Carta-grafica: la ripresa rallenta

Nell’indagine congiunturale della filiera carta-grafica, durante i primi sei mesi del 2014 le aspettative di stabilità prevalgono su quelle di crescita. E la Federazione chiama la Politica: no a nuove tasse sull’efficienza energetica; sì a manovre anti cicliche a favore degli investimenti pubblicitari.

L’indagine trimestrale condotta dalla Federazione confindustriale della filiera carta-grafica (composta da Acimga, Assocarta e Assografici) fornisce dati utili a comprendere la dinamica congiunturale dei settori rappresentati: macchine grafiche, cartotecniche e per il converting; produzione di carta e cartone; cartotecnica-trasformazione, e grafica naturalmente.
Sulla base dei risultati rilevati dalle imprese nei primi due trimestri dell’anno in corso, Alessandro Nova, docente all’Università Bocconi, sottolinea l’aderenza alla dinamica del sistema economico italiano nel suo complesso e commenta: «[...] La sensazione è che il ritorno a una fase di espansione si sia in qualche modo bloccato. Quindi, se è vero che le variabili macroeconomiche sono migliorate, è altrettanto vero che le aspettative di crescita nei prossimi mesi si sono rivelate, ancora una volta, eccessivamente ottimistiche. Di fatto, i comparti della filiera sembrano più orientati alla stabilizzazione dei livelli che non a un vero e proprio recupero delle variabili produttive».

Gli orientamenti di massima. Guardando ai dati espressi dalle imprese, nel primo trimestre 2014 si indica, infatti, una stabilizzazione dei livelli di fatturato. In questo caso, però, ancor più che nei trimestri precedenti, si tratta di un dato medio, in cui i vari comparti mostrano andamenti differenziati (nelle tabelle vengono riportati i risultati del report, suddivisi per periodo e per area produttiva). «Il settore delle macchine per grafica e converting, insieme al cartotecnico trasformatore, esprimono le migliori indicazioni di crescita complessiva, seguiti dal settore cartario che evidenzia comunque buoni risultati. Ancora una volta, la grafica risulta, invece, caratterizzata da performance di crescita deludenti, soprattutto con riferimento al mercato interno, e la scarsa apertura al commercio internazionale rende questo risultato ancora più pesante».
Quanto al secondo trimestre, nelle macchine le attese sono assai positive, mentre negli altri comparti - grafico in primo luogo, cartario e cartotecnico trasformatore in misura minore - assai meno.
Solo leggermente più favorevoli le aspettative di crescita sul mercato estero anche se permane, pure in questo caso, la forte disomogeneità all’interno dei comparti.

Rilancio: attenzione all’energia. Paolo Culicchi, Presidente della Federazione della Filiera Carta-Grafica, denuncia le criticità dell’attuale politica economica e indica i provvedimenti a cui dedicare la massima attenzione. Come quelli sull’energia, ad esempio, dove il Governo ha ipotizzato l’imposizione di nuove tasse.
«[...] L’articolo 24 del DL n. 91 interviene in modo inopportuno e penalizzante sulla disciplina degli autoproduttori di energia ai quali impone di pagare gli oneri di rete, pur non usufruendone», denuncia al riguardo Culicchi, che ricorda ancora una volta come in Italia il costo dell’energia (che incide sul valore aggiunto dell’industria cartaria fra il 35% e il 50%), è il triplo di quello tedesco e il doppio di quello francese. Di fronte a differenziali di prezzo così rilevanti [...] molti imprenditori si sono dotati di sistemi di cogenerazione ad alto rendimento e dal migliore impatto ambientale: proprio quelli che il DL n. 91 colpisce, con una nuova tassa, alla faccia dello sviluppo sostenibile».
Analoga delusione riguarda il rilancio della domanda interna dove l’annunciato intervento per defiscalizzare la pubblicità incrementale su giornali e periodici non è ancora decollato (al momento in cui scriviamo, agosto 2014, Ndr).

 

Il nostro network