|
|
Contributi, di necessità virtù
Valutate le richieste di Comieco e Coreve, il consiglio di amministrazione di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha deliberato la variazione del contributo ambientale applicato sugli imballaggi cellulosici (carta e cartone) e di vetro, a partire dal 1° gennaio 2007. I contributi saranno così portati, rispettivamente, da 15,49 a 30,00 Euro/t per la carta e da 5,16 a 10,32 Euro/t per il vetro. L’ammontare dei contributi ambientali era rimasto invariato dal 1998 per la carta e dal 2000 per il vetro. Nel frattempo, le quantità di imballaggi recuperate dai Consorzi su superficie pubblica sono passate da poche migliaia a quasi un milione di tonnellate annue per la carta e a oltre 600 mila per il vetro. Tutto ciò, a fronte di recuperi complessivi di sistema di oltre 7,7 milioni t.
Contributions, a virtue of necessity
After considering requests by Comieco and Coreve, the board of Conai (National Packaging Consortium) decided to amend the environmental contributions that will have to be paid for cellulose packaging (paper and card) and glass as from 1st January 2007. Contributions will be increased from 15.49 to 30.00 Euro/ton for paper and from 5.16 to 10.32 Euro/ton for glass. The total of environmental contributions had remained the same for paper since 1998 and also for glass, since 2000. However, the amount of packaging recovered annually by Consortiums from public sites has increased from just a few thousand to nearly a million tons of paper and more than 600 thousand tons of glass. In contrast, a total of 7.7 million tons have been recovered by the system.
Acque minerali: cambia l’etichetta
È abolita la dicitura “indicata per l’alimentazione dei neonati”, che compariva su molte etichette di acqua minerale. Lo ha deciso il Ministero della Salute, che ha imposto a otto marchi di acqua in bottiglia di cambiare formula in questo modo: “L’allattamento al seno è da preferire; nei casi ove ciò non sia possibile, questa acqua minerale è indicata per la preparazione degli alimenti per neonati. Indicata nell’alimentazione dei neonati”. All’origine del provvedimento c’è la constatazione che la precedente etichetta poteva indurre le mamme a interrompere l’allattamento al seno e passare a quello artificiale, usando acqua minerale per sciogliere il latte in polvere. Agli imbottigliatori, peraltro, non può essere imputata alcuna mancanza per averla adottata, in quanto era stata regolarmente autorizzata dallo stesso Ministero della Salute con decreto legislativo 105/1992. Le acque già imbottigliate con la vecchia formula potranno essere commercializzate fino alla fine dell’anno in corso. (Tratto da Agra n. 27 luglio 2006)
Mineral waters: change of label
The wording “suitable for baby food” which appeared on many mineral water labels has now been abolished. This decision comes from the Ministry of Health, which has made eight brands of mineral water change the wording to the following: “Breastfeeding is better.
When breastfeeding is not possible this mineral water is suitable for preparing baby food. Suitable for the nutrition of new-born babies.”
The reason for this was the realisation that the previous label might induce mothers to give up breastfeeding in favour of artificial milk, using mineral water to dissolve powdered milk.
Bottling plants are not to blame for using this wording as it was authorised by the Ministry of Health by government decree 105/1992.
Water bottled with the previous wording may be sold until the end of this year.
(From Agra issue 27th July 2006)
Biodegradabile al 100%
Riconoscendo la necessità di alternative a basso impatto ambientale per l’industria del packaging, la Berkshire Labels Ltd ha lanciato BioTAK, un’etichetta prodotta con materiali biodegradabili al 100%.
Diversamente da altre eco-etichette presenti sul mercato - che si limitano a utilizzare un quantitativo ridotto di adesivi standard - la soluzione Berkshire impiega un adesivo speciale, permanente ma del tutto biodegradabile. Sebbene non sia adatto a tutte le aree di applicazione, il rivestimento ha dato risultati eccellenti in diversi settori, inclusi quelli dei surgelati, dei latticini e degli articoli per l’igiene.
BioTAK è disponibile in quattro diversi supporti, tutti adatti al compostaggio: una carta bianca semipatinata, una carta kraft marrone, un film trasparente derivato dalla polpa di legno (Natureflex) e, per finire, il polimero biodegradabile PLA derivato dal mais.
L’etichetta Berkshire Labels è in attesa di ricevere la certificazione EN13432:2000, che identifica lo standard europeo per il compostaggio e il packaging biodegradabile.
