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Chi è Plastic Consult
È una società di consulenza privata e indipendente, specializzata nel campo della trasformazione delle materie plastiche (formulazione e granulazione, prima e seconda lavorazione, riciclo, produzione di componenti, semilavorati e manufatti finiti) in tutti i suoi aspetti: tecnologia, economia di processo, mercati, struttura produttiva, innovazione e reperibilità di know-how, competitività e posizionamento strategico, problemi ambientali.
Plastic Consult completa ogni anno circa 20 ricerche; i temi di studio più frequenti sono manufatti in materia plastica, materiali polimerici, materie plastiche e ambiente, competitività fra materiali.
Who is Plastic Consult
Plastic Consult, based in Milano-Italy, is an independent, privately owned, consulting company with an extensive experience in the plastics industry (compounding, plastics processing and recycling, plastic parts and manufactured goods), in all its facets: technology, economics, markets and marketing, production structure, innovation and know-how evaluation, competitivity and strategic appraisal, environmental issues.
Plastic Consult carries out about 20 single client studies each year. Most frequent research subjects are: plastic manufactured goods, plastic materials, plastics and the environment, intermaterial competition.
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Plastic Consult ha aggiornato lo studio Plastic Trend Synthesis dedicato al mercato italiano delle materie plastiche. Ecco i dati relativi al 2001, con particolare riguardo all'imballaggio.
Nel primo semestre 2001 la domanda di polimeri vergini in Italia è stata piuttosto soddisfacente ma in seguito ha registrato un brusco calo, in parte dovuto al graduale smaltimento delle scorte. Nel complesso, la crescita annuale dei consumi di materie plastiche è risultata molto al di sotto dei livelli raggiunti negli anni precedenti per i polimeri vergini (+1,7%), e l'utilizzo di materiali rigenerati è stato a sua volta limitato dai bassi prezzi della materia prima originaria. Queste, a grandi linee, le conclusioni relative all'andamento del mercato italiano delle materie plastiche durante lo scorso esercizio. La sua analisi dettagliata è pubblicata nell'ultima edizione del Plastic trend Synthesis 2001* da cui riprendiamo alcuni dati significativi.
L'andamento del mercato
Nel 2001 lo scenario dell'economia italiana si è molto deteriorato. L'impatto provocato dagli avvenimenti dello scorso settembre si è sommato alla stasi già in corso; la crescita del PIL è stata dell'1,8%, ovvero circa un punto al di sotto dei livelli del 2000, e la produzione industriale ha raggiunto il peggiore risultato dal 1996. Inoltre, il tasso d'inflazione è salito e i consumi delle famiglie sono cresciuti soltanto del +1,6%.
Anche l'andamento degli investimenti fissi lordi è stato decisamente sfavorevole dopo la sostanziale crescita registrata negli anni precedenti, e il calo della spesa in macchinari e mezzi di trasporto ha giocato un ruolo fondamentale nel deprimere questo indicatore.
A sua volta, il consumo di materie plastiche ha messo a segno il peggior risultato dal 1993, con un modesto +1,7% sull'anno precedente (questo aumento si riferisce soltanto ai polimeri vergini); la produzione e l'esportazione sono invece rimaste sostanzialmente ai livelli del 2000, mentre l'importazione ha registrato un ulteriore significativo aumento.
I principali polimeri
Le termoplastiche di base (PP, LDPE, LLDPE, HDPE, PVC, PS) rappresentano circa il 78% del consumo totale di materie plastiche e quasi l'84% della domanda di termoplastiche.
Polietileni - Nel 2001 la domanda di LDPE/LLDPE è cresciuta del +3,3%, con l'LLDPE ancora una volta in ruolo trainante. Le applicazioni più brillanti del LDPE sono relative a shopper e film per imballaggio automatico, primi fra cui gli accoppiati per imballaggio alimentare. Un discreto sviluppo si è avuto nel film retraibile, mentre sacchi industriali e film agricolo proseguono il loro andamento recessivo.
Anche il polietilene lineare è cresciuto, trainato ancora una volta dal film estensibile. Infine, la domanda di HDPE si è attestata su un +2,6% grazie al contributo determinante di tubi (specie corrugati per uso elettrico) e di film (specie per shopper).
Polipropilene - La crescita nel 2001 è stata deludente con, ancora una volta, una lena maggiore delle fibre rispetto agli usi plastici. L'unica area di buona crescita è stata quella dell'estrusione, dove ha particolarmente brillato il film BOPP (polipropilene biorientato).
PVC - La domanda di PVC ha avuto un andamento favorevole per gran parte dell'anno. Si è verificato nel complesso un buon recupero (+1,6%) sul deludente 2000, con il PVC rigido (film e foglia) a sostenere la crescita.
