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Bloccare i raggi UV che danneggiano gli alimenti confezionati e ne riducono la shelf life, garantendo al contempo la trasparenza e la processabilità dei film flessibili: Ciba Specialty Chemicals lancia Shelfplus UV 4100, un additivo studiato per migliorare ulteriormente le prestazioni di una tipologia di imballaggio, a cui non si può rinunciare. Ado Sattanino
Lo scorso maggio Ciba Specialty Chemicals ha ufficialmente lanciato sul mercato lo Shelfplus UV 4100, un filtro anti-UV specifico per gli imballaggi flessibili sottili, destinati al confezionamento degli alimenti, in primo luogo carni e formaggi. Lobiettivo è quello di continuare a sfruttare tutti i vantaggi offerti dai film trasparenti in termini di appeal, praticità e contenimento di peso e volume, intervenendo al contempo su uno dei suoi punti critici: la difficoltà strutturale a opporre una barriera sufficiente ai raggi ultravioletti.
Prima di spiegare le caratteristiche peculiari del nuovo additivo, che va ad arricchire la linea dei filtri Shelfplus UV, Fabio Giuntoli, account manager e responsabile della promozione della gamma Shelfplus in Italia, ci ricorda brevemente i termini del problema.
«I nostri filtri sono stati sviluppati per impedire che i raggi ultravioletti passino attraverso i contenitori trasparenti - afferma il nostro interlocutore - e ne danneggino il contenuto.
Caratterizzati da una lunghezza donda variabile fra i 280 e i 400 nanometri, gli UV deteriorano infatti la qualità di alimenti e bevande, provocando cambiamenti di colore, odore e sapore, alterazione delle proprietà organolettiche, corruzione degli ingredienti ad alto valore aggiunto, come aromatizzanti e vitamine. Unazione subdola, che avviene non solo alla luce diretta del sole, ma anche allinterno di magazzini e punti vendita, in presenza delle lampade fluorescenti».
Specifico e unico
Shelfplus UV 4100 è in realtà il frutto di un lungo lavoro di sperimentazione e ricerca, che aveva già portato allo sviluppo di additivi anti UV per il packaging rigido. «Con i filtri della linea Shelfplus UV avevamo offerto una risposta efficace al problema degli ultravioletti in tante applicazioni diverse, dalle bottiglie ai vasetti, dai vassoi ai tubetti, dalle coppe ai coperchi; si pensi, per fare un esempio, al filtro Shelfplus UV 1100, specifico per il PET e in grado di bloccare il 90% della luce ultravioletta sino a 390 nm. Adesso, però - esorta Giuntoli, con lentusiasmo di chi presenta in anteprima un prodotto innovativo - abbiamo messo in campo un prodotto capace di portare benefici reali a trasformatori e utilizzatori di film flessibili».
Così come gli altri Shelfplus UV, anche il 4100 non si applica né per laminatura né per accoppiamento. «Si tratta invece di un filtro con cui additivare, in fase di estrusione, i diversi polimeri (polietilene o polipropilene) destinati alla produzione di film, creando una sorta di scudo trasparente, assimilato dunque allimballaggio stesso. Approvato dalla FDA americana e conforme alle normative europee in materia di packaging per alimenti - continua il responsabile - il 4100 non riduce la trasparenza del film e non ne pregiudica stampabilità e saldabilità: i converter, insomma, possono continuare a impiegare, senza alcun problema, tutte le tecniche di stampa, accoppiamento e saldatura che ritengono più opportune per una data lavorazione; i produttori e la GDO, dal canto loro, non devono più temere per la qualità dei cibi esposti (ancora più a lungo) sullo scaffale; e infine il consumatore può gustare la freschezza e la genuinità dellalimento in piena sicurezza».
Prestazioni testate
Fra i tanti studi svolti sugli effetti dello Shelfplus UV 4100 ve nè uno molto istruttivo, eseguito da un ente indipendente, listituto tedesco Fraunhofer. La ricerca è stata condotta su due bottiglie di plastica (trasparenti e non trattate) contenenti olio di semi di girasole, una delle quali avvolta in un film trasparente di polietilene monostrato con uno spessore di 50 micron, additivato con lo Shelfplus UV 4100: il liquido, nei diversi contenitori, è stato esposto alla luce emessa da una tipica lampada da supermercato per parecchi giorni (i dati sono evidenziati nel grafico a sinistra, Ndr).
