October 2004




Profumo … di Università
The fragrance … of University

I nuovi luoghi della bellezza
The new haunts of beauty

L’industria alimentare nella nuova UE
The food industry in the new EU

M&D News







Imballaggi di legno
Wood packaging

Colossi d’acciaio
Giants in steel

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Inventare la tradizione
Inventing a tradition

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Tracciabilità, il tempo stringe
Tracking, time’s running out

Attuazione della direttiva 2001/112/CE sui succhi di frutta
Actuation of directive 2001/112/CE on fruit juices

Commercializzazione dell’olio di oliva
Marketing of olive oil

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Packaging Links
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Determinazione dei solventi residui nei materiali flessibili: il confronto dei metodi
Determination of solvent residues in flexible material: a comparison of methods

Protezione e trasparenza nel flessibile
Protection and transparency in flexible packaging

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Caratterizzata, nell’ultimo triennio, da un tasso di sviluppo medio annuo dell’1,3%, la filiera del legno per imballaggio presenta luci e ombre. L’analisi di un settore “maturo”, con i punti di forza e di debolezza. Plinio Iascone

Gli imballaggi di legno sono tra le soluzioni di confezionamento e trasporto più antiche; botti, casse e cesti hanno infatti goduto per secoli di una larghissima diffusione. La storia più recente ha visto l’affermazione delle cassette per ortofrutta e delle casse per la spedizione delle merci “alla rinfusa”, mentre il crescente sviluppo delle esportazioni dell’area della meccanica ed elettromeccanica ha comportato la crescita degli imballaggi industriali di legno, prodotti in genere “ad hoc” per i diversi macchinari. Negli anni ‘50, l’aumento globale dei traffici, ha sostenuto l’affermazione del pallet (nato con caratteristiche di durata e resistenza tali da essere riutilizzato più volte), ancora insostituibile nella logistica moderna.
Il settore degli imballaggi di legno nel tempo è però stato interessato da profondi mutamenti, legati a molteplici fattori:
• con l’avvento dei container, le casse per la spedizione delle merci alla rinfusa sono andate progressivamente scomparendo;
• a seguito di nuove esigenze del mercato in termini di logistica, il settore dei pallet ha visto lo sviluppo di pallet a rendere e la loro progressiva standardizzazione;
• le cassette di legno per ortofrutta negli ultimi anni sono state oggetto di un forte ridimensionamento, a vantaggio di soluzioni alternative (cassette di cartone ondulato e di plastica).
Comunque, le principali tipologie di imballaggi di legno attualmente in uso sono:
- imballaggi industriali (strutture per il trasporto di macchinari o impiantistica, cassette per liquori e vini pregiati, rocchette e casse per cavi, tappi di sughero, bins ecc...);
- cassette per prodotti orto-frutticoli o altro;
- pallet.
In qualità di imballaggio da trasporto, gli imballaggi di legno sono diffusi in quasi tutti i settori dell’industria manifatturiera; mentre gli imballaggi industriali vengono però essenzialmente impiegati dall’industria meccanica e dall’impiantistica, i pallet sono diffusi in tutti i settori. L’unico manufatto a essere condizionato da una sola area di utilizzo, è la cassetta in legno, destinata ai prodotti ortofrutticoli freschi.

Comparti e cifre del settore
Nel 2003 la filiera del legno in generale ha prodotto 2.887.000 t di imballaggi, esprimendo un fatturato di 1.600 milioni di euro. Nell’ultimo triennio la filiera ha evidenziato un tasso di sviluppo medio annuo dell’1,3%, con un trend caratterizzato da luci e ombre. Anche se modesto, infatti, il tasso di crescita è stato registrato in un periodo di bassa congiuntura economica; più preoccupante, invece, resta il dato sul calo dell’attività del 4% nel 2003. Le esportazioni coprono il 3,5% della produzione, mentre le importazioni rappresentano il 10% dell’utilizzo. I valori evidenziati si riferiscono alla produzione e sono quindi compresivi delle esportazioni, ma al netto delle importazioni (con riferimento al “vuoto”). Il commercio estero riguarda essenzialmente i pallet. L'intero comparto industriale conta oltre 2.000 aziende, che occupano circa 11.000 addetti. Il loro riferimento associativo è Assolegno (Federlegno-Arredo), che rappresenta non solo i produttori di manufatti di legno, ma anche le aziende che lavorano le materie prime legnose.
Vediamo ora in dettaglio l'andamento dei tre principali comparti della filiera.

