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CIFRE E DATI ITALIANI Gli imballaggi rientrano nella macro area “legno e prodotti di legno”, come viene identificata dall’associazione di categoria Federlegno-Arredo. Evoluzione delle singole categorie di prodotto. Plinio Iascone
Gli imballaggi di legno oggetto della presente trattazione comprendono:
- imballaggi industriali (strutture per il trasporto di macchinari o impiantistica, cassette per liquori e vini pregiati, rocchette e casse per cavi, tappi di sughero, bins, ecc...);
- cassette per prodotti ortofrutticoli o altro;
- pallet.
Botti, casse, cesti sono imballaggi storici e per anni sono stati una delle tipologie di imballaggio maggiormente diffusa.
Il contenitore di legno è, fondamentalmente, un imballaggio terziario da trasporto e, in tale funzione, presidia quasi tutti i settori dell’industria manifatturiera. I pallet rimangono comunque gli imballaggi a diffusione “universale”, mentre gli imballaggi industriali propriamente detti si concentrano nei diversi comparti della meccanica e dell’impiantistica.
L’unico manufatto condizionato essenzialmente da una singola area - ovvero quella dei prodotti ortofrutticoli freschi - è la cassetta.
Andamento di filiera
La filiera degli imballaggi di legno ha risentito, nell’ultimo triennio, della sfavorevole congiuntura nazionale e internazionale che ha colpito l’economia.
Dal 2002 al 2005 l’area ha infatti evidenziato, come gran parte dei settori dell’industria dell’imballaggio, una stagnazione. Tuttavia, rispetto al 2004, il 2005 ha segnato un leggero miglioramento dell’attività produttiva, pari all’1,3%, raggiungendo 2.951.000 tonnellate.
Tale risultato si è reso possibile grazie a un andamento positivo delle esportazioni, che hanno vissuto un incremento del 6,4%, totalmente imputabile al settore dei pallet. Il mercato interno, per contro ha segnato un calo dell’1,4% che ha coinvolto tutte le tre aree. Il fatturato complessivo ha raggiunto i 1.640 milioni di euro, +1,5% rispetto al 2004.
In particolare le tre aree in cui si divide la filiera evidenziano il seguente trend, in termini quantitativi:
- imballaggi industriali -2%;
- cassette per ortofrutta -5%;
- pallet +3,6%.
Le esportazioni rappresentano il 4% della produzione, mentre le importazioni rappresentano il 5,2% dell’utilizzo; entrambi i parametri sembrano attestati su valori sostanzialmente stabili.
Si contano oltre 2.000 aziende, che occupano circa 11.000 addetti.
Il loro riferimento associativo è Assolegno (Federlegno-Arredo), che rappresenta non solo i produttori di manufatti di legno, ma anche le aziende che lavorano le materie prime legnose.
Vediamo ora in dettaglio l’andamento dei tre principali comparti della filiera.
Imballaggi industriali
A parte un lieve miglioramento registrato nel 2004, dal 2002 al 2005 il settore presenta un trend non positivo; il 2005 si è concluso ancora con un calo pari al 2% e la produzione si è attestata sulle 707.000 tonnellate.
Le difficoltà che hanno gravato sull’industria manifatturiera, con particolare riferimento a meccanica, elettronica ed elettrotecnica (ovvero i principali fruitori di imballaggi industriali) hanno compromesso le prestazioni del comparto.
• Le casse di grandi dimensioni adibite al trasporto di macchinari o parte di essi risultano ancora il comparto più importante dell’area imballaggi industriali (80%).
Il 70% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate, che lavorano per più clienti; il restante 30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente. Questo fenomeno peculiare è dovuto al fatto che gli imballaggi industriali, normalmente, vengono prodotti in esemplare unico, a misura del prodotto che andranno a contenere.
Le alternative agli imballaggi industriali di legno sono, in alcuni casi, i container.
La seconda tipologia di imballaggi industriali, pari al 15% circa del totale, è costituita dalle casse a rocchette per il contenimento dei cavi.
Il valore della produzione comprende anche, per un 5% circa, i bin usati nel settore ortofrutta, tendenzialmente in calo progressivo a causa della concorrenza dei bin di plastica, e le cassette per liquori.
Pallet
Il trasporto delle merci trova nel pallet uno strumento indispensabile, poiché permette una veloce e razionale movimentazione delle merci. Nel 2005 quello dei pallet è stato il settore che, grazie al positivo andamento delle esportazioni, ha permesso alla filiera degli imballaggi di legno di registrare una crescita dell’attività produttiva. La produzione ha raggiunto infatti le 1.937.000 tonnellate (+3,6% rispetto al 2004).
Tale risultato è stato raggiunto a seguito di una crescita delle esportazioni pari al 10%, la cui incidenza sul consumo è stata del 5,2%. Il consumo apparente si è sostanzialmente attestato sui valori dello scorso anno.
Bisogna tener conto, in quest’area, del flusso di pallet provenienti dall’estero, la cui incidenza sul consumo si attesta intorno al 10%.
La progressiva diffusione dei pallet EPAL ha prodotto un sensibile rinnovo del parco a rendere e nel contempo è in progressivo aumento l’attività dei riparatori specializzati e, di conseguenza, dei pallet rimessi in circolazione.
Continua l’azione da parte di Federlegno tesa a diffondere sul mercato pallet standardizzati e certificati a marchio EPAL.
Pur esistendo pallet alternativi a quelli di legno (prodotti in plastica, cartone o acciaio) i tre competitor ricoprono una quota marginale del mercato, che non supera il 10%.
