IMA bilancio 2015 record e previsioni 2016 in crescita
Bologna, 27 aprile 2016. L’Assemblea di IMA approva il bilancio 2015 - ricavi a quota 1,1 miliardi e utili per 69,9 milioni - e delibera la distribuzione di un dividendo di 1,40 euro per azione. Inoltre, Alberto Vacchi, presidente e AD del Gruppo, preve per l’esercizio 2016 ricavi per circa 1,27 miliardi di euro, con un margine operativo lordo (EBITDA) di circa 178 milioni di euro.
L’Assemblea degli Azionisti di IMA S.p.A., leader mondiale nella produzione di macchine automatiche, si è riunita il 27 aprile 2016, sotto la presidenza di Alberto Vacchi, e ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2015.
L’Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 1,40 euro per azione, in aumento rispetto all’anno precedente (dividendo di 1,35 euro per azione deliberato dall’Assemblea del 28 aprile 2015), da mettersi in pagamento a partire dal 25 maggio 2016 (stacco cedola n. 23 in data 23 maggio 2016), destinando il residuo alla riserva straordinaria.
La legittimazione, ai sensi dell’articolo 83-terdecies del TUF, al pagamento del dividendo sarà determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell’intermediario di cui all’articolo 83-quater, comma 3 del TUF, al termine della giornata contabile del 24 maggio 2016 (cosiddetta “record date”). Gli Azionisti potranno riscuotere il dividendo, al lordo o al netto delle ritenute fiscali, a seconda del regime fiscale applicabile, esclusivamente presso i rispettivi intermediari.
Risultati del Gruppo IMA al 31 dicembre 2015
Il Gruppo IMA ha chiuso il 2015 con ricavi netti superiori al miliardo, pari a 1.109,5 milioni di euro, evidenziando una crescita del 29,8% rispetto agli 854,6 milioni al 31 dicembre 2014. La quota export ha raggiunto circa il 90%, con ottimi risultati negli Stati Uniti, in Europa e Medio Oriente. Bene anche il mercato domestico.
In forte crescita il margine operativo lordo (EBITDA) ante oneri non ricorrenti salito a 157,5 milioni di euro (+19,7% rispetto ai 131,6 milioni al 31 dicembre 2014) e il margine operativo lordo (EBITDA) salito a 148 milioni di euro (+13,6% rispetto ai 130,3 milioni al 31 dicembre 2014).
L’utile operativo (EBIT) è salito a 115,6 milioni di euro (+7,1% rispetto agli 107,9 milioni nel 2014), l’utile dell’esercizio ha raggiunto i 77,8 milioni di euro (+37,2% rispetto ai 56,7 milioni nel 2014) e l’utile del Gruppo è salito a 69,9 milioni di euro (+35,5% rispetto ai 51,6 milioni nel 2014).
Il portafoglio ordini consolidato al 31 dicembre 2015 ha raggiunto i 649,9 milioni di euro, evidenziando una crescita del 23,6% rispetto ai 525,9 milioni al 31 dicembre 2014.
Il Gruppo IMA chiude l’esercizio 2015 con risultati in crescita in tutte le linee di business, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche verso i settori di riferimento (farmaceutico e food) e al contributo dei neo acquisiti business Dairy&Food e Teknoweb, consolidati dal mese di marzo 2015.
Nel periodo marzo-dicembre 2015, i business Dairy&Food e Teknoweb hanno generato ricavi per 151,3 milioni di euro e un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a 8,1 milioni di euro. Alla data del 31 dicembre 2015 presentano un indebitamento finanziario netto pari a 9,4 milioni di euro ed un portafoglio ordini pari a 62,3 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo IMA al 31 dicembre 2015 è risultato pari a 163,1 milioni di euro (118,4 milioni al 31 dicembre 2014). Il dato risulta in aumento per l’esborso di 68,1 milioni di euro per l’acquisizione dei business Dairy&Food e Teknoweb e include i dividendi distribuiti nel corso del 2015, che ammontano complessivamente a 53,5 milioni di euro.
In seguito alla sottoscrizione di contratti di opzione principalmente connessi all’acquisto delle quote di minoranza di società controllate afferenti ai business Dairy&Food e Teknoweb, in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS), il Gruppo ha in essere debiti per acquisto partecipazioni pari a 32,3 milioni di euro.
Previsioni del Gruppo IMA per l’esercizio 2016
L’elevata consistenza del portafoglio ordini al 31 dicembre 2015, che risulta superiore al 50% del fatturato previsto per il 2016, e il buon andamento degli ordinativi nei primi tre mesi dell’anno in corso, consentono di prevedere un esercizio in ulteriore crescita sia per linee interne sia grazie ai recenti investimenti. L’acquisizione del Business Medtech di Komax Group contribuirà per 9 mesi all’esercizio 2016 con circa 60 milioni di euro di ricavi e circa 3,5 milioni di euro in termini di EBITDA, rafforzando la nostra offerta nel settore dei macchinari per assembling nel settore medicale.
