Vini d’Italia
Wines of Italy

Il peso della tradizione e l’immagine stereotipata possono essere una zavorra per la creatività. Tranne quando…
The weight of tradition may suffocate creatività. Except when…
I soliti ignoti colpiscono ancora
Unknown thieves strike again

La sesta edizione del “Barometro europeo dei furti nel retail”.
The sixth edition of the “European Barometer on retail theft”.
Tracciare la rotta
Setting the corse

Aipe analizza il mercato italiano del packaging di EPS.
Aipe analyses the Italian EPS packaging market
Ideas&Trends
Ready to use









COME DIFENDERSI La sesta edizione del “Barometro europeo dei furti nel retail” conferma una (modesta) riduzione del fenomeno, anche se le cifre rimangono impressionanti. Nello studio, commissionato da Checkpoint e condotto da CRR, sono indicati alcuni suggerimenti utili per difendersi. Ado Sattanino

Ventinove miliardi di Euro nel corso del 2006: è l’ammontare dei furti commessi in Europa ai danni di supermercati e grandi magazzini, di cui 2,6 nella sola Italia. È questa la conclusione del “Barometro europeo dei furti nel retail”, studio commissionato da Checkpoint Systems (multinazionale specializzata nella produzione di sistemi per la sicurezza e la protezione dei prodotti) e realizzato dal professor Joshua Bamfield, direttore del CRR-Centre for Retail Research.
L’analisi è stata condotta intervistando 466 retailer di ventiquattro Paesi europei, titolari di 28.297 punti vendita e un fatturato complessivo di 422 miliardi di Euro (circa il 18% del settore retail europeo). I risultati del Barometro 2006 sono stati presentati al pubblico italiano dallo stesso Bamfield, lo scorso 4 novembre a Milano, in un incontro cui hanno partecipato Mariano Tudela (amministratore delegato Checkpoint Systems Italia SpA) e Massimo Bolchini (direttore operativo Indicod-ECR).

Italiani brava gente?
In Europa, rispetto al picco registrato cinque anni fa (1,45%), oggi le differenze inventariali incidono per l’1,24 % sul fatturato complessivo dei retailer (tabella 1).
Nonostante la flessione, tuttavia, il costo degli ammanchi grava sulle spalle dei consumatori europei per oltre 220 Euro/anno a famiglia. I furti compiuti dai clienti continuano a essere la causa principale: 14.159 milioni di Euro, pari al 48,8% del totale (nel 2003 incidevano per il 47,8%). Da non sottovalutare le sottrazioni commesse dal personale (tabella 2), in crescita per il secondo anno consecutivo (oggi rappresentano il 30,7%, contro il 28,4% del 2003).
Per quanto riguarda gli autori di furti e frodi, l’Italia sembra andare controcorrente: nel Bel Paese, infatti, i dipendenti sono più onesti (causano “solo” il 24,1% degli ammanchi) mentre i fornitori sembrano eccedere in furbizia (addirittura il primato europeo con il 9,9%, contro una media del 6,1%).
Nel complesso, l’Italia e altri cinque Paesi registrano una riduzione delle differenze inventariali, quindici lamentano invece un aumento, e i rimanenti tre appaiono stazionari.
Ancora una volta, la riduzione di furti più accentuata è avvenuta nel Regno Unito: passando da 1,38 a 1,33%, è riuscita a togliersi la maglia nera, a spese della Repubblica Ceca (1,42%). Se tra i virtuosi figurano la Svizzera (0,92%), l’Austria (0,96%) e la Germania (1,07%), il nostro Paese occupa la metà della classifica (1,24%), senza infamia né lode.

Beni che vanno a ruba

Sempre in Europa, il 40,6% delle merci “a rischio furto” non è protetto in modo adeguato. Oggetto delle brame, nell’ordine, troviamo: abbigliamento femminile, prodotti cosmetici e profumi, scarpe e vestiti firmati, ma anche lamette da barba, cosmetici e prodotti per la pelle, alcolici, DVD, abbigliamento maschile, videogiochi, oggetti elettronici tra cui PC portatili, MP3, TV, cellulari e software...
In Italia, in particolare, viene rubata una lametta da barba ogni cinque vendute, e una cartuccia per stampante ogni 6,5. I nostri ladri non disdegnano però i generi alimentari, anche a prescindere dal loro valore economico: carne e parmigiano, rispettivamente con il 5,5% e 9%, superano prodotti blasonati come DVD, CD musicali e videogiochi (5,5%), ma anche il vino e i superalcolici, i cui furti sono passati in breve dall’1,1 al 2%.

