Liberi di sognare... anche senza pungersi
Militi e guardie del corpo, camionette dell'Arma e macchine blindate, all'esterno dello stabilimento; dentro, rappresentanti del governo nazionale e regionale, manager dell'industria farmaceutica, stampa, ospiti d'onore delle istituzioni e del mondo della produzione, qualche curioso “di nome”, donne e uomini dell'organizzazione indaffarati, nonché maestranze in tuta d'ordinanza. Questo il contesto in cui si è svolto l'incontro dedicato a “Innovazione per la salute e manifattura italiana”, voluto da Marchesini Group e dalla multinazionale farmaceutica Abbott per celebrare il lancio del primo sistema di monitoraggio flash del glucosio, FreeStyle Libre, in grado di “migliorare la qualità della vita” dei malati di diabete. di Stefano Lavorini
Il packaging è strumento di civiltà in grado di evolvere, grazie a nuove idee, nuovi modi di fare, nuove opportunità, capaci di coniugare le necessità pratiche/applicative dell’industria con la cultura e le esigenze delle persone. Artefatto tecnologico, è ormai parte integrante e fondamentale del prodotto, che sia alimentare, cosmetico o, a maggior ragione, farmaceutico.
Lo prova quanto accaduto il 23 febbraio 2016, nell'headquarter di Marchesini Group a Pianoro (BO). L'atmosfera è quella delle grandi occasioni. Nel parterre, tra gli invitati nervosismo rappreso per il fatto di trovarsi vicino a “quelli che contano”, ma anche malcelata soddisfazione per “esserci”.
Alla spicciolata, arrivano quasi puntuali i protagonisti, accolti dal padrone di casa, Maurizio Marchesini (AD Marchesini Group e presidente Confindustria Emilia Romagna): Federica Guidi (Ministro dello Sviluppo economico), Stefano Bonaccini (Presidente della regione Emilia-Romagna), Donata Lenzi (membro della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati), Romano Prodi (presidente senza complementi di specificazione), Pat Cole e Massimiliano Bindi (Abbott, Diabetes Care), Paolo Di Bartolo, (direttore UO di Diabetologia, Rete Clinica di Diabetologia Aziendale - Dipartimento Internistico di Ravenna, Ausl Romagna), Rita Lidia Stara (presidente Federazione Diabete Emilia Romagna), Giuseppe Venturelli (Doxa Pharma), ecc.
Chiacchiericcio a ingannare l'attesa, fino a quando Enrico Mentana (direttore TG LA7), chiamato a coordinare gli interventi, dopo i saluti di rito avvia una mini-maratona, sollevando il velo su una realtà, ignorata probabilmente da molti: quella della routine di difficoltà e fatiche affrontata da persone che soffrono di diabete, costrette a effettuare un attento auto-monitoraggio dei valori di glucosio nel sangue. Come spiegato, fino a 10 test mediante puntura dei polpastrelli al giorno (ma la media è di 2,4), per avere un quadro glicemico completo in base al quale adeguare la terapia.
La novità è che ora si offre un'alternativa capace di migliorare la qualità della vita di milioni di bambini, giovani e adulti, grazie a FreeStyle Libre, il device realizzato da Abbott.
Ideato per sostituire il test della glicemia di routine, il sistema è composto da un sensore di ridotte dimensioni (non più grande di una moneta da 2 €), da applicare sulla parte posteriore del braccio, che misura automaticamente notte e giorno i valori del glucosio per 2 settimane, senza necessità di effettuare la calibrazione mediante puntura del dito. I dati raccolti dal sensore vengono trasmessi a un lettore touch screen, in grado di operare ad una distanza tra 1 e 4 cm anche attraverso i vestiti: in questo modo si ottiene la visualizzazione immediata del valore del glucosio, lo storico delle ultime 8 ore, nonché la visualizzazione, tramite una freccia, dell'andamento dei livelli.
Come ha ricordato Pat Cole, partendo dalle esigenze dei pazienti, Abbott è arrivata a mettere a punto questo dispositivo di controllo per offrire praticità e discrezione di utilizzo, ma anche per contribuire a migliorare l'efficacia delle terapie e ridurre, così, i costi conseguenti alle ospedalizzazioni.
Quest'ultimo punto si è imposto per rilevanza durante il dibattito, perché sebbene il prezzo del nuovo device sia superiore a quello dei metodi tradizionali, i benefici per i malati, ma anche i risparmi per la collettività, appaiono di gran lunga superiori. La sfida è dunque renderlo accessibile anche a coloro che non possono permettersi di acquistarlo.
Massimiliano Bindi ha per questo ribadito che Abbott intende dimostrare attraverso studi clinici che FreeStyle Libre è un'innovazione sostenibile anche dal punto di vista economico, in quanto può contribuire a razionalizzare la spesa sanitaria.
Ne è convinto Stefano Bonaccini, presidente della Regione che per prima ha riconosciuto il nuovo dispositivo, coerentemente a un approccio che, seppur nell'ottica di ottimizzare la spesa farmaceutica, non rinuncia a mettere in primo piano le necessità dei pazienti e la qualità della vita.
Concetti ripresi dall'onorevole Donata Lenzi che, apprezzando quanto fatto, vede necessario un maggior equilibrio tra esigenze di controllo della spesa pubblica e sostegno alla ricerca e all'innovazione tecnologica.
Altre voci si sono aggiunte nel corso della mattinata, tutte concordi nel sottolineare come questa innovazione possa rappresentare un effettivo salto di qualità nella vita di molti.
Due fuori programma, inventati, con mestiere, da Mentana: quello di Romano Prodi, che si è dimostrato vivamente preoccupato per le sorti dell’Europa, che, ormai concentrata solo a far di conto, sembra « aver perso l’anima», sembra aver smarrito il senso della storia e la consapevolezza che solo insieme sia possibile essere l’avanguardia del mondo; e quello dell'attore Maurizio Ferrini che, diabetico da poco tempo, entusiasticamente si è candidato a testimonial del FreeStyle Libre.
Onore al merito a Maurizio Marchesini, che non ha mancato di rimarcare quanto la collaborazione con Abbott dimostri come siano vincenti la tecnologia e la manifattura made in Italy, e come sia necessario continuare a fare quello che altri non sanno fare. Ha, inoltre, spiegato, con l’ausilio di un video, che l’impianto robotizzato - unico nel suo genere - per il confezionamento efficiente e rapido di questo prodotto rivoluzionario, è stato progettato e realizzato con il contributo dell’indotto, preziosa risorsa che si somma al know-how dell’azienda.
Parole che hanno permesso a Federica Guidi di testimoniare quanto il governo sia vicino alle imprese e quanto stia facendo per incentivare investimenti (riduzione delle tasse) e innovazioni (Patent box), in direzione di una flessibilità tutta italiana, che significa “fare” le cose in modo sempre più aderente alle esigenze del mercato.
NOTA Secondo le stime fornite, nel mondo circa 415 milioni di persone, di cui 3,5 milioni in Italia, hanno il diabete. Numeri che sembrano destinati a crescere significativamente nei prossimi anni.