June 2002





Cosmoprof & Cosmopack



Un mondo di bellezza
A world of beauty

Esperienza = qualità
Experience = quality

Vetro: italiani all’estero
Glass: Italians abroad

Molto standard poco standard
A lot of standard, not very standard

Fatevi il vostro imballaggio - on line
Make your own packaging - on line

Qualcosa in più
That little bit more

Italiani, strana gente
Italians, strange people

M&D News







Un bel mercato
A fine market

M&D News







Vetro: sempre uguale, sempre diverso
Glass: always the same, always different

F&F News







Omnia trina …
Omnia trina …

Molte, di pregio e subito
Large assortments, the finest quality, immediately

Imaje Italia cresce
Imaje Italy grows

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Ma chi difende il brand?
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Etichette "più" per il pharma
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Voglia diffusa di bellezza e desiderio di benessere, che passa per la cura attenta del corpo, sostengono il buon andamento del settore cosmesi-profumeria. In fatto di imballaggio,
poi, gli italiani, sono ai vertici mondiali. Dati e tendenze di un mercato importante, che ha avuto la sua vetrina d’eccezione a Cosmoprof.
Plinio Iascone

L
a lettura dei dati relativi al settore cosmesi-profumeria nel nostro Paese evidenzia il proseguimento di un trend nettamente positivo, che caratterizza il mercato italiano da alcuni anni.

Un’affermazione nostrana
Nel 2001 il consumo nazionale si è sviluppato, con riferimento ai valori espressi in Euro, del 4,8% (+1,7% in quantità).
Il vero exploit si è avuto nell’export, che ha segnato una crescita del 15,4% (+2% in quantità). A fronte di un aumento contenuto delle importazioni (2,3% in valore), il saldo commerciale continua quindi dunque a migliorare (tabella 1).
Il made in Italy della bellezza si mantiene a ottimi livelli di competitività e continua a riscuotere interesse in tutto il mondo: l'industria italiana della cosmesi - profumeria ha infatti espresso uno sviluppo dell'8,5% (+2,4% in quantità), con riferimento alla produzione globale destinata alla vendita.
La buona salute del comparto italiano della cosmesi trova riscontro in un contesto europeo florido, la cui crescita media del 3,5% circa risulta però inferiore rispetto all'evoluzione che interessa l'Italia. Le migliori prestazioni sono fatte registrare da due paesi emergenti, Spagna e Olanda, con un +7%.

• Aree di successo - Nel mondo operano oltre 14.000 imprese produttrici di cosmetici, di cui circa 1000 in Italia dove, nel 2001, sono risultate in crescita quasi tutte le aree merceologiche.
I migliori risultati si sono registrati nelle confezioni regalo donna/uomo (+17,3%), nei prodotti per le labbra (+12,9%), nei cofanetti trucco (+10,9%), nei prodotti per il viso (+7,1%), mentre per le altre aree il trend si discosta poco dalla crescita media, ad eccezione di qualche settore. Per quanto riguarda le esportazioni, lo sviluppo ha interessato maggiormente l'area dei prodotti per il trattamento dei capelli, i prodotti per il trucco e i profumi uomo-donna.

• Canali distributivi - In questo ambito, è interessante rilevare che, nel 2001, gli istituti di bellezza sono stati i migliori (+6%); i canali tradizionali, ovvero farmacie, mass market e profumerie (81,5% del mercato) hanno segnato uno sviluppo del 5,2% (tabelle 2 e 3).
In crescita il canale mass market, che da una quota 44,6% nel 2000 è salito al 45,8% nel 2001, molto forte nelle aree dei prodotti per il trattamento dei capelli e il cuoio capelluto, dei prodotti per il corpo (in particolare per l'igiene personale) e nei prodotti per l'igiene della bocca.

• Il futuro - Le prospettive del comparto profumeria, cosmesi, saponi da toeletta e affini per il 2002 restano positive. Secondo una proiezione effettuata da Prometeia per conto di Unipro, il settore dovrebbe svilupparsi a un tasso del 7% in valore e del 4,5% in termini di quantità.
Principale fattore propulsivo della crescita resta la componente estera della domanda, che si ipotizza in sviluppo del 15% in valore e del 4% in quantità. Positive, ovviamente, anche le prospettive di crescita del mercato interno.

• Prodotti di immagine - Cosmetici e profumi confermano il proprio ruolo di trait d’union fra “privato e pubblico”; va da sè che la presentazione del prodotto e la comunicazione in senso lato assume, ovviamente, una valenza determinante. Il packaging continua a costituire una formidabile leva di marketing e l'attenzione che i produttori dedicano alla scelta dell'imballaggio è quindi molto elevata. Ricerca e innovazione si manifestano sia nella ricerca di nuove forme o colori sia nell'utilizzo di materiali alternativi e originali.