Imballaggi industriali
Dopo un biennio di contenuta ma progressiva crescita, nel 2003 il comparto degli imballaggi industriali ha segnato un calo dello 0,6%. La contrazione è da ascriversi al calo, per due anni consecutivi, dell’attività dell’industria manifatturiera nazionale. Il valore della produzione comprende anche i bins, circa il 5-6% della produzione. Il 70% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate che lavorano per più clienti, il restante 30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente. Questo fenomeno peculiare è motivato dal fatto che gli imballaggi industriali normalmente vengono prodotti in esemplare unico, a misura del prodotto che andranno a contenere. Le alternative agli imballaggi industriali di legno sono, in alcuni casi, i container.
Manufatti inclusi nei valori sopra evidenziati, i bins di legno scontano l’avanzata dei contenitori omonimi di plastica, che stanno progressivamente aumentando la quota di mercato.

Pallet
Il comparto gode di buona salute, anche se nel 2003, a seguito dell’avversa congiuntura economica, ha interrotto la crescita progressiva dell’attività produttiva.
Questo imballaggio è uno strumento indispensabile nella moderna logistica distributiva, poiché permette la movimentazione veloce e razionale delle merci.
In ambito nazionale, continua peraltro l’azione intrapresa da tempo da Federlegno, tesa a diffondere sul mercato i pallet standardizzati e certificati a marchio EPAL; si tratta di pallet in grado di soddisfare rigide caratteristiche di tenuta e sicurezza, favorendone quindi il riuso. Il fenomeno ha indotto, da un lato, il rinnovo del parco pallet e, dall’altro, sta favorendo l’aumento dell’attività dei riparatori di pallet della categoria EPAL da rimettere in circolazione. Esistono sul mercato pallet di plastica, cartone o acciaio: alternativi a quelli di legno, occupano una quota marginale del mercato e, anzi, negli ultimi anni il loro share è rimasto pressoché invariato, lasciando al legno la netta predominanza.

Cassette
Ormai da tempo il settore delle cassette conosce una crisi “strutturale”, che ne ha ridimensionato i valori di produzione e fatturato. La fase di arretramento del comparto è iniziata tra la fine degli anni ‘80 e l'inizio degli anni ‘90, con l'introduzione di cassette di cartone ondulato e di polietilene per i prodotti ortofrutticoli (in costante espansione) e di cassette di polistirolo per gli ittici (il trasporto di pesce avviene ormai solo in EPS). I dati più recenti (2000 - 2003) testimoniano che l’utilizzo delle cassette di legno ha subito una contrazione del 37%. Attualmente vengono impiegate per il 97% nella movimentazione dell’ortofrutta; il restante 3% è destinato al settore vivaistico e al trasporto di carni di pollame e di conigli. Nel 2003 la quota relativa all’impiego di cassette di legno nel settore ortofrutta è ulteriormente scesa, arrivando al 30% sul globale (si ricorda che nel 1995 la quota era del 55%). A fronte dunque di un progressivo incremento degli imballaggi alternativi, anche i dati relativi alla produzione 2003 sono di segno negativo: sono state infatti prodotte 359.000 t di cassette di legno (-22% rispetto al 2002).

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio


Wood packaging
Featuring an average annual growthtrend of 1.3% over the last three years, the wood packaging sector shows light and shade. The analysis of a “mature” sector with its strong and weakpoints.
Plinio Iascone


