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Ipack-Ima: materiali
e prodotti in primo piano
Lultima edizione di Ipack-Ima è stata importante. Lo si è respirato in fiera nel corso della manifestazione, lo dicono le cifre di redemption diffuse dagli organizzatori (1.841 espositori su 64.000 m2; 80.000 visitatori, di cui quasi 66.000 primi ingressi), lo conferma la palese soddisfazione degli espositori, documentata dal quotidiano Instant News degli organizzatori. E - detto per inciso - ha contribuito alla sensazione di grandeur anche la nuova location nei più ampi, moderni e confortevoli padiglioni del Portello.
Più in dettaglio, lincremento di visitatori è stato del 12,5% rispetto al 97; gli italiani sono passati dai 49.483 della scorsa edizione agli attuali 55.765, mentre gli stranieri, provenienti da 123 paesi, sono saliti da 9.036 a 10.118. Interessante anche il numero dei reingressi: 12.549 di cui 7.451 italiani e 5.098 stranieri. La loro provenienza documenta la ripresa in numerose aree economiche - UE, Estremo e Medio Oriente, Nordafrica, Russia, Latino-America - e leffetto traino sul comparto imballaggio (fra laltro, a Ipack-Ima 2000 hanno esposto per la prima volta imprese dellIndia, Emirati Arabi e Venezuela, e sono tornate aziende cinesi, sud-coreane e taiwanesi).
Così, le aziende associate a Ucima possono esprimere ottimismo, prevedendo, per lanno in corso, una crescita di fatturato intorno all8% e di export del 10%. Parallelamente, la federazione delle associazioni nazionali dellindustria meccanica, varia e affine (Anima) sottolinea la leadership dellItalia anche nel settore alimentare e laltissimo livello delle tecnologie di processo esposte in fiera per questo mercato.
Linsieme di questi comparti industriali realizza un fatturato di quasi 6.000 miliardi, con un export del 60%, tendenzialmente in crescita: gli analisti assicurano un 2000 molto positivo, in aumento del 6% sul mercato interno e dell8% su quello internazionale.
Arrivederci a Ipack-Ima, nel marzo del 2003!
In questo Memo di maggio presentiamo una prima nutrita selezione dei materiali e degli imballaggi presentati alla mostra (altri saranno segnalati sui prossimi fascicoli di ItaliaImballaggio), a cui seguirà comunque una sezione, per necessità più ridotta rispetto al solito, di macchine e complementi per limballaggio e il confezionamento. Il resoconto delle macchine viste in fiera verrà invece sviluppato sul prossimo numero di giugno, seguendo il piano editoriale dellanno.
Per loccasione - vista limportanza dellesposizione milanese e limpegno profuso dagli espositori nel rispondere alle sollecitazioni del mercato con soluzioni nuove e funzionali - abbiamo deciso di ritoccare la struttura di questa sezione, tradizionalmente dedicata a una presentazione sintetica delle caratteristiche tecniche delle soluzioni per limballaggio, dedicando un po di spazio in più ai prodotti e alle tecnologie che ci sono state illustrate durante le nostre visite agli stand. Ben consapevoli, sia chiaro, di non esaurire con ciò lofferta di rilievo, di cui continueremo a dare notizia, come di consueto, dalle pagine della rivista e del sito Internet. Che, tra laltro, stiamo rivisitando, arricchendolo di contenuti e aggiornandone la veste.
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Ipack-Ima: focus on
materials and products
The last edition of Ipack-Ima was an important one. You could breathe it at the fair during the show, a fact corroborated by the redemption figures distributed by the organisers (1,841 exhibitors on 64,000 m2; 80,000 visitors, of which almost 66,000 first entries) and also confirmed by the clear satisfaction of the exhibitors, documented by the organisers newspaper Instant News. What is more, the new location in the most spacious modern and comfortable pavilions of the Portello site contributed to the feeling of grandeur.
In greater detail, visitors were 12.5% up on 97; the Italian share having gone from 49,483 in the last edition to the current 55.765, while foreigners, coming from 123 countries, rose from 9,036 to 10,118. Interesting also the number of re-entries: 12,549 all told of which 7,451 Italians and 5,098 foreign. Their country of origin documents the recovery in numerous economic areas - the EU, Far and Middle East, North Africa, Russia, Latin America - and the propulsive effect on the packaging segment (among others, at Ipack-Ima 2000 companies from India, Arabic Emirates and Venezuela displayed for the first time, and Chinese south-Korean and Taiwanese businesses were back again).
