October 2002





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Datalink entra in Aton e riafferma la vocazione alla gestione dati sulle linee di processo-imballaggio. Molti gli obiettivi – coordinamento e ottimizzazione di ordini, informazioni su macchine e prodotti, interventi post vendita, logistica e trasporto – centrati grazie a prodotti “aperti” e alle nuove sinergie di un gruppo che guarda lontano.
S.L.

Datalink è nata, nel ‘97, come specialista nella gestione del finelinea e dei controlli di produzione in ambiente industriale, con un’offerta di hardware-software imperniata sui print&apply e l’informatica di “dialogo”. Il mercato da un lato, e le capacità degli uomini che animano l’azienda bolognese dall’altro – uomini che si sono fatti le ossa in uno dei primi distretti mondiali della meccanica – hanno poi portato ad estendere gli interventi a una più ampia gamma di problematiche di automazione. Oggi, con l’ingresso nel gruppo Aton e il conseguente sviluppo delle sinergie fra le diverse realtà che lo compongono (manufacturing, logistica e trasporti, reti commerciali, Internet) Datalink torna a concentrarsi, più solida e ricca di esperienza, sul core business originario, per meglio indirizzare gli investimenti in R&S e sostenere così la casamadre negli ambiziosi progetti di crescita sui mercati esteri. Ce ne parlano Franco Culcasi e Giorgio De Nardi, amministratori delegati rispettivamente di Datalink e di Aton.

Per un dialogo diretto
Sotto il termine Automazione cadono tecniche e applicazioni assai diverse fra loro e dunque, in genere, chi opera in questo settore si deve preliminarmente orientare verso un preciso segmento di attività - nel caso di Datalink l’automazione industriale - e un ben identificato tipo di intervento.
"Noi – spiega Franco Culcasi – siamo nati per offrire soluzioni integrate ai problemi di dialogo e armonizzazione fra l’informazione a finelinea (la codifica del prodotto-imballaggio) e gli altri step della gestione dati, precedenti (processo) e seguenti (logistica interna ed esterna). Infatti, poiché le linee sono perlopiù composte da macchine eterogenee, costruite seguendo principi diversi e talvolta anche di “generazioni tecnologiche” differenti, la loro interazione va realizzata a posteriori. Per fare questo, oltre alla professionalità specifica che ci siamo costruiti sul campo, abbiamo messo a punto l’hardware e i software che permettono il dialogo fra le varie parti e che costituiscono la nostra “gamma merceologica” attuale".
Si tratta, per entrare nel concreto, degli strumenti che servono a decodificare e coordinare le diverse modalità con cui le singole macchine segnalano – tramite PLC, quadro elettrico a relé, o altro ancora – un preallarme, un fermo per avaria, la riserva di un magazzino, ecc. Ma anche, per fare un altro esempio, a inventare nuove modalità di interfaccia macchina/operatore, sfruttando tutte le possibilità di comunicazione disponibili, "come quella che attiva in automatico, in caso di arresto, la chiamata dell’operatore disponibile tramite messaggio SMS".
Oltre a migliorare la funzionalità della linea e il servizio di assistenza al cliente, gli interventi Datalink mirano ad aumentare la produttività e a fornire in tempo reale le statistiche relative alla produzione, permettendo fra l’altro di stabilire “diagnosi” e interventi in base a dati certi e documentati. Con la preoccupazione - sottolinea Culcasi - di minimizzare le possibilità di rallentamenti ed errori grazie all’adozione di modalità automatiche e dirette di trasferimento dati (senza cioè la mediazione di una tastiera), se possibile su un unico database, evitando così complesse connessioni e file transfer.

