September 2002






Interpack




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Al di là della tecnologia di prim’ordine e del servizio ineccepibile, quello che colpisce di Markem è la capacità di “reinventarsi”; le molte novità di prodotto continuano d’altronde a essere espressione concreta di strategie che poggiano su conoscenza, chiarezza d’intenti e rispetto del mercato. Compendio di una storia che dura da 90 anni.
Stefano Lavorini

Nuova tecnologia ma, soprattutto ancora “più” tecnologia per la marcatura. Parola di Jeffrey B. Miller (presidente dell’Industrial Marking & Coding Group di Markem). L’abbiamo incontrato a Interpack e in modo semplice e chiaro, ci ha spiegato il significato della presenza di Markem in un mercato dalle mille esigenze, a cui è necessario rispondere con la massima competenza. Le sue parole rendono anzitutto lo spirito che ha animato la storia di questa azienda americana a capitale privato (nata nel 1911) e la scelta di agire da “avanguardia tecnologica”, che le ha consentito di crescere nel tempo in autorevolezza e numeri. «Siamo consapevoli - aggiunge Miller - di operare in un processo logistico complesso e di ampio respiro e dove le informazioni “ben comunicate” sul packaging - grazie ai sistemi di marcatura e codifica, ma soprattutto, ben gestite dagli operatori - rappresentano un differenziale decisivo per il successo e la rapidità dell’azione».
Oggi Markem è in grado di offrire molte soluzioni, sempre più mirate. «La nostra società è oramai a tutto tondo - spiega Miller - e quando si è trattato di crescere, lo abbiamo fatto puntando alla differenziazione delle tecnologie, coinvolgendo però solo partner di spicco e che avessero maturato competenze di altissimo livello in settori specifici. A cominciare dall’acquisizione della Spectra (oggi il più importante produttore a livello mondiale di testine industriali a getto d’inchiostro con tecnologia piezoelettrica) e della Prestek, che progetta e produce i codificatori a trasferimento termico SmartDate. Per finire con l’acquisizione di LaserInk che, grazie ai codificatori laser SmartLase, ci ha permesso di ampliare le nostre opportunità di business, affiancandoli ai già affermati ink-jet». La strategia di sviluppo mirata alla conoscenza ha dato buoni frutti e lo confermano i risultati economici degli ultimi mesi, quando in «controtendenza rispetto alla situazione generale, il nostro giro d’affari 2001 è aumentato del 12% e la crescita del primo trimestre 2002 ha toccato il 16%».
Va detto che, in questo contesto, anche Markem Italia ha contribuito in modo significativo con un’ottima perfomance al buon andamento complessivo: nei primi mesi del 2002 (ci ha detto Roberta Bagna, marketing manager della filiale italiana) ha infatti registrato un +17% sul numero dei codificatori venduti nello stesso periodo del 2001.

Gestire “logisticamente”

Svincolato dalle logiche di controllo del mercato azionario, Markem ha trovato nella propria indipendenza uno stimolo ulteriore alla crescita, di cui va giustamente orgogliosa (e a cui non sembra intenzionata a rinunciare). «Una delle nostre caratteristiche di sempre - continua Miller - è la rapidità con cui riusciamo a fare innovazione, nonché la quantità e la varietà delle soluzioni proposte. Ma è soprattutto l’esperienza che continua a fare la differenza, perché siamo convinti che sia controproducente proporre tecnologie che non si conoscono a fondo. I clienti, infatti, hanno bisogno di appoggiarsi a qualcuno che sia in grado di risolvere i loro problemi assistendoli nel tempo e, ormai, abbiamo capito come stabilire e coltivare rapporti di lungo termine con il mercato. Non ci interessa, in fondo, imporre i nostri sistemi tout court ma, dopo aver suggerito la tecnologia o la macchina più appropriata, facciamo in modo che i clienti, a loro volta, crescano, e siano in grado di gestire e governare al meglio le informazioni. Ecco perché, per esempio, abbiamo puntato a sviluppare software in grado di integrare le nostre macchine con i loro sistemi di controllo e gestione aziendale. Del resto, un uso corretto dei dati variabili semplifica la movimentazione e la distribuzione delle merci, ne migliora la tracciabilità a tutto vantaggio della sicurezza e della competitività. Ecco perché ci riteniamo a pieno titolo attori importanti di questo processo logistico non perché, ovviamente, movimentiamo le merci, ma perché aiutiamo i nostri interlocutori a farlo in modo efficiente». Ma non è tutto. Puntare all’affidabilità delle soluzioni fa sì che, una volta installato un sistema Markem, il cliente non debba più preoccuparsi d’altro se non concentrarsi sulla produzione e sulla sua attività principale.
Anche Markem ha applicato una politica simile nel momento in cui ha deciso di razionalizzare la gestione dei propri magazzini, affidandoli in outsourcing a un partner del calibro di UPS. Un intervento, questo, che ha consentito da un lato di migliorare la focalizzazione sul core business (la realizzazione di sistemi per la codifica e la marcatura) e di migliorare la competitività in termini di costi e di tempi di consegna. «Questa scelta rientra in un “pacchetto” servizi messi a punto di recente - aggiunge Miller - grazie ai quali intendiamo offrire ulteriore valore aggiunto all’offerta Markem. In ogni caso, infatti, il cliente non deve sentirsi “solo” e deve sapere di poter contare sulla stessa qualità del servizio, indipendentemente dal paese in cui opera. Ecco perché abbiamo potenziato l’assistenza tecnica, rafforzando sia le realtà locali sia utilizzando altri strumenti “virtuali”, tra cui il sito extranet myMarkem per il supporto tecnico permanente on-line a clienti e distributori».



