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Ipack-Ima 03, sempre più integrata
Dal processo alimentare alla logistica, passando per i materiali: dal 4 all8 marzo 2003, Ipack-Ima (la mostra italiana del packaging) cresce e amplia la propria area di influenza, consolidandosi nel food processing e allestendo una vetrina dimmagine per i materiali.
Ipack-Ima 2003, mostra internazionale dellimballaggio e confezionamento, trasporti industriali interni e macchine per lindustria alimentare, avrà luogo in Fiera Milano dal 4 all8 marzo del prossimo anno.
La diciannovesima edizione nasce sulla scorta del successo senza precedenti conseguito nel 2000, che ne ha consolidato il carattere di internazionalità e che lha confermata come punto di riferimento mondiale per le tecnologie relative alla lavorazione della pasta. Ma, accanto a queste, saranno rafforzate anche le aree dei prodotti da forno, del beverage, delle conserve e del lattiero-caseario. E proprio in relazione agli ultimi due comparti, Ipack-Ima Srl (la società che organizza la mostra) si avvarrà dellesperienza acquisita da Promofiere (già responsabile della segreteria commerciale al Cibus-Tec di Parma) per il possibile ampliamento dellofferta in fiera.
Il filo conduttore delledizione 2003 è lintegrazione delle diverse fasi della produzione, sia fra le tecnologie di confezionamento e i processi di lavorazione, sia fra i sistemi di gestione della logistica e della distribuzione. Protagonista di Ipack-Ima rimane però il packaging, che occupa due terzi dello spazio espositivo; è un comparto in cui lindustria italiana si impone con 7.000 aziende e 115.000 addetti, producendo 15 milioni t/anno di imballaggi e generando un fatturato complessivo di oltre 33 miliardi di Euro.
In occasione del rilevante ampliamento, Ipack-Ima si è assicurata la disponibilità di tre nuovi saloni nei padiglioni 17 e 20 di Fiera Milano.
Espositori e visitatori possono trovare informazioni dettagliate sul sito Internet e interrogare il database, che suggerirà percorsi di visita personalizzati.
«Il successo internazionale di Ipack-Ima è supportato dai dati relativi alledizione 2002: su 79.000 visitatori, oltre 10.000 provenivano da 122 nazioni estere, e fra i 1.850 espositori presenti circa 600 erano stranieri» come ha avuto modo di sottolineare lattuale presidente Anima, Savino Rizzio, chiamato a rappresentare ledizione Ipack-Ima 2003, in ossequio alla tradizionale alternanza delle cariche di presidenza tra Anima e Ucima (le due associazioni confindustriali che supportano la manifestazione).
An increasingly integrated Ipack-Ima 03
Feeling the product and knowing the market are, according to MAD, the premises for project creativity that cannot leave out the technical aspects and the industrial side of packaging. The enthusiasm and the determination, of those that do not intend to miss an objective, make this agency something very, very special. Luciana Guidotti
Ipack-Ima 2003, exhibition of international packaging and wrapping, internal industrial transport and machines for the food industry, will take place in Fiera Milano from the 4th to the 8th of March next year.
This nineteenth edition comes in the wake of the unprecedented success of 2000 which consolidated its international character and confirmed it as a global point of reference for technology linked to pasta production. But besides this baked goods, beverages, preserves and dairy product divisions will be reinforced. And precisely as regards the latter two, Ipack-Ima Ltd, (exhibition organiser) will profit from the experience acquired by Promofiere (already responsible for the commercial offices of the Cibus-Tec of Parma) in order to hopefully increase the offer at the trade fair. The underlying theme of the 2003 edition is the integration of the various phases of production, both between wrapping technologies and production processes and between logistics and distribution handling systems. However, the protagonist of Ipack-Ima is still packaging, occupying two thirds of the exhibition area: Italian industry has a strong presence in this division with 7,000 companies and 115,000 workers, producing 15 million t/year of packaging and generating an overall turnover of more than 33 billion Euro.
In view of this significant expansion, Ipack-Ima has secured the use of three new salons in pavilions 17 and 20 of Fiera Milano. Exhibitors and visitors will be able to find detailed information on the Internet site and query the database which will advise on personalised itineraries for visits. Ipack-Imas international success is backed by figures gleaned from the 2002 edition: out of 79,000 visitors over 10,000 came from 122 foreign countries and of the 1,850 exhibitors present about 600 were foreigners underlines the current president of Anima, Savino Rizzio, called upon to represent the Ipack-Ima 2003 edition, in deference to the traditional alternation of the presidential role between Anima and Ucima (the two associations belonging to Confindustria, which support the event).