So Ucima associates were able express optimism, predicting growth of turnover at about 8% and an increase in exports of 10% for the year at hand. Parallel to that the federation of national associations of engineering and related enterprises (Anima) has underlined Italys leadership in the food sector and the high level of processing technologies on show at the fair for this market. In their entirety these industrial segments make a turnover of almost 6,000 billion, with exports accounting for 60% and tending to grow: analysts ensure a very positive 2000 with a 6% rise on the Italian domestic market and 8% on the international one.
Arriverderci at Ipack-Ima, March 2003!
In this May Memo we present a first extended selection of the materials and packaging presented at the show (others will be indicated in the next issues of ItaliaImballaggio), which will be followed by a shorter-than-usual section covering machines and complements for packaging and wrapping. The report on the machines seen at the fair will in turn feature in the coming June issue, in line with the editorial plan of the year. For the occasion - given the importance of the Milan show and the extensive commitment of the exhibitors in responding to market demands with new and functional solutions - we have decided to revamp the structure of this section, that traditionally gives a synthetic presentation of the technical features of the packaging solutions, dedicating more space to the products and to technologies illustrated to us in our visits to the stands. Well aware, it should be clear, of not offering and exhaustive account of the offer, as usual we will continue to report on the subject from the pages of the magazine and on our Internet site, which is also being revamped in style and that will offer a greater richness in contents.
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501 Etichette preadesivizzate + macchina
A Ipack-Ima Irplastnastri ha presentato un innovativo sistema per etichettare bottiglie di plastica, sviluppato in collaborazione con Krones e destinato al settore del beverage. Cuore della soluzione: la tecnologia brevettata Label Tape, che consente di applicare un adesivo acrilico in zone circoscritte di una banda di BOPP stampato. Si ottengono così bobine preadesivizzate nei punti in cui letichetta deve aderire al contenitore, che non richiedono alcun intervento di incollaggio in linea; gli utilizzatori delle macchine Krones a marchio Kontiroll potranno decidere se attivare o meno il gruppo colla, a seconda del materiale utilizzato per letichettatura. «Questo comporta - sintetizza il direttore commerciale della Irplastnastri Roberto Sancisi - superiori velocità di etichettatura, maggiore semplicità di utilizzo del materiale, riduzione e semplificazione delle operazioni di manutenzione e pulizia della macchina». Sulla base di valutazioni raccolte da Irplastnastri, infatti, limpiego di etichette classiche comporta aggravi di costo, generati fra laltro dal fermo macchina quotidiano per la pulizia degli ugelli e dalla revisione completa del gruppo una volta alla settimana per una manutenzione più accurata.
Letichetta in bobina Label Tape non necessita del supporto siliconato, consentendo ulteriori risparmi in materiale e smaltimento, e può essere applicata in automatico su recipienti di varia forma. Inoltre, è stampabile in reverse su tutta la superficie, con inchiostri a base acqua, non si stacca e può essere realizzata con il grado di adesivizzazione richiesto.
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Preglued labels + machine
At Ipack-Ima the Irplastnastri presented an innovative system, developed in cooperation with Krones, for labeling plastic bottles for the beverage sector. Heart of the solution: the patented Label Tape technology that allows the application of acrylic adhesives in limited areas of a printed BOPP band. Hence reels preglued in the points where the label is to stick to the containers are obtained, hence eliminating any requirement of gluing in line; the users of the Krones machines, that bear the Kontiroll brand, will be able to decide whether to activate the glue unit depending on the materials used for the labeling. As Irplastnastri commercial head Roberto Sancisi sums up «this entails greater labeling speed, greater simplicity of usage of materials, reduction and simplification of the machine cleaning and servicing operations». On the basis of ratings gathered by Irplastnastri in fact, the usage of classic labels entails a considerable increase in cost, generated among other things by daily machine stoppages required for cleaning the nozzles and the precautionary weekly overhauling of the unit. The Label Tape doesnt need siliconated support, allowing further savings in materials and disposal, and can be automatically applied to containers of various shapes. As well as that it can be reverse printed on all its surfaces with water-based inks, it does not come away and can be created in the degree of adhesiveness required.
