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Bizerba si è strutturata per far fronte al boom di richieste di sistemi di prezzatura a doppia valuta Lira-Euro, ma il mercato aspetta. Cosa accadrà lanno prossimo, quando le PMI e il commercio al dettaglio si desteranno, tutti insieme?
L.G.
Daniele Ghislandi, responsabile Divisione Industria della Bizerba, esprime le proprie perplessità con toni pacati, ma il problema non è di poco conto. A parte le grandi catene distributive, ben pochi sembrano consapevoli che la data in cui leuro diventerà la valuta primaria in tutti i paesi dellUnione è imminente (1/1/2002). E neppure che la Banca dItalia ha limitato a tre mesi il successivo periodo in cui verranno accettati pagamenti anche in lire.
Questo, in pratica, significa che lindustria e il trade dovranno, entro un anno e mezzo, adeguare i propri sistemi di prezzatura, in modo da poter stampare in etichetta entrambi i valori. Dapprima evidenziando il prezzo in lire e mettendo in secondo piano il controvalore in euro; successivamente stampando solo il prezzo in euro, eventualmente integrato, come chiedono a gran voce le associazioni a tutela del consumatore, dal corrispettivo nella valuta fuori corso. Ma la maggior parte degli operatori tende a posticipare linvestimento che, nel caso del piccolo negozio, si limita al costo di una bilancia nuova, ma in unimpresa industriale comporta ladeguamento o la sostituzione dellintero parco macchine, con annessi oneri di installazione e apprendimento. E, intorno, tutto tace: le camere di commercio, che pure inizialmente avevano avviato una capillare opera di sensibilizzazione; le associazioni di categoria; le stesse istituzioni nazionali e comunitarie che avevano stanziato budget per linformazione e che ora, forse, non hanno più fondi.
Ma cosa accadrà - la domanda è retorica - quando gli operatori si muoveranno tutti insieme, avviando valutazioni anche complesse e chiedendo, magari, listallazione notturna dei nuovi sistemi (visto che i super e gli ipermercati sono aperti in pratica 7 giorni su 7)?
Il cliente vuol essere soddisfatto?
Bizerba Spa, filiale italiana della multinazionale tedesca attiva nel campo della pesatura e prezzatura, riformula il quesito in termini di customer satisfaction. «Poiché, in questo caso, il rinnovo delle attrezzature è inevitabile, le aziende che forniscono prezzatrici dovranno soddisfare un boom di domanda, proveniente dai più svariati settori e da imprese diverse per tipologia. Per questo, e per garantire i nostri standard di servizio, durante lo scorso anno abbiamo incrementato con decine di nuovi tecnici lorganico dedicato allassistenza e alle installazioni. In pratica, le nostre strutture sono state potenziate in modo da poter fornire informazioni e macchine sullintero territorio nazionale e in tempi utili, gestendo al contempo linstallazione dei sistemi secondo le modalità richeste dal mercato». Tuttavia, continua il manager, quella che è lossatura del sistema economico nazionale, ovvero le PMI che producono beni di largo consumo e le migliaia di piccoli esercizi commerciali, non ha ancora affrontato il problema né mostra segni di eccessiva preoccupazione.
«In queste condizioni - conclude Ghislandi - è facile ipotizzare che nel breve lasso di tempo che intercorre fra la fine dellanno in corso e quella del successivo dovremo rispondere a tutti contemporaneamente, con prevedibili disagi».
Il rinnovo del parco macchine presenta vari gradi di difficoltà: dalla semplice sostituzione di una bilancia prezzatrice nel piccolo negozio, alladeguamento degli strumenti più recenti (nella Grande Distribuzione il turnover è molto veloce e spesso è possibile limitare gli interventi a un aggiornamento), fino alla valutazione dei complessi fattori che intervengono a comporre il sistema di unindustria che produce alimenti preconfezionati e deve quindi stampare sullunità porzionata un prezzo in doppia valuta. Con una complicazione ulteriore: dato che le nuove macchine sono più sofisticate, lutilizzatore dovrà anche darsi un margine minimo di tempo per imparare a utilizzarle appieno.
Problemi di forma e di sostanza
«Nel valutare il nuovo sistema di prezzatura - esemplifica Ghislandi - bisogna anche decidere cosa stampare, con che grado di visibilità, per quanto tempo... La normativa europea, infatti, non fornisce indicazioni su come debba essere letichetta ma solo sulle informazioni da riportare durante la fase di transito verso la moneta unica.