Spazio ai materiali
In Ipack-Ima 03 confluirà anche Pack-Mat, uno spazio specifico materiali, prodotti e nuove soluzioni di packaging e confezionamento. In questo modo, Ipack-Ima si arricchisce di un salone specializzato ad alto valore aggiunto, e Pack-Mat accede ai grandi numeri e alla trasversalità di settori di una mostra internazionale. Il pubblico - in gran parte decisori aziendali - potrà non solo constatare lo stato dellarte dei materiali, delle lavorazioni, della progettualità e del design relativi al packaging, ma approfondire anche temi di attualità; seminari e convegni riguarderanno, infatti, la riduzione dellimpatto ambientale, lutilizzo dei materiali di seconda vita e gli imballaggi intelligenti, la razionalizzazione logistica, i sistemi sostenibili di produzione, la distribuzione e infine il recupero.
More space for materials
Rulli Rulmeca SpA presents its Roller Vision CD: a new multimedial tool for presenting products, the name referring to the companys core business (Rollers) and to the new prospects taken on in devising this type of catalogue (Vision). CD Roller Vision is available in the two Meca and Bulk versions, respectively dedicated to rollers and components for transporting glues, and to products for the belt transportation of loose items. Both CDs are in Italian and in English.
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Cambio ai vertici Assologistica
Il Consiglio Direttivo di Assologistica - lassociazione di riferimento per le imprese di settore (magazzini generali e frigoriferi, terminal portuali interportuali e aereoportuali) - ha espresso il nuovo assetto degli organi sociali. Fausto Forti è stato nominato presidente, affiancato da cinque vice presidenti: Giovanni Leonida (clicklogistic.com), Aldo Magi (Magazzini Generali di Prato), Filiberto Metta (Kuchne & Nagel), Bruno Podbersig (SDAG), Marco Simonetti (La Spezia Container Terminal).
Change at the top of Assologistica
The Board of Directors at Assologistica - the trade association for general and refrigerated warehouses, port, interport and airport terminals) - has announced the new make-up of its direction. Fausto Forti has been appointed president, assisted by five vice-presidents: Giovanni Leonida (clicklogistic.com), Aldo Magi (Magazzini Generali of Prato), Filiberto Metta (Kuchne & Nagel), Bruno Podbersig (SDAG) and Marco Simonetti (La Spezia Container Terminal).
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E a novembre tutti a Emballage
Dal 18 al 22 novembre si svolgerà a Parigi Emballage 2002. Gli organizzatori non temono la vicinanza temporale con la triennale di Düsseldorf e anticipano informazioni e dati sullinternazionale made in France. Che attende 2.700 espositori e più di 100mila operatori da 42 paesi di tutto il mondo.
Dei primi 50 gruppi industriali presenti in Francia, 33 (ovvero il 66%) sono a capitale estero. Gli organizzatori di Emballage, linternazionale francese del packaging, fanno riferimento a questo dato emblematico della globalizzazione delleconomia per giustificare la crescente quota di stranieri sia fra gli espositori sia fra i visitatori del salone parigino. Che questanno, dal 18 al 22 novembre, si appresta a ospitare 2.700 aziende, per la circa metà non francesi e provenienti da 42 paesi, in parte organizzate in padiglioni nazionali (accanto alle collettive spagnola, belga, greca, portoghese e israeliana, questanno verranno inaugurate quella taiwanese e giordana). Dal 94 ad oggi la superficie occupata da aziende estere è aumentata del 40%, con un picco nella scorsa edizione del 2000, in cui ha fatto un balzo ulteriore del 13%.
Sul fronte dei visitatori, si registra un andamento analogo. Sempre dal 94, laffluenza di stranieri è salita dell80% (+26% nel solo 2000, pari a 38.000 operatori su un totale di 111.363), con un contributo crescente da parte di Asia e America del Nord e un tasso particolarmente elevato di decision maker.
Nè sembra preoccupare la contiguità temporale con lInterpack di Düsseldorf, anche considerato che nel 96, in cui si era verificata la stessa coincidenza, il salone parigino era considerevolmente cresciuto su tutti i piani.