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502 Imballaggi con sorpresa
Il gruppo Finseda, produttore di contenitori di cartoncino politenato e imballaggi flessibili per gelato, fast food, prodotti caseari e, di recente, anche di prodotti non food, ha presentato numerose soluzioni creative. Tra queste la Surprise Cup, che consente, grazie a una linguetta a strappo, di aprire la parte sottostante della coppa ove sono alloggiate sorprese o oggetti promozionali (foto 1). «Si tratta di un concetto innovativo - spiega Diego Rubino, sales area manager Seda- infatti non è necessario distruggere il prodotto, che può essere consumato in un momento successivo, per accedere al regalo». Un altro plus di servizio è offerto dalla Soup Cup, studiata per confezionare un piatto pronto della Knorr a cui va aggiunta acqua bollente. La coppa ha una doppia parete, con cordonature nella parte esterna, in grado di isolare il calore e quindi evitare che le mani si scottino durante il consumo (foto 2).
Interessante anche la Pop & Peel Cup, che prevede la stampa di codici alfanumerici sul bordo di bicchieri o coppette di carta politenata in occasione di concorsi o promozioni; per leggere il messaggio nascosto basta sollevare il bordo. Nuove anche le coppe in versioni multistrato barriera (alluminio/carta/polietilene) da 80 cc a 5 l e le coppe per pop corn da 1,5 a 5 l. Di nuova concezione, infine, la soluzione ideata per la Mancuso - industria siciliana produttrice di gelati (foto 3). «Abbiamo realizzato una vaschetta che può essere estratta dal contenitore di plastica per effettuare agevolmente la porzionatura del dolce».
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Packaging with a surprise
The Finseda group, producers of polythened board containers and flexible packaging for ice cream, fast food, dairy products, as well as recently added non-food product containers, have presented a number of creative solutions. These include the Surprise Cup, which holds a surprise or promotional gift in the bottom part of the cup (photo 1), while this section is opened by simply tearing off the flap. «This is an innovative concept explains Diego Rubino, Seda sales area manager and there is no need to ruin the product, which can be consumed afterwards, in order to access the gift».
The Soup Cup offers another service advantage. This was designed for a Knorr oven-ready dish to which boiling water is added. The cup has a double wall, with roping finish on the outside, which insulates, meaning that the user does not burn their hands during use (photo 2).
The Pop & Peel Cup presents another interesting solution, with the possibility of printing alphanumeric codes on the edge of polythened board glasses or cups for use during competitions or promotions; the hidden message is revealed by simply lifting up the edge. Other interesting solutions include the multilayer barrier (aluminium/paper/polyethylene) cups, from 80 cc to 5 l, and the 1.5 and 5 l cups for pop corn.
Other innovative products are those created for Mancuso, Sicilian ice cream producer (photo 3). «We created a tray that can be taken out of the plastic container so as to facilitate serving».
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503 Nuove frontiere per lheat transfer
A Ipack-Ima Finpac ha presentato novità di rilievo nella stampa heat transfer, interessata da recenti sviluppi in fatto di inchiostri (che consentono effetti grafici notevolissimi), e di macchine (finalmente ad alta velocità). Si tratta di una tecnica paragonabile allin-mould labelling, che utilizza supporti di carta (ma si sta sperimentando anche su altri materiali), su cui viene applicato un release, quindi gli inchiostri che formano il decoro e infine il secondo tipo di release che si ancora al contenitore. Questi materiali, da formulare ad hoc per le diverse tipologie di packaging (di vetro o di metallo), formano una sorta di decalcomania, che si applica con grande facilità sulla plastica, mentre sul vetro richiede una lavorazione più complessa. Diversi i plus dellheat transfer così rinnovato. Rispetto allin mould labelling è meno costoso e più versatile nelle applicazioni (in particolare, esalta la trasparenza del vetro e permette produzioni molto elevate); inoltre, se paragonata alla serigrafia, permette una qualità di riproduzione delle immagini molto elevata, a costi comparabili a quelli di unetichetta autoadesiva. Infine, permette di creare nuove presentazioni, contribuendo alla differenziazione del prodotto. Finpac, che ha messo a punto il sistema in collaborazione con diverse aziende internazionali, mette a disposizione il proprio know how direttamente, nellimpianto di Bologna (per esempio per fare test di mercato) o in outsourcing, per i clienti interessati allapplicazione diretta sulle proprie linee di produzione.
