Bioplastiche: nessun monopolio

Nel nascente mercato italiano delle bioplastiche non esiste né potrebbe esistere alcuna posizione monopolistica.

Lo precisa Assobioplastiche, l’associa­zione italiana dei produttori e trasformatori di plastiche biodegradabili e compostabili, citando studi condotti a livello internazionale da Frost & Sullivan e Lux Research.
Le loro ricerche identificano come principali player BASF (D), Sphere (F), Novamont (I) e Natureworks (USA) che, rispettivamente, dichiarano una capacità produttiva di 60.000, 40.000, 120.000 e 140.000 t\anno di materia prima.
A questi si possono aggiungere, a titolo di esempio, FKuR e BIOP (D), Limagrain Cereal Ingredients (F), Cereplast (USA), Kingfa (Cina), Showa Denko e Mitsubishi (Giappone). In un documento pubblicato su www.okcompost.be si può consultare la lista completa dei prodotti certificati secondo la norma EN13432 da uno dei maggiori istituti del settore.

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