Sempre connessi con il mercato
Operativi in piena sicurezza, e avanti con fiducia
Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento.
IMA è rimasta in attività in quanto la produzione di macchine automatiche e i relativi servizi sono indispensabili per le filiere alimentari e farmaceutiche. «Durante il periodo di lockdown - spiega Alberto Vacchi - il Gruppo si è impegnato con ogni strumento possibile per rispondere alle richieste dei propri clienti in tutto il mondo, nel pieno rispetto delle normative e delle prescrizioni emanate per prevenire il contagio. IMA ha lanciato "Stay Connect!" la piattaforma che, all’interno di un unico touchpoint, potenzia e rende facilmente accessibile l’intera gamma di prodotti digitali creati dal Gruppo. Oltre al supporto rappresentato dalle connected machines per monitorare da remoto lo stato di salute degli impianti, la piattaforma offre prodotti per l’assistenza tecnica, la realtà aumentata e virtuale, le applicazioni per la digital documentation, i training nelle loro diverse declinazioni. Insomma, un’unica piattaforma garantisce un’interazione mai raggiunta finora con macchine e impianti. Abbiamo ottenuto inoltre buoni risultati e sperimentato nuove relazioni in remoto con i clienti con le 500 persone in smart working… Un’esperienza che potrà essere utile anche in futuro».
Sin dalle prime fasi dell’emergenza Covid-19, la società ha tempestivamente adottato una serie di azioni per garantire le condizioni di sicurezza sul lavoro. «La nostra priorità - sottolinea Vacchi - è stata infatti tutelare la salute dei nostri dipendenti, assicurando al contempo la continuità della produzione in totale sicurezza».
La piena operatività è stata anche assicurata da una rete di subfornitura consolidata ed efficiente. «L’approccio di IMA nei confronti della supply chain è sempre stato innovativo e, nel tempo, abbiamo perfezionato un modello non convenzionale. Lo schema si è evoluto con la partecipazione di IMA al capitale sociale dei fornitori più strategici, permettendoci di affrontare al meglio le sfide recenti. Un modello che, peraltro, è perfettamente coerente con le logiche dell’Industry 4.0». E proprio nel solco di quelle logiche, le scelte e gli investimenti tecnologici intrapresi si sono rivelati utili a fronteggiare la situazione.
«Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (53,9 milioni di euro nel 2019) si sono rivelati molto utili, così come la politica acquisitiva. In questo periodo IMA ha portato avanti con estrema velocità, grazie alla controllata Teknoweb acquisita nel 2015, la progettazione e la fabbricazione di una macchina automatica per la produzione di mascherine chirurgiche. La IMA Face400 è una macchina innovativa, a cui tutta l’azienda ha lavorato con orgoglio per dare un contributo di interesse collettivo. Si tratta di un importante sviluppo tecnico che conferma, ancora una volta, la grande flessibilità industriale e di engineering che caratterizza il Gruppo. La Protezione Civile ha scelto questa macchina che sta suscitando molto interesse nel mercato internazionale».
Oltre alle misure operative messe in atto, anche le azioni economico-finanziarie intraprese fin dai primi momenti dell'emergenza Covid-19 sono state studiate per mitigarne gli effetti. «I risultati del Gruppo nel primo trimestre riflettono l’impatto economico-finanziario dell’emergenza - ammette Vacchi – eppure la solidità di IMA, unita alla grande capacità innovativa che contraddistingue il Gruppo, ci consentirà di affrontare con ottimismo le prossime fasi dell’emergenza, pianificando al meglio questo periodo di elevata incertezza.
La consistenza del portafoglio ordini (908,3 milioni di euro al 31 marzo 2020) e il numero dei progetti in corso di negoziazione anche di importi rilevanti, rappresentano un segnale positivo ancorché non forniscano la totale visibilità sull’intero anno. Siamo portati a guardare con fiducia al prosieguo dell’esercizio, nonostante la situazione emergenziale continui a coinvolgere non solo l’Italia, ma il mondo intero. Se i segnali sopra indicati troveranno conferma nel corso dell’esercizio - conclude Vacchi - riteniamo che il Gruppo possa raggiungere un risultato non significativamente inferiore rispetto all’esercizio precedente».