Servotecnica e il pensiero positivo

Ridotta contrazione del fatturato grazie alla continuità delle consegne

Emilio Bistoletti e Sabrina Bistoletti, rispettivamente CEO e Responsabile Comunicazione di Servotecnica, specialista nel motion control.

«Servotecnica non ha mai interrotto l’attività lavorativa, anche grazie al fatto che - spiega Sabrina Bistoletti - nel 2019 abbiamo completamente digitalizzato le procedure organizzative interne: siamo stati quindi in grado di attivare in tempo reale lo smartworking e, riconosciuta la nostra attività come essenziale, come previsto dal decreto governativo, abbiamo potuto garantire la processazione di ordini e le consegne ai clienti della filiera produttiva primaria.

Ogni lavoratore in smartworking ha infatti avuto a disposizione un laptop con installato un software di collegamento remoto, che ha di fatto permesso il trasferimento virtuale della postazione di lavoro a casa per unapiena operatività.

Allo stato dell'arte - prosegue la responsabile - Servotecnica è riuscita a far fronte alla situazione, evitando gli ammortizzatori sociali e cercando di tutelare il più possibile i propri dipendenti. Attenti come siamo all’evoluzione tecnologica, ci siamo subito attivati per permettere loro di lavorare in sicurezza sia in azienda che da casa, fornendo tutti di strumenti adeguati: oltre ad aver ottemperato ai protocolli nazionali di prevenzione abbiamo, per esempio, investito nell’acquisto di dispositivi per la sanificazione dell’aria e delle superfici, così da garantire un ambiente sicuro ai lavoratori, ma anche ai clienti e ai nostri partner».

Circa l'impatto dell’emergenza Coronavirus su produzione, fatturato e ordini interviene Emilio Bistoletti, che riferisce di una situazione per molti versi confortante: «Non abbiamo perso quote di mercato, ma registriamo un calo dell’ordinato del 25% sul primo trimestre rispetto a budget. Tuttavia, il fatturato ha avuto una contrazione molto inferiore alle aspettative, dato che siamo riusciti a mantenere la continuità delle consegne al comparto industriale rimasto attivo durante il lockdown. Si è resa comqunque necessaria una revisione del piano di spesa, pianificato in considerazione di una riduzione del 20% su base annua. L’andamento della raccolta ordini del mese di maggio - precisa il CEO - sembra far prevedere una buona ripresa. Confidiamo quindi in una seconda metà di anno che possa far recuperare i due mesi di lockdown, permettendo una chiusura migliore rispetto alle previsioni riviste post Covid-19».

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