Dinamico Salon

A PARIGI Novembre 2012: Emballage chiude la quarantesima edizione con un bilancio nel complesso positivo. Dati e prodotti dalla fiera francese dell’imballaggio.

Con 1.300 espositori (500 le aziende rappresentate) e oltre 85 mila visitatori, di cui il 36% internazionali da 100 paesi (forte la concentrazione dall’area EMEA), la fiera dell’imballaggio francese ha festeggiato il buon esito della quarantesima edizione (Parigi, 19-22 novembre 2012).
Sul successo dello storico Salon, infatti, si poteva senz’altro scommettere, ma magari non giurare: per via dell’incerta congiuntura economica, e per la generale propensione al risparmio che orienta le imprese sia a limitare le visite alle fiere sia a contenere gli investimenti relativi all’esposizione. Possiamo invece testimoniare che, mettendo da parte qualche sfasamento nell’organizzazione e nella comunicazione, e la scarsa affluenza dell’ultima giornata, l’evento è stato vissuto e giudicato tutto sommato in modo positivo.

Spigolature. Emballage 2012 ha registrato una riduzione della superficie espositiva, messa ancor più in evidenza dagli spazi “non occupati” visibili in tutti i padiglioni, che hanno causato qualche lamentela da parte di quegli  espositori posizionati nelle  aree marginalizzate. Il numero degli stand e delle imprese rappresentate, però, “ha tenuto” (nel 2010 erano 1.295) e, ciò che più conta, le cifre e la qualità delle visite registrate hanno rinfrancato e motivato gli espositori, che segnalano soprattutto la provenienza di operatori francesi e nordafricani.

Soddisfatti, dunque, gli organizzatori (Comexposium) che, per bocca della  direttrice del salone Véronique Sestrières, confermano anche il buon esito della sinergia con l’expo Manutention dedicato all’intralogistica (172 espositori, 20.779 visitatori), svoltasi in simultanea e negli stessi spazi della fiera dell’imballaggio, senza soluzione di continuità. La doppia manifestazione è stata integrata da un programma di iniziative tese a valorizzare sia le nuove proposte dell’industria (sotto i riflettori allo spazio Pack Innovation, i prodotti selezionati e premiati dalla giuria del concorso omonimo come migliori innovazioni dell’anno) sia le idee dei progettisti del futuro.

A loro, ovvero ai lavori di sei scuole internazionali di design ispirati al tema “Packaging et Alternatives remarquables”, sono stati dedicati una piccola mostra e un concorso, dove gli studenti del Politecnico di Milano dipartimento Indaco hanno conquistato all’Italia un brillante e meritato secondo posto (si veda l’ampia presentazione del lavoro e degli elaborati del corso di Laurea Magistrale del Corso di Packaging Design-Scuola del Design del Politecnico di Milano, pubblicata sui fascicoli di settembre e ottobre 2012 di  ItaliaImballaggio). 
Menzioniamo, infine, per dovere di cronaca, le molte conferenze dedicate ai vari aspetti della vita del packaging, nonché la deliziosa retrospettiva “I love pack - since 1947”, dedicata agli imballi icona e specchio della società dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
Prossima edizione della fiera: 17-20 novembre 2014.  

Packagings & alternatives remarquables
Emballage 2012 ha chiamato a raccolta i giovani progettisti di sei scuole internazionali di design, sfidandoli a immaginare alternative migliorative alle confezioni di prodotti della nostra quotidianità. I progetti in concorso sono stati esposti in fiera, valutati da una giuria di esperti (fra cui il nostro direttore, Stefano Lavorini) e infine premiati nel corso della manifestazione. A quelli del Politecnico di Milano, che abbiamo descritto sugli scorsi numeri di ItaliaImballaggio, è stato assegnato un brillante secondo posto. Ecco la classifica completa, con le motivazioni della giuria.

Primo premio:  Germania, Università di Scienze Applicate e Arti, FH Hannover
La rivoluzione del sacchetto di tè. Riduzione e impiego di materiali riciclabili al 100% e di inchiostri vegetali, integrazione di un occhiello per il cucchiaino, praticità, grafica semplice e chiara.

Secondo premio: Italia, Politecnico di Milano, School of Design
La scatola delle Superga. Facile da capire e da usare, alla confezione primaria si attribuisce anche la funzione di trasporto. Costituito da un guscio esterno e da un cassetto interno, assicura protezione, facile stoccaggio e possibilità di riutilizzo. Il materiale (cellulosa) è biodegradabile.
Terzo premio: Canada, UQAM, Università del Québec a Montréal, Ècole de Design
Lo spazzolino si scioglie nell’acqua. Cartone e plastica dell’astuccio per spazzolini da denti sono stati sostituiti con un’unica materia, il PVA, di provenienza bio, che scompare completamente in meno di 15” a contatto con l’acqua.
Quarto premio: Finlandia, Università di Scienze Applicate, Istituto di Design, Lahti
Una scatola per le esche Rapala. Rispettosa dei canoni della riduzione e monomateriale, consente un’ottima messa in scena del prodotto in ambientazione realistica: l’esca è inquadrata in una finestra a forma di onda, “pronta all’uso”.

                                                         

Leggi altro in "Eventi"

Il nostro network