Un anno di successi per Jaka Robotics Italia
È passato ormai un anno da quando Giacomo Mariotti, Country Manager ha raccontato a ItaliaImballaggio i primi passi di Jaka Robotics sul mercato italiano, dove il produttore cinese di robot collaborativi con headquarter europeo in Germania, è ormai un brand riconosciuto e consolidato grazie a importanti partnership strategiche e alla costante crescita delle quote di mercato.
Maria Costanza Candi
«La grande sfida vinta - esordisce Mariotti - è stata dare consapevolezza anche a un mercato importante come quello italiano del brand Jaka, già molto conosciuto all’estero e tra i primi al mondo per fatturato e varietà di applicazioni di robotica collaborativa. Le sfide superate, in realtà, sono due: affermare il brand e sviluppare un ecosistema di system integrator e service partner che ci permettessero di rispondere alle esigenze dei clienti».
Partneship strategiche che guardano all’eccellenza
Una sfida vinta quella del network, considerando i nomi di livello a cui il marchio è ormai legato e su cui Mariotti prosegue: «La fotografia di Jaka ad oggi è fatta di un team di partner suddivisi per territori e competenze, come la robotica mobile, la saldatura, l’asservimento macchine, le macchine utensili. Tra questi alcune aziende sono anche service partner certificati, garantendo una copertura molto radicata e vicina ai clienti per servizio e formazione. Si tratta di ben venti system integrator certificati distribuiti su tutta la penisola, isole comprese, che ci permettono uno sguardo attento anche al sud e interventi di manutenzione e after sales estremamente rapidi».
Una logistica sempre più efficiente e certificata in Europa
In un periodo dove la logistica e i tempi di consegna sono spesso un fattore critico, la gestione di Jaka ha subito ulteriori evoluzioni giungendo a un servizio interamente basato in Europa, reso veloce e capillare dalla rete di partner. «Abbiamo molte novità dal punto di vista strutturale e logistico» prosegue Mariotti. «La prima è legata alla sede Europea di Norimberga, che è stata ampliata e ricopre oggi anche una funzione tecnico-commerciale con la ricambistica dei modelli più popolari sempre disponibile in magazzino. Questo ci permette di garantire il delivery più rapido sul mercato, con sole due settimane tra l’ordine e la consegna.
Le condizioni sono infatti semplificate dall’assenza di importatori e distributori perché è Jaka a gestire tutto direttamente, combinando l’invio per via aerea dai siti produttivi cinesi alla rete logistica europea, che garantisce la consegna del robot con tutte le certificazioni a bordo. Stiamo inoltre implementando la certificazione 5.0 che è una tecnologia abilitante per le agevolazioni di cui i decreti attuativi sono in uscita. Una grande opportunità per le PMI che guardano all’automazione in chiave di efficientamento produttivo ed energetico. L’inserimento di un robot collaborativo consente quindi l’accesso alle agevolazioni fiscali come corollario ai vantaggi dell’inserimento dell’automazione in azienda».
Un’offerta completa con una linea IP68 di serie
La gamma Jaka è molto estesa, partendo dal mini cobot da 1 kg di payload per arrivare alla linea pro, certificata di serie IP68, unico caso nel panorama del comparto. «Il mini cobot è ormai un apprezzato protagonista del mercato - chiosa Mariotti - con installazioni ovunque in Italia e in settori diversificati rispetto alla ristorazione, che ritenevamo inizialmente fosse la sua destinazione privilegiata. Il mondo della formazione ha infatti apprezzato una soluzione low cost, facile da gestire per ingombri e manutenzione, basata sulla programmazione in Python, linguaggio molto diffuso fin dai banchi degli istituti tecnici.
Non mancano le applicazioni industriali e soluzioni innovative per la robotica mobile in ambito meccanico e agricolo, con la selezione e la raccolta di frutta al giusto grado di maturazione o la rimozione di erbacce. Guardando alla serie pro, si tratta dell’unica gamma al mondo con IP68 nativo, per un funzionamento efficiente anche in presenza di polvere e truciolo, umidità, immersione in liquido e in generale ambienti sporchi dove la presenza di olii e liquidi è la norma. Si tratta di una soluzione che supporta aziende come la verniciatura, la spruzzatura, i lavaggi, gli asservimenti macchine gravosi con la presenza di morse idrauliche. La gamma pro permette in sostanza di automatizzare dei processi dove è sempre stato difficile farlo, con certificazioni che includono payload da 5 kg, 12 kg e 16 kg».
