L’importanza del packaging giusto

EQUAZIONI Se l’imballaggio riveste una funzione strategica per le aziende che operano nel settore dei prodotti di largo consumo e un buon packaging può essere realizzato grazie
a un motion control adeguato… il motion control è strategico. Lo dimostra l’intervento  di Control Techniques sulla fardellatrice Mito di Mimi.

Qualsiasi azienda che opera oggi nel settore dei beni di largo consumo ha la necessità di garantire ai propri prodotti un confezionamento corretto e di qualità, con lo scopo di preservarli e proteggerli ma anche di dare maggiore visibilità al logo e al marchio dell’azienda. Il packaging è, insomma, un vero e proprio biglietto da visita, con cui le aziende si presentano ai consumatori.
Mimi (Gruppo Tosa) è un’azienda di Canelli (AT) che, dal 1978, costruisce fardellatrici. Queste macchine provvedono, in automatico, a confezionare ogni genere di prodotto (barattoli, lattine, bottiglie, pacchi di riso e di alimenti, ma anche anche giornali, riviste e mobili) con film di materiale plastico termoretraibile: il fardello realizzato passa in un forno di retrazione per una perfetta chiusura.

Una delle realizzazione più recenti di Mimi è la fardellatrice Mito, studiata per l’industria delle acque minerali e, più in generale, dei liquidi confezionati in bottiglie, brick, cartoni, lattine, flaconi o vasetti.  
La particolarità di Mito sta proprio nella capacità di variare in modo flessibile il formato dei fardelli, passando da quello classico (6 bottiglie da 1,5 l) a quello da 24 bottigliette da 0,5 l o, ancora, a qualsiasi altro genere di contenitore, e quindi di dimensione del fardello finito. A questo risultato hanno contribuito i servoazionamenti di Control Techniques.

L’importanza dei motori brushless
Il ciclo di lavoro di una fardellatrice, e la Mito non fa ovviamente eccezione, è un delicato e preciso gioco di cinematiche: il fardello in movimento deve sincronizzarsi con il taglio del film che, a sua volta, deve incontrarsi nel giusto istante con il fardello stesso e la traiettoria di rotazione che il film compie per effetto della bacchetta di prelevamento, deve essere coordinata con moti rettilinei del fardello e del secondo film.
A tutto ciò si aggiunge l’obiettivo che i tecnici di Mimi hanno voluto porsi progettando Mito: la flessibilità, per poter variare con facilità la dimensione dei fardelli. Ecco perché, nei punti focali della macchina, laddove avviene il vero e proprio controllo delle cinematiche, sono presenti dei motori brushless: la catena di trascinamento del fardello ha una velocità regolabile in funzione del tipo di fardello, così come il secondo motore brushless sul gruppo di taglio garantisce il fasamento della lama rotante, in funzione delle dimensioni e del passo dei fardelli in transito, potendo così adattare le dimensioni del lembo di film da tagliare.

Infine, il gruppo di avvolgimento del film intorno al fardello, sempre grazie al brushless, permette di creare profili adeguati di velocità, accelerazione e decelerazione, in relazione al fardello da trattare. In questa fase, la precisione e la sincronizzazione del sistema sono di vitale importanza per il fardello finito “a regola d’arte”: un film posizionato con precisione e nella giusta quantità assicura che non ci siano infatti bolle, rigonfiamenti ed “effetti ragnatela” sulla confezione. Inoltre, assicura il corretto posizionamento dei loghi che, agli occhi del consumatore, risulteranno perfettamente allineati su tutti i fardelli esposti sugli scaffali di un supermercato.

Strategie di motion control flessibile
Per il controllo dei tre motori brushless a bordo della Mito, i tecnici Mimi hanno scelto i servoconvertitori Digitax ST di Control Techniques, particolarmente adatti all’azionamento di motori brushless su macchine industriali. I Digitax ST hanno permesso non solo la regolazione dei motori brushless, ma anche di raggiungere gli standard di flessibilità sul ciclo di avvolgimento. Come abbiamo visto, si è trattato di creare delle traiettorie di moto circolare intorno al fardello in moto rettilineo, con adeguati profili di velocità e accelerazione; in altri termini, sono state create delle camme elettroniche, in funzione delle dimensioni dei vari fardelli da confezionare.

Il risultato è stato raggiunto grazie ai Digitax ST equipaggiati con i moduli SM Application. In questo modo, i codici software per il motion control e le camme elettroniche sono state sviluppate sul drive anziché direttamente sul PLC della macchina. Ciò ha reso possibile svincolare le funzioni logiche di motion control dalla scelta del PLC, conferendo ulteriore flessibilità alla Mito e offrendo ai tecnici Mimi la possibilità di concentrare nel drive, allocato nel modulo SM Application, le caratteristiche specifiche della fardellatrice, come la gestione degli spazi, degli assi, il controllo di movimento e le varie camme disponibili, a seconda del tipo di fardello da confezionare.

Analogamente, sulla Mito, sarà possibile variare senza problemi i bus di campo per la comunicazione: sempre grazie ai Moduli SM Application, un eventuale cambio del bus di campo non ha ripercussioni sul codice sviluppato sul drive Digitax, dato che rimane a valle del bus stesso, senza coinvolgere quindi le funzioni logiche del PLC e il tipo di dati che il bus è chiamato a gestire.                    

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