100% biodegradable
Recognising the need for alternatives with a low environmental impact for the packaging industry, Berkshire Labels Ltd has launched BioTAK, a label made from 100% biodegradable materials. Unlike other eco-labels available on the market - which confine themselves to using a smaller quantity of standard adhesives - the Berkshire solution uses a special adhesive which is permanent but 100% biodegradable. Although unsuitable for absolutely every application, it has produced excellent results in various sectors, including frozen goods, dairy products and hygiene products. BioTAK is available in four different versions, all fit for composting: semi-glossy white paper, brown kraft paper, transparent film derived from wood pulp (Natureflex) and, finally, biodegradable PLA polymer derived from corn. Berkshire Labels is standing by to receive its EN13432:2000 certificate, the European standard for composting and biodegradable packaging.
Verticali, amiche dell’ambiente
Italsystem (Samarate, VA) propone presse ecologiche per scarti e rifiuti industriali vari. Robuste, semplici, versatili e caratterizzate da un buon rapporto qualità/prezzo, le presse verticali riducono il volume e compattano scarti e rifiuti di ogni tipologia di lavorazione (carta, cartone, plastica, tessuti, fusti e lattine metalliche ecc.) garantendo così un notevole risparmio in termini di costi e di spazi, nel pieno rispetto degli obblighi normativi sugli imballaggi nonché delle norme di sicurezza vigenti. Non necessitano d’alcuna manutenzione e sono in grado d’operare anche in pesanti condizioni di lavoro, senza personale qualificato; possono essere trasportate e collocate facilmente in ogni ambito produttivo. Disponibili in varie dimensioni e potenze, tutte le presse Italsystem sono costruite in ottemperanza delle normative di sicurezza in vigore, con apposita marcatura e dichiarazione di conformità.
Vertical presses, friends of the environment
Italsystem (Samarate, VA) proposes ecological presses for multiple industrial waste and cuttings. Sturdy, simple, versatile and featuring a good quality/price ratio, the vertical presses reduce the volume and compact cuttings and waste from all types of processing (paper, cardboard, plastic, fabric, metal tins and drums etc.) thus guaranteeing considerable savings in terms of costs and space, in full respect of the standard provisions on packaging as well as the safety standards in force.
They do not need any maintenance and can also operate in tough working conditions, without qualified personnel; they can be easily transported and positioned in any production environment. Available in various sizes and powers, all the Italsystem presses have been built in compliance with the safety standards in force, with special markings and declarations of conformity.
Legno, un anno di soddisfazioni
Sono molto lusinghiere le proiezioni 2006 elaborate da Rilegno a partire dai dati relativi al primo semestre: sono infatti circa 1.630.000 le tonnellate di rifiuti legnosi avviati al riciclo entro la fine dell’anno, con un incremento di oltre l’11% rispetto al 2005, tra cui 830.000 tonnellate derivanti da rifiuti da imballaggi di legno (+17% rispetto all’anno precedente).
• Il trend di crescita interessa anche le convenzioni che Rilegno sottoscrive con enti pubblici per assicurare la raccolta in tutto il territorio nazionale: dalle 238 siglate a dicembre 2005, si dovrebbe passare alle 311 di fine 2006 (+30%), per un totale di 3.700 Comuni e oltre 33 milioni di abitanti, ossia il 60% della popolazione italiana.
• Rilegno, il consorzio che all’interno del sistema Conai si occupa di raccolta, recupero e riciclaggio del legno, prosegue dunque il trend positivo avviato negli ultimi anni, con l’obiettivo di trasformare sempre più rifiuti di legno in rinnovata materia prima da utilizzare per la produzione di nuovi manufatti, con evidenti benefici ambientali ma anche economici. Fornendo circa 1 milione e mezzo di tonnellate di legno riciclato all’anno, Rilegno copre parte del fabbisogno di materia prima dell’industria italiana del mobile, contribuendo a far risparmiare una significativa quantità di materiale importato ed equilibrare la bilancia dei pagamenti con l’estero. Per informazioni: www.rilegno.org
A satisfactory year for wood
Forecasts of statistics relating to the first semester of 2006 processed by Rilegno are extremely promising: around 1,630,000 tons of wood waste will have been sent for recycling by the end of the year, with an 11% increase on 2005, 830,000 tons of which derive from wood packaging waste (+17% on the previous year).
