Polimeri da fonti rinnovabili e polimeri biodegradabili

Bio-plastiche: opportunità per le imprese: se ne parla il 29 novembre in un convegno organizzato da Aster a Bologna.

Una giornata per fare il punto sull’adozione delle bioplastiche in Italia, sullo stato della ricerca e delle innovazioni adottate e presentare le esperienze di aziende e produttori che hanno già scelto il cambio di marcia. Questo l’obiettivo del seminario "Polimeri da fonti rinnovabili, polimeri biodegradabili" in programma al Cnr di Bologna il prossimo 29 Novembre (a partire dalle ore 11).
Una giornata aperta a imprenditori, ricercatori e mondo della produzione per spiegare qual è la situazione del settore, quali sono le problematiche già risolte e quelle ancora da affrontare.
Si parlerà di biodegradabilità dei polimeri, degli impieghi nell’imballaggio alimentare e della sostenibilità mediante l’analisi del ciclo di vita dei prodotti presentata da studiosi ed esperti.
Verrà inoltre presentato lo stato dell’arte in Italia attraverso la testimonianza di importanti gruppi, che stanno presentando, proprio in questi giorni, gli ottimi risultati in termini di impatto ambientale ottenuticon la produzione dei nuovi materiali.
Un’occasione per conoscere, inoltre, le misure e le possibilità offerte dalla ricerca e dall’adozione delle nuove tecnologie che stanno creando, anche in Emilia-Romagna, nuove opportunità di lavoro e di sviluppo.
Il convegno, di cui riportiamo il programma, è a partecipazione è gratuita.
 

Per iscrizioni http://www.aster.it/tiki-read_article.php?articleId=1180

PLASTICE. L’incontro del 29 novembre si inserisce nell’ambito delle attività del Progetto Europeo PLASTiCE (Innovative Value Chain Development for sustainable Plastics in Central Europe) che promuove l’uso diffuso delle plastiche sostenibili, con particolare riferimento alle plastiche biodegradabili ed alle plastiche basate sull’impiego di risorse rinnovabili. Il Progetto prende in considerazione l’intera ‘catena del valore’ del materiale (produzione - trasformazione - utilizzo - smaltimento).
13 partner europei, tra cui ASTER, coordinati dall’Istituto Nazionale di Chimica di Lubiana (Slovenia), 4 paesi e un grande gruppo industriale come Novamont che lavorano per diffondere la plastica sostenibile e incentivare le innovazioni del settore anche attraverso la diffusione di buone pratiche come i sacchetti in amido di mais per l’umido che possono essere gettati direttamente insieme al rifiuto organico, con cui l’azienda ha ridisegnato interi settori della raccolta differenziata, e il grande progetto di bioraffineria integrata: ovvero risalire la catena del prodotto fino alla materia prima, sviluppando partnership direttamente con gli agricoltori per l’utilizzo degli scarti delle coltivazioni.

Per ulteriori informazioni, rimandiamo anche all'articolo "Plastica secondo natura" pubblicato su ItaliaImballaggio di novembre/dicembre 2013.
 

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