June 2003





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Valerie Bernard: the Yin of cosmetic packaging

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Frantschach archivia il 2002 come un anno di crescita. Ma non solo. Grazie ad acquisizioni strategiche, investimenti in impianti, riorganizzazione di stabilimenti e filiali (ma soprattutto il costante arricchimento dell’offerta), il gruppo austriaco può giocare le proprie carte per un futuro di successo. A.S.

Lo scorso 8 aprile il gruppo austriaco Frantschach ha presentato il proprio bilancio consolidato 2002. All’incontro, svoltosi presso il Radisson SAS Hotel di Vienna,affacciato su un elegante ParkRing sferzato da un freddo vento dell’Est, era presente l’amministratore delegato di Frantschach AG, Veit Sorger, accompagnato da Michael M.F. Kaufmann, presidente del collegio revisori. Sorger ha espresso la propria soddisfazione per un anno difficile, superato con una crescita che ha interessato tutti i mercati in cui opera Frantschach, sia quelli maturi sia quelli emergenti.
A livello di gruppo, la multinazionale ha infatti chiuso il 2002 con un fatturato di 1.896 milioni di Euro (+3,4% sul 2001), mentre tutte le attività riferibili all’imballaggio (Frantschach Packaging) hanno registrato un giro d’affari pari a 1.588 milioni, con una crescita del 3,5%. È inoltre aumentata la forza lavoro, oggi di 8.960 unità (+2,7%), di cui 8.251 impiegati nei settori dell’imballaggio (+3%).
Secondo Sorger, le ragioni del successo sono alimentate da una filosofia aziendale (dal gusto un po’ retrò “Austria Felix”) condivisa peraltro da tutte le divisioni del gruppo: le idee vincenti sono quelle che nascono dall’incontro fra tecnici giovani e dirigenti dalla lunga esperienza.
"I primi – spiega Sorger - sono combattivi, aggiornati, pronti a fare proposte innovative, anche di rottura nei confronti della tradizione. I secondi riescono a temperarne gli eccessi e a incanalarne energie e talenti verso obiettivi raggiungibili, possedendo l’esperienza, la conoscenza del mercato e il "sesto senso" maturati in tanti anni d’attività". E i numeri, del resto, sembrano dargli ragione.
C'è da dire che il maggior produttore mondiale di carta per sacconi e sacconi di carta ad uso industriale, nonché uno dei principali produttori europei di imballaggi flessibili, ha conseguito risultati molto lusinghieri non solo per quanto riguarda i parametri strettamente economici: gli incidenti sul lavoro si sono ridotti di due terzi in un anno, e la quota di materiali recuperati e riciclati da Frantschach nei diversi Paesi europei è in crescita.

Mercati e strategie
Pur esprimendo rammarico per gli alti costi dell’energia elettrica e del lavoro (problema comune a diversi Paesi europei, ma avvertito con particolare peso in Austria) e per il cambio Euro/Dollaro che non favorisce le esportazioni dal Vecchio Continente, Sorger ha ribadito che Frantschach AG (gruppo posseduto al 70% da Mondi Europe, controllata a sua volta da una società di capitale anglo-americana) è riuscita a registrare buoni risultati in tutti i mercati in cui opera.
"In particolare, per noi – afferma l’amministratore delegato – sono due le aree del mondo strategiche. La prima è quella “tradizionale”, ossia l’Europa, che riteniamo possa fornire ulteriori opportunità di crescita nei prossimi anni, grazie anche all’allargamento dell’Unione e al continuo sviluppo economico e sociale delle regioni attigue, come Balcani e Turchia. La seconda è affacciata sul Pacifico, dove Paesi come la Cina e la Malaysia hanno segnato le crescite più spettacolari".
Proprio la Cina, secondo Sorger, è destinata a essere il mercato di riferimento del prossimo decennio; una preziosa opportunità di crescita, a patto che si sappia mantenere e arricchire continuamente il vantaggio tecnologico che distingue la multinazionale austriaca da molti suoi competitor asiatici.
Non è un caso, comunque, che la convinta campagna di acquisizioni perseguita, vero leit-motiv del 2002 e del primo trimestre 2003, si sia concentrata in queste due aree: le aziende assorbite sono infatti la tedesca Nord-West Verpackung, la britannica Wheatley Packaging, la francese JPJ Emballages, la slovacca Supraball Papermill, confluite nella divisione Frantschach Pulp & Paper, mentre la turca FIP Mersin, le cinesi En Ping Shi e Guangzhou, la serba Balkantron, sono invece entrate in Frantschach Industrial Packaging.
"Una strategia di merging messa in campo già nel ’99 – ricorda Sorger - quando l’azienda viennese aveva fatto parlare di sé per l’importante acquisizione di AssiDomän: un’operazione molto impegnativa che solo ora, dopo anni spesi a integrare le due strutture, inizia a dare i frutti sperati".