Emballage+IPA, abbinata vincente
Una promozione in 25 lingue, sostenuta da budget adeguati e da una rete di agenti che copre una quarantina di paesi, supporta lulteriore sforzo del salone francese, che persegue lobiettivo di crescere ancora sia in rappresentatività sia in portata internazionale. Un valido aiuto sembra effettivamente essere giunto dallaccordo con IPA - la fiera focalizzata sui beni industriali e i servizi per il processo alimentare - che infatti questanno si svolgerà, per la seconda volta, in concomitanza con Emballage nello stesso quartiere fieristico di Paris Nord-Villepinte (lintera area espositiva è infatti saturata).
Nel 2000 questo accostamento ha prodotto un aumento complessivo del 26% di visitatori internazionali che, una volta registrati, possono circolare liberamente fra i due saloni.
Anche la cadenza biennale, che distingue la fiera parigina dai saloni concorrenti, che hanno adottato un ritmo triennale, è stata giudicata valida da 3 espositori su 4 e dunque confermata, anche considerando che il processo dacquisto di beni strumentali del settore - valutano gli organizzatori - per il 70% dei buyer oscilla fra i 2 e i 6 mesi.
Il layout fisico e ideale
Dopo il Brasile nel 1998 e lIndia nel 2000, nel 2002 sarà il Canada lospite donore della manifestazione. Al grande paese nordamericano verranno dedicati conferenze, incontri personalizzati con i buyer in visita alla fiera e visite guidate agli stand nazionali.
Ma non è il solo spazio ideale dedicato a un aspetto specifico del mercato. Il salone parigino è infatti variamente segmentato in modo da aumentare la visibilità delle varie componenti, aiutando al contempo il visitatore a costruirsi un percorso sensato. Così accanto allEspace Luxe, che questanno ospiterà 140 espositori e nel 2000 ha accolto più di 12.000 operatori, troveremo unarea espressamente dedicata alletichettatura. Assumendo un altro punto di vista, troviamo lofferta raggruppata per attività (confezioni e imballaggi vari, macchine, soluzioni per la stampa...) e per mercati prioritari di sbocco (alimentare, beverage, bellezza, salute...). Perseguendo, invece, lobiettivo di individuare i prodotti più innovativi, sarà possibile seguire il filo rosso del marchio Top Sélection, che verrà apposto sui 50 prodotti identificati come tali, ma se lattenzione si sposta più sul piano concettuale, la ricerca dei trend che guidano lo sviluppo del settore si appunterà su Pack.Vision, che questanno assume la forma di uno studio condotto in otto paesi dalla società Scopes e di un evento messo in scena durante il salone.
Completano lofferta di stimoli il programma di conferenze, e lassegnazione degli Oscar de lEmballage agli imballaggi più innovativi dellanno.
Everyone at Emballage in November
Emballage 2002 takes place in Paris from 18 to 22 November. The organisers are not worried that the date is close to the triennial in Düsseldorf and are sending out information and data on the Made in France international event. 2,700 exhibitors and 100,000 operators from 42 countries are expected to attend.
Of the top 50 industrial groups in France, 33 (or 66%) are foreign-owned. The organisers of Emballage, the French international packaging event, take note of this symbolic proof of globalisation of the economy to justify the growing number of foreigners among both exhibitors and visitors at the Paris salon. This year, from 18 to 22 November, it expects to welcome 2,700 companies, of which about half are not French and come from 42 countries, partly organised in national pavilions (next to the Spanish, Belgian, Greek, Portuguese and Israeli collectives, this year sees the inauguration of those from Taiwan and Jordan). From 1994 to today, the area occupied by foreign companies has increased by 40%, with a peak in the last exhibition in 2000, where there was a jump of more than 13%.
As far as visitors are concerned, there has been a similar increase. Again since 1994, attendance by foreigners has jumped by 80% (+26% in 2000 alone, or 38,000 operators out of a total of 111,363), with a growing contribution from Asia and North America and a particularly high quota of decision-makers. The closeness of the date to Interpack in Düsseldorf does not seem to be a concern, especially since in 1996, when the same thing happened, the Paris salon grew considerably on all levels.