Noi, come in genere gli altri fornitori, abbiamo articolato il periodo previsto per ladeguamento in tre fasi successive. Nella prima, fino al 31 dicembre 2001, verrà dato più rilievo visivo al prezzo in lire; nella seconda (fino al 31 marzo 2002) leuro diventa la valuta primaria e balza quindi in primo piano, ma continuerà a essere stampato il prezzo in lire, anche se anche con caratteri di corpo inferiore; nella terza si dovrà decidere se mantenere solo le quotazioni in euro o continuare a comunicare anche il controvalore nella vecchia valuta nazionale, ormai fuori corso ma utile al consumatore meno informato».
È quanto chiedono le associazioni consumatori, temendo che qualcuno approfitti del passaggio alla nuova moneta per arrotondare i prezzi (e se un centesimo di euro vale poco meno di 20 lire, un decimo corrisponde a circa 190 lire, offrendo ghiotte opportunità di aumentare i margini di profitto)**.
«Naturalmente - precisa il manager Bizerba - la macchina non è predisposta in un senso o nellaltro e ogni decisione di sostanza (quotazione) e apparenza (corpi, caratteri e posizione relativa delle varie informazioni) spetta allutilizzatore. Che, peraltro, è chiamato con urgenza a informarsi per prendere decisioni ragionate nei tempi stabiliti».
** In merito a questa scottante problematica, invitiamo i lettori a esaminare larticolo firmato Marco Maggi (responsabile Progetto Euro di Coop Lombardia), pubblicato su questo stesso fascicolo di ItaliaImballaggio.
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Euro: price ALARM
Bizerba has structured its business to face the boom in demand for double currency (Lira/Euro) pricing systems, but the market is hanging on. What will happen next year, when SMEs and the retail trade will wake up, all at once?
Daniele Ghislandi, manager of Bizerbas Industry Division, expresses his perplexity in calm tones, but the problem is no minor matter. Apart from the large distribution chains, very few people seem to be aware that the date when the Euro will become the primary currency in all the European Union states is now imminent (1/1/2002). Nor that the Central Bank of Italy has set the transition period after this, when payments will still be accepted in Lira, at just three months.
This, in practice, means that in one and half years time trade and industry will have to adapt their pricing systems to printing both values on labels. First, giving the price in Lira in bold type and then the equivalent in Euro; later, only the price in Euro needs to be printed, with the possibility of integrating this - as the various consumer associations in Italy are demanding - with the corresponding price in the obsolete Lira. But most operators tend to put off making an investment that, in the case of a small shop, is limited to the cost of a new scale, but in an industrial concern, it means adjusting or replacing all its installed machinery, with extra costs for installation and learning.
And yet, everywhere, silence reigns: the chambers of commerce, who originally had a comprehensive awareness campaign; the trade associations; the very national and community institutes themselves, who initially had budgets for information campaigns and now, perhaps, have run out of money.
But what will happen - a rhetorical question - when the operators suddenly all move at the same time, even carrying out complex evaluation studies and requiring, perhaps, the installation of the new systems during the night (given that supermarkets and hypermarkets are now open 7 days a week)?
Does the customer want to be satisfied?
Bizerba Spa, the Italian branch of the German multinational operating in the field of weighing and pricing, has reformulated the question in terms of customer satisfaction. «Since, in this case, the renewal of equipment is inevitable, the companies supplying pricing machines must satisfy a boom in demand, coming from all manner of sectors and companies with different product types. For this reason, and in order to guarantee our standards of service, over the last year we took on scores of new technicians to build up our assistance service. In practice, our structures have been boosted to allow us to provide information and machines right across Italy, and in good time, at the same time managing the installation of systems in the manner required by the market ». Even so, continues the manager, the backbone of the Italian economy - the SMEs who produce commodity products and the thousands of small retail shops - still havent faced the problem or shown any sign of excessive worry.
«Under these conditions - concludes Ghislandi - its easy to foresee that, within the very short space of time between the end of this year and the end of the following year, were going to have to meet everyones demands simultaneously, with easily predictable problems».
The renewal of a companys installed machinery involves several levels of difficulty: from the simple replacement of a pricing scale in a small shop, to the adaptation of more recent instruments (in Broadscale Distribution, the turnover is very fast and often the intervention can be limited to a simple upgrade), to the evaluation of the complex factors involved in making up the system used by an industrial concern producing pre-packed food, who must therefore print a dual currency price on each portioned pack. Then theres a further complication: given that the new machines are more sophisticated, the user must allow for a minimum margin of time for learning how to use the new system properly.
Problems of form and substance
«In assessing the new pricing system - illustrates Ghislandi - one also needs to decide what information needs to be printed, with what degree of visibility, for how long...
In fact, the European standard does not provide precise indications on what the label should look like, but simply lists the information that must appear on this during the transition period for the single currency. We, like most other suppliers, have split the foreseen transition period into 3 successive stages. During the first stage, until 31 December 2001, the price in Lira will be given more visibility; during the second (until 31 March 2002) the Euro will become the primary currency and so be printed in bold type, though the price in Lira will continue to be printed, though in smaller type; during the third stage, it must be decided whether or not to print just the price in Euro or to continue providing the equivalent in the obsolete national currency, no longer a valid currency, but still useful for less well informed consumers».
