Le buone prospettive della cosmesi nazionale

Il 2015 secondo Cosmetica Italia: consumatori e imprese “incorporano” la crisi e la produzione dell’industria italiana si appresta a superare la soglia dei 9.600 milioni di euro.


Per il settore cosmetico il 2015 è iniziato con un miglioramento generalizzato degli indicatori economici. Lo attesta la consueta Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia, introdotta da un breve excursus sull’economia italiana nel suo complesso, data al +0,7%: una previsione di miglioramento che il presidente di Cosmetica Italia Fabio Rossello definisce, con prudente ossimoro, “teoricamente reale”.
«Insieme alla ripresa del mercato interno, che negli ultimi esercizi aveva rallentato lo sviluppo - ha sottolineato Rossello durante la conferenza stampa milanese del 21 luglio - emerge un atteggiamento di “incorporazione” della crisi sia da parte dei consumatori che delle imprese. Stante le proiezioni, a fine 2015 il valore della produzione supererà i 9.600 milioni di euro (+3%), favorito ancora una volta dalla competitività dell’offerta italiana sui mercati esteri. Le esportazioni, infatti, a fine anno toccheranno i 3.600 milioni di euro, in crescita dell’8%, e la bilancia dei pagamenti supererà ogni record precedente».
Coerente il sentiment delle aziende - circa 80 hanno partecipato all’indagine – che tornano a progettare investimenti, sostenute da una seppur timida apertura del sistema creditizio.
E i fattori frenanti? I soliti: insoluti e ritardi nei pagamenti, eccesso di pressione fiscale e burocrazia. Il prezzo delle materie prime, in compenso, appare stabile, anche se è facile prevedere - afferma Rossello - che prenderà ad alzarsi sensibilmente, alla ripartenza dell’economia.   
                                                
La rivincita della vendita diretta
Poche sorprese e qualche spunto interessante vengono dall’esame della distribuzione al dettaglio.
•    Prosegue ma rallenta la contrazione nei canali professionali, penalizzati dal minor numero di passaggi: dopo il -4% del 2014, l’acconciatura professionale passa al -2,4% previsto a fine 2015, mentre i centri estetici si avvicineranno ai 230 milioni di euro (-3,5%) e le profumerie ai 2.050 milioni (-1%).
•    Pur con andamenti disomogenei a seconda di tipologia e superficie, il mass market registra una piccola crescita percentuale (+0,7%), che porta il valore complessivo sui 3.800 milioni di euro. Più deciso, invece, l’incremento del contoterzismo che, ponendosi a monte della filiera produttiva e in maniera trasversale rispetto ai canali, cresce del 3,8%.
•    Sull’onda del diffuso interesse per i prodotti naturali, l’erboristeria continua l’ascesa degli ultimi anni e si appresta a chiudere al +3%, manifestando, inoltre, una certa tendenza alla sperimentazione.
•    La fiducia dei consumatori verso il canale farmacia si riconferma, seppur in forma più lieve, anche nell’anno in corso, con un +1,5%.    
•    Infine continua (con tassi sopra la media) la crescita delle vendite dirette, che riguardano oltre il 5% dei cosmetici e superano i 550 milioni di euro. Si noti, ha sottolineato al riguardo Rossello, che non si parla qui solo dei canali online ma anche delle “vecchie e buone” vendite porta a porta che, nella fattispecie, assumono la forma dell’incontro organizzato dalla dimostratrice nel salotto di casa. Siamo, qui, all’opposto dell’acquisto solitario e spesso frettoloso consumato su Internet. Bisogno di socialità?  

Beauty Trend Watch e Cosmetic Award
Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi, ha presentato il questionario online “Beauty Trend Watch”, un “contenitore di tendenze future” che Cosmetica Italia inaugura quest’anno e realizza con il concorso di esperti, operatori e piattaforme web. L’obiettivo, ambizioso, è di mettere in luce le tematiche che condizioneranno il futuro di prodotti, consumatori e canali, offrendo così elementi concreti di analisi del mercato. I suoi estensori (i “cronisti del futuro”, li definisce scherzosamente Positano) hanno identificato alcuni driver che orientano e orienteranno sempre più le scelte dei consumatori: sono E-commerce, multicanalità, social media, naturale/biologico e multifunzionalità, e incidono in misura diversa a seconda della tipologia di prodotto esaminato.
Oltre al Beauty Trend Watch, durante l’incontro di luglio si è accennato ad altre due iniziative messe in campo per moltiplicare l’efficacia della comunicazione e della promozione di settore. Il sito web di Cosmetica Italia, riprogettato per rendere più accessibili documenti, studi, filmati e immagini, è stato illustrato da Pamela Parroco, responsabile IT dell’associazione.
A sua volta Benedetta Boni, responsabile comunicazione e “moderatrice” dell’incontro, ha ricordato l’imminente, seconda, edizione dei Cosmetic Award quest’anno ispirato al tema dell’ “innovazione nella comunicazione”. La giuria è composta da esperti noti: il sociologo Francesco Morace, il giornalista Luca De Biase, Massimo Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, Giovanna Maggioni, direttore generale di UPA-Utenti Pubblicità Associati e la “beauty blogger” Roberta Scagnolari.
I vincitori saranno annunciati e premiati il prossimo 29 settembre, nel corso di una serata al Parco della Biodiversità - Teatro della Terra presso Expo.

 

Il nostro network