Confezionare la bellezza
Nel 2001 l'industria italiana della cosmesi - profumeria e igiene personale si valuta abbia utilizzato 2.942 milioni di confezioni, con un incremento dell'3,6% circa rispetto al 2000. Il confezionamento, in questo settore, si caratterizza per l'elevata varietà di imballaggi di tipo primario, mentre si riscontra una maggiore omogeneità negli imballaggi di presentazione, dato che la scelta cade essenzialmente sull'astuccio pieghevole di cartoncino, e nell'imballaggio da trasporto, ovvero la cassa di cartone ondulato. Di quest’ultima va registrata la crescente diffusione in qualità di "espositore", specialmente per i prodotti destinati alla distribuzione moderna, per la quale assolve a una duplice funzione: trasporto ed esposizione del prodotto a scaffale.
Gli imballaggi usati per il confezionamento dei prodotti della profumeria - cosmesi - igiene personale, sono riconducibili a otto principali categorie: confezioni di vetro, confezioni di plastica (inclusi i poliaccoppiati flessibili), tubetti flessibili, confezioni di metallo, astucci di cartoncino (imballaggio di presentazione), incarti di carta, scatole di cartone ondulato e film per la spedizione (tabella 4).

Tutti i materiali
• Plastica - Gli imballaggi di plastica presentano il tasso di sviluppo maggiore (+11%), con uno share in progressiva crescita: dal 35% del 1996 al 45% nel 2001. Tale andamento deriva sia da un aumento di partecipazione a scapito di altre tipologie di imballaggi - ad esempio nei prodotti per il trattamento del corpo e del viso ha interessato in particolar modo i vasetti - sia dalla sensibile crescita registrata in settori già ben presidiati da questo materiale, come i prodotti per il trucco e, in particolare, i prodotti per le labbra. Questo sviluppo ha in parte penalizzato il vetro e in parte i tubetti rigidi di metallo (nel caso, ad esempio, dei rossetti).
• Vetro - Gli imballaggi in vetro (flaconi, boccette, vasi ecc) sono cresciuti, in numero, solo dell'1%: le ragioni vanno ricercate dal calo dei vasetti e delle fiale destinati ai prodotti per il trattamento dei capelli, dove avanza la plastica. Al contrario la flaconeria per profumi risulta in sensibile aumento e il trend del vetro espresso in peso presenta quindi tassi più interessanti. Comunque la quota di mercato del vetro risulta in flessione rispetto al 2000: dal 25% all'attuale 24%.
• Metallo - Gli imballaggi metallici (bombolette per prodotti spray, scatolette, tubetti rigidi ecc.) fanno registrare un calo (dal 12% al 10%), imputabile alla sensibile diminuzione di utilizzo dei tubetti rigidi metallici nel settore dei rossetti. L'impiego di bombolette spray, in particolare quelle di acciaio, risulta, di contro, in aumento.
• Flessibili e compositi - Il tubetto flessibile (PE/ALL/PE, PE, ALL) rimane stabile al 18% (nel 2001 ha segnato un incremento del 2,5%). In questa area risultano in lento progressivo calo i tubetti di alluminio a favore dei tubetti in PE o PE/ALL.
• Carta e cartoncino - Stabile la presenza delle confezioni costituite da busta di carta (talco) e incarti di carta (saponette). L'imballaggio di carta, con l'esclusione dell'astuccio in cartoncino (imballaggio di presentazione) incide per il 2,5%.
L'astuccio di cartoncino resta sempre molto diffuso dato che, stando alle valutazioni, interessa il 40% circa delle confezioni, con un impiego di circa 1.200 milioni di unità. Nel caso della profumeria e delle creme viso-corpo di alta gamma, gli astucci svolgono, al pari del flacone o del vasetto, una funzione di comunicazione molto importante. È continuato anche nel 2001 un processo di razionalizzazione degli imballaggi, volto a diminuirne il peso medio, che non ha però influito negativamente sulle caratteristiche meccanico/prestazionali.

In conclusione
Un’analisi delle diverse tipologie di confezioni relative ai diversi prodotti consente di fare alcune considerazioni in termini di tendenze. I cambiamenti in corso in termini di imballaggio riguardano, oltre agli spostamenti nel mix del packaging, anche altri aspetti. Forme, colori e grafica sono in continua evoluzione, e la tendenza è verso forme di packaging in grado di rendere sempre più attraenti i prodotti. L’innovazione costante ricade sul miglioramento della funzionalità, tesa a facilitare l'uso della confezione. Naturalmente non viene trascurata la ricerca per l'ottimizzazione costo imballaggio/funzioni e la riduzione dell'impatto ambientale.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio


A fine market
A widespread desire for beauty and a yearning for well-being, not to mention great care for the body, are behind the good results in the cosmetics-perfumery sector. Then, when it comes to packaging, Italians are world leaders. Data and trends for an important market, with Cosmoprof as its exceptional showcase.
Plinio Iascone

Analysis of the data for the cosmetics-perfumery sector in Italy points to a continuance of a clearly positive trend, for several years typical of the Italian market.