Polistirene - La domanda ha avuto un incremento marginale sull'anno precedente (+1,0%). Gli articoli monouso e la foglia estrusa per imballaggio alimentare (soprattutto BOPS) hanno registrato una buona crescita, mentre la maggior parte delle altre applicazioni è rimasta ferma o, addirittura, ha mostrato una lieve contrazione. La crescita dell'EPS ha superato quella del PS compatto, registrando un abbastanza soddisfacente +2,4%, grazie soprattutto al brillante sviluppo dell'imballaggio degli elettrodomestici bianchi.
I principali settori di applicazione
L'imballaggio costituisce lo sbocco di gran lunga più importante delle materie plastiche. Contrariamente all'andamento complessivo delle plastiche nel periodo in esame, l'imballaggio ha avuto una buona evoluzione, crescendo in media del +3,5%, con l'imballaggio flessibile al +4,8% e quello rigido al +1,6%.
A guidare lo sviluppo dell'imballaggio flessibile sono state soprattutto le applicazioni per l'imballaggio automatico, che sono cresciute del 7%, con un andamento ancora migliore del film BOPP. Film retraibile, film estensibile e shopper hanno in genere mostrato una buona progressione, a fronte dell'arresto o della crescita marginale dei consumi per altre applicazioni flessibili.
Nell'imballaggio rigido solo la foglia per termoformatura ha avuto un'evoluzione soddisfacente; la produzione di bottiglie è stata proporzionale con la scarsa crescita generale, mentre tutti gli altri imballaggi rigidi hanno registrato tassi di sviluppo ancor più modesti.
Guardando agli altri grandi settori di sbocco, vediamo poi che la domanda di materie plastiche per edilizia e costruzione ha registrato una crescita del 3,2%, superiore allo sviluppo complessivo di questo settore, e la domanda di tubi ha avuto a sua volta un'evoluzione piuttosto positiva, trainata dai lavori pubblici e dalle ristrutturazioni.
Quanto al mobile e arredo, che costituisce il terzo settore di sbocco delle materie plastiche, con una quota del 5,4%, registra a sua volta una flessione della domanda tra l'1 e il 2%, dopo i brillanti risultati degli anni precedenti. Grosse difficoltà nei mercati d'esportazione sono state riscontrate anche dai produttori italiani di mobili da giardino, settore in cui la domanda di plastiche è scesa dopo molti anni di stabile crescita.
Considerando in rapida carrellata gli altri dati, vediamo che il consumo totale di materie plastiche vergini nei trasporti è sceso approssimativamente del 9%; negli elettrodomestici è rimasto stabile; nell'agricoltura ha registrato una netta contrazione (almeno -5%) e anche nelle calzature è stato condizionato dal generale andamento negativo dell'economia, in particolare degli U.S.A. Nella maggior parte degli altri sbocchi (cioè elettronica, abbigliamento, pelletteria, articoli di cancelleria ecc.) la penetrazione delle materie plastiche appare "plafonata" e segue da vicino l'andamento degli usi finali che, a loro volta, si muovono in linea con la non brillante evoluzione generale dell'economia.
L'industria trasformatrice
Nel 2001 la produzione complessiva di manufatti di materiale plastico ha avuto un andamento deludente, a seguito della stasi economica e del conseguente sviluppo negativo della produzione industriale. Le esportazioni dei trasformatori italiani non sono cresciute come di consueto e il net-export è aumentato di poco (meno del 2% in volume).
Guardando alle singole tecnologie, la produzione di manufatti stampati a iniezione è calata di un buon -3% rispetto al 2000, mentre il soffiaggio ha perso slancio a causa della maturità ormai raggiunta nei mercati principali, ed è quindi cresciuto al di sotto della media.
L'estrusione, invece, che rappresenta più della metà della produzione totale di manufatti di plastica, ha registrato la crescita maggiore. La produzione di film, trainata dal BOPP, è salita del 7% rispetto al 2000; tassi di crescita soddisfacenti (appena sotto la media) si registrano anche nella produzione di foglia e lastra - soprattutto lastra espansa e foglie di PET e BOPS per termoformatura - e altrettanto buono è stato l'andamento nell'estrusione di tubi, grazie all'incremento di domanda di specialità per uso elettrico.
* Plastic Trend Synthesis è pubblicato in lingua inglese da Plastic Consult (Milano). Lo studio completo è disponibile al costo di Euro 4.130,00+IVA.
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Plastic: not much equilibrium for 2001
Plastic Consult has updated its Plastic Trend Synthesis study dedicated to the Italian plastics market. Here are the figures for the year 2001 with particular regard to packaging.
Italian polymer demand experienced a fairly satisfactory growth over the first half of 2001. A sharp slowdown occurred later on, partly due to the gradual release of inventories. The yearly growth of plastics consumption remained well below the rates achieved in previous years, with a mere +1.7% for virgin polymers. The use of reclaimed materials was in turn depressed by low prices of virgin ones.
These all told are the conclusions as concerns the run of the Italian plastics market during the last financial year. The detailed analysis of the same has been published in the latest edition of Plastic Trend Synthesis 2001*, from which the present is drawn.