Emballage+IPA, a winning combination
Promotion in 25 languages, supported by a suitable budget and a network of agents covering 40 countries, backs up the greater efforts of the French exhibition, which continues its objective of growing even more, both in terms of representation and in international prestige. Useful help seems to have been gained from the agreement with IPA the fair which concentrates on industrial goods and services for food processing which this year for the second time takes place together with Emballage in the same area of the exhibition quarter Paris Nord-Villepinte (in fact, the entire exhibition area is choc-a-bloc).
In 2000, this combination produced an overall increase of 26% in international visitors who, once they had registered, could pass freely between the two exhibitions.
The two-year frequency, which marks the Paris fair out from its rivals, who have adopted a three-year cycle, is also judged favourably by 3 out of 4 exhibitors. This is confirmed by the fact that the process of purchasing capital equipment the organisers calculate for 70% of buyers varies between 2 and 6 months.
The perfect physical layout
After Brazil in 1998 and India in 2000, in 2002 it will be Canadas turn to be guest of honour at the event. Dedicated to this great North American country are conferences, personal meetings with buyers visiting the fair and guided visits of the national stands.
But this is not the only ideal space devoted to a specific aspect of the market. The Paris exhibition is in fact divided up so as to increase the visibility of its component parts, at the same time helping the visitor to follow a logical route. Thus next to the Espace Luxe, which this year hosts 140 exhibitors and in 2000 attracted 12,000 operators, we find an area expressly dedicated to labeling. From another viewpoint, we find products grouped by activity (various packs and packaging, machines, printing solutions, etc) and by markets prioritised according to outlets (foodstuffs, soft drinks, beauty and health products, etc). On the other hand, pursuing the objective of identifying the most innovative products, the visitor can follow the red line of the Top Sélection brand, devoted to 50 products identified as special, whereas if ones interest lies in a more conceptual direction, a search for the trends which are leading the sector takes one to Pack.Vision, which this year takes the form of a study carried out in eight countries by the Scopes company, and of an event to take place during the exhibition.
Completing this supply of stimuli is the conference programme, and the award of the Oscars de lEmballage for the years most innovative packaging.
Emballage 2002
18-22 novembre 2002
Paris-Nord Villepinte (F)
Data di nascita: 1947
Cadenza: biennale
Edizione: 35^
Espositori 2000: 2.680, di cui il 50%
da 42 altri paesi
Visitatori 2000: 111.363, di cui il 34%
da 126 altri paesi
Merceologia rappresentata: imballaggi e accessori (41%), macchine (50%) e altre attività connesse (9%)
Settori di sbocco: alimentare (20%), cosmo-pharma (17%), beni industriali (17%), beni di consumo (7%), altri (39%).
Superficie espositiva: equivalente a 30
campi di calcio
Km di moquette posata: 121, pari alla
distanza fra Parigi e Orléans
Rifiuti prodotti durante ledizione precedente: 550 t
Indirizzo on line: www.emballage2002.com
Emballage 2002
18-22 November 2002
Paris-Nord Villepinte (F)
Date of birth: 1947
Frequency: biennal
This year: Number 35
Exhibitors 2000: 2,680, of whom 50% were from 42 countries
Visitors 2000: 111,363, of whom 34% were from other countries
Merchandise represented: packaging and accessories (41%), machines (50%) and other connected activities (9%)
Outlet sectors: foodstuffs (20%), cosmetics-pharmaceuticals (17%), industrial goods (17%), consumer goods (7%), other (39%).
Exhibition area: equivalent to 30 football pitches
Kms of carpet laid: 121, enough to reach from Paris to Orléans
Refuse produced during the last exhibition: 550 tonnes: 550 t
Website: www.emballage2002.com .
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Un villaggio per le etichette
Nel padiglione 4, nel cuore del settore stampa, codifica e marcatura, uno spazio caratterizzato da una propria segnaletica e colore della moquette sarà dedicato alletichettatura. Lo animeranno una cinquantina di aziende, oltre allassociazione francese di settore Unfea, che saranno così immediatamente individuabili allinterno di un layout studiato per valorizzare i vari segmenti che compongono il mondo dellimballaggio, agevolando al contempo la visita.
Gi espositori promettono aggiornamenti sui temi e le tecnologie di maggiore attualità: dalla RFID (radio frequency identification) allanticontraffazione, dalle etichette olfattive alle soluzioni studiate per agevolare la consultazione ai ciechi e agli anziani (magari anche passando per la parola), oltre naturalmente a tutte le novità sviluppate per aumentare lappeal del prodotto.
