June 2000
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Sweet prospects
Confectionery production in Italy and use of raw materials. The estimates of the Italian Confectionery Industries Association (Aidi) refer to the two years 98/99 covering the 58 merchandise segments that go to make up the backbone of the sector.

Eighty companies took part in the study carried out last March by Aidi that covers around 76.5% of the market (the percentages have been rated by considering the crude figures of the study and estimated total production). The study registered production trends and not those of consumption figures that may differ substantially for a sector like confectionery that relies heavily on exports. All in all Italian confectionery production has registered an increase of 0.9% in volume (going from 1,547,000 t in 1998 to the 1,561,000 t in 1999) and 3% in value (going from 15,379,4 to 15,839,3 billion lira). Hence four segments show growth even though this is only slight: sugar-coated sweets (0.7%) chocolates (+ 0.9%), bakery products and ice creams (+ 1.4%).
In turn semi-processed cocoa based products registered a drop (-8%) (table 1).

Four segments in detail
• The sweets segment shows a slight recovery of bagged sweets (after the drop of 4.1% in ‘98) and the reconfirming of the gift pack (+8.3% after the + 9.1% of ‘98). Figures for stick form sweets continue to drop
(-16.5) and after the good performance of ‘98, a chewing gum put in a downturn
(-6.8%). However there is an Interesting increase in the sugarless types: + 23% for the sweets and +24.1% for chewing gum (against that pastilles showed a negative run, marking -28%).
Traditional nougat (torrone) showed a slight drop (-2%), while torroncini are in a freeze (table 2).

• Among cocoa-based chocolate products chocolates showed an overall increase of 1.5%; Easter eggs doing well (+ 1.1%) as well as spreadables (+ 5%), while snacks showed a halt. Decentralised production is to be put down to the drop in the instant products segment (48.9%); however, drops in productions levels have been declared by all segments of semi-processed products (table 3).

• Concerning biscuits and industrial patisserie products, short pastry (+ 3%) and uncovered wafers (+ 4.1%) show growth, while dry biscuits declare a further drop (5%), 1998 already showing a significant drop (167%).
In turn raised Christmas products showed an increase (+ 2%) along with traditional panettoni (+4.6%), against a drop of Easter products, attributable to the run of the special types. In quantitative terms the main segment of the sector examined continues to be single dose products, that put in a + 2.4%. Crackers are down (2.2%), while those for mealtimes maintain the positions acquired in ‘98 (table 4).

• In the ice cream segment there is considerable decrease in the “eat while you stroll” singly packed items (5.5%); the family pack is continuing its positive run along with multiples (+ 8%), trays (+ 12%) and cakes (+ 2.9%). Less comforting news for loose ice cream (6.8%) (table 5).
The last annotation is for raw materials, of which around 1,402,700 t were used (+ 1.4% on ‘98), table 6 giving a detailed analysis.
Produzione dolciaria in Italia e utilizzo di materie prime. Le stime dell’Associazione Industrie Dolciarie Italiane (Aidi) si riferiscono al biennio 98/99 vissuto nei 58 segmenti merceologici che formano l’ossatura del settore.
C.d.M.

All’indagine svolta dall’Aidi nel marzo scorso hanno partecipato 80 aziende, che coprono circa il 76,5% del mercato (in rapporto percentuale tra il dato grezzo dell’indagine e le stime di produzione totale).
L’indagine ha inteso registrare i trend produttivi e non quelli del consumo che, per un settore votato all’export come il dolciario, possono differire sostanzialmente.
In complesso, la produzione dolciaria italiana ha registrato un incremento dello 0,9% in volume (passando dalle 1.547.000 t nel 1998 alle 1.561.000 t nel 1999) e del 3% in valore (da 15.379,4 a 15.839,3 miliardi di lire). In crescita dunque, seppur lieve, quattro comparti: la confetteria (+0,7%), prodotti finiti di cioccolato (+0,9%), prodotti da forno e gelati (+1,4%). Una flessione si è registrata invece per i semilavorati a base cacao (-8%) (tabella 1).

Quattro comparti in dettaglio
• Nel comparto confetteria si rileva una lieve ripresa delle caramelle in buste e sacchetti (dopo la flessione pari al 4,1% del ’98) e la riconferma delle confezioni regalo (+8,3% dopo il +9,1% del ‘98). Prosegue al contrario la caduta delle caramelle in stick (-16,5) e si registra, dopo le buone performance del ’98, una battuta d’arresto per le gomme da masticare (-6,8%). Interessanti gli incrementi delle tipologie “senza zucchero”: +23% per le caramelle e +24,1% per le gomme (negativo, di contro, l’andamento dei pastigliaggi, che hanno segnato -28%).
Una lieve flessione ha registrato infine il torrone tradizionale (-2%), mentre per i torroncini si parla di stasi (tabella 2).

• Tra i prodotti del cioccolato e a base di cacao, i cioccolatini segnano, in complesso, un incremento dell’1,5%; bene per le uova pasquali (+1,1%) e per le creme da spalmare (+5%), mentre si arrestano gli snack. Da imputare invece ai decentramenti produttivi sono le flessioni registrate nel segmento preparazioni istantanee (-48,9%). Ma cali dei livelli produttivi sono denunciati da tutti i segmenti dei semi-lavorati (tabella 3).

• Per quanto riguarda la biscotteria e pasticceria industriale, frolle (+3%) e wafer non coperti (+4,1%) risultano in crescita, mentre si dichiara un’ulteriore flessione per i biscotti secchi (-5%), che già nel 1998 aveva vissuto un decremento importante (-16,7%).
Positivo invece l’andamento dei lievitati natalizi (+2%) e dei panettoni tradizionali (+4,6%), a fronte di un decremento delle produzioni pasquali, riconducibile alle tipologie speciali.
In termini quantitativi, il segmento principale del comparto in esame continua a essere quello dei monodose, che mette a segno un +2,4%. In flessione i cracker (-2,2%), benché quelli da pasto mantengano le posizioni acquisite nel ’98 (tabella 4).

• Nell’ambito del comparto gelati si evidenzia un sensibile decremento delle tipologie “da passeggio” in confezioni singole (-5,5%); perdura invece il trend positivo delle confezioni famiglia, con le multiple (+8%), le vaschette (+12%) e le torte (+2,9%). Notizie meno confortanti per il gelato sfuso (-6,8%) (tabella 5).
L’ultima annotazione spetta alle materie prime, di cui sono state utilizzate circa 1.402.700 t (+1,4% rispetto al ’98), rinviando però alla tabella 6 l’analisi di dettaglio.