Contatto alimentare, aggiornamenti di fine anno

Cronaca e contenuti del seminario “Materiali e oggetti a diretto contatto con gli alimenti”, organizzato da Istituto Italiano Imballaggio e Istituto Superiore della Sanità.

Dopo il successo del convegno internazionale di Baveno (che il prossimo anno replicherà dal 23 al 25 settembre, come ha informato per l'occasione la vice presidente Anna Paola Cavanna di Laminati Cavanna) - il 18 dicembre l'Istituto Italiano Imballaggio ha organizzato a Milano il seminario annuale “Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti” (MOCA), che sul tema food safety ha fornito gli ultimi aggiornamenti.
Rivolto alle imprese della filiera alimentare, responsabili in solido della sicurezza del prodotto immesso sul mercato, ai laboratori di analisi e agli enti di ricerca, quest'anno ha raccolto come di consueto un buon numero di partecipanti e registrato una maggiore presenza degli enti pubblici, coinvolti per il loro ruolo di rilievo nelle fasi di controllo. Parte integrante delle attività di Packaging Education promosse dall'Istituto, il seminario è stato condotto dagli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, coordinati con autorevolezza e chiarezza magistrale da Maria Rosaria Milana.

Al microfono della sala riservata al Gran Visconti Palace Hotel di Milano si sono avvicendati la stessa Milana, che ha fornito un quadro generale della legislazione dei MOCA e ha quindi esposto la relazione sulla legislazione delle materie plastiche, preparata Roberta Feliciani assente per cause di forza maggiore; Massimo Denaro, che ha sintetizzato i contenuti della bozza di linea guida sui test di migrazione da materie plastiche, attualmente in fase di definizione a livello comunitario; Cinzia Gesumundo, che ha fornito aggiornamenti sul quadro legislativo inerente i materiali metallici. Nel pomeriggio sono state presentati gli aggiornamenti riguardanti i singoli materiali - l'alluminio, trattato con la consueta verve da Antonino Maggio, e carta e cartone, trattato da Giorgio Padula - gli audit (Oronzo Panico ha fatto il punto sulle linee guida CAST) e le criticità in ambito MOCA del sistema RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed - sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi), su cui ha esposto una relazione efficace e incisiva Veruscka Mannoni.

Gli esperti dell'ISS, si sono poi misurati con le domande del pubblico “aperte” da quelle, come sempre stimolanti, di Giorgio Bottini (Goglio). Grazie a lui, fra l'altro, è stata fatta un'utile precisazione: le norme e i regolamenti che regolano il contatto fra metalli e alimenti interessano anche il costruttore delle macchine di processo e confezionamento, che è a sua volta tenuto a fornire all'utilizzatore il relativo certificato di conformità.

Novità imminenti. In questa fine d'anno non sono ancora approntati aggiornamenti di rilievo sulla legislazione nazionale e comunitaria, ma il seminario milanese è stata l'occasione per fornire una serie di utili anticipazioni e di precisazioni sugli argomenti aperti. In Italia, ad esempio, è in fase di discussione avanzata il decreto sanitario nazionale, da monitorare con attenzione, mentre una traccia degli avanzamenti normativi a livello europeo si può seguire sul sito dell'EFSA- European Food Safety Authority).
Di imminente pubblicazione, in particolare, il parere sul Bisfenolo A, alias BPA, impiegato nella produzione di plastiche e derivati e, come noto, sospettato di essere dannoso per la salute (segui su www.iss.it). Mentre, sempre nel 2015, per iniziativa congiunta dell'Istituto Italiano Imballaggio e dell'Istituto Superiore di Sanità sarà ultimata e disponibile la linea guida alla documentazione di supporto, da allegare obbligatoriamente alle dichiarazioni di conformità.

In fase di approfondimento. Si stanno, quindi, portando avanti diversi lavori riguardanti le materie plastiche, la cui normativa è in fase di emendamento, gli imballaggi attivi e intelligenti, le plastiche da riciclo, i biocidi ecc. ma anche una serie di materiali fino a poco fa non considerati in sede di food safety e all'origine di una serie di “crisi” recenti (gli  inchiostri, ad esempio), su cui si iniziano a raccogliere i dati tossicologici necessari a definire i limiti di esposizione. Interessante, al riguardo, la precisazione di Milana: per la prima volta, sulle questioni di sicurezza ancora aperte il legislatore comunitario si impegna fissare conclusioni preliminari, a cui attenersi in attesa di quelle definitive.