Cassette
Nel 2005 la produzione si è attestata a 307 t/000, -5% rispetto al 2004.
Per comprendere meglio la portata della recessione in atto, è utile sapere che dieci anni or sono la produzione ammontava a 1.400 t/000. Da allora il calo è stato continuo e progressivo.
Attualmente le cassette di legno sono impiegate per il 97% nella movimentazione dell’ortofrutta; il restante 3% è destinato al settore vivaistico e al trasporto di carni di pollame e di conigli. Considerata per anni l’unico imballaggio per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli, dei prodotti ittici e delle carni (pollame, conigli), progressivamente la cassetta di legno è stata sostituita da quella di plastica, soprattutto nell’ambito del pollame, ma anche nell’area ortofrutticola ha vissuto un ridimensionamento: nel 2005 lo share è infatti ulteriormente sceso raggiungendo il 25% circa. In crescita, invece, le quote di cassette di cartone ondulato e di plastica, soprattutto nella tipologia a rendere.
Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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Studies
Wood packaging
ITALIAN STATISTICS This packaging belongs to the macro area, identified by trade association Federlegno Arredo- as “wood and wood products”. Evolution of each, individual product category. Plinio Iascone
The wood packaging dealt with here includes:
- industrial packaging (structures for transporting machinery or plants, crates for liquors and fines wines, reels and boxes for cables, corks, bins etc…);
- crates for fruit and vegetables or other;
- pallets.
Barrels, crates and hampers are traditional forms of packaging and have been some of the most popular types of packaging for years. The wooden container is essentially tertiary packaging for transportation and, as such, dominates almost every manufacturing sector. However, pallets remain the universal form of packaging while industrial packaging, to use the correct terminology, is concentrated in various mechanical and plant sectors.
The only product essentially linked to a single area - fresh fruit and vegetables - is the crate.
Industrial trend
In the last three years the wood packaging industry has been affected by the recession which has hit the economy in Italy and abroad. Between 2002 and 2005 there was, like in most sectors of the packaging industry, a period of stagnation.
However, compared to 2004, 2005 showed a slight improvement in manufacturing activity, equal to 1.3%, reaching 2,951,000 tons.
This result was achieved thanks to a positive trend in exports which saw an increase of 6.4%, thanks to the pallet sector.
On the other hand, the domestic market saw a drop of 1.4% involving all three areas.
Overall turnover reached 1,640 million Euro, +1.5% compared to 2004.
Specifically, the three areas the industry is divided into showed the following trend, in quantitative terms:
- industrial packaging -2%;
- crates for fruit and vegetables -5%;
- pallets +3.6%.
Exports account for 4% of production while imports represent 5.2% of use. Both parameters seem to be essentially stable.
There are over 2,000 firms employing approximately 11,000 staff.
The concerns come under Assolegno (Federlegno-Arredo), association representing not only manufacturers of wood products but also companies which process raw wood materials. Let us now look more closely at the trends of the three principal sectors of the industry.
Industrial packaging
Apart from a slight improvement recorded in 2004, the trend was not positive between 2002 and 2005. 2005, again ending with a drop of 2% and production was around 707,000 tons.
The difficulties burdening the manufacturing industry, with particular reference to mechanical, electronic and electro-technical sectors (or rather the major users of industrial packaging) affected the sector’s performance.
• Large crates intended for the transportation of machinery or parts of it are still the most important sector in the industrial packaging area (80%).
70% of the offer can be traced to specialised firms which work for several customers while the remaining 30% refers to self-production or firms which work exclusively for a single customer. This peculiar phenomenon is owed to the fact that industrial packaging is normally produced in single examples, to fit the product they will hold.
The alternatives to wood packaging are, in some cases, containers.
The second type of industrial packaging, accounting for approximately 15% of the total, consists of boxes and reels to hold cables.
Approximately 5% of production consists of bins used in the fruit and vegetable sector (gradually declining due to competition from plastic bins) and crates for liquor.
Pallets
Pallets are an indispensable tool for transporting goods as they allow goods to be transported rapidly and efficiently. In 2005, thanks to the positive trend in exports, it was thanks to the pallet sector that the wood packaging industry was able to record a rise in productivity. Indeed, production reached 1,937,000 tons (+3.6% compared to 2004).
This result was achieved after a growth in exports equal to 10%, whose incidence on consumption was 5.2%. Apparent consumption essentially remained around the level of the previous year.
The flow of pallets from abroad, whose incidence on consumption is approximately 10%, should be taken into account.
The gradual spread of EPAL pallets has led to a significant rise in the number of returnable pallets while, at the same time, the activity of specialised repairers and, consequently, recycled pallets is gradually increasing.
Federlegno continues to promote the spread of standardised and certified pallets with the EPAL trademark.
Although there are alternatives to wood pallets (plastic, cardboard or steel products) the three competitors account for a marginal share of the market, under 10%.
Crates
In 2005 production amounted to 307 t/000, -5% compared to 2004.
In order to understand the impact of the current recession it is helpful to know that ten years ago production amounted to 1.400 t/000. Since then the decline has been constant and gradual.
Currently wood crates are used in 97% of the transportation of fruit and vegetables.
The remaining 3% are destined for the nursery sector and the transportation of poultry and rabbit meat. Considered for years to be the only packaging for the transport of fruit and vegetables and fish and meat (poultry, rabbit) the wood crate has gradually been replaced by plastic crates, above all in the poultry area, although the fruit and vegetable area has been similarly affected. In 2005 the share fell even further to around 25%.
Instead, the share of corrugated cardboard and plastic crates, especially returnable ones, is increasing.
Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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