Eclipse: contenitori luxury per il food delivery

Le fasi della ricerca che ha consentito a Contital (gruppo Laminazione Sottile) di progettare e industrializzare vaschette di alluminio per gourmet da asporto, all’insegna della sicurezza alimentare, dell’eleganza funzionale e del facile riciclo. C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, F. Milanesi, M. Nicolais, P. Pollice

Lo sviluppo dei contenitori per cibi da asporto, i cosiddetti “contenitori take away”, è andato di pari passo con l’affermazione delle società di food delivery, realtà che hanno offerto al consumatore la possibilità di ordinare e pagare on line il cibo desiderato dal ristorante preferito, per riceverlo a domicilio in breve tempo.

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L’epidemia da virus Covid19 ha impresso un’accelerazione repentina al servizio di food delivery anche in Italia. Lo dimostrano le stime dell’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e dal Consorzio del Commercio Elettronico Italiano Netcomm, che stimano per il food & grocery online un valore pari a 2,5 miliardi di euro nel 2020, con un incremento del 55% - quasi un miliardo di euro in valore assoluto - rispetto al 2019.

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Eclipse, funzionale e sostenibile: come e perché 
Nell’attività di asporto sono stati coinvolti anche molti ristoratori di prestigio: abituati a servire nei loro locali piatti non solo gustosi ma anche esteticamente curati, si però sono imbattuti in soluzioni di packaging a volte discutibili… e gli chef sanno bene quanto il successo di un piatto dipenda da una presentazione accurata.
Proprio da questo presupposto deriva l’intuizione di Contital (azienda del Gruppo Laminazione Sottile) di creare una linea “luxury” di vaschette di alluminio stampate con tecnologia smoothwall. Così è nata Eclipse, gamma di contenitori funzionali ma eleganti, pronti a esaltare le preparazioni culinarie che arrivano direttamente a casa, ove la sicurezza alimentare e l’estetica la fanno da padrona.
Da sottolineare il fatto che le vaschette, già prodotte con oltre il 30% di alluminio riciclato, sono a loro volta totalmente riciclabili, eliminando anche la necessità di un lavaggio dopo l’utilizzo, evitando quindi di sprecare acqua preziosa: basta infatti svuotarle dai residui di cibo e gettarle nella raccolta differenziata, per poi essere recuperate e avviate al riciclo per rifusione (a 750 °C qualsiasi residuo organico si trasformerà in carbonio, elemento che, a differenza degli acciai, non ha affinità con l’alluminio).
Una volta rifuso, il metallo offrirà le stesse performance ottenibili con alluminio primario, ma con un risparmio energetico di ben il 95%: 0,4 KWh per kg di Al secondario contro 16 KWh per kg di Al primario e produzione di CO2 17 volte inferiore (0,41 kg CO2 eq. per kg di Al secondario contro 7,14 kg CO2 eq. per kg di Al primario). In altri termini, con Eclipse, l’estetica sposa l’igienicità, la funzionalità e la sostenibilità (figura 1).

Figura 1
Stratigrafia del laminato da cui si ricavano i contenitori Eclipse

Figura 1

Sicurezza alimentare: prove di migrazione totale e specifica per il coating gold
Nell’ottica di commercializzare i contenitori Eclipse soprattutto nell’ambito del take away, Contital ha fatto eseguire da un laboratorio accreditato uno screening per verificarne la conformità al contatto con i prodotti alimentari. Nella scelta delle condizioni di analisi da eseguire per valutare il corretto utilizzo per la destinazione d’uso ipotizzata sono stati considerati sia la consumazione di un pasto caldo, sia l’eventuale conservazione per periodi prolungati.