Alletichettatura, che costituisce un settore in crescita costante, su scala mondiale, fra il 4 e il 6% annuo, verrà dedicato anche un programma di conferenze.
A village for labels
In Pavilion 4, at the heart of the printing, coding and marking sector, a space characterised by its own signs and the color of its carpet will be devoted to labeling. It will host fifty companies, as well as the French association of the Unfea sector, which will be immediately identifiable within a layout designed to raise awareness of the many segments which make up the world of packaging, at the same time making a visit easier. The exhibitors promise updates of the most relevant subjects and technologies: from RFID (radio frequency identification) to anti-counterfeiting, from sniff labels to products designed to aid communication to the sight-impaired and the elderly (possibly even passed by speech) as well as, naturally, all those novelties developed to increase the appeal of the product. A conference programme will also be devoted to labeling, which at a global level is a sector continually growing between 4 and 6% per annum.
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Interplas 2002
Per ledizione di Interplas 2002 (che si terrà a Birmingham dal 30/9 al 4/10) Reed Exhibition Companies, organizzatrice della fiera, ha rafforzato il team con il nuovo manager Matthew Sheerin, che vanta importanti esperienze in esposizioni di settore in Gran Bretagna. Il suo predecessore, Jim Hughes, ora cura i rapporti con i best clients e con coloro che hanno bisogno di grande spazio per i propri stand. Il responsabile della mostra, Justin Tadman, conta sulla professionalità dei suoi collaboratori per consolidare il valore delle transazioni internazionali. Gli interessati possono consultare il sito www.interplas-expo.co.uk.
Interplas 2002
For the 2002 edition of Interplas (that will be held at Birmingham from 30/9 to 4/10) Reed Exhibition Companies, the fair organizer, has reinforced its team with the new manager Matthew Sheerin, who has important experience in sector shows in Great Britain. His predecessor, Jim Hughes, now looks after relations with the best customers and with those who need large spaces for their stands. The show head, Justin Tadman, counts on the professionality of his coworkers in order to consolidate the value of the international transactions. Those interested can consult site www.interplas-expo.co.uk.
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Industria delle etichette e nuovi standard
Elma (Associazione europea dei produttori di etichette) ha sviluppato i nuovi termini e condizioni standard di vendita che consentiranno ai membri dellassociazione di standardizzare quotazioni e capitolati in tutta Europa. I nuovi standard riguardano le condizioni di pagamento, le procedure di fornitura per le cancellazioni dordine e limmagazzinaggio di prodotti finiti, il costo della stesura dei capitolati così come le clausole prezzo delle materie prime.
New standards for the labeling industry
Elma - the European Label Manufacturers Association - has submitted its new standard terms and conditions of sale that will enable member companies to standardise quotations and tenders throughout Europe. They encompass payment conditions, supply procedures for call-offs and storage of finished goods, the cost of tendering, as well as a raw material price clause.
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Il PVC in Europa
Mettendo a confronto i dati del 1990 e del 2000, relativi alla domanda e allofferta complessive in Europa Occidentale, si potrebbe ritenere che quello del compound di PVC sia un mercato statico. Infatti, in entrambi gli anni la produzione è stata di circa 1,5 milioni t, mentre il consumo è oscillato fra 1,2 e 1,3 milioni t. In realtà il mercato del PVC negli anni Novanta si è trasformato.
Dal packaging al building - Il successo del PVC è stato determinato, in gran parte, dalla crescita dei profilati per ledilizia, specie per le finestre. La salute del settore ha bilanciato il netto declino del compound per bottiglie: se nel 1990 la domanda di free compound superava 280.000 t, dieci anni dopo non si raggiungevano 40.000 t. Il calo è dovuto alla sostituzione del PVC con il PET nellimballaggio di acqua minerale e soft dirink. Per quanto riguarda il settore del flessibile, il mercato dei cable grades si è rafforzato nel corso degli anni 90, nonostante le fluttuazioni determinate dalle strategie dei produttori, ma la crescita più sostenuta è stata quella dei compound per il medicale, anche se costituiscono unarea marginale.