«I risultati sono molto lusinghieri - afferma Giuntoli - poiché dimostrano con chiarezza che la shelf life dellolio protetto con il 4100 è pressoché raddoppiata, passando da venti a quaranta giorni. Vorrei aggiungere che la scelta dellolio non è stata casuale: ingrediente base di molti alimenti, è costituito interamente da grassi, e perciò molto sensibile allaggressione UV. Un altro esperimento è stato condotto sul prosciutto di Parma e, anche in questo caso, lo Shelfplus UV 4100 non ha deluso le attese, preservando con efficacia la freschezza dellalimento.
Daltronde, e forse lo dico con malcelato orgoglio, sono davvero tanti gli esempi che potrei citare a conferma delle prestazioni del nuovo filtro, destinato ad aprire ulteriori possibilità allimballaggio flessibile. Molti produttori e distributori, è vero, sono stati bravi a risolvere il problema della penetrazione degli UV con stampe coprenti; in questo modo, però, hanno giocoforza nascosto il prodotto agli occhi del potenziale acquirente. Grazie alla nostra tecnologia, invece, sarà possibile immettere sul mercato prodotti alimentari confezionati, con una shelf life notevolmente aumentata, nel pieno rispetto delle buone regole di trasparenza».
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Protection and transparency in flexible packaging
Blocking the UV rays that damage packed foodstuff and that reduce the shelf-life of the same, at the same time guaranteeing transparency and processability of flexible film. Ciba Specialty Chemical launches Shelfplus UV 4100, an additive devised to further improve the performance of a type of packaging which we cant do without. Ado Sattanino
Last May Ciba Specialty Chemicals officially launched Shelfplus UV 4100 on the market, an anti-UV filter specifically for thin flexible packaging, used for packaging foodstuffs, first and foremost meat and cheese.
The objective is that of continuing to exploit all the advantages offered by transparent film in terms of appeal, practicality and containment of weight and volume, intervening at the same time on one of its critical points: the structural difficulty of providing a sufficient barrier against UV rays.
Befoer explaining the peculiar features of this additive, a further addition to the line of Shelfplus UV filters, Fabio Giuntoli, account manager and head of promotion for the Shelfplus range in Italy, briefly ran over the terms of the problem for us. Our filters have been devised to prevent UV rays from passing directly through the transparent containers - Giuntoli proceeds - and damage its contents. On a wavelength that varies between 280 and 400 nanometers, the UV rays in fact deteriorate the quality of food and beverages, provoking changes in color, odour and taste, alterations of organoleptic properties, and corruption of ingredients of a high added value, like aromatisers and vitamins. A devious action that not only occurs under sunlight, but also in storage in the presence of fluorescent lights.
Specific and unique
Shelfplus UV 4100 is in actual fact the result of extensive experimentation and research, that already led to the development of anti UV additives for stiff packaging.
With the filters of the Shelfplus UV line we offered an effective response to the problems of UVs in many different applications, from the bottle to the jar, from trays to tubes, from tubs to covers; one only has to think, to take an example, of the Shelfplus UV 1100 filters, specifically for PET and capable of blocking out 90% of UV light up to 390 nm. Now though - Giuntoli adds with the enthusiasm of the person previewing an innovative product for the first time - we have devised a product capable of giving real benefits to flexible film converters and users.
Like other Shelfplus UV products, 4100 is not applied by lamination or by bonding. It is rather a filter for additivising the different polymers (polyethylene and polypropylene) used for producing film in the extrusion stage, creating a sort of transparent shield that is assimilated as part of the packaging. Approved by the US FDA and conforming to European standards governing food packaging - Giuntoli goes on to say - the 4100 does not reduce the film transparency and does not affect the printability and sealabililty of the same: the converters can thus continue using all the print, lamination and seal techniques they reckon they need for a given working without any problems. Broadscale distribution and manufacturers on their side of things no longer have to fear for the quality of the food put on show (for even longer) on the shelves; lastly, the consumer can taste the freshness and wholesomeness of the food in perfect safety.
Tested performance
Among the many studies carried out on the effects of the Shelfplus UV 4100 there is one that is very instructive, carried out by an independent body, the German Fraunhofer Institut. The study was carried out on two plastic bottles (transparent with no treatment or coating) containing sunflower seed oil, one of which wrapped in a monolayer polyethylene film 50 microns thick, additivised with Shelfplus UV 4100: the liquid, placed in several containers, was exposed to the light given off by a typical supermarket lamp for a number of days (see graph for details, En). The results are very flattering - Giuntoli states - because they clearly demonstrate that the shelflife of the oil protected with 4100 has virtually doubled, going from twenty to forty days. I want to add that the choice of the oil was not a chance one: the basic ingredients or many foodstuffs are made up entirely of fats, and thus very sensitive to aggression by UV. Another experiment was carried on Parma ham and, here too Shelfplus UV 4100 lived up to expectations, effectively preserving the products freshness. What is more, and perhaps I say it with ill-concealed pride, there are many examples I can cite to confirm the performance of the new filter, destined to open further possibilities for flexible packaging. Many producers and distributors. it is true, have been able to successfully solve the problem of UV penetration covering the pack with print; here though they had to hide the product from the eyes of potential purchasers.