In particolare, sulla regolamentazione dell'impiego di una serie di materiali diversi dalle materie plastiche è in corso una road map sottoposta a consultazione pubblica, su cui le imprese sono invitate a esprimersi. In gioco ci sono aspetti di sicurezza ma anche ricadute economiche: la non armonizzazione delle normative nazionali crea ostacoli agli scambi commerciali. La soluzione, prefigura l'esperta dell'ISS, si troverà stabilendo l'obbligatorietà del risk assessment e fissandone i criteri, oltre che creando GMP differenziate per materiale (e in questo l'Italia è nettamente avanzata rispetto al resto d'Europa).
Quanto alle plastiche, dalla relazione di Feliciani emerge che, al momento, non ci sono grandi novità. In linea generale, si ricorda che a partire dal 1 gennaio 1016, la documentazione di supporto dovrà rispettare le norme relative ai test di migrazione indicate nel PIM (Plastic Implementation Measures, si veda FAQ sul contatto alimentare: arriva il PIM), che fra l'altro prescrivono delle nuove verifiche e cambiano i simulanti ammessi. Inoltre, sottolineano gli esperti dell'ISS, la composizione delle sostanze deve essere resa disonibile.

Test di migrazione: arriva la LG. In tema di prove di conformità dei materiali, Massimo Denaro ha fatto il punto sulla bozza di linea guida relativa ai test di migrazione, peraltro ancora in fieri e quindi suscettibile di modifiche prima dell'approvazione (che “dovrebbe” avvenire entro il 2015).
Al momento in cui scriviamo, la LG introduce una serie di indicazioni di ordine strategico, a cui l'ISS aggiunge varie raccomandazioni pratiche, utili a effettuare un campionamento e dei test efficaci. Fra l'altro si ricorda che: il campionamento può essere effettuato anche da un soggetto diverso dall'azienda produttrice; deve essere disponibile la documentazione necessaria a verificarne i criteri; si richiede la verifica della conformità ai limiti di migrazione specifici (mediante prove sugli alimenti) per alimenti confezionati e non; si danno indicazioni su come operare nel caso in cui i simulanti classici non siano disponibili o utilizzabili.

Metalli e carte. Sebbene le plastiche continuino a rappresentare il cuore dei MOCA, vengono progressivamente affiancate da nuovi materiali, fra cui emergono come particolarmente interessanti i metalli. La normativa in materia è particolarmente vasta e Gesumundo ne ha delineato un quadro d'insieme, con tanto di indicazioni specifiche relative a banda stagnata, banda cromata, alluminio, rivestimenti e “metalli non regolamentati”.
Le indicazioni del Consiglio d'Europa sull'alluminio sono state quindi sintetizzate da Antonino Maggio con l'aiuto di un utile libretto che compendia la linea guida complementare alla Risoluzione del 2013 sui limiti specifici di rilascio di ciascun elemento. In appendice, a titolo di esempio, una propossta di protocollo analitico dedicata proprio all'alluminio, e sullo sfondo la proposta (italiana) di istituire und atabase europeo dei valori di alluminio rilasciati negli alimenti. Infatti, ha riportato l'esperto, i test condotti su 300 alimenti in varie condizioni di elaborazione e cosnervazione hanno mostrato risultati molto diversi da quelli ottenuti utilizzando i simulanti e - anche se il decreto del 2003 è pienamente valido e non in discussione - vista la difficoltà di correlare i risultati dei due tipi di test l'argomento andrà ripreso.
Giorgio Padula si è invece dedicato a carte e cartoni, di cui ha tratteggiato il quadro normativo di riferimento e utilmente ricordato che i requisiti indicati cambiano in funzione dell'alimento con cui la carta-cartone entra i contatto, e che le eventuali deroghe previste non riguardano i cartone da pizza (che, ad esempio, non possono comprendere fibre riciclate).
Padula, fra l'altro, ha informato che il Ministero tedesco competente sta definendo dei limiti di migrazione relativi agli oli minerali MOSH e  MOAH e stabilendo alcune regole sul contatto diretto e indiretto fra inchiostri e alimenti (escluse le etichette). Anche se queste non venissero recepite a livello comunitario, non potrebbero comunque essere ignorate: ecco dunque un argomento da monitorare.

Audit e notifiche di allerta. Dopo l'esaustiva e utile “lezione” di Oronzo Panico sugli audit (come condurli, come affrontarli, come prevenire i possibili problemi), Veruscka Mannoni ha fatto il punto sui RASFF, ricordandone funzione e funzionamento e comunicando una serie di dati storici riguardanti il numero, l'argomento e la provenienza delle notifiche relative ai MOCA. Da cui emergono alcune evidenze:
- “chi  più cerca più trova”, ovvero se in Italia si fanno più notifiche (174 solo nel 2014), questo non significa necessariamente che il nostro paese sia fuori controllo ma piuttosto, al  contrario, che facciamo più controlli;
- il maggior numero di notifiche riguarda la contaminazione da metalli;
- una parte cospicua coinvolge formaldeide e melamminna, notoriamente pericolose per la salute;
- la maggior parte delle notifiche (oltre l'80%) riguardano prodotti importanti dall'Estremo Oriente (Cina e Hong Kong).
A buon intenditor...
 

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