Per l’esercizio 2016, se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, il Gruppo IMA stima ricavi a circa 1,27 miliardi di euro e un margine operativo lordo (EBITDA) a circa 178 milioni di euro.
Nel commentare i risultati del Gruppo al 31 dicembre 2015 Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, ha dichiarato: «Abbiamo chiuso un anno eccellente, portando il fatturato del Gruppo a raggiungere quota 1,1 miliardi di euro. Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti sia sul fronte dei ricavi sia della redditività, a conferma della capacità di IMA di continuare a crescere, creando valore per gli stakeholder. La recente acquisizione del Business Medtech di Komax Group, che si inserisce nella nostra politica di M&A, rafforzerà la nostra presenza nel settore dei macchinari per assembling nel settore medicale e contribuirà alla crescita del Gruppo prevista nel 2016. Il buon andamento del portafoglio ordini e il trend positivo dei primi tre mesi in ulteriore crescita rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, ci consente di guardare con fiducia al 2016. La costante e significativa generazione di cassa, ci ha indotto a premiare gli Azionisti con un dividendo di 1,40 euro, in aumento rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2016 - ha concluso il Presidente - il nostro impegno sarà volto a rafforzare i core business e a consolidare i recenti investimenti».
Delibera del nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie
L’Assemblea ha approvato il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla vendita di azioni proprie fino al massimo consentito dalla legge. Il prezzo di acquisto proposto è pari alla media del titolo nei cinque giorni precedenti (+/-10%), mentre quello di vendita sarà almeno pari alla media dei valori di acquisto. Alla data odierna IMA possiede 5.500 azioni proprie.
Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente per il triennio 2016-2018
L’Assemblea ha poi nominato membri del Collegio Sindacale, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, i Signori Francesco Panni Schiavone (Presidente - dalla lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio), Roberta De Simone e Riccardo Pinza (dalla lista presentata dal socio di maggioranza SO.FI.M.A.) quali Sindaci Effettivi, Elena Spagnol (dalla lista presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio), Giovanna Bolognese e Federico Ferracini (dalla lista presentata dal socio di maggioranza SO.FI.M.A.) quali Sindaci Supplenti. I curricula dei nominati Sindaci sono disponibili sul sito internet www.ima.it, nella sezione Investor Relations (Documenti Societari).
L’Assemblea ha deliberato di assegnare al Collegio Sindacale per il triennio 2016-2018 un compenso lordo pari a 17.000 euro annuali per ciascun Sindaco Effettivo e pari a 23.000 euro annuali per il Presidente.
Attribuzione al Cda della facoltà di aumentare il capitale sociale
L’Assemblea in sede Straordinaria ha inoltre deliberato l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 del codice civile, della facoltà di aumentare il capitale sociale a pagamento, in una o più volte, in via scindibile, per il periodo di cinque anni dalla data della delibera e per un importo massimo di nominali euro 1.950.520, mediante emissione di massime n. 3.751.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52 ciascuna, da collocarsi esclusivamente presso terzi con esclusione del diritto di opzione per gli Azionisti, ai sensi dell'art. 2441, quarto comma, seconda parte, codice civile e/o ai sensi dell'art. 2441, quinto comma, codice civile.
L’Assemblea ha contestualmente approvato la modifica dell’art. 5 del vigente Statuto Sociale al fine di permettere l’esercizio della delega sopracitata.
L’attribuzione della delega al Consiglio di Amministrazione per deliberare aumenti di capitale è funzionale all’allargamento della base azionaria con conseguente incremento del flottante con l’obiettivo di attrarre ed ampliare la base di investitori qualificati presso i quali gli aumenti, di volta in volta eseguiti in esecuzione della delega, potrebbero essere collocati in via riservata. La delega è inoltre finalizzata ad attribuire al Consiglio di Amministrazione un mezzo rapido ed efficiente per il reperimento di capitale di rischio da impiegare per opportunità di investimento e di espansione dell’attività del Gruppo che fa capo alla Società che dovessero presentarsi entro il termine di scadenza previsto per la delega, favorendo la crescita competitiva della Società nei mercati di riferimento o di eventuali opportunità di rafforzamento patrimoniale.
Relazione sulla Remunerazione
L’Assemblea ha infine approvato, con voto consultivo, la prima sezione della Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi e per gli effetti dell’art. 123-ter, comma 6, del D.Lgs. 58/1998.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Sergio Marzo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Disclaimer Questo comunicato contiene dichiarazioni previsionali in particolare nella sezione “Previsioni del Gruppo IMA per l’esercizio 2016”. Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di incertezza. Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse la volatilità e il deterioramento dei mercati, variazioni nei prezzi di materie prime, cambi nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, mutamenti della normativa e del contesto istituzionale sia in Italia che all’estero, e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo. |