Innovare nei fatti

Il Gruppo Fameccanica diversifica l’attività e punta al settore liquid filling utilizzando un approccio 4.0 per quanto riguarda soluzioni tecnologiche e servizi. Ecco un esempio di cosa si può fare combinando il know how e l’organizzazione di una grande realtà industriale con la determinazione e le competenze di un ristretto e affiatato gruppo di specialisti. Stefano Lavorini

particolare-grafico_APE_web.jpg350 milioni di fatturato, quasi 1.000 persone, 4 sedi produttive… Questa la fotografia di Fameccanica, nata nel 1975 a Sambuceto di San Giovanni Teatino, e riferimento a livello mondiale nella progettazione e costruzione di linee automatiche per la produzione di prodotti igienici monouso (pannolini per bambini e adulti nonché assorbenti femminili).

Fameccanica è controllata al 100% dalla società Fater (911 milioni di euro di fatturato, leader italiano nel mercato dei prodotti assorbenti per la persona e nel mercato europeo delle candeggine), che presenta non poche peculiarità, prima fra tutte quella di essere frutto di una joint venture paritetica tra Procter & Gamble e Gruppo Angelini.

  A PORTE APERTE
Per presentare la nuova Business Unit Liquid Primary Packing, Fameccanica ha organizzato il 23 e 24 marzo un’open house, di cui è prevista una replica nei giorni 11 e 12 maggio. All’incontro, che si è svolto in un clima cordiale e informale, hanno partecipato rappresentanti del mondo degli utilizzatori e fornitori di tecnologia. Dettagliate le presentazioni, senza essere noiose, stimolante il confronto tra i soggetti della filiera chiamati a collaborare nell’ottica dell’innovazione di prodotto. La potenzialità della Business Unit liquid filling è stata ben rappresentata dalla demo live della linea di riempimento LPP3.
La macchina vista in funzione poteva raggiungere una cadenza di 350 pezzi/min su un formato personal care da 400 ml.
Di effetto, l’applicazione Easylife, che anticipa gli sviluppi nel mondo dell’automazione in ambito Industry 4.0.

Con questa storia alle spalle, non c’è da meravigliarsi che Fameccanica abbia deciso di affermarsi nel mondo delle macchine per il riempimento di prodotti liquidi per la cura della persona e per la detergenza domestica: obiettivo ambizioso, considerando che il settore è affollato e presidiato da aziende di lunga tradizione e comprovata capacità.

Allo scopo è stata creata la divisione Liquid Primary Packing, di cui è responsabile Rocco Amicone, ingegnere elettronico, in azienda dal 1987 e figura di riferimento dal ’95; un uomo cordiale, di provata esperienza e capace di un entusiasmo contagioso. Insieme a lui, un gruppo di ingegneri e tecnici giovani e competenti, con molta voglia di fare, che lavora con senso della realtà e spirito di innovazione; tra gli altri, Giuseppe Giallombardo, manager commercial, Mario Di Donna, manager operation, Barbara De Dominicis, product manager, Mauro Tocco, sales engineer. Tutte persone che, a incontrarle, mi restituiscono l’impressione di voler svolgere il proprio compito con entusiasmo e autenticità.

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LPP: LA STORIA SI RIPETE
La Business Unit nasce sulla base di idee innovative e sembra riecheggiare quello che fu l’inizio di Fameccanica, dovuto a un “aspirante imprenditore”, Carlo Bianco, e di un gruppo di tecnici addetti, in Fater, alla manutenzione delle linee di produzione, che riuscirono a trasformare in impresa il progetto di costruire in proprio le macchine per fare i pannolini, fino a quel momento made in Svezia.

Amicone mi spiega che «l’unità operativa Liquid Primary Packing risponde all’esigenza di avere, all’interno di Fameccanica (oltre 1.000 linee per pannolini installate nel mondo), una struttura agile e snella, con persone dedicate e motivate».

La ricerca di efficienza ha portato così a riunire nella Business Unit tutte le funzioni relative all’attività di vendita, marketing, progettazione, acquisti, process engineering, produzione, con due manager, uno tecnico e uno commerciale, che condividono la responsabilità dell’attività.
Insomma, un’azienda all’interno dell’azienda, che si avvantaggia dall’avere siti produttivi in Italia, Cina, Usa e Brasile: un modello che consente di servire le multinazionali con la stessa tecnologia ovunque nel mondo.

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Rocco Amicone, al centro; a sinistra Giuseppe Giallombardo e a destra Mario Di Donna                

UN MERCATO GLOBALE.
È sempre Amicone a parlare: «La nostra storia dimostra che, nel campo delle macchine per pannolini, sappiamo far bene il nostro mestiere e che abbiamo la serietà, la professionalità, l’organizzazione necessarie per servire clienti multinazionali, anche in forte concorrenza tra di loro. È naturale fare altrettanto anche per quanto riguarda le macchine per il riempimento di liquidi, anche perché abbiamo tutto l’interesse a operare su un libero mercato.
Lo testimonia anche un recente accordo di confidenzialità con uno dei maggiori player globali nel settore Personal care: non è stato facile, ma siamo stati accreditati come fornitori».

I programmi per il futuro sono ambiziosi ma alla portata, come mi confessa Giallombardo: «Quando arriviamo a spiegare a un potenziale cliente cosa facciamo e come gestiamo il business, suscitiamo un immediato interesse perché le nostre soluzioni rispondono concretamente alle esigenze di innovazione del produttore finale, esigenze che al momento non sono soddisfatte dai player tradizionali».

PARTNERSHIP STRATEGICHE
Per scelta e per necessità, in Fameccanica sono consapevoli che la strada per trovare un proprio spazio è essere innovativi, anche nel ridisegnare la catena del valore.
Amicone è chiaro, al riguardo: «Vogliamo inaugurare con i nostri partner un modo diverso di lavorare, che porti a condividere competenze e opportunità. Importante è quindi avere un network di collaborazioni che comprende fornitori e clienti».

Da una parte, quindi, gli uomini di LPP si propongono di costruire una rete di partner preferenziali, specialisti nella costruzione di quanto non realizzato in casa: teste etichettatrici, sistemi di alimentazione e orientamento tappi e dispenser, ma anche macchine per l’imballaggio secondario. E devono condividere lo stesso DNA di Fameccanica, ovvero offrire una tecnologia che assicuri risparmio energetico, riduzione del rumore, flessibilità, facilità di cambio formato e semplicità di utilizzo.
Dall’altra, il progetto è di condividere con i clienti non solo l’ingegneria ma anche lo sviluppo dei prodotti, rimuovendo le classiche barriere con l’obiettivo di dare nuovo valore aggiunto al business.
«Oggigiorno i clienti, più che di un fornitore di macchinari, sono alla ricerca di una partnership a tutto tondo (prodotto, mercato, tecnologia, servizi) - aggiunge Giallombardo - e di una disponibilità che va oltre il semplice rapporto cliente-fornitore».

NOTA A MARGINE
A ben vedere, Fameccanica appare, in tutto e per tutto, come un caposaldo della tecnica, ovvero di quel tipo di razionalità che ha l’obiettivo di raggiungere, solo e unicamente, il massimo degli scopi.
Eppure, guardandomi intorno, parlando con le persone, colgo traccia di manifestazioni molto umane e di un sano entusiasmo.
Un aspetto niente affatto trascurabile.

LIQUID PRIMARY PACKING
Fameccanica ha realizzato la prima linea per il riempimento di liquidi nel 2012, su richiesta di una primaria multinazionale alla ricerca di un partner che le consentisse di realizzare un breakthrough tecnologico. Il risultato di questa operazione è la tecnologia LPP, che combina competenze ed esperienze maturate  nella costruzione sia di macchine pannolini che di dosaggio e confezionamento.

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Secondo le richieste puntuali della multinazionale la linea doveva avere una velocità di produzione più elevata, un grado maggiore di flessibilità, occupare meno spazio, integrando il riordinatore flaconi, l’etichettatrice, la riempitrice e il tappatore in un unico “superblocco”; costare  meno e consentire un cambio formato nel 50% di tempo. «Abbiamo firmato il contratto di fornitura e siamo riusciti, fin dalla costruzione della prima linea, a ottemperare a tutte le richieste, abbattendo il Total cost of ownership del cliente» ricorda Rocco Amicone.
                                                                                                                            Continua...

 

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