Hardware, software e sinergie
Un esempio emblematico di intervento è dato, fra gli altri, dai “pacchetti” integrati per il fine linea e la logistica forniti a un importante produttore di acque minerali, finalizzati a ottimizzare la movimentazione delle merci dalla fabbrica al magazzino. "Quando il print&apply ha terminato di etichettare il prodotto - spiega Culcasi - “comunica” direttamente al successivo sistema di gestione (palettizzazione, trasporto, ecc.) di avviare le operazioni di sua competenza. Si tratta, dunque, di un’alternativa non solo all’intervento manuale del carrellista, ma anche al trasferimento di “file” da un ambiente all’altro da parte dell’operatore. Un’alternativa, dunque, che supera i tradizionali limiti dei software di logistica, utilizzando programmi e macchine dedicati".
Datalink ha infatti messo a punto nel tempo anche tutto l’hardware di interfacciamento, basato su protocollo TCP/IP Ethernet e cablato secondo necessità. Anch’esso è caratterizzato dall’approccio al prodotto tipico dell’azienda bolognese: "la maggior parte dei costruttori – afferma al riguardo Culcasi – considera predominante l’operazione di stampa rispetto alla più globale gestione delle informazioni. Per noi, invece, la macchina è solo uno dei componenti di un sistema organico - che comprende anche, quando serve, elementi costruiti da altri - “animato” da software con caratteristiche marcatamente modulari (sviluppati in Java) per potersi adattare a problematiche in divenire.
Sintetizzando possiamo dire che il nostro è un approccio pragmatico e dedicato ai problemi del cliente".
È la scelta classica di chi persegue la customer satisfaction con prodotti e servizi su misura, il che si traduce da un lato nella cura assegnata a ciascun particolare (dalla nichelatura della carpenteria della macchina fino alla personalizzazione dell’intero progetto), dall’altro nella capacità di individuare con chiarezza competenze e obiettivi. La decisione di fare gruppo con Aton, con cui Datalink già collaborava da tempo, si comprende appieno inquadrata in questa visione, condivisa, del mercato.
"Con l’ingresso in Aton – spiega al riguardo l’amministratore delegato, Giorgio De Nardi – Datalink è diventata a tutti gli effetti una società di produzione e ingegnerizzazione, concentrandosi sulle proprie competenze specifiche e delegando all’organizzazione centrale gli aspetti più squisitamente commerciali (fra l’altro, i prodotti Datalink vengono distribuiti con il marchio corporate). Ovviamente, dato l’elevato valore aggiunto in intelligenza di questi prodotti, i servizi di consulenza continuano ad essere assicurati direttamente dagli uomini della società bolognese, che restano il punto di riferimento per la clientela. In questo modo riusciamo da un lato a valorizzare appieno la specializzazione della Datalink, dall’altro a sfruttare le sinergie di un gruppo costituito proprio per offrire di più grazie al coordinamento di competenze “verticali”. Con dei risvolti importanti anche sul piano della R&S, incentivata da una chiara definizione del raggio d’azione, e sostenuta da un concetto di qualità che presuppone il costante aggiornamento tecnologico.

Scenari di gruppo
D’altronde, lo scenario assunto dal management Aton come riferimento per le valutazioni di mercato e la definizione della propria, ambiziosa, missione presuppone un know how allo stato dell’arte. "Da un lato - semplifica Giorgio De Nardi - cresce nelle multinazionali il bisogno di uniformare e razionalizzare le reti “periferiche” locali (produttive, commerciali, logistiche, distributive) e la relativa burocrazia. Dall’altro, per contro, i fornitori di beni e servizi informatici oscillano per taglia e natura fra la mega-azienda generalista e la piccola struttura super-specializzata, che fatica a relazionarsi con clienti tanto più grandi di lei. In questo contesto, si apre uno spazio che riteniamo di poter occupare a pieno titolo, proponendoci come interlocutori qualificati e pari grado (Aton è un gruppo di quattro imprese, con altrettante sedi, 150 dipendenti e un fatturato corporate di circa 11 milioni di Euro, in crescita media annua del 40% Ndr). Già oggi siamo partner in Europa e Nordamerica di molte grandi aziende globali e le occasioni di business si moltiplicano su tutto il territorio, per il progressivo trasferimento di infrastrutture informatiche nei mercati emergenti (tipico il caso dell’Est Europa) e per l’affermarsi di nuove esigenze (prima fra tutte la tracciabilità dei prodotti)".
Si tratta, perlopiù, di un mercato in fieri e in molti casi da “inventare”. L’organizzazione da grande impresa manageriale, l’ampio spettro di competenze e, soprattutto, la natura di solution provider rendono infatti il gruppo Aton un interlocutore naturale per progetti innovativi. L’ultima esperienza in merito riguarda l’organizzazione e la gestione in outsourcing, "per conto della più grande multinazionale dell’occhialeria", di un call center-help desk internazionale in cinque lingue a cui è affidata la gestione dell’assistenza post vendita in tutta Europa. "È il primo servizio del genere a livello europeo – precisa con orgoglio De Nardi – e funziona così bene che contiamo di proporlo ad altre realtà, anche con sede all’estero".




Automation and outsourcing
Datalink becomes part of the Aton group and reasserts its vocation in the data management of processing-packaging lines. It has many objectives – co-ordination and optimisation of orders, information on machines and products, after-sales services, logistics and transport – targeted thanks to “open” products and the new synergy of a far-sighted group.
S.L.

Datalink was founded in 1997 as a specialist in end-of-line and production controls in industrial environments, with a range of hardware and software based around print&apply and “dialogue” data-processing.
The market on the one hand, and the ability of the men who are the moving spirits of the Bologna company on the other – men who have gained experience in one of the most important areas of engineering in the world – have extended activities to a much wider range of automation problems. Now, with its entry into the Aton group and the consequent development of the synergy between the various companies of which it is made up (manufacturing, logistics and transport, commercial networks and the Internet), Datalink is beginning to concentrate, more solidly based and richer in experience, on its original core business, the better to direct investments in R&D and thus support the parent company in its ambitious plans for growth in foreign markets. We interviewed Franco Culcasi and Giorgio De Nardi, managing directors respectively of Datalink and Aton.