This is what the various consumer associations are asking for, fearing that someone will profit from the passage to the new currency by rounding prices up (and if a hundredth of a Euro is worth just under 20 Lira, a tenth is equivalent to about 190 lire, allowing for greedy opportunities to increase profit margins)**. «Of course - points out the Bizerba manager - the machine is not set one way or the other and every decision as to substance (price) and form (bodies, characters and relative position of the various data) is up to the user. Who, whats more, is urgently called on to get all the data he needs to take an informed decision within the deadlines». n
** With regard to this burning question, we would invite the reader to consider the article by Marco Maggi (Euro Project manager - Coop Lombardia), published in this issue of ItaliaImballaggio.
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E dopo le prezzatrici...
Bizerba è sinonimo di bilance e prezzatrici e il suo peso sul mercato si può rendere con qualche dato essenziale: casamadre in Germania, filiali in 15 paesi e una rete commerciale che copre 90 nazioni di tutto il mondo, un fatturato consolidato da 600 milioni di marchi, un organico di 2.200 dipendenti. Ma di recente è determinata a valorizzare tutte le linee di prodotto sviluppate in un secolo e mezzo di vita, fra cui figurano alcune novità di spicco. Così, allultima Ipack-Ima, il gruppo tedesco non ha esposto una sola prezzatrice, ma ha dato rilievo alla nuova selezionatrice ponderale, con cui colma una lacuna della propria offerta e si affaccia al business della pesatura in linea per il controllo dei prodotti preconfezionati a peso predeterminato.
«In sostanza - spiega Daniele Ghislandi - invece di esprimere il peso di un prodotto confezionato, la selezionatrice lo verifica con un programma di controllo statistico, seleziona le unità fuori tolleranza ed effettua la cosiddetta deviazione standard per la certificazione del lotto di produzione, consentendo al tempo stesso collegamenti via ethernet e lintegrazione con i vari sistemi informativi. Accanto ad essa abbiamo puntato a valorizzare i nostri sistemi per la pesatura dei cartoni, i terminali di dosatura e i terminali intelligenti».
Fondata nel 1866, Bizerba è nata come produttore di bilance (prima meccaniche, ora elettroniche), accanto a cui ha sviluppato numerose altre linee di prodotto, standard e personalizzate: affettatrici, macchine per la lavorazione della carne, sistemi di etichettatura e prezzatura, prodotti e servizi complementari (materiali di consumo, progettazione e realizzazione di etichette personalizzate, software per soluzioni customizzate, ecc.).
Bizerba SpA è la filiale italiana della multinazionale. Realtà commerciale e di servizio, si articola in tre divisioni - industria, retail e tecnica - con 146 dipendenti (di cui quasi la metà dedicata al servizio pre e post vendita) operativi nelle unità dislocate lungo lintera penisola, e un fatturato di 80 miliardi di lire, in crescita rispetto allesercizio precedente del 30%.
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And after the pricing machines...
Bizerba is the synonym of scales and pricing machines and its weight in the market can be rendered with a few essential data: parent company in Germany, branches in 15 countries and a sales network that covers 90 nations around the globe, a consolidated turnover of 600 million Deutsch Mark, employees numbering 2,200.
This company has recently decided to overhaul all its products lines, the result of a century and a half in the business, including some outstanding new items. Thus, at the recent Ipack-Ima, the German group didnt display a single pricing machine, but put its new checkweigher under the spotlight, which fills the gap in its product range and caters for the online weighing business for control of prepacked products with a set weight.
«In substance - explains Daniele Ghislandi - instead of expressing the weight of the packed product, the new checkweigher checks it using a statistical control program, selects the units that fall outside the tolerance levels and effects the so-called standard deviation for certification of the production lot, at the same time allowing for connection via Ethernet and integration with the various computer systems. Alongside this machine, weve also concentrated on boosting our carton weighing systems, the dosing terminals and the smart terminals».
Founded in 1866, Bizerba was set up as a producer of scales (first mechanical scales, now electronic ones), in addition to which it also developed various product lines, standard and custom: slicing machines, meat processing machines, labeling and weighing systems, complementary products and services (expendable materials, design and creation of customised labels, software for custom solutions, etc.).
Bizerba SpA is the Italian branch of the multinational. A sales and service concern, its split into three divisions: - industry, retail and technical - with 146 employees (almost half of which are dedicated to the before- and after-sales service) operating in sites scattered throughout Italy, and a turnover of 80 billion Lira, 30% up on the figure for the previous year.
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