Anticontraffazione: nodi cruciali

I new media e l’empasse dei legislatori europei al centro della scorsa assemblea di Indicam (Milano, 7 ottobre), Istituto di Centromarca  per la lotta alla contraffazione, ma anche, in chiusura, l’appello del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a un’azione congiunta e internazionale fra enti locali, associazioni e imprese.

Cuore del convegno è stato l’intervento del presidente uscente, Carlo Guglielmi, che ha invitato a concentrare sul web lo sforzo normativo e operativo, per esempio responsabilizzando gli Internet Service Providers. Guglielmini ha poi denunciato la paralisi degli strumenti giuridici, vera “mina innescata che rischia di trasformare l’UE in un hub per la contraffazione” a opera di chi, per sviluppare le proprie attività portuali, frena i controlli doganali sulle merci in transito.

Sul tappeto anche la tutela del prodotto di design, disattesa in Italia da oltre 10 anni “per un susseguirsi di oscure manovre” e, finalmente, anche dei fatti positivi: l’interessamento fattivo dell’Antitrust italiana alla questione, e l’impegno delle associazioni nazionali dei consumatori. Perché in gioco non ci sono solo interessi privati ma anche e sempre più spesso la salute dei consumatori. E i loro (nostri) posti di lavoro: 270.000 quelli persi negli ultimi 10 anni a livello globale, di cui 125.000 nella sola UE.

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