Cibus Tec 2019: un’edizione tutta in crescita
Ottime le attese per la fiera delle tecnologie per il Food & Beverage e dell’imballaggio, in programma a Parma dal 22 al 25 ottobre prossimi. Aumentano espositori, superficie espositiva e offerta merceologica.
A pochi mesi dall’apertura ufficiale, Cibus Tec 2019 è in pratica sold out.
Secondo i dati forniti dagli organizzatori, saranno complessivamente 1.300 le aziende presenti (30% in più rispetto alla precedente edizione), con una crescita del 25% anche dell’area espositiva, che prevede un padiglione aggiuntivo.
Forti di queste anticipazioni, l’incontro di presentazione alla stampa della manifestazione del 12 giugno a Milano si è svolto in un clima di euforica soddisfazione generale.
Una piattaforma globale
«Attendiamo 40 mila visitatori, di cui 25% stranieri, nonché 3000 top buyer» ha affermato Thomas Rosolia (presidente Koeln Parma Exhibitions srl e Ceo Koelnmesse srl), sottolineando il valore della collaborazione tra Koelnmesse e Fiere di Parma:
«In questa 52a edizione raccogliamo infatti i frutti di una partnership, grazie alla quale Cibus Tec è entrato a far parte della più grande piattaforma mondiale permanente per il food e il food tech. Insieme ad Anuga, Cibus, ISM, Anuga FoodTec, Prosweets Cologne e ad altre dodici manifestazioni del nostro circuito, infatti, abbiamo creato una community di 11.000 imprese. Un circuito virtuoso che, se da un lato, ha rafforzato il processo di internazionalizzazione dell’appuntamento di Parma, dall’altro ha contribuito a valorizzare le tecnologie made in Italy oltre confine: ad Anuga FoodTec gli espositori italiani sono infatti cresciuti dell’11% mentre a Prosweets Cologne del 14%».
Gli ha fatto eco Antonio Cellie (Ceo Koeln Parma Exhibitions srl e Ceo Fiere di Parma SpA), aggiungendo che dagli anni ’30 «Fiere di Parma è considerato il “teatro” fieristico di riferimento per il settore del food processing, nonché del packaging & bottling. Oggi siamo a pieno titolo nella élite internazionale grazie a un quartiere baricentrico: attraverso Cibus, abbiamo un rapporto privilegiato con il territorio e l’industria alimentare, e Cibus Tec si è rivalutato grazie alla partnership con Koelnmesse. Abbiamo dato vita a una joint venture efficace tra due leader nel settore alimentare, grazie alla quale grandi gruppi ma anche le Pmi del settore hanno accesso a una piattaforma di mercato unica, permanente e globale. Un volano per l'export delle tecnologie Made in Italy perfettamente sincrone alla domanda internazionale che richiede specializzazione e competenza distintive».
L'impronta internazionale
Stando ai fatti, quello che emerge con chiarezza è, in primis, l’internazionalizzazione della manifestazione.
Gli espositori potranno di fatto beneficiare del più importante programma “Top Buyer” di tutte le fiere FoodTec, messo a punto con il supporto di Ice-Agenzia, con oltre 3.000 operatori internazionali provenienti da 70 paesi (al programma hanno aderito brand internazionali del calibro di Coca Cola, Dean Foods, Del Monte, Fonterra, Jbs, Kraft Heinz, Lactalis, Nadec, PepsiCo…).
E che Cibus Tec sia stata pensata proprio nel segno dell’internazionalizzazione, lo ha ribadito Maria Ines Aronadio (direttore dell’Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy di ICE-Agenzia), ricostruendo le tappe del percorso che hanno portato a definire il programma dell'edizione 2019.
Aronadio ha ricordato quanto, per il MISE, siano sempre più importanti sia la politica commerciale di sostegno all’export - nel 2019 sono stati stanziati per il piano promozionale 180 milioni di euro, di gran lunga superiori ai 40 del 2014 - sia la scelta di rafforzare le manifestazioni fieristiche in Italia, il che ha peraltro consentito, negli ultimi 5 anni, di far arrivare nel nostro Paese un numero straordinario di buyer e giornalisti internazionali.
