Cooperare oltre la tecnologia

PROGETTARE UNA MIGRAZIONE DI SUCCESSO. Cama Group e Rockwell Automation lavorano insieme a un progetto di R&S, per implementare un’architettura integrata nelle soluzioni robotizzate che l’azienda lombarda installa in tutto il mondo.

«Quello che ci lega a Rock­well Automation non è un semplice rapporto tra cliente e fornitore di automazione: negli anni abbiamo infatti costruito una vera e propria partnership, mettendo a fattore comune le competenze maturate nei rispettivi ambiti di riferimento».
Così Annalisa Bellante, Marketing Ma­nager di Cama Group, definisce la collaborazione tra la sua azienda (non un semplice costruttore di macchine ma fornitore di linee complete per il packaging secondario) e Rockwell Automation (non un semplice marchio di prodotti di automazione ma un player globale, che a un’offerta completa di soluzioni di automazione e controllo affianca un supporto tecnico competente e affidabile).
Proprio il servizio e il supporto fornito dal team GOTC (Global Oem Technical Consultants) di Rockwell Automation hanno fatto la differenza in un progetto volto a migrare il sistema di automazione e motion control dei robot di Cama Group da tecnologia mista a tecnologia esclusivamente Rockwell.

Una migrazione all’insegna dell’integrazione
Come spiega Paolo Mosca, Electronic Department Manager di Cama Group: «Poco più di un anno fa abbiamo avviato con il team di Rockwell Automation un percorso volto a progettare e realizzare l’automazione dei nostri robot utilizzando esclusivamente la loro tecnologia». Dopo avere dotato infatti i suoi robot top loader delle soluzioni Rockwell Auto­mation, Cama Group ha proseguito nel migrare la logica e il motion control dei suoi robot a cinematica parallela (i Triaflex) da una tecnologia mista a una totalmente Rockwell.
Il percorso avviato da Cama Group è sfociato in un vero e proprio progetto di R&S, non fine a se stesso ma orientato a rispondere a un’esigenza espressa dal mercato. Dice ancora Mosca: «Dobbiamo poter garantire al cliente quello che chiede, ossia il passaggio da una tecnologia mista, che comprende soluzioni di diversi marchi, a una tecnologia basata interamente sulle soluzioni hardware e software di Rockwell Automation. Il tutto senza compromettere l’efficienza e l’efficacia dei processi produttivi».

Oltre agli obiettivi, il team GOTC, il dipartimento di R&S, l’ufficio di progettazione elettronica e meccanica di Cama Group  hanno condiviso i metodi di project management. «La definizione chiara delle specifiche e dei target, frutto della competenza dei team coinvolti, e la condivisione dei metodi di gestione del progetto sono stati gli elementi vincenti della nostra collaborazione, perché ci hanno consentito di rispettare il time-to-market e controllare i costi» prosegue Mosca. «Dal punto di vista tecnico, l’idea di base era quella di integrare logica e motion in un’unica piattaforma di automazione per il robot, seguendo un approccio modulare che consentisse poi di adattare la soluzione alle problematiche specifiche dei processi produttivi dei nostri clienti».
La panoramica di applicazioni che Cama Group sviluppa in tutto il mondo è, infatti, ampia: l’azienda opera principalmente nei settori bakery, confectionery, pet food, dairy e coffee, ma guarda con attenzione anche al mercato non-food e alla manipolazione e confezionamento di prodotti “nudi”.
«I nostri robot si inseriscono in linee d’imballaggio complete e di volta in volta personalizzate» spiega Mosca, sottolineando come i fattori di complessità del progetto fossero molteplici. «Il sistema di automazione e controllo del robot doveva quindi tenere conto di diversi requisiti, tra i quali l’alta velocità,  la flessibilità nella manipolazione, la sincronizzazione tra i diversi assi all’interno dell’impianto e la gestione dei cambi formato».

Una catena di vantaggi dall’oem all’utente finale
Alte prestazioni, velocità e affidabilità ai massimi livelli sono i risultati principali che Cama Group ha ottenuto grazie all’implementazione della tecnologia Rockwell Automation nell’isola robotizzata.
Il progetto ha pienamente soddisfatto il presupposto iniziale: garantire al cliente la stessa efficienza ed efficacia dei processi produttivi sostituendo i differenti sistemi di controllo della logica e del motion con l’Architettura Integrata di Rockwell Automation.
«Adottando un’elettronica uniforme, riusciamo ad armonizzare l’impianto e a gestirlo in modo ottimale» commenta Mosca. «Seguendo poi un approccio modulare abbiamo potuto progettare l’impianto definendo degli standard replicabili in futuro».
I vantaggi ottenuti si traducono poi in benefici per l’utente finale: razionalizzazione delle parti impiegate negli impianti, un’interfaccia unica per la gestione della linea, un ingombro contenuto degli armadi elettrici e dei cablaggi e, di conseguenza, una generale riduzione nei costi.
«Il progetto che abbiamo portato a termine insieme a Rockwell Automation ha per noi un’importanza strategica, perché in esso abbiamo interpretato le tendenze del mercato del packaging da qui ai prossimi cinque anni» conclude Annalisa Bellante. «In questo senso era fondamentale per noi poter collaborare con un partner affidabile e qualificato, che fosse il più possibile “service oriented”, così come noi lo siamo con i nostri clienti».              

Una piattaforma unica per un’automazione complessa
All’avvio del progetto, Cama Group e Rockwell Automation hanno delineato le specifiche tecniche per dimensionare plc, I/O, motori, azionamenti, inverter e pannelli di visualizzazione.

Come cuore del sistema è stata selezionata la Logix Platform con motion integrato. «Nello specifico, abbiamo adottato il ControlLogix L72 con interfaccia Sercos, gli azionamenti Kinetix 6000 e 6500, gli inverter Powerflex, i motori MPL e i pannelli PanelView Plus» precisa Paolo Mosca, Electronic Department Manager di Cama Group.
Oltre a consentire di raggiungere l’obiettivo dell’integrazione, la piattaforma basata su ControlLogix ha permesso a Cama Group di gestire in contemporanea le diverse cinematiche del robot, eseguendo una sincronizzazione efficace con il tracking, l’handling e la visione.
«Grazie alla Logix Platform possiamo realizzare e gestire tutte le cinematiche e le configurazioni degli assi nei vari processi, così come, tramite Ethernet IP, possiamo interfacciare i sistemi di visione, sia OCR (Optical Character Recognition) sia OCV (Optical Character Verification) a tutti i dispositivi Rockwell Automation presenti nell’isola robotizzata».
Un altro aspetto importante di cui Cama Group ha dovuto tenere conto in fase di progettazione del sistema di automazione è la sicurezza operativa della macchina.
«Per quanto riguarda la safety, l’adozione dei prodotti Rockwell Automation è in linea con la scelta di razionalizzare e standardizzare il più possibile i sistemi di sicurezza sulle nostre linee», dice Mosca.
In conformità alla UNI EN ISO 13849-1 gli impianti di Cama Group garantiscono il PL (Performance Level) D.
Nel caso specifico, non solo soluzioni tecniche basate su relé di sicurezza Guardmaster e l’adozione di funzionalità di sicurezza integrate negli azionamenti e negli inverter: per la progettazione di linee complesse con isole robotizzate il PLC di sicurezza Guardlogix, i moduli I/O di sicurezza, le reti di sicurezza certificate consentono di ridurre i costi di cablaggio e di risolvere le applicazioni di sicurezza mediante implementazioni software.
Integrazione è stata la parola d’ordine anche per quanto concerne la parte di sviluppo software del progetto: l’adozione di RSLogix 5000 come unico ambiente di programmazione per la logica, il motion e la diagnostica dell’impianto ha consentito a Cama Group di confezionare una soluzione realmente uniforme, a tutto vantaggio dell’utente finale, indipendentemente dai processi che il robot è chiamato a svolgere.
«Nello sviluppo software abbiamo tenuto conto anche delle linee guida OMAC per quanto riguarda l’impostazione del software e l’interfaccia operatore, facendo in modo che quest’ultima rispettasse determinati criteri di look&feel e fosse valida anche per la diagnostica», conclude Mosca.

 

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