Bottling & C. in Europa - Il mutevole andamento dei vari comparti del compound si riflette nelle prestazioni differenti da nazione a nazione. In Francia (tradizionalmente un mercato importante per il compound di PVC per bottiglie, visto il peso dellindustria dellimbottigliamento di acqua minerale) la domanda di PVC è scesa da 300.000 t (23% del mercato europeo) sotto 190.000 t (15%). Lo stesso andamento è stato riscontrato anche in Italia, con un calo meno netto; nel nostro Paese tuttavia limpatto è stato forte, accompagnato dalla flessione della domanda per le calzature e per i cavi nel mercato del flessibile. Al contrario, nei mercati inglese, tedesco e scandinavo, la domanda di PVC compound è cresciuta del 2% circa, alimentata dallincremento delle richieste di compound per costruzioni rigide e general profiles.
Make or buy? - Una rilevante trasformazione nel mercato del compound di PVC, nel corso degli anni 90, è stata nel rapporto fra produzione integrata di resine e acquisti in outsourcing: se nel 1990 i produttori integrati detenevano il 60% della produzione, nel 2000 i due comparti si sono spartiti equamente il mercato. Questo cambiamento è stato particolarmente accentuato in Germania, dove i produttori di resine si sono in gran parte ritirati dal settore del PVC; inoltre, le ristrutturazioni avvenute nellindustria del PVC hanno determinato la riduzione della produzione di compound da parte dei produttori di resine. Lacquisto di compound da terzi, che nel 1990 interessava il 17% del mercato totale del PVC, nel 2000 era calato al 15%; tuttavia, secondo le condizioni del mercato, i trasformatori hanno privilegiato ora loutsourcing ora la produzione in proprio.
Chi salirà, chi scenderà - La complessiva domanda di compound dovrebbe rimanere intorno agli attuali 1,21,3 milioni t/anno. La crescita più sostenuta nel comparto del rigido sembra essere quella del compound per foam core e dei profilati per costruzione in generale; la domanda di compound per finestre dovrebbe invece rallentare, dopo il forte sviluppo conosciuto negli anni novanta. Per quanto riguarda il mercato del flessibile, infine, le migliori prospettive sono per le applicazioni in campo medico.
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Leader europei del PVC
AMI ha identificato i maggiori 50 produttori europei di compound. Lanalisi si basa sui dati del 2001.
Integrati vs. indipendenti - AtoFina continua a essere leader di mercato. Il report evidenzia anche la rilevante crescita delle PMI indipendenti: la tendenza continuerà verosimilmente nei prossimi anni. I produttori integrati stanno cercando di mantenere e incrementare il vantaggio competitivo nei confronti del settore indipendente, che ha però strutture meno onerose; la competizione spinge i produttori integrati a mantenere bassi i costi.
Politiche di crescita - Dal 1999 i cambiamenti nel settore sono stati limitati. Le aziende sono cresciute tramite investimenti in mercati già presidiati, espandendo o modificando la gamma dei loro prodotti, oppure grazie allespansione dellexport (per compensare il rallentamento nei mercati nazionali) o attraverso acquisizioni. Il mercato dellEuropa centrale è simile a quello occidentale, dove gli attori di primo piano hanno una struttura integrata che comprende la produzione di polimeri. Sono emersi inoltre molti operatori indipendenti.
Due tendenze per il 2005 - Le stime prevedono, sino al 2005, che nel segmento del rigido prevarrà la tendenza alla produzione interna, mentre nel flessibile crescerà loutsourcing.
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PVC in Europe
If one compares total demand and production for PVC compounds in Western Europe for 1990 with 2000, it is easy to assume that this is a static, slow changing market with production volumes around 1.5 million tonnes for both years and consumption between 1.2 and 1.3 million tonnes. However, dig beneath the surface and one discovers that in fact the 1990s have been a period of significant change for the PVC compounds market.
From packaging to building - Key to the fortunes of the PVC compound market during the 1990s has been the growth in building profiles in particular for windows. The success of the building sector has done much to offset the sharp decline that has occurred in the rigid bottle compound market. In 1990 this market represented over 280,000 tonnes of free compound demand. By 2000 this market had fallen to less than 40,000 tonnes. This has been almost entirely down to the replacement of PVC by PET in the packaging of mineral water and soft drinks. In the flexible PVC compounds sector the main market is for cable grades. This market has been fairly steady through the 1990s although fluctuations do occur depending on the compounding strategies of the cable producers. The key growth area in the flexible market has been in compounds for medical extrusions although this remains a small part of the overall market.