Le condizioni di prova. Il laboratorio ha perciò fatto riferimento al documento in versione draft delle Linee guida prodotte dall’ente JRC sulle modalità di test, che i laboratori adottano, ad esempio, per definire le condizioni relative ai test di screening/simulanti sostitutivi.
Per le “testing conditions” sono state pubblicate nel settembre 2019 dal JRC le “Testing conditions for kitchenware articles in contact with foodstuffs - Part 1: Plastics The EURL-FCM harmonised approach series”.
In tale documento le condizioni di prova proposte per contenitori da sottoporre a riscaldamento o cottura variano da 2 a 4h a 100 °C.
Volendo coprire anche la conservazione relativa ad alcuni giorni, il laboratorio ha optato di eseguire il piano completo di test utilizzando la condizione OM2 10gg a 40 °C, condizione che copre qualunque conservazione prolungata a temperatura ambiente o inferiore, compreso quando imballato in condizioni di riempimento a caldo e/o riscaldamento fino a una temperatura T, laddove 70 °C ≤ T ≤ 100 °C per t = 120/2^ [(T-70)/10) minuti al massimo.
In altri termini, con una prova di 10gg a 40 °C è coperto il riscaldamento fino a 70 °C per una durata fino a 2 ore o il riscaldamento fino a 100 °C per una durata fino a 15 minuti.
Di conseguenza il piano completo di analisi, comprensivo di migrazioni globali e specifiche, è stato eseguito facendo riferimento alle condizioni di contatto 10gg a 40 °C.

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Simulanti di screening e test effettuati. Riguardo i simulanti selezionati, il laboratorio ha optato per l’utilizzo di etanolo al 10%, acido acetico al 3%, e per l’utilizzo di simulanti di screening/sostitutivi dell’olio quali l’etanolo al 95% e l’isottano.
La condizione operativa di 10gg a 40 °C, tuttavia, è stata rimodulata in funzione del tipo di simulante. Alla luce dell’esperienza analitica maturata su matrici identiche a quella oggetto dello studio, il laboratorio ha eseguito per l’acido acetico 3% un contatto di 5 giorni a 20 °C inserendo il simulante scaldato a 70 °C. In questo modo è stata ipotizzata, dopo condizioni di riscaldamento, una conservazione dell’alimento contenuto nel contenitore per alcuni giorni (compatibili con eventuali sviluppi microbici) in condizione di refrigerazione.

In considerazione dell’uso anche a scopo cottura, è stato concordato anche un piano di prova relativo alle migrazioni globali alle condizioni di 2h e 4h a 100 °C, che corrispondono a tempi di cottura fino a 1 ora e temperature di circa 200 °C. Ricapitolando, i test di migrazione globale eseguiti e i relativi risultati sono elencati in tabella 1.
In aggiunta ai test di migrazione globale, sono stati eseguiti:
• test di migrazione specifica, secondo la strategia del “worst case”;
• la valutazione del rischio NIAS (sostanze non intenzionalmente aggiunte), utilizzando le tecniche HS-GCMS, GC-MS e LC Q-TOF, in modo da identificare composti volatili, semi volatili, e non volatili, polari e non polari;
• test di migrazione specifica delle ammine aromatiche e dei metalli pesanti in acido acetico al 3%;
• test di migrazione specifica di 2,2-bis(4-idrossifenil)propano (Bisfenolo A) in etanolo al 10%;
• contenuto di epicloridina;
• test organolettico.

I risultati dei suddetti test sono riportati in tabella 2.

Durante le prove i materiali si sono dimostrati inerti, mostrando di non trasferire componenti in quantità tale costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche, rispettando quindi i principi cardine definiti dai Regolamenti quadro e dai Regolamenti specifici applicabili. Sulla base delle prove condotte si possono quindi ragionevolmente ritenere gli oggetti idonei al riscaldamento e alla breve cottura e al contatto prolungato con alimenti, e privi di rischi per la salute umana come previsto nell’art. 3 del Regolamento 1935/2004/CE (tabella 3).

Tabelle

Test elettrochimici effettuati sul lato oro (lato interno a contatto con l’alimento).  Allo scopo di verificare la resistenza alla corrosione offerta dal coating polimerico colore oro, sono stati effettuati test di spettroscopia d’impedenza elettrochimica (figure 2 - 5) in soluzione acquosa aerata di NaCl al 3,5% wt e Na2SO4 0.3M acidificata a pH 4 con H2SO4 fino a 7gg (EN ISO 16773, Paints and varnishes - Electrochemical impedance spectroscopy (EIS) on high-impedance coated specimens).

figura 2figura 3

Figura 2
Modulo di spettroscopia d’impedenza elettrochimica sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/GD802 senza risciacquo in soluzione acquosa aerata  di NaCl al 3,5%wt.

Figura 3
Misura dell’angolo di fase sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/ GD802  senza risciacquo in soluzione acquosa aerata di NaCl al 3.5%w.

I test di impedenza mostrano una buona resistenza alla corrosione sia in soluzione acquosa salina aerata di Cloruro di Sodio 3.5%wt neutra che nella soluzione acidificata aerata di Na2SO4 0.3M ove si nota, dopo 5 giorni, un leggero abbassamento del modulo di Impedenza |Z! che rimane a valori più che accettabili di 108Ωcm2 a frequenza 0.02Hz.

figura 4figura 5

Figura 4
Modulo di spettroscopia d’impedenza elettrochimica sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/GD802 senza risciacquo in soluzione acquosa aerata  di Na2SO4 0.3M a pH 4.

Figura 5
Misura dell’angolo di fase sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/ GD802  senza risciacquo in soluzione acquosa aerata di Na2SO4 03M a pH 4.

In conclusione
Soluzione bella, lussuosa e accattivante per il food delivery: la linea Eclipse di Contital ha raggiunto l’obiettivo estetico di essere un packaging elegante e in grado di valorizzare gli alimenti, sia preservandoli nella fase di trasporto sia esaltandone il servizio sulla tavola.
La progettazione del prodotto è stata condotta con un approccio tecnico-scientifico, così da garantirne la massima sicurezza nel contatto con alimenti e assicurarne la funzionalità fino al fine vita quando, smistato nella raccolta differenziata come qualsiasi lattina di bibita, viene recuperato e, mediante rifusione, diventa un nuovo oggetto in un ciclo infinito di recupero.
Ricordiamo che, in Italia, grazie al lavoro del CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), viene recuperato più dell’80% dei packaging di alluminio, a dimostrazione della reale sostenibilità di questo metallo. Una precisazione dovuta, questa, che si inserisce a pieno titolo nel “Green Deal” europeo, ovvero la tabella di marcia che la Comunità Europea sta disegnando per rendere sostenibile l’economia dell’UE, trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori politici e rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti.

Bibliografia
[1] C. Sinagra - “Laminati per vaschette a regola d’arte”, ItaliaImballaggio, n. 10, ottobre 2009.
[2] C. Sinagra, I. Treaccani, P. Pollice - “Quando l’estetica si fa forma”,  ItaliaImballaggio n.6, giugno 2008.                                                                                
[3] C. Sinagra -“Produrre laminati: focus sugli aspetti igienici. Regole base per lo stampaggio di vaschette a contatto con gli alimenti” - A&L (EDIMET) n. 3/2009 da pag. 75 a pag.80.                                                                                                
[4] A. Amitrano, C. Salerno, C. Sinagra - “Tecniche elettrochimiche per la valutazione della resistenza a corrosione di laminati in leghe di alluminio nude e rivestite”, Verniciatura Industriale n.534, 10-2012 pagg. 640-653.
[5] A. Amitrano, C. Salerno, C. Sinagra - “I pretrattamenti di superficie Cr-free per i laminati di alluminio e sue leghe” - Verniciatura Industriale n. 548, pagg 768-780.                                                                                                                      
[6] C. Sinagra, C. Bitonto, A. Bossio, T. Monetta, F. Bellucci - “No rinse Cr free surface treatments on Aluminium foil for flexible packaging: opportunities, advantages and electrochemical measurement for performance evaluation” - API2015 - Advances in the Packaging Industry, 1st International Congress, 19 e 20 novembre 2015, Napoli, pagg. 123-129.

Gli autori
C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, Ricerca e Sviluppo Laminazione Sottile Group - F. Milanesi, Marketing e Comunicazione Laminazione Sottile Group
M. Nicolais, Responsabile Qualità Contital - P. Pollice, Direttore Commerciale  Contital

 

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