For a direct dialogue
The word Automation covers techniques and applications which are very diverse, and therefore generally speaking those who work in this sector must first set their sights on a very well-defined segment of activity – in Datalink’s case industrial
automation – and a clearly-identified type of operation.
As Franco Culcasi explains, "We were founded to provide integrated solutions to the problems of dialogue and harmonisation between information and end-of-line (the codification of product and packaging) and the other pre- (process) and post- (internal and external logistics) stages of data management. In fact, because lines are for the most part made up of heterogeneous machines, manufactured according to different principles and sometimes even from different “technological generations”, interaction between them has to be set up in retrospect. To do this, as well as the specific professionalism we have built up in the field, we have developed hardware and software which allow dialogue between the various parts and form our present “range of merchandise”.
To be specific, we are talking about instruments which decodify and co-ordinate the various ways – by PLC, electrical relay panel, and so on - in which individual machines signal a warning, a stoppage due to a fault, the backlog of a warehouse, etc. But also, to give another example, to invent new methods of machine/operator interface, taking advantage of all available opportunities offered by communication "such as those which, in the case of a stoppage, automatically activate a call to the operator in charge via an SMS message".
As well as improving the functionality of the line and the assistance service to the customer, Datalink’s operations are aimed at increasing productivity and providing in real time statistics relating to production, which among other things allows the establishment of “diagnoses” and interventions based on accurate, documented data. With concern, as emphasised by Mr. Culcasi, to minimise the possibility for slowdowns and errors, this thanks to the adoption of automatic and direct means of data transfer (that is, without the need for a keyboard), if possible on a single database, thus avoiding complex connections and file transfers.

Hardware, software and synergies
A typical example of an intervention is given, among others, by the integrated “packages” for the end-of-line and logistics supplied to an important mineral water producers, aimed at optimising the movement of goods between factory and warehouse. "When the print&apply has finished labeling the product - explains Mr. Culcasi - it “communicates” directly with the next management system (palletisation, transport, etc) to start the operations in its sector. This is, therefore, an alternative not only to manual intervention by the truck-driver, but also to the transfer of “files” from one location to another by the operator.
It is thus an alternative which goes beyond the traditional limits of logistics software, using dedicated programs and machines".
Datalink has in fact also developed over the years all the interface hardware, based on the TCP/IP Ethernet protocol and cabled as necessary. This also is distinguished by the Bologna company’s characteristic approach to its product: "Most manufacturers - states Mr. Culcasi - consider the printing operation the most important, compared with the more global management of information. For us, however, the machine is only one of the components in an organic system – which also includes, when necessary, elements constructed by other manufacturers – “driven” by software with markedly modular features (developed by Java) which can adapt to developing problems.
In brief, we can say that ours is a pragmatic approach dedicated to the customer’s problems".
This is the classic choice of those who pursue customer satisfaction with made-to-measure products and services. This translates on the one hand into the care devoted to every detail (from the nickel-plating of the machine’s frames to the personalisation of the whole project), and on the other into the ability to clearly identify skills and objectives. The decision to amalgamate with Aton, with whom Datalink had already been collaborating for some time, can be seen fully framed in this shared vision of the market.
"With its entry into Aton - explains managing director Giorgio De Nardi - Datalink has become to all intents and purposes a production and engineering company, concentrating on its own specific expertise and delegating to the central organisation those aspects which are more exclusively commercial (among other things, Datalink’s products are distributed with the corporate trade mark). Obviously, given the high added value of the products in terms of intelligence, consultancy services continue to be provided directly by the staff of the Bologna company, who remain the reference point for customers. In this way we are able on the one hand to fully utilise Datalink’s specialisations, and on the other to take advantage of the synergies of a group specially constituted to offer more, thanks to the integration of “vertical” expertise. With important implications also at the R&D level, driven by a clear definition of the field of activity, and supported by a concept of quality which is dependent on continuous technological updating.

Group scenarios
Likewise, the scenario adopted by the Aton management as a reference point for the evaluation of the market and the definition of its own, ambitious, mission depends on state of the art know-how. "On the one hand - Giorgio De Nardi puts it in a nutshell - there is in multinationals a growing need to standardise and rationalise their local “peripheral” networks (production, marketing, logistics and distribution) and the related bureaucracy. On the other hand suppliers of computer goods and services vary in size and type between the generalised mega-companies and the small super-specialist firms, who struggle to deal with customers much bigger than themselves. In this context, a gap is opening up which we feel we can fully fill, putting ourselves forward as qualified interlocutors on the same level (Aton is a group of four companies, with the same number of locations, 150 employees and a corporate turnover of about 11 million Euro, with an average annual growth of 40% Ed). We are already partners in Europe and North America with many large global companies and business opportunities are increasing throughout the territory, through the progressive transfer of data processing infrastructures into emerging markets (a typical case is Eastern Europe) and through meeting new needs (especially the traceability of products)".
For the most part this is a market requiring boldness which in many cases needs to be “invented”. The organisation of a great managerial enterprise, the wide spectrum of skills and, above all, the role of solution provider make the Aton group a natural interlocutor for innovative projects. The latest experience in this respect concerns the organisation and management of the outsourcing, "for the biggest multinational glasses manufacturer" of an international call-centre helpdesk in five languages which handles the management of after-sales assistance for the whole of Europe. "This is the first service of its type at a European level - explains a proud Mr. De Nardi - and it works so well that we intend to propose it to other companies, including those with headquarters abroad".