Ipack-Ima 2015: la fiera delle sinergie

Ipack-Ima SpA intensifica le iniziative per rafforzare la valenza internazionale dell’appuntamento del 2015, e per coinvolgere tutta la filiera in una collaborazione coerente, con l’obiettivo di “fare sistema”.

È ufficiale l’accordo con la potente Association for Packaging and Processing Technologies (PMMI) americana, proprietaria e organizzatrice delle fiere Pack Expo: Expo Pack México, Pack Expo International, Pharma Expo, Pack Expo East, Expo Pack Guadalajara e Pack Expo Las Vegas.
D’ora in avanti Ipack-Ima SpA le rappresenterà in esclusiva nel nostro Paese, consolidando al contempo i rapporti con gli Stati Uniti, dove l’industria italiana dirige da sempre buona parte del proprio export e dove, negli ultimi tempi, assistiamo a una ripresa della domanda.
Si tratta dell’ennesimo filo di una rete di accordi tessuti con pazienza, che impegna Ipack-Ima SpA in rapporti di reciprocità con le istituzioni internazionali che contano, coerentemente con la missione di sostegno dei propri espositori sulla scena globale.

La lista è lunga e spazia dall’Expo 2015, che ha riconosciuto Ipack-Ima come unica fiera leader in Italia per le tecnologie del processing e del packaging food e non food, all’Unido (l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale nelle economie in transizione) con cui Ipack-Ima ha dato vita a quel progetto di grande respiro che è East Afripack (Nairobi, 9-12 settembre 2014), prima fiera dedicata alle tecnologie per la lavorazione, il confezionamento e il converting nella grande e strategica area dell’East African Community (EAC). Un progetto articolato, a cui fa capo anche il ciclo di conferenze calendarizzate in India, Kenia e Indonesia, e che terminerà con il summit di Ipack-Ima 2015.

Il “catalogo” dei partner comprende, fra gli altri, anche il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, e quello dello Sviluppo economico; il WFP (World Food Program, programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite) e le altre agenzie del Polo Agroalimentare dell’ONU (FAO e IFAD); l’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Promos, con cui Ipack-Ima lavora a individuare e invitare i buyer “giusti” per l’evento del 2015, nell’ambito del Buyers Program.
Senza mai trascurare i rapporti “interni” alle business community che si danno appuntamento a Milano il prossimo anno il prossimo 19-23 maggio.

La filiera si prepara al big event. Ipack-Ima 2015 è, infatti, un appuntamento di filiera, che coinvolge le imprese del processo e confezionamento food e non-food. Si tratta, dunque, di un evento fortemente sinergico, concepito per dare voce e valore ai settori di riferimento, anche grazie al coinvolgimento diretto, nel comitato organizzativo, dei rappresentanti dell’intera supply chain, distribuzione compresa.

Emblematica, al riguardo, l’assegnazione della presidenza di Ipack-Ima 2015 a Marco Pedroni, presidente Coop Italia, che ha accettato l’incarico sia per l’importanza che riveste l’imballaggio nelle strategie della sua insegna sia per la centralità dell’appuntamento milanese nel contesto internazionale (senza trascurare la vicinanza con Expo 2015, di cui Coop Italia è partner nel padiglione tematico dedicato al “Supermercato del futuro”).
In sintonia con l’approccio “olistico” di Ipack-Ima, Pedroni ha anche più volte sottolineato come la collaborazione fra i diversi segmenti della filiera rappresenti un grande punto di forza della manifestazione: occasione per fare sistema - finalmente! - come i competitor con cui il Made in Italy si confronta sulla scena internazionale.

In un progetto così ampio, le Business Community dei diversi mercati che si riconoscono e incontrano in fiera non potevano non avere adeguata visibilità. Il “diritto” a emergere dall’insieme delle proposte in mostra ha ispirato la concezione delle manifestazioni “verticali” che definiscono gli spazi e le proposte specifiche delle filiere dell’ortofrutta (Fruitech Innovation), della lavorazione delle carni (Meat-Tech) e del lattiero-caserario (Dairy Tech). La compagine Ipack-Ima così definita si completa, infine, con il coinvolgimento del converting e della stampa (Converflex e Grafitalia) e della logistica (Intralogistica). Sono sette, quindi, le manifestazioni che si integrano per dare vita al big event dell’anno prossimo e che, secondo le stime degli organizzatori, coinvolgeranno oltre 2.500 espositori e 100.000 visitatori.

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