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New frontiers for heat transfer
At Ipack-Ima Finpac has presented some key new features in heat transfer printing, affected by recent development in inks (that allow striking graphic effects) and machines (at last at high speed). The company offers a technique that can be compared to in-mould labeling and uses paper backing (but other materials are also being experimented) coated with a release lacquer, followed by the inks that go to make up the decoration and finally the second release that grips the container. These materials are formulated ad hoc for the different types of packaging (from glass to metal) forming a sort of transfer that is easy to apply to plastic, while a more complex processing is required for glass. There are a variety of plus points to this revamped heat transfer process: it is less costly than in-mould labeling and more versatile in its application (in particular it brings out the transparency of glass and allows high production rates); as well as that, if compared to silkscreen, it allows high quality image reproduction at costs that are comparable to a selfadhesive label. Ultimately it allows one to create new presentations, contributing to differentiating the products. Finpac, that has devised the system in cooperation with a series of international companies, makes its knowhow available directly through its Bologna works (for market tests for example) or in outsourcing for customers interested in direct applications on their own production lines.
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504 Sleeve e creatività
Sleever International, grazie a un approccio integrato di fornitura film + sleeve + macchina, è in grado di elaborare soluzioni personalizzate per il marketing mix ed è riuscita a sviluppare ulteriormente la tecnologia sleeve spingendosi in campi di applicazione sempre più ampi, conquistando settori esigenti come lindustria farmaceutica o la profumeria di lusso. Gli esempi per la profumeria sono numerosi, dal flacone conico per LEau dIssey Miyake, posto in un astuccio rivestito con letichetta Sleever® traslucida, dai riflessi dorati cangianti, alla nuova linea di profumi Ultraviolet di Paco Rabanne (foto 1) che testimonia le possibilità creative e funzionali offerte dallo Sleever in questo campo. «Il rivestimento è integrale, lasciando libertà alle forme - spiega Alessandro Manini, project manager - mentre la stampa, sofisticata, è realizzata con pigmenti dicroici che consentono di ottenere riflessi cangianti. Gli indicatori di effrazione integrati nelletichetta (codici di sicurezza invisibili, collegati a una banca dati centralizzata), possono essere rilevati solo dagli ispettori della marca. La casa produttrice può quindi riconoscere gli sleeve originali da quelli falsi». Per vini e alcolici, la tecnologia Seeldrink® è stata apprezzata nelle decorazioni promozionali, conquistando persino alcuni produttori di champagne e spumante che hanno lanciato serie speciali in occasione del nuovo anno. È il caso, ad esempio, della coppia di bottiglie Charles Volner, 1999 e 2000 (foto 2) o ancora di J&B che, per il blend speciale J&B Rare, ha scelto letichetta Seeldrink® con aspetto metallizzato, coordinandola alla scatola metallica.
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Sleeve and creativity
Sleever International, thanks to an integrated approach to the supply of film +sleeve +machine, is capable of devising personalised solutions for the marketing mix and has been able to further develop the sleeve technology in the broadest fields of application, conquering demanding sectors like the pharmaceutical or luxury perfumery industries. There are numerous examples for the perfumeries, from conical flacons for Eau dIssey Miyake, placed in a case covered with a translucid Sleever® label with gilded shot silk effect, to a new line of Ultraviolet Paco Rabanne perfumes (photo 1) that bear witness to the creative and functional possibilities offered by Sleever in this field. «The covering is complete, leaving the form free - Alessandro Manini, project manager explains - while the sophisticated print is made with dichroic pigments that allow one to obtain a shot silk effect. The tamper evident indicators included in the label (invisible safety code, connected to a centralised databank), can only be read by the brand inspectors. The manufacturers can thus recognize the original sleeves from the false ones».
The Seeldrink® technology has been appreciated in promotional decorations for wines and spirits, even conquering the champagne and Spumante producers that launched special series for the new year. This was the case for example with the Charles Volner 1999 and 2000 twin set of bottles (photo 2) or J&B that for the special blend J&B Rare chose the metalized Seeldrink® label coordinating it with the metallized case.
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