Quando l’offset conviene
PACKAGING Riduzione dei costi inerenti le forme di stampa, flessibilità nella lavorazione dei substrati e un miglior bilancio ambientale: i vantaggi della stampa offset a bobina a formato variabile nelle rotative VSOP di Müller Martini.
La notevole convenienza economica delle forme di stampa contribuisce senz’altro, e in misura non trascurabile, alla crescente popolarità della tecnica offset a bobina a formato variabile, con polimerizzazione UV o EB. Uno dei più grandi stampatori europei di packaging, cliente di Müller Martini, ha fatto due conti e ha verificato che, in relazione a questo tipo di costi, il rapporto fra l’offset a bobina VSOP e la rotocalco è di circa 1:10. E non è il solo vantaggio: la rotativa VSOP si caratterizza anche per la buona gestione degli scarti e per i tempi di messa a punto considerevolmente ridotti.
La variabile piccoli lotti
Le economie che ne derivano acquisiscono un peso tanto maggiore quanto minori sono le tirature, notoriamente sempre più frazionate a causa del progressivo ampliamento della gamma dei prodotti di consumo (alimentari in primis) e delle frequenti operazioni promozionali. Anche in questo caso le cifre sono eloquenti: negli ultimi dieci anni il volume degli ordini di un converter di imballaggio si è dimezzato, attestandosi su sui 10.000 metri lineari come media fra la commessa da 500 metri e quella da 40.000.
Il vantaggio economico dello stampatore si ripercuote sul cliente, che beneficia di un prezzo ridotto per metro quadro: «Poter tagliare i costi iniziali rappresenta un plus evidente», testimonia al riguardo Matthias Roth, addetto agli acquisti strategici del produttore svizzero di bevande Rivella SA. E il risparmio si può anche esprimere in termini temporali. L’estrema rapidità e facilità con cui la VSOP permette di realizzare le forme di stampa genera tempi di reazione impensabili in flessografia e in rotocalco; la semplicità del cambio formato velocizza il set up; la stampa offset a bobina non richiede né il montaggio e lo smontaggio dei cliché (come invece in flexo) e nemmeno un sistema di gestione o un magazzino di cilindri pesanti (come in roto). Infine, il processo di esposizione rende le lastre offset immediatamente disponibili e, più in generale, dei tempi di risposta così brevi assicurano una grande flessibilità nella produzione su commessa e quindi un’elevata produttività.
Substrati sempre nuovi
Un altro fattore che influisce in misura determinante sulla qualità e la competitività di un sistema è la maggior varietà dei substrati stampabili. Solo fino a pochi anni fa alcuni materiali - ad esempio il polietilene - non erano utilizzabili oppure richiedevano un processo di stampa complesso e delle conoscenze molto specializzate mentre oggi possono essere stampati in modo stabile e sicuro con macchine offset a bobina. La collaborazione tra Müller Martini e i fornitori di materiali contribuisce in misura determinante a moltiplicare i substrati, dal PE al materiale termoplastico, dal PLA alle stretch sleeve, sempre più diffusi grazie al nuovo sistema di regolazione del tensionamento della banda nelle macchine VSOP. Come è accaduto con l’LDPE stampato da un altro cliente europeo di Müller Martini, che risulta più morbido e consistente al tatto, e presenta una densità minore: l’ideale per l’imballaggio di surgelati.
Più rispetto per l’ambiente
Il terzo vantaggio determinante della stampa offset a bobina riguarda l’ambiente. L’uso di inchiostri UV o con polimerizzazione a fasci di elettroni (EB) evita di doversi conformare alle direttive ambientali riguardanti la depurazione dell’aria di scarico e la protezione contro le esplosioni; in particolare, non è necessario allestire un magazzino colori e solventi antideflagrazione e, soprattutto, si evitano possibili residui di tali materiali. Diventa inutile anche l’impianto di lavaggio per componenti, cilindri e rulli inchiostratori e, nel complesso, i costi di assicurazione dello stabilimento si riducono sostanzialmente.
Il processo
L’acquisto di una macchina offset a bobina a formato variabile per la produzione di confezioni flessibili richiede l’adozione di un processo relativamente nuovo.
Nella maggior parte dei casi, infatti, la stampa offset viene integrata da operazioni di verniciatura per l’applicazione di vernice opaca bianca, altre vernici e colori ornamentali. Si mettono dunque in campo configurazioni ibride, che rendono l’applicazione più complessa ma anche più versatile perché, nella stessa commessa, permettono di combinare diversi procedimenti di stampa. Il converter si trova così a poter scegliere tra numerosissime soluzioni alternative, con cui arricchire la propria gamma di prodotti. E per questo motivo, sostengono gli estimatori, la stampa offset a formato variabile incrementerà ulteriormente la propria quota di mercato nel packaging flessibile.