Consumi di frutta e verdura: ancora segno meno nel primo trimestre 2014

I segnali di rinnovata fiducia indicati da più fonti non trovano riscontro nel mercato dell’ortofrutta.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’Osservatorio Macfrut-GfK conferma infatti, nel primo trimestre 2014, l’ennesima erosione dei consumi a volume (-1,9%), aggravata dalla diminuzione dei prezzi che ha portato l’indotto a valore verso il -5,7%.

In dettaglio, le verdure presentano i maggiori problemi (-2,7% a volume e -8,7% a valore), ma tra i prodotti che hanno segnato gli andamenti peggiori vanno indicati gli agrumi (bilanciati dalla crescita della frutta esotica) e pomodori e carote per quanto riguarda le perdite a valore.
La questione dei trend negativi nei consumi è situazione ormai strutturale: basti pensare che negli ultimi 5 anni il consumo domestico di ortofrutta del primo trimestre è calato di quasi il 10%, sia a valore che a volume.
Calano i prezzi nella distribuzione ma non serve, come del resto tutti gli sforzi dei programmi per il rilancio dei consumi: neanche la spinta morale del consumatore, ha stimato l’Istat nell’ultimo periodo, riesce a contrastare il trend negativo del comparto ortofrutticolo.

Come orientarsi quindi? Possibili aperture al riguardo arriveranno dalla prossima edizione  Macfrut 2014 (Cesena, 24-25 settembre) «che - sottolinea Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera - anticipa le tematiche di Expo 2015: un’occasione per generare contatti e collaborare, ad esempio, con il settore del benessere e della nutrizione, individuati come motori del rilancio. Un esempio in questo senso arriva dalla categoria dei cibi salutari che, secondo GfK raggiunge il 70% delle famiglie italiane e, secondo Nielsen, sono aumentati in un anno di oltre il 17% a volume. Per analizzare al meglio il tema, creare opportunità e generare soluzioni, Macfrut 2014 organizza un convegno ad hoc».

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