It’s the experience that counts
Over and beyond the first rate technology and the excellent service, what strikes one about Markem is their capacity to “invent” themselves afresh; and indeed the many new product features continue to offer a concrete expression of strategies that rest on knowhow, clarity of intent and respect of the market. Compendium of a story ninety years in the telling. Stefano Lavorini


«New technology but, aboveall “more” technology for marking» in the words of Jeffrey Miller (president of the Markem Industrial Marking & Coding Group). We met him at Interpack where he simply and clearly explained the meaning of the presence of Markem in a market where needs are thousandfold and where responding them entails applying maximum skills and knowhow.
His words aboveall render the spirit that has animated the history of this US private capital concern (that came into being in 1911) and its choice of acting as a “technological cutting edge”, that has allowed it to grow in time in authoritiveness and in terms of numbers. Miller adds «we are aware of operating in complex and broad-reaching process logic and here the information that is “well-communicated” on packaging - this thanks to marking and coding systems, but aboveall well run by the operators - stands as a decisive differential for success and rapid action».
These days Markem is capable of offering a host of evermore targeted solutions. As Miller explains «we are now an all-round concern, and when it was a question of growing, we did it aiming at differentiating technology, though only involving lead partners that had built up peak skills and knowhow in specific sectors. This starting off from our buying Spectra (now the world’s largest industrial producer of inkjet heads using piezoelectrical technology) and Prestek, that designs and produces the SmartDate heat transfer coders. To end up with the buying of LaserInk that, thanks to its SmartLase laser coders, has allowed us to broaden our business opportunities, enabling us to field the new machines alongside the already tried-and-tested inkjets».
Markem’s knowhow oriented development strategy has born fruit and this is confirmed by the economic results of these last months, when, going against the general trend, turnover for 2001 has been seen to increase by 12% and growth in the first quarter of 2002 was up 16%. It should be said here that Markem Italia has also contributed significantly with an excellent performance and a good overall run in the first months of 2002 (as Roberta Bagna, marketing head of the Italian branch told us) a 17% rise being registered in the number of coders sold compared to the same period the year previous.

Run things “logistically”
Free from the control logic of the share market, Markem has discovered a further stimulus for growth in its own independence, of which it is rightly proud (and which it seems intent on maintaining).
As Miller continues «One of our all-time features is the rapidity with which we innovate, this alongside the quantity and the variety of the solutions proposed. But it is aboveall experience that continues to make the difference, because we are convinced that proposing technologies you don’t have an in-depth knowledge of is counterproductive. Customers in fact need to be able to rely on someone who is capable of solving their problems aiding them in time and we have now understood how to set up and cultivate longterm relations with the market. We are basically not interested in imposing our systems straight out but, after having suggested the most appropriate machine or technology, we make sure that the customers are in turn able to grow, and that they are in a position to handle and govern the information to their best. This is why for example we aimed at developing software capable of integrating our machines with their company control and administration systems. What is more, a correct use of variable data simplifies handling and distribution of goods, improves traceability and this all to the advantage of safety and competitivity. This is why we fully regard ourselves as important actors in the logistical process, not obviously because we help shift goods, but because we help our customers do the same efficiently».
But I would not stop here. Aiming at the reliability of our solutions means that, once a Markem system has been installed, the customer doesn’t need to worry about anything else other than concentrate on production and on their main activity.
Markem too applied a similar policy when it decided to rationalise the running of its own warehouses, entrusting them in ourtsourcing to a partner of the calibre of UPS. An operation this that on the one hand enabled them to improve focusing on their core business (the creation of coding and marking systems) and improve competitivity in terms of costs and delivery times.
«This choice is part of a recently devised service package - Miller adds - thanks to which we intend offering further added value to the Markem offer. At any rate, the customer should not feel left out on his own and should know he can count on the same service quality never mind which country he operates in. This is why we have strengthened our technical assistance, reinforcing both our local concerns as well as using other “virtual” tools, among which the myMarkem extranet site for permanent on-line technical support to customers and distributors».