«Il settore delle macchine alimentari è un'eccellenza della tecnologia nazionale, su cui il Sistema Italia punta in maniera decisa - ha sottolineato ancora la rappresentante di ICE-Agenzia - e Cibus Tec è uno degli appuntamenti principali, su cui concentriamo un'operazione ad alto valore aggiunto che, quest'anno, porterà circa 130 operatori professionali provenienti da 35 Paesi, oltre alle delegazioni da Angola, Etiopia, Mozambico».
Un'offerta articolata
In fiera saranno presentate tecnologie per tutte le filiere dell’agroalimentare (frutta e vegetali, latte e derivati, carne e prodotti ittici, piatti pronti) con l'aggiunta di un nuovo comparto, quello dei prodotti da forno e derivati dai cereali, snack e prodotti dolciari.
Per la prima volta, negli 80 anni di storia del salone, un intero padiglione sarà dedicato alle soluzioni tecnologiche più innovative per succhi, latte, acque, soft drink, birra, liquori e vino, potendo contare sulla presenza di oltre 150 tra i principali fornitori italiani e internazionali.
Nel complesso, saranno presenti in fiera 400 brand esteri, attivi nel campo delle tecnologie del Food & Beverage provenienti da 25 nazioni (+30% rispetto al 2016); tra i Paesi più rappresentati, la Germania, seguita da Paesi Bassi, Danimarca, Svizzera, Francia, ma ben nutrito anche il numero di marchi provenienti da Cina, Usa e Turchia.
Cambio di passo, infine, sia per quanto riguarda la sezione “meat” (+20%) sia il comparto packaging, che cresce del 40% rispetto alla precedente edizione.
Convegni ed eventi
Cibus Tec guarda al futuro, assecondando la necessità di produzioni sempre più sostenibili, per offrire al consumatore prodotti nutrienti e soprattutto caratterizzati da standard di sicurezza elevati. Proprio in quest'ottica, ospiterà l'International Biofilm Summit (si veda il box).
Va invece in direzione dell’innovazione tecnologica il Cibus Tec Industry, progetto che riprodurrà in fiera quattro linee automatizzate e funzionanti dedicate al settore caseario, delle carni, dei piatti pronti e dei prodotti da forno, con produzioni a ciclo completo (dalla materia prima, al prodotto finito fino allo stoccaggio).
Ricordiamo, infine, in estrema sintesi altri eventi in agenda: Tomato Day, Logisticamente On Food 2019, DIU Design for Intended Use For Food Packaging Showcases, nonché i workshop organizzati da EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari.
INTERNATIONAL BIOFILM SUMMIT Promuovere una gestione efficiente dell'igiene nelle industrie food&bevearage, condividere conoscenze e proporre soluzioni concrete alla minaccia creata dai biofilm negli ambienti industriali. Questi gli obiettivi della terza edizione dell'International Biofilm Summit (IBS), in programma il 23 e il 24 ottobre prossimi (organizzato da Realco e ospitato quest’anno a Cibus Tec, partner dell’iniziativa) che radunerà a Parma accreditati esperti in materia. Creati da un accumulo di batteri che sviluppano una matrice protettiva composta da polimeri organici - che consente agli organismi patogeni di resistere agli strumenti di pulizia e disinfezione convenzionali e che, per questo, possono svilupparsi in modo esponenziale - i biofilm rappresentano una delle principali minacce per il mercato del food&beverage. Si stima infatti che il 60% delle malattie trasmesse da alimenti/bevande siano causate dalla loro formazione sulle superfici delle attrezzature industriali per la trasformazione degli alimenti. Con il titolo “Contaminazione da biofilm: la più grande minaccia alla redditività per l’industria F&B”, l’IBS si rivolge dunque a quality manager, responsabili di produzione, sicurezza alimentare e controllo qualità di realtà industriali e aziende specializzate in igiene, interessati ad approfondire lo stato dell’arte dei saperi scientifici relativi ai biofilm. Tra i focus 2019, il monitoraggio delle zoonosi e delle epidemie di origine alimentare nell'Unione Europea, l'uso di tecnologie di sequenziamento del DNA per indagini sulle vie di contaminazione nell'industria alimentare, tolleranza antimicrobica dei biofilm multispecie in birrifici, gestione della Listeria Monocytogenes. |