• There is also an upward trend in agreements signed by Rilegno with public authorities ensuring recovery all over Italy: the 238 agreements signed in December 2005 should increase to 311 by the end of 2006 (+30%), covering a total of 3,700 municipalities and over 33 million inhabitants, which is about 60% of the Italian population.
• Rilegno, Conai’s consortium dedicated to the collection, recovery and recycling of wood, continues with the positive trend of the past few years and the aim to transform increasing amounts of wood waste into renewed raw material for the production of new articles, ensuring obvious environmental and economic advantages. Supplying around 1 and a half million tons of recycled wood annually, Rilegno caters for much of the Italian furniture industry’s need for raw material, helping to prevent the importation of considerable quantities of material and to stabilize the balance of overseas payments. For further information, visit: www.rilegno.org.
Aerobal: un parere sui test
Nel 2005 le Nazioni Unite hanno incluso nel Modello UN di regolamentazione sul trasporto di merci pericolose (capitolo 6.2.4.2.2.2) il test a freddo, come alternativa al bagno in acqua calda per il controllo della conformità degli aerosol - e altrettanto si prepara a fare la Commissione europea nel quadro della revisione della direttiva 75/324/EEC (articolo 6.1.4.1) su dispenser e aerosol. Aerobal (Organizzazione internazionale dei produttori di contenitori aerosol di alluminio, che rappresenta circa il 70% della produzione mondiale) si è però espressa in termini negativi riguardo al test a freddo, sconsigliandone l’impiego. Il procedimento tradizionale, infatti, prende in esame l’intero sistema confezionato (vale a dire il contenitore riempito), verificandone la resistenza alla pressione e la tenuta ai valori di pressione in un bagno in acqua a 50 °C. Nel test a freddo, viceversa, viene controllata esclusivamente la resistenza alla pressione dell’aerosol vuoto e la tenuta della parte superiore del contenitore pieno. Questo, anche a parere degli esperti legali consultati da Aerobal, potrebbe far sorgere dei rischi legati alla sicurezza e all’affidabilità del prodotto per tutti gli attori della supply chain. Secondo l’associazione, solo il tradizionale sistema con bagno in acqua calda o quello, alternativo e consentito dalla comunità europea, del cosiddetto “shower bath” sono in grado di assicurare il livello di sicurezza richiesto.
Aerobal: an opinion on the tests
The UN included a cold alternative test to the hot water bath test on aerosol cans in the UN Model Regulations on the Transport of Dangerous Goods (chapter 6.2.4.2.2.2) in 2005, and the EU Commission is also going to include the reference to this alternative in the revision of the Aerosol and Dispenser Directive 75/324/EEC (article 6.1.4.1).
Aerobal (the International Organisation of Aluminium Aerosol Container Manufacturers, that represents about 70% of the world aluminium aerosol can production) repeatedly criticised and rejected the cold alternative test method.
The hot water bath test examines the entire packaging system (i. e. the finished filled can) on pressure resistance and leakage at a pressure existing in a water bath of 50 °C. In the cold alternative test method, only a pressure test of the empty container and a leakage test of the filled container in the upper part of the can is conducted. This could raise safety and product liability risks for all parties involved in the supply chain. A conclusion which was also confirmed by legal expertises of two European lawfirms.
According to the association, only traditional systems with hot baths or the alternative and enabling the EC, the socalled “shower bath” are capable of ensuring the level of safety required.
Carta, la sfida europea
Con una percentuale del 55,4%, l’Europa è già il campione mondiale nel recupero e riciclo di carta, un primato che né America né Asia sembrano in grado di insidiare. Il Vecchio Continente però non si accontenta, e le industrie europee della filiera lanciano una nuova sfida con la “European Declaration on Paper Recycling” (scaricabile da www.paperrecovery.org).
• 46,6 milioni di tonnellate di carta e cartone sono state riciclate in Europa nel 2005, e più della metà della carta impiegata complessivamente è prodotta da materia prima riciclata.
• Entro il 2010, però, gli operatori del segmento carta, in Europa, vogliono raggiungere una percentuale del 66%. Una volta che questa quota ambiziosa sarà raggiunta, nel nostro continente saranno riciclate circa due tonnellate di carta ogni secondo. E rispetto alla prima Dichiarazione (quella lanciata nel 2000 e fissava come obiettivo il 55,4%), quest’ultima coinvolge un numero maggiore di Paesi e organizzazioni.