I risultati comparto per comparto
Vale adesso la pena di tratteggiare una rapida sintesi dei bilanci 2002 delle cinque Divisioni che fanno parte di Frantschach Packaging Group:
• La divisione Pulp & Paper ha prodotto lo scorso anno circa 1,6 milioni di tonnellate di carta kraft e per sacchi, cartone ondulato e polpa, per un fatturato complessivo di 665 milioni di Euro. Il 2002 è stato un anno molto positivo: le macchine hanno infatti lavorato a pieno regime, e gli investimenti di circa 40 milioni di Euro hanno reso più moderni ed efficienti gli impianti. I dirigenti della divisione, inoltre, si attendono un 2003 di ulteriore crescita per la carta e il cartone ondulato, specialmente in Asia e Medio Oriente.
• Per la divisione Industrial Packaging il 2002 è stato l’anno della razionalizzazione della produzione. Gli interventi negli stabilimenti hanno determinato un aumento della produttività del 10% per operaio, rendendo possibile la realizzazione di 2,6 miliardi di sacconi industriali (per cemento e altri materiali per edilizia, chimica, alimenti, pet food e mangimi).
Il buon fatturato di 553 milioni, maturato in un anno peraltro difficile per l’intero comparto, è dovuto al potenziamento della rete produttiva e commerciale in Europa, all’avvio di un funzionale servizio di e-commerce e all’innovazione di prodotto. In particolare, le soluzioni esclusive LC-Inliner rendono possibile il completo riempimento del saccone, senza lasciare spazi vuoti, mentre il sistema di saldatura PJ-Valve assicura una tenuta ermetica senza bisogno di colla o hot-melt.
• Frantschach Flexible Packaging (126 milioni di Euro) ha prodotto 290 milioni di m2 di film, carta e accoppiati, oltre a 470 milioni di buste stand-up e shopper. La gamma dei prodotti copre il settore alimentare, pet food, detergenti, cosmetici e igiene personale, oltre a soluzioni speciali per le industrie cartarie e farmaceutiche. Gli ingenti investimenti in impianti e le acquisizioni prima ricordate dimostrano che il gruppo crede nelle possibilità di sviluppo di questo comparto.
• La divisione Coating (226 milioni di Euro) è stata interessata da una riorganizzazione delle sue strutture produttive e commerciali, al fine di aumentare la produttività, ridurre i costi, accorciare i tempi di consegna e rendere più presenti sul territorio tecnici e agenti. Forte di una produzione di 1,5 miliardi di m2 di polimeri patinati, di carta accoppiata e cartoncino per l’imballaggio di beni di consumo, prodotti industriali e per spedizioni, questa divisione si è distinta per le attività di scambio di informazioni con i propri clienti: l’istituzione della Frantschach Academy e l’organizzazione di diversi seminari tecnici rientrano in questa strategia di potenziamento del “servizio”.
• Infine, la divisione Release Liner ha registrato un giro d’affari di 56 milioni di Euro e una produzione di 128 milioni di m2 di release liner per le arti grafiche, segnaletica (film rifrangenti), edilizia e industria automobilistica, nastri adesivi, prodotti medicali, cosmetici e per l’igiene personale.
In questo comparto i risultati migliori vengono dagli Stati Uniti, che esprimono un’alta domanda di questi prodotti. La crescita è dovuta soprattutto all’innovazione della gamma, con la proposta dei Digital Liner che aumentano la stampabilità dei film autoadesivi.
Nel 2002 è stata acquistata una macchina per la produzione di film siliconato. E per il 2003, si attendono ancora risultati lusinghieri grazie al boom dei liner patinati PE.