Bottling & C. in Europe - The varying fortunes of the different markets for compounds has resulted in variable performance for individual country markets. Nowhere has this been more apparent than in France which traditionally had a very large market for PVC bottle compounds, because of the size of its local mineral water industry. However, over the period since 1990 France has seen total demand for PVC compounds drop from over 300,000 tonnes representing a 23% share of the West European market, to just under 190,000 tonnes (equivalent to a 15% of demand). Italy too has seen demand fall, although not as sharply as in France. Again declining use of PVC bottle compounds is partly to blame, although falling demand for shoe and cable grades has also made an impact in Italy, where the flexible market is particularly important. Against this, on the UK, German and Scandinavian markets, the demand for PVC compound has grown by around 2%, spurred on by the increase in the demand for compound for stiff constructions and general profiles.
Make or buy? - An important change in the PVC compound market, during the nineties, has been the relations between integrated production of resin and outsourcing purchases: if in 1990 the integrated producers held 60% of output, in 2000 the two segment divided up the market equally. This change was particularly accentuated in Germany, where resin producers for the most have retired from the PVC sector; as well as that the restructuring that occurred in the PVC industry have led to the reduction of the output of compound the part of resin producers.
The purchase of compounds from third parties, that in 1990 affected 17% of the total PVC market, in 2000 dropped to 15%; all the same, according to market conditions, the converters have alternated between outsourcing and their own production.
Who is going up, who is coming down - The overall demand for compound should stay around the current 1.2-1.3 million t/year. The strongest growth in the rigid sector seems to be that of compound for foam core and profiles for construction in general. The demand for compound for windows seems to have slowed down after the strong development seen in the nineties. Finally, far as the flexible market is concerned, the best prospects are for applications in the medical fields.
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European leader in PVC
AMI has identified the largest 50 European compound producers. The analysis is based on data for 2001.
Integrated versus independents - AtoFina continues to be market leader. The report also highlights important growth in the independent small-to-medium-sized concerns: the trend is liable to continue in the coming years. The integrated producers are trying to maintain and to increase the competitive advantage they have on the independent sector, that though has less burdensome structures; their competition is compelling the integrated producers to keep their costs down.
Growth policy - From 1999 the changes in the sector have been limited. The companies have grown by way of investments in markets already presided over, expanding and modifying the range of their products, or thanks to the expansion of exports (to compensate the slowdown of the national markets) or by way of buy-ups. The central European market is similar to the western one, where the leading actors have an integrated structure that comprehends the production of polymers. Many independent operators have emerged.
Two trends for 2005 - From 2005 onwards the trend towards in-house production will prevail in the rigid segment, while outsourcing will grow in the flexible sector.
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Carta, che aria tira in Europa
Rispetto al biennio precedente, il 2001 è stato un anno difficile per la maggior parte dei produttori europei di carta e cartone. Sebbene lultimo trimestre segni un leggero miglioramento in termini di volume, la produzione complessiva dellanno rimane inferiore a quella del 2000. A livello mondiale, tuttavia, i paesi dove operano le 1.000 aziende afferenti al Cepi (13 membri dellUnione, oltre a Norvegia, Svizzera, Ungheria e Repubbliche Ceca e Slovacca) hanno mantenuto i precedenti livelli produttivi. Sono, in sintesi, i risultati di unanalisi sullandamento della produzione e della domanda di carta e cartone, condotta dalla confederazione europea di settore e presentata a Bruxelles, lo scorso febbraio. Le prime stime indicano che, nel corso del 2001, i paesi Cepi hanno prodotto circa 88 milioni t di carta e cartone, con una flessione del 2,5% sullanno precedente. Il calo, comunque, sembra meno rilevante che in altre aree del mondo; inoltre, il livello complessivo di produzione rimane elevato e le eccedenze totali del 2001 superano di oltre 5 milioni t quelle del 1998 (da allora, la crescita media annua è stata del 2,5%). Scorrendo i dati della produzione per comparti, il quadro appare disomogeneo. Le carte per imballaggio hanno perso circa l1%, con i materiali per la produzione di astucci virtualmente immutati e i cartoni per scatole pieghevoli in diminuzione del 2%; cali più pesanti si danno invece per i materiali da incarto e la polpa di cellulosa (-4%). Fra gli altri comparti, alcuni hanno subito una flessione pesante, come le carte rivestite (-7%) e le carte senza legno (-6,6%); mentre cali più lievi si registrano per le carte a uso grafico in generale (-4%) e quelle non rivestite (-3%). Per contro, aumentano le produzioni di carta per giornale (1%) e igienica (2%). Per quanto riguarda i consumi, nel complesso la domanda di carta e cartone nei paesi Cepi è rimasta stabile rispetto allanno precedente. Nel complesso, gli analisti riconducono il faticoso andamento del settore al più generale rallentamento delleconomia europea, iniziato verso la fine del 2000.