Come difendersi
Per contrastare le differenze inventariali, i commercianti europei (74%) stanno investendo in nuove tecnologie per la sicurezza delle merci: in particolare i sistemi di protezione alla fonte in radio frequenza, con oltre 8 miliardi di Euro nel solo 2006. Da notare che, con le tecnologie a radiofrequenza, il circuito di sicurezza viene inserito nel prodotto già nelle fasi di produzione e di confezionamento, diventando di fatto invisibile e molto difficile da manomettere. Adottata di recente da Carrefour (gigante della GDO europea) e subito implementata da altri retailer, questa soluzione consente di ridurre il rischio-furti, senza impedire ai consumatori l’accesso ai prodotti esposti sullo scaffale senza mediazioni (il libero servizio). Rispetto a soluzioni alternative (tabella 3) come il ricorso a imballaggi molto voluminosi, scaffali protetti da vetri e chiusi con catene o lucchetti, consegna del prodotto dopo l’avvenuto pagamento con presentazione dello scontrino all’addetto, infatti, le nuove soluzioni EAS (Electronic Article Surveillance) soddisfano le esigenze di sicurezza e protezione degli articoli, garantendo al contempo le condizioni migliori per favorire le vendite.

Un centro per i test
Massimo Bolchini, direttore tecnico Indicod-Ecr, ha presentato il nuovo Performance Test Center EPC (Electronic Product Code) realizzato in partnership con il Politecnico di Milano e HP. Nel centro, tra l’altro, si potranno verificare le prestazioni delle apparecchiature tecnologiche, progettare al meglio la loro implementazione e gestione, sviluppare know-how specifico e valutare il reale potenziale delle applicazioni EPC (per saperne di più: [email protected]).



Stock shrinkage
Unknown thieves strike again

HOW TO DEFEND ONESELVES The sixth edition of the “European Barometer on retail theft” confirms a (slight) reduction of the phenomenon, even if figures are still alarmingly high. In the study, commissioned by Checkpoint and carried out by CRR, some suggestions useful for defending oneselves are suggested.
Ado Sattanino

Twenty-nine billion Euro during 2006: this is the total amount of thefts committed in Europe at the expense of supermarkets and large stores, 2.6 of which in Italy alone.
This the conclusions of the “European Barometer on retail theft”, study commissioned by Checkpoint Systems (multinational specialised in the production of systems for product security and protection) and carried out by professor Joshua Bamfield, head of the CRR-Centre for Retail Research.
The study consisted in interviewing 466 retailers from twenty-four European countries and the heads of 28,297 salespoints accounting for an overall turnover of 422 billion Euro (around 18% of the European retail sector). The results of the 2006 Barometer were presented to the Italian public by the same Bamfield last November 4th in Milan, in an encounter where Mariano Tudela (managing director of Checkpoint Systems Italia SpA) and Massimo Bolchini (Indico-ECR operations manager) were also present.

Who’s who in the pilfer rating
In Europe, compared to the peak registered five years ago (1.45%), today stock shrinkage accounts for 1.24% of overall retail turnover (table 1). Despite the drop all the same, shrinkage costs the European consumers over 220 Euros/year per family. The main cause is still theft perpetrated by customers: 14,159 million Euro, standing at 48.8% of the total (in 2003 it accounted for 47.8%). Pilfering by staff (table 2) is not to be underrated (now accounting for 30.7%, against 28.4% in 2003).
As far as those perpetrating thefts and fraud, Italy seems to be going against the tide: In Italy in fact staff are more honest (they cause a “mere” 24.1% of shortages) while suppliers outdo themselves in craftiness (even holding the European record with 9.9%, against an average 6.1%).
Overall Italy along with another five countries registers a drop in stock shortages, fifteen complain of an increase, and the remaining three appear to be stationary.
Once again the sharpest drop in theft and pilfering is to be seen in the UK: going from 1.38 to 1.33%, that has managed to get out of bottom place, at the expense of the Czech Republic (1.42%). If Switzerland (0,92%), Austria (0,96%) and Germany (1,07%) are among the most virtuous, Italy is halfway in the rating (1.24%), that is to say “without praise nor blame”.