Optimistic financial figures
2002 will go down as a year of growth for Frantschach. But it doesn't stop there. Thanks to strategic acquisitions, major investments in plant and equipment, and reorganization in factories and branches (along with constant increases in products offered), the Austrian conglomerate holds an unbeatable hand for a successful future. A.S.

Last April 8, the Austrian conglomerate Frantschach submitted its consolidated financial statements 2002. The meeting was held at the Radisson SAS Hotel of Vienna, overlooking an elegant ParkRing whipped by a frigid easterly wind, and included the attendance of the managing director of Frantschach AG, Veit Sorger, and Michael M.F. Kaufmann, chairman of the board of auditors.
Sorger expressed his personal satisfaction for company performance during such a difficult year, ended with growth that involved all the markets where Frantschach operates, mature and developing alike.
At a corporate level, in fact, the multinational closed the year 2002 with sales of 1,896 million Euro (up 3.4% on 2001), while divisions involving packaging products (Frantschach Packaging) have registered total sales of 1,588 million Euro, representing a jump of 3.5%. The work force has also grown and today counts 8,960 staff members (up 2.7%), with 8,251 employed in the packaging sector (+3%).
According to Sorger, the success is motivated and driven by a company philosophy (a sort of throwback to “Austria Felix”) shared by all the departments of the Group: successful ideas come out the rewarding cooperation between young engineers and experienced managers.
"The former - explains Sorger - are aggressive, up-to-date, and eager to apply out-of-the-box solutions, even if this means breaking with tradition. The latter reign in their exuberance and channel energy and talents toward achievable objectives; they possess the experience, knowledge of the market and the "sixth sense" gained over years of experience." Plus, the figures would seem to back this up.
We should also note that the world's largest producer of sack paper and paper bags for industrial uses, and one of the largest European producers of flexible packaging has achieved very flattering results, and not only in purely economic terms: on-the-job accidents have been reduced by a third in a single year and the amount of materials salvaged and recycled by Frantschach in a range of European nations is mounting.

Markets and strategies
Despite his regret for the high costs of electricity and labor (a common problem in a number of European countries, but particularly acute in Austria) and for the unfavorable euro - dollar exchange rate that does not stimulate exports from the Old Continent, Sorger has repeated that Frantschach AG (a multinational owned for 70% by Mondi Europe, controlled in turn by a British-American stock company) was able to achieve satisfactory results on all the European markets.
"In particular - notes the managing director - there are two strategic areas in the world for our business. The first is the "traditional" market, namely Europe, which we believe can provide further opportunities for growth in the coming years, partly owing to the expansion of the European Union and the constant economic and social development of the adjacent regions, such as the Balkans and Turkey.
The second is the Pacific rim area, where countries such as China and Malaysia have been showing spectacular growth."
Sorger speculates that China will be a reference market in the coming decade and a valuable opportunity for growth, provided that the technological edge that distinguishes the Austrian multinational from many of its Asian competitors can be maintained and fortified.
It is no surprise then that the steadfast campaign of acquisitions pursued, the real theme of 2002 and the first quarter of 2003, has concentrated in these two markets. The companies absorbed into the Frantschach Pulp & Paper family include the German Nord-West Verpackung, the British Wheatley Packaging, the French JPJ Emballages, and the Slovak Supraball Papermill, while the Turkish FIP Mersin, the Chinese En Ping Shi and Guangzhou, and the Serbian Balkantron, were taken over by Frantschach Industrial Packaging.
"Our merger strategy was already being implemented in 1999 - reminds Sorger - when the Viennese company attracted industry attention for its important acquisition of AssiDomän: a very challenging undertaking that is only now, after years spent integrating the two structures, beginning to yield the hoped for results".

