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Imballaggi flessibili Pane e companatico
INNOVAZIONI CONCRETE Originali, sicuri, funzionali e accattivanti, i contenitori flessibili di Forapack (BagFlex e Zipaper) stanno conquistando utilizzatori finali e distributori in tutta Europa. In attesa dell’ultima novità, presentata in anteprima a Emballage: il sacchetto biodegradabile di carta + Mater-Bi, dotata di zip apri & chiudi. Ado Sattanino
«Di polipropilene o polietilene, semplici o accoppiati, lisci o forati, in bobine, buste oppure fogli, i nostri imballaggi sono idonei al contatto con gli alimenti e rispettano tutte le normative europee in vigore. Le nostre linee - spiega con soddisfazione Guido Luciani, amministratore della Forapack Srl - sono certificate ISO 9002 e autocertificate HACCP.
La fiducia che abbiamo guadagnato fra utilizzatori finali e retailer del Vecchio Continente attesta peraltro il nostro sforzo costante per garantire igiene e sicurezza ai livelli più alti». Da 15 anni Forapack Srl progetta e realizza confezioni flessibili destinate a proteggere l’integrità e la freschezza degli alimenti; e, oggi, come vedremo, garantisce anche “qualcosa di più”. Radicata nel proprio territorio (Poggiofiorito, nel cuore verde dell’Abruzzo) ma al contempo ispirata da una forte vocazione internazionale, l’azienda abruzzese nel 2005 ha generato un fatturato di oltre tre milioni di Euro. E sono una trentina le persone impiegate in un ciclo completo di trasformazione dell’imballaggio, dallo sviluppo personalizzato della grafica alla stampa flessografica a otto colori (rotocalco su richiesta), dall’accoppiamento senza solvente al taglio nella larghezza richiesta, dalla micro e macro-perforazione dei film sino alla realizzazione di buste e sacchetti saldati “a filo” o termosaldati a piattina.
La forza delle buone idee
Produttore di riferimento, da oltre dieci anni, per quanto riguarda i sacchetti microforati destinati soprattutto al confezionamento del pane (130.000.000 di pz/anno e circa il 60% del mercato italiano), Forapack ha di recente investito nello sviluppo di imballaggi originali e innovativi, creando soluzioni ad alto valore aggiunto, pratiche e, al contempo, di notevole impatto a scaffale. «Oltre a garantire igiene e protezione agli alimenti (condizioni di base, ovviamente), le nostre nuove confezioni sono efficaci strumenti di marketing, e offrono al consumatore funzionalità aggiuntive. Quasi due anni e mezzo fa, in particolare, il nostro impegno nella R&S si è concretizzato nel BagFlex: si tratta di un imballaggio realizzato con film di poliammide biorientato (BOPA) da 15 micron e polipropilene cast (CPP) da 50 micron antifog, con uno zipper di PP richiudibile ed ermetico, e una maniglia fustellata. Ideale per il pollo arrosto (ma utilizzabile anche per altri alimenti) il BagFlex è disponibile come busta piatta e a soffietto, liscia o microforata, offrendo dunque un’ampia scelta in fatto di forme e destinazioni d’uso. Oggi siamo in grado di produrre una gran varietà di soluzioni differenti, testimonianza di effettiva flessibilità, grazie anche alla collaborazione fattiva di piccole aziende del centro-sud Italia, che hanno sviluppato per noi processi produttivi finalizzati alla realizzazione di componenti altamente innovativi, vedi lo zip apri-chiudi in materiale completamente biodegradabile.
Per tutti i gusti
All’indomani del lancio commerciale, BagFlex ha riscosso un immediato successo «al di là di ogni aspettativa» ammette Luciani. «La nostra proposta ha incontrato un rapido e ampio consenso soprattutto in Francia, Germania, Regno Unito, Benelux, Portogallo e Repubblica Ceca. Occorre notare che in molti di questi Paesi il pollo arrosto è percepito come “gourmandise” e si colloca in una fascia di prezzo medio-alta; perciò, una confezione originale, accattivante e soprattutto dalle spiccate caratteristiche antifog (come appunto il BagFlex) si rivela ideale per comunicare la genuinità del contenuto, favorire le vendite e agevolare la fruizione dell’alimento da parte di un consumatore esigente. Forti di questo successo - prosegue Luciani - ci siamo messi all’opera per estenderne l’impiego anche in quei mercati (Italia in primis) dove il pollo arrosto è considerato un cibo più “popolare”. Abbiamo così messo a punto una variante più economica del BagFlex, ossia un sacchetto accoppiato carta/polipropilene chiamato Zipaper». Caratterizzato da un aspetto gradevole e funzionalità elevate, fra cui la possibilità di riscaldare i cibi in forno elettrico tradizionale oppure microonde, anche lo Zipaper dispone di uno zip apri-chiudi (l’applicazione della cerniera su carta, accoppiata con PP o PE, è brevetto esclusivo dell’azienda abruzzese). Così come il BagFlex, pure lo Zipaper può essere realizzato in forme differenti, buste piatte, a soffietto, lisce e microforate.
Difesa dell’ambiente
Queste due soluzioni originali, tuttavia, non esauriscono il ventaglio di innovazioni presentate dall’azienda abruzzese nel corso di Emballage (Forapack è nella hall 6, stand K054). «A Parigi presentiamo in anteprima mondiale una confezione biodegradabile e compostabile. Grazie alla collaborazione intrapresa con la Novamont di Novara, infatti, siamo riusciti a creare una busta con le stesse caratteristiche dello Zipaper (con zip apri-chiudi) ma realizzata accoppiando carta e Mater-Bi. L’eco-compatibilità di questa confezione è inoltre garantita dalla stampa con inchiostri ad acqua e dall’uso di adesivi a base organica. Ritengo che Parigi sia una delle piazze più adatte per il lancio di una simile confezione: in Francia, infatti, operano alcuni colossi europei dell’industria alimentare e della GDO che puntano con forza alla differenziazione dei loro prodotti, e la difesa dell’ambiente è un argomento a cui è sensibile una porzione crescente di consumatori.
Con questa soluzione - conclude Luciani - sapremo insomma dare risposte convincenti a end user e distributori, grandi o piccoli che siano, in Francia, in Italia e negli altri Paesi del mondo».
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Dietro le quinte Forapack Srl realizza la busta flessibile con zip apri e chiudi, con supporto di PE, PP o PLA, avvalendosi di materiali e tecnologia dedicata: è così che crea soluzioni nuove dalla veste grafica accattivante e dall’elevato contenuto tecnologico. «Questo progetto - spiega l’amministratore, Guido Luciani - ha comportato un lungo periodo di ricerca e test industriali per la definizione del processo di lavorazione, soprattutto in relazione ai differenti materiali di utilizzo. L’esclusione dal processo di ogni prodotto chimico, come l’adesivo quale mezzo di coesione del supporto con lo zip, ha inequivocabilmente migliorato l’intera struttura che, mediante il metodo della presso-termo- fusione “face to face” dei materiali a contatto, genera la coesione degli strati che acquisiscono robustezza, plasticità e alto valore estetico, garantendo così un utilizzo polivalente. L’adozione del processo ad ultrasuoni per la termo fusione delle estremità dello zip sul supporto della carta, inoltre, ha ulteriormente ampliato la gamma di applicazioni dell’incarto, conferendo allo stesso la completa tenuta stagna per i possibili liquidi contenuti e da contenere». La tecnica di lavorazione sviluppata da Forapack ha perciò dato a questa busta una versatilità di applicazione che ne estende l’utilizzo ai settori più svariati, senza peraltro trascurare potenziali nicchie di mercato nel farmaceutico, agro-alimentare e chimico-industriale.
Behind the scenes
Forapack Srl has devised a soft pouch with open and close zip, made of PE, PP or PLA, using dedicated technology and materials: this is how the company creates new solutions with winning graphics and advanced technology. Guido Luciani the managing director, explains: «This project has required extensive research and many industrial tests to refine the processing procedure, especially with regard to the different materials used. Absence of all chemical products from the process, with a zip rather than glue for sealing the bag, has unmistakably improved the entire structure. The “face to face” press-heat-fusion method of the materials in contact creates cohesion between the layers that acquire strength, plasticity and high aesthetic value, and can therefore be used for multiple applications. The ultrasonic process used for heat melting the zip’s ends onto the paper medium has further broadened the range of the pack’s applications, with complete water tightness for any fluid contents». The processing technique developed by Forapack therefore bestows this bag with versatility of application, extending its use to a wide variety of sectors, without overlooking potential niches in the market of pharmaceuticals, food & vegetables and industrial chemicals.
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Flexible packaging Bread and butter
CONCRETE INNOVATIONS Original, safe, functional and striking, the flexible containers by Forapack (BagFlex and Zipaper) are winning end customers and distributors all over Europe. Awaiting the latest novelty, premiered at Emballage: the biodegradable paper bag + Mater-Bi, fitted with an open & close zip. Ado Sattanino
Guido Luciani, the managing director of Forapack Srl, explains with satisfaction: «Our packaging, made of simple or laminated, smooth or holed polypropylene or polyethylene in spooled, bag or sheet form, is suitable for contact with food and conforms to all current European standards. Our lines are ISO 9002 certified and with a self-issued HACCP certificate.
The trust we have gained from end customers and retailers around Europe also attests to our constant efforts for guaranteeing the highest degree of hygiene and safety».
For 15 years now, Forapack Srl has designed and created flexible packs to protect the integrity and freshness of food; and can now, as we shall see, guarantee an extra something.
Deeply rooted in its locality (Poggiofiorito, at the green heart of Abruzzo) but also with a strong international vocation, the Abruzzo based concern generated a turnover in 2005 of three million Euro.
And thirty people are employed in a complete packaging conversion cycle, from customized graphics to eight color flexographic printing (rotogravure on request), from solventless lamination to cutting of required widths, from micro and macro-film perforation to the design of pouches and bags that are wire sealed or flat heat-sealed.
The power of good ideas
A benchmark producer, for over a decade, of microholed bags intended principally for packing bread (130,000,000 pcs/year and around 60% of the Italian market), Forapack recently invested in the development of original and innovative packaging, creating solutions that are of high added value, practical and, at the same time, of considerable shelf impact.
«Our new packs not only guarantee food hygiene and protection (clearly basic conditions), but are also effective marketing instruments, and offer the customer added functions. Nearly two and a half years ago, in particular, our efforts in R&D resulted in BagFlex: packaging made of biorientated polyamide (BOPA) 15 microns thick and antifog cast polypropylene (CPP) 50 microns thick, with a resealable, airtight PP zipper and punched handle. Ideal for roast chicken (but suitable for other food, too), the BagFlex can be flat, gusseted, smooth or microholed, in a wide variety of shapes and for a multitude of purposes. We are now able to provide a broad range of different solutions, proving our full flexibility, thanks also to positive cooperation with small concerns of central southern Italy who have worked with us, developing production processes for the creation of highly innovative components, such as the open-close zip in fully biodegradable material».
For all tastes
BagFlex met with immediate success after its commercial launch, a success that, Luciani admits, went “beyond all expectations”.
«Our proposal quickly received great acclaim, especially in France, Germany, the United Kingdom, Benelux, Portugal and the Czech Republic. It should be pointed out that roast chicken in many of these countries is considered a “delicacy” and is placed in a mid to high price range; a pack that is therefore original, striking and, most especially, of excellent antifog properties (such as the BagFlex) is ideal for conveying the authenticity of the contents, promoting sales and enjoyment of the food by consumers with high expectations».
Luciani adds, «On the strength of this success, we have strived to extend use of the bag in those markets (Italy in primis) where chicken is a more “popular” food. We therefore devised a more economical version of the BagFlex, that is, a laminated paper/polypropylene bag called Zipaper». Graceful in appearance and highly functional, with the possibility of heating the food in a traditional electric oven or microwave, the Zipaper is fitted with an open-close zip (application of the zip on paper, laminated with PP or PE, is patented exclusively by the Abruzzo based concern).
Zipaper, like BagFlex, comes in different shapes, can be flat, gusseted, smooth or microholed.
Environmental protection
These two original solutions are not however the only innovations presented by the Abruzzo based concern at Emballage (Forapack in hall 6, at stand K054).
«We are premiering a pack in Paris that is biodegradable and can be composted.
Cooperation with Novamont of Novara, in fact, has allowed us to create a bag that has the same properties of Zipaper (with an open-close zip) but is made by laminating paper and Mater-Bi.
The eco-compatibility of this pack is also guaranteed by printing with water-based inks and using organic based glues. I believe that Paris is one of the most suitable places to launch such a pack: several European giants of broadscale distribution and the food industry operate in France with a strong focus on differentiation of their products, and consumers are becoming increasingly aware of environmental protection».
Luciani adds, «This solution allows us to provide convincing answers for end users and large or small distributors, in France, Italy and other countries throughout the world».
Protezione dei prodotti freschi
Per la prima volta, la confezione richiudibile Amcor TapeTop di Amcor Flexibles è stata impiegata per l’imballaggio di prodotti freschi. La catena britannica Tesco ha infatti scelto questa innovativa soluzione per la gamma di insalate non lavate a proprio marchio. Le buste sono realizzate con OPP 35 micron antimist e stampate in flexo sette colori presso Amcor Flexibles Ledbury; la caratteristica antimist preserva la qualità dell’insalata e ne esalta l’appeal sullo scaffale. TapeTop è una soluzione brevettata che utilizza una fascia pre-tagliata (posizionata a piacere sulla confezione con l’esclusivo procedimento “Cut & Transfer”) e assicurata alla confezione con un adesivo hotmelt - fornito in questo caso da Henkel. Il sistema può essere introdotto sia sulle linee di confezionamento già esistenti, sia sulle nuove macchine VFFS.
A protection for fresh produce
Amcor Flexibles’ unique recloseable Amcor TapeTop packaging solution is being used to pack fresh produce for the first time. UK supermarket retailer Tesco has chosen the innovative concept for its own label range of 5 Unwashed Salads. The Amcor TapeTop bags are made from 35 micron OPP with antimist, flexo printed 7 colours at Amcor Flexibles Ledbury. The antimist system enhances the visibility of the salad on the retail shelf. Amcor TapeTop is a patented pack concept which utilises a pre-cut band to give multiple reclosure of the pack. The additional width of the film is then cut and. The TapeTop band (through a patented process known as “Cut & Transfer”), can be positioned anywhere on the bag and secured to the bag with a hotmelt adhesive supplied in this case by Henkel. The system can be retrofitted to existing equipment or supplied with new bagging machines (VFFS).
Bellezza & lunga durata
Crown Food Europe, parte della Crown Holdings, amplia la propria gamma di lattine a forma di ciotola per cibi monoporzione in Europa e Nord America. Disponibile in alluminio, acciaio e rivestimenti in polimero esterno, la linea completa comprende i diametri 73, 83 e 99 mm per volumi fra i 135 e i 492 ml. Ideale per il confezionamento di alimenti monoporzione e pronti all’uso, come insalate di tonno e di carne, paté, spalmabili, dessert, e frutta, queste lattine sono facili da maneggiare, e consentono al consumatore di gustare l’alimento direttamente dentro il contenitore. Compatibili con i vari sistemi di apertura facilitata EoleTM e PeelSeamTM, le ciotole possono essere facilmente portate in borsa e valigia senza rovesciare il loro contenuto. E grazie al loro inarrivabile proprietà barriera alla luce, ossigeno e acqua, la composizione di metallo offre anche una protezione superiore dell’integrità del prodotto, una caratteristica essenziale per mantenere l’aroma e la sterilità del cibo lavorato che viene consumato senza ulteriori lavorazioni. Inoltre, il contenitore per la sua forma lucida e moderna cattura l’attenzione del consumatore sullo scaffale: disponibile in finiture esterne bianche, oro e argento, può ospitare le più avanzate tecnologie di stampa, anche sul coperchio PeelSeamTM. Ai vantaggi estetici e funzionali, bisogna aggiungere una shelf life estesa sino a 3 anni.
Beauty & long life
Crown Food Europe, a subsidiary of Crown Holdings, announces its extended range of bowl-shaped cans for the single-serve food market in Europe and North America. Currently available in aluminium, steel and polymer-coated exteriors, the complete line of bowl-shaped cans include 73, 83 and 99 mm diameters for volumes ranging from 135 to 492 ml. Ideal for packaging single-serve ready-to-eat (RTE) foods, such as tuna and meat salads, pâtés and spreads, puddings, fruits and cream desserts, Crown’s family of bowl-shaped cans are easy to handle, allowing consumers to enjoy contents directly from the package. Compatible with the complete range of EoleTM and PeelSeamTM easy-open ends, the bowls can be easily carried in a handbag, briefcase or lunch box without spilling. Thanks to its unrivalled barrier properties to light, oxygen and water, the shaped can’s metal composition also offers superior product integrity protection, an essential feature for maintaining flavor and sterility for processed foods that are consumed without extra preparation. The bowl has a sleek and modern shape that draws attention on store shelves and provides single-serve food brands with a competitive edge at point-of-sale. Available in a silver, white or gold external finish, bowl-shaped cans can incorporate advanced surface printing technologies to further enhance visual appeal and extend brand messaging. High-quality print may also be applied to PeelSeamTM ends to maximize the bowl can’s shelf impact. It provides an extended product shelf life of up to 3 years.
Piccola rivoluzione in cucina
Con l’avvento dei forni moderni, e soprattutto grazie a Creasteel, il nuovo packaging di acciaio sviluppato da Arcelor Packaging, è possibile introdurre i contenitori metallici anche nei forni a microonde. Arcelor Packaging, per rispondere alla crescente domanda di soluzioni e design innovativi capaci di differenziare i prodotti, ha messo a punto Creasteel, un nuovo materiale di acciaio che può essere facilmente sottoposto a imbutitura profonda per realizzare packaging dalle forme accattivanti e complesse (coniche e convesse o contenitori impilabili).
Nel caso di imballaggi per alimenti riscaldabili in forno a microonde, il formato (meglio non troppo profondo e con una larga apertura) gioca un ruolo importante. Poiché le microonde non passano attraverso l’acciaio, il cibo può infatti scaldarsi solo attraverso il top del contenitore. E le proprietà meccaniche di Creasteel si adattano perfettamente a questo tipo di esigenze, permettendo al contempo la realizzazione di forme originali. Oltre ad essere sicuro e riciclabile, l’acciaio offre una soluzione duratura per il confezionamento in monoporzioni e poiché non è necessario trasferire il cibo in un piatto prima di scaldarlo, il packaging di acciaio risulta ideale per la diffusa tendenza del consumo “heat and eat”, ossia riscalda e mangia. Ispirandosi ai contenitori d’acciaio per microonde, disponibili sul mercato giapponese da qualche anno, Arcelor Packaging ha realizzato Creasteel in collaborazione con diversi produttori europei di imballaggi. Ogni contenitore metallico riporterà un logo facilmente riconoscibile per identificare i prodotti che possono essere messi direttamente in forni a microonde.
Small revolution in the kitchen
With the advent of modern ovens, and aboveall thanks to Creasteel, a new steel packaging developed by Arcelor Packaging, metal containers can now be placed in the microwave. To respond to the growing demand for innovatory design solutions capable of making products stand out, Arcelor Packaging has developed Creasteel, a new steel with excellent deep-drawing performance, ideally suited for complex, eye-catching packaging shapes (conical or convex shapes, stackable containers etc.). In the event of packaging for foodstuffs heatable in the microwave, the format (best not too deep and with a large opening) plays an important role. Since microwaves do not pass through steel, food in a steel container heats only via the top. Creasteel’s unique mechanical properties mean that it can be easily adapted to meet these needs, while at the same time allowing manufacturers to create distinctive packaging shapes. As well as being safe and recyclable, steel offers a longlasting solution for packaging monoportions and since here’s no need to transfer the food to a plate before eating it. This makes steel packaging ideal for today’s fast-growing ‘heat and eat’ market. Inspired by the Japanese market, where microwaveable steel food containers have been available for years, Arcelor Packaging has teamed up with a number of European packaging manufacturers to develop microwaveable Creasteel packaging for the retail market. Each metal container will bear an easily recognisable logo for identifying the products that can be placed directly in the microwave oven.
Speciale per il food La multinazionale Victrex® ha scelto la bergamasca Fluorten (stampaggio a iniezione di materiali plastici ad alte prestazioni) come partner di riferimento per la trasformazione del polimero Victrex®Peek.
La rispondenza del polimero VictrexPeek ai requisiti previsti dalla FDA e le sue esclusive proprietà meccaniche lo rendono ideale per l’impiego a contatto con alimenti e bevande, come sostituto sia degli acciai inossidabili sia di altri materiali plastici, fra cui il nylon e le resine acetaliche. L’ utilizzo di VictrexPeek consente infatti di ovviare a problemi quali le contaminazioni da metalli e da lubrificanti, il deterioramento causato dai prodotti chimici aggressivi e dal vapore, la sfogliatura dei riporti metallici, l’insorgenza di imperfezioni estetiche.
• Grazie alla maggior durata dei componenti realizzati in VictrexPeek si possono inoltre ridurre notevolmente gli interventi di manutenzioni sugli impianti, mantenendo i macchinari ai massimi livelli di produttività e migliorando le prestazioni di alcune fasi di processo dell’ industria alimentare come l’ emulsione, la granulazione, la macinazione, la liquefazione e l’ addensamento, sia di sostanze che di paste e di liquidi.
L’impiego in un settore così particolare è naturalmente soggetto a diverse limitazioni: tutti i gradi “non caricati” del polimero VictrexPeek sono prodotti e testati a norma 21.C.F.R.177-2415 FDA (Food & Drug Administration) e sono inoltre conformi alla norma Sanitaria Standard 20-19, alla direttiva EEC 93/9/EEC relativa ai materiali plastici per il contatto con i prodotti alimentari ed alla norma WRCA BS 6920 per i materiali non metallici a contatto con l’ acqua destinata al consumo umano.
• VictrexPeek si distingue per la flessibilità progettuale che lo rende adattabile a tipologie diverse di produzione: dai particolari complessi stampati ad iniezione in grandi quantità, fino a quelli stock realizzati a macchina in quantità ridotte.
Fra le altre proprietà ricordiamo: ottima resa in un ampio intervallo termico (da -196°C a + 300°C), una condizionimportante sia nella produzione di alimenti e bevande che nelle attrezzature per la pulizia industriale; fortissima resistenza agli acidi, alle basi, ai sali, al vapore; assorbimento estremamente ridotto dell’umidità; resistenza all’usura senza lubrificazione.
Special for food
Multinational company Victrex® has chosen Bergamo based Fluorten (injection moulding of high performance plastic materials) to be their partner in the transformation of Victrex®Peek polymer.
The compliance of VictrexPeek polymer with FDA requirements and its exclusive mechanical properties make it ideal for use in contact with food and beverages and as a substitute for both stainless steel and plastics, including nylon and acetal resins.
Indeed, the use of VictrexPeek removes problems such as contamination from metals and lubricants, deterioration caused by aggressive chemical products and steam, the chipping of metal parts, and creeping aesthetic flaws.
• Thanks to the longer life of components made of VictrexPeek, plants may cut down on maintenance time, keeping machinery at maximum productivity levels and improving the performance of some process phases of the food industry such as emulsion, granulation, grinding, melting and thickening of solids, pastes and liquids.
Its use in such a specific sector is naturally subject to various limitations: all unfilled grades of VictrexPeek polymer are produced and tested in line with regulation 21.C.F.R.177-2415 FDA (Food & Drug Administration) and conform to health regulation Standard 20-19, the EEC 93/9/EEC directive relating to plastic materials for contact with food products, and regulation WRCA BS 6920 relating to non metallic materials in contact with water destined for human consumption.
• VictrexPeek stands out in terms of its flexible design which makes it adaptable for different packaging typologies: from large quantities of injection moulded sets to small quantities of machine made stock. Its other properties include: excellent yield in a wide thermal range (from -196° to +300°C), a condition which is important in the production of both food and beverages and in industrial cleaning equipment: extreme resistance to acids, to bases, to salts, to steam: extremely low moisture absorption: resistance to wear without lubrication.
Innovazione nel flow-pack
Ottenere confezioni di alto valore estetico e una shelf life uguale a quella garantita dalle tradizionali confezioni termoformate, però con un miglior rapporto qualità/prezzo: alla IBA (Monaco di Baviera, 3-9 ottobre) il Gruppo Ilapak presenta una Delta VacMap (brevettata), una soluzione “tre in uno”, ossia confezione flow-wrap, atmosfera modificata (MAP) e VacMap, ideale per tutti i tipi di prodotti da forno (pane torte, pizza, tortillas...) e freschi.
• Delta VacMap è dotata di un sistema di vuoto in linea che estrae l’ossigeno intrappolato all’interno dei prodotti stessi (spesso porosi), mantenendoli frschi a lungo. La macchina realizza quindi confezioni flow-wrap in stile tradizionale con i benefici tipici di una confezionatrice flow-wrap (grandi volumi di produzione, cambi formato veloci, facile utilizzo, riduzione dei costi di materiale e di manodopera, alimentazione prodotto completamente automatica, estetica di alta qualità...).
• Un beneficio del sistema VacMap è la versatilità: il passaggio da un formato all’altro è molto semplice. Sostanziali riduzioni di costo possono essere raggiunte anche grazie alle caratteristiche elettroniche della Delta VacMap, disegnat per massimizzare l’efficienza della linea di produzione. Alimentazione automatica del prodotto significa ottenere alti volumi di produzione riducendo i costi di manodopera.
• Ilapak ha calcolato che ogni macchina VacMap può raggiungere un rendimento del 50% più alto di quello tipicamente ottenuto dalle termoformatrici.
Delta VacMap ridurrà in modo significativo anche i costi del materiale d’incarto. Per alti volumi di produzione questo significherebbe un enorme beneficio economico ed ambientale.
• Oltre a garantire la massima igiene, VacMap offre un importante vantaggio di marketing: i produttori potranno mantenere un’immagine di mercato elevata e coerente, in quanto tutti i prodotti potranno essere confezionati in flow-wrap, MAP o VacMap, con lo stesso stile di confezionamento, utilizzando film a stampa registrata e stampabile su entrambi i lati della confezione.
Innovation in flow-pack
Highly attractive packaging with the same shelf-life as that guaranteed by traditional thermoformed packaging, but with a better quality/price ratio. At IBA (Munich, 3rd-9th October) Gruppo Ilapak will present a (patented) Delta VacMap, a three-in-one solution of flow-wrap, modified atmosphere (MAP) and VacMap packaging, ideal for all baked (bread, cakes, pizzas, tortillas…) and fresh products.
• Delta VacMap has an in-line vacuum system which extracts trapped oxygen from the inside of the (often spongy) products themselves, keeping them fresh for a long time. The machine produces traditional style flow wrap packaging with all the advantages typical of flow wrap packaging (large production volumes, rapid change of format, ease of use, reduction of material and labour costs, fully automatic feeding, attractive presentation…).
• A further advantage of the VacMap system is its versatility: switching from one format to another is very simple. Substantial savings can be made thanks too to the electronic features of Delta Vacmap, designed to maximise the efficiency of the production line. Automatic product feeding means higher volumes of production and a reduction in labour costs.
• Ilapack has calculated that each VacMap machine has a 50% higher yield than thermoformers typically have. Delta VacMap will also significantly reduce the costs of packaging materials. For high volumes of production this would mean an enormous economic and environmental advantage.
• As well as guaranteeing the highest standards of hygiene, VacMap offers an important marketing advantage. Producers can maintain a prominent and consistent market image as every product can be packaged in flow-wrap, MAP or VacMap, with the same style of packaging, using print registered film which can be printed on both sides of the pack.
Intelligenti alla ribalta
Produttori e distributori di beni di consumo (medicinali in primis) devono tenersi costantemente aggiornati sulle opportunità offerte dall’RFID e dalle altre tipologie di etichette intelligenti, delle quali si discute in due seminari tecnici, entrambi di due giorni, organizzati da Tarsus nel corso del 2006: si è chiuso qualche mese fa (29 giugno) quello di Miami, mentre quello di Amsterdam è in calendario il prossimo 14 novembre. Informazioni sul sito www.labelsummit.com.
Vi sono infatti diverse tipologie di etichette attive e intelligenti in grado di interagire con l’ambiente circostante e registrare gli avvenimenti rilevanti (stato di riempimento, rilascio di pressione o gas, esposizione a UV o umidità…). Queste etichette, insomma, possono sentire, agire, reagire e informare.
Di rilievo, per il settore farmaceutico, è l’etichetta proposta da Multisorb Technologies, inserita nelle confezioni di medicinali per eliminare l’ossigeno e regolare l’umidità; una soluzione preziosa per quei farmaci che devono essere protetti dall’ossidazione ma che non possono nemmeno tollerare livelli di umidità troppo bassi.
Gli ultimi sviluppi, in ogni caso, interessano direttamente anche il consumatore finale. Per esempio, la soluzione realizzata da Timestrip è stata scelta da un’importante marca europea di frigoriferi: si tratta di una etichetta versatile (e dal costo ragionevole) che misura con precisione il passare del tempo. Presto sarà integrata in un piccolo strumento montato sui frigoriferi domestici che aiuterà ad estendere al massimo la shelf life di un dato bene, compresi quei medicinali che richiedono particolari condizioni di conservazione.
Smart in the forefront
New opportunities to learn about RFID smart labels and the latest developments in smart active and intelligent labels will also come at two Smart Label Summits organised by Tarsus (Miami, June 27-29, and one in Amsterdam, November 14-16) that are being held this year. Each event is a high-level two-day conference. Info: www.labelsummit.com.
There has been a recent launch of smart active and intelligent labels which become active in response to a trigger event (i.e. filling, release of pressure or gases, exposure to UV or moisture), or are able to switch on and/or off in response to external or internal conditions. These new generation labels have the ability to sense, act, react and inform, according to activities or conditions. One such example for the pharmaceutical sector is a label by Multisorb Technologies. This is inserted into drug packs to eliminate oxygen and manage moisture in packs. This provides an ideal solution for drugs that require protection from oxidation but cannot be subjected to extremely low relative humidity. New developments are even extending the use of smart label to the end consumer. For example, the latest smart label from Timestrip is now being integrated into a leading European refrigerator brand. This inexpensive and versatile label can accurately measure elapsed time and will be fully integrated into a device that maximizes the shelf life of products in domestic refrigerators - including time or temperature - sensitive drugs.
Nuovi contenitori per pizze
Dalla Mauro Benedetti SpA (gruppo con sede a Perugia che produce imballaggi di cartone ondulato) arrivano dei contenitori di nuova generazione per pizza d’asporto, i modelli talkf e talkf-l.
Per la prima volta, viene proposto un imballaggio composto per il 70% da fibra riciclata, già pre-formato e pronto per l’uso, accoppiato all’interno con PET (trasparente, retrostampato, o metallizzato). Il PET è idoneo ad entrare in contatto con alimenti secchi e grassi, non lascia migrare dalla base del cartone odori, sapori o componenti chimici e, soprattutto, è attualmente il materiale più utilizzato per il contatto con gli alimenti, poiché garantisce grande stabilità anche alle alte temperature (fonde a 220 °C).
I modelli talkf prolungano il mantenimento della temperatura (rispetto ai contenitori in solo cartone ondulato) e assicurano la tenuta a liquidi, olio (nelle varie tipologie) e condimenti acidi (come il pomodoro).
I contenitori messi a punto dalla divisione R&D della Mauro Benedetti si caratterizzano anche per la loro impilabilità (sia aperti che chiusi) e per la presenza di griglie di aerazione, che permettono la fuoriuscita dei vapori di condensa, e di uno scalino di sormonto per una migliore circolazione dell’aria tra la base e il coperchio.
I contenitori per pizza talkf e talkf-l consentono di eliminare il coperchio senza strappi (e quindi non vi è rischio di tagliarsi) ed offrono - grazie al servizio di grafica interno al gruppo - innumerevoli possibilità di personalizzazione, sia all’interno che all’esterno della scatola, anche con successiva metallizzazione.
New pizza containers
Mauro Benedetti SpA (group based in Perugia that produces corrugated cardboard packaging) have produced a couple of new generation containers for take-away pizzas, model talkf and talkf-l.
For the first time a packaging item is being proposed with 70% recycled fibres, already preformed and ready for use, laminated on the inside with PET (transparent, backprinted or metalized). PET is suited for contact with dry or greasy foods, does not allow odour, flavour or chemical component to migrate from the base of the cardboard and aboveall is currently the most-used material for contact with foodstuffs, in that it also guarantees great stability against high temperatures (it melts at 220°C)
The talkf models maintain the temperature for longer (compared to containers only in corrugated cardboard) and ensure retainment of liquids, oils (in the various types) and acid condiments (such as tomato).
The containers devised by the R&D division of Mauro Benedetti also feature for their stackability (both open and closed) and for the presence of airing grills that enable the release of steam and condensation as well as an overlay step for a better air circulation between the base and the cover.
The talkf and talkf-l pizza containers enable cover removal without tearing (hence there is no risk of getting cut) and offer thanks to the graphics service within the group innumerable possibilities of personalisation, both inside and outside the box, even with subsequent metalization.
Incarta i cioccolatini
Il Gruppo Sympak, partecipa a Emballage con l’azienda OPM Packaging, costruttore di macchine di confezionamento per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica.
Presso l’agente Beaurain (stand 4D 016), OPM presenta SM-PMAX, un’incartatrice - prodotta dalla propria consociata FIMA - per prodotti tipo Rocher inseriti in pirottino con etichetta. Un sistema robotizzato preleva i pirottini di carta da un magazzino deponendoli all’interno di una cinghia alveolata che li trasporta all’area di incarto dove i prodotti di cioccolato vengono prima incartati in un foglio d’alluminio in stile “bunch”, quindi incollati all’interno del pirottino. Successivamente, viene applicata un’etichetta adesiva sul prodotto prima della sua evacuazione sul nastro di scarico. La velocità raggiunge i 280 ppm; la lunghezza e la larghezza massima del prodotto è di 50 mm, mentre l’altezza è di 45 mm e il diametro di 48 mm. Il Gruppo Sympak (che comprende Corazza, RC, OPM e Stephan), in collaborazione con la propria filiale Sympak France, partecipa anche a IPA proponendo varie soluzioni per il settore alimentare. Gli impianti Stephan UM 12 e UM 44 per il settore Confectionery e Bakery; la temperatrice Maya di PCB/Novacho; Cook It 400 di Stepan per il Convenience food e il mixer AMP-CH HotCook di ALC, nonché altri impianti Sympak per il Dairy.
Wrapping chocolates
The Sympack Group will be taking part at Emballage with OPM Packaging, constructor of packaging machines for the food, cosmetics and pharmaceuticals industry. At its local agent’s Beaurain (booth: 4D 016) OPM will be presenting SM-PMAX, a wrapping machine produced by its subsidiary FIMA - for Rocher-like products inside paper cups with label. A robotized system picks up the paper cups from a store, placing them down afterwards into an alveolate band which carries them to the wrapping area. The chocolate products first wrapped in an aluminium-foil in bunch style, then glued to the paper cups. Afterwards a sticky label is applied on to the product before their being discharged onto the unloading band. Speed 280 ppm; the max length and width of the product is 50 mm, while the height is 45 mm and the diameter 48 mm. Together with its subsidiary Sympak France, the Sympak Group (that comprises Corazza, RC, OPM and Stephan) will also be present at IPA, offering various solutions for the food sector at Booth 2F 06: the Stephan UM 12 and UM 44 systems for the Confectionery and Bakery; Maya PCB/Novacho tempering machine; Cook It 400 by Steph and for Convenience food and the mixer AMP-CH HotCook by ALC, as well as other Sympak Dairy systems.
Olio alimentare
Dosare con precisione
DAL MERCATO ALLA TECNOLOGIA Il consumo di oli alimentari sta crescendo a ritmi sostenuti in tutto il mondo. Così, per far fronte alle nuove richieste, molti produttori stanno investendo molto negli impianti di processo e di imbottigliamento. Le soluzioni “chiavi in mano” messe a punto per il settore da Acma.
A cura di Daniela Binario
Per soddisfare la crescente domanda di nuovi prodotti, nuovi packaging e nuove forme, è necessario studiare con attenzione il mercato, dimostrando poi grande flessibilità nel rendere operative soluzioni mirate.
Di conseguenza, anche la maggior parte delle multinazionali - sempre più “market oriented” - sta quindi concentrando gli sforzi sul proprio core business, puntando a valorizzarlo grazie al marketing (strategico e di comunicazione), alle promozioni e alla distribuzione. In questo contesto, “produzione” e “flessibilità” vengono spesso date per scontate. Si tratta, invece, di elementi cruciali che non andrebbero mai sottovalutati, in quanto si ripercuotono, a cascata, su efficienza e qualità, fattori con cui i responsabili dei reparti produttivi e di engineering degli oleifici devono confrontarsi quotidianamente. Non va dimenticato, infatti, che quando un produttore di olio alimentare sceglie un impianto industriale, non compra solo un macchinario, bensì un’attrezzatura che consente di dare risposte concrete alle richieste del mercato... In altre parole compra flessibilità, servizio e risposte. Attiva da oltre 80 anni nella produzione e commercializzazione di macchine automatiche per l’imballaggio di prodotti dolciari, detergenti liquidi e in polvere, nonché di linee di riempimento e confezionamento di oli alimentari, Acma è consapevole di queste dinamiche e ha messo a punto soluzioni mirate.
Un partner responsabile
L’azienda, che ha sedi a Bologna e Mantova (Divisione Liquidi), ha maturato una notevole esperienza nella realizzazione di linee di riempimento di qualsiasi tipo di olio (semi di girasole, soia, d’oliva) in contenitori di PET, vetro e latta. Basti pensare che, a livello mondiale, sono attualmente in funzione 65 linee Acma: si tratta di impianti che imbottigliano dalle 60 alle 600 bottiglie/min, la maggior parte nel range di 150-450 bottiglie/min.
«Uno dei nostri punti di forza - spiega Massimo Bonori, direttore della divisione Engineering - è la capacità di interpretare correttamente le richieste dei clienti, implementando progetti completi chiavi in mano che prevedono la fornitura di qualsiasi macchina richiesta dall’utilizzatore: dalle soffiatrici di bottiglie di PET o HDPE alle linee per lo stampaggio a iniezione dei tappi, dai riordinatori di bottiglie agli impianti di riempimento, confezionamento e palettizza- zione, comprese le attrezzature ausiliarie come ad esempio compressori, refrigeratori, pannelli di controllo generale ecc. Il vantaggio di cooperare con Acma - sostiene Bonori - è di poter contare su un unico partner, responsabile dell’intera linea e quindi in grado di risolvere tutti i possibili inconvenienti riguardanti gli aspetti tecnico-commerciali o di progettazione.
Possiamo infatti affermare con orgoglio che, una volta provati i nostri impianti, i clienti tornano da noi, a dimostrazione del fatto che non forniamo solo macchine ma anche qualità, efficienza, affidabilità e soprattutto competenze e tecnologia».
Knowhow esclusivo
Proprio sulla tecnologia si fonda in buona misura il successo di Acma. «Il sistema di riempimento a peso netto brevettato a livello mondiale dalla nostra Divisione Liquidi - commenta Bonori - si è dimostrato uno dei più affidabili nel trattare prodotti viscosi come l’olio. Da anni il mercato ci riconosce una leadership tecnologica mondiale relativamente a questa tecnologia di dosaggio. Sempre più spesso ci aggiudichiamo importanti progetti, anche dopo dopo aver sostenuto mesi di trattative contro i più grandi “players” mondiali nel settore del riempimento». D’altronde i plus dei sistemi messi a punto da Acma sono numerosi: «In primo luogo il nostro sistema è apprezzato per la precisione. I nostri impianti assicurano infatti un’estrema accuratezza in termini di “peso del prodotto all’interno della bottiglia” durante tutto il processo di imbottigliamento (prima, durante e dopo). Per il cliente, questo si traduce in una significativa riduzione degli sprechi di prodotto.
In più, i nostri sistemi non vengono assolutamente influenzati da variazioni di temperatura, viscosità o densità del prodotto. In seconda battuta la nostra tecnologia assicura flessibilità, in senso lato: oltre a poter lavorare con contenitori di vari materiali (PET, vetro, HdPE o latta), sulla stessa linea è infatti possibile imbottigliare olio, salse (anche con verdure in pezzi), ketchup o altri prodotti fluidi. Ma non è tutto. Le macchine, di facile manutenzione e semplici da pulire, sono progettate affinché vengano assicurate totalmente le condizioni di igiene lungo tutto il processo di riempimento. Inoltre, nel caso in cui una bottiglia risulti mancante o si rompa, il meccanismo di riempimento si blocca immediatamente.
Se invece la bottiglia è mal posizionata, la macchina rileva l’anomalia nel peso, che non aumenta in maniera corretta, il che comporta l’interruzione della fase di imbottigliamento».
Edible oils
Precision dosing
FROM THE MARKET TO TECHNOLOGY The consumption of edible oil is growing fast throughout the world. Thus to satisfy new demands, many producers are investing a lot in processing and bottling plants. The turnkey solutions devised for the sector by Acma.
By Daniela Binario
To satisfy the growing demand for new products, new packaging and new forms, one has to carefully study the market, consequently showing great flexibility in applying focussed solutions.
For this reason, even most of the multinationals - evermore market oriented - are hence concentrating their efforts on their own core business, aiming at enhancing the same thanks to marketing (strategic and communication), promotion and distribution. In this context, “production” and “flexibility” are often taken for granted. These are though crucial elements that should never be underrated, inasmuch as they affect efficiency and quality all the way along the line, factors with which the heads of the production and engineering sections of the oil mills have to face up to daily. But it should not in fact be forgotten that when an edible oil producer chooses an industrial plant, he not only buys a machine, but rather a piece of equipment that enables him to provide a concrete answer to market demands…
In other words he buys flexibility, service and answers.
Active for over 80 years in the production and trading of automatic machines for packaging confectionery products, liquid and powder detergents, as well as filling and packaging lines for food oils, Acma is aware of these dynamics and has devised targeted solutions.
A responsible partner
The concern, that has branches in Bologna and Mantua (Liquids Division), has built up a considerable experience in the creation of filling lines for all types of oils (sunflower seed, soya, olive oil) in PET containers, glass and tin. One only has to think that around the world, currently 65 Acma lines are operational: these are systems that bottle from 60 to 600 bottles/min, most of which in the range of 150-450 bottles/min.
«One of our strongpoints - Massimo Bonori, head of Engineering division explains - is the capacity to directly interpret the customers’s demands, implementing complete turnkey projects with the supply of any machine demanded by the user: form PET or HDPE bottle blow machines to lines for injection moulding caps, from bottle unscramblers to filling, packaging and palletising systems, including auxiliary equipment like for example compressors, refrigerators, general control panels etc. The advantage of cooperating with Acma - Bonori maintains - is to be able to count on a sole partner, responsible for the entire line and hence capable of solving all the possible hitches as regards technical-commercial or design aspects. We can in fact state with pride that, once they have tried out our systems, the customers come back to use, to demonstrate the fact that we do not only supply machines but also quality, efficiency and aboveall know-how and technology».
Exclusive know-how
Acma’s success is for the most founded on technology. «The net weight filling system patented at world level by our Liquid Division
- Bonori comments - has been shown to be one of the most reliable in treating viscous products such as oil. For years the market has recognised our world leadership in this dosing technology. We are winning more
and more important projects, even after months of negotiations with the largest world “players” in the filling sector.
We have managed to build a head start on our competitors, being the first to patent the dosing technology, aboveall acquiring considerable skills in this specific field, which are now being recognised by the market».
And indeed the plus points of the systems devised by Acma are numerous: «in first place our system
is appreciated for its precision.
Our system in fact ensures extreme accuracy in terms of “weight of product within the bottle” during the entire bottling process (beforehand, during and after). For the customer, this translates into an important reduction of product waste.
What is more, our systems are in no way influenced by temperature viscosity or density variations.
In second place our technology ensures flexibility, being able to work with containers of various materials (PET, glass, HDPE or tin) and different products on the same line, for example oils, sauces (even with vegetables in bits), ketchup or other fluid products. But this is not all.
The machines, easy to maintain and simple to clean, have been designed so that the conditions of hygiene along the entire filling process are ensured. As well, in the event of a missing bottle or a breakage, the filling mechanism stops immediately. If on top of that the bottle is badly positioned, the machine senses the anomaly in the weight build-up, that does not increase in the correct manner, which leads to the interruption of the bottling phase».
Dalla birra alla logistica
TECNOLOGIA E SERVIZIO Krones presenta al BRAU Beviale 2006 le proprie soluzioni tecnologiche, che spaziano dal riempimento all’ispezione, dall’etichettatura fino all’intralogistica.
Norimberga, 15-17 novembre 2006. Tante soluzioni... un unico servizio. Impianti per la produzione di bottiglie di materia plastica e per il lavaggio e l'ispezione dei recipienti prima del riempimento. Ma non solo. La gamma Krones (con sede italiana a Garda, VR) include anche riempitrici, confezionatrici, etichettatrici, nonché dispositivi per l'imballaggio e la palettizzazione. Si tratta di un’offerta completa, resa ancora più competitiva dal Lifecycle Service, il servizio di assistenza a cui Krones ha dedicato particolare attenzione e che, oltre ai ricambi, interessa le attrezzature, gli upgrade, i programmi di revisione, le riparazioni e le soluzioni per controllare e ottimizzare il rendimento degli impianti. Ecco le proposte in fiera.
Riempimento - Nell’ambito del riempimento Krones presenta Mecafill VKPV, sviluppata appositamente per piccole e medie produzioni (diametro di 1.440 mm e velocità di 10.000 bottiglie/ora). Questa riempitrice, che al termine della fiera verrà installata presso un birrificio bavarese, è predisposta per il riempimento di bottiglie a perdere da 0,5 l e bottiglie tipo Steinie da 0,33 l con tappi a corona o a vite.
Ispezione - Krones presenta per la prima volta al pubblico K 714, un'ispezionatrice di bottiglie vuote progettata per applicazioni che raggiungono un rendimento di 18.000 contenitori/ora.
La macchina, equipaggiata con la nuova tecnologia delle telecamere DART (Distributed Architecture for Real Time) ad alta risoluzione, può essere integrata facilmente anche in impianti di riempimento già esistenti.
Etichettatura - Per l’etichettatrice wrap-around da bobina Contiroll, Krones ha sviluppato un nuovo magazzino che può contenere fino ad otto bobine di etichette. In base alla velocità e alla lunghezza delle etichette, un modello Contiroll così equipaggiato è in grado di lavorare autonomamente per 8 ore, senza interventi da parte dell'operatore.
Magazzinaggio - L’azienda di Neutraubling (D) offre diverse possibilità per l'organizzazione logistica del magazzino. Può infatti offrire sistemi manuali o automatici di magazzinaggio e preparazione alla spedizione, studiati in base ad esigenze specifiche. Il sistema di posizionamento automatico in un magazzino alto a scaffali, presentato in fiera, fa parte di un progetto per la Labertaler Heil- und Mineralquellen: qui il magazzino sarà attrezzato con 15.000 punti di posizionamento delle palette e consentirà la lavorazione di oltre 160 tipi di bevande.
From beer to logistics
TECHNOLOGY AND SERVICE At BRAU Beviale 2006, Krones will present its technological solutions, from filling to inspection, from labeling to intralogistics.
Nuremberg, 15th - 17th November 2006. Many solutions… one service.
Systems for production of plastic bottles and washing and inspection of bottles before filling. And more besides. Krones (Italian base at Garda, VR) also offers filling machines, packaging machines and labelers, as well as wrapping and palletizing devices. This complete range is made all the more competitive with Lifecycle Service, a customer assistance service Krones has taken particular care over, covering not only spare parts but also equipment, upgrades, revision programs, repairs and solutions for controlling and optimizing system output. The following are displayed at the fair.
Filling - With regard to filling, Krones will present Mecafill VKPV, designed especially for small and medium runs (1,440 mm diameter and speed of 10,000 bottles/hour).
This filling machine, which will be installed in a Bavarian brewery at the end of the fair, is for filling disposable bottles of 0.5 l and Steinie crown or screw cap bottles of 0.33 l.
Inspection - Krones will, for the first time, present the public with the K 714, a machine that inspects empty bottles for applications with an output of up to 18,000 containers/hour. The machine, equipped with new, high resolution DART (Distributed Architecture for Real Time) camera technology, can also be easily integrated with existing filling systems.
Labeling - Krones has devised a new magazine for reel-fed wrap around labeling with the Contiroll labeler that can contain up to eight reels of labels. Depending upon speed and label length, a Contiroll model fitted with the new magazine can work in automatic mode for 8 hours without any need for operator intervention.
Storage - The Neutraubling (D) based concern offers a number of possibilities for organizing storage logistics. It can offer manual or automatic systems for storage and preparation of deliveries tailored to special requirements.
The automatic positioning system for warehouses with high shelves, presented at the fair, is part of a project for Labertaler Heil-und Mineralquellen: the warehouse is fitted with 15,000 pallet positioning points and allows for processing of more than 160 types of beverage.
Facili da aprire, ma sicuri
PACKAGING ASETTICO Nuove chiusure, formati e volumi. Le proposte SIG puntano su design, funzionalità e plus tecnologici per differenziare i prodotti.
Sull’onda delle nuove tendenze di consumo on-the-go, SIG allCap lancia il primo apri-chiudi per cartoni asettici per bevande nel segmento piccoli formati. Si tratta del tappo a vite combiSmart: basta un semplice gesto per forare il cartone e aprire facilmente la confezione. Il dispositivo apri-chiudi combiSmart, non richiedendo una preparazione preliminare del materiale di confezionamento (perforazioni speciali o indebolimento del cartone sul punto di perforazione), può essere applicato su una gamma diversificata di formati. combiSmart è costituito da una flangia con anello integrato di taglio e da un tappo a vite. Basta un solo movimento di torsione per far sì che l’anello incida il cartone aprendolo. I consumatori di piccoli formati sono spesso i giovanissimi, i quali apprezzano la facilità e la praticità di questo tipo di contenitori (che consentono tra l’altro un consumo diretto dalla confezione). Analogamente a combiSwift, anche la versione combiSmart è dotata di un dispositivo antimanomissione che rivela immediatamente se il tappo è stato aperto. Con un diametro interno di 13,5 e un’altezza di 14,3 mm viene proposto in una serie completa di colori.
Ma le novità non si fermano qui. Ecco alcune delle proposte messe a puanto da SIG Combibloc nell’ambito del confezionamento asettico.
Soluzioni per tutti i gusti
Tè - Per una bevanda esclusiva come Nestea, che combina gli estratti del tè con gli aromi della frutta, Coca-Cola GmbH ha scelto combifitMagnum, la confezione asettica di cartone SIG Combibloc, dotata di tappo combiTwist e di quattro ampie facciate destinate alla comunicazione. Proprio quest’ultimo fattore è stato decisivo per Coca-Cola, tanto che ha scelto di passare dalla bottiglia di PET al cartone per bevande da 1,5 l. La confezione offre infatti uno spazio notevole per realizzare design accattivanti o per includere messaggi importanti per i consumatori (in Germania, ad esempio, l’esenzione della cauzione di questo tipo di imballaggio).
• Un altro protagonista di spicco in questo segmento di mercato ha optato per la confezione combifitMagnum, abbinata al tappo combiTwist. Si tratta di Unilever France, che ha lanciato sul mercato francese il suo Lipton Ice Tea nella confezione famiglia da 1,5 l nelle varianti Apple e Red Fruits, con cui si aspetta di consolidare la propria leadership.
Latte - In Germania Campina ha lanciato un nuovo marchio di latte UHT, Landliebe, adottando il formato combiblocSlimline. Determinante in questa decisione è stato il nuovo tappo a vite apri-chiudi combiSwift, che può essere aperto facilmente e senza sforzi.
Succhi - Proprio questa facilità di apertura e richiusura ha portato anche la Eckes-Granini Germania a lanciare il succo premium “hohes C” in contenitori CombiblocMagnum da 1,5 l dotati di tappo a vite combiSwift.
Food - Non dimentichiamo poi combisafe, presentato per la prima volta ad AnugaFoodTec 2006. Si tratta di confezioni di cartone resistenti al calore, sterilizzabili in autoclave, sigillate con un sistema ad ultrasuoni dopo il processso di riempimento. combisafe può essere utilizzato per frutta a pezzi, alimenti già pronti o cibi umidi per animali.
Easy to open but safe
ASEPTIC PACKAGING New closures, formats and volumes. SIG’s proposals focus on design, functionality and technological plus points for product differentiation.
On the wave of new on-the-go consumer trends, SIG allCap has launched the first open-close cap for aseptic beverage cartons in the segment of small formats.
This is the combiSmart screw cap: a simple twist punches a hole in the carton, opening the pack with ease. The combiSmart open-close device, requiring no preliminary preparation of the packaging material (such as special perforations or weakening of the carton at the point of perforation), can be applied on a wide range of formats. combiSmart comprises a flange with an integrated cutting ring and screw cap.
The ring cuts and opens the carton with one simple twist. Consumers of small format containers are usually the youngest, who appreciate the ease and practicality of this type of container (that also allows for consumption straight from the pack).
Like combiSwift, the combiSmart version is fitted with a tamperproof device that immediately indicates whether the cap has been opened. With an inner diameter of 13.5 mm and 14.3 mm high, it also comes in a complete range of colors.
There are, however, other innovations besides. Here are some of SIG Combibloc’s offers in the field of aseptic packaging.
Solutions for all tastes
Tea - For an exclusive beverage such as Nestea, combining tea extracts with fruit flavors, Coca-Cola GmbH has chosen combifitMagnum, SIG Combibloc’s aseptic carton with combiTwist cap and four sides available for communication. The latter aspect was a determining factor for Coca-Cola, who decided to revert from the PET bottle to the 1.5 l beverage carton. The pack offers considerable space which can be used to convey striking designs or important messages for the consumers (in Germany, for example, to be careful when handling this type of packaging).
• Another important player in this market segment opted for the combifitMagnum pack with combiTwist cap.
The company is Unilever France, who launched on the French market its 1.5 l family pack of Lipton Ice Tea in the Apple and Red Fruits variants, with which it aims to consolidate its leadership.
Milk - Campina launched in Germany a new brand of UHT milk called Landliebe, using the combiblocSlimline format. A determining factor in this case was the new combiSwift open-close screw cap, which can be opened easily and without effort.
Juices - This ease of opening and closing also encouraged Eckes-Granini Germania to launch the “hohes C” premium juice in CombiblocMagnum 1.5 l containers with combiSwift screw cap.
Food - Nor should we forget combisafe, presented for the first time at AnugaFoodTec 2006. combisafe is a heat-resistant carton that can be sterilized in an autoclave and sealed with an ultrasound system after the filling process.
Combisafe can be used for pieces of fruit, ready-made food or moist animal feed.
Decorazione di bottiglie
Oltre 30 anni di esperienza nel campo della decorazione e dell’imballaggio e più di 1.000 clienti testimoniano la competenza di Finpac (Milano) nello studio di soluzioni di packaging specifiche e complete, all’insegna della flessibilità ed efficienza. Le SHM, in particolare, costituiscono una nuova gamma di macchine dedicata alla posa delle etichette termoretraibili, frutto di una pluriennale esperienza nel campo della decorazione. Questa famiglia di etichettatrici è stata sviluppata con l’obiettivo di ottenere contenitori decorati in maniera perfetta, che presuppone la disponibilità di macchine ad alta efficienza, insieme a una retrazione ottimale e a sleeve di alta qualità. Le macchine SHM raggiungono velocità di 600/800 bpm, hanno una solida struttura di acciaio inox che le rende adatte a qualsiasi ambiente e sono dotate di cambio formato rapido. Inoltre, sono equipaggiate con azionamenti Elau di ultima generazione, che permettono l’interfaccia a Windows per l’elaborazione dei dati di produzione. Le attrezzature opzionali comprendono:
• non-stop system, che consiste in un porta bobine multiplo, necessario per passare da una bobina terminata a una nuova senza dover arrestare la macchina;
• tunnel di termoretrazione, a vapore o aria calda;
• tavola di espulsione, ossia un sistema automatico per l’espulsione dei contenitori non etichettati o con etichetta applicata in modo non corretto.
Decoration of bottles
Over thirty years experience in the field of decoration and packaging and more than 1000 customers are evidence of Finpac’s skill in the study of integrated, cost effective and specific packaging solutions.
SHM by Finpac (Milan) are a new range of machines for applying shrink sleeves, which stems from the concern’s immense depth of packaging knowledge.
This family of labelers has been developed with the aim of obtaining perfectly decorated containers, that in fact require the availability of highly efficient machines, as well as optimal shrink and high quality sleeves. SHM machines reach speeds of up to 600/800 bpm and have a sturdy framework in stainless steel, making them suitable to any environment, and with rapid changeover. Furthermore, they come with latest generation Elau motion controls, enabling Windows interface to process production data. Optional equipment includes:
• non-stop system, which consists of a multiple reel holder with buffer, necessary for replacing a finished reel with a new one without having to stop the machine;
• steam or hot air shrink tunnel;
• reject table, being an automatic system to reject containers either without sleeve or badly decorated.
Ispezione e controllo in linea
Dal 1998, FT System Srl continua la propria ricerca e sviluppo per soddisfare con sempre maggiore efficacia le esigenze della propria clientela. Dinamicità, entusiasmo e capacità di individuare le necessità di ogni interlocutore sono infatti i punti di forza che garantiscono qualità e sicurezza durante tutto il processo produttivo.
• Molto ampia l’offerta di macchinari per le linee di imbottigliamento e confezionamento: ispezione contenitori vuoti, controlli livello, controlli tappo ed etichette (modello IE4000-VA, (vedi foto), controlli vuoto / pressione, ispettori tenuta, controllo peso a fine linea.
• Lo staff tecnico di FT System ha inoltre sviluppato TB1000-TP, il nuovo sistema che verifica eventuali perdite dei contenitori, con una struttura ideata allo scopo di garantire la massima igiene e di facile inserimento in qualsiasi struttura.
In line inspection and control
Ever since 1998, FT System Srl has been carrying out its R&D work to satisfy with ever greater effectiveness the needs of its clientele. Dynamism, enthusiasm and the capacity to identify the individual needs of the customer are in fact the strongpoints that guarantee quality and safety during the entire production process.
• The concern offers a broad range of machines for its bottling and packaging lines: empty container inspection, level control, cap and label control model IE4000-VA (see photo), pressure/vacuum control, airtightness inspectors, end-of-line weight control.
• The technical staff of FT System has also developed TB1000-TP, the new system that locates any container leaks, with a structure created for the purpose of guaranteeing max hygiene and easy insertion in any structure.
Imbottigliamento a valore aggiunto
SIG Corpoplast, SIG Plasmax e SIG Asbofill si presentano, in uno stand comune al Brau Beviale 2006 (15-17 novembre, Norimberga), con lo slogan “imbottigliamento a valore aggiunto”. Le tre aziende e la loro offerta sono infatti complementari in un settore particolare come quello del riempimento di prodotti delicati, quali ad esempio i lattiero-caseari e i succhi di frutta.
SIG Corpoplast potrà dimostrare come il dispositivo “Speed-Loc” consenta di velocizzare il cambio-prodotto nonché gli ultimi sviluppi delle proprie macchine per lo stampaggio con stiro-soffiaggio della serie Blomax III. In fiera, l’azienda presenta inoltre una stazione di soffiaggio completa, fornita con “Speed-Loc”. Esposta anche una stazione Plasmax che consentirà di prendere visione del processo di coating barriera della Plasmax. Recenti test organolettici, condotti dalla berlinese VLB (Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei) dimostrano che il rivestimento “pure glass” di Plasmax non influenza affatto il gusto della birra.
Value added bottling
At the Brau Beviale 2006 in Nuremberg, the three SIG Beverages companies SIG Corpoplast, SIG Plasmax and SIG Asbofill will present “Value added Bottling” at the joint stand from 15 to 17 November. The three companies and their products perfectly complement each other in the particular field of filling sensitive goods such as juices or dairy products.
At the fair, SIG Corpoplast will demonstrate how “Speed-Loc” can speed up product changeover and the latest developments of its Blomax III series stretch blow moulding machines. In Nuremberg, SIG Corpoplast will also present a complete blowing station equipped with Speed-Loc.
Moreover, the Plasmax barrier coating process will be demonstrated on a complete Plasmax station. The Berlin based VLB “Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei” revealed in recent organoleptic tests that the pure glass Plasmax coating can protect beer without influencing the flavour.
Chiusura originale per il Barbera
L’azienda agricola “Il convento dei Cappuccini” (Cassine, AL) è stata la prima a utilizzare la nuova chiusura WAK®, ideata e lanciata con il marchio commerciale GlobalCap® da Guala Closures Group di Alessandria. Il Barbera d’Asti 2005 sigillato con WAK sarà commercializzato negli USA, soprattutto nei wine bar di New York.
Da più di 50 anni, Guala Closures Group progetta e realizza chiusure di sicurezza (e sotto il marchio GlobalCap chiusure di alluminio) destinate ai settori delle bevande alcoliche, bibite, vino, olio, PET, farmaceutica e cosmetica. WAK, applicabile alle bottiglie per vino da 0,75 l con imboccatura standard BVS, è composta da un inserto pre-filettato racchiuso in un guscio di alluminio, che offre i vantaggi delle più recenti tecnologie delle chiusure a vite. Destinata a una fascia di mercato medio-alta, consente di proporre una soluzione innovativa e originale per presentarsi sui mercati in cui la chiusura a vite è espressamente richiesta (Gran Bretagna, Svezia, Stati Uniti, Austria, Australia e Nuova Zelanda). Ma Guala Closures ha già in programma forniture destinate all’Europa (Francia e Portogallo).
Original closure for Barbera
“Il convento del Cappuccini” agricultural company (Cassine, AL) is the first to use the new WAK® closure, devised and launched with the GlobalCap® brand by Guala Closures Group of Alessandria. WAK-sealed Barbera d’Asti 2005 will be marketed in the USA, particularly in New York wine bars. For more than 50 years now, Guala Closures has designed and created safety closures (and aluminium closures under the GlobalCap brand) for the sectors of alcoholic beverages, soft drinks, wine, oil, PET, pharmaceuticals and cosmetics. WAK, used to seal 0.75 l wine bottles with standard BVS mouth, comprises a pre-threaded insert in a foil shell offering the advantages of the most recent screw cap technologies. Intended for a medium-high market bracket, it is an innovative and original solution for those markets where screw caps are a specific requirement (Great Britain, Switzerland, United States, Austria, Australia and New Zealand). Guala Closures also has supplies scheduled for Europe (France and Portugal).
Chiusure: nuove realtà
Completata a giugno 2006 l’acquisizione delle attività europee relative alle chiusure di Amcor White Cap, Silgan Holdings annuncia a breve il completamento di un’operazione analoga in Asia. Hannover ospiterà gli head office della nuova realtà, denominata Silgan White Cap Europe/Asia, guidata in qualità di presidente da Peter Konieczny. Nel frattempo, presenta il 38mm Plasti-Twist Triple Seal, adottato dalla tedesca EMIG sulla linea di succhi di frutta e nettari Summerhill, riempiti in asettico in bottiglie di PET da 330 ml. La chiusura monomateriale di PE, dotata di un anello tamper evident e 3 filettature, si caratterizza per la sua funzione di “triplo sigillo” (top, parte interna ed esterna) che assicura una protezione ermetica del contenuto. Una volta rimosso il sigillo superiore ed esterno è necessario rompere la banda tamper evident affinché la bottiglia si apra, ed è sufficiente che il consumatore compia un semplice gesto di torsione. La parte superiore del tappo può essere stampata fino a 4 colori; la finitura opaca della superficie offre inoltre una buona stampabilità. La nuova chiusura - che sarà fornita a breve con altri diametri, si può utilizzare con bottiglie di PET, PP e HDPE.
Closures: new companies
Silgan Holdings, who completed acquisition of Amcor White Cap’s business in Europe last June, has announced completion of a similar operation in Asia. The head office of the new company, called Silgan White Cap Europe/Asia, is based in Hannover and chaired by Peter Konieczny. The company also presented the 38 mm Plasti-Twist Triple Seal, chosen by the German company EMIG for the line of Summerhill fruit juices and nectars, aseptically filled in PET bottles of 330 ml. The mono material polyethylene closure, a 3 threaded cap with D-tamper evident band, stands out for its “triple seal” (top, inner and outer sealing points) guaranteeing a hermetic, airtight seal. Only when the top seal and the outer seal have been released and the tamper evident band broken can the bottle be opened; the cap is also easy for the consumer to open with a simple twist. Top printing is possible on the closure with a maximum of 4 colors; the matt finish on the surface guarantees enhanced printing opportunities. The new closure is suitable for use with PET, PP and HDPE plastic bottles, and further diameters of caps are currently in preparation.
Riempitrici
La Ocme di Parma propone alcune soluzioni per il riempimento di liquidi.
• Hydra - Riempimento di liquidi piatti e gasati (bibite, acque, birra). Vantaggi: valvola di riempimento senza guarnizioni dinamiche, serbatoio e basamento completamente drenabili.
• Libra R5 - Riempitrice rotativa ponderale per detergenti, personal care, olio alimentare, lubrificanti; velocità di produzione da 3.600 a 60.000 contenitori/h, formati da 1 a 5 litri.
Ugello igienico brevettato, senza elementi di scorrimento e privo di guarnizioni dinamiche, che garantisce una sanificazione assoluta.
• Libra LT 300 - Riempitrice in linea per fusti. È dotata di una catena di trasferimento con movimento passo-passo, velocità: fino a 150 fusti/h.
• Lynx L-Lynx R - Riempitrici volumetriche in linea e rotative.
Per contenitori da 1 a 5 litri, velocità da 1.000 a 54.000 contenitori/h, sistema di dosaggio volumetrico che copre esigenze di produzione per i settori detergenti, personal care, olio alimentare, lubrificanti, macchine estremamente affidabili.
Filling machines
Ocme (Parma) proposes different equipments for liquids filling.
Hydra - For filling flat or carbonated liquids (soft drinks, water, beer).
Advantages: filling valve without dynamic fittings, completely drainable tank and base.
Libra R5 - Rotating weight filler for detergents, personal care, food oils, lubricants; production speeds from 3,600 to 60,000 containers/h, formats from 1 to 5 litres.
Patented hygienic nozzle, without moving parts and devoid of dynamic fittings that guarantees total sanitisation.
Libra LT 300 - In-line filler for drums. It comes with a stepper transfer belt, speed: up to 150 drums/h.
Lynx L-Lynx R - Line and rotary volumetric filler. For 1 to 5 litre containers, speeds from 1,000 to 54,000 containers/h, volumetric dosing system covers production needs for the detergent, personal care, edible oil, lubricant sectors. Highly reliable machine.
Investire in qualità e servizio
Grazie alla standardizzazione delle macchine da stampa, all’autoproduzione dei cilindri e a un sistema “navette”, il Gruppo Gerosa - converter di imballaggi flessibili - è in grado di ottimizzare capacità e tempi di produzione rotocalco a tutto beneficio della qualità e della continuità di servizio ai clienti. L’offerta globale comprende anche la produzione di stampati in flessografia realizzata dalla società Flexocit di Brescia. Per migliorare velocità ed efficacia di risposta, il Gruppo Gerosa ha decentrato la produzione rotocalco d’imballaggi flessibili in Italia, Francia e Spagna. I cinque siti di trasformazione sono stati specializzati per zona geografica, ma anche - parzialmente - per aree d’eccellenza produttiva: Gerosa Italia per gli accoppiati multistrato e cold-seal; la R2R per la sovralaccatura con lacche acriliche; Gerosa Spagna per gli accoppiati a base carta, hot melt e cera; Rieusset per le etichette reel-fed, cut&stack, die-cut e sleeve; Flexocit per la stampa flessografica. La vocazione ad operare sul mercato europeo è confermata dalla presenza di quattro filiali commerciali: tre in Germania e una in Benelux, che garantiscono l’indispensabile vicinanza culturale e operativa agli end user. La forza di Gerosa è da sempre la tecnologia che sostiene soluzioni e sistemi originali. Ne è un esempio l’innovativa tecnologia di demetallizzazione sviluppata dal Gruppo. Dopo un’attenta valutazione dei metodi attualmente disponibili sul mercato, Gerosa è infatti passata allo studio di una tecnologia propria, concretizzatasi nella progettazione e nella realizzazione dell’impianto industriale. L’offerta di prodotti del Gruppo Gerosa si arricchisce quindi di G-demet: il consumatore potrà vedere il prodotto attraverso una finestra trasparente sul pack, che manterrà l’accattivante effetto metallizzato.
L’applicazione è rivolta a un’ampia gamma di prodotti, dal dolciario agli alimenti freschi, dagli snack ai salumi. Un altro importante investimento messo in atto da Gerosa riguarda l’acquisizione di due nuove macchine accoppiatrici, una per la produzione di laminati triplici in linea e una duplex a tecnologia combinata (con e senza solvente). Le due nuove macchine saranno installate in ambienti condizionati e pressurizzati, secondo le più recenti tecniche igienico-alimentari. L’investimento porterà a un incremento nella produzione di multi-strati, segmento considerato strategico.
Investing in quality and service
Thanks to standardised printing machines, in-house production of cylinders and a “shuttle” system, the Gerosa Group - specialised in flexible packaging converting - has optimised its rotogravure output capacity and times, enhancing the quality and continuity in its customer services. Their global offer also includes flexographically printed products by Flexocit, Brescia. To improve the speed and effectiveness of its market response, Gerosa Group has decentralised its flexible packaging production to Italy, France and Spain. The five converting sites have specialised production corresponding to their geographical area, and, in part to areas of production excellence: Gerosa Italy for multilayer laminates and cold-seal; R2R for coating with acrylic lacquers; and Gerosa Spain for paper-based laminates, hot melt and wax; Rieusset for reel-fed, cut&stack, die-cut and sleeve labels; Flexocit for flexographic printing. This commitment to operate in the European market is confirmed by the presence of four sales branches, three in Germany and one in Benelux, guaranteeing indispensable cultural and operating vicinity to the end users. Gerosa’s strength has always lain in technology supporting innovative solutions and systems. As an example, Gerosa Group has developed an innovative technology for de-metallization. Gerosa carefully evaluated all technologies available on the market at the time for creating its own technology, resulting in the technical design and set-up of the plant. Gerosa Group therefore enlarged its product range with the G-demet application: the end-user can see the product through a clear window on the pack, which retains its attractive metallised look. This application is suitable for a wide range of products: from confectionery to fresh food, snacks and salami. Gerosa has also made another important investment by purchasing two new laminating machines, one for in-line production of triple laminates, and a duplex line with combined technology (with and without solvent). Both new machines will be installed in air-conditioned and pressurised environments according to latest food-safety technologies. This investment will lead to increased production of multi-layer materials, a strategic segment.
Riordinatori e nastri
Lanfranchi (Collecchio, PR), nota per i suoi riordinatori perfettamente adattabili alle alte velocità impiegate nelle industrie alimentari, ha sviluppato una serie di nastri trasportatori di vario tipo, silo di stoccaggio, orientatori per bottiglie e per tappi, sistemi di palettizzazione e depalettizzazione di bottiglie vuote. Oltre alla fornitura di singole macchine, l’azienda - grazie alla propria divisione engineering - può offrire linee complete, in grado di trattare da 3.000 a 100.000 bph. Nelle foto: Flexclamp conveyor, nuovo nastro meccanico per bottiglie e preforme in PET, e riordinatore preforme.
Unscramblers and conveyors
Lanfranchi (Collecchio, PR), well known for its unscramblers able to perfectly adapt to the high speeds of food industries, has developed a series of different conveyor belts, a storage silo, bottle and cap orientators, and palletizing/depalletizing systems for empty bottles.
Thanks to its engineering division, the concern can offer not only individual machines but also complete lines able to process between 3,000 and 100,000 bph.
Photos: Flexclamp conveyor, a new mechanical conveyor for bottles and PET preforms, and a preform unscrumbler.
Test automatici per bottiglie
Grazie agli strumenti di misura e ispezione dei contenitori della Agr International (Butler, PA, USA), Diageo ha potuto lanciare il suo nuovo liquore aromatizzato Dulseda in tempi record. In particolare, la stazione automatica VBG (Vision Bottle Gauge) di Agr, dotata di azionamenti servomotori ad elevata precisione, è in grado di testare diversi formati e profili di contenitori. Ogni misurazione è ripetibile, eseguibile nello stesso modo e luogo su ogni contenitore: dalle dimensioni del corpo all’altezza, dalla filettatura alla consistenza della base e peso della bottiglia. In questo modo si evitano i possibili errori delle misurazioni manuali. I valori numerici vengono visualizzati sul display del pannello di controllo e possono essere salvati su disco.
Automatic tests for bottles
Thanks to the Agr International (Butler, PA, USA) measuring tools, Diageo has been able to launch its new dolche de leche-flavored liqueur, Dulseda at record speed.
In particular, the VBG (Vision Bottle Gauge) automatic station, is fitted with high precision servomotor for testing various shapes of profiles and containers. Each measurement is repeatable, can be carried out in the same way and place on each and every container: from body size to height, from inside thread to inside bore, base clearance and weight, thus avoiding all errors associated with the manual process.
The measurement figures are displayed on the control panel and can be saved on disk.
Tappi e bottiglie
Bormioli Rocco & Figlio (Fidenza, PR) è una realtà multinazionale attiva nel settore del packaging di vetro e plastica per il comparto farmaceutico, cosmetico, alimentare e, ovviamente, il beverage.
• Pensata per il mercato dei soft drink, delle acque minerali aromatizzate, della birra e di tutti i prodotti sensibili all’ossidazione, la New Safe Cap Oxigen Scavanger assorbe l’ossigeno in eccesso, grazie alla speciale guarnizione barriera del tappo.
• Bormioli Rocco ha lanciato un nuovo colore per le bottiglie da vino: il gold. Un colore caldo, luminoso, indicato per i bianchi di struttura siciliani e i freschi e leggeri vini bianchi di pronto consumo.
Caps and bottles
Bormioli Rocco & Figlio (Fidenza, PR) is one of the multinational concerns active in the glass and plastic packaging for the pharmaceutical, cosmetics, food and beverage sectors.
• Devised for the soft drinks, aromatised mineral water and beer market and for all products that are oxidisation sensitive, the New Safe Cap Oxygen Scavenger absorbs excess oxygen, thanks to a special top barrier gasket.
• Bormioli Rocco has launched a new color for wine bottles: gold, a warm, luminous color particularly suited forfor structured Sicilian whites and cool and light white wines ready for consumption.
Progettare in PET
DeMo Design and Moulds ha al proprio attivo, lo sviluppo di contenitori per il beverage adattabili a tutti i modelli di soffiatrici: soluzioni di imballaggio capaci di soddisfare le aspettative di immagine, di riduzione pesi del contenitore e dei relativi costi di produzione.
L’attività di DeMo Design and Moulds è a tutto tondo: non solo infatti si occupa nello specifico del design e della progettazione di contenitori in PET, ma progetta e realizza (curandone poi la manutenzione e l’ottimizzazione) serie complete di stampi di soffiaggio, ed è impegnata nell’analisi tecnica dei contenitori mediante test di laboratorio.
Fedele a una filosofia di problem solving e di servizio, analizza e studia le problematiche fornendo soluzioni personalizzate e proponendo idee per il miglioramento dei processi di industrializzazione di contenitori per acqua piatta e gassata, bibite ad alta e bassa carbonatazione, contenitori a bocca larga per diverse temperature di riempimento, birra, vino, energy e sport drinks, food in generale. DeMo ha consolidato la propria presenza a livello nazionale ed internazionale, auspicando ulteriori sviluppi. Anche per questo motivo ha confermato la propria presenza a due appuntamenti fieristici importanti per il settore beverage, in programma questo novembre: il Brau Beviale di Norimberga ed Emballage di Parigi. Per l’occasione presenterà una nuova linea di contenitori di PET, una “collezione” ad alto “tenore” di creatività. Affidandosi a packaging designer di fama, l’azienda offre prodotti innovativi dallo spiccato appeal, soddisfacendo in egual misura il desiderio di semplicità ed eleganza unito al gusto per geometrie audaci e forme sinuose, il tutto nel rispetto delle esigenze tecniche di funzionalità e produttività. L’intera gamma si sostanzia in un’eccellenza formale, che mira a sottolineare il carattere originale delle bottiglie, la cui “personalità” alternativa è segno di distinzione.
Designing in PET
DeMo Design and Moulds can boast the development and creation of containers suited for all blower models: packaging solutions capable of fulfilling expectations in terms of image, weight reduction/downgauging and relative production costs.
DeMo Design and Moulds carries out an all-round design activity: not only in fact does it specifically deal with the design of PET containers, it also designs and creates (seeing to maintenance and optimisation) complete series of blow moulds, carrying out technical analysis of containers through laboratory tests.
Faithful to a problem solving and service philosophy, the concern analyses and studies the problems providing personalised solutions and offering ideas for process improvement and of industrialisation of containers for flat and carbonated water, high and low carbonated soft drinks, wide-mouthed containers for different filling temperatures, beer, wine, energy and sport drinks, food in general.
Demo has consolidated its presence at national and international level and is working towards further growth. This is why it has confirmed its presence at the two important beverage sector fair engagements scheduled this November: Brau Beviale (Nuremberg) and Emballage (Paris).
For the occasion the concern will present a new line of PET containers, and a “collection” with a high level of creativity.
With the cooperation of well known packaging designers, the concern offers innovatory products with a high appeal, equally satisfying the desire for simplicity and elegance combined with a taste for daring, sinuous shapes, all this in full respect of the technical needs of functionality and productivity. The entire range is imbued with a formal excellence, that aims at underlining the original character of the bottles, their alternative “personality” being their distinguishing mark.
Monoblocco di riempimento e tappatura
Il monoblocco Exacta costruito da Ronchi Mario SpA (Gessate, MI) tratta qualsiasi tipo di liquido (viscoso, schiumoso, corrosivo) con misurazione volumetrica o ponderale del prodotto e a velocità superiori alle 500 bottiglie/min.
Il sistema di riempimento a flussimetri (magnetici o massici) offre massima precisione di dosaggio e assenza di manutenzione nella sezione di misurazione del prodotto. L’impiego dei flussimetri ha consentito di eliminare il serbatoio prodotto, con una riduzione notevole dei tempi di cambio prodotto e significativo abbattimento dei costi di smaltimento delle soluzioni di lavaggio. Cleaning-in-place e steaming-in-place possono essere effettuati fino a temperature di 130 °C. Con il sistema brevettato “Quick-set”, il cambio formato di bottiglie e tappi è facile e rapido. È possibile abbinare, in monoblocco alla riempitrice, una o più torrette di tappatura per l’applicazione di tappi a vite, a pressione, da orientare, sottotappi, dispenser, trigger... I sistemi di tappatura sono sia meccanici (controllo del torque di chiusura mediante frizione con dischi al carbonio) sia elettronici, tramite motori brushless su tutte le teste tappanti.
Riordinatore di bottiglie - Rotomatic è adatto al riordinamento di contenitori di plastica di qualsiasi sagoma e dimensione. Questa linea di macchine può trattare una vasta gamma di formati senza cambio delle attrezzature relative (selettori). Le macchine sono disponibili in monoblocco, abbinate a gruppi di orientamento flaconi. Per alte rese produttive, sono disponibili nella versione Bi-Rotomatic, con doppia tramoggia di selezione bottiglie.
Monobloc filling and capping machine
The Exacta monobloc can handle any type of liquid (viscous, foamy, corrosive) with volumetric or weight product measurement at speeds that exceed 500 bottles/min. The (magnetic or mass) flowmeter filling system guarantees maximum dosing precision with no maintenance required in the product measuring part. The use of flowmeters eliminates the need for product tank, which, in turn, significantly reduces product changeover times and lowers washing solution disposal costs. Cleaning-in-place and steaming-in-place can be carried out at temperatures up to 130 °C.
The “Quick-set” patented system makes bottle and cap format changes simple and very quick.
The filling machines can be assembled in monobloc with one or more capping turrets for applying screw-on, press-on caps, caps to be oriented, undercaps, dispensers, triggers, etc. Both mechanical and electronic capping systems are available.
Bottle unscrambler - Rotomatic is a line of bottle unscramblers suitable to handle plastic containers of any shape and size. This line of machines is designed to allow for a large variety of formats to be handled with the same set of change parts (selectors), providing maximum reliability. These machines are also available in monobloc, combined with bottle orienting sections. For high output requirements, the unscramblers are available in the Bi-Rotomatic version, with double bottle selection hopper.
Novità nell’asettico
KHS (Dortmund, D) introduce elementi di novità nel riempimento asettico a freddo, proponendo l’isolatore per colli di bottiglie, basato sul metodo della sterilizzazione a secco.
La camera bianca classe 100 occupa meno dell’1% dello spazio richiesto dal dispositivo di sterilizzazione a umido ACF di KHS, mentre il volume occupato è il 10% di quello necessario al sistema ACF di sterilizzazione a secco basato sulla tecnologia del “mini-isolatore”. L’isolatore KHS mantiene nella camera bianca un’atmosfera di classe 100 a partire dalla bocca del contenitore e quindi include anche la parte interna (la sterilizzazione della superficie esterna non è necessaria). Ciò è possibile grazie alla fornitura di aria sterile direttamente all’isolatore tramite un filtro HEPA (high efficiency particulate air).
Un laminatore, ruotando insieme alle stazioni di trattamento e alle valvole di riempimento mantiene un flusso laminare dell’aria nella zona in cui si trovano le bocche aperte dei contenitori, eliminando così il rischio di contaminazione da parte di germi che rimangono nell’isolatore. Quest’ultimo sterilizza la superficie interna e la bocca della bottiglia con acqua ossigenata che viene essiccata nella zona di sterilizzazione.
Ma non va dimenticato che la forma della bottiglia e il tipo di materiale di cui è costituita la parte sottostante il collo può variare senza compromette il buon funzionamento del sistema di movimentazione. Poiché l’isolatore può trattare due differenti formati di bocca, chi attualmente riempie bottiglie di plastica è in grado in futuro di processare anche contenitori di cartone.
Breakthrough in aseptic packaging
KHS (Dortmund, D) is revolutionising cold filling introducing the neck ring isolator, based on the method of dry sterilisation. The required class 100 clean room takes up less than 1% of the space demanded by the KHS ACF wet sterilisation concept, while the volume taken up is 10% of that needed for the ACF dry sterilization system based on mini-isolator technology. The KHS neck ring isolator keeps a class 100 atmosphere in the clean room starting off from the mouth of the container and hence includes the interior (sterilisation of the bottle exterior is unnecessary).
Class 100 clean room conditions are maintained by sterile air being directly supplied to the insulator via a special HEPA (high efficiency particulate air) type filter. A laminator, rotating together with the treatment stations and the filling valves, maintains a laminar flow of the air in the area in which the open mouths of the containers are located, thus eliminating the risk of contamination by the germs that remain in the neck ring isolator. The latter sterilises the internal surface of the mouth of the bottle with hydrogen peroxide that is dried in the sterilisation zone.
Moreover, the bottle shape and the type of bottle materials below the neck ring may vary as desired and do not affect the handling system in the machine.
In that the insulator can treat two different formats of mouths, those currently filling plastic bottles will in the future be capable of also processing cardboard containers.
Soluzioni per la birra in PET
PRECISIONE E IGIENE L’integrazione del brand Simonazzi nel mondo Sidel (in cui è entrata a far parte l’ottobre scorso) prosegue con successo. Una soluzione allo stato dell’arte per il riempimento di bevande gasate in contenitori di PET.
La sinergia di competenze differenti destinate a soddisfare le esigenze di un mercato sempre più variegato e l’ampliamento del servizio su scala globale stanno dando ottimi frutti. Come nel caso della Simonazzi Eurotronica FM-LT (dove LT sta per long tube), progettata per rispondere in modo innovativo al trend di confezionamento della birra in bottiglie di PET. La serie FM, studiata appositamente per il riempimento di liquidi addizionati di anidride carbonica e piatti in bottiglie in PET, è alimentata direttamente dal mixer grazie a un innovativo e sofisticato sistema di controllo. Una delle principali difficoltà, nel caso di riempimento di contenitori di PET con bevande gasate, è la tendenza di questo tipo di packaging a perdere la propria stabilità dimensionale quando vengono sottoposti alla pressione di riempimento.
Dosaggio accurato - Per superare questa difficoltà la riempitrice utilizza valvole di riempimento elettropneumatiche, con determinazione del contenuto in bottiglia di tipo volumetrico grazie a misuratori di flusso magnetici. Questo si traduce in una maggiore precisione nella determinazione del contenuto e quindi in una riduzione degli sprechi di prodotto.
Nel caso del modello LT, il “long tube” assicura un’aspirazione minima dell’ossigeno e il riempimento senza turbolenze, dato che il tubo raggiunge il fondo della bottiglia. Anche le valvole sono state studiate con cura e offrono la possibilità di lavorare a due velocità: bassa nella fase iniziale (più soggetta a turbolenza e quindi molto critica) e alta verso la fine del processo. Le valvole possono effettuare vari tipi di riempimento: a una camera (con ritorno dell’aria nel serbatoio); a due camere (con ritorno separato dell’aria); a una o due camere (con flushing); a tre camere (con aria utilizzata come gas di contropressione, nel modello LT); a due velocità di riempimento (modello LT). Nessuna parte delle valvole richiede la sostituzione per il cambio formato, garantendo così una minima perdita di prodotto durante questa fase.
Facile sanitizzazione - Per ottimizzare le fasi di lavaggio e sanitizzazione della macchina sono stati inoltre introdotti particolari accorgimenti che ne facilitano la pulizia, tra cui la possibilità di equipaggiare la riempitrice con un basamento di tipo “ultraclean” e protezioni in materiale trasparente.
Rispetto alle classiche protezioni in acciaio, quelle trasparenti consentono all’operatore di tenere sempre sotto controllo l’impianto.
È stata inoltre aggiunta una copertura superiore per il soffiaggio di aria sterile, migliorando così ulteriormente le condizioni igieniche della macchina.
PET solutions for beer
PRECISION AND HYGIENE Merge of the Simonazzi brand with Sidel (started last October) continues with success. A state-of-the-art solution for filling fizzy drinks in PET containers.
The synergy of different skills used to satisfy the demands of an increasingly variegated market and spread the service worldwide is paying off. An example is the Simonazzi Eurotronica FM-LT (LT stands for “long tube”), designed as an innovative response to the trend of filling beer in PET bottles.
The FM series, devised especially for filling still and fizzy liquids in PET bottles, is fed directly by the mixer using an innovative and sophisticated control system. One of the main difficulties of filling fizzy drinks in PET containers is that the size of this type of packaging tends to lose its stability under the pressure of filling.
Accurate dosing - The filler overcomes this difficulty by using electro-pneumatic filling valves and by determining bottle contents volumetrically with magnetic flowmeters. Volume measurement is therefore more accurate and less of the product is wasted.
As regards the LT model, the “long tube” can reach the bottom of the bottle and therefore ensure minimal oxygen absorption and filling without turbulence.
The valves have been carefully designed and also allow for filling at two speeds: low speed during the initial phase (subject to turbulence and therefore more critical) and higher speed towards the end of the process.
The valves can fill in several ways: one chamber (with separate air return); one or two chambers (with flushing); three chambers (with air used as counter-pressure gas in the LT model); and two-speed filling (LT model). No part of the valves needs to be replaced for format changeover, ensuring minimal product loss during this phase.
Easy sanitization - A number of special adjustments have been made to optimize machine washing and sanitizing procedures, including an ultraclean base and special transparent guards for the filler. Compared to classic steel guards, transparent guards enable operators to keep the machine under constant control. A top cover has been fitted for the injection of filtered air, further preserving ideal hygienic conditions.
Bellezza
La fiera delle qualità
BEYOND BEAUTY PARIS Cosmetici, SPA, ingredienti e fornitori di packaging e servizi. Bilancio e prospettive di una manifestazione “multipla” che punta tutto sulla qualità: delle presenze, delle proposte, delle idee e dei contatti. E che dal prossimo anno “si sposta” a ottobre. Elena Piccinelli
Una fiera come organismo? La metafora regge: BBParis è nata (nel 2002), cresciuta (anno dopo anno, come polittico di fiere specializzate sui singoli segmenti della filiera della bellezza) e si è formata nel tempo una personalità definita, imperniata sull’idea di qualità che ha ispirato Itec France. Eccone, dunque, il profilo e il carattere, disegnati dai dati di redemption relativi all’ultima edizione di settembre e commentati dalla international sales director Sophie Dudicourt. Con una carrellata di prodotti messi in mostra dagli espositori dell’area packaging e uno sguardo alle tendenze di stile espresse dai trend setter che frequentano il salone francese.
Bilanci, progetti e nuove date - «L’obiettivo è definire con precisione e raggiungere con efficacia il nostro universo di riferimento, favorendo l’incontro fra domanda e offerta nei vari segmenti della filiera della bellezza. Non ci interessa, dunque, “diventare grandi” in assoluto, ma diventare bravissimi come “interfaccia” col mercato». Chiarito l’essenziale, Sophie Dudicourt si dichiara soddisfatta dei risultati 2006: per la crescita di visitatori (+10%), per il parere positivo dei partecipanti, e nonostante che il numero di espositori sia rimasto invariato rispetto al 2005 (731 su 50mila mq di superficie).
Una stabilità, quest’ultima, imputata a più motivi, fra cui la più severa selezione delle adesioni da parte degli organizzatori e un calendario internazionale di eventi fieristici ancor più fitto del solito. Un problema, quest’ultimo, che affligge tutti i comparti industriali e che ha portato i gestori del polo fieristico di Paris Nord Villepinte a razionalizzare l’intero calendario di eventi 2007, facendo slittare anche di qualche settimana le singole fiere: «La revisione del calendario di Villepinte ha interessato anche BBParis 2007 - annuncia infatti Dudicourt - che si sposta dall’1 al 4 di ottobre. Si tratta, tutto sommato, di un cambiamento vantaggioso, perché evita onerose sovrapposizioni con altre fiere e, in più, permette agli espositori di allestire senza affanno il loro stand al rientro dalle ferie estive».
Crescere a più velocità - Considerata la struttura “modulare” e la storia della fiera, più che il numero totale di espositori appaiono in realtà significative - della natura e delle prospettive dell’evento - le presenze ai singoli saloni.
Vediamo allora che Cosmeeting, dedicata ai cosmetici e ai profumi, ha raccolto 264 espositori di cui 167 internazionali (e ben 44 nell’area della cosmesi naturale!); la seconda edizione di SPA e Institut ha riunito 103 espositori di cui il 35% internazionali; il terzo Creative, dedicato ai fornitori e occupato per metà dal packaging, è diventato il più grande dei saloni BBParis con 332 espositori, il 42% dei quali non francesi; infine, il neonato Ingredients ha raccolto 32 aziende, di cui 17 provenienti da 13 Paesi diversi.
I vari comparti si sono mossi a velocità differenti: «Quest’anno le aree packaging e private label del Creative - commenta Dudicourt - hanno ulteriormente aumentato il numero di espositori, ingrandito la superficie occupata e, ciò che più conta, aggregato gli operatori leader, raggiungendo in soli tre anni un elevato grado di maturità. Bene anche il segmento promozione-design, che ha triplicato le presenze con un’offerta (dai nastri alle borse) sinergica alle altre merceologie.
A sua volta Spa & Institut si è ingrandito, e per il futuro abbiamo in programma nuovi progetti di promozione internazionale, anzitutto verso le grandi catene d’albergo. Buon ultimo, Ingredients ha superato la prova d’esordio, incontrando il pieno gradimento dei responsabili acquisti e R&D, ma anche del marketing delle case cosmetiche, che interviene sempre più spesso a orientare l’offerta dei produttori di materie prime». In quali aree, dunque, BBParis 2006 ha perduto slancio? «Quest’anno i segmenti meno dinamici sono stati quelli delle macchine - per la prossimità con Emballage che, anche se meno delle altre volte, “distrae” alcuni operatori dal nostro Creative - e, guardando al Paese d’origine, degli espositori americani, che in parte hanno preferito giocare in casa, concentrando le risorse sulla concomitante HBA».
Originale, per natura - Confermate, dunque, in complesso, la validità e la maturità del progetto: «BBParis non vuole essere l’ennesima fiera dove si “scoprono” i prodotti già noti, delle marche già affermate. L’evento parigino è nato per presentare agli operatori proposte che altrove non vedrebbero: prodotti di nicchia, marche emergenti, specialità che offrono al trade inedite occasioni di business e di personalizzazione… Per valorizzare questo tipo di offerta abbiamo ideato spazi e momenti ad hoc: dal “Forum Index”, dove si anticipano tutte le novità presentate ai vari stand, suggerendo al visitatore possibili percorsi di ricerca, allo “Zoom”, dove sono concentrati gli stand degli espositori che puntano su innovazione e originalità, e a cui viene abbinato il concorso dei Beauty Challenger Awards e, sul web, la “Beauty Niche Bible” virtuale (www.beyondbeautyparis.com), pubblicata per valorizzare le aziende più giovani».
L’originalità di questo approccio e il suo valore per l’economia del comparto è stata riconosciuta, fra l’altro, dalla potente federazione francese del settore (la FIP, che dall’anno scorso affianca Itec nell’organizzazione di molti eventi), e ha suscitato il gratificante interessamento dei politici francesi (BBParis 2006 è stata inaugurata dalla Ministra delegata al Commercio Estero, Christine Lagarde), oltre che, naturalmente, del pubblico professionale.
Visitatori, alla ricerca del nuovo - I visitatori, in effetti, aumentano, confermando l’interesse per il mercato francese, dove risiede una bella fetta dell’industria mondiale di settore e dove si trovano anche le basi europee e gli uffici acquisti dei grandi marchi multinazionali.
L’esame della provenienza e della qualifica degli operatori ne rivela, inoltre, orientamenti e intenzioni: «Fra gli oltre 16 mila visitatori registrati quest’anno - informa Dudicourt - cresciuti del +10,2% rispetto al 2005, abbiamo accolto la “crème” dei dettaglianti tedeschi in delegazione e i rappresentanti di catene e negozi di tutto il mondo, alla ricerca di prodotti alternativi su cui basare un’offerta “diversa” e più mirata su target specifici».
Particolarmente importante, dunque, la presenza internazionale, perlopiù proveniente dai Paesi dell’UE ma con una percentuale significativa di arrivi dagli altri continenti.
Fra gli stranieri a Parigi, gli italiani sono stati, ancora una volta, i più numerosi con 559 presenze («e, sottolinea Dudicourt, sono anche i primi espositori non francesi del BBParis, testimoniando la forza dei legami fra i nostri due Paesi»), seguiti da quelli di Germania, Regno Unito, Spagna, Belgio e Svizzera.
Parimenti interessante, la quota di visitatori provenienti da Taiwan (215), Polonia (il Paese dell’est europeo meglio rappresentato, con 159 visitatori), Corea del Sud (154) e Stati Uniti (con 151 presenze, nonostante la concomitanza, negli Usa appunto, con HBA).
La centralità degli eventi - Uno dei tratti distintivi della manifestazione parigina è stato, fin dagli esordi, la grande libertà con cui si sono mossi gli organizzatori sul doppio fronte dei servizi agli espositori (nonostante i limiti di una struttura giovane e ancora perfettibile) e della valorizzazione dei prodotti e delle idee in mostra.
Qualche esempio? La flessibilità di relazioni gestite in modo personalizzato e poco burocratico, e la generosità con cui le aziende espositrici sono provviste di inviti da spedire ai loro clienti, che l’anno prossimo - promettono in Itec - verranno anche personalizzati. Ma, anche, la verve innovativa nel disegnare i layout dei saloni e nell’ideare nuovi modi per valorizzare i grandi trend culturali espressi dal mercato e che orientano, oggi, la domanda e l’offerta nel settore.
D’obbligo citare, al riguardo, l’intenso calendario di conferenze a cui, sottolinea Dudicourt, hanno partecipato sia i visitatori sia gli espositori stessi, agevolati dalla brevità degli incontri. Ideate con l’aiuto della federazione francese degli industriali, hanno toccato i veri temi “sensibili” in fatto di mercato, sviluppi tecnologici, legislazione, e si sono chiaramente differenziate dagli incontri promozionali su prodotti e aziende.
Inoltre, il BBLab è riuscito a giocare con maggiore visibilità il doppio ruolo di promotore di innovazione e di “ricercatore” di tendenze. Il frutto del lavoro condotto nel corso dell’anno all’insegna della “Beaudiversité” (che richiama una bellezza nutrita dall’immensa varietà di risorse del pianeta, e la necessità di rispettarla) è stato messo in mostra in un’area apposita, diventato uno dei poli di attrazione di Creative.
Sotto i riflettori, i prototipi creati con il coinvolgimento di creativi, produttori e fornitori, in un processo di collaborazione inedito e fruttuoso, animato e coordinato da Wouter Wiels.
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I premi all’innovazione…
… ovvero, come promuovere le imprese di nicchia.
Tutte le fiere hanno il loro premio e BBParis non fa eccezione. In questo caso i Beauty Challenger Awards sono stati ideati da Itec France in stretta sinergia con altre due iniziative: l’istituzione di uno spazio “Zoom” nell’area Cosmeeting, dove radunare e rendere visibili tutti i “challenger”; e la creazione di una “Bibbia virtuale” sul sito Internet della fiera (la Beauty Niche Bible, appunto) dove, per un intero anno, è possibile trovare informazioni sulle aziende e i loro prodotti. Obiettivo: “costringere” il visitatore (della manifestazione e del web) a notare le proposte delle nuove imprese talentuose, che hanno qualcosa da dire in fatto di tendenze e di innovazione.
Amplificatore di comunicazione, quest’anno il premio ha visto in campo concorrenti francesi, italiani, svizzeri, indonesiani, brasiliani… particolarmente impegnati nelle nicchie del Naturale, delle Spa e dei prodotti da uomo. Esaminati e designati durante l’estate da una giuria professionale dominata dal trade, i vincitori vengono presentati al pubblico durante la fiera. Nel 2006 hanno vinto il Gran Premio i profumi in stick Crazy Libellule & The Poppies, di Louise Entreprise (1) seguiti, al secondo e terzo posto, dal profumo Oh! dell’olandese Iuno Cosmetics (2) e dalla svizzera Outils Rubis (3) con il super premiato “incurva ciglia” di design. Inoltre sono state assegnate tre menzioni speciali a Voyage des Thés (4), per l’innovazione, Doux Me (5) per la creatività e Cinq Mondes di Satnam (6) “paletta” di formule naturali per la cura del viso, dedicate alle Spa.
Awards for innovation…
… or rather, how to promote niche businesses.
Every trade fair has its awards ceremony and BBPari is no exception. In this case the Beauty Challenger Awards were devised by Itec France in close synergy with two other initiatives: the inauguration of a space , “Zoom”, in the Cosmeeting area, where all the “competitors ” can congregate and be visible, and the creation of a “virtual Bible” on the trade fair’s website (the Beauty Niche Bible) where, for a whole year, you can find information about companies and their products. Objective: to “oblige ” the visitor (to the show and the website) to note the offers of new, talented businesses which have something to say regarding trends and innovation.
Extolling communication, the award attracted competitors from France, Italy, Switzerland, Indonesia, Brazil… especially active in the Natural, Spa and men’s products niches. Examined and chosen over the summer by a professional jury mainly working in the trade, the winners are presented to the public during the trade fair. In 2006 first prize was won by stick perfumes Crazy Libellule & The Poppies by Louise Entreprise (1), while the second and third prizes were won by, respectively, Dutch Iuno Cosmetics for their perfume Oh! (2) and Swiss Outils Rubis (3) for their much admired “lash curler”. Moreover, three special mentions went to Voyage des Thés (4), for innovation, Doux Me (5) for creativity, and Cinq Mondes di Satnam (6), a “palette” of natural skincare formulas, specifically for Spas.
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Beauty The Quality Fair
BEYOND BEAUTY PARIS Cosmetics, Spas, ingredients and suppliers of packaging and services. Balance and prospects for a “multiple” event which pins everything on the quality of exhibitors, suggestions, ideas and contacts. And which from next year will be held in October. Elena Piccinelli
An Expo as a living organism? The metaphor holds up: BBParis was born (in 2002), grew up (year after year, as a polyptych of Expos specialising in single segments of the beauty industry) and in time formed a distinct personality, founded on the idea of quality which inspired Itec France. Here then is its profile and character gleaned from redemption data linked to the most recent September edition with comments from international sales director Sophie Dudicourt. With an overview of products shown by exhibitors in the packaging area and a glance at the style trends indicated by the trend setters who attend the French event.
Balances, projects and new dates - “The aim is to precisely define and efficiently reach our universe of reference, helping to match demand and offer in the various segments of the beauty industry. Therefore, we are not interested in “becoming the biggest”, but in becoming an excellent “interface” with the market”. Having got that straight, Sophie Dudicourt says she is satisfied with the 2006 results in terms of the increase in the number of visitors (+10%) and the positive feedback from the participants, despite the fact that the number of exhibitors hasn’t changed since 2005 (731 occupying a space of 50 thousand m2). This latter statistic is due to several reasons, including a stricter selection procedure on the part of the organisers and an unusually packed international calendar of Expos. A problem the latter, that afflicts all industrial segments and that has led the managers of the Paris Nord Villepinte fair pole to rationalise the entire calendar of events for 2007, shifting the scheduling of single fairs by a week or so: «The revision of the Villepinte calendar has also affected BBParis 2007 - Dudicort in fact announces - that has been moved from 1st to 4th October. It is all things considered an advantageous change, because it avoids troublesome overlapping with other fairs as well as leaving operators plenty of time to get back from their summer holidays».
Growing at different rates - Considering the modular structure and the history of the Expo it is the numbers present at the individual shows rather than the overall number of exhibitors which appear significant. So we see that Cosmeeting, dedicated to cosmetics and perfumes, attracted 264 exhibitors, 167 of whom were from overseas (and that’s 44 just in the natural cosmetics area while the second edition of Spa and Institut attracted 103 exhibitors, of whom 35% were from overseas. The third Creative, dedicated to suppliers and 50% occupied by packaging became the largest of the BBParis shows with 332 exhibitors, of whom 42% were not French. Finally, the infant Ingredients attracted 32 companies, of which 17 came from overseas. The various sectors grew at different rates: «This year the packaging and private label areas of Creative - comments Dudicourt - increased their number of exhibitors further, expanded the space occupied and, most importantly, grouped together leading operators, achieving a high level of maturity in just three years. The promotion-design segment also did well, trebling the number of exhibitors with offers synergic with other product types (from ribbons to bags). As for Spas & Institutes, it too expanded and, for the future, we are planning new overseas promotions, above all targeting large hotel chains. Last but not least, Ingredients passed the initiation test winning the approval of chief buyers and R&D heads but also cosmetic companies’ marketing departments, which increasingly intervene to influence the offer of producers of raw materials». In what areas hence has BBParis 2006 lost its momentum? «This year the less dynamic segments have been those of machines - this due to the imminence of Emballage that, even if less than other times, “distracts” some operators from our Creative - and, looking at the Countries of origin, some American exhibitors, have in part preferred playing a home game, concentrating their resources on the concurrently running HBA».
Original by nature - So, overall, the validity and maturity of the project was seen once again to be the case. «BBParis does not mean to be the umpteenth Expo where already familiar products of established brands are “discovered”. The Parisian event was conceived in order to present operators with an offer that they wouldn’t find elsewhere: niche products, emerging brands, specialities which offer the trade new opportunities for business and personalisation… In order to make the most of this type of offer we have designed spaces and events ad hoc. These range from the “Forum Index” where all the novelties presented at the various stands are introduced, suggesting possible itineraries for the visitor, to “Zoom” where the stands of exhibitors aiming at innovation and originality are concentrated and with whom the Beauty Challenger Awards competition is combined and, on the web, the virtual “Beauty Niche Bible” (www.beyondbeautyparis.com), a showcase for younger companies».
The originality of this approach and its valuable contribution to the sector’s economy has also been acknowledged by the powerful French federation of the sector (the FIP which has flanked the Itec in organising many events in the last year) and has attracted the gratifying interest of French politicians (BBParis was inaugurated by the Deputy Minister for Foreign Trade, Christine Lagarde) as well as the professional public of course.
Visitors in search of the new - The number of visitors is indeed increasing, confirming the interest for the French market, where a large chunk of the world industry in the sector resides and where one also finds the European bases and the purchasing offices of the large multinational brands. A look at the origin and the qualifying features of the operators also reveals inclinations and intentions: «Of the over 16 thousand visitors recorded this year, + 10.2% compared to 2005, we had the pick of German retailers and representatives of chains and stores all over the world, in search of alternative products on which to base a “different” offer, more focussed on specific targets». There was therefore a strong international presence, mostly from EU countries but also numbering a significant percentage of arrivals from other continents. Out of the overseas visitors in Paris, Italians were again the most numerous group with 559 exhibitors (and, emphasises Dudicourt, they also happen to be the second largest group of exhibitors after the French at BBParis, proving the strength of the ties between Italy and France, followed by Germany, the United Kingdom, Spain, Belgium and Switzerland. Equally interesting was the share of visitors from Taiwan (215), Poland (the most represented Eastern European country with 159 visitors), South Korea (154) and the United States (with 151exhibitors, despite the clashing dates of HBA in the United States).
The centrality of events - One of the distinctive features of the Parisian event has been, since its debut, the enormous scope of the organisers in providing services to exhibitors (despite the limits of a new structure which still has room for improvements) and showcasing products and ideas. Some examples? The elasticity of relations handled in a personalised and informal way or the generosity shown by exhibitors in issuing invitations to their customers which, organisers promise, will be personalised beginning next year. But also the innovative verve in designing the layout of the Expo and inventing new ways of displaying to advantage the momentous cultural trends indicated by the market which influence demand and offer in the sector today. With regards to this we should mention the busy agenda of conferences where, underlines Dudicourt, both visitors and exhibitors themselves took part, encouraged by their concise nature. Designed in tandem with the French Federation of Industries, they touched on sensitive issues regarding the market, technological developments and legislation, something quite different from the promotional events involving products and companies. Moreover, the BBLab has managed to play with greater visibility the double role of innovation promoter and trend researcher. The fruit of the work carried out during the year under the title of “Beaudiversité” (slogan that conjures up a beauty nurtured by the immense variety of planetary resources, and the need to respect the same) was put on show in a special area, becoming one of the main poles of attraction of Creative. Here the prototypes created with the co-operation of designers, producers and suppliers in a new and fruitful kind of partnership galvanised and co-ordinated by Wouter Wiels came to the fore.
Alcan Packaging Beauty stabilimento di Plouhinec, F) ha realizzato i vasetti per Inositol Végétal, linea per la cura della pelle di Yves Rocher. I packaging si differenziano per colore: verde per il giorno, blu per la notte.
Alcan Packaging Beauty (Plouhinec works, F) has created the jars for Inositol Végétal, a skincare range by Yves Rocher. The packaging is in different colors: green for day, blue for the night.
DieterBakicDesign - L’agenzia di Monaco (D) ha rivisitato logo e packaging per Nivea Beauté (Beiersdorf). Il nuovo imballaggio coniuga semplicità e praticità ai valori autentici del marchio. Il design della classica forma arrotondata collega passato e futuro con un look contemporaneo.
DieterBakic Design - The Munich based agecny has revamped the logo and packaging for Nivea Beauté (Beiersdorf). The new packaging marries simplicity and practicality of the authentic values of the brand. The design of the classic rounded form associate past and future with a contemporary look.
Bormioli Rocco - La ricerca del packaging distintivo passa per la purezza (nel flacone realizzato per Thé Rouge di Bulgari la forma essenziale e la trasparenza del vetro vengono irradiate dalla base laccata di rosso) o l’anticonformismo (le spalle dei flaconi per uomini si arrotondano, gli angoli si fanno meno vivi, le linee più dolci, come in Amor Homme), per il “Bio” (i nuovissimi pack di PLA e di PET riciclato) e la tecnologia (barriere all’ossigeno sempre superiori, additivi profumati, pigmenti dagli inediti effetti cromatici…). Le ultime frontiere in fatto di prestazioni? Il nuovo PP sviluppato dalla casa emiliana, che vanta la stessa trasparenza del PET, e i test relativi all’introduzione di nano-compositi nella matrice polimerica del PP e dell’HDPE, con evidenti migliorie in termini di resistenza meccanica e resistenza al graffio.
Bormioli Rocco - The quest for distinctive packaging goes by way of purity (in the flacon made for Thé Rouge by Bulgari the essential shape and the transparency of the glass are irradiated from the base lacquered in red) or the anticonformism (the shoulders of the men’s flacon have become more rounded, the corners are less severe, the lines softer, as in Amor Homme), for the “Bio” (the new packs in recycled PLA and PET) and the technology (ever higher oxygen barriers, perfumed additives, pigments with unusual chromatic effects…) the latest frontier in terms of performance? The new PP developed by the Emilian producer, that can boast the same transparency as PET, and tests relative to the introduction of nano-composites in the polymeric matrix of PP and HDPE, with evident improvements in terms of mechanical and scratch resistance.
Gibo Italia - Sorprende e conquista l’ultima versione del vasetto Fliptop Jar, realizzato dall’azienda di Paderno Dugnano (MI) combinando il PP del contenitore con un inedito rivestimento di legno. Gli assemblaggi curati ad arte e senza l’ausilio di colle ne sottolineano l’ecocompatibilità. Particolarmente gradito nel comparto cosmetico l’abbinamento PP-faggio.
Gibo Italia - The latest version of the Fliptop Jar by the Paderno Dugnano based concern, has a surprising effect that wins you over. It is made by combining the PP of the container with a highly original wood covering; the artful assembly with use of gluestuff underlines its ecocompatibility. Particularly successful in the cosmetics segment the PP-beech combination.
HCT Packaging offre un ampio portfolio di kit, tubetti, compatti, confezioni per lucida labbra e flaconi, tutti realizzabili in una miriade di design, finiture e colori. L’azienda (sede europea a Londra) ha di recente ampliato l’offerta degli standard con “Roma”, gamma con inserti intercambiabili e disponibile sia in kit sia in packaging singoli.
HCT Packaging offers a broad portfolio of kits, tubes, compacts, packs for lip gloss and flacons, that can all be made in a host of designs, finishes and colors. The company (European headquarters in London) recently broadened its offer of standard products with “Roma”, a range with interchangeable inserts and available both in kit and in single packaging form.
Lumson - La nuova linea Victoria è stata realizzata con un innovativo materiale frutto della ricerca Lumson, il 3D: due strati di plastica accoppiati che rendono il flacone più brillante esaltando la decorazione.
Lumson - The new Victoria line was created with an innovative material fruit of Lumson’s research, 3D: two layers of plastic laminate that make the flacon shinier bringing out the decorations.
Merck - con filiale italiana a Milano - ha proposto Miraval 5411 Magic White, un pigmento di nuova generazione basato su calcio-alluminio-borosilicato.
Cambiando la concentrazione del pigmento si ottengono un’ampia varietà di effetti per il settore della stampa.
Merck - with Italian headquarters in Milan - has offered Miraval 5411 Magic White, a new generation pigment based on Calcium-aluminium borosilicate. Changing the concentration of the pigment a broad variety of effects for the print sector are obtained.
M&H Plastics - I flaconi Visistripe, offerti in un’ampia varietà di colori, consentono di visualizzare il livello di prodotto residuo nella bottiglia. L’azienda (Suffolk, UK) ha realizzato anche X-Press, originale chiusura per l’erogazione di prodotti con una sola mano.
M&H Plastics - The Visistripe flacons, offered in a broad variety of colors, enable display of the level of product left in the bottle. The UK Suffolk based concern has also created the X-Press, original closure for dispensing products with a single hand.
Premi - Pure, Pulse e Passion, tre linee cosmetiche personalizzabili dall’azienda milanese con infinite possibilità di decorazione e finitura. Ogni componente delle tre linee è intercambiabile, consentendo la realizzazione di forme sempre diverse.
Premi - Pure, Pulse and Passion, three cosmetic lines personalisable by the Milanese concern with infinite possibilities of decoration and finish. Each component of the three lines is interchangeable, enabling the creation of shapes that are always different.
PET-Power BV - sede olandese con filiale a Milano - ha realizzato per l’italiana Pupa-Micys Company un’ampia gamma di vasetti, flaconi e bottiglie di PET per il confezionamento di “Polly’s Beauty Farm”, prodotti per la cura della pelle e per il bagno, basati su ingredienti naturali.
PET-Power BV - Dutch headquarters with branch in Milan - has created for the Italian Pupa-Micys Company a broad range of jars, flacons and bottles in PET for packaging “Polly’s Beauty Farm”, products for skincare and for bathing based on natural ingredients.
Rexam Dispensing Systems - Pratici e funzionali (soprattutto per morbidezza di attuazione e finezza di erogazione), i due contenitori miniaturizzati Classico (Sofilux) e innovativo (Sof’n’Touch) della multinazionale sono ideali per promozioni di qualità. Il secondo presenta un applicatore di nuova concezione.
Rexam Dispensing Systems - Practical and functional (aboveall for its soft trigger action and fineness of dispensing), the two miniaturised classic (Sofilux) and innovative (Sof’n’Touch) containers of the multinational are ideal for quality promotions. The latter presents a new concept applicator.
RPC Bramlage-Wiko è specializzato in stampaggio a iniezione e noto anzitutto per la verve innovativa: il dinamico gruppo tedesco ha presentato a Creative alcune novità di rilievo, fra cui gli eleganti contenitori della gamma Magic Oval e i vasetti modulari a marchio Diamond. Questi sono composti da 5 elementi componibili a piacere, anche con parete singola o doppia di diversi spessori.
RPC Bramlage-Wiko is specialised in the injection moulding and known aboveall for its innovative verve: the dynamic German group presented at Creative some of its main new features, including the elegant containers of the Magic Oval range and the modular jars of the Diamond brand. These are made up of 5 elements that can be put together at will, also with single and double walls in different gauges.
Vetraco (Madignano , CR) ha presentato la macchina automatica AS R10 A, per l’assemblaggio di applicatori mascara, eye liner o lucida labbra a sezione regolare (tondo, quadro, esagonale).
Vetraco (Madignano, CR) presented the automatic machine AS R10 A, for assembling mascara applicators, eye liner or lip gloss with a regular section (round, square, hexagonal).
Technicaps Packaging (rappresentato in Italia da Vetronaviglio, Bareggio, MI) produce tappi e sovracapsule per l’industria profumiera, cosmetica e farmaceutica. Le chiusure sono disponibili da 3 a 200 ml. Ampia possibilità di decorazione e consulenza packaging.
Technicaps Packaging (represented in Italy by Vetronaviglio, Bareggio, MI) produces tops and overcapsules for the perfumery, cosmetic and pharmaceutical industry. The closures are available from 3 to 200 ml. Broad possibility of decoration and packaging consultancy.
Wilden - L’erogatore Wilden Premium (da 15, 30 o 50 ml) è dotato di una nuova pompa priva di parti metalliche. L’azienda di Ratisbona (D) propone anche Wilden Combi, dal design raffinato, per combinare e miscelare diversi prodotti per capelli.
Wilden - The Wilden Premium dispenser (15, 30 and 50 ml) comes with a new pump without metal parts. The Regensburg (D) based concern also offers Wilden Combi, refined design, for combining different mixes of hair products.
Un Laboratorio per la mente
Si chiama Beyond Beauty Lab(oratory) ed elabora quel particolare tipo di principio attivo che sono le idee.
Nato come “braccio inventivo” del primo Cosmeeting, ha messo a punto - per iniziativa e sotto la direzione di un attivissimo Wouter Wiels - una ricetta per produrre innovazione “nuova”: per qualità dei risultati, metodologia, tipo di attori coinvolti. Una innovazione che assume la forma e la sostanza del prototipo (di un cosmetico, di un packaging, di un accessorio…), che verrà messo in vetrina in fiera e poi, eventualmente, industrializzato. Ecco come il BBLab ha lavorato quest’anno, partendo dal tema ispiratore della “Beaudiversité”.
Il tema del 2006 - Beaudiversité è un gioco di parole che mescola Beauté e Biodiversité, alludendo alla preziosa varietà delle forme di vita e delle risorse esistenti sul nostro pianeta. «Guardando ai diversi ecosistemi - spiega Wiels - e, più in dettaglio, agli elementi naturali utilizzabili dall’industria cosmetica come ingredienti, possiamo creare un’infinità di prodotti fatti con materie prime originali e relativo corredo di segni (forme, colori, simboli, rimandi culturali…). Ma attenzione: si tratta di ingredienti eticamente connotati, che stimolano cioè a fare un’innovazione “responsabile”. I consumatori vi prestano sempre maggiore attenzione, e tutte le grandi case della bellezza lavorano in questa direzione».
Nel concreto, questo concetto generale si è declinato in più sotto-temi (quello della bellezza boreale, della cucina cosmetica e altri ancora), che sono serviti da guida e da fonte di ispirazione dei molti progetti messi in cantiere dai gruppi di lavoro. I prodotti sviluppati a partire da questi progetti sono stati lanciati durante lo scorso BBParis, per affrontare “il” test per definizione: quello del gradimento del mercato.
Nuovi gli “attori”, nuovo il metodo - Con il BBLab, dunque, gli organizzatori del BBParis si sono fatti promotori in prima persona di attività private di R&S, il che rappresenta un’interessante estensione del ruolo proprio di un organizzatore di fiere B2B. La seconda novità degna di nota riguarda le figure/funzioni coinvolte nella messa a punto dei progetti. Accanto al produttore di cosmetici, infatti, lavorano anche un artista (che spesso rappresenta la figura più “eccentrica” e dunque più stimolante e “libera” del gruppo) e uno o più fornitori: di materie prime, packaging, accessori e quant’altro. Oltre, naturalmente a Wouter Wiels in veste di coordinatore, diplomatico (per fronteggiare conflitti e difficoltà), pungolo (l’impegno di tutti è indispensabile) e bussola (guai se l’esperto di turno blocca il dialogo imponendo che “le cose stanno così”).
La terza novità riguarda il modus operandi di questa originale compagine di sperimentatori. Dopo le prime riunioni, che coinvolgono tutti di persona, per confrontare le idee e delineare il progetto, segue il lavoro di sviluppo del prodotto. Gli scambi di informazioni e del materiale grafico-visuale avvengono perlopiù via telefono e Internet, per minimizzare l’investimento di tempo e denaro.
Plusvalore - Tutti lavorano, dunque, e tutti ne traggono profitto: il produttore, che industrializza e commercializza come proprio il nuovo prodotto; i suoi fornitori che, tra l’altro, sviluppano con il committente un rapporto di collaborazione e fiducia; l’artista che ha dato forma alle idee, a cui vengono corrisposte delle royalties. E il Lab? Basta la gloria (la partecipazione ai gruppi di lavoro è gratuita, salvo concorrere alle spese).
Si tratta, dunque, di un processo che crea plusvalore, non solo sul piano creativo ma anche su quello del business. Lo ha capito bene, fra gli altri, l’italiana Pennelli Faro che si è iscritta al Lab sia nel 2005 sia nel 2006, e ha messo a punto due serie originali di pennelli appositamente disegnati dall’artista giapponese Manami Doï. Ampia la risonanza ottenuta dalla presentazione, al Creative del 2005 e in seguito a altre manifestazioni internazionali, dei primi prototipi, successivamente industrializzati e acquistati da importanti attori del settore.
E, stando alle impressioni registrate “a caldo”, è probabile che la seconda serie godrà della stessa sorte.
A Laboratory for the mind
Created as “inventive arm” of the first Cosmeeting, Beyond Beauty Lab(oratory) processes that particular kind of active principle that are ideas. Thanks to the initiative and guidance of a highly active Wouter Wiels - the Lab now features a tried and tested formula to produce “new” innovation: this in terms of quality of the results, methodology and type of agents involved. An innovation that takes on the form and the substance of the prototype (of a cosmetic product, but also an accessory as the repeated experiences of Pennelli Faro show), to be displayed at the fair and then possibly industrialised after that.
We here show how the BBLab has worked this year, starting off from the inspirational theme of “Beaudiversité”.
The topic for 2006 - “Beaudiversité”, a cross between Beauté and Biodiversité, a tribute to the immense richness in variety of the planets living forms and resources.
As the coordinator of BBLab explained - “what with the natural elements usable by the cosmetics industry as ingredients, we can create an infinity of products made with original raw materials and their accompanying signifiers (form, color, symbols, cultural references…). But one should pay heed: these are ingredients with ethical connotations, that stimulate “responsible” innovation.
The consumers are paying ever greater attention, and all the big beauty maisons are working in this direction”.
Concretely, this general concept has been then declined in multiple sub-themes (ranging from boreal beauty to cuisine cosmétique), that in turn acts as a guide and inspiration of many projects started up by the workgroups. Some or these turn into products true and proper, launched during the subsequent BBParis, to face up to “the” test by definition: that entailed in winning over the market.
New “actors”, new methods - With the BBLab, hence, the organizers of BBParis promote private R&D activities, that constitutes an interesting extension to the role of organizer of B2B Fairs. The second concerns the figure/functions involved in defining the project. Alongside the producer in fact an artist (that often constitutes the most eccentric figure and hence the most stimulating and “freest” of the group) and one or more suppliers: of raw materials, packaging, accessories and other items. Naturally along with Wouter Wiels in the vestige of coordinator, diplomat (to tackle conflicts and difficulties), goad (everyone’s commitment is indispensable) and direction finder (woe if the passing expert blocks the dialogue imposing “that that is the way things are”). The third new feature concerns the modus operandi of this original group of experimenters. After the first meetings, that involve each and everyone directly, to sound out the ideas and delineate the project, then there is the development of the product. The exchanges of information and graphical-visual material for the most occur via phone and internet, this to minimise investment of time and money.
Surplus value - Hence everyone works and everyone benefits from the same: the producer, who industrialises and trades the new product as his/her own; the suppliers who, among the rest, have set up a relationship of cooperation and trust; the artist who has given shape to the ideas, who receives the royalties. And the Lab? The glory is enough (participation at the Lab is free apart from the sharing of expenses and special partnership opportunities).
Hence it is a process that creates surplus value, not only on a creative level but also on that of business. This has been understood well among others by the Italian concern Pennelli Faro that took part in both the 2005 and 2006 sessions of the lab, and that has come up with two original series of brushes specially designed for them by the Japanese artist Manami Doï. A broad resonance was obtained by the presentation of the first prototype at Creative 2005 and following that in other international shows, subsequently industrialised and purchased by important actors of the sector. And going by the impressions registered first off, it is likely that the second series will enjoy the same popularity.
Made in Italy: verso il meta-distretto
Renato Ancorotti, titolare di Gamma Croma e anima del “Polo Tecnologico della Cosmesi”, ha un sogno: coinvolgere nel neonato distretto della bellezza, che nella sola Lombardia concentrerebbe oltre la metà del fatturato nazionale del settore, un numero di aziende sufficiente a dar vita a un’entità di maggior peso, capace di “contare” anche a livello nazionale. Sono una quarantina, oggi, le imprese del cremasco e dintorni che - da monte a valle passando per il packaging e le relative macchine - rappresentano la filiera della cosmesi e danno vita e forma all’attuale “polo”.
Unendo le forze e le risorse (ma l’associazione è gratuita e la segreteria operativa gestita super partes dalle istituzioni locali), hanno messo a punto progetti e servizi già operativi: dal direttore tecnico “condiviso” all’accesso agevolato al credito, dalla fruizione dei fondi per la formazione stanziati dalla Camera di Commercio all’istituzione di percorsi scolastici dedicati (la specializzazione in perito cosmetico dell’Itis locale e la laurea breve in cosmetologia presso la facoltà di Farmacia dell’Università di Pavia, dall’anno accademico 2007-2008), fino all’organizzazione di “collettive” alle fiere di settore, a costi contenuti e con tanto di brochure di presentazione.
Risultati di rilievo, dunque, ma - afferma Ancorotti - non ancora sufficienti. «In Lombardia si sono sviluppati aggregati industriali unici al mondo per competenze e capacità propositiva, che hanno bisogno di un rapporto “sistemico” con le Università, di nuovi strumenti di marketing internazionale e (cosa sempre più urgente) di efficaci strategie comuni per contrastare la concorrenza senza regole che arriva dall’Asia».
Unire le forze, sottolinea dunque l’imprenditore «significa poter accedere ai fondi regionali e comunitari, fare pressione nelle sedi che contano e farsi parte attiva nelle iniziative a sostegno del Made in Italy. Anche sottoscrivendo una “Carta” dei diritti e dei doveri, per chiarire - agli attori economici ma anche e soprattutto ai consumatori - che “acquistare italiano” significa sostenere le norme democratiche di base, che reggono la nostra società, in relazione al lavoro minorile (e non solo), alla salubrità e tracciabilità degli ingredienti e dei processi di trasformazione, alla tutela dell’ambiente».
Made in Italy: towards the metadistrict
Renato Ancorotti, owner of Gamma Croma and lifeblood of “Polo Tecnologico della Cosmesi”, has a dream. He wants to involve a sufficient number of companies to generate a weightier entity, able to count on a national level too,
in the nascent beauty district which, in the sole Lombardy, concentrates over half of this sector’s domestic turnover. Today there are about forty businesses in the Crema area which, embracing the entire industrial process including packaging and relative machinery, represent the cosmetics industry and invigorate the existing “pole”. Pooling forces and resources (but the association is free to join and its administration managed impartially by local institutions) they have already made improvements to up-and running-projects and services from the “shared” technical director to easy credit access, from the use of funds for training allotted by the Chamber of Commerce to the setting up of special training courses (the specialisation in cosmetics at the local Itis and the three-year degree in cosmetology at the faculty of Pharmacy of the University of Pavia, since 2007 -2008), to the organisation of “collective” cosmetics trade fairs, keeping costs low and even producing brochures showcasing products. These are significant results - says Ancorotti - though not yet sufficient.
«In Lombardy industrial groups have developed which are unique in the world in terms of know-how and resourcefulness. These require a more “systematic” relationship with Universities, new international marketing instruments and (something which is increasingly urgent) effective shared strategies for facing the ruthless competition from Asia».
Joining forces, underlines the businessman, «means gaining access to regional and EU funding, lobbying where it counts and playing an active part in initiatives backing Made in Italy. Including subscribing to a “charter” of rights and responsibilities, to make it clear to businesses and, above all, consumers that “buying Italian” means upholding the basic democratic principles which underpin our society: the elimination of child labour, healthiness and traceability of ingredients and transformation processes and respect for the environment».
Sigillo anticontraffazione
L’opinione degli esperti è che il 7-9 % del mercato mondiale consista in beni contraffatti, per un valore di 350 miliardi di dollari l’anno, incluso il 5-8 % delle vendite farmaceutiche complessive. Prendendo atto di questa situazione, Aquasol Ltd (società controllata da Stanelco Plc) e Berkshire Security Products hanno messo a punto e brevettato Pulsline®, un innovativo sigillo di sicurezza che incorpora le più recenti tecnologie anticontraffazione e permette il tracking di importazioni parallele (il cosiddetto “grey market”) per il singolo prodotto. Il sigillo è dotato di una linguetta che, una volta sollevata, rivela un codice personalizzato di validazione o un ologramma. In caso di rimozione totale del sigillo, questo “rilascia” sul prodotto o sulla sua confezione un messaggio immediatamente visibile. L’adozione dei più recenti sviluppi tecnologici ha permesso di offrire un prodotto interessante anche dal punto di vista dei costi. Il target di Pulsline è rappresentato dai mercati farmaceutico, cosmetico, del cibo per l’infanzia, della telefonia mobile, dell’elettronica, dei superalcolici e del tabacco, della documentazione di sicurezza, dei campioni per la medicina legale e dei capi firmati.
Anticounterfeit seal
Experts say that 7-9% of the world market consists of counterfeited goods, rated at a value of 350 billion dollars a year, including the 5-8%
of total pharmaceutical sales. To face this situation, Aquasol Ltd (Stanelco Plc controlled company) and Berkshire Security Products have devised and patented Pulsline®, an innovatory safety seal that incorporates the most recent anticounterfeiting technologies and enables the tracking of parallel imports (the socalled grey market) for the single product. The seal is fitted with a tab that, once raised, reveals a personalised validation code or hologram. In the event of the total removal of the seal, this “releases” an immediately visible message on the product or pack. Recent technological developments have enabled the concern to offer a product also interesting from the point of view of costs. Pulsine’s products are aimed at the pharmaceutical, cosmetics, babyfood, mobile phone, electronics, spirits and tobacco, safety documentation, forensic medical samples and designer clothes markets.
Film “void” personalizzati
Per rispondere alla crescente domanda di sigilli antimanomissione, Avery Dennison Roll Materials Europe ha ampliato la propria gamma di frontali per etichette Fasson Void (serie Fasson Specialty) offrendo ai clienti maggiori possibilità di personalizzazione. L’azienda è infatti in grado di proporre grafiche “void” ed etichettature di sicurezza realizzate ad hoc, anche in quantitativi minimi per ordine di solo 500 m2. I film Fasson di PET (matt o lucidi) possono ora essere forniti con un messaggio “void” di tipo standard o personalizzato, con possibilità di scegliere tra i colori: bianco, nero, argento, rosso, blu e giallo/blu. È persino disponibile una versione trasparente.
Altra importante caratteristica della gamma Fasson Void è la possibilità di personalizzare il messaggio con una grafica specificata dall’utente finale. Infine, Fasson PET Void Check Matt Chrome, dotato di un effetto grafico a scacchiera, è approvato UL per l’impiego su beni durevoli; tutti i prodotti possono essere stampati in modo tradizionale o tramite trasferimento termico o stampa laser.
Personalised void film
To respond to a growing demand for tamperproof seals, Avery Dennison Roll Materials Europe has broadened its range of front pieces of Fasson Void labels (Fasson Specialty series) offering its customers greater possibilities of personalisation. The company is in fact capable of offering void graphics and specially created safety labels, even in minimum quantities for orders of only 500 sq m. The PET Fasson films (matt or gloss) can be supplied with a standard type or personalised “void” message, enabling choice of colors: white, black, silver, red, blue and yellow/blue. Even a transparent version is available.
Other important feature of the Fasson Void range is that they enable the personalisation of the message with a graphics specified by the end user. Lastly, Fasson PET Void Check Matt Chrome, with a graphic chequered effect, is UL approved for use on durable goods; all the products can be printed using traditional means or through heat transfer or laser printer.
Flaconi più belli e resistenti
Kaller Kunststoff Technik GmbH (parte del gruppo Heinz), specializzata nella produzione di bottiglie e flaconi di plastica per prodotti alimentari, cosmetici, bevande e vernici, ha scelto un polipropilene biorientato della Borealis per realizzare - tramite stampaggio a iniezione e stiro-soffiaggio - flaconi di vernici a base acqua. In un settore dominato dalla presenza di flaconi in HDPE ottenuti per estrusione e soffiaggio, il polipropilene ISBM RF926MO della Borealis offre a KKT la possibilità di produrre contenitori più resistenti all’urto e a costi inferiori. Inoltre, rispetto ai tradizionali flaconi di PE, quelli ottenuti con il PP ISBM (injection stretch blow moulded) risultano più leggeri del 30%, mentre la maggiore resistenza del flacone consente di proteggere meglio il contenuto durante le fasi di trasporto e magazzinaggio. In più, la straordinaria trasparenza e lucentezza che si ottiene con questo grado di PP ISBM ha permesso a KKT di realizzare flaconi “squeezable” che consentono ai consumatori di vedere chiaramente il colore della vernice. «L’innovativo materiale PP ISBM di Borealis - commenta Arno Caspers, Key Account Manager di KKT - ci consente di ottenere flaconi caratterizzati da un’elevata barriera al vapore acqueo, di ridurre i costi per la produzione di energia nonché di migliorare l’estetica del flacone».
Flacons of greater beauty and resistance Kaller Kunststoff Technik GmbH (member of the Heinz group), specialized in the production of plastic bottles and flacons for food, cosmetics, beverages and paints, has selected a biaxially oriented polypropylene (PP) grade from Borealis to manufacture injection stretch blow moulded (ISBM) bottles for water-based paint.
The choice of this material gives KKT a competitive edge in this specialised market traditionally dominated by extrusion blow moulded high density polyethylene (HDPE)-based bottles. Lower production costs and better impact resistance are among the advantages provided by Borealis’ PP ISBM grade RF926MO. Bottles produced from PP ISBM material can also be more than 30 per cent lighter than traditional PE bottles, and the enhanced bottle strength protects the content during transportation and storage. In addition, the excellent transparency and gloss achieved with this PP ISBM grade for bottles, has allowed KKT to produce squeezable bottles for consumers to see the exact colour of the paint inside. Arno Caspers, Key Account Manager at KKT, comments: «Borealis’ innovative PP ISBM material offers not only excellent moisture vapour benefits but also the chance to reduce production energy costs and improve bottle aesthetics».
Un nuovo film per ologrammi
Protact® Holographic è il nome commerciale
di un accoppiato composto da PE termosaldato e un substrato di banda stagnata, integrati con una resina hi-tech, rivestita con uno strato di alluminio e micro-goffrata, che “cattura” le immagini olografiche. Lo ha realizzato Corus Packaging Plus (Ijmuiden, NL) per le applicazioni anticontraffazione su lattine, e ne ha sviluppato oltre 50 versioni standard integrate dai pattern personalizzati con testi, loghi, immagini e animazioni richieste dal cliente. Per la società SKF, che ha adottato Protact Holographic sui propri contenitori di lubrificante ad alte prestazioni, Corus Packaging Plus ha collaborato con CFC International, specializzata in tecnologie di rivestimento, laminazione e olografia di film.
Ne è derivata una soluzione non solo altamente decorativa ma anche resistente alle sostanze chimiche e alle abrasioni, e in grado di offrire nuove opportunità di identificazione del prodotto.
A new film for holograms
Protact® Holographic is the tradename of a laminate made up of heatsealed PE and a tinfoil substrate, integrated with hi-tech resin with a layer of aluminium and micro-embossed, that captures holographic images.
A Corus Packaging Plus (Ijmuiden, NL) creation for anticounterfeit applications on cans, that has developed over 50 standard versions integrated with personalised patterns with wording, logos, images and animation demanded by the customer. For their customer SKF, that has adopted Protact Holographic on its high prestige lubricant containers, Corus Packaging Plus worked with CFC International, specialised in film coating, lamination and holograph technology. The result was a solution that was not only highly decorative but also resistant to chemical substances and to abrasion, and capable of offering new product identification opportunities.
Prestazioni migliorate
La richiesta di buste di carta con chiusura ermetica è ancora molto alta. Per questo motivo, Meypack (Schenefeld, D) ha ulteriormente potenziato il modello FTS-HD, top di gamma nella propria offerta di chiuditrici per sacchetti. L’ultima generazione, in mostra per la prima volta all’Emballage di Parigi, si chiama FTS-HD 32 e si distingue per alcuni accorgimenti tecnici in grado di migliorare l’affidabilità e la versatilità del sistema. I portabobine dei nastri di PE impiegati per la saldatura, per esempio, sono stati ridisegnati in modo da facilitarne la sostituzione e da eliminare la necessità di aggiustamenti nelle guide del nastro. La stazione di pulizia presenta ora meno parti mobili, in modo da semplificare le operazioni di igienizzazione, mentre il plc è di facile utilizzo per ogni operatore. L’ampia disponibilità di attrezzature opzionali permette infine di “personalizzare” la configurazione della macchina a seconda delle specifiche esigenze di produzione.
Improved performance Demand for paper bags with airtight seals is still extremely high. Meypack (Schenefeld, D) has, therefore, further improved upon the FTS-HD model, the company’s top range seal for bags.
The latest generation, displayed for the first time at Emballage in Paris, is called FTS-HD 32 and stands out for several technical developments that enhance the system’s reliability and versatility.
The PE tape reelholders used for sealing, for example, have been redesigned to be easier to replace and to eliminate need for adjustments to tape guides.
The cleaning station now has fewer mobile parts, facilitating the sanitizing processes, and the PLC is easy for any operator to use. Lastly, the wide range of optional accessories means that the machine’s configuration can be customized according to specific production requirements.
Il codice vincente
I nastri stampati con dati variabili della Payne sono stati impiegati dalla giapponese Lotte per la campagna promozionale “Lotte Lottery” abbinata ai propri chewing gum Green Gum, Cool Mint e Mint Blue. Si tratta della prima applicazione di questo tipo in Giappone. Per partecipare al concorso il consumatore deve immettere il codice numerico che trova sulla confezione, collegandosi al sito www.g-lotte.jp, e scoprire se ha vinto una delle 10,000 confezioni di figurine di campioni dello sport o delle 900 memory stick USB a forma di pacchetto di chewing gum. Il codice unico e casuale è stampato con tecnologia digitale sul retro del nastro e diventa visibile solo quando viene strappata la linguetta di carta al momento del consumo. Payne è in grado di generare un database di oltre 300 milioni di combinazioni numeriche uniche e di stamparle con metodi sicuri ed affidabili.
Winning code
The Payne tapes printed with variable data are used by the Japanese concern Lotte for the promo campaign “Lotte Lottery” accompanying their chewing gum Green Gum, Cool Mint and Mint Blue. It is the first application of this type in Japan.
To enter the competition the consumer has to key in the number that they find on the pack, connecting up to the site www.g-lotte.jp, and find out if they have won one of the 10,000 packs of sports champion cards or 900 USB memory sticks in the shape of a chewing gum pack.
The unique chance created code number is printed with digital technology on the back of the tape and only becomes visible when you tear the paper tab on opening the pack.
Payne can generate a database of over 300 million unique numerical combinations and print them using safe and reliable methods.
Schiuma per proteggere
SpeedyPacker® Insight di Sealed Air fornisce, in modo pratico e veloce, schiuma in sacchetto per ogni esigenza di protezione degli imballi. Il sistema è dotato di un display a colori di facile utilizzo, dal quale è possibile programmare e memorizzare 156 configurazioni diverse, in termini di percentuale di riempimento e dimensione del sacchetto, modulando ogni applicazione in funzione delle caratteristiche del prodotto. È inoltre possibile realizzare tubolari di schiuma in sequenza (metodo CFT), contigui o distanziati a piacere, da posizionare ove necessario. SpeedyPacker® Insight integra un’avanzata tecnologia di micro-perforazione, in grado di assicurare le migliori condizioni di espansione della schiuma. Il procedimento di erogazione dei formulati A e B, e la loro miscelazione all’interno del sacchetto di contenimento, consente la creazione di un cuscino di schiuma di poliuretano Instapak di alta qualità. Indicato per l’imballo di prodotti di varia natura (vetro e ceramica, componenti elettronici ed elettromeccanici, pezzi di ricambio e prodotti manufatturieri), il sistema Sealed Air assolve a diverse funzioni di protezione, dal riempimento del vuoto al bloccaggio, dall’ammortizzazione all’avvolgimento.
Foam for protection
SpeedyPacker® Insight by Sealed Air provides, with practicality and speed, foam in bags for all needs of packing protection. The system is equipped with an easy to use color display for programming and memorizing 156 different configurations in terms of filling percentage and size of bag, adjusting each application according to the characteristics of a product. It is also possible to create foam tubes in series
(CFT method), next to each other or spaced out, in the required position.
SpeedyPacker® Insight integrates advanced micro-perforation technology ensuring the best conditions for foam expansion. The procedure for dispensing foams A and B and mixing them in the bag ensures creation of a high quality Instapak polyeurethane foam cushion. Intended for packing products of different materials (glass, ceramic, electronic and electromechanical components, spare parts and manufacturers’ products), the Sealed Air system accomplishes various protection functions, from filling vacuums to blocking, from dampening to wrapping.
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Pratici e sicuri - Fra le molte innovazioni targate Tetra Pak, ricordiamo il contenitore Tetra AptivaAseptic, costituito dalla particolare fusione di una sleeve di cartoncino con una parte superiore di plastica, e Tetra Gemina Aseptic, con una forma snella e la parte superiore inclinata per facilitare il versamento. I contenitori Tetra Aptiva Aseptic, in particolare, caratterizzati da una facile apertura e richiusura delle bottiglie, possono essere realizzati in diverse forme combinando le sleeve di cartoncino con i tappi a vite. I formati disponibili sono da 330, 500 e 1000 ml.
Practical and safe - Among the many innovations by Tetra Pak, we cite the Tetra AptivaAseptic container, with the special combination of a cardboard sleeve with an upper part in plastic, and the Tetra GeminaAseptic, with a slim shape and upper part at an angle to facilitate pouring.
The Tetra Aptiva Aseptic containers, in particular, featuring an easy opening and reclosing of the bottles, can be made in various shapes combining the cardboard sleeves with the screw caps. The formats available are 330, 500 and 1000 ml.
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