markets is behind the choices and the work carried out by the new corporate management and technical staff, it too considerably changed, with new faces and new structures. The new Simionato units are distinguished for their high output, flexibility, modularity and simple management. Productivity is guaranteed by the extremely low needs for maintenance, the high levels of reliability found in the mechanical, pneumatic, electrical and electronic components. With regard to flexibility and modularity, the new units in the series can be fitted with a great number of options. Here the adoption of modular electronics is especially important: set up to suit the users specific needs; developed and designed by Simionato with packaging in mind; assembled with components coming from the sectors of automation and telecommunications; and tested to meet the most stringent of standards. Immunity against interference is two classes higher than that required for industrial use under EC standards.
But the new Simionato machines are also easy to manage: man/machine relations have been made as simple as possible thanks to a big reduction in the number of adjustment points and the new design of the user interface thats immediate, essential and functional, and can be installed at a distance (up to 25 metres) for optimal accessibility by the user.
The complete lines presented at Interpack consist of: the MTS 16 T Edy multihead weighing machine, served by two packing machines from the new Simpack series, Logic 22 and Logic 35 side-by-side; the MTS HFP inclined multihead weighing machine, served by one tilting packing machine for fragile products from the Simpack series, Flex 25-55.
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