Novità in arrivo tra flessibilità e ritorni sull’investimento sempre più brevi
Le novità non si fermano alla presenza sul mercato ma vedono anche nuovi elementi aggiungersi all’offerta Jaka. «È il caso della gamma Jaka Zu - racconta il manager - con payload fino a 20 kg e un reach a 1780 mm proposto al mercato a un prezzo molto interessante e mediamente inferiore del 40% rispetto ai concorrenti. Importante per l’accessibilità della tecnologia l’integrazione nativa con Profinet e con Tia portal (Totally Integrated Automation), che permette di gestire tutte le traiettorie del robot direttamente dal PLC senza imporre la conoscenza di specifici linguaggi di programmazione. Il lavoro di networking di questi mesi ha permesso di diffondere il modello Jaka con una serie di prestiti, che hanno svolto un importante ruolo di testing della tecnologia e ne hanno decretato il successo convincendo il mercato di una soluzione che è ufficialmente entrata nell’orizzonte dei grandi account.
Siamo anche nella vendor list Stellantis e all’interno della costellazione Sacmi, a dimostrazione della forza di un brand le cui qualità sono flessibilità e universalità. Qualità che emergono anche nella programmazione wireless e multipiattaforma con accesso da PC o tablet, con evidenti vantaggi per l’integrazione dei sistemi.
In sintesi, Jaka offre al mercato un’automazione intelligente, flessibile, a un prezzo ottimizzato sulle esigenze delle aziende italiane, a cui viene offerta grande adattabilità non solo in caso di nuove commesse o cambio formato ma anche in presenza di evoluzioni del layout di fabbrica. Un cobot, mobile o fisso, può infatti essere ricollocato in base alle nuove esigenze all’interno del perimetro aziendale e riprogrammato in tempi estremamente brevi con curve di apprendimento ridottissime che permettono di garantire un ritorno sull’investimento attorno ai 12 mesi».
Uno sguardo al mercato
Un mercato in evoluzione e molto balcanizzato come quello attuale richiede una visione dinamica, in cui i cobot si inseriscono perfettamente: «Quello che vediamo è più consapevolezza dei vantaggi connessi all’automazione in azienda» prosegue Giacomo Mariotti.
«La concorrenza degli anni scorsi è stata molto positiva perché ha permesso alle aziende di comprendere quanto innovare incida sulla quotidianità degli operatori, il che spinge per nuove applicazioni. Penso alla ristorazione, al mondo della formazione, all’ agrifood, che ampliano gli orizzonti di robotica collaborativa e mobile sia in ambito logistico che nella manifattura. Si è compreso che un cobot non è lento e limitato ad alcune operatività ma può rappresentare un vero e proprio aiuto anche non “real time” rispetto ad attività usuranti, ripetitive, poco qualificate e pericolose. La programmazione semplificata, in autoapprendimento, con il trascinamento delle funzioni nello spazio e l’uso di Pyton rendono questi apparati sempre più vicini agli utenti.
Tra le novità attese c’è inoltre una sempre più stretta integrazione con AI e visione artificiale, capaci di rendere i robot sempre più efficienti in operazioni di pick and place, analisi ispettive, guida robot, tanto per citarne alcune. Uno sguardo alla parte finanziaria, infine, per dire che il 5.0 vede nella collaborazione uomo macchina una delle principali leve di innovazione, il che, secondo i dati Siri, spingerà il mercato a una crescita attorno al 20 e il 25% annuo».
Appuntamento a SPS
Con uno stand di 200 metri quadri Jaka presenta a SPS Italia quattro demo funzionanti, a cui si aggiunge un’applicazione realizzata da un partner commerciale.
Tra le novità:
- Bin picking in collaborazione con Conkreta Robotics (presa randomica di cassone con visione artificiale 3D);
- Robotica mobile con SST Robots (applicazione pick and place mobile);
- Controlli ispettivi con Shilitech (visione artificiale su elementi biomedicali);
- Organi di presa con Exon Gimatic (cambio rapido e automatizzato degli end effector).