(Fonte: Cepi)
Paper, European challenge
Europe is already the global champion in paper recycling with a regional rate of 55.4%, higher than either Asia or America, but today the industries along the paper value chain raised the bar with the launch of the ‘European Declaration on Paper Recycling’ (downloadable on www.paperrecovery.org) and an ambitious new target.
• A total of 46.6 million tonnes of paper and board were recycled in Europe in 2005 and more than half of the paper used in Europe today is now made from recovered paper.
• The European sectors have now joined forces with the common goal of further increasing Europe’s recycling rate to 66% by 2010. The new target would mean that some two tonnes of paper is recycled in Europe every second. Building on the success of the initial ‘European Declaration on Paper Recovery’ launched in 2000, which was responsible for pushing Europe’s recycling rate to 55.4%, the new Declaration covers more European countries and more European organisations.
(Source: Cepi)
Legge: aboliti gli shopper di plastica
Entro il dicembre 2009 le buste di plastica per la spesa dovranno essere sostituite da più ecologici sacchetti biodegradabili, realizzati con materiali di origine vegetale. Lo ha comunicato lo scorso 18 ottobre il presidente della commissione ambiente alla Camera, Ermete Realacci, precisando che la norma ha come obiettivo di ridurre i rifiuti abbandonati sul territorio, ma anche di abbattere le emissioni di gas serra contribuendo a raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto.
Il provvedimento recepisce la normativa comunitaria (EN13432) che invita a sostituire gli shopper di PE a partire dal 1° gennaio 2010. La Camera ha anche deciso all’unanimità di istituire una commissione riguardante il ciclo dei rifiuti e le attività ad esso connesse (Help Consumatori 18/10/06).
Law: plastic shopping bags will be abolished
By December 2009, all plastic shopping bags must be replaced by more ecological biodegradable bags made with materials of vegetable origin. This was announced to the Chamber on the 18th of October by the President of the Commission for the Environment, Ermete Realacci, who specified that the aim of the standard is to reduce the amount
of waste abandoned in nature, and to also reduce the amount of greenhouse gases, helping to attain the objectives of the Kyoto Protocol.
The provision is an acknowledgement to the EN13432 community standard requesting the replacement of PE shopping bags by the 1st of January 2010. The Chamber also unanimously agreed to institute a commission on the waste cycle and related activities (Help Consumatori 18/10/06).
Etichette da esportazione
Per le imprese alimentari italiane affermarsi sui mercati internazionali significa distinguersi non solo per il prodotto, ma anche per l’approccio al mercato e il modo di informare i consumatori. Questi aspetti del business, complessi e delicati già in ambito nazionale, diventano veramente problematici quando si esporta in più Paesi, ciascuno con la propria lingua e legislazione commerciale. Se ne fa carico Total Quality Food Consultants: un’agenzia con sede centrale a Verona e “filiale” a Todi (PG), articolata in tre unità rispettivamente specializzate in consulenza legale, scientifica e di marketing, coordinate per garantire alle imprese alimentari export oriented il raggiungimento dei vari obiettivi di immagine, etichettatura e, soprattutto, conformità alle normative dei Paesi di riferimento. Il servizio offerto da Total Quality Food Consultants prevede, fra l’altro, la realizzazione ex novo dell’etichetta nella lingua di ciascun Paese, completa delle diciture obbligatorie per legge; la relativa consulenza linguistico-legale; il “visto si stampi legale” dopo la supervisione e il controllo delle bozze fino alla stampa definitiva dell’etichetta.
Labels for exports
For Italian food companies establishing themselves in international markets means distinguishing themselves not just in terms of their products but also in terms of their market approach and method of informing consumers. These aspects of the business, already complex and delicate in the domestic environment, become truly problematic when exporting overseas to countries which each have their own language and trading regulations. Total Quality Food Consultants, an agency with headquarters in Verona and a “branch” in Todi (PG), can take care of this. The agency is divided into three parts specialising respectively in legal, scientific and marketing consultancy, co-ordinated to guarantee that export oriented food companies achieve their various image and labelling objectives and above all to assist them in conforming to the regulations of the country concerned. The service offered by Total Quality Food Consultants includes the labels in the language of each overseas country, complete with the wording that is compulsory by law; relevant legal- linguistic consultancy; the “legal stamp of approval” after supervision and checking of proofs all and the definitive printing of the label.
|
|
|