Thanks to our technology though, it will be possible to place ready packed food products on the market with a considerably increased shelflife, in the full respect of the good rules of transparency.
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Una storia che viene lontano
Fra i leader mondiali nel settore delle specialità chimiche (in particolare di sostanze che, aggiunte in piccole quantità, migliorano prestazioni, caratteristiche e aspetto dei prodotti finali), Ciba Specialty Chemicals si rivolge a numerosi comparti industriali: automotive, carta, tessile, imballaggio, vernici, cosmesi, plastica e trattamento delle acque, solo per citarne alcuni.
Quotata a Zurigo e a New York, attiva in 120 Paesi, esprime un fatturato di 4,4 miliardi di Euro (2003) e ha investito 184 milioni in R&S per promuovere linnovazione.
In Italia Ciba aprì un primo ufficio nel 1911, e oggi è presente con attività di ricerca, produzione, marketing e distribuzione negli insediamenti di Origgio (VA), Pontecchio Marconi (BO), Mortara/Trivolzio (PV) e Vanzaghello (MI), in tutto circa 700 addetti.
Limpegno nella ricerca - I laboratori di Pontecchio Marconi sviluppano nuove tecnologie e prodotti, alcuni dei quali vengono poi realizzati in loco; tra i lanci più recenti ricordiamo gli additivi che rendono degradabile la plastica; quelli da applicare alle coperture delle serre, che trasformano la componente UV della luce nelle frequenze utilizzate dalle piante per la fotosintesi; quelli, infine, che eliminano la crescita di parassiti garantendo raccolti migliori senza trattamenti fitosanitari. Lo stabilimento emiliano, inoltre, è stato per certi versi un precursore, in Italia, in fatto di salvaguardia ambientale e ricerca della qualità; lo testimoniano i numerosi attestati ricevuti, che ne hanno scandito la storia recente: certificazione di qualità ISO 9001 (1992), Oscar per il miglior Bilancio Ambientale (1994), certificazioni ambientali BS 7750 e ISO 14001 (1995 e 1997), Premio Era della Regione Emilia Romagna per il rispetto dellambiente (1995), prima certificazione EMAS in Italia per uno stabilimento chimico (1998), attestato per la protezione ambientale del Ministero dellAmbiente (2000), certificazione relativa al Sistema di gestione della Sicurezza (OHSAS 18001) e di Eccellenza, per il sistema integrato di qualità, ambiente e sicurezza, emessa da CertiQuality (2001).
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A story that comes from afar
Among the world leader in the sectors of speciality chemicals (in particular substances that, added in small quantities, improve performance, characteristics and the appearance of end products), Ciba Specialty Chemicals covers numerous industrial segments: automotive, paper, textile, packaging, lacquers, cosmetics, plastics and water treatment to name but some.
Quoted in Zurich and New York, active in 120 countries, the concern has a turnover of 4.4 billion Euros (2003) and has invested 184 millions in R&D to promote innovation.
In Italy Ciba opened its first office in 1911, and is today present with research, production, marketing and distribution activities in its Origgio (VA), Pontecchio Marconi (BO), Mortara/Trivolzio (PV) and Vanzaghello (MI) sites, with a total of 700 employed.
Commitment to research - The Pontecchio Marconi works develops new technologies and products, some of which created on site; among its most recent launches we cite the additives that make plastic degradable; those to be added to greenhouse coverings, that convert the UV component of light into the frequency used by plants for photosynthesis; those that finally eliminate the growth of parasites guaranteeing better harvests with phytosanitary treatment. The Emilia based works has also to a certain extent been a forerunner in Italy in the environmental safeguarding and quality field; this is borne witness to by the numerous acknowledgments received in recent times quality certification ISO 9001 (1992), Oscar for the best Environmental Balance (1994), environmental certifications BS 7750 and ISO 14001 (1995 and 1997), Era Award from Regione Emilia Romagna for environmental respect (1995), first EMAS certification in Italy for a chemical works (1998), the Italian Environmental Ministry environmental protection certificate (2000), Safety management certification (OHSAS 18001) and certification of excellence for its integrated quality, environment and safety system issued by CertiQuality (2001).
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