Italian success
Italian consumption in 2001 grew by 4.8% in Euro (+1.7% in quantity). Exports are responsible for the real exploit, growing by 15.4% (+2% in quantity). Compared to low levels of growth in imports (2.3% in value), the balance of trade continues to improve (table 1).
Italian beauty products remain highly competitive and continue to attract interest from around the world: in fact, the Italian cosmetics-perfumery industry has seen 8.5% growth (+2.4% in quantity) in terms of global production for sales.
The good health of the Italian cosmetics industry is matched by a flourishing European context, with mean growth of about 3.5%, though less than the Italian trend. The best performance has been seen in two emerging countries: Spain and Holland, with +7%.

• Areas of success - There are more than 14,000 cosmetics producers worldwide, with some 1000 in Italy where nearly all product areas grew in 2001.
The best results were had by gift packs for men/women (+17.3%), lip products (+12.9%), make-up cases (+10.9%) and facial products (+7.1%), while the trends for the other sectors are just off the mean growth rate (with a few exceptions). As for exports, hair-care products, makeup products and perfumes for him/her have seen the best growth.

• Distribution channels - Here it's interesting to note that, in 2001, the beauty institutes have had the best results (+6%); traditional outlets, i.e. pharmacies, the mass market and perfumery shops (81.5% of the market) grew by 5.2% (tables 2, 3).
The mass market channel is growing, rising from 44.6% in 2000 to 45.8% in 2001, especially strong in the case of hair-care and scalp products, body products (especially personal hygiene) and products for oral hygiene.

• The future - The outlook for perfumery, cosmetics, toilette soaps and other products in 2002 is positive.
According to a forecast by Prometeia on behalf of Unipro, this sector should develop at a rate of 7% in value and 4.5% in quantity.
The main driving force for growth continues to be foreign demand, expected to grow by 15% in value and 4% in quantity. Also the forecast for growth on the domestic market is positive.

• Image products - Cosmetics and perfumes confirm their role as a compromise between “private and public”. It goes without saying that the presentation of the product and the general message is all-important. Packaging continues to be a formidable marketing lever and so producers continue to pay great attention to their choice of packaging. Research and innovation are found in the search for new shapes and colors and in the use of alternative, original materials.

Packaging beauty
It's estimated that the Italian cosmetics-perfumery and personal hygiene industry used about 2,942 million packs in 2001, an increase of roughly 3.6% compared to 2000. Packaging in this sector is distinguished by the great variety of primary packaging types, while the presentation packaging is very similar, given that the choice generally falls on the folding carton case, as is the packaging used for shipping (corrugated cardboard boxes).
Growing use is, however, being used of the "display" solution - especially for products for modern distribution outlets - as these serve a dual function: shipping and display of the product on the shelf.
The packaging used to pack cosmetics-perfumery and personal hygiene products fall into eight main categories: glass packs, plastic packs (including flexible polylaminates), flexible tubes, metal cases, carton cases (presentation packing), paper wrapping, corrugated cardboard boxes and film for shipping (table 4).

All the materials
• Plastics - Plastic packaging has seen the best results (+11%), with a share that keeps growing: from 35% in 1996 to 45% in 2001.
This trend is the result of both an increase in popularity to the detriment of other types of packaging - such as jars in the case of body and facial products - and considerable growth in those areas where plastic packaging has been a dominant choice for some time, such as make-up products and, especially, lip products. This trend has partially penalised glass and rigid metal tubes (those used for lipsticks, for instance).
• Glass - Glass packaging (flacons, bottles, jars, etc.) has grown in number by just 1%: the reasons for this are found in the falling use of jars and vials for hair-care products, where plastic is taking over. Meanwhile, increasing use is being made for perfume bottles and the trend is for more glass being used in terms of weight.
However, the overall share of glass has fallen since 2000: from 25% to 24%.
• Metal - Metal packaging (cans for sprays, tins, rigid tubes etc.) have seen a drop (from 12% to 10%), due to a great drop in the use of rigid metal tubes for lipsticks. Use of spray cans, especially those made from steel, is increasing, however.
• Flexible and compounds - The flexible tube (PE/AL/PE, PE, AL) remains stable at 18% (there was a rise of 2.5% in 2001). Aluminium tubes are experiencing a slight loss due to a rise in the use of PE and PE/AL tubes.
• Paper and carton - The presence of paper bag packaging (for talc) and paper wrapping (soaps) remains steady. With the exception of the carton (presentation packaging), paper has a share of 2.5%.
The carton is still very popular with an estimated share of 40% or so, representing about 1,200 million units.
In the case of perfumery and facial/body creams, cartons play a very important role in terms of communication, alongside the flacon and jar.
The trend for rationalised packaging continued in 2001, aimed at cutting the mean weight.
This has not, however, affected the mechanical strength/performance of the packaging.

To sum up
Analysis of the different types of packaging used for the various products on show at Cosmoprof points to a few trends.
The changes currently being seen in packaging concern not just the actual mix of packaging, but also other aspects.
Shapes, colors and graphics are constantly evolving, with a trend for forms of packaging that maximise the attractiveness of the product.
Innovation lies in improvements in functionality, aimed at making packs easier to use.
Of course, the search for optimised costs/functions continues, together with lower environmental impact.

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio