June 2003





Valerie Bernard: lo Yin del packaging cosmetico
Valerie Bernard: the Yin of cosmetic packaging

Imballaggio di bellezza
Packaging beauty

Fantasia e buon senso
Imagination and good sense

Domande sul packaging
Questions on packaging

Luoghi da condividere
Places to share

M&D News







Carta e cartone: prestazioni sicure
Paper and cardboard: safe performance

F&F News







Dosare per vocazione
A flair for dosing

I tanti inchiostri "italiani"
The gamut of "Italian" inks

Un bilancio che rende ottimisti
Optimistic financial figures

I&M News







Realtà materiali
Material concerns

M&M News









Consuntivi e nuove aperture per Ipack-lma 2003, mostra internazionale del confezionamento, che si è svolta a Milano nel mese di marzo. Un'edizione che ha saputo esprimere una certa vitalità, a fronte delle molte e pesanti incertezze economico/politiche. Protagonisti di questo numero: i materiali e gli imballaggi.

Quarantacinque mila operatori selezionati hanno visitato Ipack-Ima 2003, il 24% dei quali provenienti dall’estero: una presenza valutata positivamente in considerazione delle difficoltà del momento economico e politico internazionale, e tenendo conto dell'introduzione dell'ingresso a pagamento, in linea con le altre fiere mondiali del packaging.
Si è chiusa così la diciannovesima edizione della mostra internazionale dell'imballaggio e confezionamento, trasporti industriali interni e macchine per l'industria alimentare, che, sul versante espositivo, ha registrato una sensibile crescita nel campo dei materiali, del processo alimentare e del beverage conseguente al nuovo approccio degli organizzatori. Che ora lavorano per massimizzare l’ulteriore salto di qualità e di visibilità prospettato nel 2006 grazie al nuovo quartiere fieristico milanese di Rho-Pero.
"Questa diciannovesima edizione al Portello chiude un ciclo importante della mostra", dichiara Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima Srl. "Ora siamo proiettati verso il futuro con la certezza di un accordo già sottoscritto con Fiera Milano SpA, che farà di Ipack-Ima 2006 probabilmente la mostra che terrà a battesimo il nuovo polo fieristico, e certamente la prima fiera nel campo della meccanica strumentale.
Con tale premesse, lavoreremo per sviluppare il potenziale che la nostra esposizione è in grado di esprimere nella sua funzione di fiera di eccellenza, finalmente liberata dai vincoli strutturali che ci hanno condizionato fino ad oggi".
Prima di passare alla rassegna tecnologica (che sarà completata sul fascicolo di luglio di ItaliaImballaggio), ci soffermiamo sui momenti di dibattito di grande respiro che hanno cadenzato le giornate milanesi.

• Alimentazione e nuove sfide
Battersi per una dieta e per un modello di agricoltura più sostenibile significa dare un contributo intelligente al governo del mondo. Parola di Rifkin.

Salutata dal presidente Corbella come una delle conferenze di maggior rilievo organizzate nell’ambito di Ipack-Ima 2003, lo scorso 7 marzo si è tenuta alla Fiera di Milano la prolusione di Jeremy Rifkin, economista ed intellettuale americano noto per le sue capacità di disegnare i possibili scenari politici e sociali in cui si troverà a vivere il genere umano nel prossimo futuro.
Intitolata “The coming food revolution”, come il suo saggio più recente, nella conferenza Rifkin ha auspicato l’affermazione su scala mondiale di un nuovo modello di agricoltura, al servizio di una dieta più sana che preveda la pasta come piatto principale, e la carne come complemento, in contrapposizione a quelle abitudini alimentari ora in auge (soprattutto in Nord America) che privilegiano invece bistecche e hamburger.
Formulato nel corso di un’appassionata e puntuale analisi sui mali del presente, dai nodi irrisolti del Medio Oriente, al problema della proprietà intellettuale degli OGM, ai diversi tipi di inquinamento, la proposta alimentare di Rifkin ha trovato il convinto assenso dell’imprenditoria italiana presente in platea, pronta a sostenere un aumento dell’esportazione della nostra pasta nel mondo.

Favorire l'equilibrio - L’eccessivo consumo di carne non è solo la causa di molte disfunzioni per l’organismo umano, ma anche uno dei principali responsabili dello squilibrio, a livello mondiale, nella gestione delle risorse alimentari. Come ha affermato Rifkin, esistono oggi un miliardo e trecento milioni di mucche (con un peso complessivo superiore a quello di tutti gli esseri umani) che si nutrono soprattutto di frumento. Negli Stati Uniti, per fare un esempio, il 70% circa del terreno agricolo è destinato alla produzione di cereali per il consumo animale, e addirittura in molti Paesi del Terzo Mondo, dove la gente ancora muore di fame, si esportano prodotti alimentari indirizzati agli allevamenti. Battersi per una dieta (e per un modello di agricoltura) più sostenibile significa perciò dare un contributo intelligente al governo della mondializzazione, liberando risorse preziose, oggi sottratte con colpevole miopia, al sostentamento di molte persone.
Quest’approccio è peraltro favorito dal mutato atteggiamento dell’opinione pubblica mondiale. Alla prima fase della globalizzazione, guidata da pochi attori uniti sotto le insegne del libero commercio, si è formata una pubblica opinione sempre più consapevole che, senza negare le esigenze del libero scambio di merci, denaro e persone, rivendica un controllo democratico su quanto avviene, e un maggiore rispetto per le culture locali.
Uomini d’affari e leader politici dovrebbero pertanto dimostrare maggiore intelligenza e senso di responsabilità nel cogliere le tante occasioni di progresso, poiché la condivisione delle scelte, la trasparenza delle proprie azioni e l’analisi delle loro conseguenze non rispondono solo a un astratto (eppure legittimo) ideale di equità, ma costituiscono anche la sola, solida base per un benessere duraturo.

• Buyers e fornitori a confronto
“Offriteci innovazioni, qualità ma soprattutto flessibilità”. Queste le richieste dei grandi clienti americani ai produttori italiani, che si sono sempre distinti per la realizzazione di macchine di alto profilo.

Organizzato da Ucima, l’incontro fra imprenditori italiani dell’imballaggio e i “big buyers” americani è stato un momento prezioso per scambiare idee e sensazioni fra utenti e produttori di tecnologie, e ribadire che sempre più la concorrenza si gioca su elementi come l'estetica, la praticità, la comodità d'uso e la capacità di allungare la shelf life del prodotto, in un mercato esigente, diversificato e pilotato dai consumatori.
Moderata da Bob Heitzman, direttore della rivista americana Packaging Digest, alla tavola rotonda hanno partecipato Robert C. Collins (Group manager Package develompent di Gillette Company); Raymond Bourque (Director, Pack & Process di Ocean Spray Cranberries); Stanley J. Kopecky (Manager, Package Development Wm di Wrigley Co.); Victoria Jeurink (director Packaging Technology di Kellogg Company); Clifford Pires (Vp Package Development & Engineering di Revlon).
Innovazione, ricerca e sviluppo, flessibilità. Sono queste le parole chiave condivise da tutti i relatori. Per Collins "assecondare le richieste dei clienti e inseguire i loro cambiamenti repentini diventa sempre più arduo, se non si dispone di macchine capaci di offrire alte prestazioni e diversificazione".
Un concetto ribadito da Kopecky, per il quale "bisogna essere flessibili, per poter cambiare la propria strategia in tempi brevi".
La soluzione ideale, pertanto, è quella di avere una macchina che realizzi i processi eseguiti oggi da cinque o sei macchine diverse. Una scelta difficile, ma sulla quale occorre lavorare perché le esigenze dei grandi gruppi vanno in questa direzione. E Bourque, in particolare, chiede ai produttori "elevate prestazioni soprattutto per le macchine di imballaggi secondari". Anche chi ha già fatto consistenti investimenti, come Kellogg, guarda con interesse ed attenzione ad Ipack-Ima per individuare soluzioni più congeniali. "Stiamo ampliando gli impianti di produzione - afferma Jeurink - e guardiamo con interesse a quanto proposto dalle aziende, in particolare europee".
Un cenno alla flessibilità e all’inventiva che distinguono le imprese italiane, infine, è stato espresso da Pires: "Oggi è sempre più difficile disegnare le strategie industriali, e i produttori di macchine, soprattutto quelli italiani, diventano sempre più determinanti nel disegno dei nuovi assetti".

• Residuo solvente: aggiornamenti - End user e converter dovrebbero conoscere e saper valutare, o meglio "misurare", il potenziale inquinante degli imballaggi per alimenti stampati in rotocalco, prodotti, trasformati o utilizzati, sia in riferimento al rischio di danno tossicologico che organolettico. Il problema richiede numerosi approfondimenti dal punto di vista scientifico, per trovare una soluzione tecnico/normativa che, pur nel rispetto della tutela dell’alimento e del consumatore, risponda alle esigenze industriali di applicabilità, rapidità e affidabilità. In tale prospettiva, lo studio condotto da PDC, con il sostegno di Giflex (Gruppo Imballaggi Flessibili) e di due grandi produttori di inchiostri (BASF Vernici e Inchiostri e Sun Chemical Group), per completezza e rigore scientifico, rappresenta un valido esempio di impegno industriale per contribuire alla soluzione normativa del problema dei solventi residui nei materiali di un imballaggio.
Risultati e conclusioni del ponderoso lavoro di ricerca, durato due anni, sono state pubblicate e distribuite a cura di Italiaimballaggio, nel corso di un affollato incontro organizzato da Giflex a Ipack-Ima 2003.

• Ambiente e comunicazione
Il leit motiv della prevenzione ha scandito i momenti di approfondimento organizzati da Conai e dai Consorzi di filiera italiani.
Conai ha chiamato a raccolta le grandi catene distributive e i rappresentanti di multinazionali per discutere della sostenibilità del processo produttivo ed economico. E gli intervenuti hanno avuto il merito di saper mettere in comune idee e progetti concreti, definendo chiaramente il proprio coinvolgimento in un processo di ampio respiro, che coinvolge anche i consumatori, il loro benessere, la loro sicurezza e le possibilità di un futuro più equilibrato. Comieco, in particolare, è stato molto attivo nel comunicare le potenzialità di un imballaggio sempre più compatibile con le esigenze di sostenibilità. Perché, se iI futuro si progetta in maniera sistematica e se l'imballaggio, in particolare, viene concepito in base a criteri a misura di uomo e ambiente, non potrà che offrire prospettive migliori per tutti.
Sempre a Ipack-Ima anche l'Istituto Italiano Imballaggio ha messo in campo le proprie energie organizzative e la propria forza di aggregazione, ospitando la prima conferenza di Epic (Consorzio Istituti Europei del Packaging), aprendo così la via a un interscambio proficuo di esperienze e opinioni sullo sviluppo del packaging. Intenzione ribadita poi in un secondo incontro, dedicato alla presentazione dei risultati di una ricerca di mercato diretta al consumatore.




Material concerns
Balances and new horizons for Ipack-lma 2003, the international packaging exhibition held in Milan back in March. A edition marked by a fair amount of vitality, despite the many heavy economic and political uncertainties. The stars of this issue: the materials and packaging.

A Forty-five thousand selected operators visited Ipack-Ima 2003, 24% of which from abroad: a positive rating considering the difficult economic and international situation, and also considering the introduction of paid entry, in line with the other world packaging fairs.
Thus the nineteenth edition of the international show for packaging and wrapping, internal industrial transport and machines for the food industry has drawn to a close. On the exhibition side, the show registered a considerable growth in the field of materials, food processing and beverages due to the new approach of the organizers, who are now working to maximize on the further qualitative leap forward including a leap in visibility prospected for 2006 thanks to the opening of the new Rho Pero trade fair quarter. “This nineteenth edition at Portello closes an important cycle of shows”, Guido Corbella, head of Ipack-Ima Srl declare. “Now we are launched ahead with the certainty of an agreement already signed with the Milan Trade Fair SpA, that will probably make Ipack-Ima the show that will baptise the new trade fair pole, and certainly the first fair in the field of instrumental mechanics. With this premise, we will work to develop the potential that our show is capable of expressing in its function as a fair of excellence, finally freed of the structural limitations that have conditioned us up to now”.
Before reporting on the technology (which will be completed in the July issue of ItaliaImballaggio), let's have a quick look at the various debates organized over the course of the Milan fair.

• Diet and new challenges
Fighting for a more sustainable diet and agricultural model means making an intelligent contribution to world government. These the words of Jeremy Rifkin.

Welcomed by president Corbella as one of the most important conferences organized at Ipack-Ima 2003, last 7 March a talk was held at the Milan trade fair by Jeremy Rifkin, the American economist and intellectual known for his capacities to draw future political and social scenarios that mankind is liable to find themselves in. Entitled “The coming food revolution” like his most recent essay, in the talk Rifkin expressed his hopes as to the attainment of a new model of agriculture at world level, at the service of a healthier diet that sees pasta as the main dish, and meat as a complement, going against those eating habits currently in vogue (above all in North America) that favor steak and hamburgers.
Formulated while carrying out an impassioned and pointed analysis of the ills of the present, from the unsolved problems of the Middle East, to the problem of the intellectual property of the GMOs, to different forms of pollution, Rifkin’s food proposal met with the convinced agreement of Italian entrepreneurship present at the talk, ready to support an increase in exports of Italian pasta the world over.

Favor equilibrium - The excessive consumption of meat is not the sole cause of many malfunctions of the human organism, but also one of the main causes of the imbalance at world level of the management of food resources. As Rifkin stated, a billion three hundred million cows exist (with an overall weight higher than all human beings put together) that aboveall feed off wheat. In the US, to cite an example, around 70% of agricultural terrain is destined for the production of wheat for animal consumption, and in fact in many Third World Countries, where people still die of hunger, food products for animal rearing are exported.
To fight for a more sustainable diet (and for a more sustainable agricultural model) thus means making an intelligent contribution to governing globalisation, freeing precious resources for the nutrition of many people, today withheld due to culpable shortsightedness.
This approach is above other things favored by a change in approach of world public opinion. The first phase of globalisation, guided by a few actors united under the sign of free trade, has led to a growing awareness of public opinion who, without denying the need for a free exchange of goods, money and persons, lays claim to a democratic control over occurrences, and a greater respect for the local cultures. Businessmen and political leaders ought to thus show greater intelligence and a sense of responsibility in welcoming the many occasions for progress, in that the shared choices, the transparency of ones own actions and the analysis of their consequences do not only respond to an abstract (albeit legitimate) ideal of equity, but also constitute the sole, solid base for longlasting wealth and wellbeing.

• Buyers and suppliers compared
“Offer us innovation and quality, but most of all flexibility”. This is what major American customers demand from Italian producers, who have always stood out for their high profile machinery.

Organized by Ucima, this meeting between Italian packaging businesses and the American “big buyers” was a valuable opportunity to exchange ideas and impressions between users and technology producers, as well as being a chance to stress how competitiveness depends more and more on elements such as the aesthetics, practicality, ease of use and ability to extend a product's shelf-life in such a demanding, diversified, customer-driven market.
Chaired by Bob Heitzman, Director of the American magazine Packaging Digest, participants at this round table were: Robert C. Collins (Group Manager - Package Development at the Gillette Company); Raymond Bourque (Director, Pack & Process at Ocean Spray Cranberries); Stanley J. Kopecky (Manager, Package Development Wm at Wrigley Co.); Victoria Jeurink (Director, Packaging Technology at the Kellogg Company); Clifford Pires (VP, Package Development & Engineering at Revlon).
Innovation, R&D, flexibility. These were the key words for all the speakers. As Collins said, "to satisfy customer needs and stay in step with their sudden changes is becoming harder and harder these days, unless you have machinery capable of offering high performance and diversification".
A concept stressed by Kopecky, according to whom "one must be flexible in order to be able to change one's strategy quickly".
The ideal solution, therefore, is to have a single machine that offers the processes currently requiring five or six different machines today. A difficult choice, but one where a lot of work is needed, as the needs of the big groups are moving in this direction. Bourque, in particular, asks producers for "high performance, especially when it comes to secondary packaging machines".
Then those who have already made huge invests, such as Kellogg, are looking with interest and attention to Ipack-Ima, hoping to find some more suitable solutions. "We're extending our production plant - says Jeurink - and we're looking with interest at the proposals coming from businesses, especially those in Europe".
Finally, Pires spoke about the flexibility and inventiveness that are so typical of Italian companies: "Nowadays it's increasingly difficult to draw up industrial strategies and machinery producers - especially Italian ones - are becoming more and more decisive in the design of the new set-ups".

• Solvent residues: updates
End users (and converters) should be aware of and be able to gauge, or better, "measure", the polluting potential of the food packaging they print in roto, produce, convert or use, seen both in terms of toxicological as well as organoleptic damage.
The problem still needs to be further gone into from a scientific point of view, to find a solution in technical terms as well as in terms of standards that, while respecting the protection of foodstuffs and the consumer, responds to the industrial needs of applicability, speed and reliability.
In this perspective, the study carried out by PDC with the support of Giflex (Gruppo Imballaggi Flessibili) and two large ink producers (BASF Vernici e Inchiostri and Sun Chemical Group), in terms of its completeness and scientific rigour, stands as a valid example of industrial commitment contributing to the solution in terms of standards of the problem of residual solvents in packaging materials.
The results and conclusions of this significant research task, lasted 24 months, have been published and distributed by Italiaimballaggio, during a crowded meeting organised by Giflex at Ipack-Ima 2003.

• Environment & communication The leit motiv of prevention was found throughout the moments of analysis organized by Conai and the Italian Consortia belonging to Conai.

Conai invited the major distribution chains and representatives of the multinationals to discuss the sustainability of the production process and its economic aspects. Those taking part took the opportunity to share ideas and concrete projects, clearly their own level of involvement in such a wide-ranging process that also involves consumers, their wellbeing, their safety and the possibility of a better balanced future. Comieco, in particular, has been very active in getting across the message of the potential of packaging that's more compatible with the needs of sustainabilty. Because there must be better prospects for all concerned, if the future can be planned systematically and if packaging, in particular, is conceived on the basis of the criteria of being on a human scale and the environment.
Also the Istituto Italiano imballaggio gave proof of its organizational skills and ability to bring people together at Ipack-Ima, hosting the first EPIC conference (European Packaging Institutes Consortium), thus opening up the way to a profitable exchange of experience and opinions on the development of packaging. This intention was stressed again during another meeting, dedicated to the presentation of the results of a market survey aimed at the consumer.



Sicurezza e genuinità
per gli alimenti
Presentata in occasione di un incontro stampa durante Ipack-Ima, Safe Food (mostra delle tecnologie shelf life extending) debutta a Bologna, dall’8 all’11 giugno 2004, in contemporanea a Pack-Mat e Pharmintech. Si tratta della prima fiera, a livello mondiale, in cui convergono le nuove tecnologie di processo sterile, di confezionamento alimentare asettico e in atmosfera protettiva, tre grandi aree tecnologiche che stanno attraversando una fase di grande dinamismo. Sono cambiati gli stili e i comportamenti alimentari e sta crescendo la sensibilità nei confronti delle caratteristiche dei prodotti e dei processi in grado di governare i fenomeni biologici con la massima precisione. Come ha infatti ricordato Luciano Piergiovanni del diSTAM, secondo uno studio Pira, nei prossimi quattro anni si prevede, in Europa, un incremento annuo del 20% nelle applicazioni di active packaging (assorbitori di ossigeno, regolatori di umidità ecc.). Cuore della mostra saranno i macchinari, le soluzioni e i servizi in grado di operare in modo sicuro, controllando i rischi di contaminazione batterica.
Safe Food, che è un’iniziativa di Ipack-Ima Srl, ha quindi tutte le carte in regola per diventare un utile strumento di aggiornamento e un momento di dibattito per i diversi attori coinvolti, dal mondo industriale ai ricercatori senza dimenticare naturalmente i legislatori.




Safety and wholesomeness
of foodstuffs
Presented in occasion of a press encounter during Ipack-Ima, Safe Food (show of shelf-life extending technology) makes its debut at Bologna, from 8 to 11 June 2004, alongside Pack-Mat and Pharmintech. This is one of the first fairs at world level that sees the convergence of the new sterile process, aseptic food packaging and protective atmosphere technologies, three great technological areas that are going through a phase of great dynamism. Eating habits have changed and awareness regards products characteristics and processes capable of governing the biological phenomenon with max precision are growing. As Luciano Piergiovanni of DISTAM reminded us, according to a study made by Pira, in the coming four years in Europe one foresees a 20% annual increase in active packaging (oxygen absorbers, humidity regulators etc.).
Heart of the show will be the machines, the solutions and the services capable of operating safely in controlling the risks of bacterial contamination.
Safe Food, that is an Ipack-Ima Srl undertaking, has hence all the right cards for becoming a useful update tool in a moment involving the debate for the various actors involved, from the industrial world to researchers, without naturally forgetting the legislators.










Trattamenti "speciali"
Per ovviare alla scarsa bagnabilità dei materiali plastici, Ciba ha sviluppato Prime IT, una tecnologia innovativa che consente di incrementare l’adesione fra la superficie del supporto e gli strati di inchiostro, vernice o adesivo da applicare. A.S.

I materiali che non possiedono gruppi polari in superficie, come ad esempio le materie plastiche, sono in genere caratterizzati da scarsa bagnabilità e bassa capacità di adesione. Per questo motivo è molto difficile applicarvi strati di inchiostri, adesivi e vernici.
Per incrementare la polarità superficiale del materiale, vengono normalmente utilizzate delle particolari tecniche come fiamma, corona e plasma, che consentono un miglioramento nelle caratteristiche di adesione e bagnabilità della superficie stessa. Queste caratteristiche non sono però stabili nel tempo, arrivando a cambiare rapidamente. Per risolvere questi problemi, Ciba Specialty Chemicals ha messo a punto e brevettato una tecnologia che consente di ottenere prestazioni superiori a quelle oggi raggiungibili.
"Il trattamento Prime IT - spiega Giorgio Macor, Business Development Manager per Coating Effects di Ciba - crea un legame chimico tra l’inchiostro e il materiale di supporto, garantendo così un’ottima adesione. Il prodotto può essere impiegato con buoni risultati su materiali come OPP, PE, PET, PVC e PA, e la tecnologia è in continuo sviluppo grazie alle attività di ricerca presso il nostro laboratorio tecnico nel sito di Sasso Marconi (BO)".

Efficace e semplice
Prime IT, in particolare, prevede che sul materiale già trattato in superficie con le tecniche classiche (corona o fiamma) venga applicato un particolare fotoiniziatore (figura 1). Questo si ancora chimicamente alla superficie e, grazie alle caratteristiche chimico-fisiche, garantisce una buona bagnabilità del substrato; il solido ancoraggio, al contempo, previene la migrazione del fotoiniziatore stesso all’interno della massa polimerica. In questo modo, la stabilità del trattamento è quasi illimitata e il materiale trattato con la tecnologia Prime It può essere immagazzinato e utilizzato anche in un secondo tempo, senza bisogno di ulteriori trattamenti.
"Come confermano i nostri esperti, ma soprattutto i primi clienti che hanno già sperimentato la soluzione Prime IT - prosegue il nostro interlocutore - le prestazioni sono molto elevate per le tecniche di stampa basate su inchiostri di tipo UV (figura 2), sia in termini di qualità e omogeneità della lavorazione, sia di durata nel tempo. Ma non sono state solo le alte prestazioni a decretarne il successo: Ciba ha scommesso su Prime IT anche per la relativa facilità con cui questa tecnologia può essere accolta e adottata da tutte le imprese, grandi o piccole che siano. In primo luogo - conclude Macor - il periodo di essiccazione che intercorre fra l’applicazione di Prime IT sul substrato e le successive lavorazioni è minimo, e non incide affatto sui ritmi di produzione. Inoltre, questo trattamento può essere eseguito sia dai produttori di film, subito dopo il trattamento corona, sia dai trasformatori e dagli stampatori, e soprattutto non richiede ingenti investimenti in impianti, dal momento che sono infatti sufficienti i normali rulli impiegati nella stampa flexo o rotocalco".

Busta termica per bottiglie
Imball Center ha presentato ad Ipack-Ima “Sacoloco”, la borsa termica disegnata per il trasporto di soft-drinks e acqua minerale, ideale per pic-nic e gite. Personalizzabile con marchi e loghi, con stampe sino a dieci colori, Sacoloco è fornito in due versioni: 15 x 30 cm, per contenitori da 0,5 l, e 18 x 45 cm, per bottiglie da 1,5 l. Altri formati sono tuttavia disponibili su richiesta.
La produzione di Imball Center comprende inoltre film plastici e compositi per il confezionamento automatico di prodotti alimentari e non: dal packaging di latticini con accoppiati particolari, ai film top copri vaschette per confezioni in atmosfera modificata, sino ai film sottovuoto e ad alta barriera. Inoltre, grazie all’impiego di linee automatiche, Imball Center realizza film in triplice strato per il confezionamento di caffè e derivati, oltre al film per l’imballaggio di tissue.
Di particolare pregio, infine, sono le stampe effettuate dall’azienda toscana, grazie alla tecnica “Flexo 10+1” che consente di affiancare a 10 diversi colori un effetto speciale, come la laccatura e l’opacizzazione.

Foil e film di PVC
La produzione di Gallazzi SpA è costituita da foil e film di PVC rigido calandrato. La notevole varietà di formulazioni è in grado di soddisfare le esigenze di mercato di tutti i settori con finiture e spessori diversi, accoppiamento e spalmatura di film barriera. Tutta la produzione di Gallazzi è certificabile come atossica, poiché sono usate materie prime conformi, per qualità e quantità, alle varie legislazioni europee.
Alla scorsa Ipack-Ima, in particolare, l’azienda lombarda ha presentato i film per l’industria grafica (Flexaprint), per la produzione di scatole trasparenti (Flexabox), per la termoformatura di contenitori per articoli tecnici (Flexaglass, foto), per l’imballaggio di prodotti farmaceutici (Flexapharm), oltre al film multistrato ad alta barriera all’umidità per l’imballaggio di prodotti farmaceutici (Flexapharm coated).

Pallet: aperture per la plastica
Fedele alla propria immagine, Nordcontenitori si è presentata a Ipack-Ima con uno stand di alto profilo e una gamma completa di pallet, cassette e rivestimenti industriali. Ecco un primo bilancio, fatto di conferme e di suggestioni che lasciano ipotizzare nuove aperture per i materiali “alternativi”. E.P.

In Nordcontenitori le valutazioni di Ipack-Ima sono improntate a un ottimismo concreto e pacato. Conseguenza della scelta - giudicata vincente - di “scremare” i visitatori introducendo il biglietto di ingresso in fiera, allo stand è stata registrata un’affluenza di operatori con le chiare, motivati da esigenze concrete "e in alcuni casi urgenti". Attratti anche dall’esposizione elegante, dalle grandi vetrine capaci di valorizzare il prodotto, hanno potuto visionare l’intera offerta della società bergamasca (pallet, cassette e pavimentazioni industriali di materiale plastico), ma l’attenzione si è puntata soprattutto sulle innovative palette di plastica. "La nostra presentazione - affermano in azienda - ha dato lustro soprattutto ai modelli Iridium-Pal e Modulare, per i quali l’industria sta dando risposte lusinghiere. Ma fra i due, quello che ha ricevuto più attenzioni è stato proprio il Modulare, composto di barre di PET riciclato, in grado di soddisfare le richieste di prodotto su misura per esigenze speciali".

Un aiuto dalla Cina
Facendo “il punto” sull’atteggiamento dei visitatori, dunque, in Nordcontenitori si ricava innanzitutto una conferma: il pallet di plastica sta facendo breccia e viene preso in considerazione non solo da aziende alimentari e farmaceutiche ma anche del settore manifatturiero in genere. "Fra l’altro - commenta al riguardo il responsabile marketing, Eric Carminati - stanno aumentando le richieste da parte di aziende che, per tipologia di impianti, devono adottare pallet fuori standard a prezzi non esorbitanti. Il che ci favorisce, perché non è per nulla facile trovare prodotti con queste caratteristiche, stampati a iniezione monoblocco".
Ma in questo periodo - valutano in azienda - il fenomeno che promette di influenzare maggiormente il mondo della logistica è la recente decisione della Cina (ottobre 2002) di imporre un vincolo a tutti gli imballaggi di legno provenienti dall’Europa. "Senza analizzare le effettive ragioni di tale decisione - afferma il responsabile, Edoardo Bertoli - è indubbio che le aziende europee hanno bisogno di risposte, preferibilmente a costi contenuti. Il decreto in questione, infatti, impone che i prodotti provenienti dall’Europa non possano essere sdoganati se gli imballaggi non hanno subito un trattamento di fumigazione. Il problema che ne deriva è complicato dalla mancanza di parametri certi, oltre che di dati chiari sui costi e la durata nel tempo della fumigazione stessa, con la conseguenza che l’esportatore può compromettere il proprio ingresso nel mercato (caso realmente accaduto)".

Innovare, contenendo i costi
In questo contesto, l’industria guarda con favore crescente le materie prime diverse dal legno, orientandosi verso soluzioni che non siano, in termini di costi, troppo lontane dalla via tradizionale. "Nordcontenitori - sottolinea Bertoli - propone un pallet di plastica riciclata che libera gli operatori dalle pratiche della fumigazione e dalla burocrazia della certificazione, e viene comunque realizzato con le stesse modalità del pallet di legno. L’assemblaggio dei profilati di PET, oltre ad assecondare le norme a tutela dell’ambiente offrendo nuovi impieghi alla plastica riciclata, consente di abbinare i vantaggi di quest’ultima (uniformità di peso, maggiore igiene e sicurezza) con la flessibilità in termini di dimensioni".
A Ipack-Ima - è la valutazione finale - sia le aziende più piccole sia i rami italiani o francesi di grossi gruppi europei hanno espresso le stesse esigenze. Per quanto riguarda la Cina, tutti naturalmente si augurano che, passato il 2003, le esportazioni ritornino alla normalità (Sars permettendo, Ndr); tuttavia Nordcontenitori scommette sull’ulteriore avanzamento di soluzioni alternative e complementari al legno ("non sostitutive: non si tratta di una lotta tra materie prime!"). Per molti buoni motivi, di ordine macro- e micro-economico, e per una considerazione generale, che suona così: "Come non pensare, per citare anche solo uno dei fattori in gioco, al fatto che la Cina (e non è la sola) cresce ogni anno a ritmi superiori al 6% ma non potrà esaurire tutte le riserve di legno della terra per soddisfare le proprie esigenze logistiche?".

L’arte della sleeve
Finpac si è presentata ad Ipack-Ima con un portafoglio di etichette autoadesive, sleeve termoretraibili e stretch di alta qualità, come testimonia la preferenza accordata da molti grandi nomi del beverage mondiale. Per Mixx, il nuovo ready-to-drink lanciato da Campari (1), Finpac ha curato la decorazione della bottiglia con una sleeve termoretraibile PET 50 micron a pieno corpo, stampata a 6 colori. Tra i vantaggi offerti da quest’etichetta, ricordiamo la possibilità di copertura totale con il rosso metallizzato, per una più facile riconoscibilità della marca, una maggiore protezione del prodotto ai raggi UV e la garanzia dell’igiene, in quanto la sleeve protegge il tappo corona da polveri o impurità. Peroni, dal canto suo, ha affidato all’azienda lombarda la realizzazione di un etichetta autoadesiva di OPP stampata a 5 colori per Nastro Azzurro (foto 2), dedicata alla vittoria del Moto Mondiale 2001 da parte di Valentino Rossi.
Continua inoltre il successo ottenuto dall’imballaggio secondario “Decopack”, scelto da Coca Cola (3): la sleeve, in questo caso, offre un’ampia superficie perfettamente stampata e orientata, una presa facilitata grazie a una resistente maniglia, la riduzione a pochi grammi del peso del materiale utilizzato, oltre alla possibilità di inserire nello stesso pacco non solo bottiglie di gusti diversi (per esempio Coca Cola più Fanta) ma anche dei gadget.

Zip e buste stand up
Masterpack sta introducendo sul mercato italiano, sia per i settori food che mailing, film accoppiati e metallizzati, con demetallizzazione a registro.
Il prodotto di punta dell’azienda di Monvalle (VA) rimane quello del film dotato di zip; è infatti in grado di applicare un sistema di richiusura zipper direttamente in bobina (con brevetto sistema Inno-Lok). Per l’impiego di tali bobine si può utilizzare una qualsiasi macchina verticale con la sola modifica del tubo formatore. Masterpack produce anche buste stand-up, con sistema di richiusura zipper, apertura facilitata e maniglia, in materiali accoppiati, triplex, quadruplex, adatti anche alla sterilizzazione. Le dimensioni delle buste possono arrivare fino ad una altezza di 900 mm e una larghezza di 500 mm.

Soluzioni per l’ortofrutta
Attiva da oltre quarant’anni nel mercato degli imballi per alimenti, Ciesse Paper si è specializzata dal 1970 nel settore ortofrutticolo, proponendosi ai clienti con un’ampia gamma di plateaux, film e coperture, carta e cartone, vaschette e vassoi, retine di polietilene, angolari di carta ad alta resistenza e altri accessori.
Un prodotto di particolare successo, fra gli altri, è Green Pack, una linea di vassoi e vaschette di cartone microonda per alimenti (anche di cellulosa purissima) o cartone compatto politenato, che vanta una maggiore resistenza all’umido, all’acqua e alle sostanze grasse. Stampabile direttamente in flessografia e offset, Green Pack aiuta a valorizzare l’immagine del marchio e a veicolare informazioni utili al cliente (come gli ingredienti) permettendo così di risparmiare su etichette e foglietti. Ideale per contenere frutta e verdura, paste alimentari, pasticceria e molti altri prodotti alimentari, questo contenitore, inoltre, è facilmente avvolgibile con film e vanta buona macchinabilità.

Etichette in bobina
IrplastNastri (gruppo Irplast-Bimo) ha proposto ad Ipack-Ima la propria ampia gamma di nastri, dedicando particolare attenzione ai sistemi Label Tape e Take Away.
Con Label Tape, in particolare, l’etichetta è costituita da un nastro che viene applicato da una bobina in continuo, senza necessità del supporto di carta siliconata. Rispetto ai sistemi di etichettatura tradizionali, Label Tape vanta tempi di applicazione più brevi, costi ridotti e assenza di scarti.
Take Away è invece ideale per ogni esigenza del multimballo: composto da una banda adesiva su film di polipropilene e dalla macchina per l'assemblaggio di multipack (prodotta da Twin Pack), Take Away è ideale per il raggruppamento, la fardellazione e il trasporto di pacchi di pasta, confezioni di caffè, contenitori per alimenti, bottiglie di vetro o di PET, contenitori di PE per detersivi o altri liquidi. La stampa policroma con inchiostri a base acquosa, molto brillanti, è resistente a graffi e abrasioni, e permette infine una buona leggibilità del codice EAN.

Praticità, dalla movimentazione al catering
Destinate a settori diversi fra loro, le soluzioni presentate da Martini Alfredo ad Ipack-Ima sono accomunate da funzionalità, cura nelle fasi di ricerca e collaudo, impiego di materiali di qualità.
• Per quanto riguarda la movimentazione, la gamma dei Cargopallet si arricchisce di una proposta dal pratico design. Si tratta del modello 600 Plus con portello ribaltabile (1), caratterizzato da maggiore accessibilità all’interno per facilitare le operazioni di riempimento, svuotamento e pulizia. Alla ribalta anche il Pallet MY-P (2), strutturato per carichi particolarmente pesanti e utilizzabile su rack fino a 1.000 kg. Fabbricati in resina sintetica per durare a lungo con un utilizzo intensivo, i bancali MY-P sono leggeri e vantano una tara costante nel tempo, oltre a un buon isolamento elettrico. Forcabili su 4 lati, stoccabili all’aperto e movimentabili su nastro trasportatore, i pallet MY-P (disponibili anche in versioni per uso alimentare) sono inattaccabili da acidi, grassi e solventi.
• Martini Alfredo ha inoltre lanciato una nuova linea per la ristorazione e il catering (3), studiata per aiutare gli operatori in ogni fase del processo logistico: apparecchiatura, sparecchiatura, lavaggio, trasporto e stoccaggio, eliminando perdite di tempo o rotture accidentali delle stoviglie. La gamma è composta da contenitori per tovaglie, bicchieri, piatti, posate, cuscini e accessori vari per la tavola. Realizzati in materiale atossico, sovrapponibili, dotati di comode maniglie laterali e di coperchio, anche nella versione a slitta con chiusura sigillabile, i contenitori martini Alfredo sono disponibili in varie dimensioni; in particolare, i cestelli per bicchieri (proposti in 30 diverse combinazioni) si adattano alle forme più svariate come flute, calici, ecc.

Un pallet da… Maestro
Un pallet con nervature all’interno, per la massima sanificabilità senza rinunce in fatto di resistenza meccanica. A Ipack-Ima da Allibert Buckhorn. E.P.

Il nuovo pallet di plastica prodotto e presentato a Ipack-Ima da Allibert Buckhorn si chiama Maestro e concretizza un’idea degna di nota, dando vita a un prodotto che l’azienda considera strategico per il medio periodo. "Il nostro obiettivo - spiega l’Amministratore Delegato Franco Brunini - era di sviluppare una nuova paletta di plastica che rispondesse a particolari esigenze sia di resistenza meccanica sia di sanificabilità. Il che non è semplice, perché per ottenere la prima caratteristica è necessario ricavare delle nervature, che invece il secondo requisito esclude totalmente. Per questo, il nostro ufficio R&S ha ideato Maestro: composto da due pianali, elettrosaldati, che racchiudono le nervature al proprio interno, lasciando la superficie esterna perfettamente liscia e dunque facile da lavare, adatta ad essere utilizzata anche nell’industria più esigente, alimentare, piuttosto che farmaceutica".
Altro requisito basilare, il prezzo, che - afferma il Direttore Vendite Vilco Luciani - è stato contenuto in modo da rendere Maestro competitivo anche sul piano economico. "Pur non essendo un prodotto di gamma bassa, siamo riusciti a renderlo concorrenziale rispetto ad altri proposti per gli stessi usi, grazie al fatto che vi è stata dedicata una linea di produzione ad hoc, interamente automatizzata. Un investimento che, tra l’altro, rivela l’importanza che Allibert Buckhorn attribuisce a questo innovativo prodotto".

Un’ampia offerta per tutte le industrie
Allibert Contenitori SpA distribuisce in Italia i prodotti realizzati negli stabilimenti europei della capogruppo statunitense Myers Industries: un gruppo multinazionale che sviluppa un fatturato di circa 700 milioni di dollari nella trasformazione delle materie plastiche (sistemi e prodotti per la movimentazione, lo stoccaggio e il trasporto). Con il marchio Allibert Buckhorn la filiale italiana, certificata ISO 9001 (Vision 2000), distribuisce un’ampia gamma di contenitori, cassepallet, pallet, scaffalature e pedane di plastica di varia natura e portata, per movimentare, stoccare e trasportare prodotti di tutti i comparti - dall’alimentare al chimico; dalla componentistica elettrica, elettronica e industriale in genere, ai rifiuti - nonché, infine, una linea di cisterne idonee anche allo stoccaggio di prodotti corrosivi e di “Unità Mobili di Contenimento” per la gestione di fusti contenenti prodotti pericolosi.
"Fino a una decina di anni fa - afferma Luciani - in Italia il mercato alimentare era per noi preponderante, rappresentando lo sbocco principale dei nostri prodotti. Oggi, invece, l’incidenza dei diversi settori industriali nel business complessivo della società si è notevolmente riequilibrata, amplificando notevolmente la notorietà del marchio e permettendoci, fra l’altro, di diversificare il rischio. Oggi Allibert vanta clienti importanti nel comparto delle carni, come dell’arte bianca, farmaceutico, meccanica, vetro, trattamento delle superfici e quant’altro; in questa progressiva differenziazione degli sbocchi siamo stati indubbiamente favoriti dall’implementazione delle normative UE che hanno imposto nuovi standard in materia di igiene e sicurezza del lavoro, a cui i nostri prodotti rispondono pienamente".

Sleeve, garanzia di integrità
Per garantire l’integrità dei prodotti farmaceutici, cosmetici e alimentari, Mitshubishi Plastics ha studiato e sviluppato Hishi Tube, la sleeve di PVC ora prodotta dalla sua consociata belga Hishi Plastics Europe.
Questo manicotto termoretraibile, realizzato per mezzo di una speciale estrusione, si adatta attorno al coperchio e all’apertura delle diverse confezioni, e non può essere riparato in caso di manomissione.
Oltre a garantire la sicurezza del prodotto, Hishi Tube è stato studiato anche per valorizzare l’immagine delle confezioni, grazie alla sua trasparenza e brillantezza.
Fornito in qualunque colore desiderato e facilmente stampabile, Hishi Tube standard è in grado di retrarsi del 10% longitudinalmente e del 50% trasversalmente, in seguito all’applicazione di calore. Tuttavia, per impieghi specifici, è possibile avere coefficienti di retraibilità dal 5 al 40% sull’asse longitudinale, e dal 35 al 55% su quello trasversale.
Le sleeve Hishi Tube sono commercializzate in Italia da Pharmapack.

Etichette autoadesive
Certificata ISO UNI EN 9001 dal 1996, Pilot Italia progetta e sviluppa processi di stampa e sistemi di controllo, garantendo alte prestazioni anche nelle applicazioni industriali più critiche (vetri siliconati, superfici paraffinate, surgelati, sterilizzazione in autoclave, bottiglie umide). Pilot Italia si è affermata per la qualità delle sue realizzazioni e la capacità di fare innovazione; di recente, inoltre, ha sviluppato diverse novità nel settore dell’etichetta autoadesiva. Durante l’ultima Ipack-Ima, inoltre, diversi progettisti e utilizzatori di packaging sono stati coinvolti da Pilot Italia nel rapido approfondimento delle tecniche di stampa utilizzate dall’azienda lombarda, e dei numerosi brevetti ottenuti di recente, come ad esempio: Strip Labels, Easy Open, Infolabels, Sigilli ecc.

L’esperienza che conta
Nata nel 1987 come fornitore di soluzioni per il confezionamento di prodotti ortofrutticoli freschi, Ronzulli è riuscita, negli ultimi dieci anni, ad affermarsi anche nella produzione di packaging flessibili per prodotti alimentari e non. Molti i fattori “complici” di questo successo. Daniela Binario

Tecnologia, innovazione e qualità. Questi sono sicuramente gli elementi che hanno dato corpo allo sviluppo di Ronzulli, un’azienda che ha sempre puntato su tecnologie allo stato dell’arte e sulla ricerca di nuovi materiali, riuscendo ad aumentare costantemente fatturato e capitale sociale. Ma non sono mancate né la specializzazione né l’aggiornamento costante delle risorse umane: una combinazione vincente, che ha consentito all’azienda pugliese di compiere scelte importanti, costituendo due produzioni distinte: “Packaging” e “Fresco”.
"Nel 1992 abbiamo compiuto un decisivo passo in avanti - spiega Fabrizio Ronzulli, sales manager della società - decidendo di trovare uno sbocco ulteriore alle nostre competenze. Abbiamo infatti pensato di poter sfruttare alcuni impianti flexo - già destinati alla stampa di imballaggi e complementi per l'ortofrutta - per realizzare film flessibili ideali per il confezionamento di prodotti alimentari di largo consumo. È stata una scelta di differenziazione premiante, anzitutto perché ci ha consentito di presidiare entrambi i settori e, nell'arco del tempo, di trasferire gli elevati standard qualitativi raggiunti nella stampa flessografica di imballaggi flessibili anche al packaging per l'ortofrutta".

Un’impronta internazionale
"Grazie alla gestione interna di tutte le fasi di produzione - commenta Fabrizio Ronzulli - siamo in grado di ottimizzare i tempi di realizzazione del prodotto, pianificando consegne puntuali, che vengono effettuate nei tempi richiesti dal cliente e, compatibilmente con le distanze, con automezzi di proprietà. Inoltre, la collocazione del sito produttivo in provincia di Bari ha favorito l’esportazione nei mercati del bacino del Mediterraneo e dell'Africa. Ma la nostra produzione trova sbocchi significativi anche Oltreoceano e in Europa, Russia e Ukraina comprese, senza dimenticare Francia e Inghilterra. E proprio grazie alla collaborazione con un nostro partner inglese, a cui forniamo le bobine prestampate, siamo in grado di fornire buste stand up rettangolari o sagomate, sia di piccola che grande capacità, dotate di zip applicabili in linea o di beccucci. Questo, comunque, non significa che per noi il mercato italiano sia di secondaria importanza: possiamo fare riferimento su un agente in ogni regione, e intendiamo rafforzare ancor di più la nostra presenza a livello nazionale, nonostante la grande frammentarietà del mercato interno". Quella di seguire “da vicino” le esigenze dei clienti è un must per Ronzulli, testimoniato peraltro dall’impronta internazionale che l’azienda pugliese è riuscita a dare al proprio business.
"In ogni Paese in cui operiamo - precisa il manager - abbiamo individuato un agente locale o una struttura organizzata in grado di coordinare in modo ottimale il lavoro, soddisfacendo così le esigenze dei clienti: dalla necessità di avere un nuovo bozzetto grafico alla semplice richiesta di informazioni, dall’assistenza commerciale ai suggerimenti tecnici in materia di confezionamento".
E in un contesto internazionale caratterizzato da un andamento poco lineare e da un concetto di concorrenza esasperato - sostengono in Ronzulli - la competenza rappresenta il vero fattore competitivo, l'unico elemento che consente di prevedere le esigenze del cliente, approntando in anticipo risposte adeguate.



Qualità in produzione
Ronzulli SpA è in grado di offrire il giusto imballaggio flessibile per ogni prodotto: biscotti, fette biscottate, wafers, dolciumi, caramelle, snacks, crackers, sfogliatine, prodotti da forno, pasta secca, pasta fresca, riso, cereali, farina, frutta secca, legumi, salumi, formaggi, carni, surgelati, prodotti di gastronomia e caffè.
L’azienda è in grado di gestire al proprio interno tutte le fasi del ciclo produttivo avvalendosi di reparti strutturati, da quello grafico (dotato di attrezzature Macintosh, scanner ad alta definizione, stampanti laser digitali, fotoplotter e spettrofotometri) al laboratorio, che controlla le caratteristiche delle materie prime, il rispetto dei processi produttivi e la qualità del prodotto finito. Esiste persino un’area dedicata allo sviluppo e alla produzione di fotopolimeri da stampa. Il parco macchine è composto invece da quattro flexo a tamburo centrale e sleeve per la realizzazione di stampe fino a otto colori; due impianti di laminazione senza solvente; quattro taglierine-ribobinatrici ad alta velocità.
A breve, però, il management conta di ampliare le aree di produzione e quelle di stoccaggio delle materie prime e dei prodotti finiti, e investire ulteriori risorse in nuove macchine da stampa.



Blister per cellulari
GNC (confezioni in blister ed imballaggi termoformati) ha affiancato “Round” alle linee di scatolette standardizzate Blibox e Block ed ai blister sfilabili Bliss. Si tratta di una nuova gamma di valigette termoformate dalla forma tonda ideale per il mercato - in continua evoluzione - degli accessori per la telefonia mobile. Questa linea, presentata in anteprima durante l’ultima edizione di Ipack Ima, si distingue per le linee morbide e accattivanti, funzionalità e inviolabilità, oltre a garantire un facile confezionamento (manuale e automatico) e ispezione del prodotto. Il fondo piatto, inoltre, consente l’alloggiamento di un cartoncino pubblicitario, per una maggiore valorizzazione del contenuto.
Realizzata con materiali riciclabili ad elevata brillantezza, Round è disponibile in numerosi formati standard ed in pronta consegna su tutto il territorio nazionale.
Oltre a proporre confezioni standard che non richiedono costi aggiuntivi in attrezzature, GNC è in grado di offrire anche un servizio di confezionamento di prodotti in blister termosaldato o sigillato ad alta frequenza, garantendo così un ampio ventaglio di soluzioni.

Sacconi
Minini Imballaggi commercializza sacconi, ed è esclusivista per il mercato italiano della società turca Isbir Sentetik. Grazie ai moderni macchinari e alla produzione integrata (dal granulo di polipropilene per produrre i tessuti prima e i sacconi poi) Minini fornisce sacconi di qualsiasi tipologia. Sono disponibili per i clienti i certificati di collaudo relativi ai test di resistenza effettuati presso i più importanti istituti Europei e le omologazioni ONU per il trasporto di merci pericolose. Minini Imballaggi è in grado di offrire un servizio rapido di consegna dei sacconi standard in 24-48 ore. Per i sacconi speciali viene organizzato uno stoccaggio di magazzino personalizzato, assicurando politiche di consegna "just in time". L’azienda di Verolanuova (BS) è anche attiva nel recupero dei sacconi usati che può destinare al riutilizzo, previa selezione e riparazione, o a riciclaggio, dal quale si ottiene il granulo di polipropilene rigenerato.

Capsule e chiusure speciali
X-Sure Cap è una chiusura child-resistant/tamper evident, frutto dell’esperienza maturata nel settore farmaceutico dalla Divisione Plastica di Bormioli Rocco e Figlio. La capsula X-Sure, oltre a proteggere la confezione da occasionali manipolazioni da parte dei bambini, garantisce l’integrità del contenitore (mediante un anello che evidenza la prima apertura, disponibile anche in colori diversi dal resto della capsula) e agevola, al tempo stesso, l’apertura (tramite un pittogramma posto sulla superficie esterna della chiusura).
La New Safe Cap è invece una chiusura destinata al mercato delle acque piatte e gasate, confezionate in bottiglie di vetro con imboccatura prefilettata (tipo MCA2 standard e MCA3 standard). Rispetto alle attuali soluzioni presenti sul mercato, non solo garantisce ottimi valori di tenuta alla CO2, ma offre una più elevata proprietà barriera agli agenti volatili esterni, permettendo così di mantenere inalterate le caratteristiche originali dell’acqua (condizioni di trasporto/stoccaggio esasperate). Il guscio esterno, di polipropilene, può essere colorato o assumere molteplici effetti di trasparenza. La New Safe Cap può essere prodotta indifferentemente nella versione trasparente o colorata e, grazie alla superficie di testa liscia, è facilmente decorabile in serigrafia.
Bormioli sta inoltre per lanciare una nuova linea di chiusure per boccioni che ha studiato per rispondere alle esigenze di questo nuovo e dinamico settore. Sono state realizzate due versioni, una con codolo di tenuta e l’altra con liner in polespan (ancora in fase di perfezionamento), in modo da poter chiudere tutte le tipologie di boccioni sul mercato, sia di PET sia di policarbonato. Queste soluzioni si distinguono per la praticità di utilizzo e la semplicità di chiusura. Un dischetto posizionato al centro della capsula funge da anello di garanzia. Per l’apertura è sufficiente premere sul dischetto, e a fine utilizzo la capsula si rimuove facilmente. Da segnalare inoltre che la nuova chiusura ideata da Bormioli riduce notevolmente la caduta accidentale di corpi estranei all’interno dei boccioni vuoti.

Apri & ri-chiudi
Alla scorsa Ipack-Ima, Sales ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori con Strip-It, uno speciale dispositivo che consente di aprire e richiudere buste e contenitori di materiale flessibile, di qualunque tipo, che debbano essere utilizzati più di una volta dal consumatore finale. Il nuovo sistema proposto dalla società piemontese si caratterizza per la linguetta a strappo esterna alla busta o al contenitore flessibile, tirando la quale si ottiene un’apertura di lunghezza prestabilita e rinforzata lungo i bordi.
Per richiudere la confezione, è sufficiente ripiegare il bordo superiore della busta in corrispondenza della superficie adesiva sottostante, che si è generata in seguito alla rimozione della linguetta stessa. I vantaggi garantiti dalla soluzione Strip-It riguardano la mancata dispersione del prodotto, la protezione della sua freschezza e la garanzia dell’inviolabilità, oltre al fatto che si rendono superflui strumenti come forbici e coltelli.

Blister di PVC trasparente
Forte di un’esperienza di 28 anni nel settore della termoformatura, Niada disegna e produce confezioni standard (e quindi senza spese a carico del cliente per gli stampi) realizzate con PVC trasparente: blister bivalve “Nibox”, valve sfilabili a tre pieghe “Gli sfilabili”, ai quali si è aggiunta negli ultimi anni la famiglia “Convex” (foto), blister bivalve e sfilabili dalle forme arrotondate. Fra i vantaggi di queste soluzioni, la presentazione di grande impatto e forza distintiva, la chiusura a forte tenuta senza bisogno di bottoni di sicurezza, una superficie perfettamente trasparente e senza imperfezioni, nessun “effetto lente” sul prodotto contenuto.
Oltre al reparto di termoformatura, Niada gestisce diversi reparti di confezionamento conto terzi, dove esegue lavorazioni di valve saldate a cartoncino, ad A.F. o a caldo su linee di confezionamento automatico o semi-automatico, realizzazioni di blister inviolabili monomateriale e infine confezionamento in camera bianca.

Più di una scatola americana
Nato dall’incontro fra l’alta qualità della scatola da cartotecnica e la semplicità di confezionamento propria dell’americana, QET (Quick Easy Top), soluzione brevettata da LIC, è un unico imballo costituito da display e master, resi fra loro solidali mediante punti di colla. Può essere montato, riempito e spedito, e quindi utilizzato come cartone da trasporto e impiegato come espositore. La confezione si apre staccando il coperchio dal fondo senza bisogno di attrezzi, e garantisce la rapidità di posizionamento del prodotto sul punto vendita; dopo l’uso, i due pezzi della confezione possono essere smontati e schiacciati, facilitando le operazioni di smaltimento.
Il modello base è costituito da un microonda accoppiato stampato in offset, ma LIC ne realizza versioni personalizzate, con tipologia di onda e dimensioni su misura; sono inoltre disponibili modelli per proteggere da “occhi indiscreti” le eventuali novità di mercato, con top esterni che nascondono la parte espositiva. Il QET oltre a salvaguardare il prodotto, soprattutto se in buste, consente risparmi in logistica, e può essere confezionato sulle tradizionali linee di produzione.

Imballaggi flessibili
per alimenti
Carta Stampa, nata nel 1963 come stampatore per il settore della carta regalo e personalizzata, ha successivamente integrato la propria produzione con stampe su film polipropilenici destinati al mercato alimentare. nonché su film di polipropilene destinati al mercato alimentare. Oggi l’azienda lombarda dispone di una struttura operante su 2.500 m2 suddivisi in magazzini carico e scarico, reparto stampa, accoppiamento, confezione e imballaggio e può contare su moderni macchinari di stampa flessografica fino a 8 colori, luce massima 1.200 mm. Carta Stampa è in grado di progettare un’ampia e differenziata gamma di incarti offerti con una costanza qualitativa delle stampe.
Per il confezionamento di pasta, riso, legumi e caffè l’azienda è solita effettuare stampe su film polipropilenici coestrusi, laccati, espansi, metallizzati singoli o accoppiati. Per i surgelati vengono invece preferiti i materiali composti da film poliammidici, poliesteri e polietileni sia HD che LLD.

Gas per confezionamento e disinfestazione
Rivoira (azienda piemontese controllata dalla multinazionale Praxair) è uno dei più importanti produttori di gas industriali e speciali, e lavora al fianco di molte società produttrici per fornire soluzioni complete e personalizzate per il raffreddamento, la surgelazione, il confezionamento e l’imbottigliamento, proposte con il marchio Foodline.
• Da una di queste collaborazioni è nato Lin Dropper, un impianto di dosaggio per azoto liquido Rivoira. Impiegato nell’imbottigliamento di prodotti alimentari e chimici, l’azoto liquido (immesso in ogni bottiglia prima della sua chiusura ermetica) sposta o diluisce l’ossigeno presente nel volume libero del contenitore tra la superficie del liquido e il tappo, rendendo così inerte il contenuto (per prevenire l’ossidazione del prodotto) e generando inoltre una leggera sopra-pressione (per aumentare la tenuta meccanica delle confezioni).
L’impianto di dosaggio di azoto liquido, di semplice realizzazione e di ingombro contenuto, è facilmente installabile su linee di confezionamento preesistenti, e può essere comandato anche da sensori, come fotocellule o interruttori di prossimità, per l’utilizzo anche su linee molto veloci.
• Inoltre, grazie alla collaborazione con società di servizi operanti nel settore della lotta agli insetti infestanti, Rivoira è in grado di offrire alle aziende stoccatrici di cereali e di trasformazione agro-alimentare, un innovativo sistema di eliminazione degli insetti mediante l’utilizzo di anidride carbonica (CO2) di grado alimentare (additivo E290). L’impiego di questa tecnica, ammessa dai disciplinari europei anche per le produzioni biologiche, presenta diversi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali: assenza di residui di prodotti tossico-nocivi sulle derrate alimentari; immediata disponibilità del prodotto a fine trattamento; nessun rischio dovuto a dosaggio eccessivo; possibilità di utilizzo sia in fase di disinfestazione dei silos vuoti che in quella di conservazione; eliminazione dei rischi connessi a deflagrazioni o incendi; assenza di manutenzione.

Contenitori di plastica in IMS
Casone S.p.A. (produzione e commercializzazione di contenitori di plastica) ha presentato ad Ipack-Ima 2003, nel 30° anno dalla sua fondazione, i prodotti realizzati con il metodo IMS.
Grazie al sistema IMS, la decorazione su contenitori di plastica di varie capacità (anche da 70 litri) con immagini fino a 10 colori, viene racchiusa fra due (o più) strati di materiale plastico, con evidenti vantaggi in termini di brillantezza dell’immagine, protezione da graffi e raggi UVB e, soprattutto, igienicità.
Con il metodo IMS, inoltre, si possono realizzare contenitori e coperchi che consentono di prolungare la shelf life del prodotto confezionato: da prove di laboratorio emerge infatti che la migrazione globale (lato interno e lato esterno del contenitore) risulta inferiore rispetto ai contenitori realizzati con IML, favorendo così il confezionamento e lo stoccaggio di sostanze deperibili o chimicamente aggressive.

Film di polipropilene cast
B-Pack Due produce film in polipropilene di alta qualità con tecnologia cast in mono o coestrusione fino a tre strati, che presentano tolleranze minime di distribuzione dello spessore (quasi equivalenti a un BOPP). Il film prodotto viene quindi ribobinato in taglierina, il che consente di ottenere diversi vantaggi come l’esattezza della misura trasversale, la massima qualità di avvolgimento e la possibilità di fare un secondo controllo sul grado di bagnabilità (trattamento). Ciò permette alla clientela di usare senza limitazioni di performance i propri macchinari di converting più moderni.
B-Pack Due pone grande attenzione alla R&S, agendo sia sulle metodologie di produzione, sia sulla sperimentazione dei polimeri innovativi con lo scopo di soddisfare le nuove esigenze di mercato.

Le reti che proteggono
Nome di rilievo nella produzione di reti destinate ad applicazioni industriali e nei settori dell’edilizia, ferramenta, giardinaggio e alimentare, Viscoret ha promosso alcune delle sue linee. Per l’imballaggio di prodotti ortofrutticoli e alimentari, in particolare, Viscoret offre una gamma completa di reti, per prodotti da pochi grammi di peso sino a oltre 20 chili, caratterizzata dalla scelta accurata delle materie prime e degli additivi, che ne garantiscono la conformità all’uso per alimenti e la riciclabilità. Queste reti sono fornite in bobine da 1.000 o 2.000 m, oppure in pezzi tagliati su misura e “clippati” ad una estremità. Per la protezione dei pezzi meccanici, invece, le reti tubolari della famiglia PRZ sono realizzate in polietilene e inattaccabili da oli o grassi. Di facile applicazione e con elevate possibilità di riutilizzo, garantiscono una protezione uniforme grazie alla loro elasticità, adattandosi anche a parti con profilo irregolare. Le reti PRZ sono disponibili in due linee: la prima caratterizzata da estensibilità normale con diametri di applicazione da 10 a 200 mm, la seconda da una maggiore estensibilità e un grado di protezione appena inferiore.

Contenitori per smalti
Isi Plast (produzione di contenitori di PP e PE) ha presentato la nuova gamma di contenitori per smalti all’acqua, disponibili in due misure: SC1100 (da 750 cc) e SC1400 (da 1000 cc). Riciclabile e sovrapponibile sia durante il trasporto su pallet, sia su scaffale, il contenitore Isi Plast può essere dotato di un coperchio anche con sigillo tamper evident. Cilindrico, può inoltre essere etichettato dal cliente (in modo da ridurre costi di magazzino) ed è idoneo anche per miscelazioni con sistema tintometrico.

Casse riutilizzabili
Chimar (gruppo Transmec) ha messo a punto “e-box”, una nuova linea di casse riutilizzabili. E-box è impilabile ed è composto da elementi riciclabili che si assemblano in pochi secondi. La base, in particolare, è costituita da un pallet a quattro vie di polietilene ad alta densità, che dispone di quattro chiavistelli per bloccare il perimetro.
Quest’ultimo è composto da pareti di cartone a tre onde antiumido da 14 mm, oppure di PP alveolare da 10 mm, mentre il coperchio è disponibile in HDPE, dotato di altri quattro chiavistelli per bloccare il perimetro. La parte superiore del coperchio, inoltre, è stata studiata per consentire impilare più e-box uno sull’altro. Questi contenitori sono disponibili in dimensioni variabili fra 800 x 600 x 640 e 1200 x 1000 x 990 mm, con portata compresa fra 250 e 600 kg. Per venire incontro alle esigenze del cliente, Chimar fornisce (su richiesta) perimetri con altezza diversa, anche di compensato fenolico da 10 mm, stampa delle pareti, separatori interni e traverse per messa a scaffale.

Film sottile e resistente
Presente sul mercato dal 1981, Co-Pack propone la gamma di film Paper-El, specifici per il settore degli imballaggi flessibili. Frutto di un’attenta cura in tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla selezione delle materie prime sino all’estrusione nelle varie fasce e spessori, i film Paper-El sono lavorati con impianti avanzati che garantiscono un preciso controllo della planarità e degli spessori, caratteristiche che consentono poi di realizzare stampe in quadricromia di buon livello. Paper-El si distingue dunque per gli spessori ridotti (con evidenti vantaggi in termini economici e ambientali), l’atossicità e la mancanza di cessioni, la possibilità di impiego con escursioni termiche da + 120 a - 80° C, la facilità di saldatura (anche in ambienti molto polverosi), e infine la resistenza meccanica.

Tubi di cartone
Demolli Industria Cartaria è specializzata nella produzione di tubi di cartone per uso industriale, forte di un’integrazione verticale che garantisce la qualità in tutte le fasi della catena del valore, dalla produzione della materia prima al servizio al cliente. Il portafoglio prodotti dell’azienda lombarda comprende il cartone per tubi, i tubi in linea, i tubi a spirale di ogni dimensione, gli anelli per nastri adesivi, i contenitori cilindrici e le carte da imballo. Particolare successo, ad Ipack-Ima, hanno riscosso gli innovativi tubi di alta qualità DSL, caratterizzati da una superficie esterna particolarmente liscia (levigata con un procedimento particolare, che riduce la rugosità del carbone) e privi delle ondulazioni che derivano dall’accostamento delle carte di finitura esterna. Ideali per i film plastici a basso spessore, i tubi DSL permettono il regolare avvolgimento del film sin dall’inizio della bobina, annullando così il noto fenomeno di trasmissione del difetto dall’interno verso l’esterno.

Taniche, secchi
e flaconi
Attiva da oltre 50 anni nel campo della trasformazione delle resine termoplastiche, LAR si avvale di circa 200 collaboratori. La gamma produttiva comprende: taniche industriali, secchi per il settore chimico, alimentare, colori e vernici; flaconi soffiati, ghiacciaie e articoli casalinghi. Il tutto viene prodotto e immagazzinato in una superficie di 57.000 m2.
Nel giugno 2002 l’azienda emiliana ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2000, logica conseguenza degli standard qualitativi elevati che partono dalla progettazione e realizzazione degli stampi fino alla commercializzazione e distribuzione del prodotto.
Di recente, la gamma dei prodotti è stata ampliata con l’introduzione di una linea completa di secchi per l’idropittura e di flaconi per il settore farmaceutico e cosmetico.

Adesivi hot melt
I sistemi di colla a caldo per l’imballaggio a marchio BAM Futura della Beardow Adams (rappresentata in esclusiva in Italia dalla Emanuele Mascherpa di Milano) si distinguono per l’impiego di materie prime che conferiscono loro il colore bianco perlescente e l’assenza di fumi e odori sgradevoli, risultando quindi idonei al contatto diretto con gli alimenti. I BAM Futura hanno un’ottima stabilità termica, un tasso di degradazione molto basso, si sciolgono nella vasca di fusione molto rapidamente e non producono pelli, prevenendo la formazione di blocchi negli ugelli. La linea di adesivi BAM Futura comprende diversi prodotti.
In particolare, BAM Futura 1, estremamente versatile, può essere impiegato per sigillare scatole, offrendo un’ottima adesione su vari tipi di cartone, e resiste a temperature tra -20 e +90 °C. Può essere utilizzato anche per formare vassoi in linee di confezionamento ad alta velocità, anche in condizioni ambientali difficili; è facile da usare e previene la formazione di fili. Per il confezionamento di surgelati e gelati, garantisce l’integrità della chiusura fino a -40 °C su un’ampia gamma di substrati. È indicato inoltre per formare e sigillare cartoni wraparound, sopporta un “tempo aperto” molto variabile (tempo che intercorre fra la caduta della prima goccia di adesivo sul substrato e la chiusura delle due falde del cartone) ed è adatto a linee di confezionamento complesse.

Un nastro ecologico
Fabo, in occasione di Ipack-Ima, ha presentato un nuovo tipo di carta masking prodotta con adesivo in lattice naturale in emulsione acquosa.
I nastri di carta Fabo, prodotti con una tecnologia pulita e innovativa, vantano le stesse caratteristiche tecniche dei nastri con adesivo a solvente. Questi nastri sono ideali per la chiusura di cartoni, per usi generici (il cosiddetto “general purpose”) e per carrozzeria.

Nastri e tessuti
per settori esigenti
Metal-Loy Italiana (produttore di nastri, film, tubi e lastre di materiali diversi) ha puntato i riflettori sulla serie di nastri studiati per soddisfare le applicazioni industriali più esigenti, realizzati con i migliori materiali teflonati disponibili sul mercato.
• Con il TVT (tessuto di vetro impregnato e rivestito di PTFE) Metal-Loy Italiana realizza fogli e nastri in rotoli lunghi 30 m e di altezza variabile, trattati per consentirne l’incollaggio su differenti supporti. Materiale caratterizzato da elevata rigidità dielettrica, resistenza all’usura e ai prodotti chimici e solventi grazie alla resina di fluorocarburo di cui è rivestito, il TVT vanta un coefficiente d’attrito molto ridotto e mantiene inalterate tutte le sue caratteristiche con temperature d’esercizio comprese fra -73 e +260 °C.
• Un altro materiale impiegato dall’azienda veneta è il tessuto in fibra aranidica impregnato di Teflon, particolarmente indicato per le applicazioni negli ambienti industriali saturi di vapore. Metal-Loy propone un’ampia gamma di tessuti porosi per filtrazione e reti per nastri trasportatori realizzati con questo materiale, che coniuga leggerezza e robustezza (a parità di carico, è addirittura più resistente dell’acciaio).
• La terza linea è realizzata con i materiali di tessuto di vetro al silicone (TVS). Atossico, il TVS non assorbe acqua, oli o grassi, non trasmette odori e sapori, ed è stato perciò impiegato da Metal-Loy per realizzare nastri trasportatori che devono funzionare sia alle alte sia alle basse temperature. Flessibili e resistenti ad acidi e basi, questi prodotti vantano buone caratteristiche di distacco fra i -60° e i +250° C.
Qualità e quantità - Oltre alla qualità dei prodotti, l’altro punto di forza di Metal-Loy Italiana è sicuramente la completezza della gamma destinata a molti settori merceologici. L'azienda intende proporsi al cliente come interlocutore unico per tutto ciò che riguarda la fornitura nei seguenti campi: silicone in lastre; vulkollan - poliuretano (compatto ed espanso); tessuti teflonati, siliconati e gommati; film adesivi in teflon, kapton, mylar, polyolefin; nastri trasportatori per applicazioni speciali; gomma in lastre; plastici industriali; teflon in lastra, tondi e manicotti; nastri avvolgimento cilindri di gomma, PVC e silicone; laminati Metalloy (stratificati di tessuti impregnati di resine fenoliche, epossidiche e melaminiche); compensatori, giunti di dilatazione e antivibranti; tubi vari; materiali fonoassorbenti e fono-isolanti; materiali diversi per l’isolamento termico; adesivi speciali per ogni applicazione; infine spray tecnici a base di silicone, teflon grafite, antiadesivi e protettivi.

Un foil amico dell’ambiente
Attenzione degli addetti ai lavori puntata su Wave by Mater-Bi, il foil espanso derivato da amido di mais e altre materie prime rinnovabili di origine agricola, proposto da Novamont.
Si tratta di un materiale espanso a celle chiuse, ondulato, con buona resistenza all’impatto, in grado di proteggere oggetti di qualsiasi forma e dimensione, con proprietà simili ai prodotti da imballo convenzionali. A differenza di questi, però, dopo l'uso può essere smaltito mediante compostaggio insieme ai rifiuti di origine alimentare oppure trattato in depuratore, in quanto disperdibile in acqua.
Disponibile in foil singoli o blocchi di diverse dimensioni, con densità da 30 a 400 kg\m3, la foglia espansa in Mater-Bi vanta le seguenti caratteristiche: proprietà meccaniche di assorbimento degli urti e di resistenza allo schiacciamento paragonabili a quelle del polietilene espanso; buona stabilità dimensionale anche in condizioni di umidità relativa molto elevata; buona flessibilità produttiva, dato che può essere convertita in imballi finiti con le tecniche normalmente utilizzate per il polietilene espanso.
Wave by Mater-Bi, insomma, arricchisce l'ampia gamma di applicazioni biodegradabili (e, all’occorrenza, idrosolubili) messe a punto da Novamont per il mondo dell'imballaggio: ad oggi, sono disponibili loose filler, vaschette termoformate, reti estruse e tessute, film trasparenti per il confezionamento di prodotti alimentari e non.

Valigette termoformate
Plastica Panaro, azienda emiliana produttrice di contenitori termoformati, ha presentato all’ultima Ipack-Ima gli ultimi modelli che arricchiscono la sua ampia gamma di valigette per imballaggio. Fra le novità, gli articoli 170/51-N, valigetta di polipropilene, vuota, 170/51-T, di polipropilene trasparente, e 170/51N+GPB, di polipropilene con due spugne bugnate. Le dimensioni esterne di questi tre articoli sono 524 x 420 x 130 mm.
Realizzati con polipropilene e stampate ad iniezione, i modelli standard possono tuttavia essere personalizzati attraverso un ciclo di lavorazione che avviene all’interno dell’azienda, in funzione degli oggetti da imballare e in base alle richieste della clientela. Le personalizzazioni possono essere effettuate all’interno del contenitore, con spugne fustellate o elementi termoformati e, all’esterno, con serigrafie o marchi stampati in rilievo. La gamma completa di Plastica Panaro comprende una vasta scelta di valigette porta-attrezzi e per hobbistica, lavabili e di diverse dimensioni, scatole, contenitori componibili, espositori e valigette di forme diverse termoformate di PVC.

Fusti e IBC per applicazioni particolari
La tedesca Schütz, Divisione Packaging Industriale, ha presentato a Milano, in anteprima mondiale, il fusto Ultra Clean prodotto in camera bianca. Si tratta di un contenitore in plastica speciale da 200 litri, che oggi può essere usato sia per il trasporto di prodotti chimici per l’industria dei semi-conduttori e dei microchip, sia di sostanze destinate ai laboratori di bio-tecnologie, ma che è pronto per soddisfare anche le crescenti esigenze riscontrate nel settore farmaceutico. Per la produzione di questo fusto, Schütz ha messo apunto un impianto di estrusione con apparecchiature speciali, sistemi separati per la fornitura delle materie prime, un impianto dedicato alla depurazione dell’aria.
• Anche per la propria gamma di IBC, Schütz ha proposto prodotti interessanti introdotti di recente sul mercato. In primo luogo, l’Ecobulk SX risponde (grazie alla sua protezione a rete e al rivestimento in lamiera) a tre importanti esigenze: prevenire l’accumulo di cariche elettrostatiche, proteggere il contenuto dai raggi UV e offrire una maggiore protezione dal fuoco. La versione SX EX (foto 1), in particolare, vanta un’apertura per il carico di 225 mm di diametro, ed è idoneo a trasportare sostanze con un livello di infiammabilità inferiore a 61° C. Infine, al tradizionale IBC MX con bancale di metallo, Schütz ha affiancato il modello con pallet di plastica (foto 2).

Per l’industria
e per il trade
Massima versatilità - si presta a contenere ogni genere di manufatto leggero, piccolo o ingombrante che sia - disponibilità in un’intera linea di dimensioni (400x600, 600x800, 600x1200, 800x1200, 100x1200, 1200x1200) e materiali; struttura completa di pallet e coperchio (stampati PP/PE riciclati, mentre le fasce perimetrali provengono da lastre di PP estruso) che ne permette l’impiego lungo l’intera catena logistica.
Sono i plus più evidenti del box-pallet a rendere “boxlite”, che inoltre è ecologico, riutilizzabile, pieghevole, leggero, igienico e consente notevoli economie nella gestione degli spazi di magazzino oltre che nei costi di trasporto: il rapporto fra il volume del contenitore pieno e di quello vuoto smontato è di 5 a 1... Le buone qualità della cassapallet sono state apprezzate da aziende grandi e piccole dei settori più disparati. "Un grande produttore straniero di punte per penne a sfera - esemplifica il direttore vendite dell’azienda bergamasca, Vittorio Cammarota - ne ha acquistato migliaia di pezzi per spedire in Cina i propri prodotti, ma viene apprezzato anche nell’industria dell’abbigliamento. Ciò non toglie che boxlite sia nato come imballo a rendere per un importante fabbricante di televisori a cui Videoplastic fornisce anche le parti frontali e gli “schienali” degli apparecchi TV, e che dopo due anni lo ha imposto come contenitore “obbligatorio” anche agli altri fornitori di componenti, nonché nostri concorrenti".
L’elenco dei casi potrebbe continuare, ma due spiccano sopra tutti, perché significativi di nuove potenzialità di questo sistema. Si tratta dell’automotive, dove boxlite è già impiegato da varie aziende per la spedizione di volanti e altri componenti, e dove Videoplastic sta investendo in uno sforzo di promozione dedicato, e del trade dove, afferma Cammarota, "il bello deve, o quantomeno potrebbe, ancora arrivare. Nuove aperture di business saranno possibili quando le catene della distribuzione moderna si renderanno conto dei vantaggi di questo tipo di contenitore come imballaggio da trasporto e da esposizione. Vantaggi a cui si aggiunge quello di una “comunicativa” facilitata dal fatto che boxlite si presta facilmente alle personalizzazioni".

Film: nuovi prodotti
Radici Film spinge sulla ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti per acquisire più slancio, soprattutto sui grandi mercati dell’alimentare e dell’etichettatura. E.P.

A Ipack- Ima Radici Film SpA ha presentato un’offerta ampia e articolata di OPP per il confezionamento, arrichita di nuovi prodotti ad alte prestazioni fra cui spiccano il coestruso mattato metallizzato Radil TMZ e il mattato bianco Radil WMT. Loro caratteristiche distintive sono l’elevata protezione alla luce, una superiore barriera all’umidità e un’ottima definizione della stampa; inoltre conferiscono all’imballo un aspetto “simil-carta” molto apprezzato, per esempio, nel confezionamento di prodotti dietetici o, più in generale, che vogliono trasmettere un messaggio di ecologicità.
"In Radici Film - spiega al riguardo il Sales area manager Angelo Ventura - la R&S è storicamente l’attività strategica, grazie alla quale ci siamo accreditati presso il cliente (il converter innanzitutto) come partner propositivi e aggiornati.
Poiché, dunque, questa è la nostra principale “arma” di competizione ed elemento distintivo, l’investimento, sul piano finanziario e delle risorse umane, resta considerevole. Le aree su cui attualmente stiamo lavorando con maggiore impegno sono quella dei prodotti bassosaldanti e dei film per l’etichettatura.
Nel primo caso, l’intento è di ottenere un prodotto più veloce e semplice da trasformare, pronto da usare. Una diminuzione della temperatura minima di saldabilità, infatti, consente una più elevata velocità di confezionamento sulle macchine VFFS e HFFS, una maggiore l’integrità della saldatura (a tutto vantaggio della conservazione del contenuto) e più in generale di migliorare la macchinabilità del materiale.
Nel secondo caso, invece, l’obiettivo è presidiare con un’offerta ampia e up-to-date l’importante mercato dell’etichettatura per soft drink e acque minerali, che conosciamo bene e dove abbiamo maturato una buona integrazione con i trasformatori.
Negli ultimi anni abbiamo sviluppato diverse famiglie di film per le applicazioni wrap around, che comprendono gli ultimi bianchi perlati, i metalizzati, le versioni ad elevata brillantezza, quelle con elevate proprietà meccaniche, oltre ai nuovi 5 strati ad alte prestazioni sviluppati in Radici Film Hungary".

Investimenti e risultati
Questo approccio ha consentito la crescita di una società che oggi si è affermata come uno dei primi tre attori sul mercato europeo del PP, “vale” 70.000 t/anno di PP biorientato, a cui si aggiunge la produzione della filiale ungherese (attiva dal 2001) fino ad arrivare a un totale di circa 120.000 t/anno. Dotata di un parco macchine allo stato dell’arte, che fra l’altro comprende un recente impianto di metallizzazione, Radici Film realizza prodotti per le più importanti applicazioni dell'imballaggio flessibile alimentare, dei nastri adesivi, dell'imballaggio floreale, delle etichette plastiche e dei film a basso spessore.
"Il piano di sviluppo approvato per l’esercizio in corso comprende numerose voci importanti, fra cui il potenziamento del sito produttivo ungherese con un nuovo estrusore; inoltre, l’azienda è cresciuta in termini di organico, con il progressivo inserimento di nuovi collaboratori.
Oggi riteniamo di aver raggiunto un buon equilibrio, sostenuti anche dalla fedeltà dei nostri dipendenti, che assicurano continuità e competenza. E che per noi rappresenta la chiave d’accesso privilegiata al mercato, nel momento in cui non puntiamo a realizzare vendite “spot” ma a consolidare il ruolo di fornitori di fiducia, con prodotti e servizi all’altezza dei nostri clienti".

Imballaggi per proteggere
Per la realizzazione di imballaggi protettivi, sicuri e capaci di resistere alle sollecitazioni più esasperate, Sogimi utilizza la schiuma in polietilene espanso estruso non reticolato Ethafoam (Dow Chemical). Si tratta di un vero e proprio materiale cuscinetto, capace di mantenere le proprie caratteristiche di resilienza anche sotto impatti ripetuti. Ideale per applicazioni nei settori dell’elettronica, elettromedicale e componenti per l’auto, il materiale impiegato da Sogimi vanta caratteristiche antistatiche ed è privo di CFC.
Il gruppo Sogimi offre un servizio di consulenza e produzione finalizzato alla riduzione dei danni e del costo globale dell’imballaggio e del trasporto.

Stoviglie monouso “biodegradabili”
CDS si è presentata in fiera con alcune novità. Ha infatti proposto per la prima volta una linea di posate biodegradabili, realizzate in MaterBi, e una serie di posate “pesanti” dal design innovativo e dal peso di 5-6 grammi, che possono anche essere prodotte utilizzando materie prime “biodegradabili”, con un buon rapporto qualità/durata/eco-compatibilità e prezzo.
L’azienda è nota inoltre per la sua produzione di “posate impilabili” (dal peso di 2-3 grammi), ossia disegnate in modo da essere perfettamente accatastabili. Si tratta di una soluzione che consente di realizzare confezioni molto compatte (l’ingombro risulta infatti inferiore dell’80% rispetto a quelle standard), vantaggio che offre una riduzione dei costi di trasporto, di stoccaggio e di gestione del prodotto fino alla fase di vendita. Ma il design non è stato l’unico elemento tenuto in considerazione, il packaging infatti è stato realizzato con particolare attenzione all’aspetto estetico e grafico.

Pellicola idonea ai grassi
Specializzata nella trasformazione di film flessibile in bobine e in vari tipi di fogli (film di PP trasparente per il confezionamento di prodotti alimentari), Cartimpacco ha arricchito la propria gamma con una nuova soluzione, competitiva dal punto di vista della qualità e del prezzo. Si tratta di una pellicola alimentare adatta al confezionamento di frutta, verdura, carne e formaggi, realizzata in diverse versioni a seconda del tipo di applicazione.
Si distingue infatti perché può essere realizzata con materiali idonei al contatto con alimenti grassi, evitando migrazioni di componenti dalla pellicola al contenuto. Ma i vantaggi non finiscono qui, perché questa pellicola, oltre ad essere particolarmente scorrevole e ad aderire bene ai prodotti, risulta molto resistente alla trazione. È disponibile sia per uso casalingo (300 m di lunghezza) sia per uso professionale (1500 m).
Ricordiamo inoltre che Cartimpacco trasforma, da bobine di film coestrusi e bilaccati con spessori fino a 40 micron, formati per uso alimentare 18x25 e 25x37, commercializzati in scatole americane da 10 kg e dispenser da 2,5 kg (formati diversi a richiesta).
Inoltre, realizza dischi di cellophane e PP per hamburger, in varie grammature e varianti; fogli trasparenti di PP da 30-35 micron per cesteria e altri usi; bobinette per termosaldatura, disponibili in diversi materiali, spessori, misure e diametri. Infine, la linea di buste e sacchetti comprende versioni per prodotti alimentari e non, in cast, BOT, acrilico e coex, neutri o stampati, con misure a richiesta; sacchetti a fondo quadro di PP acrilico e buste regalo metallizzate rosso, oro, blu, verde e argento, in undici misure diverse, anche con adesivo.



“Special” processing
To solve the poor wetting capacity of plastics, Ciba has developed Prime IT, an innovatory technology that enables an increase in adhesion between the supporting surface and the layer of ink, lacquer or adhesive to be applied. A. S.

The materials that do not possess surface poles, like for example plastics, generally feature a poor wetting and adhesion capacity. This is why it is difficult to apply layers of ink, adhesive and lacquer. To increase the surface polarity of the materials, special techniques like flame-, corona and plasma treatments are used, that enable an improvement in adhesion and wetting capacity. This feature though is not stable in time and can change rapidly. To solve these problems, Ciba Speciality Chemicals has devised and patented a technology that enables the attainment of higher performance than those hitherto seen. “The Prime IT process - Giorgio Macor, Business Development Manger of Ciba Coating Effects states - creates a chemical link between the ink and the supporting material, thus guaranteeing excellent adhesion. The product can be used with good results on material such as OPP, PE, PET, PVC and PA, and the technology is being continuously developed thanks to the research activity carried out at our technical lab at our Sasso Marconi site (BO)”.

Effective and simple
Prime IT in particular entails that a special photoinitiator (figure 1) is applied to material surface treated with classic techniques (corona or flame). This is chemically anchored to the surface and thanks to the chemical-physical features, guarantees a good substrate wetting potential; at the same time the solid anchoring prevents the photoinitiator from migrating within the polymeric mass. Thus the stability of the treatment is almost limitless and the material treated with Prime IT technology can also be stored and used again later on, this without need of further processing. “As confirmed by our experts but aboveall as confirmed by the first customers to experiment the Prime IT Solution - Macor goes on to state - performance is very high for the UV ink type print techniques (figure 2), this both in terms of quality and homogenuity of working, as well as in terms of time. But the success of the process has not only been decreed by its high performance; Ciba is also betting on Prime IT thanks to the relative ease with which the technology can be accepted and adopted by firms and companies of all sizes. First and foremost - Macor concludes - the drying period between the application of Prime IT on the substrate and the working after that is minimal, and does not in any way affect production rates. On top of that, this process can be carried out by film producers immediately after the corona treatment, as well as by converters and printers and aboveall does not require huge investments in systems, in that the normal rollers used in flexo or rotogravure printing can be used”.

Thermal bags for bottles
Imball Center presented “Sacoloco” at Ipack-Ima, a thermal bag designed for transporting soft drinks and mineral waters, ideal for picnics. Customizable with brands and logos, with up to ten color printing, Sacoloco comes in two versions: 15 x 30 cm for 0.5 l and 18 x 45 cm for 1.5 l bottles. Other formats are all the same available on request.
Imball Center’s output also includes plastic films and composites for the automatic packaging of food products and other items: from the packaging of dairy products with special laminates, to film top tray covers for packaging in modified atmosphere up to vacuum and high barrier film. As well as that, thanks to the use of automatic lines, Imball Center creates triple layer film for packaging coffee and derivates, as well as film for packaging tissues.
To round off, the prints created by the Tuscan firm are of a particularly high quality thanks to the “Flexo 10+1” technique that enables 10 different colors to be accompanied by a special effect like lacquering or matting.

PVC foil and film
Gallazzi SpA’s output is made up of PVC stiff calendered foil and film. Their considerable variety of formulas is capable of satisfying the needs of the market in all sectors with its range of finishes and thicknesses, laminating and spreading of barrier films. Gallazzi’s entire output is certified as non toxic in that raw materials conforming in quality and quantity of the various European legislations are used. At Ipack-Ima the Lombard firm presented its films for the graphics industry (Flexaprint), for the production of transparent boxes (Flexabox), for the heatforming of containers for technical articles (Flexaglass, photo), for packaging pharmaceutical products (Flexapharm), as well as multilayer high humidity barrier film for packaging pharmaceutical products (Flexapharm coated).

Pallets: opportunities for plastic
Faithful to its image, at Ipack-Ima Nordcontenitori was present with a high profile stand and a full range of pallets, crates and industrial surfaces. Here is a first assessment, made from confirmed reports and suggestions, which allow us to speculate on new openings for ’alternative’ materials. E.P.

For Nordcontenitori, the assessment of Ipack-Ima prompted concrete and confident optimism. As a consequence of the choice (considered a winner) to ‘cream off’ the visitors by giving them en entry ticket to the exhibition, the stand saw large numbers of operators with clear interest, motivated by concrete “and in some cases urgent’ requirements”. Attracted also by the smart display, with large showcases able to show the products in their best light, they were able to inspect the full range offered by the Bergamo company (pallets crates and industrial flooring in plastic) but attention was drawn especially to the innovative plastic pallets. “Our presentation - the company confirms - threw the spotlight especially on the Iridium-Pal and Modulare models, to which industry is responding encouragingly. But of the two, the one which received the most attention was the Modulare, manufactured from sections of recycled PET, which can satisfy requests for made-to-measure products for special needs”.

Help from China
Focussing on the reaction of the visitors, Nordcontenitori noted above all a confirmation: the plastic pallet is finding its way into people’s hearts and will soon be under consideration not only by food and pharmaceuticals companies but also by the manufacturing sector in general. “Among other things - explains their marketing director Eric Carminati - an increasing number of requests are coming from companies which, because of the type of equipment, must adopt non-standard pallets at a price which is not exorbitant. This is in our favour, because it is by no means easy to find products with these features, pressed by monobloc injection”.
But at this time, the company feels, the phenomenon which promises to have the greatest influence on the logistics world is China’s recent decision (October 2002) to impose a ban on all wooden packaging coming from Europe.
“Without analysing the reasoning behind this decision - explains the manager Mr. Bertoli - it is certain that European companies need a response, preferably without excessive cost. The law in question states that products coming from Europe cannot pass through customs unless the packaging has undergone fumigation treatment. The problem with this is the lack of concrete parameters, as well as clear information about costs and the length of time necessary for the actual fumigation, with the consequence that the exporter’s entry into the market could by compromised (something which has in fact already happened)”.

Innovation without
excessive cost

In this context, the industry is looking increasingly favourably at raw materials other than wood, moving towards solutions which, in terms of costs, are not too far away from the traditional situation, “Nordcontenitori offers a pallet made from recycled plastic which frees operators from the problems of fumigation and the bureaucracy of certification,” points out Mr. Bertoli, “but which can be made in the same way as a wooden pallet. The assembly of PET sections, as well as complying with regulations and care for the environment by providing new uses for recycled plastic, allows us to combine the advantages of the latter (uniformity of weight, greater hygiene and safety) with flexibility in terms of size”.
At Ipack-Ima - this is the final evaluation - both small companies and the Italian and French branches of large European groups expressed the same requirements. As far as China is concerned, everyone naturally hopes that, once 2003 is over, exports will return to normal (SARS permitting, Ed); nevertheless, Nordcontenitori is banking on further advances in solutions alternative and complementary to wood (“not replacements: we are not talking about a war of the raw materials!”) for many good reasons, both micro- and macro-economic, and because of a general consideration, which goes like this: “How can we not realise, to quote only one of the factors in play, that China (and not only China) is growing at a rate of over 6% and could exhaust all the earth’s reserves of wood to satisfy its own logistic needs?”

The art of the sleeve
Finpac was at Ipack-Ima with a portafolio of selfadhesive labels, high quality heatshrink and stretch sleeves as the agreed preferences of many of the great names in world beverage show.
For Mixx, the new Ready to Drink launched by Campari (1), Finpac looked after the decoration of the bottle with a 50 micron PET full bodied heatshrink sleeve printed in 6 colors. Among the advantages offered by this label, we recall the possibility of a total coverage with metalised red, this to make the brand easily recognizable, a greater protection of the product from UV rays and guarantee of hygiene, inasmuch as the sleeve protects the crown cap from dust and impurities.
Peroni on its side of things has entrusted the Lombard concern with the creation of an OPP label printed in 5 colors for its Nastro Azzurro beer (2), dedicated to Valentino Rossi’s winning the 2001 World Motorcycling competition.
The success obtained by the secondary packaging ”Decopack” also continues, chosen by Coca Cola (3): the sleeve, in this case offers a broad, perfectly printed and oriented surface, an easy grip thanks to a sturdy handle, the reduction of the weight of the material used to just few grams, as well as the possibility of not only inserting bottles of different flavours (for example Coca Cola plus Fanta) but also gadgets in the same packs.

Zipper and stand-up bag
Masterpack is introducing laminated, metallized films with demetallization at register onto the Italian market for both the food and the mailing market.
Monvalle (VA)-based company’s main product is its zippered film: the concern is in fact capable of applying a reclosable zipper directly onto the reel (with Inno-Lok system patent). In order to use such reels, one can use any vertical machinery simply modifying the forming tube. Masterpack also supplies stand-up pouches along with reclosable zipper system, easy open cut and carry- handle,
in laminated materials, also three or four-layered ones, also usable for sterilization.
Masterpack’s pouches have a max height of 900 mm and max width of 500 mm.

Solutions for fruit & vegetables
Active for over forty years in the food packaging market, Ciesse Paper has specialised since 1970 in the fruit & vegetable sector, offering itself to customers with a broad range of crates, films and covers, paper and cardboard, trays and tubs, polyethylene nets, sturdy paper cornerpieces and other accessories. Among the others a product enjoying particular success is Green Pack, a line of microwave cardboard trays and tubs for foodstuff (also on pure cellulose) or polythened compact cardboard, that can boast a greater resistance to damp, water and to grease. Directly printable in flexography and offset, Green Pack helps enhance the brand image and vehicle useful customer information (such as ingredients) helping saving on labels and sheets. Ideal for containing fruit and vegetables, pasta, patisserie and other food products, this container is also easy to wrap in film and can boast a good machineability.

Labels on reels
IrplastNastri (Irplast-Bimo group) proposed at Ipack-Ima its own broad range of tapes, paying particular attention to Label Tape and Take Away systems.
With Label Tape in particular, the label is made up of a tape that is applied from a continuous reel, without the need of siliconated paper backings. Compared to traditional systems, Label Tape can boast shorter application times, lesser costs and reduction of waste.
Take Away is in turn ideal for all multipack needs: made up of an adhesive band on polypropylene film and by the multipack assembly machine (produced by Twin pack), Take Away is ideal for grouping, bundling and transporting pasta packs, coffee packs, food containers, glass or PET bottles, PE containers for soap powders and other liquids.
Their polychrome printing with strong waterbased inks stands up to scratches and lastly enables good readability of EAN codes.

Practicality, from handling to catering
Destined for various different sectors, the solutions presented by Martini Alfredo at Ipack-Ima all show functionality, care in the design and test phase, use of quality materials.
• As far as handling is concerned the Cargopallet range show a more practical design: model 600 Plus with upturning door (1), features greater accessibility inside in order to ease filling, emptying and cleaning operations. In the limelight also the Pallet MY-P (2), structured for particularly heavy loads and usable on racks of up to 1,000 kg. Manufactured in synthetic resin for longlasting and intensive use, the MY-P pallets are light and can boast a constant tare in time, as well as a good electrical insulation. They can be forklifted on 4 sides, stored in the open and moved on a conveyor belt; the MY-P pallets (available also in versions for food use) are not affected by acids, grease and solvents.
• Martini Alfredo has also launched a new line for restaurants and catering (3) devised to help operators in each phase of the logistics process: laying, unlaying, washing, transport and storage, eliminating loss of time and accidental breakage of tableware. The range is made up of containers of serviette, glasses, plates, cutlery, cushions and various table accessories. Made in non toxic material, stackable with convenient sides handles and lids, also in the sleigh version with sealable closure, the Martini Alfredo containers are available in various sizes; in particular, the baskets for glasses (proposed in 30 different combinations) are for the most varied forms such as flutes, goblets etc.

A masterpiece in pallets
A pallet with internal ribbing, for maximum sanitising without loss of mechanical strength. Presented by Allibert Buckhorn at Ipack-Ima. E.P.

The new plastic pallet produced and presented at Ipack-Ima by Allibert Buckhorn is called Maestro and puts into practice a very worthwhile idea, creating a product which the company considers strategic for the mid-term. “Our aim - explains managing director Franco Brunini - was to develop a new plastic pallet which would respond to the special requirements both in terms of mechanical strength and sanitisation. This is not easy, since to obtain the first characteristic it is necessary to include ribbing, while the second requires that it should be excluded entirely. To achieve this, our R&D office came up with the Maestro: composed of two layers, electro-welded, it encloses the ribbing inside, leaving the external surface perfectly smooth and therefore easy to wash, suitable for use in even the most hard-to-please industry, foodstuffs, rather than pharmaceuticals”.
Another basic requirement is price and, the sales director Vilco Luciani asserts, this has been contained to make the Maestro competitive at an economic level, too. “Though not a product at the bottom of the range, we have managed to make it competitive compared with other products intended for similar use, thanks to the fact that it has a dedicated, completely automated, production line. An investment which, among other things, demonstrates the importance placed upon it by Allibert ”.
A wide range for all industries
Allibert Contenitori SpA distributes the products manufactured in its European plants by the American mother company Myers Industries: the group is multinational and enjoys a turnover of around 700 million dollars in the conversion of plastic materials (systems and products for handling, storage and transport). Under the Allibert Buckhorn brand name, the Italian subsidiary (certified ISO 9001 Vision 2000) markets a wide range of various types of containers, pallet-crates, pallets, shelving and baseplates in plastic, for the handling, storage and transportation of products in all sectors: from foodstuffs to chemicals; from electrical, electronic and general industrial components to waste. Also, a line of tanks suited to the storage of corrosive products and “Unità Mobili di Contenimento” (mobile container units) for the handling of drums containing hazardous products. “Up to about ten years ago - continues Mr. Luciani - the foodstuffs market in Italy was very important for us, representing the main outlet for our products. Nowadays, however, the incidence of other industrial sectors in the company’s overall business has substantially balanced this out, spreading the fame of the brand and allowing us, among other things, to diversify our risk. Today Allibert has important customers in the sectors of meat, paints, pharmaceuticals, mechanical engineering, glass, surface treatments and many others. In this progressive diversification of outlets we have certainly been favoured by EU regulations which have imposed new standards in the areas of hygiene and safety at work, which our products meet fully”.

Sleeves, guarantee
of integrity
For guaranteeing the integrity of pharmaceutical, cosmetic and food products, Mitsubishi Plastics has devised and developed Hishi Tube, the PVC sleeve now produced by their Belgian associate Hishi Plastics Europe.
This heatshrink sleeve, made by means of a special extrusion, fits around the lid and the opening of various packs, and cannot be repaired if tampered with.
As well as guaranteeing the product safety, Hishi Tube has also been devised to enhance the pack image, thanks to its transparency and shinyness.
Supplied in any color you wish and easily printable, Hishi Tube standard is capable of shrinking 10% lengthwise and 50% crosswise after being subjected to heat. However for specific usage, shrink coefficients of from 5 to 40% lengthwise and 35-55% crosswise can be offered.
Hishi Tube sleeves are traded in Italy by Pharmapack.

Self-adhesive labels
Pilot Italia, UNI EN ISO 9001 certified since 1996, designs and develops print processes and control systems, guaranteeing high performance in even the most critical industrial applications (siliconated glass, parafined surfaces, frozen foods, autoclave sterilization, damp bottles). Pilot Italia has won a name for itself for the quality of its output and its ability to innovate; it has recently developed a series of new features in the selfadhesive label sector. During Ipack-Ima 2003, Pilot Italia involved packaging designers and users alike in the use of various production possibilities on offer, these ranging from the printing techniques offered by the Lombard concern and the numerous patents achieved recently such as: Strip Labels, Easy Open, Infolabels, Seals etc.

It’s experience that counts
Founded in 1987 as a supplier of solutions for the packaging of fresh fruit and vegetable products, in the last ten years Ronzulli has also become a leader in the production of flexible packaging for foodstuffs and other products. Many factors have played a part in this success. Daniela Binario

Technology, innovation and quality. Without doubt these are the elements which have given substance to the development of Ronzulli, a company which has always concentrated on state of the art technology and research into new materials, succeeding in constantly increasing its turnover and share capital. But there has been no lack of specialisation and constant updating of human resources: a winning combination which has allowed the Puglia company to make important choices, setting up two different production lines: “Packaging” and “Fresh products”.
“In 1992, we took a decisive step forward” explains Fabrizio Ronzulli, the company’s sales manager. “We decided to find a further outlet for our expertise. We thought we would be able to exploit some flexographic equipment, already intended for the printing of packaging and other materials for fruit and vegetables, to make flexible film suitable for the packaging of food products for wide distribution. It was a rewarding choice of diversification, not least because it allowed us to occupy both sectors and, over time, to transfer the high standards of quality achieved in the flexographic printing of flexible packaging to packaging for fruit and vegetables.

An international impact
“Thanks to the internal management of all aspects of production,” continues Fabrizio Ronzulli, “we can optimise the manufacturing times of the product, and plan for prompt deliveries, which are carried out at the times requested by our customers and, distance permitting, with our own trucks. Moreover, the location of our production plant in Bari favours exports to the markets of the Mediterranean basin and Africa. But our products also enjoy significant outlets overseas, and in Europe, including Russia and Ukraine, not forgetting France and England.
It is thanks to the collaboration with our English partner to whom we supply the pre-printed reels, that we are able to supply rectangular or shaped stand-up bags, both large and small capacity, fitted with zips applied in the line or with nozzles. However, this does not mean that the Italian market is of secondary importance to us: we can refer to an agent in every region, and we intend to further strengthen our presence at a national level, despite the great fragmentation of the domestic market”.
Following the customer’s needs from close up is a ‘must’ for Ronzulli, and this is borne out especially by the international impact the Puglia company has managed to make with its business.
“In every country where we operate,” explains the manager, “we have identified a local agent or organised structure able to co-ordinate the work in the optimum way, thus satisfying the customers’ requirements: from the need for a new graphic model to simple requests for information, from commercial assistance to technical suggestions on the subject of packaging”.
And in an international context which is characterised by progress which is by no means linear, and a concept of exasperated competition - they believe at Ronzulli - expertise is the real competitive factor, the sole element which allows the customer’s needs to be foreseen, and for suitable responses to be prepared in advance.



Quality in production
Ronzulli SpA can provide the correct flexible packaging for every product: biscuits, crispbread, wafers, confectionery, sweets, snacks, crackers, puff pastry, bakery products, dry pasta, fresh pasta, rice, cereals, flour, dried fruit, pulses, pork products, cheese, meat, frozen foods, delicatessen products and coffee. The company is able to internally manage all stages of the production cycle, making use of structured departments, from graphics (with Macintosh equipment, high definition scanners, digital laser printers, photoplotters and spectrophotometers) to the laboratory, which checks the characteristics of raw materials, the progress of the production process and the quality of the finished product. There is even an area devoted to the development and production of photopolymers for printing. The machinery used includes four flexographic printers with central drum and sleeves for printing in up to eight colors; two machines for laminating without solvent; four high speed cutting/rewinding machines. Shortly, the management also intends to expand the production area and the storage area for raw materials and finished products, and to invest further resources in new printing machines.



Blisters for cell phones
GNC (thermoformed blister and packaging manufacturer) has added “Round” to its standardised Blibox, Block and Bliss extractable blister lines. Round is a new range of rounded thermoformed cases ideal for the mobile phone accessory market undergoing constant evolution.
This line, previewed during the last Ipack Ima, stands out for its appealing rolling shapes, functionality and tamperproof features, as well as guaranteeing easy packing (manual and automatic) and product inspection. Its flat base also enables the insertion of a display card to further enhance content.
Made in high gloss recyclable materials, Round is available in numerous standard formats and is ready for delivery throughout Italy.
As well as offering standard packs that do not entail additional equipment costs, GNC is also capable of offering a heatsealed or high frequency sealed blister packaging service, thus guaranteeing a broad range of solutions.

Big Bags
Minini Imballaggi markets big bags and is exclusive distributor for the Italian market for the Turkish company Isbir Sentetik. Thanks to the remarkable investments made in machinery and to the integrated production of the bags (which starts directly from the polypropylene pellets leading to the production of the fabric and then the big bags), the company can supply any kind of bag.
Customers can request resistance test certificates released by the major European Institutes and the UN homologations for the transportation of dangerous goods. Minini Imballaggi relies on an organisation capable of carrying out prompt deliveries of the standard big bags within 24-48 hours. As far as the special big bags are concerned, according to the quantity and delivery program decided by the customer, the company organizes customised storage, enabling "just in time" deliveries. The Verolanuova-based concern (BS) has also adopted measures for recovering used big bags following selection and repair, leading to the recycling of the same with the production regenerated polypropylene pellets.

Caps and special closures
X-Sure Cap is a childproof/tamper-evident closure, the result of years of experience in the pharmaceuticals sector built up by the Bormioli Rocco & Figlio Plastics Division. The X-Sure capsule, as well as protecting the pack from manipulation by children, guarantees the integrity of the container (through a ring that reveals first opening, available also in colors different to the rest of the capsule) and at the same time making the container easier to open (thanks to the pictogram on the external surface of the closure).
The New Safe Cap is a closure destined for the flat and sparkling water market, packed in glass bottles with prethreaded mouth (MCA2 and MCA3 standard).
Compared to the current solutions present on the market, it not only guarantees excellent CO2 tightness values, but offers a high barrier property against external volatile agents, thus allowing one to keep the original characteristics of the water unaltered (in extreme transport/storage conditions). The external shell, in polypropylene, can be colored or take on multiple transparency effects. The New Safe Cap can be produced both in the transparent or colored version and, thanks to the smooth head surface, is easily screen-printable. Bormioli is also about to launch a new line of closures for “decanters” that it has devised in response to the needs of this new and dynamic sector. They come in two versions, one with an airtight tang and the other with a polespan liner (still under perfection), so as to be able to close all the types of bottles on the market, both those in PET and in polycarbonate. These solutions stand out for their practicality and simple closure. A disk positioned at the centre of the capsule acts as a guarantee ring. To open the capsule you only need to exert pressure on the disk, and after use the capsule can be easily removed. To be noted also that the new closure created by Bormioli considerably reduces the chance of extraneous bodies falling inside the empty bottles.

Open & reclose
At Ipack-Ima attention was drawn by Sales Strip-It, a special device that allows the opening and closing of flexible bags and containers of any type that are to be used more than once by the end user. The new system offered by the Piemontese company Sales features a tear tab on the outside of the bag or flexible container; on tearing an opening of a preset dimension is obtained that has reinforced edges.
In order to close the pack all one has to do is reclose the upper edge of the bag in line with the surface adhesive underneath, generated by the removal of the tab. The advantages guaranteed by the Strip-it solution include no loss of product, protection of product freshness and guaranteed tamperproofing, as well as forsaking of sharp tools.

Transparent PVC blisters
Bolstered by 28 years of experience in the thermoforming sector, Niada designs and produces standard packs (hence without the customer footing the costs of the moulds) made with transparent PVC: “Nibox” bivalve blister, threefold extractable valves, joined in these latter years by the “Convex” (photo) rounded bivalve extractable blister family. Among the advantages of these solutions, the outstanding, high-impact presentations, the strong airtight closure without need of safety buttons, a perfectly transparent surface without imperfections, no “lense effect” on the product container. As well as the thermoforming section, Niada runs several third party packaging sections, where valves are sealed to cardboard, to A.F. or hot sealed on automatic or semiautomatic packaging lines, the creation of monomaterial tamperproof blisters and finally packaging in clean rooms.

More than an American box
Combining the high quality of the converter’s box and the simple-to-make American box, Quick Easy Top (QET) - patented by LIC - is a single packaging item made up of display and master, joined together by glue points. It can be assembled, filled and shipped, and hence can be used first as transport packaging and then as a display case. The pack is opened by detaching the cover from the base without need of instruments, and guarantees rapidity in positioning the product at the salespoint; after use its two pieces can be disassembled and crushed, thus facilitating disposal operations.
The basic model is made up of a laminated microcorrugate printed in offset, but LIC creates personalised versions, with types of corrugates and dimensions made to measure; models are also available for protecting any new market features from “prying eyes”, with outer tops that hide the display section.
The QET not only protects the product, especially if packed in bags, but also allows for logistical savings and can be packed on conventional production lines.

Flexible packaging
for foodstuffs
Carta Stampa, created in 1963 as printer for the gift and customized paper sector, following that has also included print on polypropylenic films for the food market as part of its output. Today the Fornaci di Briosco based firm (MI) has a structure covering 2,500 m2 divided up into load and unload storage, print, laminating, wrapping and packaging and can count on modern flexographic print machines (up to eight colors), max opening 1.200 mm. Carta Stampa is capable of designing a broad range of wraps offered with a constant print quality. For packing pasta, rice, pulses and coffee the firm normally prints on polypropylenic coextruded, lacquered, expanded, single or double metalized film. For frozen foods in turn films composed of polyamide, polyester and polyethylene as well as HD and LLD are preferred.

Gas for packaging and disinfecting
Rivoira (a Piemontese company controlled by the Praxair multinational) is one of the most important producers of industrial and special gases and works alongside many producers to supply complete and customised solutions for cooling, freezing, packaging and bottling offered under the Foodline brand.
• Line Dropper is the result of one of these cooperative actions, a dosing system for Rivoira liquid nitrogen. Used in bottling food and chemical products, liquid nitrogen (inserted in each bottle prior to its airtight closure) shifts and dilutes the oxygen present in the free volume of the container between the surface of the liquid and the top, thus making the content inert (to prevent product oxidisation) and as well as that generate a light overpressure (to increase the resistance of the pack).
The liquid nitrogen dosing system, simple to make and limited in bulk, is easily installable on pre-existing packaging lines and can be commanded by sensors, such as photocells or proximity switches, for use also on high speed lines.
• As well as that, thanks to the cooperation with the service companies in the infesting insect sector, Rivoira can offer cereal storage concerns and agrofood converters an innovatory insect elimination system using food grade E290 additive carbon dioxide (CO2). The use of this technique, also admitted by European rulings for biological products, presents a series of advantages compared to traditional methods: the absence of toxic-harmful product residue on foodstuffs; the immediate availability of the product at end of treatment; no risk due to excess dosing; possibility of use both in the disinfestation phase of the empty silos and in the preservation phases; elimination of related risks of explosion and fire; no maintenance.

Plastic containers
in IMS
In occasion of the thirtieth year of its foundation Casone S.p.A. (production and trade of plastic containers) presented products made with the IMS method at Ipack-Ima 2003.
Thanks to the IMS system, decoration on plastic containers of various capacities (also 70 litres) with 10 color images is sealed between two (or more) layers of plastic, with evident advantages in terms of image brilliance, scratch protection and protection from UVB rays and aboveall hygiene.
What is more, with the IMS method, containers and covers that enable the prolonging of the shelf-life of the product packed can be created: laboratory tests in fact show that the global migration (inner and outer side of the container) is less compared to containers made in IML, thus favoring the packaging and storage of perishable or chemically aggressive substances.

Cast polypropylene film
B-Pack Due produces top quality polypropylene film using cast technology, with mono or co-extrusion in up to three layers, offering minimum tolerances for variations in thickness (almost equivalent to a BOPP film).
The finished film is then re-winded on a cutting machine, thus offering various advantages such as exact width measurement, max winding quality and the possibility to carry out a second check on the wettability (treatment) of the film. This means that the customer can use its most up-to-date converting machinery without any performance limitations. B-Pack Due has paid lots of attention to R&S, intervening where required on our production methods and experimenting with innovative polymers in order to satisfy emerging market demands.

Protective nets
Key name in the production of nets for industrial applications and in the building, ironmongery, gardening and food sectors, Viscoret promoted some of its product lines. For the packaging of food and market garden produce in particular Viscoret offers a complete range of nets for products weighing just a few grams up to over 20 kilos, featuring a careful choice of raw materials and additives that guarantee conformity of use for food products and recyclability. These nets come in 1,000 and 2,000 m reels or cut to measure and “clipped” along one side.
For the protection of machine parts the net tubes of the PRZ family are made in polyethylene and are not affected by oil or grease. Easy to apply and with a high possibility of reuse, they guarantee uniform protection thanks to their elasticity, also adapting to the irregular shaped parts. The PRZ nets are available in two product lines: the first featuring normal stretch with 10 to 200 mm application diameter, the second with a greater stretch and a slightly lower degree of protection.

Container for enamels
Isi Plast (production of PP and PE containers) has presented its new range of containers for water based enamels, available in two sizes: SC1100 (750 cc) and SC1400 (from 1000 cc). Recyclable and stackable both during transport on pallet as well as on the shelf, the Isi Plast container can be fitted with a cover that also has a tamper evident seal. Cylindrical, they can also be labeled by the customer (in order to reduce storage costs) and are also suited for tintometric mixing.

Reusable crates
Chimar (Transmec group) has devised “e-box”, a new line of reusable crates. E-box is stackable and is made up of recyclable elements that can be assembled in just a few seconds. In particular the base is made up of a high-density polyester four-way pallet, that has four bolts for blocking the perimeter. The latter is made up of three-corrugate damp-protected cardboard walls, or by 10 mm PP honeycombs, while the cover is available in HDPE, fitted with another four bolts for blocking the perimeter. The upper part of the lid has also been devised to enable the stacking of e-box on top of each other. These containers are available in sizes that go from 800 x 600 x 640 and 1200 x 1000 x 990 mm, with loadbearing from 250 and 600 kg. To meet the customer’s needs, Chimar supplies perimeters of different heights on demand, also in 10 mm phenolic ply, printing of walls, inner dividers and cross-pieces for shelving.

Thin sturdy film
Present on the market since 1981, Co-Pack offers its range of specific Paper-El film for the flexible packaging sector. The result of special attention paid to all the production cycles, from the selection of the raw material up to the extrusion of the various strips and thicknesses, the Paper-El films are processed with advanced systems that guarantee a precise control of flatness and thickness, features that enable the attainment of good level four color process prints. Paper-El hence stands out for its reduced thickness (with evident economic and environmental advantages), its non-toxic nature and its non ceding. It can be used in a temperature range from + 120 a - 80° C, is easy to seal (also in dusty environments), and finally resistant to wear and tear.

Cardboard tubes
Demolli Industria Cartaria is specialised in the production of cardboard tubes for industrial use, bolstered by a vertical integration that guarantees quality throughout its chain of values, from production of raw materials to customer service. The product portfolio of the Lombard concern includes cardboard for tubes, in-line tubes, spiral tubes of all sizes, rings for adhesive tapes, cylindrical containers and packaging paper. Particular successful at Ipack Ima their innovatory high quality DSL tubes, featuring a particularly smooth external surface (sanded using a special process, that reduces the coarseness of the cardboard) and without the wrinkles that derive from adding external finishing papers. Ideal for low thickness plastic films, the DSL tubes enable the regular winding of film right from the start of the roll, thus annulling the known phenomenon of transmission of flaw from the inside outwards.

Drums, buckets
and flacons

With over 50 years' experience in the field of converting thermoplastic resins, LAR currently employs about 200. Its product range includes: industrial drums, buckets for the chemicals, food, color and paint sectors; blown flacons, ice-boxes and household products. All products are manufactured and stored on premises covering 57,000 m2. In June 2002 the Emilia-based company obtained UNI EN ISO 9001:2000 certification, the logical consequence of its high quality standards, from the design to the creation of the moulds, right up to the marketing and distribution of the product. The product range has recently been extended with the introduction of a complete line of buckets for emulsion paints and flacons for the pharmaceuticals and cosmetic industries.

Hot melt systems
The hot melt systems for packaging under the Beardow Adams BAM Futura brand (represented exclusively in Italy by Emanuele Mascherpa, Milan) stand out for use of raw materials that give them the pearly white color as well as absence of unpleasant fumes and smells, hence making them suited for foodstuffs. The BAM Futura line of products also has an optimum thermal stability, presenting a very low degradation rate; they melt in the application tank very rapidly and don’t produce skin, avoiding the charring that leads to the blocking of the application nozzles.
The range of BAM Futura adhesives includes a number of products.
In particular, BAM Futura 1, extremely versatile, can be used for sealing cartons, giving optimum adhesion on various types of cardboards and stands up to temperatures of between -20 and +90 °C. It can also be used for forming trays, the product is ideal for high speed packaging lines, also in difficult environmental conditions; it is easy to use and prevents the formation of strings. For packaging frozen foods and ice creams the hot melt works up to -40 °C on a broad range of substrates. It is also recommended for forming and sealing wraparound cartons, and can tolerate very variable “open time” (the time that lapses between the dropping of the first drop of adhesives on the substrata and the closure of the two cardboard flaps), also being suited for complex packaging lines.

Ecological tape
Fabo at Ipack-Ima presented a new type of masking paper tape produced with natural latex in watery emulsion.
The Fabo paper tapes, produced with a clean and innovatory technology, can boast the same technical characteristics of tapes with solvent adhesives. Moreover, these tapes are ideal for closing cartons, for general purpose use and for car bodywork.

Tapes and fabric
for demanding sectors
Metal-Loy Italiana (producer of tapes, films, tubes and plates of different materials) has highlighted a series of tapes devised to satisfy the most demanding industrial needs, created with the best teflonated materials on the market.
• With TVT (PTFE impregnated and coated glass fabric) Metal-Loy Italiana creates sheets and tape rolls 30 m long and variable height, treated to enable gluing on different supports. Material featuring a high degree of dielectric rigidity, resistance to wear and to chemical products and solvents thanks to the fluorocarbide resin with which it is coated, TVT can boast a very low friction coefficient and maintain all its features with running temperatures between -73 and +260 °C.
• Another material used by the Veneto-based company is aranidic fibre fabric impregnated with Teflon, particularly suited for applications in vapor saturated industrial environments. Metal-Loy offers a broad range of porous fabrics for filtering and nets for conveyor belts made in the same material, that marries lightness and sturdiness (with the same loadbearing capacities and even sturdier than steel).
• The third product line is made with TVS (silicon glass fabric). Non toxic, TVS does not absorb water, oil or grease, does not transmit odours or flavours, and has thus been used by Metal-Loy for creating conveyor belts that have to operate at both high and low temperatures. Flexible and acid and base resistant, these products can boast good detachment characteristics from -60° and +250° C.
Quality and quantity - As well as product quality, the other Metal-Loy strongpoint is surely the broad range for most product sectors. The company wishes to offer itself to the customer as a sole supplier for all that concerns supply in the following fields: silicon in slabs, vulkollan, polyeurethane (compact or expanded); teflonated, siliconed and rubberised fabric; adhesive films in Teflon, kapton, mylar, polyolefins; rubber, PVC and silicon cylinder wrapping tape, Metalloy laminates (stratified with phenolic, epoxy and melaminic resin impregnated fabrics); compensators, dilating and antivibration joints; various tubes: sound absorbtion and sound insulating materials; different materials for thermal insulation; special adhesives for all applications; lastly, silicon-, graphite teflon-based, antiadhesive and protective technical sprays.

Environmental friendly foil
Spotlight at the fair on Wave by Mater-Bi, the bioplastic foil based on starch and other renewable raw materials from agricultural sources offered by Novamont.
This corrugated, closed-cell foam material, with excellent shock-resistance, can protect objects of any shape and size; its properties are similar to those of conventional packaging products while unlike these, after use the new product can be disposed of by composting together with food waste, or via the sewage sludge water treatment plants given that it can be dispersed in water. It comes as individual sheets or in planks of various sizes, with densities of between 30 and 400 kg/m3; corrugated Mater-Bi foil can boast the following features: mechanical shock-absorption and cushioning-resistance properties comparable with those of polyethylene foam, good dimensional stability, also under very high relative humidity conditions, good production flexibility, given that it can be converted into finished packaging with the techniques normally used for polyethylene foam
Wave by Mater-Bi extends the broad range of biodegradable (and if need be hydrosoluble) applications prepared by Novamont for the world of packaging; to date loose fillers, thermoformed tubs, extruded nets and fabrics, and transparent films for wrapping food and non-food products are available. Thanks to Mater-Bi’s properties all products are completely biodegradable and where necessary also water-soluble.

Heatformed cases
At Ipack Ima Plastic Panaro, the Emilia-based concern, producer of heatformed containers, presented its latest models that go to add to its range of packaging cases. Among the concern’s new features, articles 170/51-N - empty polypropylene case, 170/51-T - in transparent polypropylene and 170/51N+GPB - in polypropylene with two bossed paddings. The external dimensions of these three articles are 524 x 420 x 130 mm. Made in polypropylene and injection moulded, the standard models can all the same be personalised through a processing cycle that takes place inside the company, this in relation to the objects to be packed and to customer demands. Customization can be inside the container, with die-cut padding or heatformed elements and, outside with screenprinting or relief-printed brands.
The complete Plastica Panaro range includes a vast choice of tool and hobby cases that are washable and come in different sizes as well as boxes, unit containers, display cases and different shaped cases heatformed in PVC.

IBC and drums for special applications
At Milan the Industrial Packaging Division of the German concern Schütz gave the world preview of its Ultra Clean drum produced in a clean room. It is a 200 litre container in special plastic, that today can be used both for transporting chemical products for the semiconductor and microchip industry, as well as for substances for the bio-technology labs, but it is also ready to satisfy the growing needs arising in the pharmaceutical sector. For producing this drum Schütz has devised an extrusion system with special equipment, separate systems for supplying raw materials and a special air purification system.
• Also for its IBC range program, Schütz has offered interesting products recently introduced on the market. In first place, Ecobulk SX responds (thanks to its net protection and sheet metal coating) to three important needs: preventing the build-up of electrostatic charges, protecting contents from UV rays and offering a greater protection against fire. The SX EX version (photo 1) in particular can boast an opening of a diameter of 225 mm for loading, and is suited for transporting substances with an inflammability level below 61°. Lastly, Schütz now offers its plastic pallet (photo 2) alongside its traditional IBC MX metal pallet.

For industry and for trade
Maximum versatility - it is capable of holding any type of light, small or bulky merchandise - availability in a complete range of sizes (400x600, 600x800, 600x1200, 800x1200, 100x1200, 1200x1200) and materials; a complete assembly of pallet and cover (moulded in recycled PP/PE, while the perimeter strips are made from sheets of extruded PP) which means it can be used along the whole logistics chain.
These are the most obvious advantages of the box-pallet returnable “boxlite”, which is also ecological, re-usable, foldable, light and hygienic and permits substantial economies in the management of warehouse space as well as in transport costs: the ratio between the volume of a full container and a dismantled empty one is 5 to 1... The fine qualities of the box-pallet have been appreciated by large and small companies in a very wide variety of sectors.
As the sales director for the Bergamo company, Vittorio Cammarota, explains "A large foreign producer of tips for ball-point pens has bought thousands of pieces for despatching their products to China, but it is also appreciated in the clothing industry of underwear.
That doesn’t alter the fact that boxlite was created as packaging for an important television manufacturer to whom Videoplastic also supplies the front parts and backs of TV sets, and who after two years has insisted on its use as the “obligatory” container for other suppliers of components, as well as our competitors".
The list of examples could go on, but two stand out above the others, because they demonstrate the potential of the new system.
These are the automotive industry, where boxlite is already used by several companies for the transportation of steering wheels and other components, and where Videoplastic is investing in a dedicated promotion drive, and trade where, as Mr. Cammarota confirms, "the best is, or at least should be, still to come. New business openings will be possible when the modern distribution chains realise the advantages of this type of container as packaging for transport and for display. Advantages to which must be added that of “communication” aided by the fact that boxlite can easily be customised".

Film: new products
Radici Film invests in the research and development of new products for more impetus, especially when it comes to the major markets of food and labeling. E.P.

Radici Film SpA presented a vast, articulated offer of OPP for packaging at Ipack-Ima, a range enriched with new high-performance products, including the Radil TMZ matt metallic and the Radil WMT matt white coextruded films. Their distinctive features are high protection against light, a superior humidity barrier and excellent print resolution. They also give the packaging a certain "simulated paper" aspect that's much appreciated and used for packing dietary products or, more generally, by those wanting to get across the idea of eco-compatibility.
"At Radici Film - explains the Sales Area Manager, Angelo Ventura - R&D has always been a strategic activity, thanks to which we've a reputation with customers (especially converters) as a high tech partner full of ideas. Since this is our main competitive “weapon” and distinctive feature, we make huge investments here (both financial and in terms of human resources). The areas we're currently concentrating on are those of low-seal products and films for labeling.
In the first case, our intention is to get a ready to use product that's faster and simpler to convert. Indeed, a reduction in the min sealing temperature allows for faster packing speeds on VFFS and HFFS machines, plus better seal quality (for better preserved contents) and, more generally, improved material machinability.
In the second case, the aim is to defend our position on the important soft drink and mineral water market with a wide-ranging up-to-date offer. This is a market we know inside-out and where we've achieved a good level of integration with converters. In recent years, we've developed several families of film for wrap around applications, including the latest white pearl films, metallic films, high shine versions and those with superior mechanical strength, not to mention the new high performance 5-layer films developed by Radici Film Hungary".

Investments and results
This approach has meant that the company can grow. Today, Radici Film is one of the top three players on the European PP market, is “worth” 70,000 t/year of bioriented PP, not to mention the output of its Hungarian branch (on-stream since 2001) which brings this figure to a total of roughly 120,000 t/year.
With its state-of-the-art machinery (including the recent addition of a metallizing plant), Radici Film produces products for all the major applications in the field of flexible food packaging, adhesive tapes, flower packaging, plastic labels and ultra-thin films.
"The approved development plan for the current year includes many important elements, including revamping of the Hungarian production site with a new extrusion plant.
What's more, the company has grown in terms of employees, with gradual recruitment of new workers. Today we are confident we've reached a good balance, also supported by the loyalty shown by our employees, thus guaranteeing continuity and great expertise. This represents a privileged key to market access, at a time when we're not focusing on “spot” sales, but on consolidation of our role as our trusted suppliers, offering products and services to suit our customers' high specifications".

Protective packaging
Sogimi uses Ethafoam non reticulated polyethylene expanded foam (produced by Dow Chemical) for creating protective packaging that is safe and capable of standing up to even extreme wear and tear.
A buffer material true and proper, capable of maintaining its own characteristics of resilience even under repeated impact, it is ideal for applications in the electronics, electromedical and car components industry.
The material used by Sogimi can boast antistatic characteristics and is CFC free.
The Sogimi group offers a consultancy and production service for reducing damage and curbing overall packaging and transport costs.

Disposable "biodegradable" tableware
CDS took part in the fair, presenting several novelties, including (for the first time) its line of biodegradable cutlery made from MaterBi and a series of of “heavy” cutlery of innovative design and weighing 5-6 grams, that can also be produced using the new “biodegradabile” raw materials, with a good quality/duration/eco-compatible and price ratio.
CDS is also known for its “stackable cutlery” (2-3 grams) that's designed in such a way as to be perfectly stackable. This makes for very compact packs (the bulk is in fact 80% lower than standard), an advantage allowing for lower transportation, stocking and handling costs of the product up to the sales phase. The design hasn't been the only subject of attention: also the aesthetics and graphics have been carefully developed.

Film suitable for fats
An expert converter of reeled flexible film and various types of sheet (clear PP film for food packaging), Cartimpacco has enriched its product range with a new, highly quality and price competitive solution. This is a film for food suitable for fruit, vegetables, meat and cheese, coming in various versions depending on the type of application. Its novelty value lies in the fact that it can be produced using materials suitable for fatty foods, avoiding the migration of components from the film to the contents.
And the advantages don't stop here! As well as being especially smooth, clinging to the products, it's also got good pull strength. Comes in both domestic rolls (300 m long) and for professionals (1500 m).
Cartimpacco converts reeled coextruded, bicoated film in thicknesses of up to 40 microns into format for food use (18x25 and 25x37) sold in 10 kg American boxes and 2.5 kg dispensers (different formats available on). As well as that they create cellophane and PP disks for hamburgers, in various basic weights and variants; transparent 30-35 micron PP transparent films for baskets and other uses; small reels for heatsealing, with materials, thicknesses, measures and diameters on demand. Finally, the line of bags includes versions for food products and other uses, in cast, BOT, acrylic or coex, neutral or printed, with measures on request; square-based bags in PP acrylic and red blue, gold, green and silver metalised bags for gifts in eleven different measures, also with adhesive, are also provided.