The run of the market
The scenario of the Italian economy deteriorated during 2001. The impact of 11th of September added to the economic halt already being experienced. GNP growth was approximately one point below the 2000 level in the region of +1.8%. Industrial production showed the worst performance since 1996, with a -0.6%.
Inflation rate recorded a further escalation while family expenditure grew by only +1.6%.
Even the rate of investment was definitely unsatisfactory, after the substantial growth recorded over the last few years. Low investments in machinery and transportation played an important role in depressing this indicator.
Plastics consumption showed the worst performance since 1993, recording a poor growth (+1.7%). It must be noted that reference is made here only to virgin polymers.
Plastics production and exports remained basically at the 2000 level, while a further significant increase of the import flow took place.
The main polymers
Major five thermoplastics (namely LDPE/LLDPE, HDPE, PP, PVC and PS) account for about 78% of total plastics consumption and close to 84% of thermoplastics demand.
Polyethylenes - LDPE/LLDPE demand grew by +3.3%, with LLDPE showing once again the best performance. The fastest growing applications for LDPE were shopping bags and film for automatic packaging, especially laminates for food packaging. A fair development was achieved by shrink film, while industrial sacks, agricultural film and extrusion coating recorded once more a downward trend. LLDPE development was once again fuelled by stretch film development. HDPE demand recorded in 2001 a moderate growth (+2.6%). This growth was led by the pipe market (mostly corrugated ones for electrical uses) and by film (mainly shopping bags).
Polypropylene - 2001 PP demand growth was definitely disappointing and once more fibres showed a higher growth than plastics. On the other hand, a sizeable increase took place in extrusion outlets with BOPP film accounting for most of the growth.
PVC - PVC demand showed a steady growth throughout most of the year. A good recovery was achieved (+1.6%) with respect to a poor 2000, with rigid applications (film and sheet) accounting for most of the increase.
Polystyrene - Solid PS demand experienced just a marginal increase over the previous year (+1%). Disposables and extruded sheet for food packaging (mostly BOPS) recorded a noticeable increase, while most other applications stagnated or even showed a downward trend. EPS outperformed solid PS, recording a rather satisfactory +2.4%, mostly due to the good development of packaging of white electrical appliances.
The main sectors of application
Packaging is by far the most important outlet for plastic materials. Even if overall plastics market increased at low rate, packaging did well growing at +3.5%, with flexible outlets at +4.8% and rigid containers at +1.6%.
Market development of flexible packaging is largely attributable to automatic packaging (+7%), with BOPP film leading the development. Stretch, shrink film and shopping bags did also well, while other flexible outlets were either stagnant or showing just a marginal increase.
In rigid packaging, only thermoformable thin sheet experienced a satisfactory evolution, while bottle production was in line with the overall growth. All other applications had a rather poor development.
Taking a look at the other large outlet sectors, we thus see that la plastics demand for building and construction recorded a satisfactory growth of +3.2% in 2001, higher than the development of the building activity (+2.5%). Pipes demand had a fairly good development, mostly due to public works and to renovation.
Furniture is the third outlet in order of relevance (after packaging and building & construction) accounting for 5.4% of total plastic demand.
Plastics demand here went down by some 1-2% in 2001 after the bright performance of the previous year. Severe difficulties were faced in 2001 by Italian producers of garden furniture in the export markets and production experienced a decrease, after many years of steady growth.
Rapidly looking through the other figures, we see that the total virgin plastics consumption in the automotive sector went down by approximately 9%; production of electrical household appliances experience a stagnation; 2001 has been another negative year for Italian agriculture, where demand of plastics recorded a drastic fall (almost -5%) and also in the footwear sector was affected by the generalized economic slowdown, particularly in the U.S.A. Most of the other outlets (namely electrical equipment, clothing, leatherwear, stationery goods) are levelled off and followed the far from bright evolution of the general economy.
The converting industry
Total production of plastics goods showed a unsatisfactory trend in 2001, as a consequence of the slowdown of the overall economy and of the negative evolution of industrial production.
The export activity of the Italian processors experienced, accordingly, an unfavourable development, resulting in a fairly small increase of the net trade balance (less than 2% in volume).
As production by technology is concerned, extrusion, accounting for just over one half of total output of plastics manufactured goods, is still the best growing area. The film sector recorded a growth of over +7%, on the 2000 level, with bioriented PP film leading the growth. Fairly satisfactory growth rates (only slightly below the average) occurred in the foil/sheet sector, where expanded sheet and thermoformable PET and BOPS foil did very well, and in the pipe sector, with the continuous strong development of corrugated pipes for cable ducts.
Production of injection moulded articles was down by more than 3% over the 2000 levels as a whole.
Blow moulding was affected by the advanced maturity stage reached by main markets and experienced a growth substantially below the average.
* The study has been completed by Plastic Consult - Milano in December 2001. Subscription to this multiclient report costs ¤ 4,130.00 + VAT.
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