EXPO 2015: raccolta differenziata 10 e Lode
Expo 2015 S.p.A. e Amsa, con il supporto di Conai, hanno vinto la difficile sfida della qualità nella gestione ambientale dell’area espositiva, raggiungendo l’obiettivo fissato alla vigilia della manifestazione milanese.
Infatti, il 70% dei rifiuti prodotti ogni giorno tra i padiglioni e nel sito dell’Esposizione Universale è stato raccolto in modo differenziato, permettendo così il riciclo dei materiali insieme a una efficace pulizia degli spazi espositivi. Il risultato è stato raggiunto nell’ultima settimana di luglio ed è stato consolidato nelle settimane successive, con la prospettiva di un miglioramento ulteriore.
I dati sono stati illustrati in una conferenza stampa congiunta del 16 settembre, dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, dalla Presidente di Amsa -Gruppo A2A Emilia Rio, dal Presidente di CONAI Roberto De Santis e dal Responsabile Operativo Amsa-Gruppo A2A Mauro De Cillis. Ha partecipato all’incontro l’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica ed Energia del Comune di Milano Pierfrancesco Maran.
Sin dalle settimane immediatamente successive all’inaugurazione dell’evento e all’apertura al pubblico del 1° maggio, il livello di raccolta differenziata aveva già superato la quota del 60%. L’impegno dei 150 addetti impiegati adeguatamente formati a svolgere le operazioni quotidiane di pulizia e ritiro dei rifiuti, la qualità delle tecnologie messe in campo e l’organizzazione scrupolosa del servizio hanno permesso di far crescere l’efficienza della raccolta di giorno in giorno, fino a oltrepassare il tetto del 70% di raccolta differenziata, l’obiettivo di qualità stabilito da Expo 2015 S.p.A. e Amsa in fase di pianificazione.
Importante il supporto di CONAI, che ha messo in campo iniziative di comunicazione e sensibilizzazione dei visitatori a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti in Expo Milano 2015. Tra queste attività spicca, accanto a video informativi, il “Contatore Ambientale” che, ogni 15 giorni, “racconta” i risultati ottenuti in termini ambientali ed economici della raccolta differenziata in sito.
Con il 24% del totale, l’umido rappresenta la frazione principale dei rifiuti riciclabili avviati a recupero; seguono carta e cartone, con il 16% del totale raccolto, il vetro a quota 14% e gli imballaggi in plastica e metalli per un 10%. Nei viali di comunicazione e negli spazi comuni dell’area espositiva sono stati collocati circa 2.000 cestini stradali per la raccolta di carta, vetro, organico e plastica.
Le attività dell’Asma, che opera 24 ore su 24, sono divise in tre fasce temporali. Dalle 6 del mattino all’apertura al pubblico, vengono eseguiti diversi servizi di lavaggio e spazzamento meccanico e manuale delle aree pubbliche. Durante il giorno gli operatori si occupano del mantenimento della pulizia e dello svuotamento dei cestini. Nella notte si effettuano la raccolta differenziata “porta a porta” presso i padiglioni. Amsa dispone di un’isola ecologica ai confini del sito espositivo per lo stoccaggio temporaneo delle frazioni differenziate di rifiuti raccolte nell’esposizione, attrezzati con 4 compattatori elettrici che funzionano sfruttando l’energia solare e 4 cassoni a cielo aperto.
“Siamo molto soddisfatti e orgogliosi: ottenere questo straordinario risultato non è stato né banale né scontato – ha spiegato Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 -. Raggiungere l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata dei rifiuti realizzati sul sito espositivo non sarebbe stato possibile senza l’attività quotidiana di Amsa e a tutto il personale coinvolto, cui va un sentito ringraziamento per l’impegno profuso in questi mesi. Expo Milano 2015 è un evento complesso che si rivela attento all’ambiente e alla sostenibilità. L’enorme sforzo organizzativo che abbiamo messo in campo, grazie anche al sistema di controllo e pronto intervento gestito tramite la Centrale di Comando e Controllo – EC3 e alle capillari azioni di sensibilizzazione e supporto ai partecipanti con oltre 450 incontri “one to one” e 90 formativi, ha quindi portato i suoi frutti. Ma fondamentale è anche sapere che quanto raccolto può avere una nuova vita, come ci ricorda CONAI, con le sue attività di comunicazione dirette ai visitatori. Una manifestazione internazionale come Expo Milano 2015 ha, infatti, il dovere di diffondere questo tipo di messaggi e di promuovere azioni positive e corrette nei confronti dell’ambiente e dell’economia, per il benessere di tutti i cittadini del mondo”.
“EXPO 2015 è stata ed è ancora per la nostra azienda una sfida importante e una straordinaria occasione per dimostrare al Paese e al visitatore straniero la qualità del nostro lavoro – ha dichiarato Emilia Rio, Presidente di Amsa – In questi quattro mesi l’Esposizione è stata visitata da milioni di persone da ogni parte d’Italia e da tutto il mondo. Abbiamo saputo governare l’impatto di un tale afflusso grazie all’ottima organizzazione del lavoro e alla professionalità dimostrata ogni giorno dai dipendenti di Amsa. A tutti loro va il mio personale ringraziamento. Ringrazio inoltre, a nome di tutta l’azienda, il management e i dipendenti di Expo 2015 con cui abbiamo lavorato fianco a fianco, sempre in grande sintonia, per affrontare i problemi di ogni giorno”.
“In questa occasione di presentazione degli importanti risultati raggiunti nella raccolta differenziata e nell’avvio a riciclo dei materiali nel sito espositivo di Expo 2015” afferma il Presidente di Conai Roberto De Santis. “Desidero sottolineare il ruolo di Conai come attore di riferimento in Italia dell’economia circolare e la nostra condivisione sul focus di Expo sui temi della sostenibilità. I risultati sin qui conseguiti di raccolta differenziata e valorizzazione dei materiali raccolti, presentati attraverso il contatore ambientale, dimostrano che dove esiste una corretta pianificazione (EXPO), un efficiente servizio di raccolta (AMSA) e adeguate operazioni di ritiro, selezione e avvio a riciclo dei materiali garantite dal sistema Conai-Consorzi di Filiera è possibile realizzare una vera economia circolare”.