“Dietro” a un cartone per pizza

Cuboxal (parte del Gruppo Pro-Gest) realizza imballaggi per alimenti, con una focalizzazione specifica sulla produzione di scatole per pizza. Il ricorso a macchine da stampa e fustellatura allo stato dell’arte - equipaggiate con tecnologia Bosch Rexroth - ne alimenta il dinamismo e le competenze.

«Per fortuna la gente mangia ancora la pizza; anzi con la crisi, la compra e la porta a casa più spesso». E, di conseguenza, aumenta l’uso delle apposite scatole per il trasporto.
Con questa battuta Benedetta Zago, figlia del fondatore del gruppo Bruno Zago e Direttore Generale di Cuboxal, azienda del Gruppo specializzata nella produzione di imballaggi per alimenti e, in particolare, per pizze spiega come, in controtendenza rispetto a un sistema industriale in affanno, il gruppo investa e cresca.

Obiettivi di sviluppo
La crescita è documentata dai numeri della produzione: se nei primi anni ‘90 del secolo scorso, l’azienda realizzava circa 25 milioni di pezzi all’anno, oggi “sforna” quasi un milione e 700mila contenitori al giorno (oltre quattrocento milioni annui). Destinati ad aumentare: l’obiettivo è infatti raddoppiare i volumi attuali nel giro dei prossimi due anni.
Il cartone per la pizza viene venduto per oltre il 90% all’estero: «All’inizio il nostro mercato di riferimento era la Germania - conferma Benedetta Zago - e lo rimane tuttora, ma esportiamo sempre più anche in Africa, Medio Oriente, Stati Uniti».
«Le scatole arrivano, anche di notte, perché si lavora a ciclo continuo, vengono preparate e sistemate nelle piazzole di carico per essere spedite, la mattina successiva, ai clienti, il tutto grazie a navette robot», spiega Bruno Zago, patron della Pro-Gest, colosso che gestisce tutta la filiera della carta e di cui Cuboxal è uno dei fiori all’occhiello.
«Attualmente i dipendenti sono 80, ma, se tutto procederà secondo i piani, il numero è destinato ad aumentare. Proprio per far fronte alle nuove esigenze produttive, abbiamo da poco ultimato un ampliamento di circa 8000 mq della superficie coperta, che è ora pari a 22mila metri quadri complessivi». Rimarca Benedetta: «È stato fatto un importante investimento in macchinari per 3,5 milioni di euro su un totale di 23 milioni investiti nel progetto».

Alta tecnologia per una produzione eccellente
Se entriamo nel merito della produzione delle scatole per la pizza, scopriamo che per arrivare a questi numeri e a queste prestazioni, Pro-gest si affida alla potenza di quattro macchine da stampa Nike Print 180/220 e a un fustellatore rotativo Serie ZEUS HBL di Massenzana Group (Favalessa) equipaggiate da Bosch Rexroth.

La stampa. In particolare la linea di stampa flessografica Nike Print 180/220 - configurabile in base alle esigenze del cliente finale - prevede fino a sei colori su fogli di cartone ondulato di tipo high board (stampa dal basso), con trasporto dei fogli mediante sistema di aspirazione, con motorizzazioni indipendenti e sincronismi di stampa gestiti dal motion controller di Bosch Rexroth.
La macchina, progettata per raggiungere una velocità produttiva di 10.000 fogli/ora, può essere realizzata in due versioni di larghezza pari a 1800 o 2200 mm. Può essere equipaggiata con cilindri anilox per carte normali o per carte patinate; si possono utilizzare rulli gommati, racle negative o racle a camera.
Nike Print può essere fornita anche con il cambio rapido e automatico dell’anilox oppure con il doppio anilox installato in macchina pronto all’uso. Il processo di asciugatura dei fogli può essere sia ad aria calda che a infrarossi. Inoltre, essendo configurabile sia come stampa in-line che off-line, è equipaggiata con transfer diretto alla fustellatrice o all’impilatore fogli in uscita.
«Il cliente richiedeva una macchina con cambio clichè veloce durante la produzione, garantendo ottime prestazioni nel mantenimento del registro fin dalle prime stampe dei nuovi lotti di produzione.
Nike Print ottiene un’elevata precisione nella definizione della stampa, garantendo un margine di errore sul registro molto vicino alle migliori applicazioni nel settore» spiega Loris Favalessa di Favalessa SpA.

La fustellatura. Il fustellatore rotativo serie ZEUS HBL da 66” viene costruito in tre modelli da 2500, 2800 e 3200 mm. Permette la preparazione rapida delle stampe con macchina in produzione e la preparazione del gruppo fustellatore da terra abbinato anche al sistema Serrapid.
La fustellatura e la stampa ad alta qualità sono di grande precisione. Il trasporto aspirato avviene tramite cinghie dall’alto.
Dotata di doppio rullo anilox sempre pronto all’uso, questa macchina ‘HBL’ a motori diretti, può lavorare a tutto formato e stampare a 5, 6 o più colori.

Architettura completa da un unico fornitore
Per lo sviluppo di un’applicazione così flessibile e sofisticata, in un contesto di elevata competitività come quello del mercato attuale, Massenzana Group si è affidata a Bosch Rexroth, la cui completezza nella progettazione e nella fornitura di diverse linee tecnologiche di prodotto ne fanno il punto di riferimento per lo studio di soluzioni innovative.
«Ci siamo rivolti a Bosch Rexroth - precisa Favalessa - per la competenza riconosciuta su questa tipologia di macchine. Inoltre, il vantaggio di avere un’architettura completa progettata da un unico forni-
tore ci ha permesso di ridurre in modo significativo tempi di progettazione e costi di sviluppo, inserendo la prima macchina in produzione presso il cliente in meno di tre mesi dall’ordine».
Tanto Nike Print quanto Zeus HBL sono stati realizzati con la piattaforma IndraMotion for Printing di Bosch Rexroth.
«IndraMotion for Printing integra nella piattaforma di motion control un potente plc di macchina conforme ai moderni linguaggi di programmazione a norma IEC 61131» interviene l’ingegner Luigi Franchini, Food Packaging & Printing cluster manager di Bosch Rexroth.
«La piattaforma motion include le funzioni di libreria per la gestione dei diversi processi richiesti dalle macchine da stampa da singolo foglio: sincronismi, controllo di registro, ottimizzazione dei profili camma per la correzione lunghezza dei clichè di stampa e gestione di formati multipli, nota come funzionalità skip-feed. La disponibilità di funzioni sviluppate per applicazioni del settore ha consentito una rapida messa in servizio del prototipo, consentendo al costruttore di concentrare la propria attività sulle funzioni applicative tipiche della linea di stampa» aggiunge il responsabile.
La piattaforma elettronica è completata dagli azionamenti modulari digitali della serie IndraDrive, con drive modulari doppi da 36A, dai servomotori brushless della serie MSK sugli assi di stampa, e dai servomotori asincroni della serie MAD sui trasporti e sull’introduttore. Sugli assi stampa, la sicurezza funzionale durante le fasi di sostituzione dei clichè è garantita tramite le funzioni di sicurezza integrata sugli azionamenti, certificate in accordo alle normative vigenti.
«L’adozione degli azionamenti modulari doppi e la scelta delle funzioni di sicurezza integrate negli azionamenti secondo lo standard Safety on Board di Bosch Rexroth- conclude Franchini - ha portato a una riduzione significativa degli ingombri e dei cablaggi nel quadro elettrico, a tutto vantaggio della riduzione dei tempi di collaudo e della manutenibilità generale delle applicazioni».
I motori degli assi stampa, anilox e trasporti vengono inoltre forniti di riduttori epicicloidali a gioco ridotto già montati, riducendo significativamente il tempo di montaggio dei gruppi a carico del costruttore.
La sinergia tecnologica tra Bosch Rexroth e Favalessa è nata in occasione degli investimenti realizzati da Pro-gest nei nuovi siti produttivi, e si è sviluppata con reciproca soddisfazione fino all’installazione di quattro linee di stampa e di un fustellatore rotativo completo di sei unità colore. E mentre Pro-gest continua la propria crescita nel mercato mondiale dell’imballo per alimenti, Favalessa si affaccia sul mercato internazionale proponendo soluzioni tecnologiche oggi confrontabili con i principali costruttori europei. E se il cartone della pizza resta una delle immagini più note del prodotto italiano, la sua produzione è affidata a soluzioni tecnologiche flessibili, precise e veloci che ben rappresentano il know-how distintivo delle aziende di automazione Made in Italy.      

Il Gruppo Pro-Gest
Tecnologia, robustezza, personalizzazione, sicurezza sono alla base del successo di una realtà del calibro di Pro-gest (holding di proprietà della famiglia Zago, gruppo privato numero uno in Italia nella produzione di carta, cartone e imballaggi oltre che uno dei maggiori player in Europa nel comparto del riciclo). Un traguardo, questo, raggiunto grazie all’impiego di macchine da stampa ad alta precisione e fustellatrici a marchio Favalessa … e alla tecnologia di Bosch Rexroth che le equipaggia.
Il Gruppo Pro-gest studia, concepisce e produce un miliardo e mezzo di contenitori di carta per imballare qualsiasi tipologia di prodotto e soddisfare le più svariate richieste di mercato, dalla vaschetta per frutta al cartone per la pizza, fino ad arrivare allo scatolone per grandi macchinari.
Ogni imballaggio Pro-gest nasce direttamente dalle cartiere e dagli ondulatori del gruppo ed è seguito in ogni sua fase produttiva, assicurando al prodotto finito totale garanzia in termini di qualità, costanza di materiali usati e puntualità nelle forniture.
Ogni stabilimento dispone di linee di stampa flexografica di ultima generazione, con possibilità di stampa fino a 6 colori, e consegna just in time: ampi magazzini automatizzati permettono infatti lo stoccaggio di materie prime e prodotto finito, per facilitare il cliente nella gestione degli ordini.                                                                                
Uno sguardo ai numeri del Gruppo rende l’idea delle sue dimensioni: un milione di metri quadrati di proprietà, 850.000 tonnellate di carta prodotta, 800 milioni di metri quadri di cartone ondulato sviluppati e un miliardo e mezzo di piccoli e grandi contenitori trasformati per qualsiasi tipo di prodotto.

                          

 

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