Wood packing is among the oldest of packaging and transport solutions: barrels, crates and chests have in fact for centuries enjoyed widespread use. More recent history has seen the success of the crate for market garden produce and packing crates for shipping merchandise “loose”, while the growing development of exports in the area of mechanical engineering and electromechanics has led to a growth in wood packaging, products usually made one-off for the various machines they are made to contain. In the fifties, the global increase of traffic led to the success of the pallet (created with characteristics of durability and resistance so as to be used many times over), still unsubstitutable in modern logistics.
However, the wood packaging sector has for some time now been affected by strong changes, associated with multiple factors:
• with the advent of the container, the large crates for shipping loose merchandise are progressively disappearing;
• following the new needs of the market in terms of logistics, the wood pallet sector has seen the development of returnable pallets and their progressive standardisation;
• the wood crates for market garden produce over the last few years have seen a sharp drop in numbers, to the advantage of alternative solutions (corrugated cardboard and plastic crates).
At any rate the main types of wood packaging currently in use are:
- industrial crates (structures for the transport of machines or equipment, crates for spirits or fine wines, reels and crates for cables, corks, bins, etc…);
- crates for market garden and other types of produce;
- pallets.
In terms of transport packaging, wood packaging is widespread in virtually all industrial manufacturing sectors; while industrial packaging is mainly used in the mechanical engineering and equipment industry, pallets are widespread in all sectors. The only item that is limited to a single area of use is the wooden crate for fresh market garden produce.

The segments and the figures for the sector
In 2003 the wood sector in general produced 2,887,000 tons of packaging , with a turnover of 1,600 millions of Euros.
Over the last three years the sector has shown an average annual growth of 1.3%, with a trend showing light and shade.
Even if modest in fact, the growthrate was registered in a period where the overall market situation was slack: more worrying though the figures showing a drop in activity of 4% in 2003.
Exports cover 3.5% of production, while imports account for 10% of use. The figures shown refer to production and hence include exports, but are net of imports (regarding “empties”). Foreign trade essentially involves pallets.
The entire industrial segment counts over 2,000 concerns, that count around 11,000 employed.
Their association is Assolegno (Federlegno-Arredo), that not only represents the producers of wood products, but also concerns that work wood based raw materials
Let’s now take a detailed look at the main segments of the sector.

Industrial packaging
After a two-year period of limited but progressive growth, in 2003 the industrial packaging segment showed a drop of 0.6%.
The fallback is to be ascribed to the drop, for two consecutive years, of Italian manufacturing industry activity. Production figures also include bins, that account for around 5-6% of output.
Seventy percent of the offer is to be attributed to specialised concerns that work for a series of customers, the remaining 30% is covered by in-house production or companies that work exclusively for one customer. This peculiar phenomenon is motivated by the fact that industrial packaging is normally produced in single items, made to fit the product they are to contain. The alternatives to wood industrial packaging are in some cases containers.
Included in the above figures, wood bins are suffering the encroachment of plastic bins, that are progressively increasing their market share.

Pallets
The segment is in good health, even if in 2003, following on from the adverse economic situation, the progressive growth in production was interrupted.
This type of packaging is an indispensable tool in modern distribution logistics, in that it enables the speedy and rational shifting of goods.
The action started up some time ago by Federlegno with the intent of spreading standardised, EPAL certified pallets on the market throughout Italy is continuing; EPAL pallets are capable of satisfying rigid sturdiness and safety characteristics, hence favoring reuse.
The phenomenon has on the one hand led to the renewal of the fleet of pallets, and on the other, is favoring the increase of EPAL pallet repair activity, to put the same back in circulation.
There exist on the market plastic, cardboard or steel pallets: alternatives to wood, they account for a marginal share of the market, share that has substantially stayed the same over the last few years their share, leaving wood clearly predominant.

Crates
For some time now the crate sector has been suffering a “structural” crisis, that has led to a drop in figures for production and turnover.
The sector fallback began between the end of the eighties and the beginning of the nineties, with the introduction of the corrugated cardboard and polyethylene crates for market garden produce (in constant expansion) and polystyrene creates for icthyic products (fish is now only transported in EPS).
Most recent figures (2000-2003) show that the usage of wooden crates is down by 37%.
Currently they are used 97% for the handling market garden produce; the remaining 3% is for the plant nursery sector and for the transport of poultry and rabbit meat.
In 2003 the share of the use of wood crates for the market garden produce sector was down even further, touching 30% of global figures (the figure in 1995 stood at 55%).
Hence against a progressive increase of alternative packaging, production figures for 2003 are also down: 359,000 t of wood crates were produced (22% down on 2002).

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio