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I NUMERI DELL’ACCIAIO Raccolta e riciclo in aumento, ma anche una maggiore incisività nelle iniziative di sensibilizzazione e una migliore penetrazione nelle regioni italiane in “emergenza rifiuti”. Il Consorzio Nazionale Acciaio - CNA fa il punto sulla sua attività, e archivia un decennio di crescita e soddisfazioni.
Il momento è di quelli che precedono - forse - un cambiamento epocale. Lo scorso aprile è infatti entrata in vigore la legge delega ambientale (si veda in proposito ItaliaImballaggio 9/06), varata allo scopo di ordinare in un unico corpus tutta la disciplina normativa in materia, ivi compresi gli aspetti legati alla gestione dei rifiuti di imballaggio. Contestati da Regioni e ambientalisti (ma apprezzati, pur senza troppo entusiasmo, dalle imprese), i 17 decreti attuativi del codice ambientale sono stati dichiarati inefficaci dall’attuale legislazione e sono, al momento, in sospeso.
In pieno corso è invece l’attività di revisione del testo (il secondo intervento correttivo è stato approvato in ottobre, NdR), intrapresa al fine di allineare il codice italiano alla normativa comunitaria, con particolare riferimento, tra l’altro, alla disciplina dei rifiuti.
Nel frattempo, in attesa che tutto (o solo qualcosa) cambi, l’attività di raccolta e riciclo dei rifiuti da imballaggio non si è certo arrestata. I consorzi del circuito Conai hanno proseguito infatti nella loro opera, seguendo procedure consolidate e - in molti casi - foriere di risultati positivi, sia in termini numerici che ambientali. Ne è un esempio il CNA.
Una strategia di successo
Costituito nel 1997 per promuovere la raccolta e il riciclo degli imballaggi d’acciaio, il Consorzio Nazionale Acciaio (attualmente sotto la direzione di Giuseppe Russo) ha imboccato da tempo un cammino di crescita che, in quasi 10 anni di attività, l’ha portato a dominare la classifica dei “virtuosi del recupero“, con una percentuale di avvio a riciclo pari al 63,5% dell’immesso al consumo (equivalente, in quantità, a 356.000 t).
«Viviamo un momento d’incertezza, non solo in ambito normativo» commenta Antonio Russo, assistente di direzione CNA. «Ai possibili cambiamenti legislativi si aggiunge infatti una congiuntura economica ancora lontana dai fasti del passato (e di cui il nostro consorzio non può che risentire). Eppure, il nostro bilancio è positivo da molti punti di vista. Oltre all’ottimo risultato nell’avvio al riciclo, gli incrementi percentuali sulle quantità di raccolta e una situazione economica complessivamente buona (CNA è l’unico consorzio di filiera a non aver mai richiesto un aumento del contributo Conai, NdR) parlano della capacità del consorzio di risolvere i problemi di sua competenza».
Tale abilità si traduce sul piano pratico in una gestione oculata, capace di coniugare il perseguimento degli obiettivi di legge con procedure improntate alla massima trasparenza, e in una presenza sul mercato vigile, ma non invasiva. Senza rappresentare un elemento di perturbazione nel consolidato settore dei rottami ferrosi, CNA ha saputo intessere con aziende e operatori rapporti di reciproca collaborazione, senza per questo interferire negli aspetti prettamente economici (la cessione del materiale alle aziende valorizzatrici, per esempio, è attuata a un prezzo tale da non alterare le dinamiche di mercato).
«Oggi, grazie ad accordi con le principali associazioni del rottame ferroso (come Sara e Assofermet), e al coinvolgimento degli operatori in loco - ricorda il nostro interlocutore - CNA può contare su una rete capillare di aziende specializzate, in grado di padroneggiare le più importanti tecnologie di bonifica e valorizzazione dei rifiuti di imballaggio d’acciaio».
Lo dicono i numeri
Non è un caso, dunque, che tra i risultati conseguiti da CNA nel 2005 spicchi un aumento della gestione consortile diretta dei rifiuti rispetto a quella indiretta (effettuata cioè da operatori indipendenti), cui si aggiunge il netto incremento percentuale nella raccolta (+10%) e nel riciclo (le già citate 356.000 t, in aumento dell’8% rispetto al 2004). Per quanto riguarda le convenzioni - lo strumento che regola i rapporti fra il consorzio e le municipalizzate - non si ha un analogo incremento numerico.
Questo unicamente perché le convenzioni si sono in buona parte “accorpate”, come effetto di quel processo di aggregazione delle municipalizzate in atto da qualche tempo.
«A fronte di un numero inferiore di convenzioni - spiega infatti Russo - è aumentato l’ammontare dei comuni italiani coinvolti nella gestione del consorzio, e la percentuale di popolazione coperta dai nostri servizi». Detto questo, i convenzionati CNA sono al momento 528, situati per circa il 70% nel Nord Italia. Una simile distribuzione geografica, specchio della realtà economica e sociale della penisola, è legata a filo doppio alla diffusione di industrie e servizi, alla densità abitativa, ma anche alla presenza in loco di acciaierie, meta ultima del materiale valorizzato.
Proprio per attenuare questo divario, il consorzio ha messo in campo una serie di interventi volti a migliorare il livello di consapevolezza e la qualità del sistema di gestione dei rifiuti nelle aree del Mezzogiorno, attraverso il graduale avvicinamento ad alcune acciaierie del sud e una serie di iniziative mirate di sensibilizzazione. L’ultima delle quali, Acciaio Amico, ha permesso a CNA di chiudere l’anno in corso con un altro, importante successo.
Verso Sud
Acciaio Amico, lo ricordiamo, è l’iniziativa-concorso promossa da CNA per diffondere la cultura del riciclo tra gli alunni delle scuole elementari e medie. Attraverso la realizzazione di “creazioni artistiche” e di una campagna di sensibilizzazione sul tema della raccolta differenziata, i piccoli creativi - e di riflesso le loro famiglie - si avvicinano al mondo della raccolta e riciclo dell’acciaio apprendendo in modo ludico e stimolante l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti.
L’iniziativa, che è partita da Genova nel 2002 ma poi, guarda a caso, ha fatto tappa in città come Salerno, Napoli, Bari (e nel 2007 sarà la volta di Palermo, NdR) ha fatto da volano alle attività del Consorzio nel Sud.
Accanto alla soddisfazione per la risposta corale da parte di istituzioni, insegnanti e studenti, Acciaio Amico ha infatti permesso al consorzio di “portare a casa” un risultato concreto a dir poco sbalorditivo.
«Con soli 7 mesi di sensibilizzazione nei confronti delle scolaresche (tanto è durata l’edizione 2006, conclusasi a Bari in aprile), la quantità di imballaggi di metallo raccolti in Puglia è infatti aumentata del 70%. E se in termini assoluti - prosegue Russo - siamo ancora lontani dai valori di altre aree d’Italia, il follow-up ci ha permesso di mantenere un contatto costante con gli operatori e con i convenzionati locali, alimentando il crescendo di imballaggi raccolti e riciclati».
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Consortiums A balance on the road to recovery
STEEL IN FIGURES Collection and recycling are on the increase, but there is also a greater incisiveness in the efforts to arouse public awareness, and a better penetration of the Italian regions that are under a “waste emergency”. The Italian National Steel Consortium - the CNA reviews its activity and files away a decade of growth and satisfaction.
The times are those which - perhaps - precede an epoch-making change. Lasts April in fact the environmental enabling act came into force (see on this count ItaliaImballaggio 9/06), passed with the purpose of ordering all the standard rulings on the subject including the aspects related to packaging waste management. Contested by the regioni and the environmentalists (but appreciated, even though with not that much enthusiasm, by business), the 17 decrees actuating the environmental code have currently been declared ineffective by the current legislation and are for the moment suspended.
All the same the activity of revising the wording (the second corrective action was approved in October, Ed) is fully underway, something that has been undertaken so as to align the Italian code to EU provisions, with a particular reference among other things to the discipline on waste.
Meanwhile, while waiting for everything (or only something) to change, the activity of collection and recycling packaging waste has certainly not stopped. The consortiums of the Conai circuit have in fact carried on with their work, following consolidated procedures and - in many cases - heralding positive results, both in numerical as well as in environmental terms. The CNA stands as an example.
A successful strategy
Set up in 1997 in order to promote the collection and the recycling of steel packaging, the Italian National Steel Consortium (currently headed by Giuseppe Russo) has for some time now been on the path to growth that, in nearly 10 years of activity, has led it to dominate the rating of the “virtuous recoverers”; with a percentage sent for recycling standing at 63.5% of that placed on the market for consumption (in quantity standing at 356,000 t).
«We are going through a moment of uncertainty, not only in the normative field - CNA management assistant Antonio Russo states - where the possible legislative changes are accompanied by an economic situation that is still far off from the glories of the past (something that inevitably affects our consortium). Even so our balance is positive from many points of view. As well as the excellent results as regards the amounts sent for recycling, the percentage increase on the quantity collected and an overall good economic situation (the CNA is the sole sector consortium that has never demanded an increase in the Conai contribution, Ed) speak of the consortium’s capacity to solve problems that fall within its competency».
On a practical level this ability is seen in shrewd management, capable of combining the pursuing of objectives laid down by law with procedures featuring maximum transparency, and a presence on the market that is attentive, but not invasive. Without acting as a source of perturbation in the consolidated scrap metal sector, the CNA has been able to weave relations of reciprocal cooperation with companies and operators, without for this interfering in the purely economic aspects (the ceding of material to the concerns that are to exploit them for example is done at price set so as not to alter the dynamics of the market).
«Today, thanks to agreements with the main scrap metal associations (such as Sara and Assofernet), and the involvement of local operators - Russo states - the CNA can count on a capillary network of specialised concerns, capable of mastering the most important technologies for reclaiming and exploiting steel packaging waste».
The figures say it all
It is hence by no chance that among the results achieved by the CNA in 2005 an increase in the direct management by the consortium of waste seen against indirect management (carried out that is by independent operators) stands out, to which the net percentage increase of the collection (+10%) and recycling (the already mentioned 356,000 tons, an increase of 8% compared to 2004) should be added. As regards the agreements - the tool that regulates relations between the consortiums and municipalized concerns - there has not been the same numerical increase.
This for the sole reason that the agreements have for the most been “unified”, as an effect of the process of unification of the municipalized concerns underway for some time now. «What with a lower number of agreements - Russo in fact explains - the amount of Italian municipalities involved in managing the consortium has increased along with the percentage of the population covered by our services». Having said this, at the moment some 528 companies have signed an agreement with the CNA, 70% of which situated in north Italy. This geographic distribution, mirror of the economic and social reality of the peninsular, is doubly linked to the diffusion of industries and services, to the population density, but also to the presence in the area of steelworks, the final destination of the material to be exploited.
For the very reason of closing this gap, the consortium has fielded a series of undertakings aimed at improving the level of awareness and the quality of the waste management system in the area of southern Italy, through approaches made to southern steelworks and a series of undertakings aimed at arousing public awareness.
The latest of these, Accaio Amico [Friendly Steel], has enabled the CNA to finish the year with another success.
Heading south
Accaio Amico, we reiterate, is the undertaking-competition promoted by the CNA to spread the culture of recycling among students of the Italian primary and middle school. Through “artistic creations” and a campaign to create awareness on the subject of segregated collection, the young artists - and indirectly their families - approach the world of collection and recycling of steel learning in a playful and stimulating way about the importance of a correct waste management.
The undertaking, that started out in Genoa in 2002 and that has since headed south (this being no coincidence) to cities like Salerno, Naples, Bari (and in 2007 it will be Palermo’s turn, Ed), helping to power the activities of the Consorzio in south.
Alongside the satisfaction for the choral response from the institutions, teachers and students, Accaio Amico has in fact allowed the consortium to “land” a solid result that to all intents and purposes has something of the incredible.
«With only 7 months of campaigning in schools (this the extent of the 2006 edition that concluded in Bari in April), the quantity of metal packaging collected in Puglia has in fact increased 70%. And if in absolute terms - Russo goes on - we are still far off from the rates of other areas of Italy, the follow-up has allowed us to keep up constant contact with operators and with local organisations acting under the agreement, adding to the crescendo of packaging collected and recycled».
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La seconda vita dell’acciaio
Il recupero degli imballaggi di acciaio è un processo complesso e articolato, che chiama in causa competenze e attori diversi. Ecco, schematicamente riassunte, le tre tappe dei rifiuti di imballaggio di acciaio nel loro percorso verso una “nuova vita”:
• La raccolta differenziata degli imballaggi di acciaio è demandata per legge, in via esclusiva, ai convenzionati (amministrazioni comunali e/o gestori del servizio di raccolta), ai quali CNA riconosce un corrispettivo definito su quattro fasce di qualità.
• I rifiuti raccolti, ora di “proprietà” CNA, sono affidati dal consorzio agli operatori del rottame ferroso, in un rapporto assimilabile alla lavorazione conto-terzi. In questa fase il materiale è sottoposto a processi di bonifica (se necessario) e di valorizzazione di vario tipo, dalla destagnazione alla frantumazione, dalla riduzione volumetrica alla cesoiatura.
• Al termine dell’iter sopra descritto, CNA cede la proprietà del materiale valorizzato all’operatore stesso, che è libero di avviarlo ad acciaierie e industrie trasformatrici come qualsiasi altro materiale ferroso.
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The second life of steel
The recovery of steel packaging is a complex and articulated process, that involves a series of skills and bodies. Here is a schematic summary of the three stages of steel packaging waste on the way to a “new life”.
• The segregated collection of steel packaging is exclusively allocated by law to the bodies that come under the agreement (communal administrations and/or organisations running a series of services), to which the CNA pays a contribution defined under four quality ratings.
• The waste collected, that consequently becomes “property” of the CNA , is entrusted by the consortium to the scrap metal merchants operating on contract. In this phase the material undergoes various processes of austempering and enhancement (if required), from detinning to grinding, from sizing down to shearing.
• At the end of the above process, the CNA cedes the property of the enhanced material to the selfsame operator, who is free to send it to steelworks and to converting industries the same way as normal ferrous material. |
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