Crescita e investimenti di Marchesini Group

In controtendenza rispetto all’andamento del mercato manifatturiero italiano, il fatturato di Marchesini Group ha toccato quota 247 milioni (+11% rispetto al 2013), con una crescita degli ordini del 15%, grazie soprattutto all’export di macchine per il packaging farmaceutico nei paesi dell’Est Europa.

Il costruttore di sistemi per il confezionamento farmaceutico conferma inoltre gli investimenti già annunciati nel 2014, volti a consolidare le attività industriali in ambiti strategici.
Stando all’evidenza dei fatti, la crescita di fatturato è imputabile anche al buon trend del mercato farmaceutico in Italia: in attesa dei dati 2014, le cifre rese note da Istat e Banca d’Italia hanno messo infatti in luce che le imprese del farmaco sono al primo posto nel panorama manifatturiero italiano per competitività, produttività, intensità di R&S ed esportazioni. Nel 2013 l’export italiano è cresciuto del 14% (e del 64% negli ultimi cinque anni rispetto al +7% della media manifatturiera e al +29% della farmaceutica nell’UE).

Le giuste strategie: focus su asettico, tracciabilità e blister. Anche la raccolta ordini risulta in incremento (217 milioni rispetto ai 189 milioni di due anni fa): un trend che testimonia quanto il gruppo Marchesini abbia saputo individuare le giuste strategie e cogliere le opportunità emergenti, seppure in una congiuntura di mercato difficile.
Ci riferiamo in particolare alla crescente richiesta di macchine per il confezionamento di farmaci antitumorali in atmosfera asettica, espressa in particolare da Russia, Paesi dell’Est e Cina (secondo una ricerca di MarketsandMarkets, se nel 2011 il fatturato specifico è stato di 900 milioni, quello atteso per il 2018 arriverà a 1,5 miliardi). In questo ambito, Corima è azienda chiave del Gruppo: specializzata nella progettazione e costruzione di macchine automatiche per il packaging di farmaci in asettico usati soprattutto nella cura delle malattie oncologiche, è fortemente orientata alla R&D. A ulteriore sostegno della sua attività, Marchesini ha predisposto l’ampliamento del sito produttivo: grazie a un investimento di 3,5 milioni di euro, gli attuali 6 mila metri quadri diventeranno infatti 10 mila, consentendo così anche di ampliare l’organico del personale.
Molto soddisfacenti sono stati anche i risultati registrati da Neri (costruttore specializzato di macchine per l’applicazione di etichette autoadesive e di sistemi per la tracciabilità dei farmaci), prodromo di un aumento occupazionale.

Infine, prospettive di sviluppo ulteriore per la divisione del Gruppo che produce macchine per i blister e termoformatura profonda, con base a Carpi, dove
proseguono i lavori di costruzione che porteranno alla nascita del più grande polo italiano della termoformatura (12mila metri quadri, investimento pari a 15 milioni di euro).
Esplicita la soddisfazione di Maurizio Marchesini, CEO del gruppo e Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, nel commentare i risultati raggiunti «Le previsioni di crescita per il 2014 si sono avverate, e le prospettive future si dimostrano piuttosto solide. La paura, soprattutto in momenti storici come questo, può bloccare un imprenditore; le risposte sono l’esplorazione di nuovi mercati e  l’investimento sulle persone, sulla loro crescita personale e professionale. Queste le sfide a cui vogliamo essere pronti».

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