Paper, what the atmosphere is like in Europe
In comparison with the previous two years, 2001 proved to be a difficult one for most paper and board producers in Europe. Although the final quarter of the year is predicted to show a small improvement in volume terms over the previous quarter, the overall output in 2001 is expected to be below that of 2000. In global terms, however, the CEPI member countries (1,000 companies spread over 13 member states of the EU, plus Norway, Switzerland, Hungary, the Czech Republic as well as Slovakia) have kept up their previous production levels. They are, in synthesis, the results of an analysis on the run of production and demand of paper and cardboard, carried out by the European confederation of the sector and presented at Brussels last February. Preliminary estimates now show that during the whole of 2001, CEPI member countries produced approximately 88 million tons of paper and board, a decrease of around 2.5% on 2000. However, this seems to be a less dramatic fall than in most other regions around the world. Also, despite this decline, the overall level of production remains high, with the 2001 total exceeding 1998 by over 5 million tons. The average annual increase since 1998 has been around 2.5% per annum. When looking at the output performance of different grades it would appear that the picture is not consistent. Paper for packaging has lost around 1%, with the materials for producing cases virtually unchanged and folding boxboard down 2%; more severe drops are given for wrapping material and pulp (-4%). Among the other segment, some suffered a heavy drop, like coated paper (-7%) and woodfree grade (-6.6%), while slighter drops are to be seen for the paper for graphic use in general (-4%) and non coated paper (-3%). Against this one has an increase in the production of paper for newspapers (1%) and hygienic paper (2%). The overall consumption of paper and board in CEPI countries in 2001 would seem to have remained unchanged from its year 2000 level. The slowing down of the European economy, which began towards the end of 2000, was reflected in the paper and board market throughout 2001.
Una linea da 10 metri
La divisione film della ExxonMobil Chemical ha presentato una nuova linea da 10 m per la produzione di film di OPP (la più grande nel suo genere in Europa), la cui costruzione, iniziata nel 1999, è stata completata nellagosto del 2001.
Con lavvio della nuova linea, la divisione Film combina così alta produttività con la capacità di utilizzare una tecnologia innovativa per la produzione di OPP. «Questa linea è un esempio del continuo impegno nei confronti del mercato e rafforza ulteriormente la nostra posizione nel settore della produzione di film» dichiara Carlo Ranucci, presidente e general manager della ExxonMobil Chemical Films Europe. La linea ad alta velocità aumenta di 20.000 t/anno la capacità dellimpianto di Brindisi, che può ora offrire grossi quantitativi di film per il coating e la metallizzazione destinati ad applicazioni nellimballaggio flessibile e delletichettatura, in particolare nel settore dolciario, degli snack, dei biscotti, delle bevande, dei cosmetici e dei prodotti da toeletta. Poiché la linea è caratterizzata da unelevata automazione, richiede un minimo intervento delloperatore e quindi è da considerarsi molto sicura da gestire. Sul prossimo numero entreremo nel merito dei dettagli tecnici raccolti in occasione della presentazione ufficiale avvenuta a Brindisi lo scorso febbraio.
Ten metre orienter line
The Films Business of ExxonMobil Chemical has recently unveiled its new, ten metre orienter line the largest film orienter line in Europe. With the new line in operation, the Films business effectively combines high capacity with the ability to use innovative technology for the manufacture of OPP products.This new line is a prime example of our continued commitment to the market and it further strengthens our strong position in the market in films technology, declared Carlo Ranucci, President and General Manager, ExxonMobil Chemical Films Europe. Construction of the line began in 1999 and was completed in August 2001. The highly-automated line adds 20,000 tonnes of capacity each year to the Brindisi plant. The lines high-speed production of base film for coating and metallisation provides customers with film for use in flexible packaging and labelling applications in confectionery, snacks, biscuits, beverages, household goods, cosmetics and toiletries. As a highly-automated line, it requires little manual operation, and therefore is considered very safe to operate. In the coming issue we will examine the technical details gathered in occasion of the official presentation that occurred at Brindisi last February.
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