The results, division by division
At this point, it would be useful to outline a brief summary of the 2002 financial statements of the five divisions that comprise the Frantschach Packaging Group:
• Last year, the Pulp & Paper division produced approximately 1.6 million tons of kraft paper and bag paper, corrugated cardboard and pulp, for total sales of 665 million Euro. You might say that 2002 was a very positive year: machines operated at full blast and investments of 40 million Euro have made the equipment more modern and efficient. Managers in Pulp & Paper are forecasting further growth for 2003 for paper and corrugated cardboard, especially in Asia and the Middle East.
• For the Industrial Packaging division, 2002 was a year marked by streamlining in the production area. Work in the factories has resulted in a 10% increase in productivity per worker, making it possible to produce 2.6 billion industrial bags (for cement and other materials for the building, chemicals, food, pet food, and animal feed industries). A respectable sales total of 553 million euros, earned in a difficult year for the entire sector, is due to strengthening of the manufacturing and commercial network in Europe, start up of a functional e-commerce service and product innovation. Particularly, the exclusive LC-Inliner solutions make it possible to fill the bag all the way, without leaving empty spaces, while the PJ-Valve seaming system ensures an airtight seal without using glue or hot melt.
• Frantschach Flexible Packaging (126 million Euro) produced 290 million m2 of film, paper and laminates, in addition to 470 million stand-up bags and shoppers. The product range covers the food products sector, pet food, detergents, cosmetics and personal hygiene, as well as special solutions for the paper and pharmaceutical industries. The substantial investments made in systems and acquisitions mentioned earlier go to show that this Group believes in the development potential of this sector.
• The Coating division (226 million Euro) was also involved in a major reorganization of its manufacturing and commercial structure, with a view to bolstering productivity, reducing costs, shortening delivery times and increasing the accessibility of agents and technicians on the market. With its astounding output of 1.5 billion m2 of polymer coated, laminated paper and paperboard for packaging consumable goods, industrial products and transport packaging, this division has also kept open lines of communication with its customers. Part of this strategy was institution of the Frantschach Academy and organization of a slew of technical seminars to improve and augment service.
• Finally, the Release Liner division has registered sales turnover of 56 million Euro and production of 128 million m2 of release liner for the graphic arts sector, traffic signs (reflective tape), the construction and automobile industry, adhesive tape, medical products, cosmetics and personal care. In this sector, the best results have been found in the United States, whose market shows high demand for these products.
Growth is due mainly to innovations made to the product range, with the Digital Liner proposal that increases the print quality of self-adhesive films. In 2002, the company purchased a machine for producing silicone-coated film. Frantschach is expecting good results for 2003, thanks to the boom in PE coated liner paper.




Un innovativo coperchio pelabile
L’unità di Ricerca & Sviluppo di Frantschach Coating ha messo a punto un nuovo materiale che consente di saldare un coperchio pelabile direttamente su un contenitore di vetro non trattato. La soluzione si rivela ideale per un’ampia gamma di applicazioni nel settore cosmetico (creme) e alimentare (yogurt, salse, creme di cioccolato).
Sviluppato in stretta sintonia con clienti e fornitori di materie prime, e progettato per garantire buone prestazioni nelle saldature a diverse temperature su vasetti di PVC, PS, PP e PET, questo materiale si distingue per la sua capacità di adesione, la funzione “tamper evedent”, la facilità di apertura, l’omogeneità di saldatura lungo tutta la circonferenza e la tendenza a non lacerarsi.



An innovative peel-off cover
The Research & Development unit at Frantschach Coating has developed a new material that can seal a peel-off lid directly onto an untreated glass container; an ingenious solution ideal for a wide array of applications in the cosmetics sector (creams) and food products (yogurt, sauces, and chocolate spreads).
Developed with the input of customers and raw materials suppliers, and designed to ensure excellent performance in sealing at different temperatures on jars in PVC, PS, PP and PET, this material is distinguished for its adhesive capacity, its "tamper evident" feature, ease in opening, the uniformity in the seal all around the circumference and its superior tear-proof quality.