Goods targeted
Still in Europe, 40.6% of goods most prone to risk of theft are not adequately protected. Starting from the top, the list of craved for items runs as follows: women’s clothing, cosmetic products and perfumes, shoes and designer clothes, but also razor blades, cosmetics and skincare products, spirits, DVDs, men’s clothing, videogames, electronic objects including portable PCs, MP3s, TVs, cell phones and software…
In Italy in particular one razor blade is stolen for every five sold, and one printer cartridge every 6.5 sold. Italian pilferers do not though disdain food, never mind its economic value: meat and parmesan cheese, respectively with 5.5% and 9%, higher on the list than generally more costly DVDs, music CDs and videogames (5.5%), but wines and spirits are also at risk, where thefts has gone form 1.1 to 2% in a short period of time.

How to defend oneselves
To combat stock shrinkage, European traders (74%) are investing in new technologies for securitising goods: in particular RF protection at source, with over 8 billion Euro in 2006 alone. Of note that with RF technology, the security circuit is inserted in the product already in the production and packaging phase, thus becoming invisible and difficult to tamper. Recently adopted by Carrefour (European broadscale distribution giant), and immediately implemented by other retailers, this solution enables the reduction of risk of theft, this without impeding the consumer access to products exhibited on the shelf without mediation (free service). Compared to alternative solutions (table 3) such as the resorting to particularly bulky packaging, shelves protected by glass and closed with chains or locks, handing over of the product after payment with presentation of the receipt to the store assistant, in fact the new EAS (Electronic Article Surveillance) satisfies the need for securitising and protecting the articles, at the same time guaranteeing the best conditions for favouring sale.

A test center
Massimo Bolchini, technical director of Indicod-Ecr, presented the new EPC (Electronic Product Code) Performance Test Center created in partnership with the Milan Polytechnic and HP. In the center, among other things, one can check the performance of the technological devices, best design their implementation and management, develop specific knowhow and rate the real potential of the EPC applications (to find out more: [email protected]).




Soluzioni antitaccheggio
Con oltre 350.000 sistemi installati nel mondo e un fatturato complessivo di 721 milioni di dollari (2005), Checkpoint Systems è un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda i sistemi EAS (sorveglianza elettronica dell’articolo), le etichette in radio frequenza (RF) ed elettromagnetiche (EM), le soluzioni integrate per la protezione alla fonte, i cartellini integrati e a marchio, le etichette speciali per il tessile; completano l’offerta le soluzioni specifiche per migliorare il merchandising e l’etichettatura manuale dei beni di consumo. Tra le aziende che proteggono i loro prodotti con i sistemi RF/EAS di Checkpoint figurano i più importanti retailer europei nonché i maggiori produttori di beni di largo consumo confezionati. Per meglio rispondere alle esigenze del mondo del retail, Checkpoint ha organizzato le proprie attività in tre linee distinte.
• Shrink Management Solutions (gestione delle differenze inventariali): soluzioni hardware (antenne 3G), programmi di protezione alla fonte e CheckNet, soluzioni per il controllo delle differenze inventariali (CheckProTM Manager).
• Merchandising Solutions (soluzioni per il merchandising che comprendono sia prodotti tradizionali sia più elevata tecnologia): comunicazione e promozione nel punto vendita, soluzioni di etichettatura manuale, soluzioni per la gestione dei prodotti a scaffale, soluzioni di merchandising protetto, shopping convenience.
• Soluzioni RFID per una migliore gestione e trasparenza dell’intera supply chain.



Antipilfer solution
With over 350,000 systems installed the world over and an overall turnover of 721 million dollars (2005), Checkpoint Systems is an international benchmark for EAS (Electronic Article Surveillance) systems, RF (radiofrequency) and EM (electromagnetic) tags, integrated solutions for protection at source, integrated as well as brand tags and special labels for textiles; their product offer is rounded off by special solutions for improving merchandising and for the manual labeling of consumer goods. The concerns that protect their products with Checkpoint RF/EAS systems include the most important European retailers as well as the largest producers of packed fast moving consumer goods. To better respond to the needs of the world of retail, Checkpoint has organised its activities into three distinct lines.
• Shrink Management Solutions (tackling stock shrinkages), comprising hardware solutions (3G antennas), protection at source and CheckNet programs, solutions for controlling stock shrinkage (CheckProTM Manager).
• Merchandising Solutions - including traditional as well has hi-tech products - covering solutions for communication and promotion at salespoints, for manual labeling, for managing shelved products, for protected merchandising and shopping convenience.
• RFID solutions for a better management and transparency of the supply chain.